Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 21 dicembre 2019

L'idolatria blasfema della pachamama continua a diffondere improvvide 'contaminazioni'

La contaminazione idolatrica avanza. Dopo le parrocchie e la CEI [qui] ora anche i Francescani. Purtroppo gli eventi idolatrici sinodali, oggetto di ripetute condanne [vedi], non solo hanno lasciato il segno (molto più grave per i suoi effetti preternaturali di quanto appaia a prima vista), ma sono stati seguìti da ulteriori offese alla Santa Madre del Signore e nostra [qui], che tuttavia hanno suscitato reazioni diffuse soprattutto riguardo al tema di Maria Corredentrice. Ne riprendo puntualmente quasi ogni giorno ad edificazione di tutti.
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Sull'ennesima contaminazione riportata di seguito mi ero limitata ad una segnalazione in una discussione interna per non dare visibilità all'orrenda immagine. Ma penso sia bene guardare in faccia la realtà e disporsi ad una degna riparazione.

La ONG Francescani Internazionali (FI), fondata da vari Ordini Francescani sotto il patrocinio della "Conferenza delle Famiglie Francescane" e accreditata presso l'ONU fin dal 1989, invia auguri di Natale con la Pachamama come soggetto. 
Gli auguri sono firmati dal tedesco don Markus Heinze OFM, Direttore Esecutivo dei FI. Di seguito la traduzione del testo:
"Nel contesto della natività, Luca ci racconta dell'incontro tra Maria e sua cugina Elisabetta. Le due donne, entrambe in attesa di un bambino, si incontrano con attenzione e sensibilità. All'apertura del Sinodo, Papa Francesco ci ha chiesto di avvicinarci ai popoli dell'Amazzonia sulle nostre "punte dei piedi".
In questa immagine vedi Maria, che onoriamo come la "nuova Eva" o Madre della vita, insieme a Pachamama, che alcuni popoli indigeni onorano come la "madre terra". Anche Francesco d'Assisi descrive la terra come nostra madre nel Cantico.
Celebrando il Natale, vorrei che potessimo avvicinarci a Dio e agli altri sulle nostre "punte dei piedi" in modo da sperimentare in questi incontri il "vero vivere". A nome di Franciscans International,
Markus Heinze, OFM, Direttore esecutivo"
Non ci sono limiti all'improntitudine blasfema. In questo testo confuso - e proprio nei giorni in  cui leggiamo il brano evangelico della Visitazione di Maria ad Elisabetta - Heinze addirittura sembra alludere a Pachamama come Elisabetta e al suo bambino come Giovanni il Battista. (!?) Non ci sono più parole, mentre la china sembra inarrestabile.  Quid de nocte? (Maria Guarini)

9 commenti:

mic ha detto...

Vi invito a esercitare la vostra pazienza consultando i link di riferimento che danno la possibilità di non fermarci al caso singolo ma di inquadrarlo nel contesto più ampio e approfondirlo a dovere.

Anonimo ha detto...

Io credo sia giunto il momento di un bel roasario, possibilmente in silenzio, da soli e senza farsi vedere... non vorrei che la cosa giungesse ad offendere il nostro santo padre francesco o peggio qualche amzzonico in mutande che stima paccia mama ... non sia mai... sono al voltastomaco e non per lo scempio assurdo a cui si assiste con queste schifezze ma per l'ignavia inerte ed ipocrita di vescovi e cardinali che fingono di avere un papa e onorano un eretico al posto di difendere Cristo Verità. Ricadrà su di loro.

Anonimo ha detto...

Perché scrivono cose simili? In cosa credono costoro?

Soprano Regina Nathan ha detto...

O sanctissima, o piissima
dulcis Virgo Maria!
Mater amata, intemerata,
ora, ora pro nobis.

Tu solatium et refugium,
Virgo Mater Maria.
Quidquid optamus, per te speramus,
ora, ora pro nobis.

Ecce debiles, perquam flebiles,
salva nos, o Maria!
Tolle languores, sana dolores,
ora, ora pro nobis.

Virgo, respice, Mater, aspice,
audi nos, o Maria!
Tu medicinam portas divinam,
ora, ora pro nobis.

https://gloria.tv/post/J8vCRkbS6Vp83FrLZvfPHPoSd

Silente ha detto...

