Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 28 gennaio 2018

La Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino restaurata dopo il terremoto del 2016

Leggo e riprendo da New Liturgical Movement

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Nella città italiana di Tolentino, situata nella regione delle Marche, la chiesa del Sacro Cuore [detta anche dei Sacconi -ndT] era stata gravemente danneggiata dagli stessi terremoti che hanno causato così tanta devastazione nella vicina Norcia. Dopo un anno di restauri, la chiesa è stata riaperta, grazie in parte a un generoso contributo del governo ungherese.
Il 9 dicembre, i primi Vespri pontificali nella festa della Madonna di Loreto, patrona d'Italia, e in particolare di quella regione dell'Italia centrale, in cui si trova Loreto, sono stati celebrati dal Vescovo Giuseppe Sciacca, Segretario della Segnatura Apostolica, alla presenza di mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e Tolentino, e mons. Lajos Varga, vescovo ausiliare di Vác, Ungheria. Erano presenti il ​​presidente della Juventutem International Federation, Bertalan Kiss, alcuni dei monaci di Norcia e membri delle confraternite religiose locali. Era presente anche una delegazione ufficiale del governo ungherese, compresi gli ambasciatori presso la Santa Sede, Eduard Habsburg-Lothringen, allo stato italiano, Ádám Kovács, e Péter Heltai, inviato speciale dell'organizzazione caritativa Hungary Helps. Il segretario per gli affari religiosi, Miklós Soltész, ha letto un messaggio di congratulazioni del primo ministro Viktor Orbán alla comunità di Tolentino: "Dopo questa terribile distruzione, siete stati esempio di perseveranza per tutti noi, ripristinando in un anno le mura della vostra chiesa, affinché possiate continuare in questo antico edificio, ora rinnovato, la preghiera iniziata dai vostri padri ".
Ringraziamo il dott. Andrea Carradori, priore della Confraternita del Sacro Cuore, per aver condiviso con noi queste informazioni e queste foto. (Foto di Paolo Biancoforte.)

9 commenti:

Andrea Carradori ha detto...

Ringrazio di cuore anche a nome dei confratelli che hanno già letto il tuo post.
Purtroppo io non sono Dott. ( non tutti hanno la capacità di laurearsi... )
Il fotografo è Paolo Biancofiore.
Grazie

Annalisa ha detto...

Deo gratias!

Da Fb ha detto...

"Dio è padre di tutte le confessioni" ha detto il vdr.
Ha sdoganato Rahner e ridicolizzato Cristo, che ha detto di essere LA via, LA verità e LA vita, e non UNA via, UNA verità tra le tante.
Ma non pensate di coglierlo in eresia. Nel dogma modernista, che non contempla più la differenza tra sacro e profano, ortodosso ed eterodosso, l'unica eresia possibile è affermare che esista un'eresia, e quindi l'unica eresia è contestarlo. In sostanza, si è autoimmunizzato.
Difficile capire come se ne esce senza un diretto intervento Celeste.

Alex da Roma ha detto...

Sii cara Mic. Sabato 27 al'udienza per la Croce Rossa, come suo solito, Bergoglio ha buttato lì, nel mezzo del suo discorso, una eresia condannata dalla Chiesa, è ripresa da Rahner, quella che fa riferimento alla teologia Rahneriana dei " cristiani Anonimi", affermando che Dio è Padre di Tutte le confessioni religiose. Quindi buddisti, ebrei, mussulmani protestanti evangelici...va a vanti il progetto mondialista massonico di una religione unifica globale, con a capo un Sommo Pontefice (con sede a Roma come dice la Madonna a la Salette "roma perderà la Fede e diventarà la sede dell anticristo) che sarà il punto di riferimento di tutte le religioni, alle quali non sarà chiesto di rinunciare a nulla o di aderire a dogmi, che saranno proebiti, quindi a perderci è il cristianesimo ed in particolare il cattolicesimo, he dovrà perdere i suoi dogmi di fede, in quanto Religione Rivelata è unica Vera Religione, e essere Messa sullo stesso piano delle altre.
Concludo dicendo che: è vero che uno si aspetterebbe un intervento dal cielo, ma il Signore vuole la nostra testimonianza di fede, è anche il nostro coraggio. Se abbiamo capito come stanno le cose, e lo abbiamo capito, poichè la numerosità, la gravità la frequenza degli errori gravi è tale da non poter più far pensare a buona fede, soprattutto dopo gli innumerevoli, accorati, umili, rispettosi richiami da parte di consacrati e laici, DOBBIAMO agire. Agire significa mettere formalmente sotto accusa Bergoglio e chiedergli di difendersi, e poi cacciarlo o di ritrattare confessando la Vera Fede, se vuole rimanere la Nistra Guida Spirituale Masima, il Difensore della Fede che non è mai stato......

Anonimo ha detto...

Notizia che riempie certamente di gioia, la riapertura di questa chiesa marchigiana. Mi rammarica invece la constatazione del fatto che questo blog non abbia dedicato una sola riga al pieno recupero del ben più malandato e infinitamente più significativo edificio sacro (vi fu incoronato un Pontefice e vi venne indetto il primo Giubileo della storia), qual è la basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio. Chiesa interamente recuperata, malgrado i serissimi danni ai pilastri e il crollo completo del transetto, cupola compresa.

