Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 8 settembre 2025

8 Settembre. Natività della Beata Vergine Maria

Precedenti da conoscere e meditare qui - qui - qui.
Voglio sottolineare questa ricorrenza, che sentiamo affettivamente e spiritualmente, per rendere un semplice e sentito omaggio alla nostra Madre Santa e Benedetta.

Con il III Concilio di Efeso del 431 che sancì la legittimità del titolo “Madre di Dio” per Maria, si ebbe una fioritura di feste mariane nel calendario liturgico, tra le quali: la Natività, la Presentazione al Tempio (nel calendario liturgico usus antiquior la Purificazione), l’Annunciazione e la Dormizione, oggi divenuta Assunzione, dopo la proclamazione del relativo dogma.

Interessante conoscere che la scelta della data, antichissima è in relazione all’antico anno liturgico che iniziava con il mese di settembre, dando una cornice “mariana” allo stesso. 

AVE MARIA, Madre nostra e Avvocata nostra!

Si legge nell’ufficio delle letture che oggi è il giorno in cui il Creatore dell’universo ha costruito il suo tempio, oggi il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore. La natività di Maria preannuncia in festa l’Incarnazione del Figlio … una meraviglia ai nostri occhi. Una inaudita meraviglia che fa parlare i muti e camminare gli storpi, che annienta incredulità e tiepidezze. 

E intanto che la Chiesa freme fra mille venti di dottrina, e intanto che il mondo affoga nel suo brodo di superbia, resta fedele Chi non può rinnegare se stesso. Sta. A raccogliere speranza e attesa. Forse è questo il ‘frutto’ del concilio, riflettevo. Forse era necessario che si spalancasse questa crisi epocale nella chiesa, forse era necessario che esplodessero tutte le contraddizioni covate nei secoli, era necessario toccare il fondo, come accade talvolta nella vita, per poter risalire. E riconoscere quel che conta, quel che davvero è buono e giusto agli occhi del Signore. Questo è il nostro oggi, ed è su questo tappeto di parole perse, di verità a metà, che a noi tocca vivere e testimoniare la nostra parte in quel ‘progetto stupendo’. 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

8 Settembre
Festa della Natività della Beata Vergine Maria, Madre di Dio.

È un evento che i vangeli canonici non raccontano, ma che troviamo nel protovangelo di Giacomo, scritto nel secondo secolo, e svela i nomi dei Suoi genitori: Anna e Gioacchino.

Come la nascita di Giovanni il Battista, anche la nascita di Maria ha del prodigioso.
I genitori di Maria, come i genitori di Giovanni il Battista, ormai anziani, avevano perduto la speranza di avere prole. Sia a Gioacchino, padre di Maria, che a Zaccaria, padre di Giovanni, fu annunciata da un angelo la loro futura paternità. Entrambi non credettero ritenendo impossibile che la moglie, per la sua età avanzata potesse concepire un figlio.
Come era stato annunciato dall'Angelo, così avvenne.
Nulla è impossibile a Dio nei suoi imperscrutabili disegni, per la salvezza eterna delle Sue creature.

Anonimo ha detto...

La Natività della Vergine è rinascita della Chiesa
Catholica Fides
Programmato per il giorno 8 set 2025 ore 21:00
P.Lanzetta
Celebriamo la Natività di Maria SS con una strofa dell’inno di Manzoni “Il Nome di Maria”, apposta in copertina, che nella sua interezza recita così:

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
Che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d’un popol superbo esser si vanta
In tua gentil tutela.

Questa lode manzoniana è adagiata sull’affresco di Domenico Ghirlandaio, “Natività della Vergine”, eseguito dal pittore fiorentino per la Basilica di Santa Maria Novella. L’arte e la poesia celebrano all’unisono le grandezze ineffabili di questa Donna Santa arricchita dal suo Creatore e Signore di ogni dono di grazia perché da Lei nascesse il Salvatore e così venisse già formata la Chiesa, tempio santo di Dio, Corpo mistico del Signore. La nascita di Maria è dunque presagio di grazia e di benedizioni. Da Lei viene Gesù; con Gesù per Maria la Chiesa, i sacramenti e tutti i doni divini. In una parola: la nascita della Vergine segna l’inizio del Cristianesimo. Perciò ogni nuovo inizio non può che venire da Lei, Madre Semprevergine.
Con Maria nasce la Chiesa che tutti vorremmo vedere rifiorire nella sua grandezza di fede, di amore al Signore e di testimonianza della verità e dell’unicità del Vangelo nel mondo. Molto spesso umiliata a causa di visioni pastorali molto umane, o di ideologie antropocentriche che hanno sostituito la prassi alla fede, la Chiesa può ritornare a rifulgere quale astro luminoso se ripartiamo da Maria, da una profonda devozione a Lei. La fecondità della Chiesa dipende dalla Croce, ci ripete Papa Leone XIV, ed è ai piedi della Croce che la Vergine è divenuta nostra Madre e perciò Madre della Chiesa.
https://www.youtube.com/watch?v=ZsHgVH32_dY

Anonimo ha detto...

