Oggi, durante la celebrazione della prima preghiera del venerdì da quando il governo turco ha deciso di ripristinare le funzioni di culto ad Aya Sofia, il khatib (colui che fa il sermone) impugnava una spada che sembra essere la prestigiosa spada del Sultano Mehmet II autore della conquista di Costantinopoli nel 1453. (v. precedente qui)
Da Santa Sofia arrivano immagini tristissime. È la prima preghiera islamica dopo 86 anni e la riconversione in moschea.
Sono arrivati fedeli da tutta la Turchia.
Hanno pregato tutta la notte.
Il governo ha coniato una moneta
che porta due date: “1453-2020”.
Per loro era una storia interrotta dalla caduta di Costantinopoli.
I giornali vicini al governo Erdogan
parlano di “giorno della Resurrezione”.
La Turchia reislamizzata ha lanciato
il suo guanto di sfida a un Occidente
e a una cristianità che, come istituzione, lavora instancabilmente e con ammirevole coerenza, per la propria decadenza e autodistruzione.
Hanno riconvertito a moschea quella che fu la chiesa più importante al mondo per quasi mille anni, ne hanno coperto i meravigliosi mosaici della Madonna e di Gesù; sopra gli imam in preghiera, e lo hanno fatto senza che ci fosse neanche un sussulto dall’altra parte, come se non aspettassimo altro che farci da parte con la nostra storia.
(G. Meotti)
* * *
Santa Sofia: arcivescovo greco ortodosso indice giornata di lutto: "giorno di sofferenza per tutta la Cristianità"
L'arcivescovo ortodosso di Atene, Sua Beatitudine Ieronymos, primate della Grecia e della Chiesa Greca Ortodossa, ha definito oggi, 24 luglio 2020, "giorno di lutto e sofferenza", perché sarà recitata, dopo 86 anni, la prima preghiera musulmana nella basilica di Santa Sofia a Istanbul (ex chiesa cristiana greco-ortodossa e chiesa più importante per la cristianità per più di 1000 anni). (La notizia è stata data in Italia da il Messaggero.)
E da Sua Santità Papa Francesco... sole sette parole di "dolore". E stop.
Di seguito alcuni nostri dettagli che abbiamo preso qui su Ekathimerini.
Oggi, si legge, alle ore 20:00, in concomitanza con l'inaugurazione della ex chiesa cristiana
di Αγία Σοφία (Hagia Sofia), in moschea (che avverrà con la recita di letture e preghiere musulmane) l'arcivescovo officierà una funzione nella cattedrale metropolitana ortodossa di Atene, nel centro di Plaka.
L'arcivescovo greco ha condannato con parole dure la trasformazione della basilica, che era un museo dal 1934, dicendo che questo venerdì "è un giorno di lutto e sofferenza per tutta l'ortodossia, il cristianesimo e tutto l'ellenismo". Trasformazione che venne criticata fortemente da molti istituzioni internazionali.
Hagia Sophia fu costruita durante il regno dell'imperatore bizantino Giustiniano e divenne la chiesa cristiana più significativa di tutta la cristianità per quasi mille anni, prima della sua conversione in una moschea dai turchi ottomani sulla scia della loro conquista di Costantinopoli Istanbul) e lo stata fino al 1934 quando divenne museo per volere di Ataturk, padre della Turchia moderna.
Roberto - Fonte
37 commenti:
Quella chiesa non ha alcun significato religioso per i mussulmani. E' invece un simbolo di vittoria militare. Per questo sono così felici. Noi grazie al papa Paolo VI abbiamo restituito il simbolo della nostra vittoria: la bandiera di Lepanto. Fosse andata altrimenti adesso potremmo sventolarla.
Qualcuno ha definito il gesto di Erdogan un gesto di debolezza. Forse sarà anche così, ma mi pare che sui musulmani abbia invece fatto molta presa.
Messe a punto, si fa per dire...
