Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 luglio 2020

A fuoco la cattedrale di Nantes, i pompieri riescono a spegnere le fiamme

Aggiornamento 26 luglio: Una settimana dopo l’incendio nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il volontario della diocesi, un rifugiato ruandese già fermato il 18 Luglio scorso, ha confessato ed è stato arrestato nella notte tra sabato e domenica.
Precedenti in Francia (e non solo) quiqui - qui (Austria) - qui (Italia) - qui (Italia) - qui (Spagna) - qui. Senza dimenticare Notre Dame (qui - qui - qui - qui).

Aggiornamento: 
Per costruire la cattedrale di Nantes ci sono voluti 450 anni. Per distruggerla 450 minuti, ma Gesù è rimasto intatto (immagine a lato). Fiamme ardenti ma come sempre Gesù rimane. È già scritto, non praevalebunt!
Vengono in  mente le prime foto dell'interno di Notre-Dame [vedi], scattate dopo l'incendio, che mostrano i danni provocati dalle fiamme, ma anche un dettaglio riconosciuto come un segno significativo: la croce, che spicca splendente nel buio dell'ambiente, rimasta intatta tra macerie, fumo, e un grande buco nel soffitto, da cui è precipitata la guglia. Visibilmente intatto è rimasto anche l'antico altare. La tavola NO, invece. non era più distinguibile, perché completamente sommersa dalle macerie fumanti.
Un violento incendio è divampato stamattina all'interno della cattedrale gotica di Saint-Pierre-et-Saint-Paul a Nantes.
Secondo quanto riporta il sito di Le Parisien, che ha pubblicato foto riportate sui social media della chiesa in fiamme. I vigili del fuoco, intervenuti in forze alle 7.40, sono riusciti a domare le fiamme: «L’incendio ora è circoscritto». Al momento presidiano la struttura, avvolta ancora dal fumo. Le immagini pubblicate sui social e riprese dal sito del giornale francese mostravano le fiamme attraverso il rosone della cattedrale.
La cattedrale gotica dei Santi Pietro e Paolo di Nantes, che aveva già subito gravi danni dai bombardamenti del 1944 e un incendio del tetto nel 1972 (scoppiato a seguito di lavori), è stata completata solo nel 1891, dopo 457 anni di lavori.
La fabbrica fu avviata infatti nel 1434 dal duca di Bretagna Giovanni V nello stile gotico 'fiammeggiante' in voga allora.
Dal 1862 la cattedrale della cittadina sulla Loira è stata dichiarata monumento storico dal governo francese. La sua navata centrale supera in altezza di vari metri quella di Notre-Dame di Parigi, devastata da un incendio nell'aprile dello scorso anno.
Nel 2015, sempre a Nantes, un altro edificio cattolico è stato colpito da un gravissimo incendio che distrusse i tre quarti del tetto della basilica di Saint Donatien et Sain Rogatien, del XIX secolo.
 
Nell'immagine a lato il grande organo ora completamente distrutto.

46 commenti:

Anonimo ha detto...

Le chiese bruciano quando la fede si raffredda.

Catholicus.2 ha detto...

In Francia brucia l'identità cattolica cristiana.

mic ha detto...

Che succeda proprio in Francia e proprio ora è SICURAMENTE un caso ...

Anonimo ha detto...

Trovati tre inneschi a Nantes. Ora si tratta soltanto di capire se sono stati gli islamici, i frammassoni, la gioventù BLM o le cosche marsigliesi. La sinistra e la Croix puntano sicuramente su queste ultime.

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo
Gravissimo incendio all’interno della storica cattedrale di Nantes.
Dopo Notre Dame, un’altra ferita. La Procura della Repubblica ha già aperto un’inchiesta per «incendio doloso». Vedremo.
Intanto dei numeri già li abbiamo: nel 2019, nella civile Europa, sono stati 3.000 i luoghi di culto cristiani attaccati.
Sempre lo scorso anno, solo in Francia, gli atti anticristiani sono stati 1.052, parecchi di più di quelli antisemiti (657) e "islamofobi" (154) messi insieme [cfr. Ministère de l’Intérieur, 26.1.2020].
La cristianofobia attraversa dunque l’Europa, ma le priorità, anche secondo la maggioranza che abbiamo in Parlamento, sarebbero razzismo e omotransfobia.
Eppure la verità delle cose arde davanti ai nostri occhi.
Solo un cieco può negarla.

