Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 5 aprile 2022

Messaggio di Mons. Viganò al Reawaken America Rally: È giunto il momento di alzarsi e agire.

Messaggio inviato dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò ai partecipanti al Reawaken America Rally, che si è tenuto il 2 aprile a Salem, nell’Oregon. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Reawaken America Rally
Salem, Oregon

Sia lodato Gesù Cristo!
Cari amici, il generale Michael Flynn mi ha chiesto di intervenire con un messaggio al vostro rally. Ho accettato volentieri la sua proposta, perché desidero rivolgervi il mio saluto e incoraggiarvi in questo risveglio delle coscienze. Se vi risvegliate, è perché finora qualcuno vi ha costretti a dormire, vi ha narcotizzato, vi ha distratto da quello che stava tramando, per poter continuare indisturbato nella sua azione criminale. Ma il sonno degli americani e di tutti i popoli è durato fin troppo: è il momento di aprire gli occhi, di alzarci, di capire cosa è successo e cosa sta succedendo. È il momento di agire.

Pesa su tutti noi la minaccia di una terza guerra mondiale. Ci hanno raccontato che Putin ha invaso l’Ucraina per assecondare le sue ambizioni espansionistiche, ma in realtà lo scopo principale dell’operazione militare della Russia è impedire l’aggressione del deep state e della Nato: Putin sta lottando contro quella stessa élite globalista che ci tiene tutti in ostaggio. Lo scorso 6 marzo, l’ambasciatore russo all’Onu ha denunciato ciò che voi sostenete da due anni: ha dichiarato che Donald Trump è il legittimo presidente degli Stati Uniti, e che il voto è stato falsato, con la complicità di Stati europei, usando gli apparati Dominion. E sappiamo bene che, per portare avanti l’agenda del Great Reset, era necessario sbarazzarsi di Trump, il quale mai avrebbe permesso né la farsa pandemica né l’escalation della crisi russo-ucraina.

lunedì 4 aprile 2022

Altro che Davide contro Golia, come la bolsa retorica neo resistenziale vuole raccontarci!

Se non interverranno altri elementi non possiamo avere certezze; ma c'è chi fa notare che le truppe russe si sono ritirate il 30 marzo. Il 31 marzo, il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, ha confermato in un videomessaggio che non c'erano militari russi in città, ma non ha nemmeno menzionato la gente del posto colpita per strada con le mani legate, in patente controtendenza con la martellante propaganda quotidiana fatta di immagini e di proclami. Non è dunque strano che tutte le cosiddette "prove dei crimini" a Bucha non siano emerse fino al quarto giorno, quando sono arrivati in città il Servizio di sicurezza dell'Ucraina e rappresentanti dei media? Che Dio abbia pietà delle vittime e dei carnefici a qualunque fronte appartengano!

Ed è arrivato il momento delle fosse comuni

Decine e decine di anni di retorica pacifista e tanta sensibilità coltivata dall’industria dello spettacolo hanno talmente “intenerito” i cuori che appena nel nostro mondo dal perenne sorriso smagliante si indicano violazioni di un qualsiasi codice ritenuto corretto, inevitabile che si alzi vibrante e indignata la richiesta di un intervento civilizzatore… perché non si possono tollerare brutture e nefandezze… e vai con le genuflessioni e le note inclusive di Imagine di John Lennon.

L’Orso russo doveva star buono, accettare che quel simulacro di stato rappresentato dal fantoccio Zelensky continuasse ad agire indisturbato sotto il comando americano; ma ha reagito, ha mandato le sue truppe per impedire che il gioco proseguisse, o almeno proseguisse in modo sfacciato, e qualcuno a dire che così i russi sono caduti nella trappola americana. Sarà pure così, fatto è che non gli era stata concessa nessun’altra alternativa. 

Rassegna stampa FSSPX: la Fraternità San Pietro esentata da Traditionis custodes

Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa.
Papa Francesco ha firmato l'11 febbraio 2022 un decreto che esonera i sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pietro dalle disposizioni del motu proprio Traditionis custodes (16 luglio 2021), che limitava notevolmente le possibilità di celebrare la Messa tridentina [qui].
L'incertezza che aleggiava da diversi mesi è stata sollevata dopo un'udienza privata di quasi un'ora concessa dal Papa, il 4 febbraio, ai padri Benoît Paul-Joseph, superiore del distretto di Francia della Fraternità San Pietro, e Vincent Ribeton, direttore del seminario San Pietro di Wigratzbad, Germania.
Durante questa udienza, il Papa ha chiarito che istituti come la Fraternità San Pietro non erano interessati dalle disposizioni generali di Traditionis custodes, essendo previsto nelle loro costituzioni l'uso dei libri liturgici in vigore nel 1962.

