Riprendo un articolo pubblicato il 29 aprile scorso da Libero a pag. 10. Viviamo in un'epoca in cui la storia è falsificata e la realtà è manipolata. Difficile mantenere la rotta — non tanto per chi come noi ha consapevolezza della propria identità — quanto per la massa quotidianamente bombardata dalle manovre più o meno spregiudicate del mainstream. Qui l'indice degli articoli sul filoislamismo. (pubblicato su Roma perenne e inserito nell'indice col riferimento)
La Ue finanzia il Corano e cancella il cristianesimo
Dieci milioni di euro stanziati dall'Ue per finanziare il progetto di ricerca EuQu o "Corano Europeo". Per dimostrare che l'Islam è fra le radici culturali dell'Europa. Quindi sono dieci milioni di nostri soldi per contribuire alla legittimazione dell'islamizzazione dell'Europa, a spese di ebraismo e cristianesimo.Convincere gli europei che l’islam è stato il fulcro della cultura e della storia dell’Europa tanto quanto la cristianità. È questo l’obiettivo del progetto “Il Corano europeo”, noto anche con l’acronimo “EuQu”, promosso e curato da una trentina di ricercatori italiani, spagnoli, francesi, ungheresi e olandesi grazie a un maxi finanziamento di quasi dieci milioni di euro (nel dettaglio, si tratta di una borsa Synergy Grant da 9.842.534 euro) da parte del Consiglio europeo della ricerca, organismo creato dalla Commissione europea e finanziato dal bilancio dell’Ue.
Scienziati
EuQu rientra nel programma “Eccellenza scientifica” dell’Unione europea, il cui fine, si legge sul sito, è recuperare il «terreno perso nella corsa alla produzione scientifica d’avanguardia e all’eccellenza» rispetto agli Stati Uniti. Dal 2007 sono stati finanziati 17.000 progetti, ma “Il Corano europeo” è uno dei progetti “scientifici” che ha ricevuto il finanziamento più corposo.
In confronto, un progetto sull’informatica quantistica ha ricevuto 15 milioni di euro nel 2013, come riportato dal Journal du dimanche. «Per noi c’è un reale bisogno di informazioni che dimostrino che l’Europa non era solo cristiana. Siamo storici, quindi riscriviamo costantemente la storia in base ai risultati delle nostre ricerche», ha spiegato John Tolan, professore di Storia medievale all’Università di Nantes, nonché uno dei quattro co-direttori dell’iniziativa assieme all’orientalista italiano Roberto Tottoli. Il progetto coinvolge diverse università europee e l’Italia partecipa con l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale, dove insegna Tottoli. Ma tra i partner italiani, c’è anche l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara.
Sul sito ufficiale di EuQu, i ricercatori spiegano che il progetto aiuterà gli europei a «scoprire come il Corano abbia influenzato la cultura e la religione in Europa tra il 1150 e il 1850», e a «mettere in discussione le percezioni tradizionali del testo coranico e le idee consolidate sulle identità religiose e culturali europee». «Il nostro progetto si basa sulla convinzione che il Corano abbia svolto un ruolo importante nel plasmare la diversità e l’identità religiosa dell’Europa nel Medioevo e nel primo periodo moderno, e che continui a farlo», affermano gli storici, alcuni dei quali hanno rapporti sulfurei con l’islam politico.
John Tolan, come rivelato dal Journal du dimanche, ha partecipato negli ultimi anni a numerosi eventi sponsorizzati dai Fratelli musulmani.
Nel 2019, è stato invitato a tenere una conferenza intitolata “Il Profeta nel pensiero europeo” dall’Istituto europeo di scienze umane di Parigi, organismo vicino ai Fratelli musulmani.
Lo stesso anno, nel 2020 e nel 2022, ha inoltre partecipato a eventi organizzati dall’associazione Musulmans de France, descritta dal ricercatore del Cnrs Haoues Seniguer come «testa di ponte della neo-fratellanza musulmana in Francia». Sulla copertina del “Corano europeo”, c’è Napoleone Bonaparte con il testo sacro dei musulmani tra le mani. «L’Ue finanzia la cancellazione della nostra storia», ha denunciato il sito francese Pas Notre Europe. L’ex capo di Frontex, Fabrice Leggeri, oggi eurodeputato del Rassemblement national (Rn), il partito di Marine Le Pen, ha accusato Bruxelles di «finanziare la riscrittura della nostra storia e di spianare così la strada alle future rivendicazioni islamiste». Assieme al presidente della delegazione Rn, Jean-Paul Garraud, Leggeri ha presentato un’interrogazione alla Commissione Ue di Ursula von der Leyen in merito al Corano Europeo.
Estremisti
Oltre all’aspetto “scientifico” di EuQu, c’è quello pedagogico: sono infatti in corso due mostre, una a Tunisi e l’altra a Vienna. Quella della capitale austriaca vuole «dimostrare che l’islam è sempre stato parte integrante della cultura europea», ha spiegato Jan Loop, co-direttore del progetto finanziato dall’Ue. Altre dedicate al “Corano europeo” sono previste a Nantes, Lione, Budapest, Granada, Rabat e, secondo il Journal du dimanche, persino in Vaticano. Con i dieci milioni di euro che Bruxelles ha sborsato per finanziare il progetto, gli autori hanno potuto produrre anche un saggio collettivo, “Il Corano europeo”, che uscirà domani. Il tutto in compagnia della ricercatrice dell’Università di Copenaghen Naima Afif, traduttrice degli scritti del fondatore dei Fratelli musulmani, Hassan el-Banna. Afif, nel quadro del progetto, pubblicherà a sua volta un libro, intitolato “Il Corano europeo ebraico”. - Fonte
3 commenti:
Ho letto solo le prime righe. Pari e patta alla omoeresia. Tanto per seminare un'altro po' di confusione... che aiuta nella discesa!!! Qui non è più questione di eresie e non eresie né di mettere al corrente le moltitudini sulle religioni mondiali, il vero fine è renderci scemi!???????
Poi dice che i preti non debbono essere rigidi!
E' proprio per questi uomini di chiesa lassi che il Corpo Mistico della Chiesa
Cattolica si trova ad essere trattato come una crème caramel.
Alice Lattanzi
Un professore è stato sospeso per aver chiesto a una studentessa con il crocefisso capovolto se ne conoscesse il significato. E ho pensato a quello che sta accadendo nelle nostre scuole. Il dibattito accademico dovrebbe stimolare la riflessione, non punire chi osa porre domande su simboli religiosi rovesciati e dichiarazioni di satanismo in aula.
Il tribunale ha dato ragione alla dirigenza, stabilendo che il docente ha violato la dignità della ragazza. Ma quale dignità può esserci nel presentarsi a scuola ostentando simboli blasfemi e rivendicando pubblicamente il satanismo? La libertà di espressione della studentessa viene tutelata, quella dell'insegnante no. I diritti degli studenti sembrano includere quello di sovvertire ogni valore senza che nessuno possa obiettare.
L'educazione religiosa, quella vera, viene messa al bando mentre si legittima tutto ciò che la nega. La cultura e religione cristiana, fondamento della nostra civiltà, devono cedere il passo a qualsiasi provocazione. Dove sono finite giustizia e etica quando un professore viene punito per aver fatto il suo mestiere?
Stiamo assistendo al capovolgimento dell'ordine naturale delle cose, e la scuola è il campo di battaglia prescelto.
E la cosa mi inquieta moltissimo.
Satana sta prendendo possesso della nostra vita.
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