Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 19 luglio 2020

Vogliono impedirci di pregare. E lo dicono apertamente

Mi accingevo a scriverne; ma meglio non si poteva dire, come potete leggere di seguito. E ben venga che sia da parte di un intellettuale laico.

Poveri. Ci avevano provato veramente in tutti i modi, i sinceri democratici e i simpatizzanti del mondo arcobaleno, a minimizzare quanto accaduto a Lizzano, paese in provincia di Taranto il cui sindaco martedì sera – mentre i carabinieri stavano identificando degli attivisti Lgbt che protestavano fuori dalla chiesa di san Nicola, dove dei fedeli pregavano per la famiglia e contro il ddl Zan – ha poco democraticamente chiesto a costoro di andare «prima da quelli che stanno dentro».
Hanno sostenuto che quell’incontro di preghiera era stato convocato con un volantino pieno di parole d’odio: falso, quel volantino – pubblicato anche da Open, non un giornale cattolico – recitava:  «Rosario per la famiglia (per difenderla dalle insidie che la minacciano, tra cui il Disegno di legge contro l’omotransfobia)». Hanno evidenziato che i carabinieri erano stati chiamati da parroco, don Giuseppe Zito: e allora? Egli temeva semplicemente disordini, mica ha chiesto di identificare o schedare qualcuno.
Hanno, ancora, provato a dire che, se passasse la legge contro l’omotransfobia per il fallimento della quale nella chiesa di San Nicola si stava pregando, nulla cambierebbe per simili incontri di preghiera. Ecco, sono stati smentiti pure su questo. Parola di Massimo Battaglio, attivista Lgbt e firma del portale Progetto Gionata, il quale ha scritto su facebook: «Mi dispiace per il parroco di Lizzano, ma questa è precisamente una di quelle azioni che, giustamente, la legge Zan potrebbe punire».
«Sfido chiunque a credere», ha aggiunto Battaglio, «che si tratti davvero di una preghiera da non considerare come gesto provocatorio e di istigazione all’odio. Fateli pure, i vostri rosari blasfemi. Saranno gli ultimi». Che dire: finalmente! Per anni ci avevano assicurato che una legge contro l’omofobia serviva solo a tutelare gli omosessuali aggrediti (ovviamente già tutelati dal nostro ordinamento), ora vuotano il sacco: la norma servirebbe solo ad imbavagliare chi osa pregare per la famiglia. Liberticidi e fieri di esserlo. Olé. (Giuliano Guzzo - Fonte)

40 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente le maschere stanno cadendo una ad una !
Dal vello sintetico similpecora traspira un fetore..un fetore...

Catacumbulus ha detto...

Di fronte ad affermazioni così esplicitamente "liberticide", ossia minaccianti il tanto blasonato principio della libertà d'espressione e di culto, bisogna querelare!!! Ritengo ce ne siano ampiamente gli estremi. Esiste, se non erro, qualche associazione di avvocati cattolici, costituitasi per difendere la verità in casi del genere. Forza e coraggio, altrimenti le catacombe ce le ricostruiamo da soli.

Anonimo ha detto...

Il crescendo a cui stiamo assistendo dimostra, davanti a Dio Uno e Trino e al popolo, chi è il genitore 1 di costoro.

Ireneo ha detto...

Nostro Signore disse che i mercenari li riconosceremo dal fatto che alla vista del lupo scappano. A me pare che troppi Vescovi alla vista del lupo aprono le porte del recinto delle pecore. Ormai è chiaro che non combattono ma accolgono. I lupi, a branchi. Dio li faccia rinsavire.

Anonimo ha detto...

Adesso anche S.E. il vescovo di Taranto ritiene che la preghiera in Chiesa potrebbe essere divisiva e non aggregativa. "Politically correct". Mala tempora currunt... sed peiora parantur

Gabriele S ha detto...

E il 'progetto gionata' si autodefinisce come un gruppo di 'cristiani LGBT' per il dialogo e il confronto...
Vogliono mandare altri cristiani in galera

Da La Verità ha detto...

Organizzazione diffusa in grande stile

Un'app gratuita del motore di ricerca colora di rosso i nomi dei presunti omofobi: dalle nostre firme a Matteo Salvini, dal Vaticano alle femministe lesbiche non allineate.

Anonimo ha detto...

https://www.byoblu.com/2020/07/13/coronavirus-no-non-e-andato-tutto-bene-e-serravalle-r-volpi-byoblu24/

tralcio ha detto...