Piazza Libertà, intervista a Mons. Carlo Maria Viganò

In esclusiva per Piazza Libertà, intervista a Mons. Carlo Maria Viganò – trasmissione di sabato 2 Aprile 2022 con: Mons. Viganò e il Prof. Alessandro Meluzzi (Psichiatra, Saggista).

domenica 3 aprile 2022

A Colonia i muezzin al posto delle campane

Vedi qui l'indice dei precedenti sul filoislamismo.
Italia tradita, valori calpestati. Un caso emblematico; ma lo scenario in cui si colloca è peggiore di quello anticipato da Orwell, di uno squallore apparentemente senza appello... E, a proposito della scritta, perché mai non dottoressa? Siamo, quindi, ormai approdati anche alla "cancel culture" della corrente lingua italiana ?
È questo l'Occidente per cui vorrebbe farci morire al suo fianco Zelenskij appoggiato da tutto il cucuzzaro USA e tecnocrazia UE? 
E, a proposito di UE, senza più radici cristiane, invischiata con la parte più deviata dell'Occidente Atlantico al tramonto dell'Occidente Europeo non più faro di civiltà, vedi anche articoli seguenti. (clicca sull'immagine per ingrandire)

* * *
Colonia autorizza i muezzin a gridare
dalle moschee il richiamo alla preghiera


Turchi a Colonia. Sullo sfondo la Cattedrale
(Colonia cambia logo e cancella "l'antiquato Duomo")
Ogni venerdì (L'articolo è di ottobre  2021; le conseguenze non si sono fatte attendere. Vedi in calce e foto a lato -ndr) gli altoparlanti delle 35 moschee della città tedesca diffonderanno a tutto volume il canto del muezzin. Il più grande islamologo cattolico vivente, Samir Khalil Samir, definisce la pratica «uno strumento di propaganda inammissibile»

Nelle 35 moschee di Colonia, in Germania, i muezzin potranno alzare a tutto volume gli altoparlanti rivolti verso la città e chiamare alla preghiera. Sabato scorso il permesso è stato accordato, solo per il venerdì, dal sindaco della città, Henriette Reker.

«Il canto del muezzin è come le campane»
Giustificando la sua decisione, Reker ha scritto su Twitter che «Colonia è la città della libertà (religiosa) e della diversità. Chi arriva in treno alla stazione principale della città viene accolto dalla cattedrale e dalle sue campane. Molti residenti di Colonia sono musulmani. Permettere al muezzin di chiamare alla preghiera per me è un segno di rispetto».

"Velatio" di croci e immagini nelle chiese. Teologia e tradizione di un rito antico, previsto ancora oggi

Ripropongo un testo di alcuni anni fa. Per chi leggesse solo ora e, per noi, per rimeditare, in itinere, i tesori della nostra fede. Sulla Quaresima: Il repertorio gregoriano nelle feste introduttive alla Quaresima - La Pasqua nelle Domeniche di Quaresima [qui]; Meditazione ; Dominica I ; Dominica II, Reminiscere ; Dominica III ; Dominica IVLaetare ; Sabato Quarta Settimana, Sitientes

"Con la quinta domenica di Quaresima si entra nel “Tempo di Passione“, caratterizzato da una marcata attenzione al mistero della Passione e Morte del Signore Gesù. 
In origine limitata alla sola Settimana Santa, che si apriva con la Domenica delle Palme, detta appunto “De Passione Domini”, nel tempo la contemplazione della Passione del Signore, culmine della Redenzione e fonte di vitalità spirituale, venne anticipata e celebrata anche nella settimana precedente. 
Questo tempo speciale, che si inserisce nel già propizio tempo di Quaresima, viene sottolineato con alcune specifiche regole cultuali. 
Tra queste la più caratteristica è la “Velatio”, ovvero la velatura delle croci e delle immagini della chiesa esposte alla venerazione dei fedeli. 

