Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 12 gennaio 2018

Nella confusione imperante, i cardinali dei dubia esortano i fedeli a mantenersi saldi nella tradizione

Nella nostra traduzione dal testo inglese (LifeSiteNews4 gennaio 2018), una recentissima intervista del Card. Brandmüller. Nessun accenno alla cosiddetta correzione formale; il che potrebbe significare una sua desistenza che attendibilmente ne condiziona la concretizzazione. Siamo alla solita impropria cattedra mediatica da cui vengono commenti adeguati ed esortazioni valide; ma la confusione continua a regnare sovrana. Bisogna continuare a pregare e a resistere, tenendo desto l'impegno anche nel versante informativo.

Il Cardinal Walter Brandmüller, uno degli estensori dei dubia, esorta i cattolici a mantenersi saldi nell’adesione all’immutabile tradizione della Chiesa nel contesto della crisi e della confusione attuali.
In unʼintervista rilasciata a dicembre ad Armin Schwibach del sito internet tedesco kathnet, tradotto in inglese da Michael J. Miller per il Catholic World Report, il cardinale ha risposto candidamente alle  domande dell’intervistatore su Martin Lutero, sui dubia, sui “matrimoni” tra persone dello stesso sesso, sui transgender e sulla crescente confusione all’interno della Chiesa cattolica.

‘Una ribellione perversa’

Quando l’intervistatore gli ha rivolto domande sulle nuove sfide alla legge naturale, il cardinale non ha usato mezzi termini. Brandmüller ha definito le idee di “matrimonio” tra persone dello stesso sesso e di transgender “una ribellione perversa”.
“Sostenere che persone omosessuali possano contrarre ‘matrimonio’ o che, per mezzo di operazioni chirurgiche o altri interventi sulla natura dell’essere umano, si possa cambiare di sesso costituisce una ribellione esplicita e perversa contro l’ordine della creazione, contro la natura dell’essere umano così com'è stata voluta e creata da Dio”, ha affermato. “Agire in modo contrario a tale natura è l’autodistruzione dell’essere umano”.
Il cardinale ha affermato che è “preoccupante” che il soggettivismo sia arrivato a tali estremi, e che tale ideologia è un rifiuto della condizione di creature e un’usurpazione del regno di Dio. “È l’uomo sul trono di Dio”, ha esclamato. “Un concetto grottesco, assurdo e apocalittico”.

Sull’attuale confusione all’interno della Chiesa

Il cardinale concorda con l’affermazione di Schwibach secondo cui vi sarebbe un tumulto nella Chiesa e afferma che tutto ciò è già stato previsto da San Paolo. Il suo consiglio è di “lasciarci guidare” dalla Tradizione della Chiesa.
“In questa situazione, che è già stata prevista da San Paolo — vedi le epistole a Tito e a Timoteo — la cosa fondamentale è lasciarsi guidare dalla Tradizione della Chiesa, che è guidata a sua volta dallo Spirito Santo e ha trovato la sua espressione concreta e contemporanea nel Catechismo della Chiesa cattolica”, ha dichiarato Brandmüller.
“Qualsiasi cosa contraddica questo catechismo — indipendentemente dalla fonte della contraddizione — non è una verità cattolica. Chiunque creda nelle verità esposte dal Catechismo e viva in conformità con esse si trova sul retto cammino”.
Ma nonostante la confusione, Brandmüller non crede che la Chiesa cattolica contemporanea si trovi in una “situazione storica senza precedenti”. Egli cita la crisi ariana.
“All’epoca della crisi ariana — gli ariani non credevano che Gesù fosse della stessa natura di Dio Padre — la stragrande maggioranza dei vescovi della parte orientale dell’Impero Romano erano caduti nell’errore. Questa letale minaccia alla fede fu superata solo grazie ai concili di Nicea e di Calcedonia: il Signore era ed è ancora sulla barca — anche se sembra che stia dormendo”.
Il Cardinal Brandmüller è stato uno dei principali critici delle nuove dottrine proposte ai cattolici a partire dal sinodo straordinario sulla famiglia. Prima ancora di firmare i dubia sullʼAmoris Letizia, egli è stato uno dei cinque cardinali che hanno contribuito alla stesura del libro Remaining in the Truth of Christ, che si è opposto alla proposta del Cardinal Walter Kasper di permettere alle persone che si trovano in unioni sessuali irregolari di ricevere la Santa Comunione.

