Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 28 dicembre 2019

Chiese chiuse e porti aperti

C’è un prete a Genova che ha capito tutto e perciò ha deciso la serrata della sua chiesa di San Torpete. L’ha chiusa per tutte le vacanze di Natale, per protestare contro l’insensibilità verso i migranti, i poveri, la carità. Vorrei dire al prete, ormai famoso e recidivo, don Paolo Farinella, che se negli ultimi duemila e venti anni tutti i suoi predecessori in ogni parte del mondo avessero seguito il suo esempio, tutte le chiese sarebbero rimaste chiuse, e ininterrottamente. Anzi non le avrebbero nemmeno edificate. Perché l’egoismo, l’indifferenza, l’ingiustizia, le violenze, le guerre, le mafie, gli abusi e lo sfruttamento accompagnano e permeano la storia dell’uomo, prima, dopo Cristo e perfino durante, a Genova come nel resto del pianeta. Anche quando nacque Gesù era così; che vuoi festeggiare il Natale se c’è Erode che vuol massacrare il Neonato e c’è un popolo che poi lo condannerà a morte, su indicazione del sinedrio ed esecuzione dei romani?
Se per protesta contro il Male che c’è nel mondo noi sospendiamo il Bene, o ciò che perlomeno lo rappresenta, allora abbiamo consegnato il mondo al Male, in direttissima, senza contrastarlo. Abbiamo perso la speranza, non confidiamo nel miracolo, nella Divina Provvidenza, nei santi, negli angeli e nelle opere di bene. Lasciamo libero e indisturbato il campo alle forze del male.

Decisioni di questo genere rientrano in una specie di populismo clericale e mediatico di tipo sensazionalistico ben riassunto nella formula “Chiese chiuse, porti aperti”; un gesto così serve a lanciare come una star nei social il prete protestante (nel senso di protestatario), serve a far risaltare il protagonismo senile del parroco antagonista; serve a farlo sentire Anima Bella rispetto al Mondo Brutto e Cattivo. Ma queste scenate, stavo per scrivere scemate, non servono alla fede né ai fedeli, non servono alla Chiesa né alla comunità, non servono a fronteggiare il male e nemmeno ad arginarlo, a denunciarlo. Anzi mi ricordano quanti vogliono abolire le processioni e le feste patronali solo perché in alcuni luoghi del sud si insinuano nelle cerimonie esibizioni di mafia, ‘ndrangheta e camorra. Che facciamo, aboliamo la fede per impedire che la strumentalizzi don Calogero, abroghiamo il culto della Madonna e la devozione a Padre Pio per evitare che se ne impossessi don Rafé? Queste decisioni alla don Farinella scavano fossati nell’abisso; con l’illusione di denunciarli, li aggravano. Anzi, questi atti simbolici sono prove tecniche di eutanasia della cristianità, del cattolicesimo, e infine del cristianesimo. Una Chiesa chiusa è un messaggio cupo, un segno di morte spirituale, religiosa, evangelica. Una resa, una ritirata, un abdicare al suo ruolo di Magistra Vitae e di guida dei fedeli. Che la Chiesa poi chiuda e i porti si aprano è il segno della fine di una civiltà, la sostituzione della cristianità con i migranti, in larga parte islamici.

Lasciamo il bergoglismo stradale e portuale dei nostri giorni e trasferiamoci su un altro terreno, provando a vedere le cose dall’alto e da lontano. E qui ci imbattiamo in una visione terribile della cristianità.