Questa curiosa forma di "strabismo geografico" - chiamiamolo così -, che porta a prediligere tutte quelle notizie provenienti da aree del Paese che vengono generalmente stimate più interessanti o con una storia giudicata più "importante", avrà probabilmente motivazioni altre, collegate a dinamiche interne che mi sfuggono. Tuttavia farebbe bene a chi legge questa pagina conoscere ciò che accade in altri luoghi che non siano il Lazio, l'Umbria, le Marche, la Toscana e l'Emilia Romagna.



mic ha detto...

pieno recupero del ben più malandato e infinitamente più significativo edificio sacro (vi fu incoronato un Pontefice e vi venne indetto il primo Giubileo della storia), qual è la basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio. Chiesa interamente recuperata, malgrado i serissimi danni ai pilastri e il crollo completo del transetto, cupola compresa.

Il fatto è, caro Anonimo, che del recupero della Chiesa marchigiana ho trovato notizia, per caso, spigolando nel blog New Liturgical Movement, mentre di Santa Maria di Collemaggio non ero al corrente e ne sono molto felice. Evidentemente non se ne è parlato molto. Ma farò ricerche e colmerò la lacuna. Sarebbe gradito anche qualche dettaglio da parte sua...

In genere ciò che viene pubblicato è sostanzialmente il diario in diretta di ciò che ci viene incontro nella cronaca (da qui le possibili lacune) o anche frutto di ricerche e approfondimenti per poter essere anche propositivi e offrire anche contenuti formativi oltre che denunce e corrispondenti riaffermazioni delle verità cattoliche.

Anonimo ha detto...

http://m.ilmessaggero.it/abruzzo/articolo-3440010.html

Qui sopra il primo link che ho trovato, sperando che si apra (adopero un cellularino dotato di "francobollo" per controllare ciò che scrivo).

Della riapertura della basilica di Collemaggio hanno parlato anche i tg nazionali - strano che non si sia sparsa la voce -, probabilmente perché i lavori di recupero hanno visto come sponsor l'ENI.

Che della chiesa di Tolentino abbiano parlato i media anglofoni non mi meraviglia né mi stupisce che i medesimi abbiano ignorato la Basilica aquilana. Diciamoci la verità: ciò che riguarda tutto quello che avviene, anche a livello religioso, nell'antico Regno delle Due Sicilie ha meno dignità, viene creduto meno interessante dai media di ogni tipologia, almeno in questo nostro Paese. E per riflesso anche una certa stampa estera predilige tutte quelle notizie che rispondo a canoni storico-estetici che farebbero contento un cineasta come James Ivory, ad esempio.

Insomma, per farla breve, sopravvive ancora un antico pregiudizio che porta a valutare come minori quelle notizie che provengano da luoghi a meridione della 'linea Gustav'. Tanto è vero che, quando in questo blog si è appena appena accennato a qualche fatto o fatterello capitato fuori dal solito circuito, sono spuntati fuori commenti sgangherati che davano il Sannio confinante con la Calabria e la Lucania bagnata dal Mare Adriatico.

Eppure tutto ciò che di buono e significativo è accaduto nel secolo XX, proprio nell'ambito religioso - penso a Padre Pio o alla stessa Congregazione dei Francescani dell'Immacolata - ha riguardato in buona sostanza il territorio ex-borbonico posto a sud del Tronto. E così sarà anche in un prossimo futuro, temo ...

Ma capisco bene: una volta sola che mi avventurai a far cambiare idea a certi dotti signori a proposito di taluni eventi notevoli che ci auguriamo accadano presto - e non mi riferisco a voi -, le mie pur valide ragioni sono state bollate come "cretinate". È così che va il mondo ...

Scusate se vi intrattengono con questi piccoli pensieri, ma ogni tanto devo pur dire qualcosa ...

Anonimo ha detto...

Una precisazione: per "cupola" della Basilica aquilana intendevo più propriamente le volte a cupola dei bracci del transetto, delle quali ho memoria anche fotografica e che mi pare si vedano chiaramente nel video linkato. Non ho ancora avuto modo di ritornare a Collemaggio dopo la riapertura, ma mi pare evidente che i lavori abbiano riguardato anche quelle volte cupoliformi. Tuttavia l'intervento più notevole, da quello che ho letto, è consistito nel consolidamento statico dei pilastri della parte basilicale ricoperta dal tetto a capriata lignea. Smontare e rimontare dei pilastri credo sia molto più complicato del rifare una volta a cupola.

Spero di tornare a Collemaggio quanto prima, per verificare la qualità dell'intervento nonché per rinnovare l'omaggio alle spoglie mortali di papa Celestino.

Andrea Carradori ha detto...

L'Anonimo abruzzese ci ha fatto esultare di gioia dandoci la notizia che finalmente la Basilica di Collemaggio è stata restaurata e riaperta al culto. Un tale meraviglioso monumento non poteva rimanere ancora chiuso al culto!
Se mi permette la notizia non è minimamente accostabile con quella di Tolentino che tanto gentilmente Mic ha avuto la bontà di pubblicare.
La singolarietà dell'evento tolentinate sta nel fatto che appena UN ANNO dopo il sisma grazie all'unità di intenti cristiani del Governo Ungherese, che ha finanziato in toto tutti i lavori, la chiesa è stata riaperta al culto mentre tutte le altre nel vastissimo cratere sono chiuse sine die.
Dopo Tolentino gli ungheresi sono intervenuti a Petriolo, vicino Tolentino, facendo riaprire la prepositura di San Marco.
In questa notizia, celerità e condivisione, sta la vera notizia, ripeto mentre tutte le chiese sono sbarrate chissà per quanto tempo ancora la chiesa del Sacro Cuore di Tolentino è stata recuperata e restaurata in toto dal Governo Ungherese.
Buona giornata.