Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 8 giugno 2019

“Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?”

Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” - sant’Agostino

“Nel Primo Libro dei Re si racconta che al giovane re Salomone, in occasione della sua intronizzazione, Dio concesse di avanzare una richiesta. Che cosa chiederà il giovane sovrano in questo momento? Successo, ricchezza, una lunga vita, l’eliminazione dei nemici? Nulla di tutto questo egli chiede. Domanda invece: “Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male” (1Re 3,9). Con questo racconto la Bibbia vuole indicarci che cosa, in definitiva, deve essere importante per un politico. Il suo criterio ultimo e la motivazione per il suo lavoro come politico non deve essere il successo e tanto meno il profitto materiale. La politica deve essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace. Naturalmente un politico cercherà il successo senza il quale non potrebbe mai avere la possibilità dell’azione politica effettiva. Ma il successo è subordinato al criterio della giustizia, alla volontà di attuare il diritto e all’intelligenza del diritto. Il successo può essere anche una seduzione e così può aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia. “Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino. Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio. Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso. Può, per così dire, creare esseri umani ed escludere altri esseri umani dall’essere uomini. Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il diritto solo apparente? La richiesta salomonica resta la questione decisiva davanti alla quale l’uomo politico e la politica si trovano anche oggi.” - Benedetto XVI, Visita al Bundestag, Reichstag di Berlin, 22 settembre 2011.

19 commenti:

Miles Christi ha detto...

"La domanda su come siamo potuti arrivare a questo punto dovrebbe interrogare tutte le coscienze. Gli esiti della storia sono sempre effetti di lunghi processi che richiamano a delle responsabilità.
Abbiamo tollerato troppo.
Ci siamo impegnati troppo poco.
Abbiamo pensato che la cultura del dialogo potesse coprire la lotta tra il bene e il male che sempre ha caratterizzato la storia umana.
Abbiamo sofisticato sulle forme della lotta da farsi più che sui contenuti. Abbiamo diviso il fronte della vita per motivi marginali.
Abbiamo ampliato e diluito la nostra attenzione al tema della vita, perdendo di vista le tematiche bioetiche e biopolitiche, che invece rimangono prioritarie.
Abbiamo eliminato alcuni temi dalla predicazione ecclesiastica, ritenendoli troppo duri per l’uomo di oggi. Siamo stati presi da una pastorale conciliante anche circa l’inconciliabile. Su certi temi non siamo più stati capaci di aggiungerci a chi scendeva nella pubblica piazza..." (mons. G.Crepaldi Arcivescovo di Trieste)

Anonimo ha detto...

Oggi a Roma, città santa, nei luoghi più cari alla cristianità, sfilerà il corteo del gay pride, sostenuto dalla giunta municipale, dai sindacati e partiti politici di sinistra, dall'Olanda e dal Canada. Per compensare l'inquinamento prodotto saranno piantati degli alberi in Kenya.
I cattolici, stamattina alle ore 11 a piazza di Porta Pia, possono partecipare ad una preghiera di riparazione.

Anonimo ha detto...

Nessuno sotto il Cielo e nessun altro in Paradiso oltre a Gesù può cambiare il Padre nostro. Non cadere nell'eresia! Resistere dicendo ad alta voce la versione cristiana durante la messa. Rimprovera il clero che accetta la versione adulterata!

Anonimo ha detto...

MARIO DRAGHI, ECO LE PROVE DEL NUOVO GOLPE TECNOCRATICO - FRANCESCO AMODEO
https://gloria.tv/video/TKhanxMaszf31hwwQ6urDRNxL

Mi permetto di rivolgermi a chi puo':
si organizzino Processioni , Rogazioni , in coincidenza del Corpus Domini o di altre festivita' significative , con le quali si impetra l'aiuto divino sulla nostra Patria ( e basta ).

mic ha detto...

...per la nostra patria (e basta)

Faccio notare che, se preghiamo anche per l'Europa, cosa che mi pare normale, certo non preghiamo per quella di Draghi. Mi pare ovvio!

irina ha detto...

"...Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il diritto solo apparente?..."

Questo compito altamente spirituale prima che culturale, avrebbe dovuto essere quello della chiesa. Venuta essa meno...la banda di briganti non si è fatta attendere!

Anonimo ha detto...

.......per la nostra patria (e basta)

In effetti , devo meglio esplicitare il mio pensiero .
Intendevo dire : indipendentemente dal pride o non pride .
Mi sembra che farne oggetto della processione gli facciamo pubblicita' , li evidenziamo , li rendiamo (senza volerlo) simpatici agli infelici , agli atei , ai fiacchi nella fede , a.....
Processioni semplicemente per chiedere perdono dei peccati che si sono fatti e si stanno facendo sul suolo italico , per la conversione di tutti i peccatori , per invocare perdono e benedizioni sulla nostra Patria e tutti i suoi abitanti , per pregare per chi non prega , amare per chi non ama , adorare per chi non adora . Rendersi visibili , ri-appropriandoci del diritto di pregare in pubblico e non nelle catacombe ,
-

Anonimo ha detto...


Come conosciamo che cosa è giusto?