Sui dubia

L’intervistatore ha chiesto al cardinale anche qual è la sostanza dei dubia, ossia le domande che il cardinale tedesco ed altri tre cardinali hanno inviato a Papa Francesco in seguito alla pubblicazione dellʼAmoris Laetitia. Brandmüller le ha elencate e ha spiegato quali risposte sarebbero in armonia con i fondamenti della fede e della morale cattolici.
  1. “Può una persona legata ad un’altra dal sacro vincolo del matrimonio e che vive come marito e moglie con una terza persona (AL 305, nota 351) ricevere ‘l’assoluzione e la Comunioneʼ in certi casi?
  2. Esistono norme morali restrittive e assolute o proibizioni che obblighino senza eccezioni e in ogni circostanza (es. l’uccisione di una persona innocente)?
  3. È vero — oggi come in passato — che una persona che viva in modo persistente in stato di adulterio si trova oggettivamente in stato di peccato mortale?
  4. Esistono circostanze della vita che possano diminuire la responsabilità morale fino al punto di scusare o addirittura giustificare moralmente un atto immorale (in questo caso l’adulterio)?
  5. Può una decisione della coscienza personale permettere eccezioni alla proibizione assoluta di atti in sé immorali?”.
“Come vede”, ha continuato il cardinale, “queste domande concernono i fondamenti della fede e dell’insegnamento morale. Se seguiamo tale insegnamento, alle domande 1, 4 e 5 si deve rispondere con un ‘no’ senza ambiguità, e alle domande 2 e 3 con un ‘sì’”.

Sul dialogo luterano-cattolico

Parlando alla fine dell’“Anno Luterano 2017”, il 500° anniversario della Riforma Protestante, Brandmüller ha affermato che non vi è alcuna necessità che il cattolicesimo “rivaluti” Lutero; tanto i cattolici come i protestanti hanno elaborato un modo di dibattere su di lui già 60 anni fa.
“Si può far risalire al più tardi alla fine della dittatura nazista il momento in cui… [gli] studiosi [tedeschi cattolici e protestanti] … hanno individuato un modo di scrivere su Lutero o sulla Riforma che si basi su una rappresentazione sobria e oggettiva dei fatti, sulle fonti storiche e sulla loro interpretazione critica”, ha affermato il cardinale. “Perciò, parlare della necessità che i cattolici rivalutino Lutero rivela una manifesta ignoranza dello stato attuale degli studi e della letteratura pertinente”.
Brandmüller ha spiegato che le 95 tesi di Lutero potrebbero anche essere interpretate in modo cattolico come una forma di “protesta di un sacerdote impegnato contro la comprensione erronea e l’abuso delle indulgenze”.
Ma nel 1520 Lutero ha operato una rottura chiarissima coi “cardini fondamentali” della fede cattolica. Il Cardinal Brandmüller ritiene che l’idea secondo cui Lutero possa essere definito il “Dottore dell’autentica riforma della Chiesa” sia da respingere. Lutero, ha affermato, non voleva la riforma della Chiesa, bensì “un sollevamento radicale”.
“Nel suo trattato ‘Ai nobili della nazione tedesca’, [Lutero] annunciò che avrebbe abbattuto tre muri”, ha continuato il cardinale.
“Nel primo muro egli vedeva il sacerdozio fondato sui Sacri Ordini, nel secondo il Magistero della Chiesa fondato sulla missione incaricata da Gesù Cristo, nel terzo l’esistenza del papato. Al frate agostiniano non importava nulla del fatto che questi tre ‘muri’ fossero eretti su salde fondamenta bibliche. Dopo l’abbattimento di questi tre muri, Lutero prevedeva il collasso dell’intera struttura della Chiesa pontificale”.
Brandmüller ha definito le pretese secondo cui questa rottura con la Chiesa cattolica sarebbe opera dello Spirito Santo “del tutto fantasiose” e ha affermato che possono essere motivate solamente da un’“assoluta ignoranza dei documenti e dei fatti storici”.
Egli ha anche sostenuto la dignità del Concilio di Trento, dichiarando che “esso fu e rimane un Concilio Ecumenico, ossia un organo che — insieme e al di sotto del papa — riveste il grado più alto del Magistero della Chiesa; l’insegnamento che ha promulgato in modo definitivo è infallibile… I suoi decreti dottrinali sono validi per sempre”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Scrive Padre Pio:
"Non vi sgomenti la croce. La più certa prova dell'amore consiste nel patire per l'amato, e che se un Dio per tanto amore tanto dolore soffrì, il dolore che si soffre per Lui diviene amabile quanto l'amore. Nelle afflizioni che il Signore vi regala siate paziente ed uniformatevi al divin Cuore con gioia, sapendo esser tutto uno scherzo continuo dell'Amante.
Le tribolazioni, le croci sono state sempre la eredità e la porzione delle anime elette. Quanto più Gesù vuole un'anima sollevarla alla perfezione, tanto più le accresce la croce della tribolazione. Gioite, vi dico, nel vedervi cotanto privilegiata contro ogni vostro stesso demerito. Quanto più siete tribolata, tanto più dovete esultare perché l'anima nel fuoco delle tribolazioni diverrà oro fino, degno di esser posto a splendere nella reggia del cielo. […]"