-- "l'imperatore bizantino Giustiniano..". Giustiniano era formalmente ancora imperatore romano, nell'esercito la lingua ufficiale era ancora il latino. L'impero comincia a diventare "bizantino" gradualmente, processo inevitabile di sua ellenizzazione formale, ufficiale - dopo il fallimento del tentativo di Giustiniano di riconquistare anche la metà occidenale dell'impero, ormai perduta, suddivisa tra i Germani invasori. Riconquistò parte della Spagna, l'Italia (che poco dopo dovette spartire di fatto con i Longobardi nuovi invasori), tutta l'Africa del Nord. Ma fu un'impresa che sfiancò l'impero, superiore alle sue forze e, alla fine, rovinosa per l'Italia, devastata e distrutta da venti anni di guerra tra "bizantini" e Goti, suddivisa poi tra di loro a macchia di leopardo, i barbari sulle dorsali e nella pianura padana, i bizantini lungo le coste, partendo dal sud.
-- la reazione cattolica allo sfregio turco-musulmano della riconversione di Santa Sofia al culto islamico (certo non si tratta di una "riconsacrazione" concetto inapplicabile ad una religione come l'islam) appare molto blanda per non dire inesistente? Dal Concilio in poi i cattolici non sono stati educati alla cultura del "dialogo", a scoprire quanto sono bravi e buoni gli altri, tutti gli altri, insomma ad un atteggiamento nei confronti del mondo che più vile non potrebbe essere? Di cosa ci meravigliamo, allora? Di non sintire il ruggito del topo?
MP
Sempre successo così x castigo di Dio, che significa giustizia di Dio: volete non rispettare i comandamenti?.....vi tenete il padrone del mancato rispetto, satana.
Mi fu detto, da un'amica che riportava una profezia di non so chi, il compito dei Musulmani è di far ritrovare la fede in Gesù Cristo ai Cristiani.
Il giornale on line dei Fratelli Musulmani (gli amici di Silvia Romano) ne dà trionfale annuncio.
Più grave di una illustre basilica cristiana diventata moschea, è il silenzio da parte delle nostre autorità ecclesiastiche, un silenzio assenso. Le cattedrali possono anche cadere per terra come è successo nel passato al tempio di Gerusalemme Ciò che conta è la fede in Gesù Cristo, una Fede che nel nostro tempo è molto languida e superficiale, ciò spiega la possibilità che le chiese diventino moschee.
Castellaz Giovanni
@Anonimo
24 luglio 2020 19:25
Ora con grande chiarezza capiamo che dovrebbe essere severamente proibito ad un papa di essere al passo dei tempi svendendo la Storia della Chiesa, in particolare per compiacenza mondana.
Il Signore ha voluto che il vessillo maomettani tornasse in Turchia per ricordarci che la Fede non consente di vivere di rendita ma va conquistata giorno per giorno. Riprenderemo la Basilica un giorno, questo è ciò che trasmetto ai miei figli: a livello terreno prima va presa Hagia Sophia e poi edificare un santuario mariano sulla kaaba. Tutto ciò è però secondario rispetto a restare in grazia di Dio perché al Nemico nulla importa delle umane vicende se non per procurarsi anime. Il demonio è proprio fedele al motto "Francia o spagna purché se magna"
GIUSTO PER FARE MEMORIA...
Pochi lo sanno, ma in Turchia, secondo un'antica tradizione cristiana, sarebbe precipitato Satana, scacciato dal Paradiso. E lì, secondo l'Apocalisse, sarebbe il suo trono. Si legge "All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli: So che abiti dove satana ha il suo trono" (Ap 2, 12-13). Pergamo era famosa nell'epoca greco-romana per l'Asclepion, cioè il tempio dedicato ad Asclepio, il dio della medicina (il cui simbolo era un serpente attorcigliato intorno ad una verga).
Nella città sorgeva anche il Traianeum, l’imponente tempio dedicato alla maestà imperiale. Qui, secondo un'antica passio, il racconto del martirio, di San Antipa, battezzato da Giovanni e primo vescovo della città, proprio sulla spianata di questo tempio testimoniò la propria fede, spingendo alla conversione il popolo lì radunato.
