Oggi, nella ricorrenza della festa della Beata Vergine del Carmelo, riprendo un precedente sempre attuale. Chiediamo la sua intercessione per noi, per la Chiesa tutta e per il mondo intero, attraversato da tanta confusione e inquietudini. Anche chi non ha ricevuto lo scapolare può consacrarsi alla Vergine e prenderla definitivamente in sua (Gv 19, 27).
Che cosa significa - che cosa comporta;
La devozione a Maria nel Carmelo - legata alla storia e ai valori spirituale dell'Ordine dei "frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo" (Carmelitani) - è espressa mediante lo "Scapolare del Carmine" - o "abitino" (indicato anche con altri nomi secondo i diversi luoghi) - ed è una delle devozioni più amate tra il popolo di Dio.
La grande diffusione sembra doversi ricondurre alla tradizione di una visione della Madonna, documentata almeno alla fine del secolo XIV. È una devozione antica, che, tuttavia, conserva tutta la sua validità, se compresa e vissuta nei suoi valori autentici.
Lo Scapolare del Carmine
La decisione di consacrarsi a Maria deriva da una scelta della volontà, mossa dalla fede e dall'amore. È quindi un atto intimo, personale, che impegna le facoltà dell'anima. Può tuttavia manifestarsi esternamente per mezzo di un rito o di segni, che cadono sotto l'esperienza dei sensi e possono essere percepiti dagli altri.
L'uso di espressioni sensibili è pienamente conforme alla natura dell'uomo, che solo attraverso i sensi comunica con il mondo esterno. Viviamo in un mondo fatto di realtà materiali piene si simbolismo: la luce, il fuoco, l'acqua.
Nella vita di ogni giorno, esistono anche esperienze di relazioni tra gli esseri umani, che esprimono e simboleggiano cose più profonde, come il condividere il pasto (segno di amicizia), partecipare ad una manifestazione di massa (segno di solidarietà), celebrare insieme un anniversario nazionale (simbolo di identità). Gesù è il grande dono e il segno dell'amore del Padre. Egli stabilì la Chiesa come segno e strumento del suo amore. Nella vita cristiana ci sono anche dei segni. Gesù li utilizzò: il pane, il vino, l'acqua... per farci comprendere realtà superiori che non vediamo e non tocchiamo.Nella celebrazione della Santa Messa e dei sacramenti (battesimo, confermazione, riconciliazione, matrimonio, ordine , unzione degli infermi) i simboli (acqua, olio, imposizione delle mani, anelli...) esprimono il loro significato e ci introducono in una comunicazione con Dio, presente attraverso loro.
Oltre ai segni liturgici, esistono nella Chiesa altri segni, legati ad un avvenimento, ad una tradizione, ad una persona. Uno di essi è lo Scapolare del Carmine.
La consacrazione alla Madonna, mediante lo Scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo generoso di imitarla.
Esso è un richiamo a penetrare il mistero della sua vita interiore, del suo servizio amoroso e della sua unione continua con Cristo Gesù.
La vera imitazione della Madonna investe tutta la vita, le disposizioni interiori e le relazioni con gli altri, portandoci a fare ogni cosa come Lei l'avrebbe compiuta.
Rettamente intesa, tale consacrazione, non porta né ad una devozione "intimistica", che pretende farsi "bella" agli occhi di Dio trascurando i fratelli, dimenticandosi che "ci si salva insieme"; né può dar adito all'accusa di "mettere in second'ordine Gesù Cristo".
Che cosa sta più a cuore, infatti, a Maria se non che nei nostri cuori regni suo Figlio? Ben conscia di tale verità, la Chiesa stessa continua a proporci l'imitazione di Maria, proclamata la "prima cristiana", l'ideale di ogni uomo che voglia vivere nel modo più pieno il rapporto di amicizia e di amore con Dio.
"Maria è riconosciuta eccellentissimo modello della Chiesa, nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo, cioè di quella disposizione interiore, con cui la Chiesa, sposa amatissima, strettamente associata al suo Signore, lo invoca, e per mezzo di Lui, rende culto all'eterno Padre"
La consacrazione alla Madonna richiede anche di operare in suo onore.
