Leggo ora su OnePeterFive la notizia, ripresa da Katholisch.de, il sito ufficiale dei vescovi tedeschi, che un altro cardinale si aggiunge ai pastori che hanno invitato il papa a fare chiarezza sulla questione dei divorziati "risposati". (Qui per consultare l'indice dei numerosi articoli sull'argomento).
Ѐ il cardinale Willem Eijk, arcivescovo metropolita di Utrecht, il quale, in un'intervista pubblicata oggi sul giornale olandese Trouw ha dichiarato: "Le persone sono confuse e questo non va bene".
Ѐ il cardinale Willem Eijk, arcivescovo metropolita di Utrecht, il quale, in un'intervista pubblicata oggi sul giornale olandese Trouw ha dichiarato: "Le persone sono confuse e questo non va bene".
Anche il card. Eijk chiama in causa l'ambiguità dell'insegnamento di Amoris Laetitia. E, di conseguenza, invita il papa a formulare un documento aggiuntivo che rimuova ogni dubbio. L'ennesima conferma della ragion d'essere dei Dubia. Queste le sue precise parole:
"Francesco perora l'idea di rendere possibile, in casi singoli, che i divorziati risposati - dopo un attento esame pastorale - abbiano accesso ai Sacramenti anche se il precedente matrimonio canonico esiste ancora... Abbiamo le parole di Cristo stesso, che il matrimonio è uno e non può essere rotto. Questo sosteniamo nell'arcidiocesi. Quando un tribunale ecclesiastico ha dichiarato nullo un matrimonio, è ufficialmente confermato che non c'è mai stato un matrimonio. Solo allora, si è liberi di sposarsi e si possono ricevere i sacramenti della Confessione e della Comunione".
Il Cardinale mette in discussione anche che all'interno della Chiesa si sia promosso un dibattito su questo argomento, con la conseguenza che ogni Conferenza episcopale stabilisce regole diverse. E afferma: "Ma ciò che è vero in un luogo non può essere improvvisamente falso in un altro".
A questo riguardo c'è da considerare da dove nasce questa 'pastorale' che mina l'unità e l'universalità de La Catholica. Vedi quanto espresso nell'articolo: Collegialità episcopale o episcopato subordinato? Le implicazioni nell'Amoris Laetitia [qui] e nel precedente: Consolidamento della sinodalità e del conciliarismo? Il C9 e la "decentralizzazione" della Chiesa [qui].
A questo riguardo c'è da considerare da dove nasce questa 'pastorale' che mina l'unità e l'universalità de La Catholica. Vedi quanto espresso nell'articolo: Collegialità episcopale o episcopato subordinato? Le implicazioni nell'Amoris Laetitia [qui] e nel precedente: Consolidamento della sinodalità e del conciliarismo? Il C9 e la "decentralizzazione" della Chiesa [qui].
La dichiarazione sopra riportata ha un peso considerevole in quanto, oltre ad essere un autorevole esperto in teologia morale, il cardinal Eijk ha 64 anni, non è un prelato in pensione e quindi la sua presa di posizione lo espone a maggiori rischi. Analogamente, del resto al card. Raymond Burke. Interessante ricordare che nel 2015, era tra i firmatari della Lettera dei tredici cardinali [qui], indirizzata al papa nel timore che le nuove procedure non fossero aderenti al tradizionale spirito e finalità di un sinodo, visto che il nuovo processo appariva configurato per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse [qui].
Nel marzo scorso il Cardinal Eijk aveva rivolto un Appello al papa perorando la pubblicazione di un "documento magisteriale" di condanna della filosofia gender e collegati, dicendo: “Non direi necessariamente ci voglia una enciclica. Può essere anche un documento di altro tipo, come un’istruzione da parte della Congregazione della Dottrina della Fede. È importante però che sia un documento autoritativo della Chiesa su questa teoria. Perché vediamo che le organizzazioni internazionali fanno molta pressione sulle nazioni per introdurre questa teoria, soprattutto nel mondo dell’educazione”.