Tra l'altro nella regione, che prendeva il nome della città (Pergamon) - in cui peraltro era nato Galeno - sorgeva Ierapolis (o Gerapoli), che era stata fondata da un re pergamita, la quale, oltre ad essere il luogo di sepoltura dell'apostolo Filippo, era famosa per il santuario a Plutone/Ade, il dio degli inferi ..... . Quindi, tutto diventa chiaro.
Ecco perché ho sempre detto che Satana è ..... turco.
E non è un caso che oggi dalla ex Santa Sofia siano stati lanciati propositi belligeranti verso l'Occidente impugnando la spada di Maometto II, quello che fece cadere Costantinopoli. Un'allusione alla conquista di Roma (che peraltro era stata vaticinata dal c.d. "profeta" islamico)????
(Francesco Patruno)
Ad Instanbul, nel primo venerdì di preghiera a Santa Sofia, ora diventata moschea, a far scalpore è un gesto dell'imam Ali Erbas (ministro degli Affari religiosi in Turchia) che ha salito le scale del pulpito con una spada ottomana in mano. Un gesto che nel mondo cristiano è stato interpretato come un segno di sfida.
Alcuni giornalisti gli hanno chiesto come dovesse essere interpretato questo gesto, e l'imam ha spiegato che la spada ottomana è "una tradizione nelle moschee che sono il simbolo della conquista e Hagia Sophia (Santa Sofia, ndr) è un simbolo di conquista". Una mossa, quindi, non casuale. Un'azione altamente simbolica che soddisfa l'aspirazione neo-ottomana di Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco che ha voluto la conversione in moschea di Santa Sofia.
L'ESPANSIONISMO ORAMAI È INIZIATO DA TANTI ANNI! PIÙ DI VENT'ANNI FA ORIANA FALLACI LO SCRISSE NEI SUOI LIBRI!
La resa cominciata con i papi conciliari
L'espansionismo è cominciato con la resa dei papi conciliari al nemico, sono loro che hanno sdoganato l'islam e tutto il pantheon delle religioni non cristiane, imbottendoci la testa con il loro menzognero "dialogo" - perché sono solo menzogne le affermazioni che noi avremmo in comune con i maomettani la fede in Abramo, la fede nel Dio unico (essi adorerebbero con noi un Dio unico), che essi onorano Gesù figlio di Maria (Gesù, considerato un profeta dell'Islam e non il Verbo incarnato mentre la Maria del Corano sarebbe una "sorella di Aronne" non meglio identificata, la quale i cristiani adorerebbero nella loro Trinità al posto dello Spirito Santo, a loro ignoto!). Loro, quei papi, che hanno reso pubblico omaggio al Corano, un libro che nega tutte le verità fondamentali del cristianesimo...
Il distruttore della liturgia cattolica e non solo (perché ha posto il centro di gravità della Curia nella Segreteria di Stato, organo politico-diplomtico, al posto del Sant'Uffizio, organo dottrinale e disciplinare, come si conveniva alla Chiesa-istituzione), Paolo VI, ha restituito ai Turchi la bandiera dell'ammiraglia turca conquistata a Lepanto, nave presa d'assalto dai cristiani con mischie feroci, protagonisti principali i sardi allora al seervizio della Spagna, imbarcati sulle galee spagnole.
Giusto un Paolo VI poteva fare un gesto simile, di vergognosa ripulsa delle imprese militari dei cattolici contro il nemico della fede musulmano.
Stare ora a piangere sul latte versato dai papi CCVIIisti mentre la chiesa continua a versare kilolitri di ulteriore latte sul quello versato dai precedenti papi, nel silenzio assenso dei fedeli, è parimenti deprecabile. Questa generazione non ha Fede e forza che consentano il naturale passaggio dal lamento di resa incondizionata a parole ed atti virili da pari se non superiori sul campo. Certamente le pratiche erotiche omo/etero del clero cattolico ne hanno depotenziato mente e corpo. Modernismo e CCVII sono lo specchio, in pensieri, parole, opere ed omissioni, della perduta purezza di un clero rammollito dal e dai vizi della carne che hanno reso la sua mente demente, insana.
https://www.churchmilitant.com/news/article/muslims-claim-cordoba-cathedral
L'Alto Comitato per la Fratellanza umana si è infranto su Hagia Sophia , Nantes e le intenzioni di Muhammad Al-Qasimi. RIP
Andrea Carradori
Tristissima, ma grande lezione per noi cattolici che abbiamo tolto ai nostri culti liturgici gesti di grande significato (baldacchini, cappa magna, triregno, nelle processioni divise delle congregazioni laicali ecc) in nome di cosa? Me ne viene in mente una sola: sminuire, nascondere, se non addirittura negare la regalità sociale di Cristo.
