Aggiornamento: Inserisco la foto della prima parte della manifestazione svoltasi l'11 luglio con grande partecipazione in diverse piazze (molte seguiranno nei prossimi giorni) e una esortazione del card. Burke rivolta ai genitori. (cliccare sulle immagini per ingrandire).
Da Nord a Sud un popolo si sta alzando in piedi per dire “No” al liberticida ddl Zan ora in discussione in Parlamento.
Vorrebbero imbavagliare le nostre coscienze introducendo il "reato d'opinione" su temi delicatissimi come affettività, sessualità, educazione, famiglia e persino libertà religiosa. Ma noi, cittadini liberi, non lo permetteremo!
Con la nostra presenza di piazza vogliamo dire no all’istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia, appunto, che non viene definito dal legislatore, lasciando così enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al mainstream.
Ecco perché scendiamo in piazza. Per la libertà di espressione, per la libertà di educazione, per la libertà di stampa, per la libertà di associazione, per la libertà religiosa. Scenderemo in piazza in silenzio, a distanza di due metri l’uno dall’altro, chi leggendo un libro e chi con un bavaglio sulla bocca, a simboleggiare la portata liberticida di questo progetto e la volontà di zittirci.
A Roma, Piazza Montecitorio, giovedì 16 luglio alle ore 17:00. ____________________________
Maggiori informazioni e, per trovare la piazza a te più vicina,
tutte le piazze in continuo aggiornamento qui
26 commenti:
Giuliano Guzzo:
150 intellettuali contro l’intolleranza «politically correct».
È una buona notizia? Certo, anche perché i nomi dei firmatari di questo appello, ripreso dal New York Times, sono di peso: JK Rowling, Salman Rushdie, Noam Chomsky, Roger Cohen, Francis Fukuyama, Margaret Atwood. Quindi la notizia c’è ed è buona.
C’è però un piccolo problema: è tardi.
Da decenni le università sono laboratori di conformismo, i giornali che contano sentinelle del potere, le grandi case editrici megafoni del pensiero unico. Per non parlare del cinema e della musica, ambienti dove se solo ti smarchi dal gregge - a meno che tu non sia Clint Eastwood – hai smesso di lavorare.
I 150 arrivano quindi fuori tempo massimo. Ma almeno qualcuno ha alzato la testa incoraggiando noi, comuni mortali bollati come hitleriani se critichiamo l’immigrazione o omofobi se ricordiamo che il matrimonio è tra uomo e donna, a non mollare.
È già qualcosa.
https://www.provitaefamiglia.it/blog/il-vescovo-di-trieste-e-il-suo-no-al-ddl-contro-lomotransfobia
Vero, dunque, è solo ciò che appare tale al tribunale dell’Io. Concretamente, forze potentissime lavorano con successo crescente per cancellare la verità dal cuore dell’uomo. E vero, ormai, ciò che viene dichiarato tale dai padroni della comunicazione e di quella che viene falsamente proclamata conoscenza. Il capovolgimento è orami totale: il bene di ieri è il male di oggi e viceversa. La spada colpisce tuttavia a livello più profondo: non crediamo più a ciò che vediamo, alle parole con cui designavamo cose, comportamenti e concetti.
https://www.maurizioblondet.it/listeria-di-genere-i-maghi-e-i-babbani/
Il nostro ordinamento giuridico gia' punisce ogni offesa o violenza, a chiunque sia rivolta. E se qualcuno offende o usa violenza a causa dell'orientamento sessuale della vittima, la pena puo' essere aggravata in quanto il fatto e' stato compiuto per motivi abietti o futili o, se ne ricorrono i presupposti, per la condizione di debolezza della persona offesa.
Non c'e' bisogno di una nuova legge, non solo oggi perche' - come dicono molti - le emergenze nel periodo post Covid sono altre, ma proprio non ce n'e' bisogno in assoluto.