Fonte: Volume II: corrispondenza con la nobildonna Raffaelina Cerase (1914 – 1915)

Anonimo ha detto...

Esortazioni inutili quanto ovvie. Le azioni da parte vostra che avete l’autorità dove sono? Chiacchiere. Le anime si perdono a causa del vostro capo e dell’albero marcio in cui siete inseriti, fatevi un esame di coscienza serio eminenze. Davanti alla dannazione eterna delle anime il rispetto umano va buttato via. Muovetevi ad agire! Sarete responsabili di ogni secondo perduto

Luisa ha detto...


" Brandmüller ha definito le pretese secondo cui questa rottura con la Chiesa cattolica sarebbe opera dello Spirito Santo “del tutto fantasiose” e ha affermato che possono essere motivate solamente da un’“assoluta ignoranza dei documenti e dei fatti storici”

L'ignorante è Galantino che ha esaltato Lutero e la sua riforma parlando alla Pontificia Università Lateranense : "La Riforma avviata da Martin Lutero 5 secoli fa è stata un evento dello Spirito Santo", ma intanto Galantino e i guardiani della rivoluzione continuano la loro battaglia imperterriti, arroganti, sicuri di essere sul carro vittorioso e della simpatia, approvazione e protezione papale, le teste cadono, chi non si allinea è allontanato e neutralizzato, hanno fretta, sanno che bisogna appprofittare dell`apertura attuale, accelerano il movimento, il processo avviato deve arrivare a ""buon"" fine.
Se è bene che chi ha l`autorità per farlo parli, le loro parole saggie, ortodosse, che siano quelle dei card.Burke, Brandmüller, Caffarra, di mons.Negri o Schneider, passano come piume al vento, al massimo forse irritano un piccolo istante il papa e la sua corte, forse svegliano qualche coscienza assopita ma il loro impatto è limitato e, ahinoi, senza risultato concreto, sono ignorate dagli "addetti ai lavori", sono accolte da un silenzio sprezzante e da un sorriso beffardo, di chi sa di avere in mano tutte le leve del potere.
Io non ho la soluzione, sono riconoscente a chi ha il coraggio di parlare e resistere alla rivoluzione in corso, ma sono convinta che nessuno scalfirà la volontà di Jorge Bergoglio di fare della Chiesa di Cristo una chiesa a sua immagine e somiglianza, vedere che le opposizioni crescono, che il successo popolare tanto decantato è scemato in modo più che visibile, gli daranno solo voglia di accelerare il passo.