Anonimo ha detto...

La gola si è annodata...è come se crollati i nostri pilastri spirituali, le pietre che li rappresentavano seguissero ora, visibilmente, la stessa sorte. Dolce Francia contadina, Santa Giovanna D'Arco ti guidi ancora, come allora, a seguire la volontà del Signore nostro Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
Sta andando a fuoco la cattedrale di Nantes, in Francia. Quando ho scritto "Notre Dame brucia" non avrei pensato che, nemmeno un anno dopo, avremmo assistito impotenti alla devastazione di un altra grande chiesa francese. Marcel Proust su Le Figaro nel 1904 pubblicò “La morte delle cattedrali”: “Le cattedrali non sono solo gli ornamenti più belli della nostra arte, ma gli unici che vivono ancora la loro vita integrale e rimaste in relazione allo scopo per cui sono state costruite”. Sfogliando l’intervista di oggi a Boualem Sansal....non ci è ancora chiaro, ma a proposito di “guerra totale all’Occidente giudaico-cristiano” come non pensare, oltre alla basilica di Santa Sofia e alle statue, alla cattedrale di Nantes che brucia... E' il nostro patrimonio più prezioso, che testimonia la continuità storica e religiosa dell'Europa e che tiene uniti "i vivi, i morti e i non nati" come diceva Edmund Burke. E lo stiamo perdendo.

mic ha detto...

Se perdiamo le manifestazioni materiali, cerchiamo, ognuno di noi, di custodire le ricchezze spirituali.

Notre-Dame de Chretiénté ha detto...

‪Quelle tristesse de voir la magnifique cathédrale Saint-Pierre et Saint-Paul dévorée par les flammes !‬

‪Prions pour ce joyau du patrimoine spirituel de notre pays !

Anonimo ha detto...

Mentre le fiamme divorano la cattedrale di Nantes, arriva il momento di fare domande: cosa sta succedendo alle chiese in Francia? Chi c’è dietro gli oltre mille attacchi registrati in un anno contro gli edifici sacri? Perché questo silenzio europeo sul fenomeno?

Anonimo ha detto...

Chi c'è dietro agli attacchi è difficile da dire, certo sono dolosi, ma il nome della cattedrale dedicata a S.Pietro e Paolo fa riflettere e molto anche, prima Notre Dame, adesso i 2 Apostoli principi......

Anonimo ha detto...

Notre Dame, Saint Denis, Rennes, Saint Sulpice a Parigi, Nancy, Pontoise e ora Nantes, la città dei Duchi… Benvenuti in un anno di roghi alle cattedrali e basiliche di Francia e restando solo alle più importanti. Le immagini che vediamo contorcersi riflesse come fantasmi negli incendi che hanno colpito un patrimonio millenario - il più importante d'Europa dopo quello italiano - si uniscono a mostrarci la decivilizzazione in corso. Ci vuole cuore, testa, amore per la storia, coraggio intellettuale, apertura a una fede anche quando non è vissuta appieno, senso del tragico, per capire che ci troviamo di fronte a un passaggio storico, forse di consegne. Ho ripensato ad Agostino, che quando seppe del sacco di Roma disse di aver visto le stelle cadere in mare.
(GM)

Sveglia Europa! ha detto...

Un incendio sta devastando la cattedrale di Nantes, da ormai qualche anno scoppiano incendi nelle chiese francesi ma nessuno parla di terrorismo. La nostra storia e il nostro patrimonio artistico sta bruciando nel silenzio.

fabrizio giudici ha detto...

Pare che ce la siamo cavata, si fa per dire, perdendo l'antico organo e il rosone...

Anonimo ha detto...

Marine Le Pen
Quelle tristesse de voir ces nouvelles images d'un bijou de notre patrimoine culturel et historique en partie rongé par les flammes... Toute la lumière doit être faite sur l'origine de cet incendie dans la cathédrale de Nantes.

Courage et merci à nos valeureux pompiers.

Anonimo ha detto...

Notre-Dame convalescente, la cathédrale de Nantes brûle, Sainte Sophie devient une mosquée : les symboles s’embrasent…

Anonimo ha detto...

Patrimonio culturale e storico!!!??? Solo?...beh! Se i francesi, e di destra, lo vedono solo come patrimonio storico: muoia Sansone con tutti i filistei.

Aloisius ha detto...

Pensate che caciara se avessero dato fuoco ad una moschea o ad una sinagoga...!
Trasmissioni televisive si tutte le reti, interviste, i vari indignati che sivstracciano le vesti in diretta, interrogazioni parlamentari, decreti legge speciali contro antisemitismo e islamofobia, ritorsioni islamiche giustificate dal papa perché gli hanno insultato la madre, Mattarella che fa il severo...

Pero' bisogna essere onesti e riconoscere il coraggio delle gerarchie vaticane nel denunciare l'accaduto e, soprattutto,
il successone strepitoso, bisogna riconoscerlo, dei dialoghi interreligiosi della Bergoglio & C.:

conversione di S. Sofia in moschea, cattedrali e chiese bruciate quasi giornalmente, laicizzazione e sottomissione della Chiesa in Cina grazie al brillantissimo accordo col Vaticano e persecuzioni di cristiani in tutto il mondo.

Anonimo ha detto...


I pompieri hanno dichiarato che l'incendio è di origine dolosa.

Anonimo ha detto...


Le chiese sono state profanate dalla Messa del Novus Ordo, con il suo cerimoniale "umanistico", filoprotestante, pseudocattolico, ecumenico. E con le innumerevoli degenerazioni di questo stesso cerimoniale per colpa della "creatività" liturgica introdotta dal Vaticano II, un'incredibile infamia, in tutti i sensi.
Sono pertanto diventate sempre più un deserto, le chiese, a causa dell'abbandono dei fedeli.
I falsi riti e la perdita delle fede le hanno abbandonate ai vandali, di molteplice estrazione, che ora possono infierire a piacimento.

mic ha detto...

Credo che non mancheranno molti francesi addolorati e sgomenti quanto noi. Il problema sono i regimi dominanti che fanno parte dello stesso sistema che ha invaso tutti i gangli strategici della società, dalla formazione, all'informazione, all'economia, alla stessa gerarchia ecclesiastica... con governi che ricevono input sovranazionali e sono lontani dal paese reale.

Anonimo ha detto...

“Cos'è mai una cattedrale se non un luogo della memoria, della memoria e della preghiera che si fa alito di speranza per il futuro: una cattedrale è segno permanente di un popolo in cammino.
La cattedrale non è un semplice spazio architettonico, ma un’essenza spaziale che pulsa e respira." (cit.)

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente.
Almeno ogni tanto c'è qualcuno che osa dire la verità, la quale è sempre molto semplice.

Anonimo ha detto...

Mundus senescit.
Lo dicevano già i medievali.
Forse è solo il destino di tutte le cose, anche delle culture e delle civiltà.
Noi che vediamo morire un mondo e non ne vedremo nascere un altro (io certamente no), noi siamo chiamati a lavorare per una cattedrale di pietre vive, quaggiù nel buio delle fondamenta.
E non è rassegnazione la mia.
Piuttosto una speranza.
(Franca Negri)

Anonimo ha detto...

Mettono a ferro e fuoco le chiese. Mentre noi le igienizziamo.

Anonimo ha detto...

CI HANNO INSEGNATO A VERGOGNARCI DI NOI
di Silvana de Mari
Il primo passo per distruggere la libertà di un popolo è distruggerne l’identità. Per abbattere un albero, tagliare le radici. Occorre ridicolizzare la religione di quel popolo, con uno stillicidio continuo di minuscoli gnomi, sedicenti intellettuali, cantanti, presentatori, attori, registi, fotografi, pubblicitari, artisti postmoderni, giornalisti, scrittori, eccetera con uno stillicidio continuo di odio e sarcasmo.
La storia di quella religione e la storia di quel popolo viene ridotta ai suoi episodi peggiori, ovviamente enfatizzati e i fiumi di gloria vengono cancellati. Questa Europa ogni istante più ridicola nega il cristianesimo e si apre all’islam più radicale, di cui cela la realtà. La generazione Bataclan colora i marciapiedi con i gessetti e canta Imagine.
La nostra storia è infangata, ridotta al suo peggio, perché la generazione fiocco di neve, l’ultima, possa credere che è meglio vergognarsi della propria storia. Per abbattere un albero occorre sradicarlo. Dopo aver abbattuto la sua religione e infangato la sua storia, occorre recidere il legame con la terra. La terra non deve più essere coltivata: le quote latte hanno ammazzato le nostre vacche, buttiamo le arance perché quelle straniere costano meno, il 60% dei nostri pelati è made in Cina, gli agricoltori si suicidano. La terra non deve essere più amata. Ora il legame deve essere spezzato. Erasmus come unico bene, scambi culturali, il mito del migrante come elemento sempre positivo, mentre chi resta a combattere per la propria terra e a farla fiorire non raccoglie simpatie, servono a creare l’apolide, lo sradicato, il fiocchetto di neve che non combatterà mai per nulla.
L’annientamento dell’identità territoriale, dell’identità storica e dell’identità religiosa sono venduti come apertura al mondo, in realtà servono a creare un’umanità intercambiabile, incapace di combattere, manipolabile, un mondo di consumatori che riempiranno con lo smartphone e la cannabis legale la lunga fila di giorni che li separa dalla tomba. Quanto un popolo è in ginocchio lo si deduce dal tasso di natalità basso e dal tasso di suicidio alto. Ritorniamo alla terra. Noi siamo noi, noi siamo la nostra storia, noi siamo la nostra fede. Noi siamo noi, e questo non vuol dire che siamo migliori degli altri, esattamente come amare la propria famiglia ed esserne fieri non vuol dire voler schiacciare gli altri, ma noi siamo noi. Ogni popolo ha diritto alla sua storia, alla sua religione e alla sua terra. Questo vale anche per noi.
Alla prossima catastrofe non aspetteremo più il suono della campane. Saremo soli.

Anonimo ha detto...

Vista l'aria che tira oltralpe ed anche da noi la colpa sarà data alla mafia oppure ai nemici del papa.Cambiando argomento ho letto oggi il discorsetto fatto dal vescovo di Taranto riguardo ai fatti di Lizzano, leggetelo è molto istruttivo .

Diego B. ha detto...

La nostra non è una religione come le altre false religioni che si sono succedute nei millenni, come il mitraismo, è La Religione. Io temo il Padrone della Vigna quando tornerà a reclamare ciò che è suo..

Vescovo cerchiobottista? ha detto...

TARANTO - «Così come non si brandisce l’arma della fede al contempo non si può brandire quella di qualsiasi ideologia. Ho fiducia nella comunità lizzanese perché si ristabilisca la serenità e il dialogo franco. Mi faccio io stesso promotore di un incontro fra il parroco e il sindaco perché Piazza e Chiesa a Lizzano continuino ad essere faro di accoglienza, di incontro e di crescita civile». Lo sottolinea in una nota l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro in merito alle polemiche per la veglia di preghiera organizzata martedì sera nella parrocchia San Nicola di Lizzano su richiesta di un gruppo di fedeli inoltrata al parroco don Giuseppe Zito per difendere la famiglia - come spiegato nel post sui social successivamente rimosso - «dalle insidie che la minacciano, fra cui il disegno di legge contro l’omotransfobia».
...
Mons. Santoro esprime «rammarico» per quanto accaduto. «Desidero - aggiunge - che cresca una Chiesa che sia capace di gettare ponti per allacciare rapporti, per costruire opportunità più che ergere muri di separazione. Le persone vanno "guardate" nelle nostre comunità con gli occhi di Dio, nel pieno diritto, cioè, di ricevere, sentire e vivere da figli di Dio in un’unica famiglia dove ciascuno è simile, ma diverso, e dove la diversità di ognuno è un dono per la ricchezza della comunità».

L'arcivescovo condivide infine «la nota del 10 giugno del Card. Bassetti, presidente della CEI, che sostiene che non è necessaria una nuova legge perché esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprime ogni comportamento violento o persecutorio».

mic ha detto...

Più che cerchiobottista direi in linea col 'sistema'....
Dov'è più il di si no no?

Anonimo ha detto...

Ma come mai bruciano solo le Chiese cristiane E non le moschee?

Demain nos maisons? ha detto...

Mettre le feu à une cathédrale comme à Nantes, c'est s'attaquer à notre civilisation. Alors que 3 actes antichrétiens ont lieu chaque jour, cessons la politique de l'autruche : interpellons leurs auteurs, condamnons-les et expulsons-les s'ils sont étrangers ! Ce sera eux, ou nous.

Taranto insegna ha detto...

Taranto insegna, saranno i vescovi a consegnarci al potere.
Arriva il comunicato del Vescovo Filippo Santoro sul caso di Lizzano, dove dei cattolici sono stati insultati e minacciati da Lgbt e sindaco per la preghiera in chiesa per chiedere a Dio di proteggere la famiglia naturale in Italia.
"Esprimo vivo rammarico per i fatti recentemente verificatisi nella Parrocchia di S. Nicola in Lizzano e che hanno avuto una grande eco mediatica.
Un momento di preghiera, che per natura, è, e dovrebbe essere un momento aggregativo, che riunisce la Comunità Cristiana, è diventato, purtroppo, un motivo di divisione, e di contrapposizione.
Nella scia del luminoso insegnamento di Papa Francesco (Sic!), ribadisco come Padre e Pastore della Chiesa di Taranto che il mio desidero è quello di aiutare e accompagnare tutti a sostenere la fede del nostro popolo costruendo un clima di solidarietà, di rispetto reciproco e di collaborazione per il bene comune.
Desidero che cresca una Chiesa che sia capace di gettare “ponti” per allacciare rapporti, per costruire opportunità più che ergere muri di separazione."
Addolorano queste vigliaccherie e tradimenti dei vescovi. Fa davvero male leggere un comunicato come quello dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro....!
Così scopriamo che il problema sta anzitutto nella veglia di preghiera.
Infatti, ci spiega Santoro, la preghiera «per natura è, o dovrebbe essere, un momento aggregativo che riunisce la Comunità Cristiana» e invece «è diventato un motivo di divisione e di contrapposizione».
Ma davvero???
Fosse proprio così, Gesù non sarebbe mai stato crocifisso né fine analoga avrebbero fatto gli apostoli e tutti i martiri che sono seguiti. Anzi, sarebbero stati portati in trionfo. Avranno sbagliato qualcosa....
Grande è la responsabilità dei pastori che non si rendono conto che è il mondo che fa la guerra ai cristiani (e a Cristo) e non il contrario. Ma enormemente più grande è la responsabilità di quei pastori che oggi ragionano così pur essendo ben consapevoli della realtà, Cristo non ammette neutralità: o si è con Lui o contro di Lui.

Anonimo ha detto...

Tutti questi segni: le chiese che bruciano, Agia Sophia... dovrebbero aprire gli occhi a molti.

Japhet ha detto...

La solita "narrazione" da pensiero unico : la preghiera, che è "per" e non "contro", sarebbe un motivo di divisione e contrapposizione?
Invece gli insulti e schiamazzi dei manifestanti, insieme alla minaccia del sindaco, cosa sono?
Se chi dovrebbe insegnare e mettere ordine è il primo a restare nella realtà deformata, da chi andremo?

Anonimo ha detto...

https://www.sabinopaciolla.com/caro-mons-santoro-quanto-dolore-per-quel-tuo-comunicato-sui-fatti-di-lizzano/

Catholicus ha detto...

"Cristo non ammette neutralità: o si è con Lui o contro di Lui....luminoso insegnamento di Papa Francesco?" e poi c'è ancora qualcuno che considera questa gente qui veri pastori di anime, e non invece mercenari passati dalla parte del Nemico? La loro piaggeria al "mondo", è piaggeria a Satana che ne è il Principe e padrone (Dio permettendo, ovviamente). Quindi al bando suppliche, petizioni, proposte filiali: peggio che andar di notte, sono talmente accecati che rivoltano subito la frittata e accusano le vittime di essere carnefici. La loro difesa del mondo Lgbt è fatta per gettare fuori dalla Chiesa i cattolici e includervi i peccatori impenitenti, senza chieder loro nessuna conversione e cambiamento di vita; un'attenuante generica, o specifica, può essere la grande presenza, tra loro, di gente attiva nel mondo Lgbt, e che quindi considera un diritto partecipare a queste porcherie, pardon, a questa diversa "forma d'amore". Vedranno poi cosa ne pensa Cristo Giudice di questo loro modo di pensare e di agire, non vorrei essere nei loro panni. A noi, cari fratelli/sorelle in Cristo, tocca oggi il dovere di Resistere, Resistere e ancora Resistere, come disse il giudice Borrelli a proposito della riforma della giustizia annunciata (e mai attuata) dal governo Berlusconi. Ma Cristo non è il Cavaliere, e le Sue promesse non sono vane.