Il testo unificato del ddl Zan, Scalfarotto, Boldrini e altri, a ben vedere, mira ad introdurre un reato di opinione, non definisce in alcun modo la condotta oggetto del reato (cosa si intende per istigazione? cosa per discriminazione?), è ispirato all'ideologia gender, già ampiamente diffusa dai media e talvolta anche nelle scuole e che ora si vuole affermare, anzi imporre, per legge.
Se venisse approvato questo ddl, calendarizzato a luglio alla Camera, dire l'ovvio, ovvero che si nasce maschi o femmine (XY o XX, tertium non datur), che i bambini nascono da un uomo e da una donna, o contrastare la vendita del corpo delle donne e della vita dei piccoli (leggi utero in affitto) o affermare che l'omosessualità può non essere innata (come racconta la storia di tanti che sono riusciti a sanare le loro ferite) comporterebbe il rischio di una sanzione penale, oltre che la rieducazione in un'associazione lgbtq, perché il gender fluid di turno (che oggi si "sente" uomo, domani donna e dopodomani non si sa) o l'omosessuale che ha "acquistato" un bebè all'estero (ci ricordiamo tutti della "clinica" ucraina in cui durante il lockdown tanti bimbi erano trattenuti e non potevano essere consegnati come dei bei pacchi regalo ai loro compratori che rivendicano il "diritto" al figlio, vero?) si potrebbero sentire discriminati e offesi.
Già oggi, ad esempio, uno psicologo che accompagni il cammino di chi voglia interrogarsi sul disagio col proprio corpo o con i rapporti con l'altro sesso, senza necessariamente aderirvi, è osteggiato anche da un punto di vista disciplinare, figuriamoci domani se il ddl Zan & Co. diventasse legge.
Qualcuno, insomma, sarebbe più tutelato di altri, e nemmeno su un presupposto oggettivo, ma sulla base della discrezionalissima interpretazione che il giudice darebbe alla norma, volutamente indeterminata.
La conseguenza sarebbe una discriminazione al contrario, nei confronti di chi non è allineato all'opinione corrente.
Difendere la libertà di affermare cio' che è naturale, ovvio, magari dato per scontato, oggi è essenziale.
"Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate", diceva Chesterton.
Ebbene, per salvare la libertà di esprimere la nostra opinione, e così anche tutte le opinioni, in questi giorni possiamo manifestare silenziosamente e civilmente in tante piazze d'Italia.
Io lo farò.
Catechesi “Iota unum - La morale di situazione”
https://www.facebook.com/pgiorgiomariafare/videos/624194391847612/
http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/3820/99/
Costanza Miriano:
Non so perché sia stato scelto l'11 luglio, il giorno in cui nella maggior parte delle città la gente si alzerà in piedi per difendere la libertà di espressione (a Roma saremo in piazza il 16). Mi piace pensare che sia perché è il giorno di san Benedetto, l'uomo che, andato a Roma a studiare, di fronte alla disperazione e allo sfacelo di un impero che cadeva in rovina – ignoranza, miserie morali e materiali – decise non di buttare il napalm come a volte vorremmo fare noi, non di combattere in qualsiasi altro modo “del mondo”, ma di ritirarsi in una grotta, tra le rocce, in un servizio alla Parola di Dio. All'inizio lo fece in totale solitudine, perché il primo banco di prova per la nostra conversione siamo noi.
Da quel gesto è nata l’Europa. Perché Benedetto da Norcia ha affascinato migliaia di uomini, che attraverso la via tracciata da lui – il monachesimo occidentale – hanno incontrato Dio, cioè la Verità, cioè la realtà. E per amore alla realtà, e quindi alla Verità, hanno tramandato le opere letterarie, hanno bonificato campi, hanno salvato il seme.