Il vangelo odierno dice dell'imminente divaricazione tra grano e zizzania.
Il commento alla parabola lo fa Gesù in persona, a scanso di equivoci.
Gesù in pratica non incarica chi è servo del padrone di sradicare la zizzania.
Lo faranno i suoi angeli mietitori, a tempo opportuno.
Che fine faranno i figli del maligno? Molto brutta e non ad opera dei figli del regno!
Ma come si diventa figli del regno?
Crescendo da grano buono, maturando sotto al sole, insieme alla zizzania.
Figli del regno si diventa se si sta, da grano, nel DNA del seminatore.
Ciò che, dopo il peccato originale, non siamo più per natura, lo diventiamo per adozione.
E' il mistero della grazia (l'amore misericordioso di Dio), in pienezza solo nella verità (restando nella fedeltà di quest'amore provvidente e indefettibile), attendendone il tempo.
E' il prologo del vangelo di San Giovanni, gloria di Dio piena di grazia-verità.
Ci dice figli adottivi del regno, nell'accoglienza della grazia di Dio, fattasi carne.
Dice di una tenebra che lo rifiuta: tutto ciò che sta accadendo rifiuta il Verbo-Dio-Gesù.
Il male che incombe, la zizzania, è seminata nella tenebra e nella falsità.
Purtroppo ha molti figli, che desiderano ostacolare i figli del regno.
Eppure il regno ha ancora tanti figli, negati dai poteri soggetti al principe del mondo.
Gesù è re dell'universo, ma non re di questo mondo, dove il male non l'ha seminato Dio.
Il grano che finirà nei granai deve maturare, restando nella grazia-verità.
La piena di grazia guiderà gli angeli mietitori al comando "fate tutto quello che vi dirà".
La piena di grazia ha portato la carne del Verbo che in principio era presso Dio ed era Dio.
C'è un misterioso coesistere di grano e zizzania, di grazia-verità e del suo contrario.
L'inno che apre il quarto vangelo, espunto dalla Santa Messa novus ordo, dice tutto.
La grazia-verità è opera di Dio, amore di Dio, fedeltà di Dio, sua rivelata conoscenza.
Accogliere questa grazia è il nostro compito.
Sradicare la zizzania non lo è, ma chiamare zizzania la zizzania, distinguendola tale, sì.
Chi sono io per giudicare la zizzania?
Posso essere come uno che per grazia di Dio la sappia distinguere dal grano.
E se fosse tutto uguale? Tutta natura, tutto figlio del campo?
Non sarebbe più il vangelo di Gesù, vero uomo e vero Dio, rivelazione del Dio Trinità.
Che dice che le tenebre non l'hanno accolto, il diavolo esiste, l'inferno c'è, non è vuoto.

Anonimo ha detto...

Vogliono impedirci anche di vivere normalmente

Ieri sera, a Roma, polizia municipale e carabinieri hanno violato leggi e costituzione, importunando cittadini che giravano in centro. Nel frattempo, spacciatori e immigrati clandestini agiscono indisturbati. Il sistema perseguita i cittadini onesti e lascia liberi i criminali.
Cesare Sacchetti

Anonimo ha detto...


L'odio di Sodoma contro la vera religione (1)

L'attivista omo che offende i veri cattolici chiamando blasfemi i loro Rosari e minacciandoli dicendo loro arrogantemente "saranno gli ultimi", mostra senza alcun pudore tutto il livore e tutto l'odio che nutre per la nostra santa religione. Chissà perché i nostri Rosari, recitati anche per la conversione e la salvezza dei peccatori, sodomiti e lesbiche inclusi ovviamente, debbano considerarsi "blasfemi". È il rovesciamento ormai abituale del significato normale e tradizionale delle parole, in un mondo dove il vizio è diventtato virtù, imposta questa virtù addirittura da leggi dello Stato, leggi che rappresentano la perversione del concetto stesso di diritto. Non solo del diritto naturale ma anche di quello positivo, visto che il fine dello Stato deve essere quello di mantenere, difendere, sviluppare la propria nazione, non di seppellirla nella più abietta corruzione dei costumi e nella conseguente denatalità.
L'omosessualità era punita come reato, una volta ma gli omo e le lesbiche erano considerati dei malati da compatire. Anche oggi il popolo la pensa così ma tace per paura. Piagnucolando sulla loro infelicità esistenziale, ottennero che il reato fosse abolito. Poi ci fu il colpo di mano di psicologi omo che riuscirono a farla derubricare dall'elenco delle patologie. L'esistenza del gene homo non è mai stata dimostrata, anche se i media cercano di far intendere il contrario. Inserita nelle rivendicazioni femministe, quella omo è riuscita ad ottenere lo status di c.d. "matrimonio", con tanto di figli fatti od ottenuti sappiamo come, diritto di adottare. Siamo poi arrivati al "transgenderismo", che non esiste in natura, è una cosa del tutto artificiale; alla proclamazione dell'indifferenza tra normalità e anormalità perché il sesso sarebbe una semplice opinione (tra l'altro, se è una scelta del soggetto, allora anche il comportamente omo deriva da una scelta e non ha senso dire "sono nato così, lo dovete accettare"; non ha senso anche dal punto di vista "gender" perché in tal modo l'omosessualità sarebbe un dato biologico immodificabile e non più una scelta).
E adesso stiamo arrivando a leggi che proibiscono con sanzioni incredibili chi voglia criticare il fenomeno, anche semplicemente citando la Bibbia e il Vangelo. Siamo giunti all'attacco aperto del fronte omo e femminista alla religione, sia cattolica che ebraica, inizio di una persecuzione che si annuncia in grande stile.
NEXT, WHAT? Che' la marea immonda non si fermerà certo qui. La caratteristica di tutti costoro (gli attivisti lgbt) è l' odio per tutti quelli che non sono come loro, che essi vogliono evidentemente umiliare e punire, rovinare in tutti i modi.
Come si è arrivati a tanto, a dare ad una minoranza di perversi un potere così grande, tale da distruggere inrere società con il loro vizio? E ci si è arrivati in una società che non è stata mai così tollerante verso le trasgressioni, di ogni tipo.
Senza la corruzione della Gerarchia cattolica, iniziatasi col Concilio, non si sarebbe arrivati a questo punto. La lobby gay, abbiamo visto tutti, è penetrata in profondità nella Gerarchia, maschile e femminile.
Z