Alberto ha detto...

nella situazione attuale, se qualcuno osasse passare ad una correzione formale, verrebbe ghettizzato ulteriormente e darebbe ai gattolici la scusa di inveire ancora di più. occorre che della cosa si continui a parlare senza rompere, affinché gli onesti, quelli in buona fede che non si accorgono di quanto sta succedendo e quelli che lo sanno ma che hanno anche a cuore l'unità della Chiesa, siano pronti a ripartire una volta che questa tempesta cominci ad attenuarsi

Anonimo ha detto...

Rispettosamente, ma ho un'altra opinione.

Nel titolo del post si accenna a "confusione".
Ormai penso che nemmeno i 2 cardinali dei Dubia abbiano più confusione.
Tanto meno i laici.
Tutto è fin troppo chiaro, purtroppo! nemmeno noi che non accettiamo in "nuovo corso" abbiamo confusione.

Qualcuno sente delle voci di dissenso? a parte noi, dico.
Tra i preti? tra i religiosi? tra i vescovi? giusto un paio nel Kazakistan, meritevoli senza dubbio. Qualcuno tra i laici negli USA. Ma non abbastanza per parlare di confusione e sbandamento.

Alla gente, al popolo, ai pastori della Chiesa va bene così.

Noi viviamo un tempo di grande chiarezza dottrinale nell'insegnamento dell'errore.
Accettiamolo come segno di questi tempi.

Felice ha detto...

È vero. La situazione è chiarissima. Ciò si cui nutro grossi dubbi è: cosa fare?

Sacerdos quidam ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Cate ha detto...

Sempre più in basso...

Cate ha detto...

Sempre più in basso...
Segnalo quest'articolo, di cui ho trovato notizia stamani su fb
https://onepeterfive.com/pope-francis-awards-architect-safe-abortion-fund-pontifical-honor/
In breve, a Lilianne Ploumen, pro gender e pro-aborto, è stata data l'onorificenza dell'Ordine Pontificio di S. Gregorio Magno.
Tanto per dirne una, tratta da wikipedia.nl, tradotto col traduttore automatico:
"Dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, Ploumen ha fondato il fondo di sostegno She Decides . Decide è un fondo internazionale per aborti sicuri, educazione sessuale e assistenza maternità nei paesi poveri ed è stato lanciato in risposta agli effetti attesi della reintroduzione da parte di Trump della Politica di Città del Messico (chiamata anche Global Gag Rule ), una misura che proibisce agli Stati Uniti I fondi governativi sono utilizzati dalle organizzazioni per effettuare gli aborti in tutto il mondo. Il governo di Rutte II ha sostenuto She Decides con 10 milioni di euro. Lei decide di ricevere supporto sia a livello nazionale che internazionale. [4] Il 2 marzo 2017 si è svolta a Bruxelles una conferenza internazionale che ha raccolto 181 milioni di euro."

Sacerdos quidam ha detto...

Il loro silenzio è colpevole, però non è necessariamente anche un assenso, almeno non in tutti i casi.
Durante la crisi ariana, citata dal Cardinale, la quasi totalità dell'episcopato cattolico assunse lo stesso pessimo atteggiamento di quello odierno, in stile 'don Abbondio'. La natura umana, purtroppo, è sempre la stessa.

Anche il numero dei Vescovi apertamente resistenti all'arianesimo fu allora simile a quello dei recenti firmatari del documento dei Vescovi kazaki: pochissimi.
Eppure sono questi pochi Vescovi resistenti ad aver trionfato, alla fine, con l'aiuto di Dio.
Non è il numero che deve impressionarci:
«Non è impossibile che molti cadano in mano a pochi e non c'è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi; perché la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma è dal Cielo che viene l'aiuto." (1Mac 3,18-19).

La Chiesa Cattolica Romana appartiene a Cristo, ed ha avuto da Lui la promessa dell'indefettibilità: "Le porte degli Inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16).

Anonimo ha detto...

