Cosa resta dell’ “exclusive”?
Premessa: nel 2006, un anno prima del Summorum Pontificum, la Santa Sede accordava all'Istituto del Buon Pastore (IBP) uno Statuto che garantiva il diritto di celebrare esclusivamente la liturgia tradizionale in latino e il diritto ad una critica «seria e costruttiva» del Concilio Vaticano II.
Come prevedibile, è da tempo cominciata la normalizzazione dell'IBP: gli eventi di questi ultimi anni di cui abbiamo riportato diverse volte anche su questo blog [qui] lo mostrano.
L'ultima deludente novità [qui] viene da mons. Pozzo della pontificia commissione Ecclesia Dei, che ha recentemente fatto capire all'IBP che la liturgia tradizionale può essere proibita dall’autorità1 e che il diritto di critica «seria e costruttiva» al Vaticano II deve cedere il posto all'ermeneutica della continuità (che è quella cosa obbligatoria per i tradizionalisti, facoltativa per i modernisti).
Evidentemente all'IBP non è bastato affiggere in fretta e furia ritratti di Bergoglio in tutte le stanze a cominciare dal refettorio.
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1. La motivazione addotta da mons. Pozzo, oltre ad essere capziosa, estrae da un improvvido cilindro una strana e inquietante spiegazione “ermeneutica” arricchita dalle osservazioni della nostra fonte:
...il Vetus Ordo non è mai stato abolito in sé ... perché la Chiesa «non abolisce una forma in quanto tale», però «l’autorità della Chiesa limita o restringe l’uso dei testi liturgici»; è ciò che di fatto «si è verificato negli anni del dopo-Concilio» e tutti devono obbedienza a questo genere di misure restrittive, che di fatto possono non permettere, in certi tempi o ad alcuni soggetti, la celebrazione della Messa tradizionale, sebbene questa, in sé, resti “mai abolita”.
A prescindere dai trattati che si potrebbero scrivere a proposito della 'forma' e da quanto abbiamo già detto e ripetuto su discorsi che sanno di affabulazione e pressappochismo (il problema è sempre quello: la mutazione del linguaggio e il magistero liquido) e non di insegnamento o direttiva che lo supporti, cito sempre dalla fonte:
""Si tratta, plausibilmente, di una ermeneutica della continuità così esasperata (non è anche questa «ideologizzazione»?) da voler vedere continuità anche tra il motu proprio Summorum Pontificum (col suo “mai abolita”), e la notoria recente proibizione di tale celebrazione a qualche Ordine, sebbene biritualista ed anche cultore dell’obbedienza cieca. Ma - di fatto - un tale discorso ha pure il tono di un avvertimento: nella realtà concreta, la Messa tradizionale può essere tolta.""
Sottolineo la gravità di quanto accade e continuo a chiedermi dove trovare appigli umanamente esperibili nell'attuale contesto - pur sempre necessari insieme agli strumenti spirituali - per non rassegnarci a rinunciare definitivamente alla resistenza a simili decisioni prese con autoritarismo anziché con Autorità fondata sul diritto, senz'alcuna motivazione esplicitata in termini teologici e canonici, completamente assenti dalla nuova 'pastorale', ormai fine a se stessa e autolegittimantesi senza confini.
E la cosa senza dubbio ci riguarda, perché questa tendenza che si cerca di imporre arbitrariamente anche contro la mens della Legge per la Chiesa universale costituita dal motu proprio di Benedetto XVI, oltre a coinvolgere - per ora - due Ordini vessati (tenendo conto che ai FI non è bastato neppure essere biritualisti), coinvolge sia in atto che in prospettiva i fedeli che amano e vivono la Tradizione e i loro sacerdoti. Ed ora continuo a chiedermi in maniera sempre più cogente anche 'come' resistere, se non andando avanti nei nostri rispettivi gruppi, ma con la difficoltà di promuovere iniziative pastorali alla luce del sole senza chi ci rappresenti autorevolmente, avuto anche riguardo alle recenti purghe di conio spietatamente tirannico...
Rilevo anche, circa le possibilità un tempo adombrate di “critica costruttiva” di certi punti del Concilio Vaticano II (e a maggior ragione dei successivi sviluppi), l'affermazione di Mons. Pozzo che l’ultimo Concilio sarebbe « in perfetta continuità e fedeltà con la Tradizione». Giustamente viene osservato dal commentatore che, se la continuità è addirittura «perfetta», allora non si tratta neppure della risoluzione di un problema, ma dell’affermazione - tautologica - dell’inesistenza del problema.
Ma come possiamo continuare a portare avanti questo discorso - sentito, sofferto, approfondito spiritualmente e teologicamente sulla base del Magistero considerato obsoleto su principi per i quali NON PUÒ esserlo ma rischia di essere ormai oltrepassato - da semplici fedeli su un blog che, sì, coinvolge spiriti e coscienze, fornisce ragioni, ribadisce principi, dissotterra tesori e crea consapevolezza, ma non può andare oltre questo? E la storia - e la vita - non si fa con le idee e con le parole, per quanto illuminate possano essere. Ma esse fondano e motivano l'azione, perché la storia - e la vita - si fa anche e soprattutto con i fatti!
Quanto qui riportato è l'ennesimo segnale che la situazione è molto grave e molto seria. Per noi decisamente soffocante, esattamente nei termini indicati da Mons. Gherardini [qui], il quale, dopo aver passato in rassegna le radici di storture e devianze come quelle che ogni giorno segnaliamo, dichiara che esse non hanno diritto di cittadinanza nella “città di Dio”, essendo antitetiche alla sua costituzione e alla sua vita.