Anonimo ha detto...


L'odio di Sodoma contro la vera religione (2)

La corruzione morale e nei costumi nella Chiesa, per quanto riguarda l'omosessualità, appare in tutta chiarezza da questa paginetta di Iota Unum, di Romano Amerio. Si tratta del cap. XXIII intitolato: 181. La Sodomia.

"Non ci addentriamo nell'argomento della sodomia in cui l'opinione della teologia secondò la propensione dello spirito del secolo il quale disdisse nelle legislazioni la secolare fedeltà al diritto naturale e introdusse dappertutto in Europa la legittimità dei rapporti omosessuali. Basterà rilevare anche qui la negazione delle nature, in particolare della struttura naturale e moralmente inviolabile dell'atto sessuale. Infatti si sostiene che eterofilia e omofilia sono soltanto due modi dell'identica dimensione sessuale e che la lor odifferenziazione sia un effetto di influssi puramente sociali.
Così la sodomia, condannata severamente nella filosofia, nel costume e nella disciplina della Chiesa, cessa di essere una perversione per diventare un'espressione della sessualità e viene cancellata dal novero dei peccati che gridano vendetta al cielo (come l'omicidio volontario, l'oppressione dei poveri e la defraudazione della mercede dell'operaio).
La differenza naturale viene sopraffatta da una sofistica dell'amore, il quale viene fatto capace di instaurare una comunione spirituale di persone al di là delle guide naturali e in oltraggio ai divieti morali. Lo scandalo passò nella Chiesa olandese dai teologumeni alla prassi e si ebbero celebrazioni liturgiche dell'unione di omosessuali e persino una "Missa pro homophilis" che 'Notitiae', organo della Commissione per l'esecuzione della riforma dei riti, si trovò in obbligo di deplorare (marzo 1970, p. 102)."
Il male, come sempre, viene da lontano. Certe allucinanti prese di posizioni omofile di oggi da parte di vescovi e preti, erano già state anticipate alla grande dall'avanguardia olandese, cinquant'anni fa, quella del famoso catechismo pieno zeppo di errori ed eresie.
Z.

Anonimo ha detto...

La chiesa insegna anche quando sbaglia (E.M.Radaelli).

E ha insegnato tutto sbagliato.

Anonimo ha detto...

Allontanatasi dal rito, dalla preghiera, dal sano lavoro manuale la chiesa si è erotizzata.

Anonimo ha detto...

C'è una novità. Esiste una estensione di Google Chrome che si occupa di segnalare in rosso nomi e pagine di utenti ritenuti colpevoli di omofobia. In pratica una lista di proscrizione prima che entri in vigore la legge Zan. Si chiama Shinigami Eyes e così viene definito: Un componente aggiuntivo del browser che evidenzia pagine e utenti di social network transfobici e trans-friendly con colori diversi. Quelli colorati di verde sono trans-friendly. Un semaforo per le idee e le opinioni.

PS Shinigami sono divinità giapponesi della morte. Per dire.

Anonimo ha detto...

Chi lavora al portale Progetto Gionata, all'organizzazione di incontri pseudo cristiani sui temi LGBTQI? I simpatizzanti su fb sono pochissimi a fronte di tanto attivismo soprattutto di sacerdoti con chiare tendenze omosessuali.