Il cattolicesimo estinto da secoli, le tradizioni del suo culto perdute, le cattedrali come grandi carcasse di navi, anzi gigantesche conchiglie cesellate e arenate, svuotate della vita che le abitò e ormai incapaci di offrire, all’orecchio che si fosse chinato su di esse, quei suoi, quelle armonie, quel rumore vago di una volta; ridotte ormai a gelide reliquie da museo. Monumenti di una credenza dimenticata, come le rovine romane, le cattedrali sopravvivono ormai dissacrate e mute. Non celebrando più il sacrificio della carne e del sangue del Cristo, le chiese sono ormai senza più vita. Sono parole scritte nel 1904 da Marcel Proust che pubblicò questo suo scritto profetico su Le Figaro, immaginando la fine del cristianesimo e la morte delle cattedrali. Uno scritto che poi tradusse Cristina Campo e che mi è tornato in mente pensando a due cose accadute nei nostri giorni. Una è l’incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi lo scorso 15 aprile del morente anno domini 2019. L’altra sono le parole che ha detto il Papa prima di Natale, “Non siamo più nella cristianità”. Un segno funesto e una dichiarazione tremenda, perché pronunciata da un Papa, che sembrano confermare quel che Proust antevedeva, ma che ottimisticamente riteneva nei secoli a venire. Alla fine della cristianità dedicai molte pagine in un libro di un paio d’anni fa, Tramonti. Quel processo procede da lungo tempo, e si chiama secolarizzazione, e poi scristianizzazione; Bergoglio lo ha solo esplicitato e radicalizzato. Ma quella denuncia è in fondo anche un’autodenuncia. È la vittoria del tempo sull’eterno, del globale sullo spirituale, della Chiesa ridotta a crocerossa più che a crocifisso. La serrata della Chiesa da parte di un prete è figlia di quell’abdicazione, di quella perdita, di quel baratto tra la beatitudine eterna e il riscatto sociale, di quella riduzione della cristianità a mera umanità. E fa il paio con le chiese dove è possibile intonare Bella Ciao o schitarrare canzoni socio-mielose, ma non è possibile ascoltare Mozart…

Precorrendo un tema dei nostri giorni, Proust ammoniva che non si può cambiare destinazione d’uso alle chiese, l’aura del sacro non è commutabile; una chiesa non si salva che lasciandola a se stessa, alla sua identità originaria benché solitaria. Ite missa est, andate in pace.
Marcello Veneziani, La Verità 27 dicembre 2019

29 commenti:

tralcio ha detto...

Il dato di fatto è che se non si accoglie il piccolo Gesù come Dio, noi non accoglieremo nessuno (nemmeno se ci dessero 42 Euro al giorno per farlo e se piacesse all'élite).

Quidado: non basta accogliere il piccolo Gesù come bimbo, ma lo dobbiamo accogliere come Dio. Come il Gesù (= Dio salva), che cresciuto finisce in croce, volontariamente, per compiere la Volontà di Colui che l'ha inviato e con il quale egli è "una cosa sola".
Ovvero: per redimerci dal peccato, che è IL grande e principale problema dell'umanità.

Quel bambino è il primo non accolto, persino dentro la Chiesa che è la Sua sposa.
E' un mistero di iniquità di una vastità e di una portata epocale, forse apocalittica.
La non accoglienza di Dio, il non avere posto per Dio, nel blaterare ricette salvifiche, è la cifra dei falsi profeti di ogni tempo e anche di questo tempo.

Chiudere la porta della Chiesa è meritarsi un accostamento con il terribile passo di San Luca 11,52: “Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito”.

Il bambino Gesù, che nasce in una mangiatoia, con tutti i rimandi del caso all'Eucaristia con cui si fa ancora presente, dopo essersi lasciato crocifiggere, dicendosi pane e vino nel Suo corpo e sangue, è il principale escluso dalla mentalità di questo mondo, chierici inclusi, tanto più quanto essi sono secondo il mondo.

Il dramma (la tragedia) di molti "accoglienti" di professione è di non accogliere Gesù, negandolo, dicendolo uno tra i tanti, facendo media, confondendo Lui, la Verità, con ogni altra opinione sull'uomo e su Dio... La tragedia di molti "misericordiosi" è di rifiutare proprio la sua misericordia, negando il problema (il peccato) che non è quello di accendere il condizionatore o di buttare per sbaglio una lattina nel raccoglitore della carta.
Il divorzio, l'aborto, l'eutanasia e l'immoralità diffusa, pervertita, lo sono molto di più. E anche l'idolatria, l'eresia e l'apostasia...
Anche se si è (a parole o per 42 Euro al dì) accoglienti.
Specialmente se poi, con il bimbo Gesù e con Dio, non c'è mai tempo per adorare Lui.

Anonimo ha detto...

Gli episodi di "intolleranza" verso i simboli cristiani si susseguono in rapida successione (grazie anche al silenzio complice dell'istituzione cattolica romana).
Bergoglio preferisce bacchettare per "presunti estremismi cattolici" piuttosto che attenersi alla verità e alla realtà. L'esponenziale crescita dell'odio verso i cristiani.