Ma Benedetto XVI come papa non sapeva dare una risposta al quesito? Dal brano del discorso riportato non si capisce se l'abbia data o no.
La risposta si trova già nella Lettera ai Romani, quando s. Paolo spiega che i pagani saranno giudicati dallo loro stessa coscienza ossia se avranno ottemperato ai comandamenti della legge naturale. Ebrei e Cristiani invece dall'ottemperanza alla verità rivelata, nella forma della Legge prima di Cristo e dell'insegnamento di Cristo dopo, appunto, Cristo.
Idem per lo Stato. Opera nel giusto quando adempie i suoi compiti fondamentali (realizzare il bene comune, punire i malvagi, premiare i buoni, provvedere alle necessità materiali legittime del popolo, amministrare la giustizia etc).
Ma si vede, dalla storia, che l'ingiusstizia si ha ugualmente anche dove lo Stato adempie a tutti questi compiti in modo positivo, p.e. con una politica estera aggressiva, bellicosa o con la persecuzione di minoranze o altro. Ci sono però dei limiti all'uso dell'ingiustizia. Come a quello della menzogna in politica. L'uso imposto dal realismo politico all'attenzione è quello dei "consigli" e delle "riflessioni" sulla politica e l'arte di governo che troviamo in Machiavelli p.e. Ma siamo ancora nella normalità cioè nell'ambito di una spregiudicatezza che rientra, a volte per un pelo, nella "normalità" dell'azione politica (anche i Papi, in quanto sovrani temporali, hanno ritenuto di servirsi della menzogna quando si sono inventati la Donazione di Costantino nell'intento di trovare una libertà d'azione nei confronti dell'imperatore che la realtà negava loro).
I limiti dell'ingiustizia nel governare sono aboliti durante le rivoluzioni. Non durante le guerre (pensiamo alle riflesisoni di Cicerone sulla "guerra giusta"). Sono stati poi aboliti ampiamente in tre situazioni storiche: il bolscevismo al potere, il nazismo, l'attuale decadente democrazia, che,legalizzando la rivol. sessuale, sta procedendo all'annientamento dei propri popoli. Una situazione quest'ultima mai vista prima.
Z.

Anonimo ha detto...

Cari amici,

io non so voi....ma a me, dinanzi a tutto quello che accade, non riesce star zitto pensando che a suo tempo comunque Dio sistemerà le cose. Non è mancanza di fede la mia, nè penso che oggi Dio si sia dimenticato, anzi è presente ed opera. Ma è anche certo che non ci vuole rassegnati. Ultimamente non ho potuto tacere vedendo una gerarchia occupata nel far politica e politica di sinistra, suicida dei nostri valori occidentali, predicando 'accoglienza indiscriminata" ed una fratellanza universale basata non si sa bene su quali principi. Tramite un articolo condiviso sulla mia pagina il 26 maggio scorso spiegai anche perchè la critica agli uomini di Chiesa ed allo stesso Papa sia lecita purchè rispettosa ed argomentata (riconosco che i social mal si prestano ad una discussione pacata e che c'è chi vomita il proprio pensiero senza inibizioni) e quanto sbagliato sia il papismo. Sono convinto che quando una persona si arrabbia per qualcosa o qualcuno, lo fa perchè a quella cosa o a quella persona ci tiene. Ciò che invece non trovo giusto è l'indifferenza. In poche parole, se per esempio non pensassi che J. M. Bergoglio è il Papa, o fossi agnostico ed ateo, mi importerebbe poco di quel che afferma un ottantenne, giacchè questi non mi rappresenterebbe nessuno. Conosco persone che mi dicono che per non inquietarsi non leggono quel che dice il Papa. Io non so cosa ne pensate, ma questo atteggiamento non mi sembra bello, nella pratica significa ignorare che c'è un Papa. Oggi ci improvvisiamo tutti teologi, liturgisti, come politici, economisti, e via discorrendo. E' facile, scriviamo quel che vogliamo con l'illusione che qualcuno ci ascolti e contando i "mi piace" che riceviamo. Dovremmo fuggire simile superficialità, ma temo sia un fenomeno che durerà ancora un po’. Il fatto che maggiormente mi ha irritato in questi mesi è stato, come dicevo sopra, il vedere una "chiesa" ripiegata sul sociale, sul politico e così poco orientata al trascendente. Non che la cosa sia nuova di questi ultimi anni, lo so bene! Ma in prossimità delle elezioni poi non ne potevo più. E' vero, in fin dei conti tutto ciò ha sortito l'effetto opposto e l'abbiamo visto anche in Italia. La vittoria di Salvini è anche "merito" di Bergoglio e di vescovi e cardinali, e potrei per questo compiacermi, eppure resto dispiaciuto come cattolico perchè vorrei vedere pastori che conducono veramente le loro pecorelle dove vuole Nostro Signore, pensando ad ascoltare Lui senza gettarsi nella mischia politica. Da sempre la politica divide, ci sono i partiti...ma nella Chiesa si deve perseguire la comunione e non la divisione, è l'esatto contrario, e questa comunione ce la può dare solo Gesù Cristo se accogliamo nella Sua verità ciò che ci dice. Concludendo, non mi sento di avercela coi ministri della Chiesa, c’è anche del buono e lo vedo - grazie a Dio - ma non possiamo far finta di nulla.
(Federico Fontanini)

mic ha detto...