Anonimo ha detto...

Gli osceni gay pride smetteranno di esistere molto prima dei Santi Rosari che si oppongono alle leggi inique!
I sodomiti si rassegnino (anche coloro che sono talmente blasfemi da insinuare che Gionata fosse uno di loro): non hanno il potere di cambiare né la Bibbia né le Leggi divine!

Anonimo ha detto...

Massimo Battaglio, un attivista di Gionata, un “ministero cattolico per persone Lgbt”, ha scritto:

“Mi dispiace per il parroco ma questa è precisamente una di quelle azioni che, giustamente, la legge Zan potrebbe punire. Perché sfido chiunque a credere che si tratti di una preghiera da non considerare come gesto provocatorio e di istigazione all’odio.” Conclude infine con “Fateli pure i vostri rosari blasfemi. Saranno gli ultimi”.

È chiaro quali saranno le conseguenze della legge proposta da Zan se venisse approvata!

Aloisius ha detto...

Avete sentito proteste dalle alte gerarchie vaticane?
Il problema sono sempre e loro, i pastori pavidi o conniventi.

Anonimo ha detto...


L'incitamente all'odio (hate crime) lo attua la legge omofila e persecutoria che si vuole imporre agli italiani, una legge frutto dell'odio, incitante all'odio contro le persone normali

Il progetto di legge Zan-Scalfarotto vuole rendere un crimine l'incitamento all'odio contro gli omosessuali. Ma ricordar loro la condanna del loro grave peccato nei due Testamenti e l'incitamento a pentirsi, mutar vita e conertirsi a Cristo, sarebbe un incitamento all'odio contro di loro? Dove sarebbe qui "l'odio"? Pregare per la salvezza della loro anima sarebbe una manifestazione d'odio nei loro confronti?
Si continua a capovolgere ogni logica, anche la più elementare. E chiedere che vengano revocati i privilegi scandalosi dei quali adesso godono (dal "matrimonio" all'adozione di bambini come figli etc) sarebbe manifestazione d'odio per le loro persone? Si tratta innanzitutto di difesa della società e del popolo contro pratiche immorali che comportano scandalo e denatalità, distruzione della famiglia secondo natura, l'unica ammissibile. Si tratta di legittima difesa da parte delle persone moralmente sane.
Non odiamo gli omosessuali come persone, ma destestiamo il loro peccato, così come detestiamo ogni peccato. Il loro peccato presenta poi caratteristiche ripugnanti, è inutile negarlo, che non si ritrovano in altri peccati: la natura inevitabilmente sozza dei loro piaceri, di omo e lesbiche; la loro invincibbile tendenza a corrompere fanciulli e fanciulle, giovani e giovinette, dimostrata ancora adesso anche dall'imposizione della c.d. educazione gender nelle scuole, sin dalla giovane età, ossia dal tentativo di omosessualizzare già i bambini, una cosa che in modo particolare grida vendetta di fronte a Dio.
La conferenza episcopale italiana ha preso posizine contro questa legge, ma solo in nome del suo carattere liberticida, cosiddetto? Non hanno aggiunto altro, i vescovi, per spiegare la loro opposizione di principio? Le sfere più alte finora cosa hanno detto? Hanno detto qualcosa? Il papa non dovrebbe intervenire pubblicamente?
Z.

Anonimo ha detto...

Un mostro omotransgiuridico in Parlamento
(di Marcello Veneziani, da La Verità del 19 luglio 2020)