Nel marzo scorso il Cardinal Eijk aveva rivolto un Appello al papa perorando la pubblicazione di un "documento magisteriale" di condanna della filosofia gender e collegati, dicendo: “Non direi necessariamente ci voglia una enciclica. Può essere anche un documento di altro tipo, come un’istruzione da parte della Congregazione della Dottrina della Fede. È importante però che sia un documento autoritativo della Chiesa su questa teoria. Perché vediamo che le organizzazioni internazionali fanno molta pressione sulle nazioni per introdurre questa teoria, soprattutto nel mondo dell’educazione”.
Inoltre, poco prima del secondo Sinodo sulla famiglia del 2015, il cardinale Eijk è stato tra gli undici cardinali che hanno pubblicato un libro in difesa dell'insegnamento cattolico tradizionale sul matrimonio: Eleven Cardinal on the Marriage and the Family: Saggi dal punto di vista pastorale. Tra essi c'era anche il card. Caffarra (insieme al libro di altri Cardinali, ne trovate notizia nella nota in questo articolo). Del libro l'articolo di OnePeterFive cui mi riferisco cita le pungenti parole del Cardinale nigeriano John Onaiyekan :
Il sinodo non è chiamato a decidere se le coppie divorziate e risposate possono ricevere o meno la Santa Comunione. Questo non è certamente lo scopo del sinodo. Neppure il sinodo è convocato per discutere la questione dell'omosessualità e se due uomini o due donne cattolici possono o meno presentarsi all'altare per il matrimonio. [...] Queste sono questioni già chiare nella dottrina. I sinodi non sono chiamati a cambiare le dottrine o gli insegnamenti della Chiesa.Maria Guarini
22 commenti:
Un cardinale olandese dovrebbe essere assuefatto ad ogni informalità della società.
E' anche abbastanza giovane da essere di formazione postconciliare.
Ma anche un cardinale olandese postconciliare è pur sempre un cardinale e dunque sa che su certe cose, semplici e di sempre, non c'è alcuno spazio per mediazioni e confusioni.
Intanto un vecchio cardinale cinese parla apertis verbis di lacrime versate da preti abbandonati non nella tentazione, ma al macello (non da Dio, ma dal Vaticano).
Vogliamo metterci anche le figuracce latinoamericane, dal caso Barros (commentate negativamente persino dal cardinal O'Malley) a quello Maradiaga?
O qualche strano affare attorno allo IOR o semplicemente alle indagini che hanno coinvolto un monsignore attivo in curia, vicino a cardinali, beccato con materiale pornografico?
O vogliamo metterci anche il caso CEI, tutto nostrano, a base di collateralità governative assai disinvolte con le leggi sicuramente poco cristiane rifilateci ultimamente?
Ci dimentichiamo delle commissioni più o meno non ufficiali all'opera per desertificare ogni residua specificità cattolica in materia di liturgia e amministrazione dei sacramenti?
E se ci fossimo scordati dell'affare FFI, c'è il monastero tedesco a tenere banco...
Penso che il papato di J. M. Bergoglio sia da considerare non la causa, ma l'effetto della sporcizia già nota e puntualmente denunciata da chi tentò pure di fare pulizia. E' sceso da cavallo e si è convertito: si è arreso all'evidenza che è tutto nelle mani di Dio.
E attende.
Tutti quelli che sono fuori strada staranno attendendo Qualcuno? O solo qualcosa?
I dubia che assalgono non sono solo i famosi cinque che ancora attendono risposte.
Ma la certezza che lo Sposo non abbandona la Sua sposa è luce pura che li spazza via.