Come figli affezionati, i suoi fedeli cercano di farla conoscere ed amare anche dagli altri, e cooperano, con i mezzi suggeriti dalle circostanze, alla diffusione del suo culto.
È quindi una devozione da viversi in profondità; una devozione che si inserisce nel tessuto della vita cristiana, come motivo di speranza e come stimolo ad una maggior fedeltà nel servizio di Dio e della Chiesa.
Colui che riveste lo Scapolare si impegnerà nell'ossequio di Cristo e di Maria, come è inteso e vissuto secondo il carisma dell'Ordine carmelitano.
I membri della Famiglia carmelitana vivono tale loro impegno in diversi modi: nell'intimità de loro rapporto con Dio, nella vita fraterna, nell'apostolato, nella vita sociale. Tale "ossequio" si concretizzerà nel * vivere da "fratelli" o "sorelle" di Maria in comunione con il Carmelo. Ciò comporta un' impegno per approfondirne lo spirito, viverne gli ideali e la storia, pregare e collaborare con esso, perché nella fedeltà al proprio carisma e alla propria vocazione, esso rifletta nel mondo Maria che dona a tutti Gesù.
E infine un vera devozione non può che dare a Maria sempre più spazio nella propria vita,
- cercando di vivere nel proprio ambiente la fedeltà al Signore con lo spirito della Madonna:
- imitando la "Vergine orante" che "custodiva la parola di Dio nel suo cuore" (cf Lc 2, \9.51), e dedicando qualche tempo all'incontro con Dio nella preghiera, partecipando con fede al culto della Chiesa, specialmente nell'Eucaristia, recitando ogni giorno qualche Ora Liturgica o alcuni salmi o il santo rosario. Fare in modo che, nell'attenzione alla presenza del Dio vivo, ogni aspetto della vita diventi una preghiera, pur nella realtà degli impegni e del lavoro.
Lo Scapolare è segno dell'amore di Maria, specchio della bontà e della misericordia della SS.ma Trinità. L'impegno di vita è risposta a quell'amore, ed è frutto delle ricchezze ed energie spirituali riversate nel cuore dei devoti.
4 commenti:
Monica, Luca e quel bambino che stava per non nascere
Una famiglia normale e felice, poi due licenziamenti e la "seria intenzione" di interrompere la gravidanza
Paola Bonzi - Mar, 16/07/2019 - 09:52
http://www.ilgiornale.it/news/milano/monica-luca-e-bambino-che-stava-non-nascere-1727182.html
Se sara' una bambina spero tanto che la chiameranno Maria Carmela .
"Armatura
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesidium / scapularis."
MARIA PREGA PER NOI, LIBERACI DA OGNI MALE. DONA PACE E AMORE ALLE NOSTRE FAMIGLIE. AMEN.
Santa Madre della Speranza, Vergine del Carmine, distendi come mantello di protezione, sulle città e sui paesi, sugli uomini e le donne, sui giovani e i bambini, sugli anziani e gli ammalati, sugli orfani e gli afflitti, sui figli fedeli e le pecore smarrite. Stella del mare e Faro di luce, conforto sicuro per il popolo pellegrino, guida i suoi passi nel suo peregrinare terreno, affinché percorra sempre sentieri di pace e di concordia, cammini di Vangelo, di progresso, di giustizia e di libertà. Riconcilia i fratelli in un abbraccio fraterno; che spariscano gli odi e i rancori, che si superino le divisioni e le barriere, che si appianino i conflitti e si rimarginino le ferite. Fa' che Cristo sia la nostra Pace, che il suo perdono rinnovi i cuori, che la sua Parola sia speranza e fermento nella società.
Amen.
Santa Madre di Dio proteggi le claustrali dalle lusinghe del mondo, si sono consacrate a Dio in spirito di adorazione per implorare la salvezza delle anime, non per risolvere i problemi del mondo, ma per essere vero baluardo della fede e della santità.
Provo profonda amarezza nel leggere queste cose.
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/lettera-claustrali-preghiamo-per-i-migranti-senza-voce
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