"Trovo surreale e anche offensivo, in un momento così grave per la vita degli italiani, che il Parlamento sia impegnato martedì a varare una legge per punire il reato di omotransfobia. Una parola che già nel suono è assurda, oltre che cacofonica. Giro alla larga dagli scalmanati e dai fanatici e provo a ragionare su questa legge firmata da Alessandro Zan che sintetizza ben cinque proposte in merito, tra cui spiccano quelle di Ivan Scalfarotto e dell’ineffabile Laura Boldrini.
La legge prevede “la punibilità per atti discriminatori sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”; punisce “l’odio omotransfobico”, inclusa la misoginia. E come ciliegina sulla torta istituisce un’ennesima giornata nazionale dedicata a gay, trans, lesbiche. Non riprenderò la posizione dei Vescovi italiani contro questa legge liberticida, non riporterò le opinioni contrarie dei sovranisti (Berlusconi anche in questo caso è un po’ qui un po’ là, in posizione trans) e non ripeterò la battaglia di Pro Vita e Famiglia e di quanti sono scesi in piazza l’altro giorno a Roma davanti al Parlamento in difesa della libertà e della famiglia. Questa norma si salda con le precedenti leggi Mancino, Fiano, Cirinnà & C. tra antirazzismo e antifascismo per rinchiudere la società in un perimetro di filo spinato.
In primis è un oltraggio al diritto oltre che alla Costituzione, perché fondamento della Legge è l’universalità della norma, ossia l’applicabilità della legge nei confronti di ogni cittadino; mentre questa legge, come alcune sue precedenti, stabilisce una tutela speciale per alcune minoranze o categorie.
In uno stato di diritto chiunque offenda chiunque, lo mortifichi, lo minacci e lo aggredisca, è passibile di condanna commisurata al reato compiuto. Non se esprime opinioni critiche, ma solo se diffama, calunnia, insulta. Ci possono essere aggravanti o attenuanti specifiche, stabilite dal giudice, ma è una mostruosità giuridica stabilire che la violenza o l’insulto a un gay, a un trans, a una donna, a un nero, a un islamico sia “più reato” dello stesso insulto o violenza a un bambino, a un vecchio, a un genitore, a un cristiano, a un italiano, a una persona qualunque. La forza della legge è nella sua universalità, non prevede categorie privilegiate o più tutelate rispetto ad altre.
Invece dovremo dedurre che un reato contro un gay (o un trans) vale doppio rispetto a un reato contro un etero (o un cittadino maschio senza connotati particolari). Anzi in alcuni casi diventa reato solo se riguarda un gay o un trans. Un principio aberrante che è l’anticamera della subordinazione del diritto all’ideologia, della giustizia al politically correct. L’ideologia ugualitaria demolisce l’uguaglianza e l’equità.
Stabilire la tutela speciale di quelle categorie è poi un attacco alla vita comune e alla realtà naturale e civile. Una società giusta, sana, a misura d’uomo, riconosce e tutela la realtà naturale, sociale e famigliare, pur lasciando a ciascuno la libertà di vivere la propria vita, avendo come limite solo il rispetto delle leggi. Ossia tutela la famiglia, cellula primaria della società, le nascite e i nascituri, le tradizioni civili e religiose, la natura umana, da salvaguardare come le piante, l’aria, l’acqua e gli animali. Poi sul piano individuale e privato ciascuno è libero di vivere come ritiene, senza interferenze di alcun tipo, seguendo le proprie inclinazioni sessuali, sociali, culturali. Qui siamo invece all’esatto capovolgimento.

Anonimo ha detto...

.... segue
Una legge liberticida di questo tipo prevarica sulla democrazia e sulla libertà perché alcune minoranze hanno priorità rispetto alla maggioranza della popolazione e agli usi e costumi di un popolo adottati da sempre. Gay e trans hanno tutele speciali, giornate speciali, si configurano perfino reati d’opinione speciali se si esprimono giudizi critici su di loro. Nessuna legge speciale tutela invece la famiglia, la procreazione, gli eterosessuali. Tutto questo pur essendo inconcepibile avrebbe una tenue ragion d’essere in un paese dove fossero discriminati omosessuali e affini; ma da noi, ogni giorno, si palesa la presenza pervasiva e intollerante di lobby gay al potere, al governo, in Rai, nell’informazione; intere reti tv condotte da militanti della gayezza. Quindi stiamo parlando di una legge a tutela e gloria di una minoranza al potere, non emarginata o perseguitata…
Questo ascesso di fanatismo Politically Correct avviene proprio mentre i trombettieri nostrani del P.C. si accodano ai 150 intellettuali liberal Usa che hanno criticato il P.C. Ma la legge sull’omotransfobia non è un caso esemplare di abuso del politically correct? I P.C. nostrani vogliono imporre e monopolizzare non solo gli usi e gli abusi del P.C. ma anche la critica al P.C. Col grottesco argomento di Michele Serra che tocca a loro vigilare, visto che intellettuali politicamente scorretti, ovvero di destra, non esistono… Dunque a loro tocca sia imporre il politically correct che denunciarlo… Tra poco il ministro Boccia penserà a dotarli di una divisa.
Intanto negli Stati Uniti, giorni fa, veniva riattivata dopo tanti anni la pena di morte federale nel silenzio assordante dei manifestanti genuflessi. Come mai nessuno ha protestato? Perché il condannato a morte era un suprematista bianco che aveva ucciso tre persone ben 24 anni fa: e benché sia passato tanto tempo e sia dunque bestiale applicare la pena capitale a così tanta distanza di tempo, un suprematista può essere ammazzato come un cane; la pena di morte va revocata solo per altri delinquenti, magari neri; mica per quelli come lui.
Visto che ci siamo, attenti a denunciare pure i casi di covid-19 tra i migranti se non volete essere accusati di razzismo in basi alle leggi cugine a quelle sull’omotransfobia. Voi dunque capite perché queste leggi intrecciate e il fanatismo che le avvolge, riportano rabbiosi consensi anche a Trump e ai peggiori sovranisti…"

Anonimo ha detto...