L'impero bizantino è morto ed è morto di morte violenta già nel 1453. Finita la turcocrazia alla quale erano sottomessi, i greci hanno sempre accarezzato l'idea di riprendersi Istanbul che loro continuano a chiamare Costantinopoli. Non comprendono che la storia è fatta anche di svolte senza ritorno, il che è grave. Così hanno tentato di farlo all'inizio del '900 subendo una disfatta storica. Santa Sofia, simbolo della Cristianità tardo antica e medioevale, non gli appartiene più ma loro fanno ancora riferimento ad essa come se il Cristianesimo dovesse necessariamente volgersi al passato e non avesse in sé la potenzialità di creare nuovi luoghi santi simbolici. Questo continuo volgersi al passato, fino a indire una giornata di lutto per il ritono di Santa Sofia a moschea, mi sembra molto grave: significa vivere nel sogno e manifestare una grande incapacità di gestire il presente. La Chiesa è il luogo in cui convivono cose vecchie e cose nuove ma non è un museo, il Cristianesimo non è la fotocopia statica di quanto è sempre stato ma è la stessa tradizione che vive nel tempo e lo santifica. Il Cristianesimo non vive nel sogno, vive nel tempo! Poi ci sono le patetiche distorsioni della storia come quella di ritenere Santa Sofia greca! No, Santa Sofia era bizantina ossia fatta da un imperatore non greco, Giustiniano che parlava il greco come oggi un italiano può parlare l'inglese, una lingua franca. La riduzione di un impero multietnico ad una situazione monocolore, monoculturale e monoetnica è lo sfondo del piagnisteo odierno dei greci sulla nuova perdita di Santa Sofia. Essi piangono di perdere quello che hanno perso da secoli mentre non si accorgono che stanno realmente perdendo sul piano della credibilità religiosa con un patriarca (Bartolomeo) prigioniero di fatto della CIA che si sta mettendo contro tutti gli altri patriarchi con scelte ecclesiologiche a dir poco discutibili. Piangono di perdere ciò che da secoli è perso e non piangono di perdere quello che fino ad ora hanno avuto, non riconoscendolo. Tutto ciò ha qualcosa di patologico....
''Sinceramente, vederla museo indifferentista (figlio della concezione massonica tipica di quella che fu la Turchia post-ottomana) o moschea della Turchia neo-ottomana, mi cambia poco. Come mi cambierebbe poco vederla in mano agli scismatici greci.'' da Radiospada
Condivido.
Molti di quelli che si disperano per la spada musulmana a Santa Sofia sono gli stessi che difendono a spada tratta pontificati e documenti che hanno fatto dell'ecumenismo e della libertà religiosa pilastri irrinunciabili, come fossero connaturali alla Fede cattolica.
(Massimo Micaletti)
Interventi come quello di Ad superna semper intenti e dell'anonimo che cita Radio Spada esemplificano bene gli opposti estremismi.
