Diverse fonti, hanno riportato, sia pure col beneficio d'inventario, la notizia che Benedetto XVI avrebbe avuto una leggera ischemia.
Ora risulta che il responsabile ad interim dell'Ufficio Stampa della Santa Sede ha smentito come false le voci circolanti. Lo pubblica stamane il Catholic Herald che gli ha rivolto la domanda.
17 commenti:
Spero che papa Benedetto stia bene.
Se vi siete imbattuti in qualche prete che nega i dogmi mariani e vi siete chiesti come è possibile, nello stralcio seguente tratto da “Ecco come io, giovane prete (non) sono stato formato” troverete la risposta. Se avete 5 minuti di tempo leggete questa lettera straordinaria pubblicata sul blog di Aldo Maria Valli. Ne vale veramente la pena. https://www.aldomariavalli.it/2019/06/17/ecco-come-io-giovane-prete-non-sono-stato-formato/
Mariologia. La mia professoressa per l’intero corso non ha fatto altro che criticare la Madonna in tutti i suoi aspetti divini. Inoltre ha messo in dubbio, con sottili allusioni, la verginità di Maria: “Sapete, Gesù aveva dei fratelli…”. E ogni dogma non è stato mai spiegato e giustificato sotto il profilo teologico, ma sempre e solo dal punto di vista socio-politico. Con un esito molto curioso, per esempio, circa il dogma dell’Assunzione: Pio XII l’avrebbe infatti stabilito perché in un mondo lacerato dalla seconda guerra mondiale, con i corpi squarciati dalle bombe, c’era bisogno di ridare dignità al corpo umano… Per carità, sarà anche stata una causa remota ma, accidenti, molto remota!
Ma al Seminario perché di devono essere "professoresse"?
E per di più tutte o quasi di tendenza si sa quale: neomodernista, femminista,
con tutte le ben note, riprovevoli implicazioni del caso - vedi il "tipo" infelicemente costituito dalle ben note superiori gayfriendly
americane, trattate con i guanti dal presente pontefice.
Inoltre. L'insegnante in questione, che preparazione aveva? Era all'altezza? In passato è stato più volte dottamente
spiegato che quando nei Testi sacri di parla di "fratelli" di Gesù si traduce alla
lettera il termine semitico, che aveva un significato assai più largo di quello
latino, indicando esso anche i cugini e i parenti.
Vedi Diz. Bibl. curato da mons. Spadafora, Ed. Studium, 1963, voce Fratelli di Gesù.
"Spesso il NT parla "dei fratelli e delle sorelle di Gesù"(Mt 12, 46 ss; 13, 55 ss. etc; 1 Cor 9, 5). Conosciamo i nomi di alcuni: Giacomo (Gal 1, 19), Giuseppe, Giuda e Simone (Mt 13, 55); Mc 6,3). Alcuni storici antichi (Elvidio, Celso) e moderni protestanti pretesero da questa espressione evangelica, negare la perpetua verginità di Maria SS.
In realtà, si tratta soltanto di "cugini", o "parenti"in genere. L'ebraico e l'aramaico, lingua dei Giudei di Palestina al tempo di Gesù e degli Apostoli, non hanno un termine distinto per indicare: cugino, nipote, cognato; esprimono tali gradi di consanguineità o affinità col termine: fratello, sorella, se non vogliono ricorrere a lunghe circonlocuzioni, quale 'figlio del fratello del padre'ecc. Lot, Giacobbe, sono rispettivamente nipoti di Abramo (Gen 11, 27; 14, 12), di Labano, eppure son detti loro fratelli (Gen 13, 8; 29, 15). In I Par., 23, 21 ss , i figli di un certo Cis son detti "fratelli"delle figlie di Eleazaro, mentre sono soltanto "cugini", ché Cis ed Eleazaro son fratelli germani. È inutile addurre altri esempi.
Ora, i Vangeli, scritti nel greco comune, parlato in Palestina, con i provincialismi propri della regione, sia nel significato dei vocaboli, sia nella costruzione del periodo, vanno interpretati tenendo presente tale caratteristica....:" [F. S. = Francesco Spadafora].