Se si vuole si puo' :
https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/summit-della-massoneria-cancellato-proteste/
Cara Mic,
Ci dai una bella notizia certamente. Sai, al di là di tutto, questi cardinali, e penso anche i vescovi, abbiano capito che tutta questa confusione (ovviamente voluta e non in buona fede) alla fine determinerà che, non loro, che vivono una vita piuttosto comoda e ricca di agiatezze e privilegi, quanto piuttosto la gente povera come me, che oltre ad aver perso il lavoro a 45 anni e a trovarsi diecimila porte sbattute in faccia quando lo cerca e ha anche una famiglia sulle spalle, si trova a vedersi scippata anche la FEDE! È qui mi arrabbio! Mi arrabbio perchè possono portarti via il lavoro, la dignità, le ricchezze! Ma non la FEDE! Ecco, questa gente semplice, che non ha studiato teologia, ma che ha nel DNA, il sensus fidei, cattolico, eucaristico, mariano, questa gente, si sta iniziando a ribellare...e quando un popolo si ribella, tutto può succedere, non serviranno i dotti teologi che cercano di conciliare L impossibile....si è nel errore grave, induce alla dannazione ...però è papa...si occorre disobbedire...però è papa....no queste sono acrobazie illogiche. Il magistero del Sommo Pontefice, ordinario e straordinario, secondo la dottrina Cattolica, non può essere inficiato da errori tali da indurre anche una sola anima alla danaziine, se lo segue. E al magistero petrino occorre dare assenso. Quando si inizia a dissentire in maniera così evidente è forte, come oggi, con correzioni formali che danno nero su bianco dell eretico al papa, non si può parlare di semplici errori, altrimenti la gente va in confusione. Occorre parlare di eresi. È occorre almeno avere L onesta di prendere in considerazione che, date le eresie, il soggetto non sia mai stato papa. Perchè è evidente che manchi l'assistenza spirituale dello Spirito Santo, a chi dice che L anima dopo la morte si dissolve, o a chi dice che basta seguire la propria coscienza, o a chi dice che Tre Persone Della STrinità litigano tra loro, o chi bestemmia Gesù, o chi non si inginocchia davNti al SS, o chi dice che abbiamo lo stesso Dio, o chi invita alla preghiera con gli eretici protestanti, o chi da la comunione ai protestanti, o chi abolisce il matrimonio cattolico, o chi istituisce il divorzio cattolico, o chi nega le sante indulgenze, o chi indebolisce la gravità dell'aborto. Concludo, La mia tesi è questa: farebbero bene a svegliarsi i cardinali, ora adesso è a fare quello che devono fare urgentemente. Perchè Ecco, c'è un popolo cattolico che si sta ribellando....e siamo tanti ma tanti...il caso Minutella è emblematico. Ed io lo seguivo insieme a moltissimi altri. Pensavano di averlo castrato. Invece la sua parrocchia da locale è diventata nazionale. È una chiamata alle armi, spirituale. La conseguenza sarà uno scontro innevitabile...uno scisma..ma gli scismatici sono loro che si sono staccati dalla Chiesa Teionfante, corpo Mistico di Cristo e dal Magistero Perenne.
@ Tralcio
Che bella questa tua frase "Penso che il papato di J. M. Bergoglio sia da considerare non la causa, ma l'effetto della sporcizia già nota e puntualmente denunciata da chi tentò pure di fare pulizia. E' sceso da cavallo e si è convertito: si è arreso all'evidenza che è tutto nelle mani di Dio"
Non serve fare nomi. Si capisce a chi ti riferisci, dove il tuo cuore va. Sempre, sempre sempre prego per lui. Avrà sbagliato...forse...ma non ha mai insegnato errori tali da indurre una anima alla dannazione....ora ha bisogno delle nostre preghiere...è solo, vecchio, cammina a stento, circondato da nemici, lontano dal mondo e dall affetto dei fedeli....preghiamo preghiamo preghiamo per lui, con il titolo che gli spetta e che ha detto di avere, per le sue necessità, le sue intenzioni la sua salute, perchè il Signore lo vivifichi e lo conservi a lungo.
Alex da roma
Oggi è S. Giovanni Crisostomo (che interceda per i cardinali)
INTROITUS
Eccli 15:5. - In médio Ecclésiæ apéruit os ejus: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum. ~~ Ps 91:2. - Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tuo, Altíssime. ~~ Glória ~~ In médio Ecclésiæ apéruit os ejus: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum.
Eccli 15:5. - Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo coprì col manto della gloria. ~~ Ps 91:2. - È bene cantare la gloria al Signore: e lodare, Altissimo, il tuo Nome. ~~ Gloria ~~ Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo coprì col manto della gloria.