La prima preghiera islamica nella Basilica di Santa Sofia riconvertita in moschea, tra la flebile protesta della Grecia e della sua Chiesa ortodossa, un bisbiglio di Papa Francesco e il silenzio assordante degli Stati europei, è una devastante sconfitta dell’Europa. In questo contesto si comprende l’euforia del Presidente turco Erdogan che ha dichiarato di aver realizzato il suo "più grande sogno". Non è accettabile che dopo essere stata convertita a moschea nel 1453 sgozzando i sacerdoti sull’altare, la Basilica di Santa Sofia venga oggi riconvertita a moschea con un decreto di Erdogan nel nome del “diritto sovrano”. Se si accreditasse questa logica, qualora ad esempio gli islamici dovessero anche democraticamente conquistare il potere in uno Stato europeo, un’ipotesi non del tutto fantasiosa, avrebbero il “diritto sovrano” di convertire le chiese in moschee, e la tragedia ulteriore è che lo farebbero tra l’indifferenza degli europei scristianizzati che ormai in chiesa non ci vanno più. Erdogan va fermato perché è una minaccia all’Europa e alla nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane
Buongiorno amici. Ieri è stato un giorno di lutto per la nostra civiltà europea laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, greco-romane, umaniste e illuministe. La prima preghiera islamica nella Basilica di Santa Sofia riconvertita in moschea, tra la flebile protesta della Grecia e della sua Chiesa ortodossa, un bisbiglio di Papa Francesco e il silenzio assordante degli Stati europei, è una devastante sconfitta dell’Europa.
Per 1400 anni l’Europa è stata costretta a combattere per non essere sottomessa all’islam. Dopo l’invasione delle sponde orientale e meridionale del Mediteranno, la cui popolazione fino al Settimo secolo era al 98 per cento cristiana, gli eserciti islamici occuparono la Spagna per circa otto secoli, la Sicilia per circa tre secoli, crearono avamposti militari ovunque in Europa. Senza le vittorie militari degli eserciti e delle flotte cristiane a Poitiers (732), la Reconquista (1492), Lepanto (1571) e Vienna (1683), anche l’Europa sarebbe già stata sottomessa all’islam.
In questo contesto si comprende l’euforia del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha dichiarato di aver realizzato il suo "più grande sogno" riconvertendo la Basilica di Santa Sofia in moschea. Costruita nel 537 dall’Imperatore Costantino, è stata per quasi un millennio la basilica più grande della cristianità. Nel 1453 il Sultano Maometto II, a cui Erdogan ha detto di ispirarsi, ribattezzato El Fatih (Il Conquistatore), dopo aver espugnato Costantinopoli e segnato la fine dell’Impero Romano d’Oriente, convertì la Basilica di Santa Sofia in moschea con l’aggiunta di quattro minareti. Nel 1935 il fondatore della Repubblica di Turchia Mustafa Kemal Ataturk, ateo e anti-islamico, la trasformò in un museo. Il 10 luglio 2020 Erdogan con un decreto presidenziale ha riconvertito la Basilica di Santa Sofia a moschea. La decisione di Erdogan è arrivata un’ora dopo il verdetto con cui il Consiglio di Stato turco aveva annullato il decreto del 24 novembre 1934 di Ataturk.
È fondamentale conoscere la Storia. La notte del 28 maggio 1453 fu celebrata nella Basilica di Santa Sofia l’ultima messa cristiana in presenza di una folla di fedeli ortodossi e latini. Nella mattinata del 29 maggio, mentre i sacerdoti stavano celebrando la messa mattutina, irruppero i soldati ottomani che avevano espugnato Costantinopoli. I sacerdoti furono sgozzati sull’altare. I fedeli maschi furono sterminati. Le donne e i bambini furono stuprati e ridotti in stato di schiavitù. Esattamente come fece Maometto nel corso delle razzie delle carovane dei commercianti o dei pellegrini della Mecca. Costantinopoli fu ridotta in un mare di sangue.
....segue
Il Sultano Maometto II, per un verso colto e per l’altro sanguinario, morì nel 1481 mentre stava preparando l'invasione dell'Italia. Fu lui a ordinare la strage di Otranto nel 1480, culminata nella decapitazione di circa settemila otrantini e nel rapimento di seimila donne e bambini che furono deportati e sfruttati come schiavi. C’è un detto attribuito a Maometto, considerato veritiero dai musulmani, secondo cui dopo Costantinopoli anche Roma sarà sottomessa all’islam. Di fatto Roma è già stata invasa due volte dai corsari saraceni, nell’830 e nell’846, e per due volte gli islamici saccheggiarono la Basilica di San Pietro. Qualora i turchi-ottomani fossero riusciti a conquistare Vienna nel 1683, avrebbero proseguito fino alla conquista di Roma. La reazione flebili delle Chiese cristiane e il silenzio assordante di questa Europa scristianizzata sono un brutto presagio per il nostro futuro. Erdogan si proclama vincitore, come Maometto II si considera un “Conquistatore dell’islam”. Ieri ha fatto coniare una moneta celebrativa della riconversione della “Grande Moschea di Santa Sofia” in cui sono impresse due date: 1453-2020. La Storia, secondo Erdogan, si è ricompattata unendo la conquista di Costantinopoli e la prima conversione a moschea di Santa Sofia nel 1453 con la seconda conversione nel 2020. Erdogan realizza così la continuità storica tra lui e il Sultano Maometto II, l’artefice della sconfitta dell’Impero Romano d’Oriente, che Erdogan vuole emulare.