E la cosa senza dubbio ci riguarda, perché questa tendenza che si cerca di imporre arbitrariamente anche contro la mens della Legge per la Chiesa universale costituita dal motu proprio di Benedetto XVI, oltre a coinvolgere - per ora - due Ordini vessati (tenendo conto che ai FI non è bastato neppure essere biritualisti), coinvolge sia in atto che in prospettiva i fedeli che amano e vivono la Tradizione e i loro sacerdoti. Ed ora continuo a chiedermi in maniera sempre più cogente anche 'come' resistere, se non andando avanti nei nostri rispettivi gruppi, ma con la difficoltà di promuovere iniziative pastorali alla luce del sole senza chi ci rappresenti autorevolmente, avuto anche riguardo alle recenti purghe di conio spietatamente tirannico...
Rilevo anche, circa le possibilità un tempo adombrate di “critica costruttiva” di certi punti del Concilio Vaticano II (e a maggior ragione dei successivi sviluppi), l'affermazione di Mons. Pozzo che l’ultimo Concilio sarebbe « in perfetta continuità e fedeltà con la Tradizione». Giustamente viene osservato dal commentatore che, se la continuità è addirittura «perfetta», allora non si tratta neppure della risoluzione di un problema, ma dell’affermazione - tautologica - dell’inesistenza del problema.
Ma come possiamo continuare a portare avanti questo discorso - sentito, sofferto, approfondito spiritualmente e teologicamente sulla base del Magistero considerato obsoleto su principi per i quali NON PUÒ esserlo ma rischia di essere ormai oltrepassato - da semplici fedeli su un blog che, sì, coinvolge spiriti e coscienze, fornisce ragioni, ribadisce principi, dissotterra tesori e crea consapevolezza, ma non può andare oltre questo? E la storia - e la vita - non si fa con le idee e con le parole, per quanto illuminate possano essere. Ma esse fondano e motivano l'azione, perché la storia - e la vita - si fa anche e soprattutto con i fatti!
Quanto qui riportato è l'ennesimo segnale che la situazione è molto grave e molto seria. Per noi decisamente soffocante, esattamente nei termini indicati da Mons. Gherardini [qui], il quale, dopo aver passato in rassegna le radici di storture e devianze come quelle che ogni giorno segnaliamo, dichiara che esse non hanno diritto di cittadinanza nella “città di Dio”, essendo antitetiche alla sua costituzione e alla sua vita.
Di tutte queste storture e devianze e ribellioni s'intesse, sì, la passio Ecclesiae, ma è una passione che non s'identifica mistericamente con quella di Cristo, non arricchisce e non dilata la Chiesa come il sangue dei martiri. La mortifica, anzi la strozza, le rifila l'aria che dovrebbe respirare, la riduce al rantolo. Contro questa passio, pertanto, occorre prender posizione, essa va neutralizzata, e l'unica maniera per farlo è quella d'una fedeltà a tutta prova: la fedeltà dei santi.
Sì, noi continuiamo a pregare, ad affidarci e a custodire la fedeltà. Ma dov'è il nostro Atanasio? (M.G.)
75 commenti:
Mons. Pozzo: la Messa "straordinaria" può essere proibita dall'autorità.
... a sorrata!
Mons. Pozzo est un esprit faux.
Un esprit faux est un esprit qui se nourrit d'illusions et de mensonges. Et qui cherche à les répandre autour de lui.
Affirmer, contre l'évidence, que le dernier concile serait « in perfetta continuità e fedeltà con la Tradizione » est un grossier mensonge, une évidente fourberie.
En proférant pareille contre-vérité, Mons. Pozzo se montre un digne serviteur de Bergoglio, qui saura, le moment venu, n'en doutons pas, lui donner la monnaie de ses loyaux services.
Sì, noi continuiamo a pregare, ad affidarci e a custodire la fedeltà. Ma dov'è il nostro Atanasio?
L'Atanasio dei nostri tempi e' stato Mons. Lefebvre.
C'è da aggiungere altro?
Oggi, l'unica fuoriuscita è la FSSPX. l'aria nella chiesa bergogliana non è più respirabile per polmoni cattolici.
Il vdr si sta rendendo conto che il numero dei cattolici che amano la liturgia di sempre non sta diminuendo e che sempre più cattolici dimostrano di voler essere fedeli alla dottrina della Chiesa, senza alterazioni.
Impressionato dalla numerosa presenza dei fedeli giovani e delle giovani famiglie presenti al Summorum che contraddice ciò che ha detto sui nostalgici della Tradizione, non può far altro che distruggerli con atto tirannico, lo stesso usato con i FFI, col Buon Pastore e ora con la fraternità S. Pietro, contemporaneamente si sta adoperando per distruggere il potente nemico: La FSSPX. ( preghiamo che almeno quest'ultimo baluardo della cattolicità si salvi dall'azione satanica). Infatti chi altro potrebbe suscitare questo incomprensibile odio per tutto ciò che è realmente cattolico ed in primo luogo la S. Messa di S. Pio V ? Preghiamo affinché l'Altissimo intervenga e faccia presto sedere sul trono di Pietro un Suo degno Vicario.
Anonimo 8:38
Forse intendeva dire "a soreta!" Cioè: a tua sorella!
Esclamazione dialettale dell'Italia meridionale con la quale si ritorce un'ingiuria ad un interlocutore avverso...
Lo preciso per i lettori stranieri che so numerosi.
E aggiungo che, effettivamente di ingiuria si tratta, prima che a noi, al Signore che ci ha consegnato il Suo Santo Sacrificio così come lo custodiamo, con le richezze spirituali che lo hanno reso ancor più sublime con le espressioni della fede viva delle gnerazioni di santi Papi e di credenti che ci hanno preceduto alle quali, nella comunione dei Santi nel Signore, siamo indissolubilmente uniti.
È questo che custodiamo e teniamo vivo per le generazioni che verranno.