Sono sostanzialmente in accordo con l'anonimo delle 21,57. Si insiste troppo sul tasto della confusione.
Una parte dei fedeli sarà anche confusa,ma come ho scritto altre volte,alla maggioranza va bene così.
Ricordo a Sacerdos quidam che il sacerdote che ha omesso il Credo ha ottenuto consenso da una platea ridacchiante. E per gli 80 anni di Celentano anche i fedeli hanno cantato"Azzurro ". Di questi esempi se ne potrebbero fare molti. Non illudiamoci e non facciamo i buonisti.
Antonio

Anonimo ha detto...

Alla gente, al popolo, ai pastori della Chiesa va bene così.

A buona parte sì. Ma io ritengo che molti letteralmente non sappiano cosa fare, anzi, un passo più a monte: non abbiano gli strumenti mentali per comprendere la situazione; descrivo la cosa come "dissonanza cognitiva". Più che di discussioni sulla ortodossia dei documenti del CVII (che beninteso non contesto, ma semplicemente non sono alla mia portata), i danni del CVII mi paiono evidenti proprio in questo fenomeno. È come una specie di virus HIV: ha indebolito le difese immunitarie del corpo della Chiesa, e così molte persone letteralmente non sanno come reagire; prendono la posizione del proprio "capetto" di riferimento (sia il capo di un'associazione, o il parroco, o la guida spirituale, eccetera). Palmaro, nel suo testamento spirituale, esortava i cattolici a capire che questa crisi li interpella uno ad uno, e che devono prendere una posizione personale uno per uno. L'atteggiamento di appoggiarsi sulle reazioni delle persone di riferimento è tipico dei partiti o delle associazioni laiche, notoriamente organizzate in "correnti". E gli strumenti non dovrebbero essere solo "mentali", come ho scritto sopra, ma ci dovrebbe essere una reazione spirituale che spinge a prendere posizione anche se mentalmente non tutto fosse chiaro. È la dimostrazione che il CVII ha ridotto la Chiesa (terrena) alla stregua di un'associazione laica, puramente umana.

Anonimo ha detto...

Nella confusione imperante i fedeli saldi nella tradizione esortano i cardinali dei dubia a procedere a formale correzione degli errori e delle eresie che dilagano, sollecitandoli a fare il loro dovere a testimonianza del Vangelo di Cristo contro l'apostasia e l'impostura modernista e protestante.

Il tempo dei pisolini e' finito da un pezzo.

Anonimo ha detto...

parole, parole, parole. Mentre i due cardinali tergiversano e rilasciano interviste, Bergoglio avanza come un rullo compressore. Temo che a lungo andare, mentre la situazione peggiorerà i due cardinali perderanno ogni credibilità e i fedeli cercheranno altri lidi più affidabili per non affondare insieme a loro. Ormai è chiaro che la minaccia della correzione era solo una pistola scarica, puntata nella vana speranza che Bergoglio si spaventasse e tornasse sui suoi passi. Così non è stato e ora i due restano con il cerino spento in mano...

Anonimo ha detto...

"una volta che questa tempesta cominci ad attenuarsi"? Egregio sig. Alberto ma lei non vede che Bergoglio gode di ottima salute, viene seguito dal 99% dell'episcopato e sta cambiando il magistero? Ma come si può pensare di starsene buoni e quieti aspettando che la tempesta si attenui? Sono anni che aspettiamo e le cose peggiorano soltanto... bisogna agire!!! Conosco buoni cattolici che ormai iniziano a dubitare dell'indefettibilità della Chiesa... qui sta venendo giù tutto...

Sacerdos quidam ha detto...

E non ce la faremo... e sarà una catastrofe... e moriremo tutti...
Certo che se Sant'Atanasio di Alessandria avesse assunto questo atteggiamento nella crisi ariana, buonanotte...
Non possiamo fare delle stime certe sull'appoggio al bergoglismo ricavandole solo dall'inerzia dei vescovi e dagli applausi dei 'fedeli' alla predica eretica di qualche parroco. A meno che qualcuno non conosca ciò che avviene in tutte le parrocchie del mondo, cosa ovviamente impossibile, non resta che fare delle stime molto generali. E per questo motivo approssimative.

Denunciamo, ma non facciamo del disfattismo inutile ed insensato.
Combattiamo, sapendo che questa non è la prima grande crisi che la Chiesa ha subìto, anche se oggi è su scala maggiore.
Chi poi non credesse che la Chiesa Cattolica Romana è indefettibile, semplicemente dubiterebbe delle parole stesse di Nostro Signore prima riportate.

Oggi la Chiesa è in piena tempesta, e la barca di Pietro sembra debba essere sommersa, mentre il Signore sembra non venire in nostro soccorso:
"Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed Egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia." (Mt 8, 24-26)

Uomini di poca fede...


Anonimo ha detto...

Sacerdos Quidam ha ragione.
La Chiesa è di Cristo ed Egli non l'abbandona.

Però Sacerdos Quidam mescola 2 cose diverse: che la Chiesa sia di Cristo ed il fatto che ci sia "confusione".

Inoltre non è scritto da nessuna parte che rimanere in silenzio significhi appoggiare il bergoglismo, giustissimo!

Parimenti non è scritto da nessuna parte che il silenzio (innegabile) coincida con "confusione".

Mi associo a chi ha detto che nella Chiesa purtroppo non ci sia confusione ma omologazione dottrinale, tranne eccezioni. Ma appunto eccezioni.
Troppo facile parlare di "disorientamento di tante persone": chi vuole vedere e sentire capisce. Anche mia nonna con la quinta elementare ha capito che chi elogia la Emma nazionale non è certo immuminato dallo Spirito Santo!
Tanto più preti con 6 anni di Facoltà Teologica alle spalle! (e non si tiri fuori il modernismo delle facoltà teologiche: i preti oggi hanno tutti gli strumenti per capire!)

Nella barca tutti gli Apostoli si accorsero della burrasca e chiesero aiuto a Cristo.
Oggi tutti vedono l'acqua nella barca, ma pochissimi chiedono aiuto a Cristo.
Gli altri che rimangono in silenzio si sono accorti della tempesta, del vento e dell'acqua che incrina la nave, ma sperano di cavarsela, altrimenti chiederebbero aiuto a Cristo come i vescovi polacchi, del Kazakistan e tanti laici che vengono presi in giro perchè recitano il Rosario!

grazie

mic ha detto...

parole, parole, parole. Mentre i due cardinali tergiversano e rilasciano interviste, Bergoglio avanza come un rullo compressore. Temo che a lungo andare, mentre la situazione peggiorerà i due cardinali perderanno ogni credibilità e i fedeli cercheranno altri lidi più affidabili per non affondare insieme a loro.

In realtà non sono solo parole, parole, parole... perché quei pastori si spendono senza posa, vanno ovunque sono chiamati, la loro evangelizzazione itinerante li porta in ogni parte del mondo. E le loro parole - che rispecchiano la loro spiritualità profonda e la loro vita di fede chiara e limpida e che noi ci sforziamo di non lasciar cadere nel vuoto sia col diffonderle che col metterle in pratica -, sono quelle che ci confermano, ci sostengono e ci tengono ancorati a punti di riferimento saldi.
Piantiamola con i proclami. 'perdere credibilità' 'cercheranno lidi più affidabili' mi sembrano parole al vento. La perdita di credibilità dipende da ben altro! Abbandonarli? per andare dove?
Resistiamo, piuttosto, nella fedeltà vigilando, pregando, offrendo, parlando, agendo in quel che possiamo quando come e dove ci è dato farlo...

Anonimo ha detto...

sacerdos quidam e mic, io rispetto il vostro amore filiale per i cardinali, ma per favore: non abbiamo l'anello al naso. Basta arrampicate di specchi, diciamo almeno tra noi le cose come stanno. I cardinali stanno facendo una pessima figura con il loro attendismo. Per carità, non contrapponiamo al "leccacalzismo" progressista un altro di destra. Basta clericalismi. Bisogna fare i vandeani e agitare i forconi anche contro i pastori che non sono coerenti con i loro annunci. Ripeto: basta clericalismi

mic ha detto...

Rilegga e mediti il post di Sacerdos quidam...

Anonimo ha detto...

Mi scusi Sacerdos Quidam, mi corregga dove sbaglio. "Indefettibile" si riferisce alla presenza di Gesu' Cristo, che non puo' mai venire meno, fino alla fine del mondo, come da traduzione C.E.I. di Matteo 28,18-20 : "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo», mentre la Riveduta e Nuova Diodati traducono "..Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente." (come se ci fosse una eta' ulteriore su questa terra, in cui Cristo non fosse piu' presente, il che e' assurdo).
Ma per quanto riguarda noi credenti, Gesu' si domanda misteriosamente: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18,8).
Dunque la nostra fede, la fede della Chiesa, potrebbe non essere indefettibile, cioe' potrebbe venire meno. Allora viene spontaneo domandarci: e se questa fosse la crisi della fede che anticipa i giorni della fine e del ritorno di Gesu'? Beninteso, manca comunque la conversione dei giudei, che pero' potrebbe avvenire anche improvvisa e in poco tempo. So che gli uomini di Chiesa si sentono in dovere di mantenere tranquilla la massa dei credenti anche nelle condizioni piu' difficili, ma così facendo possono mettere anche qualcuno in ansia, anzi proprio per questo mi viene quasi da temere...

Anonimo ha detto...

è inutile che si citi Sant'Atanasio quando oggi nessuno può essere paragonato a quel coraggioso leone della Fede... lui si prese una scomunica dal papa filo-ariano di allora pur di non indietreggiare rispetto alla difesa della vera dottrina... oggi si cincischia, si tergiversa, si tentenna!

Anonimo ha detto...

Non mi sento ne disfattista ne di poca fede solo perché non condivido tutto ciò che dice. Neppure mi sono sognato di dire che il Signore abbandona la sua Chiesa.
Non avete diritto di trarre conclusioni a dir poco fantasiose.
Forse giro più parrocchie di sacerdos qiudam ed ê sempre la stessa sol-fa,tutto qui.

Anonimo ha detto...

La Chiesa è stata abbandonata perchè la gerarchia di poca fede ha abbandonato la buona battaglia. Di fronte al naufragio i poveri apostoli si preoccuparono e svegliarono Nostro Signore. Egli li rimproverò ma poi fermò la tempesta, ora tutti dormono e la barca affonda.

" quei pastori si spendono senza posa, vanno ovunque sono chiamati, la loro evangelizzazione itinerante li porta in ogni parte del mondo. E le loro parole - che rispecchiano la loro spiritualità profonda e la loro vita di fede chiara e limpida e che noi ci sforziamo di non lasciar cadere nel vuoto sia col diffonderle che col metterle in pratica -, sono quelle che ci confermano, ci sostengono e ci tengono ancorati a punti di riferimento saldi.".... illusione....

...forse questo cara @mic vale per te, ma come vedi per molti non vale.

Io vedo in questo vagare a vuoto in conferenze e ciarle un vuoto assoluto di fermezza e di fortezza. Il compito di costoro non è girare il mondo a confortare
gli sconfortati, bensì di onorare il Vangelo di Cristo e denunciare l'errore rifiutando l'eresia. Invece continuano con vane interviste, libri e pranzi di gala
mentre i più hanno ormai perduto la retta fede cattolica.

Forse tu sei rassicurata da questi conferenzieri in porpora, ma io (e molti altri) sono sconfortato e amareggiato ed ho perso ogni fiducia nella gerarchia e in costoro.

Chiedi dove si può andare? Con Cristo Nostro Signore, anche da soli, come fecero per secoli i giapponesi cattolici.

Continuare a sperare in questi cerchiobottismi diplomatici ci ha condotto al punto in cui siamo e sarebbe ora di prendere atto che questa strategia è stata disastrosa.

Non mi azzardo a giudicare se questo silenzio è una scelta dettata anche se non prima di tutto dalla volontà di salvare il proprio comodo personale, ma confesso che il sospetto è molto forte.

Cate ha detto...

Sto ascoltando in diretta Don Minutella.
Anche a me lasciano ed hanno lasciato perplessa diverse sue affermazioni, ma vi invito comunque ad ascoltarla. (Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. 1Ts 5,21)
E' finita, ecco il link su fb
https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/2002733586638559/

Sacerdos quidam ha detto...

Certamente la presenza di Gesù nell'assistere la sua Chiesa (che è sua, ricordiamolo, ed è il suo Corpo Mistico) non verrà mai meno, come ci ha assicurato (Mt 28).

Ma Egli ci ha assicurato anche dell'indefettibilità della sua Chiesa (appunto perché è il suo Corpo Mistico):
"Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa." (Mt 16).

Dunque le porte dell'Inferno, quelle che in realtà sono state e sono anche oggi dietro a tutte le persecuzioni o alle macchinazioni degli uomini contro la Chiesa Cattolica , non potranno distruggere la Chiesa, in nessun caso. Neppure nella terribile situazione che stiamo vivendo.

Diverso invece è il discorso sulla salvezza di coloro che appartengono alla Chiesa, salvezza che non è garantita a tutti, ma dipende dalla fedeltà o meno delle anime in seguito alla loro corrispondenza, o meno, alla grazia di Dio.

Insomma abbiamo dal Signore la garanzia che la nave della Chiesa Cattolica Romana arriverà sana e salva in porto, ma i passeggeri devono stare attenti a non farsi gettare fuori bordo dalla violenza delle tempeste (o magari a gettarsi in mare loro stessi, attratti dai richiami delle sirene... ossia dalle false 'chiese').

Quanto ad un nuovo Sant'Atanasio, lo abbiamo già avuto in Mons. Marcel Lefebvre, che primo tra i Vescovi lanciò l'allarme sul "brigandage de Vatican II" e guidò la resistenza dei cattolici contro il neomodernismo: ce ne sono altri tre che nella FSSPX ne continuano l'opera, e ci sono i Vescovi del Kazakistan e gli altri quattro che stanno facendo una coraggiosa opera di resistenza ed opposizione. E sembrano decisi altrettanto quanto Sant'Atanasio.

Non occorre essere in tanti, il Signore si serve egregiamente anche di pochi.
Il rumore e la potenza mondana ostentata dai suoi nemici sono un nulla davanti a Lui.

Quanto al 'tranquillizzare i credenti', questo non vuol dire certo anestetizzarli (mi sembra che se c'è qualcuno che attacca neomodernisti e neomodernismo un giorno sì e l'altro pure, tra i primi ci sono io): semplicemente sto cercando di non far cadere nello scoraggiamento, perché oltre ad essere un indice di una fede 'traballante', è anche deleterio per una sana reazione. Un esercito demoralizzato e scoraggiato è già sconfitto.

Sacerdos quidam ha detto...

PS: attenzione al sito web 'laparola.net': alla versione della Bibbia cattolica vengono affiancate la 'Nuova riveduta' e la 'Nuova Diodati', che sono Bibbie protestanti.

Anonimo ha detto...

Grazie a Sacerdos Quidam per l'illuminante risposta: essendo noi il Suo Corpo Mistico, anche noi non potremo mai, come Chiesa , venire meno, salvo che individualmente per errate scelte. Cio'mi conforta. Non sapevo nella mia ignoranza che la "Nuova riveduta" e la "Nuova Diodati" fossero protestanti.

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato di firmare, l'anonimo delle 18,37 sono io.
Antonio

Tra la zizzania ... ha detto...

Il bel ritratto di un uomo onesto :
http://www.lametino.it/Ultimora/procuratore-gratteri-ospite-di-faccia-a-faccia-la-ndrangheta-controlla-il-battito-cardiaco-noi-dobbiamo-creare-l-inversione-di-tendenza.html