Anonimo ha detto...

Ormai son più del necessario le profezie che annunciano la fine; ma, annunciano la fine o una crisi, grave, una gravissima crisi? Noi siamo sulla sponda della crisi, anche se a volte si cerca nel pensiero un posto dove fuggire, lontano. Amici dicono che siamo prossimi al ritorno del Signore, non pochi ebrei si stanno convertendo. Il post "Se Gesù deve essere difeso da un rabbino..." mi ha riportato alla memoria quest'altra profezia: il segnale sicuro del Suo ritorno sarà la conversione degli Ebrei...molti di loro a breve saranno pronti e noi non più. Loro stanno ricordando e noi stiamo dimenticando Gesù Cristo. Tragedia immensa. Sconvolgente. Ciechi guide di ciechi. Chissà se saremo perdonati? Pensieri, parole, opere ed omissioni. I pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti nel regno di Dio...Chiediamo perdono, chiediamo il dono delle lacrime.

Filmografia di parte ha detto...

Ieri ho avuto modo di vedere il film su Netflix “I due papi”. Considero spregevole il tentativo del regista Fernando Meirelles di far passare papa Benedetto XVI come una persona chiusa, incapace di un dialogo armonioso con il futuro papa Francesco. Un tentativo che funziona solo con chi non sa che Ratzinger ha dialogato perfino con i giganti del pensiero laico come Jürgen Habermas; ha incantato filosofi non cattolici come Costanzo Preve («Ratzinger è un filosofo di primo livello»). Insomma, pur con il rispetto dovuto a un attore come Anthony Hopkins, prestatosi a un’interpretazione credibile come una moneta da tre euro, il vero Benedetto XVI è del tutto diverso da quello presentato nel film anzi è l’opposto. Benedetto XVI merita d’essere riscoperto e ringraziato per tutto ciò che è stato ed è, in opposizione ai suoi infaticabili detrattori.

Drammaticamente vero! ha detto...

"Una Chiesa chiusa è un messaggio cupo, un segno di morte spirituale, religiosa, evangelica. Una resa, una ritirata, un abdicare al suo ruolo di Magistra Vitae e di guida dei fedeli. Che la Chiesa poi chiuda e i porti si aprano è il segno della fine di una civiltà, la sostituzione della cristianità con i migranti, in larga parte islamici."

Ad Superna semper intenti ha detto...

I modernisti devono sempre dare notizia, emergere dall'anonimato. Se qualcuno non parla di loro sentono di non esistere, segno che non esistono davvero e, quel che è peggio, neppure per il Signore.

Anonimo ha detto...

PURIFICATI COME L'ORO NEL FUOCO

Torno a dire che i mali che Dio permette, con gli altri travagli, le angustie di spirito e gli assalti dei nemici infernali, sono prove che la sempre adorabile Divina Provvidenza fa per purificarci come l'oro nel fuoco.

(S.Paolo della Croce)

Anonimo ha detto...

Don Farinella?...
A Napoli già il nome è tutto un programma!!!
I preti hanno smesso di fare i preti e preferiscono apparire sempre di più... è la chiesa in uscita.

zeneise ha detto...