"Trovo surreale e anche offensivo, in un momento così grave per la vita degli italiani, che il Parlamento sia impegnato martedì a varare una legge per punire il reato di omotransfobia..."

Qui si vuol fare del bel paese il paese del bengodi erotico, a nascite zero. Come si può pensare che il paese possa rinascer se i 'valori propagandati da ogni dove' son questi?

E la chiesa fornicante tace.

Ma poi queste donne...queste donne madri mancate di figli abortiti.

Moltitudini di uomini e donne che avrebbero dovuto ricevere la Buona Novella e avrebbero dovuto trovare la conversione, la pace del cuore, la purificazione delle passioni, si son trovati davanti invece una chiesa decadente e dissoluta, matrigna, esempio di tutti i vizi e connivente col mondo.

Le omissioni, le mezze verità, la confusione, l'ipocrisia, la pratica di tutte le male azioni hanno fatto della chiesa la più importante co/seminatrice insieme al Male del male.

L'inferno è qui, nel silenzio colpevole della chiesa venuta meno al mandato ricevuto dal Signore Gesù Cristo.

Impossibile ritornare ad una vita degna di essere vissuta se la chiesa non si converte a nuovo dalle fondamenta ai vertici. Ne va della esistenza della terra intera e della vita eterna paradisiaca alla quale,fin dal qui ed ora, ci avviciniamo o ci allontaniamo.

Aloisius ha detto...

Correggo il mio commebto:
in effetti la Chiesa ha reagito, ma a favore dei manifestanti Lgbt.
Consiglio l'articolo del prof. Lamendola

http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/9307-una-contro-chiesa-ipocrita

... da cui riporto uno stralcio di dichiarazione di Monsignor Filippo Santoro arcivescovo di Taranto

"Esprimo vivo rammarico per i fatti recentemente verificatisi nella Parrocchia di S. Nicola in Lizzano e che hanno avuto una grande eco mediatica.
Un momento di preghiera, che per natura, è, e dovrebbe essere un momento aggregativo, che riunisce la Comunità Cristiana, è diventato, purtroppo, un motivo di divisione, e di contrapposizione.
La Chiesa è Madre di tutti i suoi figli, e come tale accoglie e ama tutti senza distinzione alcuna.
Nella scia del luminoso insegnamento di Papa Francesco, ribadisco come Padre e Pastore della Chiesa di Taranto che il mio desidero è quello di aiutare e accompagnare tutti a sostenere la fede del nostro popolo costruendo un clima di solidarietà, di rispetto reciproco e di collaborazione per il bene comune.
Desidero che cresca una Chiesa che sia capace di gettare “ponti” per allacciare rapporti, per costruire opportunità più che ergere muri di separazione.
Le persone vanno “guardate” nelle nostre comunità con gli occhi di Dio, nel pieno diritto, cioè, di ricevere, sentire e vivere da figli di Dio in un’unica famiglia dove ciascuno è simile, ma diverso, e dove la diversità di ognuno è un dono per la ricchezza della comunità, e dove si vive la fatica quotidiana verso la pienezza che il Vangelo ci indica e che illumina tutti gli aspetti della vita familiare e sociale. Così come non si brandisce l’arma della fede al contempo non si può brandire quella di qualsiasi ideologia....."

Quindi? Hanno fatto male a pregare per la famiglia naturale.
Gesù, che si qualificava UNICA via e condannava tutte le impurità confermando espressamente il castigo di Sodoma, era uno che brandiva un'ideologia di fede....
Chi ha stomaco può proseguire la lettura, Giusa non avrebbe fatto meglio.

Don Elia, tempo fa, scrisse un articolo sui salmi imprecatori, recitiamoli.

Anonimo ha detto...

Ma se i preti sono i primi dove andremo?

Parroco con fascia tricolore sposa due donne nella sede del Comune
https://www.iltempo.it/attualita/2020/07/20/news/parroco-sposa-due-donne-sede-comune-fascia-tricolore-santoreste-23918034/

Anonimo ha detto...

Allucinante la nota del Vescovo di Taranto. Non può non sapere che la verità è divisiva di suo, che la luce fa distinguere i colori e mette "padre contro figlio"
La pace come commistione di bene e male è respinta da Gesù "Non sono venuto a portare la pace ma la guerra' È risaputo, è evangelico.
Piuttosto, e per questo è allucinante, parla di diversità come necessaria. Qui c'è in ballo la realtà dell'uomo. Come se si trattasse di bionda o mora, di alto o basso... E poi fa riferimento a Papa Francesco.
"Nella scia del luminoso insegnamento di Papa Francesco".
"Che cos'è l'uomo?" si domandava il profeta. Bisogna approfondire, scriveva il prof D'Agostino qualche giorno fa, ma se ci imbavagliano non ci permettono di studiare perché non vogliono che si arrivi a una conclusione diversa da quella che hanno scelto loro.