G.
Preghiamo per Papa Benedetto, che stia bene davvero.......
Sono italiana del '49 e mio nonno per indicare i miei o suoi cugini e/o cugine usava questa espressione : " Tua sorella cugina Anna " , oppure " Mio fratello cugino Aldo " , Non due secoli fa ma in un tempo ancora recente in cui prima di coricarsi i bambini erano stati abituati dai propri genitori a chiedere il perdono e la benedizione .
https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2019/06/15/prima-messa-notre-dame-arcivescovo-con-elmetto_aJtTKfZBALTW1aP0amWOqL.html
Anche mons. Gänswein ha smentito.
La "non-formazione" o meglio "deformazione" dei giovani preti
La lettera del sacerdote anonimo sopra citata, reperibile sul sito di AM Valli, è impressionante. Testimonia, ancora una volta, la decadenza spaventosa (e non da oggi) dei seminari cattolici, la nullità dell'insegnamento che vi si impartisce. Anzi, peggio: è un insegnamento opposto, all'incontrario, che si propone di instillare dubbi ed insegnare la contraddizione.
E a questa sconfortante realtà va poi aggiunta la corruzione dei costumi, in certi paesi, dove (come ha fatto sapere lo stesso "Papa emerito" - auguri a lui) sono all'opera vere e proprie "reti" di omosessuali all'interno dei seminari. Le due cose si tengono: un insegnamento che è la caricatura di se stesso, distruttivo in tutti i sensi, e la connessa corruzione dei costumi.
Naturalmente, anche ai peggiori errori si mescola sempre qualche verità, e così nei preti e vescovi in tal modo "formati" possiamo trovare a volte anche l'enunciazione di verità cattoliche. Questo chiaroscuro (quando c'è, nella notte dominante) fa dire all'anonimo autore della testimonianza che ciò accade perché "siamo tutti figli del postconcilio".
Forse sarebbe più esatto dire, credo: ciò accade perché questa generazione di preti è tutta figlia del Concilio, attraverso il post-concilio. IL post-concilio E`il Concilio, non rinvia ad altro che al Concilio, è l'attuazione di premesse poste dal Concilio non dall'insegnamento precedente. Bisogna riaprire il discorso su queste premesse, visto che applicarle ha provocato disastri in tutti i sensi.
Però la consapevolezza che bisogni risalire al pastorale VAticano II per colpire i mali presenti alla radice, non sfiora nemmeno tutti questi sacerdoti, nemmeno quelli che appaiono più consapevoli della gravità della crisi.
La cecità del clero continua. Non è evidentemente ancor giunto il momento, nel quale il Signore si degnerà di illuminare con lo Spirito Santo la pars sanior della Gerarchia. Il castigo deve continuare ancora, sempre più severo. Preghiamo, perché la giusta ira divina non faccia durare il castigo sino alla distruzione del Tempio.
G.
decadenza dei seminari e del sacerdozio ....motus in fine velocior....
Pubblicato documento operativo: il Sinodo per l'Amazzonia abolirà il celibato
https://gloria.tv/article/qVBspu3nfSJs6VQ2GPG9SkihN
A me comunque questa "piccola profezia" lascia perplessa:
http://isoladipatmos.com/me-lo-impone-lossequio-alla-verita-la-petizione-a-favore-di-amoris-laetitia-e-molto-peggiore-della-correctio-filialis-che-accusa-di-eresia-il-sommo-pontefice-e-in-appendice-una-piccol/
La lettera del sacerdote è pane quotidiano del catechismo ai bambini, e della formazione delle catechiste ed operatori pastorali vari come vengon chiamati, da qualche decennio….che un sacerdote lo denunci è "strano", non certo il contenuto che abbiamo subito da prima del secondo papa in pensione…. che santificare a priori è errato… cosa faceva mentre sapeva che i seminari facevano ciò? Dormiva? ...dato che emerito non era ancora…. Strano che ci si stupisca di tali contenuti solo oggi….