8 settembre - La nascita di Maria, inizio della nostra salvezza
di Neofita il recluso

Nato a Leucara nel 1134, divenne monaco a diciotto anni. Nel 1159, dopo un pellegrinaggio in Terra santa, si rinchiuse in una grotta sulla montagna che domina Pafo. Visse in reclusione per più di sessant'anni, uscendo soltanto per predicare la Parola di Dio ai discepoli che vivevano nella regione circostante. Forse verso la fine della sua vita fu eletto vescovo di Cipro. Morì nel 1220
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La nascita di Maria, inizio della nostra salvezza

All'inizio di ogni frutto vi è un fiore, e questo è quanto mai chiaro; all'inizio della nostra salvezza vi è la nascita divinamente preparata e divinamente predestinata dell'immacolata e purissima sempre-vergine Maria, e anche questo è chiarissimo. Oggi celebriamo e festeggiamo Maria con lodi degne. Affinché l'intero corso dell'anno sia da lei benedetto, è stata generata in questo mese, che è il primo dell'anno (Il mese di settembre, che apre l'anno liturgico bizantino.); si è addormentata nel sonno dell'immortalità nell'ultimo mese ( II 15 agosto) affinché, abbracciando tutti i dieci mesi che sono nel mezzo, li benedicesse con la sua nascita e con la sua vivificante dormizione, della quale non è ora il momento di parlare; lo sarà quando ne giungerà il tempo. Ora accingiamoci a riflettere sulla sua santa nascita e dobbiamo dire di essa ciò che la grazia ci ispirerà e ci offrirà Genitori di questa figlia di Dio furono Gioacchino e Anna (Il testo si fonda sul Protovangelo di Giacomo), della stirpe del re David, della tribù di Giuda, custodi della Legge e fedelmente obbedienti ai divini comandamenti, assai ricchi di beni, ancor più ricchi di virtù divina, ma poveri di figli a motivo della sterilità che teneva prigioniera la beata Anna. E per questo motivo erano spesso oltraggiati dai figli di Israele e pure dai sacerdoti, anche se offrivano doni al Signore in doppia misura ed erano oggetto di offese perché non avevano discendenza in Israele. E perciò il giusto Gioacchino, fortemente rattristato, si separò da ogni commercio umano, si ritirò nel deserto e qui digiunò quaranta giorni, piangendo, e digiunando supplicava il Signore e diceva: «Signore, togli da me, togli da me la vergogna della sterilità e il disprezzo che ne deriva. Ti sia gradito, Signore, concedermi un'onorevole discendenza e io la restituirò, Signore, alla tua bontà».

Anonimo ha detto...

Segue
Così il giusto, supplicando la clemenza divina, ottiene quanto desidera. Sta scritto: «Gridarono i giusti e il Signore li esaudì»,(Sal 107(106),6.19.28) perciò il Signore misericordioso ascoltò anche Gioacchino affinché, attraverso la sua discendenza, fosse adempiuto il mistero nascosto stabilito prima dei secoli. Anche l'angelo di Dio, inviato a Gioacchino, gli disse: «Il Signore ha ascoltato la tua supplica e Anna, tua moglie, concepirà, e la tua discendenza sarà celebrata su tutta la terra». Intanto Anna, la giusta, nel suo giardino faceva un duplice lutto a motivo della separazione dal marito e a motivo della sua sterilità perché, diceva, «non sono simile neppure agli uccelli del cielo, che non sono sterili davanti a Dio, e non sono simile neppure agli ani mali, né ai pesci che offrono a Dio il frutto del ventre. Ma, Signore, se ordini anche a me di dare il frutto del ventre, te lo restituirò, Signore, Dio mio».

Mentre diceva a Dio queste parole e piangeva, ricevette anch'essa dall'angelo di Dio la buona notizia del concepimento e suo marito, che dal deserto era rientrato a casa, sacrificó un gran numero di animali e offri un banchetto a tutto il popolo. Anna, liberata dai vincoli della sterilità dal Creatore della natura, concepì da suo marito Maria, la Figlia di Dio, che generò oggi quale primizia della nostra salvezza e pura Madre di Dio, primizia del rinnovamento della nostra natura che, a motivo della trasgressione del divino comandamento, era invecchiata e ottenebrata. [...]

I sapienti genitori della purissima Figlia di Dio, adempiendo la promessa, dopo tre anni l' offrono a Dio nel Santo dei santi, accompagnandola con un coro di vergini e con lampade splendenti, e si compiono così le parole «Sono condotte al re, a Dio, le vergini dietro a lei e sono portate nel tempio del re», (Sal 45(44),15-16) cioè di Salomone; e si compiono anche le altre: «Ascolta, figlia, e guarda. Dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre e il Re della gloria, Cristo, avrà desiderio della tua bellezza».( Sal 45(44),11-12) Cosa che avvenne. Essa dimenticò il popolo e la casa di suo padre e rimase ad abitare nella casa del Signore e nel Santo dei santi; là dove il sommo sacerdote entrava una volta all'anno, la fanciulla rimaneva ogni giorno affinché si adempisse la Scrittura.
(Omelia sulla Natività 1-4)

Laurentius ha detto...

SUPPLICA A MARIA BAMBINA

Dolcissima Bambina Maria, Aurora raggiante dell’Astro Re, Gesù, e scelta da Dio dall’eternità per essere Regina dei cieli, consolazione della terra, gioia degli angeli, tempio e tabernacolo della Trinità, Madre di un Dio fatto uomo.

Eccomi ai tuoi piedi, Principessa bambina, a contemplare l’incanto della tua santa infanzia.

Nel tuo splendido volto si riflette il sorriso della Bontà Divina, le tue dolci labbra si socchiudono per dirmi: “Fiducia, pace e amore…”

Mi consacro al tuo servizio con tutto il mio cuore. Amabile Regina, ti offro la mia persona e i miei interessi temporali ed eterni.

Benedicimi, Bambina Immacolata, e benedici e proteggi tutti i miei cari.

Sovrana Bambina, sii la gioia, la dolce Regina della mia casa, perché mediante la tua intercessione regni nel mio cuore e in tutti coloro che amo il dolcissimo cuore di Gesù Sacramentato. Amen

Viandante ha detto...

“… tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.”
(Divina Commedia, Paradiso, canto XXXIII)

Anonimo ha detto...

La salvezza nostra si inizia, a dir il vero, l' 8 dicembre con l' Immacolata Concezione.