Bellissimo l'articolo di Veneziani. Purtroppo non in sintonia con la narrazione dei fatti che può fare un genovese. La chiesa del Farinella, ovvero San Torpete, è una Chiesa che non è parrocchia. Esattamente come san Benedetto al Porto , la Chiesa che Siri aveva dato a don Gallo. A san Benedetto al Porto i fedeli sono i membri della comunità di San Benedetto (ovvero ex drogati, ragazzi di sinistra in cerca di una strada per il loro domani) . A San Torpete i parrocchiani sono gli ex fucini, (ossia universitari cattolici), ovvero coloro che 50 anni fa contestavano il cardinale, ma che nel frattempo, nonostante le loro contestazioni, o forse grazie a queste hanno fatto carriera. Già allora erano membri di famiglie della buona borghesia. Oggi anziani, forse in pensione, forse nonni, chiaramente passeranno le loro vacanze di Natale negli chalet sulle Alpi o in viaggi esotici in Botswana o in qualche altra località turistica. Non abitano a pochi passi da san Torpete. Raggiungere il centro storico, dai loro quartieri bene, durante le feste ? il primo dell'anno, giorno in cui la strada ( nel centro storico) sarà lastricata da cocci di bottiglie rotte ? Non sia mai.
ma c'è da aggiungere un dettaglio : in piazza san Giorgio (sì, perché San Torpete è in piazza san Giorgio) c'è anche un'altra chiesa, forse gentilizia, forse appartenente alla nobile famiglia Giustiniani, che ha, poco lontano di lì il suo splendido palazzo.[ Un mio amico, passando lì accanto, è rimasto stupito e mi ha guardato come se stessi cercando di nascondergli un tesoro. L'unica cosa che sono riuscito a dire di fronte a quella meraviglia (cioè il palazzo Giustiniani) è stato un balbettare "è privato".]
Si tratta ovviamente della chiesa di san Giorgio, che da qualche anno è stata data in uso al cosiddetto Patriarcato di Mosca. Strani personaggi questi membri del patriarcato di Mosca. Italiani convertiti all'ortodossia, ma non italiani qualsiasi, italiani che seguivano l'esempio di un ex frate cappuccino, tal gregorio baccolini di Torino, che affermava di essere stato, in illo tempore, il confessore di Mussolini.
Così, nella stessa piazza abbiamo due diversi tipi di cristianesimo, a mio avviso entrambi poco condivisibili. Ma, c'è un dettaglio che può sfuggire a molti. I due cristianesimi seguono calendari diversi. Per i moscoviti il santo Natale cade il 7 gennaio. La lunga veglia di Natale sarà celebrata il 6, con tutte le letture bibliche che preannunciano la venuta del Salvatore. Giorno in cui, don Farinella riaprirà la sua Chiesa.
Povero don Farinella ! che ha impostato la sua azione pastorale nell'introduzione del pensiero politico di sinistra nell'azione liturgica ! Sorpassato, in un certo qual modo da un gruppo di persone che dicono di essere ortodossi ma che forse non pensano ai grandi pensatori dell'Ortodossia, ma a padre baccolini !

Catholicus ha detto...

Cari amici del blo, ho ascoltato per caso alcune parole di don Minutella da questo link https://gloria.tv/post/7DtK2sJh7nyq2j8SSvenfQnRU ; non sapevo niente della scandalosa profanazione della Madonna ad opera di Roberto Saviano, che avrebbe pubblicato su FB un'immagine della Madonna a gambe aperte, con tutto in mostra, come una sgualdrina. Non frequento più FB da anni, infatti. Ma le parole di don Minutella mi hanno fatto pensare alla reazione scandalizzata di preti, vescovi e cardinali quando Salvini osò mostrare in pubblico la corona del Rosario e consacrare sé stesso e l'Italia al Cuore Immacolato di Maria SS.ma. Apriti Cielo: si stracciarono le vesti: come osa mescolare la politica alla religione? è offensivo per i devoti della Madonna. E ora che fanno, che dicono quegli stessi signori della prodezza di Saviano? Niente, ovviamente, è comunista come loro e più di loro, quindi intoccabile e incriticabile. Dico male?

mic ha detto...

Catholicus, in un'altra discussione ne ho solo accennato premettendo che non ho voluto pubblicare la notizia (purtroppo inquadrabile nella pletora dei recenti episodi di blasfemia) per non dare visibilità all'immondo individuo e soprattutto alla vergognosa immagine.
Non ho voluto censurare, ma mi sarei risparmiata la descrizione...

Catholicus ha detto...

Grazie delle sue precisazioni, cara Mic, che condivido in pieno. Anch'io non avrei voluto nemmeno venire a conoscenza di tanta schifezza, ma l'ho saputo per caso e mi si è ribollito il sangue. Ne risponderà a Cristo Giudice, per il Quale le offese a Sua Madre sono le peggiori bestemmie che si possano proferire. Mi fa una gran pena il clero silenzioso, ligio agli ordini dei signori della sinistra, ma veramente una gran pena. Comunque auguri di Buon Anno a Lei, cara Mic, ed a tutti gli amici del blog.

Marisa ha detto...

OT
Dieci cose da non fare di fronte alle balle ecoterroristiche di Greta

http://www.bastabugie.it/mobile/articoli.php?id=5924

Anonimo ha detto...