Ecco, non so se la scelta del giorno sia dovuta a questo, ma di certo so che questa è una battaglia di civiltà sull’ultima trincea, quella della realtà. Una legge che impedirà di dire che i maschi sono maschi e le femmine femmine è la fine della civiltà, della adaequatio rei et intellectus (corrispondenza tra realtà e intelletto), della Verità. Dopo questo, basta, potremo dire tutto: tutto sarà vero e falso insieme, perché se io posso dire che mi sento maschio, dunque sono maschio, vale tutto. Come quel genio spagnolo che a 60 anni stanco di lavorare si è dichiarato donna, senza fare nessuna operazione – in Spagna non serve – e si è aggiudicato il diritto alla pensione 5 anni prima. E tutti muti, perché discutere questo significherebbe mettere in discussione il principio, affermato in Spagna e molti altri paesi, che quello che conta è la percezione. O come il violentatore seriale che in carcere ha dichiarato di sentirsi donna, si è fatto trasferire nel carcere femminile, e ha stuprato due carcerate, mettendole incinta, perché ovuli e spermatozoi sono omofobi, si sa, e quindi non hanno tenuto conto del fatto che lo stupratore si sentisse donna.
...
https://costanzamiriano.com/2020/07/09/in-piazza-per-la-liberta-restiamoliberi/
No ai reati di opinione
«Il disaccordo non è oppressione. La discussione non è aggressione. Le parole – anche quelle provocatorie o ripugnanti – non sono violenza. La risposta a un discorso che non ci piace è continuare a parlare».
(Nicholas A. Christakis, Teaching inclusion in a divided world, The New York Times 22 giugno 2016)
A questa legge sono collegate molte aberrazioni. Ad esempio l'utero in affitto che è un crimine abominevole. La prostituzione è l'acquisto/affitto dell'intero corpo, per i bisogni e le esigenze più perverse dei maschi, il corpo femminile usato come latrina, in Germania già da anni è così. Questa mercificazione, questa compravendita di corpi o parti di essi, che il Governo vuole legalizzare, darà il via libera a moderni e tecnologici mercati delle schiave, anche on line, con tariffari, saldi e sconti. Le proposte di legge che vuole approvare il Governo, apriranno la via alla legalizzazione della vendita non solo di ovuli, ma anche di altri organi. Se passerà la legge per cui si potrà comprare un bambino nato da un utero in affitto, nulla potrà impedire la vendita di un minore ad una rete di pedofili, o che commercia in organi come pezzi di ricambio. Già all'estero, è un dilagare di ragazze bellissime occidentali benestanti che vendono gli ovuli, di adolescenti orientali povere schiavizzate usate come forno! Questa è civiltà moderna? Questa è la normalità? Questa è l'emancipazione femminile? Questo è il progresso della scienza? Questo è quello che i genitori desiderano per le loro figlie? Questa è la nuova umanità?
Questa è la libertà di scelta e i diritti che avranno le donne italiane se verranno approvati i progetti di legge voluti dall'attuale maggioranza di Governo.
Il professor John Schellnhube è stato scelto come relatore per il lancio da parte del Vaticano di un documento papale sui cambiamenti climatici.
È il professore che in precedenza ha affermato che il pianeta è sovrappopolato da almeno sei miliardi di persone...
Ora, il Vaticano offre una piattaforma che porterà a dichiarazione ufficiale della Chiesa a sostegno dello spopolamento radicale in nome della “scienza del clima”.
Altro problema
15 giorni in una nave sono stressati,
3-4 anni in roulotte ad Amatrice
no??
Disastro economico, famiglie sul lastrico, Italia alla deriva... governo imbelle e irresponsabile. Incapace di decisioni... fallimento o, al contrario, obbiettivo raggiunto?
Infatti sia le azioni che le omissioni sono talmente assurde da apparire volute per qualche pressione esterna...
In sintesi: il relativismo diventa assolutismo.