Un commento fuori tema ma utilissimo a mettere spalle al muro quelli che (come Bergoglio) hanno la tentazione di ridurre le esigenze morali nel cattolicesimo:
http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/11/i-peccatori-chiamati-per-la-conversione.html
Grazie per l'attenzione
Se l'autorità può proibire una liturgia tradizionale (cosa che neppure il concilio di Trento si era sognato) allora ne consegue che l'autorità può proibire la tradizione tout-court. Ne consegue che l'autorità è sopra la tradizione, non la serve, come ho sempre detto nel mio blog e come, dice al contrario, mons. Pozzo. Ma tutto questo è autoritarismo e clericalismo che, alla fine, si fonda su se stesso.
È ovvio rilevare che questa non è l'immagine della Ecclesia Dei.
Non so cosa si aspettassero quelli del Buon Pastore, ad andar con lo zoppo si impara a zoppicare. Dopo il massacro dei FFI, nessuno è al riparo, non cero quelli che sottoscrivono i patti con i modernisti e accettano certe piccolissime clausole.
Ogni giorno che passa, la tirannia mostra sempre di più i suoi denti aguzzi per azzannare -( - parole di mons. pozzo) la Messa Apostolica (straordinaria per loro, non per noi) può essere proibita d'autorità -
Ma cosa pensa Bergoglio e la sua corona unitamente a tutti i suoi lacchè in tutto il mondo? che basta un suo cenno per inginocchiarci? NO! noi ci inginocchiamo solo davanti a Cristo (cosa che loro, ormai non fanno più).
Di certo troveremo sempre un prete fedele alla Chiesa Cattolica di Cristo e non dell'eretico, che celebrerà la S.Messa anche nelle catacombe (o in un garage), come ai tempi di Nerone.
Come si vede l'eresia e l'ateismo fanno passi sempre più lunghi, forse sentono il fiato sul collo, di qualcuno più potente di loro, e che non possono fermare; perchè lo Spirito Santo non si può fermare, mentre bergoglio e C. possono essere fermati da una forza superiore.
Non dimentichiamo che Cristo ha dato il suo sangue sulla Croce, e quel sangue ha portato avanti la Sua Chiesa indefettibile per due millenni.
La Chiesa ha trovato momenti disastrosi in ogni tempo ed in ogni parte del mondo, li ha sempre superati; perchè Dio è Dio e non è l'uomo.
Anche questi tempi passeranno e anche questi uomini. A tempo giusto, Dio manderà uomini giusti e santi. Anche ai tempi di Nicea sembrava che tutta la gerarchia fosse eretica, quando Dio ha mandato a salvare tutto un Santo "Atanasio". La speranza stà sempre nella fede e in Dio.
@anonimo 08:59
Perchè la San Pietro? E' successo qualcosa?
La legittima Autorita' puo' limitare in determibati casi che ritiene disciplinari. Non puo' limitare nulla l' Autorita' che non e' tale. Quindi l'eventuale preoccupazione e' solo per chi tiene i piedi su due scarpe.
Cito: "La legittima autorità può limitare in alcuni casi che ritiene disciplinari...".
Ma cosa può limitare, in concreto? Può, forse, mettere i paletti sulla rivelazione, su quanto è a servizio della rivelazione? La tradizione (anche liturgica) è a servizio della rivelazione! Questa frase - detta certamente con le migliori intenzioni - porta di nuovo acqua al mulino del clericalismo e di un assolutismo che si fonda solo su stesso ed è fine se stesso! Questa, in altre parole, è idolatria.
si può proibire la Messa Antica?
Si! nella chiesa di Bergoglio, ma non nella Chiesa di Cristo.
Romano
Con papa Bergoglio tutto ciò che sa di tradizione e che viene strombazzato è "pericoloso". i cardinali che pontificano solennemente e pubblicamente magari in qualche basilica papale e i fedeli che in processione fanno ingressi altrettanto solenni nelle medesime basiliche sono estremamente urticanti per il papa. soprattutto se vi scorge così tanti giovani.... Per il papa la liturgia antica è qualcosa da confinare nei ghetti e della quale meno si parla e meglio è. Meno si vede e meglio. Ma è solo la messa che viene concessa, la critica ai documenti conciliari no. quella non la ammette. Ancor meno ammette la critica tutto il postconcilio e al novus ordo. cari amici, bisogna continuare a pregare. Grazie a Dio i papi non sono eterni...
Exaedibus
Per edoardo malgarida
Perchè la San Pietro? E' successo qualcosa?
http://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/cronaca/Nuovo-incarico-per-il-vescovo-di-Coira-400377.html
@mic
Mi è stato detto che il vescovo di Coira è un amico della san Pietro, e che è normale che abbiano visitatori apostolici ogni tanto. Insomma, dall'interno, per quello che so, non sono affatto preoccupati.
Abbiamo fiducia nel Sangue "cujus una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere ". E questi sono proprio "scelera ".Umanamente parlando , abbiamo ancora buoni Vescovi , e se dovessero soccombere alle vessazioni , l'ancora della FSSPX . Forse è stato veramente voluto dalla Provvidenza il mancato accordo , di cui hanno giubilato i nemici della Chiesa dopo aver orchestrato la campagna scandalistica per le dichiarazioni di mons Williamson. Desta ammirazione vedere come la Provvidenza si serva anche di azioni avverse .
Se andiamo a guardare il pelo nell'uovo, in realtà l'autorità aveva già secoli fa proibito la messa nuova, infatti S Pio V (di levatura molto differente da quella di Bergoglio)ha messo un anatema per chiunque avesse cambiato la Messa. Perciò ora bisogna chiedersi se è lecito che un papa smentisca un altro Papa e che una messa che si può definire illecita possa farla da padrone rispetto alla vera sposa, cioè la Messa di sempre. Come dire che l'amante di un uomo ha più diritti della moglie, che l'amante oggi si definisca ordinaria e la moglie straordinaria è un capovolgimento illogico.
Chiedo scusa ma allora com'è possibile che, documenti alla mano e cioè la bolla di promulgazione del Messale Romano per decreto del Sacrosanto Concilio Tridentino Quo Primum Tempore di S. S. Pio V Papa, alle parole di un Sommo Pontefice, peraltro Santo, che così recitano:
"V. Invece, mentre con la presente nostra Costituzione, da valere in perpetuo, priviamo tutte
le summenzionate Chiese dell'uso dei loro Messali. che ripudiamo in modo totale e assoluto.
stabiliamo e comandiamo, sotto pena della nostra indignazione che a questo Nostro Messale,
recentemente pubblicato nulla mai possa venire aggiunto, detratto, cambiato. Dunque,
ordiniamo a tutti e singoli i Patriarchi e Amministratori delle suddette Chiese, e a tutti gli
ecclesiastici, rivestiti di qualsiasi dignità, grado e preminenza, non escluso i Cardinali che Santa
Romana Chiesa, facendone loro severo obbligo in virtù di santa obbedienza, che, in avvenire
abbandonino del tutto e completamente rigettino tutti gli altri ordinamenti e riti, senza alcuna
eccezione, contenuti negli altri Messali, per quanto antichi essi siano e finora soliti ad essere
usati, e cantino e leggono la Messa secondo il rito, la forma e la norma, che noi abbiamo
prescritto nel presente Messale; e, pertanto, non abbiano l'audacia di aggiungere altre cerimonie
o recitare altre preghiere che quelle contenute in questo messale.
VI. Anzi, in virtù dell'autorità Apostolica noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della
presente, l'lndulto Perpetuo di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza
scrupolo alcuno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo
stesso Messale, di cui avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente, cosi che
Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il
loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa
in maniera differente da quella che Noi abbiamo prescritta ne d'altra parte. possano venir
costretti e spinti da alcuno a cambiare questo Messale.
VII. Similmente, decretiamo e dichiariamo che le presenti Lettere in nessun tempo potranno
venir revocate o diminuite, ma stabili sempre e valide dovranno persevera re nel loro vigore. E
ciò non ostanti: precedenti costituzioni e decreti, tanto generali che particolari, pubblicati in
Concili sia Provinciali che Sinodali; qualunque stauto e consuetudine in contrario, nonché l'uso
delle predette Chiese, fosse pur sostenuto da prescrizione lunghissima e immemorabile, ma non
superiore ai duecento anni.
[...]
XI. Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e
trasgredire questo Nostro documento: facoltà, statuto, ordinamento, mandato, precetto,
concessione, indulto dichiarazione, volontari, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà
l'audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati
Apostoli Pietro e Paolo."
si possano far seguire parole come: "la Messa 'straordinaria' può essere proibita dall'autorità"?
Perché l'IDBP e tanti altri istituti non ritrovano l'unità con la FSSPX? L'unità fa la forza!
Può l'autorità religiosa proibire un rito?
Credo che si stia facendo un po' di confusione. Sì, il papa, come garante e custode della Rivelazione, può proibire un rito. È quello che successe dopo il concilio tridentino in cui i riti che non potevano avvalersi di una certa "antichità" vennero soppressi. Ciò non era ad esempio il caso del rito ambrosiano, che data la sua antichità potè continuare ad essere celebrato.
Perché questo? Perché prima del concilio di Trento, a seguito anche di tutto quanto sconvolse la Chiesa (pensiamo alla riforma protestante), si ritenne che i riti troppo "giovani" potessero contenere errori, essere fuorvianti o essere stati pervasi da cattive idee.
Quindi il papa può proibire la celebrazione secondo un ben determinato rito.
Ma non può procedere in modo arbitrario e senza motivi validi.
Ad esempio, spero di non causare infarti a nessuno, ma il papa per rafforzare la cattolicità e l'ortodossia nella Chiesa potrebbe benissimo abolire il Novus Ordo.
Molto più arbitrario sarebbe abolire il Vetus Ordo, che alla prova della storia ha dato molte più prove della sua origine soprannaturale.
Ma evidentemente la logica, abbandonato il tomismo, non è più ben considerata neanche in Vaticano e se qualcuno prossimamente vorrà abolire un rito, penso che sappiamo già tutti in che senso si procederà.
A meno di interventi dal cielo.
"Vorrei adesso aggiungere ancora un terzo punto: c’era il Concilio dei Padri – il vero Concilio –, ma c’era anche il Concilio dei media. Era quasi un Concilio a sé, e il mondo ha percepito il Concilio tramite questi, tramite i media. Quindi il Concilio immediatamente efficiente arrivato al popolo, è stato quello dei media, non quello dei Padri. E mentre il Concilio dei Padri si realizzava all’interno della fede, era un Concilio della fede che cerca l’intellectus, che cerca di comprendersi e cerca di comprendere i segni di Dio in quel momento, che cerca di rispondere alla sfida di Dio in quel momento e di trovare nella Parola di Dio la parola per oggi e domani, mentre tutto il Concilio – come ho detto – si muoveva all’interno della fede, come fides quaerens intellectum, il Concilio dei giornalisti non si è realizzato, naturalmente, all’interno della fede, ma all’interno delle categorie dei media di oggi, cioè fuori dalla fede, con un’ermeneutica diversa. Era un’ermeneutica politica: per i media, il Concilio era una lotta politica, una lotta di potere tra diverse correnti nella Chiesa. Era ovvio che i media prendessero posizione per quella parte che a loro appariva quella più confacente con il loro mondo. C’erano quelli che cercavano la decentralizzazione della Chiesa, il potere per i Vescovi e poi, tramite la parola “Popolo di Dio”, il potere del popolo, dei laici. C’era questa triplice questione: il potere del Papa, poi trasferito al potere dei Vescovi e al potere di tutti, sovranità popolare. Naturalmente, per loro era questa la parte da approvare, da promulgare, da favorire. E così anche per la liturgia: non interessava la liturgia come atto della fede, ma come una cosa dove si fanno cose comprensibili, una cosa di attività della comunità, una cosa profana. E sappiamo che c’era una tendenza, che si fondava anche storicamente, a dire: La sacralità è una cosa pagana, eventualmente anche dell’Antico Testamento. Nel Nuovo vale solo che Cristo è morto fuori: cioè fuori dalle porte, cioè nel mondo profano. Sacralità quindi da terminare, profanità anche del culto: il culto non è culto, ma un atto dell’insieme, della partecipazione comune, e così anche partecipazione come attività. Queste traduzioni, banalizzazioni dell’idea del Concilio, sono state virulente nella prassi dell’applicazione della Riforma liturgica; esse erano nate in una visione del Concilio al di fuori della sua propria chiave, della fede. E così, anche nella questione della Scrittura: la Scrittura è un libro, storico, da trattare storicamente e nient’altro, e così via. Sappiamo come questo Concilio dei media fosse accessibile a tutti. Quindi, questo era quello dominante, più efficiente, ed ha creato tante calamità, tanti problemi, realmente tante miserie: seminari chiusi, conventi chiusi, liturgia banalizzata … e il vero Concilio ha avuto difficoltà a concretizzarsi, a realizzarsi; il Concilio virtuale era più forte del Concilio reale."
Papa Benedetto XVI, discorso ai parroci di Roma.
Illuminante per capire certe decisioni prese dall'attuale totalitarismo rosso bergogliano.
A dire il vero, sarebbe opportuno che il Papa abolisse finalmente in novus ordo e prima o poi una Papa lo farà.
Grazie mille all'anonimo A.D., che anzi precisa ancora meglio quanto detto poc'anzi e che si era incrociato col mio intervento.
Dov'è il nostro Atanasio?
Chiedetelo a Sergio IV, a Leone IX e a Gregorio VII, che con la Chiesa di Sant'Atanasio hanno tagliato i ponti.
Il frutto di quella follia è stato l'"uomo europeo":
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/problematiche/culteuropeapopovic.htm#_ftnref1
Viandante,
il papa può abolire un rito non in quanto papa (non per se stesso!!!) ma in quanto a servizio della tradizione della Chiesa e per non offuscarla.
Questo avviene quando quel rito particolare non è veicolo di ortodossia o, addirittura, la vela un pochino.
I riti antichi sono collaudati dalla tradizione, dal sensus fidelium, dai frutti che hanno dato.
Se l'autorità - che dovrebbe servire la tradizione - si mette contro di essi, finisce per negare se stessa e divenire autoritarismo distruttivo.
Ecco perché la tradizione è sempre al di sopra dell'autorità perché, in ultima analisi, discende dalle disposizioni del Divin Redentore.
Per Piave 13:38
La 'trovata' del "concilio dei media" ha un fondo di verità, perché da subito, come avviene oggi per il "sinodo dei media", sono state veicolate e quindi recepite dalla massa le innovazioni in chiave liberal.
Ma in genere è l'argomento, addotto un maniera più elegante rispetto all'apodittica e non dimostrata 'continuità', da parte di coloro che vogliono eludere il problema dei famosi "punti controversi".
Sul "concilio dei media" rimando a questi link:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/02/il-conciliabolo-mediatico-continua-ad.html
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/02/le-penne-del-concilio-dei-media-furono.html
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/02/brian-m-maccall-ecco-il-vero-concilio.html
Anacleto,
l' "uomo europeo" è molto altro rispetto a quel che pretendi far discendere dalle decisione di quei papi per un discorso "di parte" ortodossa...
Ed è un discorso complesso, non liquidabile con quattro righe apodittiche su un blog.
Mic,
Guarda questo video:
Muslims Enforce Sharia in Washington National Cat…: http://youtu.be/LrDK8UWsRFg
Le ragioni addotte da Mons. Pozzo a proposito della liturgia romana suonano talmente capziose da sconfinare nel ridicolo.
E dire che dopo il Concilio ci hanno rintronati dicendo che quella Messa era abolita, soppressa, proibita. Poi viene Benedetto XVI che serafico afferma che Paolo VI e Giovanni Paolo II ci avevano sino ad allora ingannati, ed afferma che la Chiesa non può abolire un rito cattolico. Infallibili gli uni o l'altro? Poco importa, visto il processo di normalizzazione in corso. Con dei contorsionismi giuridici degni della corte di Bisanzio: la Messa cattolica è permessa in teoria, ma può esser vietata di fatto. Come l'ortodossia di Bergoglio: anche lui è teoricamente cattolico, salvo quando dice delle eresie.
E in tutto ciò nessuno dovrebbe osar cogliere la colossale contraddizione che si fa beffe dei diritti dei fedeli (senza parlare del diritto sovrano di Dio d'essere adorato con un atto di culto perfetto, anziché costringerLo a subire gli orrori del rito riformato) ed ingiuria la ragione stessa.
Ci piacerebbe chiedere ai tanti transfughi della Fraternità San Pio X che vaneggiavano di un fantomatico Eden liturgico prevedendo la dispersione in massa degli odiati ex-confratelli lefebvriani, quali miserrimi frutti essi abbiano alfine tratto dal loro tradimento; quale indipendenza abbiano raggiunto, dopo aver barattato la fedeltà alla Tradizione con qualche anno di tolleranza da parte del Sinedrio romano. E soprattutto: quanto non si siano rivelati più che fondati i dubbi ed i timori espressi dalla Fraternità San Pio X, che li avvertiva della trappola in cui i fuggitivi stavano per cadere.
....
Baronio,
coi toni del resto del commento non ci sto.
Ci piacerebbe chiedere ai tanti transfughi della Fraternità San Pio X che vaneggiavano di un fantomatico Eden liturgico prevedendo la dispersione in massa degli odiati ex-confratelli lefebvriani,
Tra l'altro non credo che la loro intenzione fosse questa. Volevano semplicemente la "regolarizzazione canonica e forse dissentivano da alcune posizioni.
Anche qui il discorso è complesso e doloroso. E non mi sembra il caso di affrontarlo spargendo veleno, anche per difendere quella che si ritiene la buona causa. Ce n'è fin troppo in circolazione...
Ennesima dimostrazione che l' "appeasement", detto volgarmente "calabraghismo", non paga.
Soprattutto quando ne va di mezzo la Verità.
RR
Guarda questo video:
Ti ringrazio per la segnalazione Gederson.
Ma se è ciò di cui ho letto non credo che guarderò.
Ancher questo è un discorso doloroso e terribile che abbiamo fatto più volte. Soprattutto se pensiamo all'odio "di ritorno" assorbito dalle "seconde generazioni" europee per effetto del vuoto di valori qui da noi e della predicazione delirante degli Imam, che purtroppo appartiene in massimo grado all'Islam e al suo DNA. Checché ne dicano alcuni civilizzati normalizzati "pompieri" che tentano di attribuirlo all'estremismo.
Non escludo eccezioni; ma non mi illudo sulla sostanza. E lo stesso dovrebbero fare i nostri governanti e il Vicario di Cristo.
Anonimo Pisano:
Sì, noi continuiamo a pregare, ad affidarci e a custodire la fedeltà. Ma dov'è il nostro Atanasio?
L'Atanasio dei nostri tempi e' stato Mons. Lefebvre.
C'è da aggiungere altro?
Mons. Lefebvre è e resta un Faro. Ma non l'ho citato di proposito, perché abbiamo bisogno di qualcuno, oggi, che prenda le mosse dall'attuale gerarchia...
Ennesima dimostrazione che l' "appeasement", detto volgarmente "calabraghismo", non paga.
Soprattutto quando ne va di mezzo la Verità.
Principio sacrosanto. C'è da dire che il punto di partenza dell'IBP non era certo il calabraghismo; ma c'è uno statuto che esprimeva accordi ben precisi.
...ma come si fa a fidarsi degli accordi con chi perseguita coloro che difendono la Tradizione?
http://opportuneimportune.blogspot.com/2014/11/falso-e-inaffidabile-il-sinedrio-romano.html
Il Padre Garrigou Lagrange afferma nell'articolo dove fa la denuncia della nouvelle théologie che in questa teologia la verità viene definita in funzione dell'azione. Anche il diritto oggi sembra essere definito in funzione dell'azione.
Tutti le parole di Mons. Pozzo vanno in questo senso...
Tutte le parole e gli atti di Bergoglio (e della sua cerchia, cui si aggiunge contagio e servilismo) vanno in questo senso...
L'azione che precede la conoscenza... La dottrina e la tradizione considerate dati museali...
lo abbiamo stigmatizzato più volte (Amerio e la "dislocazione della Divina Monostriade": lo Spirito procede dal Padre e da Figlio e non precede il Verbo)
Mic,
Il video è di una Chiesa in USA piena di mussulmani, dove una donna grida "Gesù è il Signore!" e è rimossa della Chiesa sollo per dire questa verità della nostra fede!
Gederson.
Ho parlato in quel mofo perché sono stata tempestata di segnalazioni di sgozzamenti vari.
Il discorso di Washington lo abbiamo affrontato alcuni articoli fa..
Dalla classe dirigente USA, classe dirigente politica, religiosa, intellettuale, ecc., ormai possiamo aspettarci solo schifezze, e quello che e' successo nela cattedrale anglicana-episcopaliana di Washington ne e' l' ultimo esempio.
Purtroppo l' influennza di quelle classe dirigente, sempre meno cristiana, si fa pesantemente sentire anche da noi.
Non resta che invocare il Signore.
Rr
Vorrei far presente che l'ISIS è in Libia, che,dopo la sconsiderata guerra franco-inglese, è diventata teatro di vendette trasversali tribali fra chi è più mussulmano di tutti e più ligio al Corano......sono dietro le nostre terga, possono arrivare in un amen e, altro che sgozzare, dispongono di mezzi economici illimitati e non hanno rivali militari, vista l'inefficienza o inettitudine delle nostre FFAA italiane, l'EU se ne impipa almeno fino a quando non arriveranno in massa a Berlino, Londonistan e Parishalal sono già al completo ignorando volutamente il Benelux.......di cosa stiamo parlando????Sono già qui, non so se avete visto il video della tv ISIS con S.Pietro trasformata in moschea e vari cadaveri appesi all'obelisco, finora è virtuale, ma andando avanti di questo passo, con presidente USA mussulo, se la Turchia deve farsi garante della difesa dell'Europa est-asiatica, siamo nel buio cosmico....se si vuole ancora credere alle fanfaluche dei politici UE, andiamo pure avanti a farci del male.....bella addormentata nel bosco, l'Europa al suo risveglio si trovò islamizzata e di brutto, altro che pace e gospa. Anonymous.
Il Santo Sacrificio della Messa spetta di DIRITTO DIVINO ai fedeli!
http://deovolente-tradidiquodetaccepi.blogspot.it/2012/10/il-santo-sacrificio-della-messa-spetta.html
Per Baronio,
noto, dal link al suo blog, che quel passaggio da me censurato non c'è...
Per il resto, riconosco l'entità del problema e alzo le mani.
Ma non voglio, qui, dare spazio a discussioni infinite sui pro e contro di cose che reputo superiori a ogni mio discernimento.
Capito, anche bernardino?
Ho già espresso da che parte sto. Ma sono convinta che in questo momento su certi punti delicati sia meglio tacere.
Custodiamo e difendiamo il nostro Rito e relativa pastorale Tradizionali (è quel che abbiamo fatto qui).
Sulle questioni interne ed esterne alla Fraternità lasciamo perdere. Penso sia meglio. Per loro, intendo... Glissare, non esacerbare, per quanto ci riguarda.
Chi glissare non può, farà quel che deve...
Sul link sopra, condivido in linea di principio. Ma è un discorso che abbiamo affrontato molte volte, in relazione ad una situazione di fatto che non può essere ignorata. Vi rendete conto che, paradossalmente, abolire il NO non verrebbe capito da questa generazione e provocherebbe reazioni di portata ingestibile, che purtroppo non ci sono state per l'improvvida riforma che lo ha introdotto?
I fedeli (e i sacerdoti) vanno formati con fermezza, certamente, ma non brutalizzati all'inverso di come è stato fatto 40 anni fa e come continua a fare questa gerarchia nei confronti della tradizione. C'è un mondo da restaurare ma a partire dalla situazione in cui siamo, e non bypassandola come non esistesse.
L'arcivescovo Pozzo non capisce che il potere ecclesiastico non esiste in separazione dalla Tradizione...
egli sembra di avere in mente il concetto di potenza divina infinita dei mussulmani, in cui non c'è relazione tra l'applicazione del potere e il buono, il vero, il bello...
Romano
Insieme a Fausto Bertinotti e a Eugenio Scalfari è Marco Pannella il più elettrizzato fan di papa Bergoglio («viva il Papa!», «noi radicali lo amiamo molto», «vorrei diventare un cittadino del Vaticano»).
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11722031/Antonio-Socci--perche-Papa-Bergoglio.html
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Giacinto
http://www.riscossacristiana.it/memoriae-tradere-marco-pannella-scioperi-della-fame-e-altre-amenita-una-lunga-storia-di-corruzione-e-di-morte-di-complici-e-di-utili-idioti-di-pucci-cipriani/
berti
http://doncurzionitoglia.wordpress.com/2012/07/22/rapporti-tra-alta-finanza-giudeo-massoneria-e-comunismo-i-rothschild-in-italia/
es
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2009/10/de-benedetti-ed-eugenio-scalfari-e-la-massoneria-1133/
Uno scenario allucinante, quello prospettato da Anonimo 16:27, ma da non sottovalutare, come facevano inglesi e francesi con le mire espansionistiche di Hitler negli anni trenta. Non c'è peggior sordi di chi non vuol udire, e peggior cieco di chi non vuol vedere, sembrano pagati dal demonio per lasciare che la situazione si aggravi, fino a divenire incontrollabile (del resto, non stanno facendo lo stesso con gli immigrati a casa nostra? non vedete cosa succede a Roma e a Milano? ma siete tutti ciechi?).
Che un rito mai abolito possa essere limitato o addirittura vietato ... questo è' un sofisma indegno di qualsiasi medio giuscanonista. Per quale ragione un rito mai abolito dovrebbe essere vietato? Ieri scrivevo che stante l'attuale episcopato romano la FSSPX avrebbe dovuto tenersi lontano da riconoscimenti canonici come la prelatura personale. A maggior ragione lo affermo oggi. Meglio stare lontani da riconoscimenti giuridici che, comunque, nulla garantiscono. Che si aspetti il prossimo Papa, che ne va della stessa esistenza della FSSPX. Non sappiamo ancora cosa inoltre riserva il vdr alla FSSP e all'ICRSS.
Romano,
È vero che Pozzo non capisce che il potere ecclesiastico non esiste senza la tradizione. Il problema è che non lo capisce nemmeno il suo capo, il vdr. Ma il problema vero è la ragione per cui le cose stanno così: cioè il dato che hanno fatto di se stessi la "tradizione vivente", come dicevo, in senso storicista...
E il problema ancora più grande e forse umanamente insolubile è: chi glielo dice con autorità?
Mic,
il Cardinale Sarah nel documento appena pubblicato dalla conferenza dei vescovi di Ghana usa il termine esplicita Sacra Tradizione...
il documento mi pare apre il contro-atttaco verso l'errore di tradizione nel senso storicista
http://cbcgha.org/cbc/index.php?option=com_content&view=article&id=508:catholic-bishops-issue-2014-communique-in-accra
Romano
"chi glielo dice con autorità?".
"Se non hanno ascoltato i Padri e i Profeti anche se risuscitasse un uomo dai morti non lo ascolterebbero!"
OT: Epurator Fanzaga ne ha cacciato un altro: Gian Paolo Barra. Al secondo sabato del mese alle 21 teneva il corso elementare di apologetica. Non ho parola circa il,go sparo. Delirio di onnipotenza?
No. Servilismo.
Romano 18:42
Mi compiaccio e spero ce ne siano altri.
Perché sul sinodo la FSSPX non ha voce in capitolo.
In ogni caso il sinodo è solo la punta dell'iceberg.
"Ma il problema vero è la ragione per cui le cose stanno così: cioè il dato che hanno fatto di se stessi la "tradizione vivente", come dicevo, in senso storicista..."
Mic,
Abbiamo anche un "diritto vivente" e storicista, e con Papa Bergoglio anche l'ermeneutica del Concilio è "vivente" storicista e personalista!
Se tra l'xii ed il xii sec i cristiani avessero solo pregato, o disquisito[...]; oggi saremmo islamici...ma di sto passo ci conquisteranno prima o poi!
mi sovvengono tante discussioni nell'aula di diritto canonico, dove "ottimi" studenti, discettavano dell'assurdità di un diritto nella Chiesa... Oggi ben posti in carriera! Il nostro professore, mi chiedeva, come mai fossi così interessato allo studio del diritto canonico, risposi, per absurdum (e per celia), che il diritto, prima di tutto, è per nostra difesa...
La Legge dovrebbe, in modo esplicito, non arbitrario e transeunte, perciò scritta e con fondamento, dirci in quali casi, il diritto viene sospeso... in modo contrario sarebbe arbitrio e questo grave. Anche chi approva la lex fundamentalis, in un certo modo ne è sottoposto (la scuola gesuita insegna da J. de Mariana).