Viator ha detto...

Il parroco che ha "sposato" due lesbiche in provincia di Viterbo è stato sospeso dal vescovo che lo manda in discernimento per un anno.
C'è ancora qualche pastore....

Anonimo ha detto...

È inutile puntare il dito contro la mentalità gay. Infatti, la quasi totalità dei cattolici, e di coloro che sono contrari al DDL Zan sbagliano nel ragionamento. il ddl Zan non è il peggio che ci sia in giro e per criticarlo ci vogliono le carte in regola. Il ddl non è sbagliato semplicemente perché "toglie la libertà". Secondo questo ragionamento liberale tutti possono dire quello che vogliono, anche satanisti nazisti comunisti cannibali, e quindi perché no cattolici e gay? ... E' proprio quella mentalità liberale che ha portato a questa società assurda, in cui loro hanno preso il potere e ora vogliono zittirci. La libertà senza la verità, senza il Vangelo, senza i dieci Comandamenti, senza Dio porta alla società dell'assurdo. Il ragionamento giusto è un altro, ed è molto più semplice. Quel ddl è gravemente contrario al bene comune della società e alla stessa salvezza spirituale dei suoi simpatizzanti. Dio non lo vuole. L'ordine creato stabilito da Dio è incompatibile con una società che legalizza e normalizza l'omosessualità. L'omosessualità può essere, solo entro precisi limiti civili, tollerata. E basta. E' semplice. Dio non vuole il male. E quel ddl non è sicuramente l'unico e il più grave dei mali. Ce ne sono di peggiori. Da più di 40 anni le nostre belle leggi di libertà hanno consentito lo sterminio di 6 milioni di bambini con la legge 194 sull'aborto, ad esempio. Sempre per amore della libertà, si intende. Ora: finché risponderemo loro in termini di libertà avranno ragione loro. Secondo la mentalità liberale, anche dei cattolici che sono scesi in piazza a protestare contro il ddl Zan, nessuno può vietare niente a nessuno. Quindi hanno ragione loro. che diritto abbiamo noi di vietare loro quello che a loro pare giusto? E' così, naturalmente, solo se ragioniamo in termini di libertà. Ma se ragioniamo in termini di verità ... tutto cambia. E così loro hanno torto. Ma non solo loro, tutti quelli che camminano fuori dalla legge di Dio. A cominciare dagli eterosessuali che fanno i loro porci comodi. Perché gli eterosessuali potrebbero fare i loro porci comodi mentre gli omosessuali non potrebbero? Conclusione: il male non si può fare perché è male e non perché noi siamo liberi di dire come la pensiamo. Così noi finalmente ragioniamo da cattolici e non da liberali atei. rdv

Anonimo ha detto...

"... Ma non solo loro, tutti quelli che camminano fuori dalla legge di Dio. A cominciare dagli eterosessuali che fanno i loro porci comodi..."

Teniamo presente che nelle Sacre Scritture l'ipocrisia, la slealtà, la ridondanza verbale nei rapporti umani viene paragonata alla fornicazione. Non è un caso quindi che in un'epoca erotizzata allo spasimo, qual'è la nostra, l'ipocrisia regni come sistema, come etichetta, come racconto e come interpretazione. In realtà l'ipocrita erotizza il suo ascoltatore, meglio lo masturba con parole mielose e false in pubblico ed in privato.

Anonimo ha detto...

https://www.tempi.it/omofobia-un-quarto-del-ddl-zan-e-gia-diventato-legge-nascosto-nel-decreto-rilancio/

Anonimo ha detto...

Marcello Veneziani scrive:

“....è una mostruosità giuridica stabilire che la violenza o l’insulto a un gay, a un trans, a una donna, a un nero, a un islamico sia “più reato” dello stesso insulto o violenza a un bambino, a un vecchio, a un genitore, a un cristiano, a un italiano, a una persona qualunque. La forza della legge è nella sua universalità, non prevede categorie privilegiate o più tutelate rispetto ad altre. (...)
Un principio aberrante che è l’anticamera della subordinazione del diritto all’ideologia, della giustizia al politically correct. L’ideologia ugualitaria demolisce l’uguaglianza e l’equità.“

Anonimo ha detto...