Erdogan deve essere fermato. È l’uomo più pericoloso del Medio Oriente. L’esercito turco è impegnato in azioni di guerra a Cipro, Iraq, Siria, Somalia, Libia e Qatar. È il protettore politico dei Fratelli Musulmani, movimento radicale islamico a cui aderiscono i terroristi palestinesi di Hamas. È tra i principali finanziatori delle moschee nel mondo. Usa le comunità turche in Europa come un cavallo di Troia per promuovere l’islamizzazione incentivando la crescita della natalità dei turchi. Ieri le campane in tono funebre hanno risuonato nella metà libera di Cipro, l’altra metà è occupata dal 1974 dall’esercito turco tra l’inerzia dell’Unione Europea a cui Cipro aderisce. Come può l’Unione Europea accettare che il territorio di un proprio Stato membro sia militarmente occupato dalla Turchia, con cui oltretutto intrattiene stretti rapporti economici e che è persino in attesa di far parte anch’essa dell’Unione Europea? Come può l’Unione Europea non condizionare il proseguimento dei rapporti con la Turchia al ritiro del suo esercito da Cipro, al riconoscimento del genocidio di un milione e mezzo di cristiani armeni, all’accettazione del diritto all’auto-determinazione del popolo curdo, al rispetto dei diritti fondamentali della persona compresa la libertà religiosa dei cristiani?
....segue/2
Rifugiarsi nel formalismo diplomatico della “vicenda interna” della Turchia, come se uno Stato potesse agire arbitrariamente nei confronti dei luoghi di culto altrui oltretutto con un rilevante interesse storico, significa scegliere la politica dello struzzo rifiutandosi di guardare in faccia alla realtà. La Basilica di Santa Sofia è tra le più antiche e più grandi chiese al mondo, è stata designata dall’Unesco a “patrimonio dell’umanità”. Non è accettabile che dopo essere stata convertita a moschea nel 1453 sgozzando i sacerdoti sull’altare, venga oggi riconvertita a moschea con un decreto di Erdogan nel nome del “diritto sovrano”. Se si accreditasse questa logica, qualora ad esempio gli islamici dovessero anche democraticamente conquistare il potere in uno Stato europeo, un’ipotesi non del tutto fantasiosa, avrebbero il “diritto sovrano” di convertire le chiese in moschee, e la tragedia ulteriore è che lo farebbero tra l’indifferenza degli europei scristianizzati che ormai in chiesa non ci vanno più.
Cari amici, Erdogan ha realizzato il suo “più grande sogno” capeggiando la prima preghiera islamica nella Basilica di Santa Sofia dopo la dissoluzione del Califfato islamico turco-ottomano solo perché l’Europa è inesistente come forza politica e militare unitaria e perché la civiltà europea è in declino. Più che preoccuparci della forza politica e militare della Turchia, dobbiamo occuparci della nostra fragilità. La Storia ci insegna che gli imperi e le civiltà muoiono non per la forza del nemico ma per la propria fragilità, la causa è il suicidio non l’omicidio. Erdogan impone all’Europa una risposta unitaria perché rappresenta una minaccia all’insieme dell’Europa. L’assenza di un’opposizione europea e internazionale non potrà non incoraggiare Erdogan a procedere nella sua strategia di riesumazione di un Califfato islamico con cui l’Europa sarà comunque costretta a fare i conti.