Il dialogo ecumenico secondo San Policarpo,
"Per certe questioni sul giorno della Pasqua, sotto l' imperatore Antonino Pio, allorché governava la Chiesa Aniceto, egli venne a Roma, dove ricondusse alla fede moltissimi fedeli sedotti dagli artifizi di Marcione e Valentino. Incontratosi per caso con Marcione ed avendogli questi detto: Mi conosci? rispose: Ti riconosco per il primogenito del diavolo".
(Cit. Brev. Rom., Lettura IV del Mattutino, Dal libro sugli scrittori ecclesiastici di San Girolamo)
Non credo che il mio post verrà pubblicato; molti dei miei precedenti commenti sono stati "sapientemente" tagliati.
Si ha l'impressione che in questo vostro blog siano ammesse solo quelle voci che parlano di imminente apocalisse, apostasia di Pietro, scisma, eresia della Chiesa Cattolica.
Si dimentica che il Capo della Chiesa è Cristo e che le porte dell'inferno non prevarranno.
Il Santo Padre può essere criticato ma non si deve mai trascendere nell'insulto o nella derisione; fino a prova contraria se siamo veri cattolici dobbiamo rispetto ed obbedienza al Vicario di Cristo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Il predicozzo è stato pubblicato ma dovrebbe dire dove stanno insulti e derisioni o mancanza di rispetto. Fa come quelli che scambiano le 'critiche' (dovute rispettose e motivate) per 'attacchi'?
Quanto all'obbedienza, nelle questioni de fide non è dovuta se le affermazioni divergono dall'insegnamento costante della Chiesa. Detto e ripetuto miriadi di volte, ma non c'è peggior sordo...
Sempre sia lodato!
Notizia ancora più importante visto che non si tratta di un emerito!
@Anonimo delle ore 09:40
Caro Fratello, sia Lodato Gesù Cristo.
Ho una domanda da porti. Perchè se sei dalla Luce e non dalle tenebre, perchè se sei nella Verità e con Cristo, ti nascondi nell'anonimato? Mostrati, come ha fatto Gesù, come hanno fatto i Martiri, come hanno fatto i Santi.
Sa quante volte Mic ha tagliato i nostri commenti molto critici verso Bergoglio? Una infinità....lo dico come persona non perfettamente allineata a Mic, ma alla quale riconosco L immenso valore del lavoro che sta facendo, questo blog non mi pare affatto il blog di apocalittici. Tutt'altro, Mic ha una impostazione rigorosa e razionale, come la maggior parte dei fedeli che scrivono. Certo è che non si può fare L errore grave di buttare fuori dalla nostra professione di Fede la visione Escatologica, L Attesa del Ritorno dell'Amato, alla quale sono legate profezie che fanno parte della Rivelazione e quindi dogma di Fede. Mi riferisco ad esempio alla Bibbia con il libro dei profeti, e alla Apocalisse di Giovanni. Sta scritto che verrà abolito il Santo Sacrificio...forse che lo abolirò io o lei o Mic che non contiamo nulla??? No lo abolirà chi, in apparenza, ricoprirà una carica nella chiesa tale da dargli autorità, umana non divina, per farlo....chi ha orecchie per intendere intenda...se a lei queste cose dAnno fastidio ricordarle, problema suo...se non le vuole sentire e vuole fare come gli struzzi, problema suo..nessuno insulta nessuno...poi lei parla di Santo Padre...rimanga per favore ai contenuti...sui quali invece vedo che glissa. Bergoglio non è accusato di sbavature o piccoli errori. È accusato di Erorri gravi nella Fede che possono indurre alla dannazione una anima non rettamente formata....non solo, è stato filialmnete a più riprese invitato a chiarire. Un uomo di Dio, in buona fede e che non ha nulla da nascondere e che vuole rimanere ancorato al Magistero della Chiesa avrebbe risposto. Non lo ha fatto. A sua condanna. Nessuno insulta. Insultare non serve a niente. Ci si difende da chi vuole, sotto una pretesa falsa autorità, cambiare la nostra Fede. Si domanda solo chiarezza e si domanda di correggere le posizioni eretiche. L elenco delle cose gravissime che non vanno è stato fatto poco sopra. Lei risponda se sono accettabili da chi ha fede Cattolica.mse possono mai essere ispirate da Dio. La conclusione è inevitabile da trarre per chi ha un cuore aperto al soffio dell'omicidio Spirito Santo. È vero che ciò da scandalo. Ma non bisogna temere di dare scandalo se è necessario riaffermare la Verità. Sia Lodato Gesù Cristo. Avanti con Maria Santissima.