Joseph Ratzinger fece una considerazione nel 1969, ai microfoni della radio tedesca, quando profetizzò la fine della Chiesa così come l’abbiamo conosciuta:

“Avremo presto, preti ridotti al ruolo di assistenti sociali e il messaggio di fede ridotto a visione politica. Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. 

La rinascita sarà opera di un piccolo resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge“.

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto la descrizione di Catholicus, non rimane che confermare l'evidente: ognuno parla del suo. Il povero Saviano , non avendo cuore di raccontare con parole il vero, ha espresso i suoi natali con immagini specchianti la sua storia personale; immagini però rubate da altro contesto, al quale lui non crede, né può credere visto l'ambiente in cui è nato, cresciuto, in cui è stato educato, in cui ha lavorato, dando un quadro della malavita, che solo un esperto avrebbe potuto stendere in giovane età. Quello che è stato è stato. Sappia il povero Saviano che davanti ad un sincero pentimento la strada della santità è aperta ad ogni peccatore!

Anonimo ha detto...


Ratzinger faceva considerazioni di questo tipo sempre in modo distaccato, come se lui, cardinale e poi Papa, non c'entrasse per niente nella decadenza della Chiesa, ridotta ad un piccolo resto,diceva lui, ma non è nemmeno detto che vada così...
La Chiesa ridotta solo ad un piccolo resto non sarebbe quella che Nostro Signore troverebbe al suo ritorno come Cristo giudice? Lo si deduce dal famoso passo evangelico.
Ma potrebbe anche aver voluto dire, in questa profezia, che non avrebbe trovato più nessuna fede in Cristo sulla terra. Tutta la Chiesa sarebbe scomparsa, per il tradimento dei capi e di tanti fedeli.

Anonimo ha detto...

A filmografia 13,20. Mi meraviglia il suo commento che difende Ratzinger da Bergoglio nel film: già 2 papi a confronto in opposizione dovrebbe parlare di suo, ma tralasciando perché non mi interessa il discorso di fronte alla blasfemia che lei non cita di un Gesù gay che fa il paio solo colla immagine blasfema di Saviano, tale che qualunque cattolico dovrebbe gridare di orrore e magari dovremmo avanzare una denuncia per vilipendio alla Religione. Di voci del clero non ne ho udita tranne don Minutella….onore al merito.

https://www.provitaefamiglia.it/petizione/firma-contro-il-film-blasfemo-su-gesu-omosessuale-di-netflix



Anonimo ha detto...

Con il senno di poi, si può dire che la profezia era il semplice aggiornamento dei lavori in corso di cui lui era ed è uno dei capi cantiere.

mic ha detto...

Mi meraviglia il suo commento che difende Ratzinger da Bergoglio nel film

Obbiettivamente, per quanto si possano criticare le ambiguità di Ratzinger, il suo ritratto (soprattutto se paragonato a quello del successore) non regge ed è fazioso...

Anonimo ha detto...

OT, ma forse no, se pensiamo ai burattinai...

La droga Spice sta conquistando il mercato italiano, si tratta di una sostanza sintetica, un mix di erbe i cui effetti ricordano quelli della cannabis, ma le cui conseguenze sulla salute sono di gran lunga peggiori.[...]
La Spice è conosciuta anche come la droga degli ‘zombie': nei mesi scorsi infatti sono stati pubblicati online video di persone sotto l'effetto di questa droga che sembrano dei veri e proprio morti viventi.

Spice in Italia. Secondo lo studio ‘Espad Italia’ dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), i giovani del nostro Paese sono grandi fan della Spice, che si piazza comunque in seconda posizione: alla numero uno c'è la cannabis. Preoccupa l'ascesa di questa droga degli zombie poiché i suoi effetti sul lungo periodo ancora non sono noti.

https://scienze.fanpage.it/la-spice-piace-agli-italiani-cos-e-la-droga-sintetica-simile-alla-marijuana-e-perche-fa-male/p2/

Aloisius ha detto...

Farinella, in una Chiesa degna, dovrebbe essere scomunicato subito.
Chi compie un gesto simile, gravissimo, ha infatti perso la fede e non è più cristiano, mi sembra oggettivamente evidente.
E crea grande scandalo.