Magdi Cristiano Allam
https://www.agi.it/estero/news/2020-07-25/grecia-nemica-islam-turchia-erdogan-9253837/
I fatti parlano chiaro, non possiamo fare nessun affidamento su un'Europa incentrata sul danaro e sulla dissoluzione morale, dove i dettami cattolici vengono ignorati intenzionalmente e ogni giorno sostituiti dall'ipocrisia che mai può essere inculcata, né in privato, né in pubblico.
Quello che possiamo fare è ricompattarci come Italia, sotto la Chiesa Cattolica. Entrambe depurate dai veleni della dissoluzione.
Se la nostra Fede non trova la forza di liberarsi dei traditori interni come e quando mai potrà affrontare il nemico, qualsiasi nemico esterno?
I lamenti sono inutili. Sarebbe utile invece far barriera contro la losca dissoluzione interna religiosa e politica.
Per il momento Mons. Viganò potrebbe darci qualche dritta, di tanto in tanto, se e quando lo riterrà opportuno; è credente, è italiano; non soggetto ad alcun rispetto sociale del potere per il potere; preoccupato sinceramente e lucidamente della deriva della chiesa e della sorte delle anime di ogni paese.
“Sessanta milioni di italiani sono costretti ad ascoltare un solo megafono che urla da tutti i sette canali televisivi del potere, sempre con le stesse facce. Una trentina di persone che decidono cosa devono ascoltare 60 milioni di italiani”.
Ieri è stato un giorno triste ........... mentre Erdoğan, faceva coprire i mosaici della cristianità, la chiesa più importante del mondo per quasi mille anni è stata riconvertita con un’alzata di spalle. Oggi le chiese cattoliche avrebbero dovuto suonare le campane a lutto, ma c’è stato solo silenzio. Del resto in Occidente va in scena l’auto censura della storia e l’auto combustione delle chiese. "La rinascita di Santa Sofia è un saluto dal nostro cuore a tutte le città che simboleggiano la nostra civiltà. Da Buchara all’Andalusia". Il presidente turco guarda già oltre..
SAINTE-SOPHIE: «NOUS OCCIDENTAUX, DEVONS NOUS RÉARMER FACE À LA MONTÉE DE L’ISLAMISME»
.....
“La nostra incapacità di imporci di fronte a Erdogan e all'islamismo deriva dalla nostra incapacità di pensare a noi stessi come uno spazio di civiltà cristiano”
...
FIGAROVOX/TRIBUNE - Le président turc a officialisé aujourd’hui la reconversion de la basilique Sainte-Sophie en mosquée faisant fi de toutes les critiques adressées par l’Occident. Notre incapacité à nous imposer face à Erdogan et à l’islamisme découle directement de notre incapacité à nous penser comme espace civilisationnel affirment Laurence Trochu et Sébastien Meurant.
https://www.lefigaro.fr/vox/religion/sainte-sophie-nous-occidentaux-devons-nous-rearmer-face-a-la-montee-de-l-islamisme-20200724
2° Aggiornamento sulla vicenda Santa Sophia.
Il presidente USA Donald Trump ha espresso il suo totale dissenso per la decisione di Erdogan di trasformare Santa Sofia in una moschea.
Trump ha detto di essere preoccupato per le minoranze religiose ed etniche che vivono in Turchia e per il mancato rispetto dei diritti umani.
Trump si è dichiarato totalmente dalla parte della Chiesa Greco Ortodossa del mondo Ellenico e al fianco del patriarca Bartolomeo.
Trump ha anche affermato che inizierà subito a prendere provvedimenti.
L'arcivescovo Elpidoforo ha ringraziato.
Vediamo che cosa accadrà.
"... Da Buchara all’Andalusia".
Chi troppo vuole nulla stringe. Tempo al tempo!