Una cosa mi domando. Questi lodevoli Cardinali, con le loro iniziative individuali, includo anche Sarah per quello che riguarda la liturgia, mi pare, ma potrei sbagliare, che agiscano tutti individualmente. È vero che agiscono quando ciascuno è spinto ad agire dalla propria coscienza, però dovrebbero essere più uniti, coordinarsi, difendersi. Senza cadere nel banale...però L Unione fa la forza e si è più protetti, divisi si diventa facili prede, si viene facilmente isolati e si perde...non so...possono essere idee idiote le mie ma mi veniva in mente questa considerazione pensando alle dichiarazioni sparse su al che abbiamo avute fino ad oggi... senza un filo unico è una regia unica..o anche un obiettivo unico....cosa si vuole è chiaro??? Boh...se si vuole fare chiarezza ai fedeli..bene questo non è un obiettivo raggiunto poichè tutte queste voci una controml altra non fanno invece che aumentare la confusione. L obiettivo dovrebbe essere un altro. Ma ci vorrebbe maggiore determinazione e consapevolezza e coraggio. Comunque in attesa ringraziamo Dio per queste voci, solitarie, che di tanto in tanto si levano.
Ho letto che il Card. Eijk, oltre ad una laurea in Medicina e chirurgia, ha anche un dottorato in bioetica ed è stato a lungo docente di teologia morale: oltre ad un notevole coraggio, ha quindi particolari competenze per intervenire con autorità.
Si sta delineando un buon fronte cattolico di resistenza, un grazie anche a questo Cardinale (olandese! Chi l'avrebbe mai detto... Vedete come lavora la Divina Provvidenza).
bene bene , anzi benissimo. Ma non capisco questo scoppio ritardato...
” Nella Chiesa si respira e si palpa con mano un brutto clima di vendetta e di ritorsione nei confronti di chi osa fare domande o non condivide la linea dominante, magari vuole fare chiarezza evitando il conformismo. Questo mi pare che sia nella sostanza molto lontano e difforme dal tanto sbandierato dialogo franco invocato o da quella misericordia proclamata ed invocata a piena voce, ma in realtà molto carente”.
Mons. Luigi Negri
"Francesco non ha ancora mai detto niente che vada contro la dottrina della Chiesa ... Papa Francesco non ha mai detto che [persone separate e che non abbiano potuto risposarsi in chiesa perché il loro primo matrimonio non è stato dichiarato nullo] possano accedere alla comunione e ottenere l'assoluzione"
Il cardinal Eijk non fa nessun cenno alla cosiddetta "Epistola apostolica" ai vescovi della regione di Buenos Aires pubblicata negli Acta apostolicae Sedis, evidentemente perché non le attribuisce alcun valore riguardo alla richiesta "chiarezza". Procede indicando quale linea di condotta egli prescrive per l'arcidiocesi di Utrecht (sia o meno effettivamente applicata da tutti i sacerdoti, del che è forse da dubitare): "Qui naturalmente abbiamo le parole di Cristo stesso: che il matrimonio è uno e indissolubile. A ciò in arcidiocesi rimaniamo fedeli. Se un matrimonio è dichiarato nullo da un tribunale ecclesiastico, viene ufficialmente provato che non si è mai stati sposati. Solo in seguito a ciò si è liberi di sposarsi, di ottenere l'assoluzione e di accedere alla comunione". E' veramente ammirevole la chiarezza e la lucidità nell'affermare la posizione cattolica in poche, indubitabili righe: l'implicazione è che affermare altro è fuori dalla "dottrina della Chiesa", esattamente quanto proclama la dichiarazione dei vescovi del Kazakistan, con tutte le conseguenze che possano derivarne per un papa che proclamasse apertamente l'eterodossia. Possono sembrare ormai inutili dichiarazioni alla stampa, ma va sottolineato che è da tempo immemorabile (probabilmente dal XIV secolo) che un giovane cardinale (64 anni), alla testa di una delle più antiche sedi primaziali d'Europa (fondata secondo la tradizione da S. Willibrord alla fine del VII secolo su consacrazione di papa Sergio I), richiama apertamente il papa a "confermare i fratelli nella fede" rimproverandogli il dubbio e la confusione sparsi nella Chiesa da un suo documento. Il cardinale Eijk sta presiedendo alla scomparsa fisica della Chiesa cattolica nei Paesi Bassi: all'inizio dell'articolo viene ricordato che nel 2028 (anno del suo emeritato) si prevede che saranno ancora aperte non più di venti parrocchie in tutta l'arcidiocesi, con venti o trenta chiese. Se si pensa al ruolo fondamentale che ha giocato l'Olanda negli anni '60 e '70 (soprattutto con i cardinali Alfrink e Willebrands, ma non solo), la scomparsa del cattolicesimo olandese è veramente uno dei più eloquenti "frutti del Concilio": il programma di Bergoglio si può in sostanza considerare l'applicazione estremizzata e sudamericanizzata del Catechismo olandese del 1966. Il cardinale Eijk è persona molto preparata e seria, una delle migliori nomine di Benedetto XVI, dal carattere assai schivo, non compatibile con la deriva populistica e spettacolare del papato negli ultimi decenni: ci si potrebbe davvero augurare un Adriano VII!(titolo anche del famoso romanzo di Baron Corvo, dei primi del Novecento).
La tristezza di Cristo , Thomas More, 2008, Benediction Classics, Oxford, 124 pagine
La tristezza di Cristo nel Getsemani è pensata per essere un campanello d'allarme per ogni generazione.
I vescovi di oggi stanno dormendo!
Riusciremo noi rispondere?
O continuerà la tristezza di Cristo?
http://www.ecclesiamilitans.com/2017/01/24/the-sadness-of-christ-by-st-thomas-more/
Sì, infatti: il Cardinale Eijk non fa deliberatamente alcun cenno ai documenti fatti inserire da Papa Bergoglio negli AAS, ed è un chiaro messaggio diretto a far capire che si tratta di un magistero nullo quanto all'obbligatorietà, poiché in contraddizione con il quello precedente e costante della Chiesa.
Senza apparentemente alzare troppo la voce, ha sparato una bordata micidiale: credo che a parecchi nel Vaticano bergoglista stiano ancora rintronando gli orecchi...
La realtà dura da accettare è che gli adepti della Nouvelle Théologie e i massoni coperti hanno in breve occupato gerarchia, università, seminari, riviste, giornali, TV un tempo cattolici. Proprio come avviene nel mondo: dove arriva un massone in posizione di potere, sciamano al seguito gli accoliti e si emarginano gli altri; si tratta di cambiamenti quasi sempre irreversibili. Potrei fare molti esempi nella TV, dove programmi sportivi da tempo in onda, vengono improvvisamente mutati in intrattenimento beffardo e volgare.
Posto che il Modernismo è il credo o la copertura degli occupanti la chiesa ex cattolica, occorre ricordare che si tratta di una religiosità non solo eretica ma neppure lontanamente cristiana: infatti il Modernismo, privo di contenuti stabili, in perenne evoluzione (e facendosene punto di merito), accantona perciò stesso la divina Rivelazione come un retaggio di un’età passata.
Il Modernismo, odiando tutto ciò che è cattolico, perseguita poi le isole dei refrattari con l’obiettivo di evirarne la forza o di espungerle dal panorama.
La guerra è quindi totale, tra due eserciti, di cui uno al servizio delle potenze infernali, l’altro do Cristo Re del Cielo e della terra.
Spesso ci si interroga sul come rapportarsi con un nemico così ambiguo e sfuggente.
A mio avviso San Pio X ci ha indicato che fare: posto che costoro hanno connaturato il metodo di mescolare verità e menzogna, bisogna agire come Ulisse: quello che viene da un Modernista va semplicemente ignorato, perché il vero che può esservi contenuto serve come “captatio benevolentiae” per convincere ad aderire alla novità subito seguente.
È quindi inutile portare dei dubia o delle correzioni filiali (sic!) al Grande Liquidatore, cercando di distoglierlo dal compito ce si è (auto?) assegnato: mettere la parola fine alla vicenda umana della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Il Concilio Vaticano II va messo nel dimenticatoio.
Il veleno è nell’impostazione, non in singole proposizioni. Ed è stato causato dall’aver dato potere a coloro che Pio XII aveva condannato.
I tentativi di cardinali e vescovi di condannare Bergoglio solo su punti specifici, salvando il Concilio, sono destinati a risolversi in un doppio nulla di fatto: né il sedente si degnerà di rispondere, né i cattolici ormai in uscita verso la Nuova Religione Universale ne trarranno alcun beneficio
Al termine dell'intervista al cardinale Eijk sul quotidiano olandese "Trouw" si ha il rimando a una precedente intervista, del 3 giugno 2017, al nuovo vescovo di Groninga-Leeuwarden, nel nord dei Paesi Bassi, mons. R. van den Hout. Alla domanda dell'intervistatore (lo stesso del cardinal Eijk) "c'è in questo momento una grande discussione all'interno della Chiesa cattolica se quanti si sono [civilmente] risposati possono ricevere la comunione. Lei come si pone di fronte a questa questione?", il nuovo vescovo (nato nel 1964) dice di voler condurre il proprio lavoro in grande unità con gli altri vescovi nederlandesi e che "nella pratica pastorale non è tema così importante"; alla successiva domanda "Lei come prete come si è comportato con questo gruppo di fedeli?" mons. Van den Hout risponde "Non ho mai negato a nessuno la comunione e non lo inizierò facilmente a fare". Evidentemente il nuovo vescovo di Groninga-Leeuwarden applicherà "Amoris laetitia" in modo opposto a quanto ora annunciato dal cardinale Eijk, a poche decine di chilometri più a sud: plastica rappresentazione di una situazione di scisma pratico conclamato, su un tema fondamentale. Tra l'altro le dichiarazioni di mons. Van den Hout confermano (se ce ne fosse bisogno)un cenno contenuto in una recente intervista del cardinal Mueller circa il fatto che l'accettazione previa della più ampia e indiscriminata applicazione dell'interpretazione di "Amoris laetitia" in favore della comunione per i risposati (e certo altresì per ogni genere di conviventi) è elemento decisivo nella selezione dei nuovi vescovi con l'attuale pontificato, e riflette del resto una pratica già consueta soprattutto nell'Europa centro-settentrionale (e certo anche nelle Americhe).
Meritoria e lodevole presa di posizione di Sua Eminenza, ma che ora i cardinali critici siano tre piuttosto che due, non basta: bisogna andare oltre,anche perchè già arrivano altri colpi di piccone alla Tradizione (riforma del Padre Nostro, preti uxorati in Amazzonia ecc.)
Ci risiamo con l'errore ricorrente: quello di pretendere di leggere il documento di AL "alla luce del Magistero" di sempre. AL, sia chiaro, non può leggersi con questa chiave, perché è un documento di rottura e di cui va preso serenamente atto, traendone le debite conseguenze.
E' il proporre simile ermeneutica "di continuità" a creare confusione. Non è il documento in se stesso di AL, che è chiaro e che, laddove non lo fosse, è stato chiarito con la recente pubblicazione sugli Acta della lettera di Bergoglio, delle linee della conferenza episcopale della regione di Buenos Aires e col rescritto. Come dice Mons. Marchetto: “La pubblicazione in AAS di cui fa menzione, penso ponga fine alla discussione su quello che è il pensiero del Santo Padre”. Bisogna dunque serenamente prendere atto.
Basta con questi pompieri!!!!! Sono loro la fonte della confusione!!!!
Questa considerazione riguarda mons. Negri qui:
http://lanuovabq.it/it/linee-guida-su-al-fretta-e-pressioni-non-pastorali
Concordo,basta con le illusioni normaliste. L'unica lettura di AL alla luce della Tradizione sarebbe la risposta corretta ai dubia. Non solo non è arrivata ma si è data una interpretazione eterodossa
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