Si tratta dell'esito positivo di una mozione a «sostegno della vita nascente» votata e approvata il 30 settembre dal Comune di Iseo, in provincia di Brescia, guidato da un’amministrazione di centrodestra (il sindaco, Marco Ghitti, è di Fratelli d’Italia). La mozione prevede, da una parte, una cifra mensile per le donne che vorrebbero abortire così da farle desistere e, dall’altra, stabilisce nel Bilancio comunale «un finanziamento adeguato nei confronti di associazioni e progetti operanti sul territorio che abbiano istituito progetti di aiuto alla vita nascente, quali ai Centri di Aiuto alla Vita (Cav) e i Movimenti per la Vita (Mpv)».
La mozione è stata presentata dall’assessore al Bilancio Giovanna Prati, che l’ha illustrata in Aula in qualità di Consigliere Comunale, dicendo: «È un inno alla vita in tutte le sue forme quindi come sostegno e struttura da implementare proprio perché venga sempre di più incentivata la vita nascente e scoraggiate invece forme che portano a soluzioni diverse». Il testo ha raccolto l'assenso della maggioranza, mentre l’opposizione è uscita dall’aula consiliare.
Il testo instaura una prassi positivamente propositiva, prevedendo l’istituzione di un «sussidio alla maternità che fornisca alla donna intenzionata ad abortire anche a causa di necessità economiche, la possibilità di avvalersi, dopo l’avvenuto rilascio del documento attestante lo stato di gravidanza e la richiesta di Ivg, di un intervento economico straordinario subordinato alla disponibilità della donna ad aderire a un progetto sociale individualizzato». E laddove ciò non sia possibile, la mozione impegna la Giunta a «promuovere attraverso anche un sostegno economico, progetti di aiuto alla vita nascente istituti da associazioni sul territorio quali il “Progetto Gemma” dei Mpv e dei Cav».
Il «Progetto Gemma», attivo dal 1994 e messo in campo dal Movimento per la Vita, rappresenta una «rete di supporto alle donne che hanno intenzione di abortire» che in 26 anni di attività ha salvato 24 mila vite.
Interessante anche l'aspetto del sostegno economico alle associazioni dichiaratamente pro-life, per le quali il Comune di Iseo stanzierà dei fondi impegnandosi non solo a «istituire la Festa della Famiglia e la Festa della Vita - in luogo degli abominevoli gay-pride - ma soprattutto si impegnerà a «diffondere materiale informativo dei Mpv e Cav in tutti gli spazi comunali, nonché a sostenere e promuovere l’attività culturale e operativa delle stesse negli ambiti fondamentali della scuola, della sanità e dei servizi sociale», oltre a «favorire e stimolare la collaborazione tra le associazioni suddette, il consultorio e le strutture socio-sanitarie interessate per accrescere il sostegno concreto e le proposte alternative all’Ivg». E inoltre si impegna a «mettere in atto campagne di informazione a donne e coppie che affrontino una gestazione difficile a causa di presunte malformazioni del feto, sulle specifiche cure prenatali e sulle misure previste nel territorio di aiuto e supporto a chi già si trova nella stessa situazione».
Nel 2017 Iseo era balzato agli onori della cronaca per il caso dell’ospedale Mellino Mellini dove già da 15 anni non si praticava neanche un aborto poiché medici, anestesisti e infermieri erano nella stragrande maggioranza obiettori di coscienza. Ricordiamo comunque che esiste una parte della 194 ostinatamente disapplicata dalla cultura egemone.
Infatti non a caso chi ha scritto la legge ha esordito ricordando che «Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio», che «L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite» e che «Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite» (art. 1). Non solo: la 194 sancisce anche che i consultori devono contribuire «a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza» (art. 2), e, «specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche, o sociali, o familiari», hanno il compito di aiutare la donna «a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto» (art. 5).
9 commenti:
« La nave è ormai in mano al cuoco di bordo e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta ma ciò che mangeremo domani. »
(Søren Kierkegaard)
In arrivo il nuovo dpcm
Controlli mirati, pattugliamenti contro gli assembramenti e anche i militari in campo per verificare il rispetto delle norme, come l'obbligo delle mascherine. Ma anche mini-lockdown diffusi per arginare l'aumento dei focolai.
Lode e gloria a Dio ! Protezione della SS.Vergine per questo amministratore e per quelli che lo imiteranno.
Con la 194 succede come col concilio: la parte positiva (specchietto per le allodole) ignorata da una prassi proiettata altrove...
Cosa diceva Madre Teresa di Calcutta ?
"Non li volete ? Dateli a me !"
Oggi ci sono le culle termiche , ci sono varie associazioni che aiuterebbero la vita ma...si preferisce dare la morte .
Supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei
https://www.maranatha.it/Benvenuti/mapa/pompei.htm
Cara mic notizie come questa riscaldano il cuore e incoraggiano a sperare e pregare perché almeno in alcune regioni d' Italia la cultura della morte e dell'assassinio di innocenti venga contrastata. È importante, molto, come è importante pregare per le persone che si battono nelle istituzioni come fossero in una trincea, perché di questo si tratta, di una lotta senza quartiere. Grazie per questa notizia che da gloria al Signore.
Mattarella: "non posso tacere la preoccupazione per l'aumento dei contagi." Può invece tacere per l'estensione del colpo di Stato. Può tacere sulla svendita dell'Italia, sulla prosecuzione irresponsabile dell'invasione. Il silenzio di Mattarella tiene in vita la peggiore dittatura della storia d'Italia.
https://t.co/y0BruHtsaN
Mi viene in mente che in Piemonte, sempre a reazione di destra, si sta facendo sul serio circa i casi di abusi delle autorità (vedi Bibbiano e analoghi ambienti ideologici) che tolgono i minori a famiglie povere per affidarli a coppie omo...
La stampa parla di "Crociate dei comuni pro-life", che offrono aiuti alle donne che scelgono di non abortire
Costanza Miriano:
Cioè, fatemi capire: se un Comune aiuta economicamente una donna in difficoltà affinché faccia nascere suo figlio, direi il minimo sindacale di una società civile nonché l’articolo 1 della legge omicidi (la 194), è una crociata? Ovviamente dando a crociata un’accezione negativa, ci mancherebbe.
Cioè se una donna VUOLE tenere il suo bambino e il Comune la aiuta è una crociata? Chi pensa così sta davvero male, ma molto male. Ha la morte dentro ogni fibra, per questo odia la vita.
ps Informatevi, colleghi, l'aiuto economico per far sì che l'aborto sia l'extrema ratio è previsto perfino dalla legge che gronda sangue.
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