«Questo è un tipico esempio di dittatura del relativismo. Cioè, in nome di alcune idee, essi ritengono non solo di poterle affermare, ma di criminalizzare idee diverse. E quindi un relativismo che diventa in realtà un assolutismo. E qui noi proprio dobbiamo difendere la libertà di espressione, guai se cediamo su questo! E devo dire che in questo caso la CEI si è espressa in maniera tempestiva e chiara; però che cosa è accaduto? Che anche i giornali cattolici continuano a essere piuttosto ambigui, a dire, sì, è così, sotto un certo aspetto, però ci sono anche altre interpretazioni possibili, ecc. ecc. E non si dice invece (…) che se concediamo questa possibilità di censurare giuridicamente, penalmente non delle offese, non delle istigazioni a colpire, ma semplicemente delle valutazioni di ordine antropologico e morale, allora veramente la libertà è in pericolo. E su questo credo anch’io che insistendo e lanciando queste idee alla grande opinione [pubblica] si possano ottenere vastissimi consensi; è ridicolo che la differenza fra uomo e donna possa venire alla fine criminalizzata».
(Card. Camillo Ruini, 2 luglio 2020)
http://www.renovatio21.com/cio-che-sta-accadendo-una-profezia-del-1956/
ESERCITO NELLE SCUOLE A SETTEMBRE
TEST VOLONTARIO AI DOCENTI MA...
Ecco le nuove indicazioni del comitato tecnico scientifico per gli insegnanti :
" il test ai docenti non potrà essere obbligatorio, ma appare scontato che alla fine tutti decideranno di sottoporsi al test proprio nell’interesse della collettività e dei ragazzi.
Potrebbe rivelarsi indispensabile l’impiego dei soldati e delle forze di polizia che si recheranno negli istituti con i kit e procederanno ai prelievi. Si tratterà di un’operazione a tappeto.
Soltanto in questo modo si potrà avere la garanzia di riuscire ad avere la mappatura completa. "
Quindi... È su base volontaria ma se rifiuti interviene l'esercito?
Non ha senso.
Non serve la forza per convincere insegnanti e personale scolastico. Perdono il posto di lavoro se si rifiutano. Lo sanno e sono ormai rassegnati. La presenza dei militari "stona".
Arriviamo alle indicazioni sugli alunni :
" Le stessa procedura non potrà essere seguita per i ragazzi. È impensabile verificare l’eventuale positività di tutti prima dell’avvio dell’anno scolastico ma il loro numero è elevato. Dunque la proposta è dilatare i tempi effettuando i controlli nel corso dell’anno con test salivari "
Avete capito a cosa serve l'esercito?
Ancora a nulla. Prosegue :
" Così come avviene in tutti gli altri luoghi, chi ha una temperatura superiore ai 37,5° non potrà entrare. Non ci saranno i termo-scanner all’ingresso delle scuole, ma è evidente che uno studente con sintomi debba rimanere a casa. Dovrà poi segnalare alla Asl la situazione sanitaria in modo che si possa procedere al tampone per poter così escludere il contagio "
E fin qui ok. Normale prassi nel caso l'alunno resta a casa in malattia.
Ma poi concludono :
" Se invece risulteranno positivi al test covid all'interno della struttura scolastica, si provvederà subito all’isolamento del ragazzo infetto "
A questo punto è facile immaginare lo sgomento di parenti e genitori che preoccupati si precipitano a scuola ma...
"Spiacente. Suo figlio è positivo al covid ed è stato ricoverato. Non può tornare a casa."
E i compagni di classe?
"Sono in quarantena precauzionale. Anche loro non potranno tornare in famiglia."
E dove verrano portati?
A scuola non restano di sicuro.
Strutture sanitarie minorili con personale medico, volontari, psicologi, assistenti sociali?
Nel mese di aprile aprirono a Milano e Bergamo strutture similiari.
Come reagiranno i genitori che fino a quel momento non si erano fatti delle domande?
Se accade davvero... nel caos e nella rabbia generale la sospetta presenza di militari e polizia hanno per la prima volta un senso.