Gian ha detto...

Che l'incendio fosse doloso non è un sospetto, ma per quanto mi riguarda il primo pensiero ed una certezza. Perché? Ma perché basta aprire gli occhi e guardarsi attorno.

Anonimo ha detto...

A proposito del vescovo di Taranto

Effettivamente abbiamo dei pastori completamente omologati e allineati si coglie sul loro volto il timore di dire qualcosa che possa dispiacere a qualcuno che è più in alto e che li potrebbe mettere in disparte. Pastori di questo genere non meritano di guidare un gregge e penso che non trovino posto nella benevolenza di Dio.
Castellaz Giovanni

mic ha detto...

https://tg.la7.it/esteri/incendio-nella-cattedrale-di-nantes-fermato-un-volontario-della-diocesi-19-07-2020-151987

Anonimo ha detto...

Un uomo di 39 anni originario del Ruanda è stato fermato in relazione alle indagini per l'”incendio doloso” nella cattedrale di Nantes, in Francia. Secondo l’emittente Rtl si tratta di un profugo ruandese che lavorava presso la diocesi e che era arrabbiato per il visto scaduto. Il sospetto è ritenuto responsabile della chiusura a chiave della cattedrale il giorno prima dell’incendio. “In questa fase si tratta di verifiche, nulla consente di coinvolgerlo nell’attuazione dell’incendio”, ha dichiarato il pubblico ministero di Nantes, Pierre Sennes, citato da Le Figaro, affermando che “dobbiamo rimanere cauti”. Le piste seguite dagli inquirenti, una volta appurata la presenza di tre inneschi per il rogo e la sua natura dolosa, sono quelle dell’atto di un terrorista o di un “semplice” piromane.

Fonte. Libero Quotidiano

Anonimo ha detto...

Per l'incendio della cattedrale di Nantes chi è indagato? Un islamico "rifugiato", assunto dalla diocesi, a cui non era stato rinnovato il permesso di soggiorno....

Anonimo ha detto...

Pur avendo saputo in tempo reale del fatto, ero impossibilitato a rispondere per questioni di spostamenti di lavoro.
A me puzza strano questo puntare subito su matti o persone che abbiano motivazioni futili nel compiere simili azioni. Non voglio aggiungere null'altro, per ora ho le mie idee ma non le rivelo (presto temo non ci sarà più permesso farlo).

mic ha detto...

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/esteri/il-mistero-delle-chiese-bruciate-in-francia-21-in-due-anni-e-oltre-mille-atti-anti-cristiani-nel-solo-2019/

Da Fb ha detto...

Chi conosce la storia della Francia sa che, quando essa era cristiana, la festa dell'Assunzione assurgeva ad un particolare significato nazionale ricordando il voto di Luigi XIII di consacrare il regno con particolare solennità alla Beata Vergine Maria qualora la regina Anna d'Austria avesse partorito il tanto sospirato erede al trono. Per la verità già Napoleone, in una delle sue memorabili manifestazioni di orgoglio misto a cialtroneria, con decreto ufficiale del 19 febbraio 1806 aveva tentato di abolire la festa dell'Assunta sostituendola con la festa di un improbabile san Napoleone martire, compiendo un gesto di inaudita arroganza contro il quale protestò lo stesso Papa Pio VII, dichiarando "inammissibile che il potere civile sostituisca al culto della Madonna Assunta in Cielo quello di un santo introvabile, con una ingerenza intollerabile del temporale nello spirituale". Ora ci riprova, in nome della laicité, il sindaco socialista di Parigi, Si avvererà la profezia del Santo curato d'Ars che ebbe a dire "Lasciate un paese per venti anni senza sacerdoti (o con ministri, ancorchè ordinati, del luogocomunismo) ed esso adorerà le bestie"?

Anonimo ha detto...

"Sono stato io ad appiccare il fuoco".
Questa la confessione, ad una settimana dal rogo che ha gravemente danneggiato la cattedrale gotica di Nantes, del volontario ruandese già arrestato poi rilasciato nel corso delle indagini.