A norma del Messale tridentino, nel sabato che precede la I domenica di Passione, (quindi il sabato della IV settimana di Quaresima), «finita la Messa e prima dei Vespri si coprono le croci e le immagini della chiesa con veli violacei; le croci restano coperte fino al termine dell’adorazione della croce da parte del celebrante il Venerdì Santo, le immagini fino all’intonazione del Gloria nella Messa della Vigilia Pasquale». 
In tale periodo solo le immagini della Via Crucis restano senza velo. Il giovedì santo la croce dell’altare maggiore, per il tempo della Messa, si copre con un velo bianco. 

sabato 2 aprile 2022

Sabato della Quarta Settimana di Quaresima - 'Sitientes'

Scopriamo o ritroviamo le perle della nostra fede. Sulla Quaresima qui.
Sabato della Quarta Settimana
di Quaresima - 'Sitientes'


Nel 2011 lo abbiamo celebrato a S. Nicola in Carcere
col card. Burke
Questo giorno è famoso fin dall'antichità sotto il nome di Sabato Sitientes, per la prima parola dell'Introito della Messa. 
La Chiesa, facendo sue le parole d'Isaia, invita gli aspiranti al Battesimo di venire a dissetarsi alla fonte della salute. La Stazione, a Roma, prima fu alla Basilica di S. Lorenzo fuori le Mura; ma la lontananza di questa chiesa rendeva talmente incomoda la riunione dei fedeli, che ben presto fu scelta a sostituirla la chiesa di S. Nicola in Carcere, più al centro della città.
Introitus
Isa 55:1
Sitiéntes, venite ad aquas, dicit Dóminus: et qui non habétis prétium, veníte et bíbite cum lætítia.
Ps 77:1.
Atténdite, pópule meus, legem meam: inclináte aurem vestram in verba oris mei.
V. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in sǽcula sæculórum. Amen.
Sitiéntes, venite ad aquas, dicit Dóminus: et qui non habétis prétium, veníte et bíbite cum lætítia.
Isa 55:1
O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, dice il Signore; e voi pure che non avete denaro, venite e bevete con gioia.
Sl 77:1.
Alla mia legge, popolo mio, sempre l'orecchio rivolgi: a quel che ti dice la mia bocca presta attento l'orecchio.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo.
R. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, dice il Signore; e voi pure che non avete denaro, venite e bevete con gioia.

Infrangere il mito: perché il lezionario della Messa tradizionale in latino è superiore al nuovo lezionario

Nella nostra traduzione da Rorate Caeli il Testo completo del discorso del Dr. Kwasniewski sulla superiorità del lezionario antico su quello nuovo. Mentre quasi ogni altro aspetto della riforma liturgica successiva al Vaticano II è stato oggetto di critiche serie e sostenute, il lezionario pluriennale rinnovato è l'unico elemento costantemente presentato come un successo notevole, un'istanza di autentico progresso. Non ci sono forse ragioni per credere che l'antico lezionario del primo millennio ancora oggi utilizzato nella Messa antica — e, in generale, l'antico approccio alla Scrittura nella Messa — abbia da dire in suo nome più di quanto siamo portati a pensare? Non potrebbe essere che anche qui la Chiesa sapesse cosa faceva da secoli? Domande e risposte che nutrono la nostra consapevolezza e fedeltà al Rito dei secoli.
La conferenza riportata di seguito, sponsorizzata dalla Coalition for Canceled Priests, si è tenuta presso il Velocity All Sports a Mokena, Illinois, il 7 marzo 2022. 
Qui l'indice dei testi su Traditionis custodes e Responsa

Infrangere il mito: perché il lezionario della Messa
tradizionale in latino è superiore al nuovo lezionario

Peter A. Kwasniewski

Mentre quasi tutti gli altri aspetti della riforma liturgica successiva al Vaticano II sono stati oggetto di critiche serie e sostenute, il lezionario pluriennale rinnovato è l’unico elemento che viene costantemente presentato come un notevole successo e come esempio di autentico progresso. Un famoso autore cattolico scrive:
Ritengo, tuttavia, che il cambiamento più significativo [nella liturgia] sia avvenuto nel 1969, con l’introduzione del lezionario riveduto. Allora i media non ne presero nota, perché non sorse nessuna polemica. Quasi tutti erano d’accordo sul fatto che il prodotto finale fosse un risultato straordinario. E indubbiamente si trattò di uno sviluppo importante nella vita della Chiesa. Il lezionario era stato concepito proprio con l’intenzione di evidenziare il rapporto essenziale tra Scrittura e liturgia.
Un altro stimato teologo concorda:
Sembra probabile che, qualunque siano gli sviluppi futuri nel rito romano, l’uso esteso della Sacra Scrittura e l’enfasi su di essa nel culto cattolico possa rivelarsi il contributo più duraturo di Papa Paolo VI e, probabilmente, anche il più importante dono a lungo termine del suo pontificato alla vita della Chiesa.

venerdì 1 aprile 2022

C’eravamo tanto armati. Trentasettesimo giorno di guerra

Obiettivo, crudo e realistico, come sempre. La libertà di espressione finisce laddove inizia la libertà di disinformazione. Grazie a Capuozzo per il suo costante aggiustare il tiro su una narrazione quotidianamente oggetto di una sistematica falsificazione da parte dei media di sistema, con sporadiche eccezioni. 