L'appello è ai genitori.
Avete solo 2 mesi di tempo per aprire gli occhi e chiarire ogni aspetto delle confuse disposizioni ministeriali.
Se riscontrate stranezze ribellatevi alla dittatura sanitaria.
Non lasciate che si realizzi tutto questo.
Certo che è un triste contrappasso per i "tradizionalisti": dover difendere e scendere in piazza per la "libertà di espressione", la quale, al pari delle altre libertà ottocentesche, è aborrita come veleno pestifero...
Combattere dovendo usare i ripugnanti strumenti del nemico...
Perfetta previsione. aggiungo una sola cosa: se finora i cari genitori di queste povere future vittime non si sono ancora resi conto di cosa li aspetta, dubito che riusciranno ad avere la forza di muovere un dito a fatto compiuto. Il problema è oramai lo spappolamento dei cervelli! Non si ribelleranno mica, piangeranno semplicemente questi poveri genitori, poveri di spirito, di nerbo, ciechi, sordi...
Accostiamoci per un attimo alla reazione dei Serbi. Non c'è da morire di vergogna, popolo mio?!?
Ricapitolando. Stasera (11 luglio), a Torino in p.zza Paleocapa, circa 400 persone - fra le quali il sottoscritto - hanno diligentemente e civilmente manifestato contro il DDL Zan-Scalfarotto-Boldrini che prevede sanzioni pecuniarie a 3 zeri, galera fino a 6 anni di carcere, rieducazione al credo LGBT[QIAPD...], sospensione di patente, passaporto, carta d'identità per i cosiddetti "transfobici", ossia coloro che pubblicamente affermano una o più delle cose che seguono (elenco non esaustivo), allo scopo di punirli e silenziarli: il matrimonio è fra un uomo e una donna; la sessualità umana ha fine procreativo (seppur non sempre raggiunto o raggiungibile) e unitivo, fra loro inscindibili; la famiglia è composta da una madre, un padre e figli concepiti come natura comanda, non in laboratorio con le tecniche di zootecnia abitualmente usate per vacche e maiali; la pratica dell'utero in affitto è dunque abominevole perché non conforme alla dignità della persona; padre e madre sono persone che svolgono dei ruoli non intercambiabili e connaturati all'essere uomo e donna; che, per tale ragione, né il padre, né la madre sono inutili, un bambino ha bisogno di entrambi; è dunque un abominio negare scientemente ad un bambino il padre e/o la madre con la c.d. "omogenitorialità"; l'ano e la vagina sono organi differenti; ogni cellula del nostro corpo è sessuata (cromosomi XX per le femmine, XY per i maschi); il "cambio di sesso", pertanto, è un colossale imbroglio - le cui prime vittime sono i c.d. "transessuali", che avrebbero bisogno di aiuto vero e non di illusioni - trattandosi di bombardamento ormonale seguito da varie operazioni di macelleria estetica per far assumere al soggetto mere sembianze del sesso opposto, seguite da ulteriori bombardamenti ormonali per il resto della vita, perché la natura non la freghi.
La manifestazione è stata per tutto il tempo disturbata dalla contro-manifestazione di un 20-30 militanti arcobaleno, i quali - schiumanti di sdegno - si sono espressi urlando orgogliosi frasi del tipo "lotta dura contro natura", "buffoni", "fascisti". Un grazie alle forze dell'ordine che hanno evitato l'aggressione fisica (a meno che ve ne siano state dopo il termine della manifestazione).
.... segue
A coordinare la manifestazione un pastore evangelico. Sono stati riassunti gli aspetti che fanno del DDL un DDL liberticida che istituisce il reato d'opinione, portando esempi di quanto accade all'estero dove simili leggi già sono in vigore: licenziamenti, galera, ecc. Silvana De Mari, che di persecuzioni giudiziare color arcobaleno ne sa qualcosa, ha commentato anch'ella il DDL. È stato fatto notare che in tempo di crisi economica come non se n'erano mai viste, il Parlamento spende tempo, energie e denaro pubblico per l'emanazione di una legge bavaglio e per l'istituzione di una categoria di intoccabili che pretendono di imporre un'ideologia contro natura fin dalle scuole di ogni ordine e grado. Al termine della manifestazione la quasi totalità dei presenti, a cominciare dal coordinatore cristiano-evangelico, si è inginocchiata per una preghiera silenziosa.
Alcune considerazioni:
- ancora una volta una manifestazione di questo tipo, in difesa della verità sulla persona e del buon senso, è stata in larga misura snobbata dai Pastori cattolici, se non apertamente osteggiata.
- mentre i Pastori cattolici, oggi, non si inginocchiano ed esortano a non ingonicchiarsi, il pastore evangelico ha proposto di inginocchiarsi e pregare. Riflettiamo di che pasta son fatti, oggi, molti - troppi - Pastori cattolici.
- il pastore evangelico ha affermato essere presenti in piazza esponenti di varie religioni; a me, al termine della manifestazione, ha detto che erano presenti una 50na di pastori cattolici. Credo di aver capito male, oppure per "pastori cattolici" intendeva altro. Oppure, se c'erano erano in incognito. Di male in peggio.
- i movimenti cattolici sono ormai morti che camminano. Dalla legge sui DICO (2004), quando movimenti come CL erano in grado di muovere centinaia di migliaia di persone, ad oggi il trapasso è evidente. Speriamo non definitivo.
- ancora una volta, a dispetto dei proclami, i militanti arcobaleno hanno mostrato il loro volto violento e prevaricatore. Vogliono una legge per imbavagliare e mettere in galera chi non la pensa come loro, e quando tali odiosi reazionari protestano pacificamente li insultano dandogli del... fascista. Ci sono o ci fanno? E' lecito il sospetto che, sì, in 20-30 contro-manifestavano, ma tutti assieme non arrivavano a fare 1 cervello intero.
- se i generali della Chiesa militante disertano, un popolo di soldati semplici, piccolo o grande che sia, resiste e combatte. Sappiamo che il Comandante Generale ne tiene conto e sa guidare la buona battaglia verso la vittoria finale, pur passando attraverso quelle che a viste umane sembrano sconfitte. I disertori - generali e soldati semplici - farebbero bene a pensarci su.
Manifestazione in quasi cinquanta piazze in tutta Italia ieri, 11 luglio, giorno culmine di Restiamo Liberi, l’iniziativa che denuncia la portata liberticida del Ddl Zan sulla cosiddetta omotransfobia e proseguirà nei prossimi giorni. Migliaia le persone presenti da Nord a Sud, con una partecipazione oltre le aspettative. Molti i cattolici presenti, ma anche una folta rappresentanza di evangelici. Insieme in piazza a difendere la verità sull’uomo e la libertà di dire che la famiglia è una sola.
Card. Raymond Leo Burke:
L’ex-prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il tribunale più alto all’interno della Chiesa cattolica, ha fornito una lista di modi in cui la società si è allontanata dal Creatore.
“Non si tratta solo di indifferenza nei confronti della Sua presenza in mezzo a noi, bensì di ribellione aperta contro di Lui e contro il buon ordine con cui Egli ci ha creato e conserva la nostra esistenza”, ha affermato Burke.
“Basti pensare ai costanti e violenti attacchi contro la vita umana, maschile e femminile, che Dio ha creato a Sua immagine e somiglianza: agli attacchi contro le vite di bambini innocenti e indifesi non ancora nati e a quelli contro coloro che sono più bisognosi delle nostre cure, contro quanti sono afflitti da gravi malattie, dall’età avanzata o da necessità particolari”.