Per Platone era "naturale che la tirannide non si formi da altra costituzione che la democrazia; cioè dalla somma libertà viene la somma schiavitù".
A noi però non viene fatta concessione di chiamarci sudditi silenziati e perseguitati da leggi inique, oppressive, totalitarie e intolleranti.
Noi dovremo sopportare ancora di dirci che siamo tutti liberi nella bella democrazia. E forse qualcuno alla fine lo penserà davvero.
Se non altro in URSS tutti sapevano di non essere liberi. E si negava Dio e si applicava una economia ingiusta e inefficiente.
Ora invece si impone una ideologia culturale ancora più profonda. E si nega persino ciò che si vede.

mic ha detto...

https://www.tempi.it/blog/vietato-accesso-al-duomo-di-milano-con-simboli-politici-tipo-il-foulard-delle-sentinelle/

Chi è che discrimina ha detto...

Insulti vergognosi e bestemmie urlati contro chi manifestava civilmente e liberamente in opposizione al ddl Zan ad Andria.

Se una nostra rispettosa opinione sarebbe "discriminazione", la pioggia di insulti e bestemmie vomitata da disturbatori pro-lgbt come la chiamate?

Anonimo ha detto...

Leggete queste straordinarie parole di Günther Anders, datate 1956, e ditemi cosa vi fanno pensare...

"Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti.
I metodi del genere di Hitler sono superati.
Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno
più alla mente degli uomini.
L' ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l'accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l'informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta:
si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l'emotività o l'istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
E' buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani.
Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire
la serietà dell'esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l'euforia della pubblicità
diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l'unica paura,
che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L' uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge.
Tutto cio' che permette di far addormentare la sua lucidità e' un bene sociale, il che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato,
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. "
Günther Anders, "L'uomo è antiquato", 1956

Anonimo ha detto...

Sì, molti avevano previsto ed anche preparato scientificamente il terreno. La chiesa è stata, da tempo, tra le prime cavie eccellenti, quindi non è stata in grado di capire e di prepararsi alla battaglia arrivandovi già corrotta nei costumi e condizionata nel pensiero. La chiesa ora è prona al mondo, felice di essere stata raggirata e di essere come il mondo al passo dei tempi, della loro ipocrisia, della loro malafede e della loro dissoluzione. Bisognava tacitare prima la chiesa trasformandola in complice di ogni nequizia. Trasformata la chiesa in prostituta del mondo, piegare i popoli ad ogni mercimonio è stato un gioco da ragazzi. I bastioni sono stati abbattuti con la dissoluzione, le perle sono state date ai porci e le tempeste dell'oceano del male hanno ingoiato le moltitudini.

Anonimo ha detto...

Progetto di legge zan scalfarotto modificato.
Secondo quanto riferito dall’ANSA, il deputato forzista Costa ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo con piddini e satelliti. Il primo firmatario Zan ha proposto una riformulazione in questi termini: «ai fini della presente legge è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte».
La solita storia: i rivoluzionari chiedono 100 e i "moderati"" concedono 80 e gridano alla vittoria. Tra qualche tempo i rivoluzionari chiederanno gli altri 20 e i moderati li concederanno, perché, nel frattempo, il popolo sciocco ha digerito l'80. I moderati sono complici della rivoluzione! E non sanno che, alla fine, saranno eliminati.

Anonimo ha detto...

Parliamoci chiaro se io dico f**cio anche a scherzo, magari in battuta fra amici, ci fanno articoli nazionali e rischio di finire in galera.

PER UNA PAROLA.

Nel frattempo emergono casi in tutta Italia di arresti per pedofilia e torture ai bambini.

E cosa succede ? Questi iniziano a parlare di pedofilia come orientamento sessuale. Iniziando così il processo di sdoganamento. Addirittura chi controlla cosa sia odio e cosa sia bufala.

E QUESTO VA BENE, NESSUNO CHE CI FACCIA UN ARTICOLO SOPRA.

Succede perché anche chi sa ha paura di parlare ma prima o poi toccherà a tutte le famiglie se nessuno farà nulla.

Che qualcuno non pensi di cavarsela, ed il silenzio è complice.

Anonimo ha detto...

Socci scrive: "ll professor Marco Gervasoni, sul 'Giornale', ha definito questo progetto di legge 'un’aberrazione' sia per la cultura cattolica (come hanno lamentato i vescovi), sia per la cultura conservatrice ('perché tende a imporre un modello di società individualistica e disgregata, dove la tradizione è cancellata e persino combattuta'), sia per la cultura liberale che – scrive Gervasoni – 'dovrebbe inorridire… un liberale la deve combattere proprio perché essa censura le opinioni’”.
Eppure i giornalisti liberal-democratici dei “giornaloni” (Corriere, ecc.) stanno in silenzio. Perché?

Anonimo ha detto...

https://www.informazionecattolica.it/2020/07/28/hanno-violentemente-cercato-di-impedire-protesta-contro-legge-sullomotransfobia/