OT Un prete NO va al pellegrinaggio di Chartres e "scopre" il VO... E conclude: il futuro della Chiesa è nel suo passato.
http://wdtprs.com/blog/2019/06/priest-apologizes-to-traditional-catholics-the-future-of-the-church-is-in-her-past/
OT Altre osservazioni interessanti:
https://www.lesalonbeige.fr/deux-catholicismes-se-font-face/
OT L'appello di un prete:
https://anticattocomunismo.wordpress.com/2019/06/18/signori-vescovi-ricordate-a-chi-un-giorno-renderete-conto/
Possiamo dunque dire che aveva piena ragione Mons. Lefebvre che volle soprattutto la FSSPX per la formazione dei sacerdoti e per la S.Messa VO????? ---- ogni giorno che passa dovremmo pregare per Lui e rivedere la posizione dell'intera chiesa modernista che ha cercato in ogni modi sia scomuniche che altro contro questa Fraternità, ed oggi vediamo quanto aveva ragione Monsignore a non seguire i modernisti e battersi fino alla morte per il ritorno di Roma al vero Cattolicesimo...
ancora circa i seminari....
sarebbe duro per me ripetere ciò che ho letto in questo art. dove si denuncia lo schifo assoluto che viene insegnato nel seminario di Bergamo, tra eresie madornali (Gesù ridotto a semplice SIMBOLO nel pane!) e bestemmie inaudite, infernali verso la SS.ma Eucaristia. L'autore invita a far circolare la notizia scandalosa, perchè aumenti la consapevolezza del popolo cattolico, (e ci fosse magari un risveglio delle coscienze nel clero alto e basso....)
http://lectiobrevis.blogspot.com/2018/01/lo-schifo-che-si-insegna-nel-seminario.html
Dalle «Lettere» di san Bonifacio
vescovo e martire
(Lett. 78; MGH, Epistolæ, 3, 352. 354):
"non siamo mercenari che fuggono il lupo"
Quindi, vuoi in senso stretto, vuoi in senso lato, anche l'emerito è mercenario.
Il "mercenario" è qui il pastore assunto a pagamento, a mercede,
che, quando appare il pericolo (il lupo), si dà alla fuga invece
di difendere il gregge sino a sacrificarsi per esso.
"Io sono il buon Pastore. IL buon Pastore dà la propria vita per le sue pecore. Il mercenario invece e chi non è pastore, a cui non appartengono in proprio le pecore, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde.[Il mercenario fugge] perché è mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon Pastore e conosco le mie e le mie conoscono me, come il Padre conosce me ed io conosco il Padre: e per le mie pecore dò la mia vita. Ed ho altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle bisogna che io guidi; e daranno ascolto alla mia voce, sicchè si avrà un solo gregge e un solo pastore"(Giov10, 11-16).
Di fronte all'approssimarsi del lupo, già digrignante nell'ombra alla sua elezione, l'Emerito alla fine è fuggito. Questa è l'amara realtà, nuda e cruda. Ed in più ha creato il caos con questa figura del tutto inedita e al dunque incomprensibile del "Papa Emerito", che non si capisce bene che cosa sia, che cosa voglia essere, all'atto pratico né carne né pesce. Da notare che, nel passo giovanneo citato, l'ultima riga viene sempre portata a sostegno dell'attuale, sincretistico, falso ecumenismo (vedi GPII). Ma è evidente che le pecore che "non sono di quest'ovile" devono entrare nell'ovile di Cristo, ossia nella Chiesa da Lui fondata, convertendosi, per poter esser "guidate" da Cristo, cioè dall'insegnamento della Chiesa. Se restano nella loro diversa religione o nella loro non-religione (incredulità, ateismo) restano fuori dell'ovile
e il Giorno del Giudizio saranno trattate come straniere e contumaci, tranne i casi (individuali) dei salvati grazie al battesimo di desiderio esplicito o implicito (dottrina solidissima, che risale a s. Paolo, Lett. ai Romani).
Z.
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