Il cardinale ha criticato l’odierno “attacco pervasivo contro l’integrità della sessualità umana, della nostra identità di uomini e di donne, dietro la pretesa di definire per noi – spesso impiegando mezzi violenti – un’identità sessuale differente da quella che ci è stata data da Dio. Con preoccupazione ancor più grande siamo testimoni degli effetti devastanti della cosiddetta ‘teoria del genere’ sugli individui e sulle famiglie”.
Infine, il Cardinal Burke ha menzionato “un paganesimo che venera la natura e la terra”, sottolineando che “All’interno della Chiesa vi sono persone che si riferiscono alla terra definendola la nostra madre, come se noi venissimo dalla terra e la terra fosse la nostra salvezza. Ma noi veniamo dalle mani di Dio, creatore del Cielo e della Terra. Solo in Dio troviamo la salvezza”.
‼️L’ULTIMA TROVATA DEL GOVERNO? TOGLIERE LA DICITURA “MADRE” E “PADRE” DAI DOCUMENTI DEI MINORI‼️
Il governo non sa cosa fare su cassa integrazione, concessioni autostradali, riforma della Giustizia, scuola, taglio delle tasse?
In compenso il Viminale annuncia un approfondimento per togliere la dicitura “madre” e “padre” dai documenti per i minori...
Dopo la legge elettorale per danneggiare la Lega, il dl Zan, i porti aperti ecco un’altra delle priorità del governo. Imbarazzante.
Restiamo liberi...perché lo siamo?
Molto difficile da tradurre in un italiano comprensibile l'intervento sul DDL omofobia del nostro Vicario episcopale per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste.
Già dall'incipit si comprende che il monsignore ignora le cose come stanno, facendo confusione tra normativa vigente e disegno di legge.
Il resto è un profluvio imbarazzante sotto l'aspetto logico e sintattico.
Il significato dell'espressione "orientamento sessuale omofobo" è un mistero nel quale solo un teologo come Mons. Malnati può penetrare.
https://www.ferdinandoavarino.it/news/omotransfobia-mons-malnati-la-legge-colpisce-la-liberta-di-opinione/
Andrea Sandri
Il ddl Zan-Scalfarotto più che il prodotto di una maggioranza parlamentare sgangherata è traduzione ed evidenza del nuovo diritto naturale. Senza una conversione generale all’ordine creato, è già una partita persa.
Almeno ora sappiamo. Almeno ora si sa. Almeno ora nessuno potrà più far il finto tonto, fingendo d’ignorare le reali mire della legge contro l’omotransfobia. Quanto accaduto nelle scorse ore Lizzano, paese in provincia di Taranto, è infatti chiarissimo: nella locale chiesa di san Nicola è stata convocata una preghiera a difesa della famiglia naturale nel corso della quale ha preso avvio una protesta di attivisti Lgbt e, quando i carabinieri hanno preso a identificare costoro, il sindaco, presente in piazza, ha detto ai militari: «Andate prima da quelli che stanno dentro. Perché siamo in un Paese democratico!». Un’affermazione semplicemente perfetta nella Russia di Stalin, un po’ meno nell’Italia del 2020.
Eppure è precisamente questo ciò a cui mirano i sostenitori della legge contro l’omotransfobia: instaurare un clima intimidatorio dove se solo esterni, persino pregando in chiesa, un certo tipo di pensiero, ecco che ti può capitare di esser schedato, perquisito, chissà. Che le cose stiano in questi termini è provato dall’ovazione che Antonietta D’Oria, il sindaco di Lizzano appunto, sta ottenendo in rete. In effetti, la signora merita d’esser ringraziata perché adesso nessuno può più dire in giro che la legge contro l’omotransfobia serve solo a tutelare gli omosessuali, essendo divenuto lampante che serve invece a non tutelare i cattolici. Gravissimo, ma almeno ora sappiamo. Almeno ora si sa. Almeno ora, cari cristianofobi, non dovete più nascondervi.
Giuliano Guzzo
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