Le parole dell'arcivescovo Crepaldi riportate da Miles Christi si riferiscono al caso di Noa, e alla sua fine assurda.

Anonimo ha detto...

"La storia del mondo è una lotta tra due diversi amori. Amore di sé fino all'odio di Dio e amore di Dio fino all'abbandono di sé; ma il secondo è la redenzione del mondo e dell'io".
* sant’Agostino

mic ha detto...

Vi rimando al testo intero del discorso al Bundestag.
http://www.internetica.it/Benedetto-Bundestag09011.htm

Anonimo ha detto...

Ben detto, Mic, con rimando anche ai discorsi tenuti a Westminster e al collegio dei Bernardins,integrali, ciò detto vengo alle noterelle, ieri sera si è tenuto a Bruxelles un incontro a 6 tra i primi ministri di B, P, E, e i 3 paesi baltici, ovviamente tutti sinistri, per decidere l'assegnazione delle poltrone nel nuovo parlamento europeo, nessun rappresentante per noi, forse Conte era distratto o non l'hanno considerato proprio, cmnq, all'Italia non spetterà, come peraltro si paventava da lungo tempo cioè da 6 anni a questa
alcuna'prestigiosa'carica e di peso, tanto per quello che siamo considerati, ma c'è un MA per una carica tipo rappresentante UE factotum buono per tutti gli usi e tutte le stagioni si fa il nome di Enrico Letta, insomma un Monti bis e allora Salvini e Lega hanno detto NO, Mattarella però si riserva di......schadenfreude la D versa in pessime acque, piena recessione, Merkel non verrà rieletta e comanderanno i Verdi che, quanto a ideologia, sono come i marroni di un tempo........Macron felice di aver fatto saltare l'accordo FCA- Renault-Nissan, per la serie la moglie ti tradisce e tu ti tagli gli zebe........europa a picco, sine spe.

Anonimo ha detto...

Noa, i genitori dove erano? e lo stupratore, il solito amico di famiglia? il padre dove è? gli adulti intorno, dove erano? dove sono? Nessuno li ha citati, possibile? E' nata, cresciuta e morta nel vuoto.

Anonimo ha detto...

Terribile espressione che in questi tempi si può ben applicare alla Chiesa: "togli il diritto (e pure la dottrina) e che cosa resta se non una banda di briganti?
Aloisius

irina ha detto...

@ Anonimo
8 giugno 2019 17:00

Quello che è certo che quest figli il Signore li manda in contesti con un livello di corruzione, di decadenza proprio di fine civiltà. Ho conosciuto donne che sono state violentate appena appena puberi, vite totalmente rovinate, anche se intorno hanno avuto una famiglia presente. Di solito sono ragazzine belle, femminili, il che, mi rendo conto, può essere una disgrazia. Non andrebbero lasciate sole con nessuno mai, neanche con i familiari. Quello che più mi indigna è la mancanza di rispetto, di educazione, di padronanza di sé che caratterizza moltissimi uomini. L'educazione inizia dalla culla, sia per i bambini che per le bambine. Questo non viene preso in considerazione, nè dai padri, nè dalle madri. Non ho mai ascoltato una predica che vertesse sullo stile di vita della Sacra Famiglia. Mai. E sì che si potrebbe dire tantissimo, quanto si potrebbe dire! Quale può essere stato il gesto della Virgo fidelis verso il bambino Gesù se non di assoluto rispetto e cura in ogni istante della giornata. E San Giuseppe, che tipo d'uomo sarà stato, verso Maria Santissima ed il bambino? Non possiamo neanche immaginare oggi, il tipo di naturale riservatezza e pudore che avrà guidato i suoi ed i loro gesti all'interno della loro confidenza familiare, domestica. La presenza della preghiera nella loro giornata, questo amore umano divino sempre tenuto splendente attraverso pensieri,parole ed opere quotidiane. Purtroppo la chiesa di questo non parla più e i genitori si perdono, i figli muoiono giovinetti e amici e parenti si trasformano in mostri.

Anonimo ha detto...

A chi cita Fontanini, molto bello il discorso se non fosse che qui si ha a che fare con ladri e briganti che non sono entrati dalla Porta, e Gesù ci ha detto di riconoscerli, non di vedere il buono che hanno, ma piuttosto di dichiararli x ciò che sono, onde evitare lo sbranamento per il troppo buon odore delle pecore al loro odorato. Leggiamo la Bibbia con le sue profezie per il nostro tempo, tutto annunciato. Se non abbiamo tempo leggiamo almeno il messaggio integrale di La Salette: eclisse della Chiesa, il che significa qualcosa facile da comprendere con quanto luce ai nostri occhi.

Aloisius ha detto...

Bellissima riflessione di un pilastro della fede, di questi tempi è un toccasana, grazie per averla citata

Marisa ha detto...

OT

Corsi estivi presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum:

Corso di Scienze Religiose
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