I tempi che stiamo vivendo, purtroppo, non smettono mai di sorprenderci, ovviamente in negativo... "cui risistite fortis in fide"!
Con sempre maggior stima per il tuo lavoro immane: che il Signore di ogni consolazione te ne renda merito!
quando la massoneria salutò CAM passato all'"oriente eterno" - goi
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=271204:grande-la-massoneria-saluto-il-fratello-carlo-maria-martini-passato-alloriente-eterno&catid=35:worldwide&Itemid=152
Martini papa. Il sogno divenuto realtà
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350623
Mic, più che servilismo credo sia la sopravvivenza della radio a cui tiene Padre Livio... certo è che non mi sarei aspettato questo da lui. Da mesi ho chiuso con Radio Maria, meglio ascoltare bella musica!
Caro New Catholic,
Dici bene che non c'è bisogno di aumentare la confusione. Ma l'allarme suscitato dalle parole di mons. Pozzo, anche se esse sono in un documento interno destinato all'IBP, denotano una mens inequivocabilmente prevenuta nei confronti della messa antica. E peraltro sono diffuse da una persona seria come don Carusi.
Conosco personalmente mons. Pozzo e ho avuto occasione di verificare questa sua prevenzione, comune peraltro all'establishment di vescovi e cardinali che conosco (credo che qui purtroppo la situazione sia ben diversa da quella dell'America). È per questo che a suo tempo mi ha meravigliata la sua destinazione proprio all'Ecclesia Dei.
Comprendo le ragioni che ti inducono a non contribuire ad alimentare l'allarme, ma la mia riflessione nasce da una situazione obbiettivamente peggiorata e non sufficientemente supportata dai nostri pastori che oltretutto non mostrano, mi pare, di essere dei "cor di leone" ;)
Spero di vedermi smentita da come si comporteranno con i FI transfughi. Altra situazione che di fatto non ci aiuta ad esser del tutto tranquilli...
Ti sono grata per l'attenzione, ma soprattutto per il tuo generoso e competente impegno che molto ci è di aiuto e di stimolo.
Condivido in pieno Alessandro Mirabelli.
Ormai sono convinto anche io che Roma riconoscerà in pieno la libertà alla FSSPX solo quando Roma si sarà convertita alla Tradizione e non prima.
Ora con mons. Pozzo sta tentando in maniera subdola e diplomatica di distruggere la FSSPX tramite compromessi "diplomatici" così come ha fatto con l'IBP.
Le condizioni della FSSPX per un eventuale riconoscimento sono queste:
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0543_Dichiarazione_FSSPX_25esimo_anniversario.html
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0429_Lettera_ai_Superiori_18.7.2012_FSSPX.html
Roma accetterà queste giuste condizioni solo quando si sarà convertita.
Qui sono in ballo principi, non questioni secondarie. Per cui l'atteggiamento e le condizioni della FSSPX sono del tutto giustificate di fronte alla crisi della Chiesa provocata dalle stesse autorità delle quali non ci si può fidare.
Dato che comunque a Roma c'è l'autorità legittima, nonostante che legiferi in maniera cattiva, è sì doveroso obbedire agli ordini giusti, ma occorre essere molto guardinghi.
Se Papa Francesco invita a pregare NSGC per la pace nel mondo, si prega NSGC per la pace nel mondo. Se invece invita a riunioni "ecumeniche", a celebrare o ad assistere al NOM, la risposa è un secco NO!
Un compromesso diplomatico con chi non condivide i principi sarebbe deleterio. Inevitabilmente Roma fagociterebbe la FSSPX tramite lente e graduali imposizioni diplomatiche e facendo leva anche sull'ambizione dei singoli.
La storia dei FFI e dell'IBP dovrebbe essere un monito per tutti.
Devo dire per onestà intellettuale che EP si era limitato a confezionare la notizia con parole efficaci ed essenziali, anche nel lodevole intento di non entrare nelle questioni interne dell'IBP, cosa che anch'io ho cercato di evitare il più possibile nella discussione insieme ai prevedibili riferimenti ad altri contesti. E per lo stesso intento di smorzare le polemiche piuttosto che esacerbarle.
Ma non mi sono astenuta dall'aggiungere la mia riflessione proprio perchè ritengo che le questioni in campo sono serie e vanno ben oltre i contesti specifici (penso anche ai FI) e credo che ognuno di noi, sia individualmente che nell'ambito ecclesiale di appartenenza, sarà chiamato a prender posizione, a meno che non arrivi qualcosa di imprevedibile, con gli elementi che abbiamo oggi, da parte del "Dio delle sorprese"...
Non capisco cosa vuole Perplesso.
La Fonte è stata correttamente indicata e chiunque, pur senza metterla in maiuscolo, poteva andare a leggersi l'originale di cui si parlava.
Ho fornito qui su le ragioni del discorso da tener "sotto tono" per un verso, ma serio e grave per un altro.
E allora?
E adesso, proprio per coerenza col nostro "sotto tono" che, penso, andrebbe rispettato, cancello il suo polemico "manifesto".
"autorità legittima"...dogmi e magistero perenne sono paletti invalicabili...
Ma dov'è il post di New Catholic?
E' un post delle 00:06 eliminato dall'Autore, evidentemente dopo le 7,30 (grosso modo l'ora in cui ho pubblicato gli ultimi messaggi di ieri).
Me ne sono accorta dopo aver inserito la mia risposta. Il senso del messaggio lo si intuisce proprio da questa, che ho lasciato, perché è e resta una utile precisazione, completata col post successivo 8:16
Mic,
quindi i FFI e i FSSP sono sotto Commissari?
Quindi, che altre communità sotto Ecclesia Dei sono sotto interventi?
Sembra a Lei che Posso ha in mano per "regolizargli"?
Romano
Sullo stesso tema qui la discussione su Forum catholique:
http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=763454
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