AGI - “Kemal Ataturk decise di trasformare Santa Sofia nel 1934, e allora era moschea ottomana, perché voleva sottolineare il fatto che lo Stato turco e il suo governo sono laici. Era anche un messaggio lanciato a livello internazionale”. Come a dire: "Siamo diversi dagli altri Paesi e governi musulmani, noi vogliamo far parte del mondo occidentale". È quanto risponde lo scrittore turco Orhan Pamuk in un’intervista a la Repubblica. Ora invece, sostiene lo scrittore “stanno annullando quel messaggio con un discorso populista, anti-occidentale e islamico. È ovvio che è la nazione a decidere il destino di Aya Sofya. Ma ci sono milioni di turchi come me che credono nel secolarismo e si oppongono a questa decisione”. Perciò, dichiara Pamuk, quel che si sta facendo “è un errore, un errore populista. E temo che ci costerà”.
OGNI VERA CIVILTÀ DEVE RIFERIRSI A UN CENTRO ALTRIMENTI NON PUÒ ESSERE CHIAMATA TALE
Insomma, il Sacro Romano Impero fu l'assestarsi dell'avventura, soprattutto nella Francia carolingia, non senza quell'aspirazione a un CENTRO, che il germanesimo anteriore non aveva mai sentito. Questo CENTRO rimase cristiano e romano anche quando Roma divenne un villaggio. Impadronitisi del potere, i Germani capirono che il loro spostarsi nello spazio non poteva creare un futuro se non si riferiva a un CENTRO, quanto meno ideale. Allora conservarono, ripensarono e trasformarono quel CENTRO che avevano trovato in Roma.
Le radici classiche dell'Europa, Vittorio Mathieu
Ergoglio et Berdogan, même combat : la fraternité humaine !
Alta tensione tra Grecia e Turchia, mentre a Cipro i nazionalisti filo-ellenici manifestano in strada
https://www.crisiswatch.it/alta-tensione-tra-grecia-e-turchia-mentre-i-nazionalisti-a-cipro-manifestano-in-strada/
AGI - “Kemal Ataturk decise di trasformare Santa Sofia nel 1934, e allora era moschea ottomana, perché voleva sottolineare il fatto che lo Stato turco e il suo governo sono laici. Era anche un messaggio lanciato a livello internazionale”. Come a dire: "Siamo diversi dagli altri Paesi e governi musulmani, noi vogliamo far parte del mondo occidentale". È quanto risponde lo scrittore turco Orhan Pamuk in un’intervista a la Repubblica. Ora invece, sostiene lo scrittore “stanno annullando quel messaggio con un discorso populista, anti-occidentale e islamico. È ovvio che è la nazione a decidere il destino di Aya Sofya. Ma ci sono milioni di turchi come me che credono nel secolarismo e si oppongono a questa decisione”. Perciò, dichiara Pamuk, quel che si sta facendo “è un errore, un errore populista. E temo che ci costerà”.
Lecito ingannare gli infedeli riguardo l'islam
La taqiyya, o kitmān, indica la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l'adesione all’islam e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica se questo aiuta l’espansione dell’islam. E’ un concetto che i musulmani attuano nell’opera di proselitismo in ambito non islamico, dissimulando alcuni aspetti dell'Islam che non risultano condivisibili da parte della maggioranza dei non musulmani. Questo, ovviamente, intanto che l’islam non ha messo radici stabilmente nella società ove si sta insinuando.
Dal Corano e dalla Sunna: Sura 3-28 - I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro. Allah vi mette in guardia nei Suoi Stessi confronti. Il divenire è verso Allah.
Sura 16-106 - Quanto a chi rinnega Allah dopo aver creduto - eccetto colui che ne sia costretto, mantenendo serenamente la fede in cuore - e a chi si lascia entrare in petto la miscredenza; su di loro è la collera di Allah e avranno un castigo terribile.
Dalla Sunna: "Il Messaggero di Allah disse, ‘Chi è pronto ad uccidere Ka’b bin al-Ashraf? Ha proferito parole ingiuriose e ha danneggiato Allah e il Suo Apostolo.’ Maslamah si alzò e disse, ‘Vuoi che sia io ad ucciderlo?’ Il Profeta proclamò, ‘Si.’ Maslamah disse, ‘Quindi permettimi di mentire così che io sia in grado di ingannarlo.’ Muhammad disse, ‘Puoi farlo.’”
Ho paura, anzi credo che tutto ciò possa riguardare i cosiddetti mussulmani "moderati"!!!!
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