Concedetemi un (parziale) fuori argomento. Librario. Siamo sempre in tempo per un buon regalo natalizio o postnatalizio. La letteratura contro l'invasione migratoria sta crescendo in quantità e qualità. Vorrei quindi segnalarvi tre recenti libri decisamente interessanti che ci possono dare informazioni e argomenti contro l'aberrazione immigrazionista, anche di origine, purtroppo, ecclesiale, pur se nulla, nulla, nulla giustifica, teologicamente e dottrinalmente, l'apologia catto-comunista di una "accoglienza" che è distruttiva della nostra etnia, della nostra sicurezza, della nostra società, della nostra civiltà, delle nostre tradizioni, della nostra religione.
Il primo: Anna Bono, Migranti!? Migranti!? Migranti!?, Edizioni Segno. L'autrice, grande esperta d'Africa dove ha vissuto per anni e ha svolto numerose ricerche sul campo, ci narra della migrazione "da un punto di vista africano", ne svela la dannosità per quel continente, la contrarietà dei vescovi africani, le falsità dei media occidentali. Ci racconta come a partire siano in realtà i benestanti e da paesi il cui PIL è in crescita, anno su anno, in misura multipla di quello italiano.
Il secondo: Raffaele Simone, L'ospite e il nemico, Garzanti. Interessante saggio, tra l'altro di un autore di certo non di destra, che demolisce dalle fondamenta, con puntigliosa precisione e documentati argomenti storici e antropologici, la retorica dell'accoglienza. Notevoli le pagini in cui vengono smentite le ragioni bibliche dell'immigrazionismo.
Il terzo: Douglas Murray, La strana morte dell'Europa, Neri Pozza. L'autore è un noto intellettuale conservatore inglese che in Italia definiremmo "ateo devoto". Ciò nonostante ha scritto uno dei più completi, ragionati, argomentati testi contro l'invasione e, più in generale, contro il declino fatale e apparentemente irreversibile del nostro continente che, indubbiamente, senza retorica, è stato faro di civiltà e di cultura. Un grande successo di pubblico e persino di critica in Gran Bretagna. Formidabile l'incipit: "L'Europa si sta suicidando, almeno nelle intenzioni dei suoi leader. Che gli europei siano d'accordo, tuttavia, è ancora da vedere".
Posso sommessamente dire che comprare questi libri (e ovviamente altri dello stesso segno) è un atto di ribellione alla dittatura della correttezza politica?
Silente

Anonimo ha detto...

Signore difendi la tua Chiesa dalle insidie del maligno...
Madre Santissima proteggi i tuoi figli confusi e smarriti...

Anonimo ha detto...

Le due immagini appaiate indicano una parità blasfema, l'idolo al pari della vera unica Madre.La nudità dell'idolo è un rifiuto evidente del pudore, un rifiuto dei fomiti del peccato, il rifiuto quindi del peccato originale. L'idolo, che di per sé è rifiuto ed oltraggio a Dio, viene paragonato alla santa Elisabetta che sa riconoscere invece la Madre di Dio. L'idolo è un simbolo della sessualità tipico del rito della fertilità pagana (che era migliore della nostra pseudo civiltà che i bimbi li rifiuta ed uccide), di nuovo un'esaltazione della lussuria e della fornicazione, l'idolo infatti è solo, senza compagno, anzi nella scena del priapo sdraiato dei giardini vaticani, abbiamo visto due pachamame frontali ed a sé,separate quindi dal maschio: rifiuto famiglia. La posizione della scenetta blasfema dei francescani è uguale a quella dei 2 idoli. Il paganesimo appaiato al Cristianesimo, sullo stesso piano: diciamo NO a questa gente apostata ed anatema ipso facto, se valgono 2000 anni e se vale Cristo. Iperdulia alla Madre, latria a Dio, ma qui è idolatria, e le pachamame vanno bruciate e gettate nell'acqua corrente.

Marisa ha detto...

Chi, ai tempi antibergogliani, avrebbe mai detto che la principale caratteristica dei cosiddetti pastori del gregge fosse la smidollatezza ipocrita, idolatrica e in toto sine atribudos??

Anonimo ha detto...

Esiste un perverso gusto dissacratorio,che si esprime in pensieri, parole, opere ed omissioni. La chiesa aggiornata ha veleggiato su questo gusto perverso dissacrando in pensieri, parole, opere ed omissioni tutto e tutti quelli che ha trovato nei suoi approdi. Sotto questo perverso gusto dissacratorio vi è un odio inveterato verso Dio, Uno e Trino, verso Maria Santissima, verso la Chiesa, verso gli Angeli ed i Santi, verso l'uomo. Da cosa nasce questo odio? Non ho risposta certa ma, un'ipotesi: nasce dall'accidia. Il bene richiede molto spazio temporale per essere seminato, coltivato, curato, senza alcuna certezza che saremo noi a raccoglierne i frutti, quindi necessitano alcune grandi virtù: l'umiltà, l'altruismo, la costanza e prima di tutte l'Amor di Dio, il solo che vede e sa con quante e quali battaglie siamo riusciti, pur sempre con il Suo aiuto, a far fiorire il Bene, l'Amore in noi stessi, negli altri, nel mondo. Il male viceversa dà risultati immediati, con un pensiero, con una parola, con un gesto, con un'omissione possiamo colpire a morte la Vita, qualsiasi vita, illudendoci della nostra onnipotenza. L'illusione tuttavia rimane, accompagnata dalla tacita e nascosta disistima di sé. Qualcuno si rende conto prima o poi di essere sulla strada sbagliata ed inizia il cammino del cambiamento, della conversione; altri si fanno un punto di (dis)onore nel non riconoscere l'errore e vogliono tornare a quella sensazione di onnipotenza che la distruzione , per un attimo, porta con sé. Così diventano ostinati nel male e colpiscono chiunque tenti di ricordar loro i soliti errori che regolarmente ripetono. Dissacrano il sacro, dissacrano l'innocenza, dissacrano la fede dei semplici e dei dotti, dissacrano la vita, dissacrano la verità, dissacrano loro stessi ormai ciechi ed ostinatamente non cercano neanche più di ritrovar la via e distruggono, distruggono, distruggono con fretta, con ira, con un nascosto odio di sé, per quell'attimo di onnipotenza che la distruzione porta con sé cercando di far macerie della Vita, della Verità, della Via che devono essere custodite, curate, protette con umile dedizione, per un lungo spazio di tempo, di generazione in generazione. Sempre. Per sempre.