In tv ho visto che il tizio commette anche abusi liturgici, come consentire ai fedeli di andarsi a prendere l'Ostia sull'altare e inzupparla nel calice, mentre lui sta seduto e legge.
Ho letto qualche anno fa suoi commenti da estremista di sinistra, uno schifo totale, odia il cattolicesimo.
Eppure sono anni che fa il comodo suo e nessun superiore fiata.

Don Minutella, invece, (pur non piacendomi) per aver criticato troppo gli abusi di questa gerarchia gesuita senza Gesù, è stato scomunicato.

Le bestemmie, il silenzio sullo sterminio dei cristiani, le profanazioni e gli incendi delle Chiese, gli abusi di ogni tipo da parte del clero e dei fedeli, le eresie del finto papa, che nega la divinità di Gesù Cristo e i dogmi mariani e ogni giorno ci affligge con i suoi sproloqui pseudo politici e ideologici, i due papi, gli attacchi anticristiani islamici e la difesa dell'islam da parte delle televisioni e della Chiesa cattolica, Lutero, Pachamama, banchetti, balli, spettacoli indegni e Sardine nelle chiese, ora anche chiuse per Natale col benestare implicito del vescovo e del papa, ecc., ecc., ecc...

Se non è questa la grande apostasia delle profezie e un tempo apocalittico, quantomeno preparatorio, non so quale possa esserlo!

Anonimo ha detto...

28 décembre, Saints Innocents, Rosaire et Messe en réparation du péché d'avortement - Église Sainte-Catherine d'Alexandrie
Salvéte, flores mártyrum,
quos lucis ipso in límine
Christi insecútor sústulit,
ceu turbo nascéntes rosas ...
aram sub ipsam símplices
palma et corónis lúditis.

Anonimo ha detto...

By Andrea Sandri:
Sinarchia

Indipendentemente dal segno ideologico di alcuni suoi attuali nemici, ciò che la globalizzazione cerca è il progetto sinarchico di un dominio economico centralizzato del mondo intero, che, all’opposto dell’universalità morale della Chiesa cattolica, non tiene in alcun conto di un ordine etico di pace.
- Á. d'Ors, Bien común y enemigo público, cit., p. 62

Marisa ha detto...

OT

Seminario "Il Cuore Centrato - Integrare l'amicizia, l'effettività e la sessualità nella consacrazione"
Ateneo Pontificio Regina Apostolorum - GEN-MAG 2020

https://www.upra.org/wp-content/uploads/2019/11/Corso-Semestrale-ISSR-brochure_BASSA.pdf

Da Fb ha detto...

Vaticano e Palazzo Chigi ormai sono la stessa cosa. Dice papa Conte “possiamo anche continuare a coltivare la propaganda ma lo vediamo tutti che abbiamo bisogno dei migranti. I migranti sono quelli che ci aiutano in tante attività che molti nostri concittadini non sono più disponibili a svolgere, non abbiamo sufficienti forze lavoro”. Capito italiani? Il lavoro non manca, siete voi che non avete voglia di lavorare ve lo dice papa Giuseppi.

Da Fb ha detto...

Cialtrone di un Conte fate una legge per cui certi lavori non siano sottopagati e quindi solo per immigrati e poi vedi come gli italiani fanno tutti i lavori! CIALTRONE!

da La Verità ha detto...

L'Onu condanna le persecuzioni birmane contro la minoranza musulmana dei Rohingya, ma tace sugli assalti armati alle chiese. E se il Papa a Natale ha sfiorato il tema, i media hanno rilanciato solo i suoi appelli pro accoglienza, unico argomento che interessa.

Anonimo ha detto...

L’archevêque de Cracovie estime que Greta Thunberg représente un danger pour le christianisme
http://belgicatho.hautetfort.com/archive/2019/12/30/greta-thunberg-un-danger-pour-le-christianisme-selon-l-arche-6201588.html

Anonimo ha detto...

La Chiesa ha affrontato molte crisi, molte volte è sembrata soccombere dinanzi al potere di Re, imperatori, riformatori eretici, ma ha sempre avuto una ripresa, dovuta alla potenza dello Spirito Santo che ha di volta in volta suscitato Santi, Ordini, Papi, ispirato Concilii a cui seguirono conversioni al Vangelo. Oggi è venuta a mancare la risposta umana alla chiamata divina. La Chiesa non ascolta lo Spirito Santo ma i desideri dell'uomo per questo Dio ammutolisce. Tra non molto tuonera'