Fiamme a Belgorod (Russia)
C’eravamo tanto armati
(trentasettesimo giorno di guerra)

La notizia che più mi ha colpito è stata la morte in combattimento, di Edy Ongaro. Quarantasei anni, da Portogruaro, era inquadrato in una brigata internazionale a fianco dei secessionisti del Donbass. Seguivo il suo profilo su FB, anche se da tempo era chiaro che avesse altre cose da fare. Era un comunista vecchio stampo, che non negava le foibe, e piuttosto ne faceva una gloria della giustizia proletaria.  Riposi in pace, lui e la sua coerenza, che rivelano la grande confusione tra i cuori generosi e smarriti delle destre e delle sinistre più eccitabili. Leggo accuse taglienti tra camerati e tra compagni, e mi sembrano gli spasimi moribondi delle ideologie del ‘900.
Cosa ha a che fare l’autoritarismo di Putin, e la sua politica di potenza con il vecchio comunismo ?  Poco: solo l’assenza di libertà e la repressione del dissenso, anche sotto forma di Z tracciate sulle porte. 
Cosa ha a che fare l’Ucraina con la destra tradizionalista ? Poco: è un Occidente alla buona, fatto di Nato e laboratori chimici che è scomodo ospitare da noi, di badanti e utero in affitto, di un popolo che non vuole tornar sotto il grigiore del socialismo reale senza neanche il socialismo, e che per farlo ha rispolverato vecchi eroi collaborazionisti, e lustrato un nazionalismo etnico – il russo come lingua proibita - altro che libertà e democrazia.  

S.E. mons. Schneider sulla consacrazione della Russia e dell'Ucraina da parte di papa Francesco

In una sua esaustiva valutazione prima e dopo l’atto a San Pietro nel giorno dell’Annunciazione, mons. Athanasius Schneider risponde alle domande della nota vaticanista americana riguardo l’importanza della Consacrazione del 25 marzo, la sua portata, la controversia sull’espressione “Terra del Cielo” attribuita alla Madonna e altri importanti aspetti dell’evento. Precedenti qui - qui - qui - qui.
P.S. - Tra i miei commenti nella discussione sull'evento (vedi ultimo link) avevo espresso questa perplessità: Nello scorrere le invocazioni leggo: "Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo." Amici miei, forse sbaglio, ma "terra del cielo", mi colpisce e mi stride (all'orecchio del cuore): mi fa pensare alla persona divino-umana di Cristo Signore, cioè all'unione ipostatica, non applicabile alla Vergine... Sarà anche il solito pressappochismo di conio conciliare, ma non ci sto. E lo stridore resta, nonostante le valutazioni che seguono. Infatti, se è possibile interpretare l'espressione in modo benevolo e cattolico rispetto ad un contesto specifico, l'ambiguità può sempre trarre in inganno.

S.E. mons. Schneider sulla consacrazione della Russia
e dell'Ucraina da parte di papa Francesco

di Diane Montagna

[Aggiornamento]

25 marzo 2022 (OnePeterFive) - Nei giorni scorsi sono sorte polemiche per una discrepanza nella traduzione di un titolo attribuito alla Madonna contenuto nell'atto di consacrazione al Cuore Immacolato offerto da Papa Francesco questa sera nella Basilica di San Pietro.
Mentre la traduzione inglese dice:
Perciò, o Madre, ascolta la nostra preghiera.
Stella del mare, non farci naufragare nella tempesta della guerra.
Arca della Nuova Alleanza, ispira progetti e percorsi di riconciliazione.
Regina del Cielo, restituisci al mondo la pace di Dio.
L'originale italiano dice:
Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, "terra del Cielo", riporta la concordia di Dio nel mondo.
L'originale italiano "terra del Cielo" non si traduce in inglese come "Regina del Cielo", ma come "earth of Heaven" o "Heaven's earth".

Avendo portato questa discrepanza all'attenzione del portavoce vaticano Matteo Bruni, che l'ha inoltrata alle autorità competenti ed è in attesa di una risposta, abbiamo chiesto al vescovo Athanasius Schneider, la cui competenza è la patristica (cioè lo studio dei Padri della Chiesa), se avesse familiarità con questa espressione, e se ci fossero problemi inerenti al suo uso. Ecco la sua risposta: