Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 25 marzo 2022

Pio XII Lettera Apostolica Sacro vergente anno. A tutti i popoli della Russia

Pio XII
Lettera Apostolica
A tutti i popoli della Russia


Carissimis Russiae populis salutem et pacem in Domino.

Mentre l’anno santo volgeva felicemente verso il suo termine, dopo che per divina disposizione a Noi fu dato di definire solennemente il dogma dell’assunzione in anima e corpo al cielo della gran Madre di Dio Maria Vergine, moltissimi da ogni parte del mondo Ci espressero la loro vivissima esultanza; fra questi non mancò chi, nell’inviarCi lettere di ringraziamento, supplicò istantemente affinché Noi consacrassimo l’intero popolo della Russia, nelle angustie del momento presente, al Cuore immacolato della medesima Vergine Maria. Tale supplica tornò a Noi oltremodo gradita, poiché, se il Nostro affetto paterno abbraccia tutti i popoli, in modo particolare si rivolge a coloro che, sebbene nella massima parte separati per vicende storiche da questa sede apostolica, conservano tuttavia ancora il nome cristiano e si trovano in condizioni tali che non solo è loro difficilissimo ascoltare la Nostra voce e conoscere gli insegnamenti della dottrina cattolica, ma sono spinti con arti ingannevoli e perniciose a rigettare perfino la fede e il nome di Dio.

Non appena fummo elevati al supremo pontificato, il Nostro pensiero si rivolse a voi, che costituite un immenso popolo, insigne nella storia per gloriose imprese, per amore patrio, per laboriosità e parsimonia, per pietà verso Dio e la Vergine Maria. Non abbiamo mai cessato di elevare le Nostre suppliche a Dio, affinché sempre vi assista con la sua luce e con il suo divino aiuto, e conceda a voi tutti di poter raggiungere, insieme ad una giusta prosperità materiale, anche quella libertà, per cui ognuno di voi sia in grado di tutelare la propria dignità umana, conoscere gli insegnamenti della vera religione, e prestare il debito culto a Dio non solo nell’intimo della propria coscienza, ma anche apertamente, nell’esercizio della vita pubblica e privata. Del resto ben sapete che i Nostri predecessori, ogniqualvolta se ne presentò loro la possibilità, niente altro ebbero più a cuore che manifestarvi la loro benevolenza e porgervi il loro aiuto. Sapete che gli apostoli degli slavi occidentali, i santi Cirillo e Metodio, i quali insieme con la religione cristiana portarono agli antenati di quelli anche la civiltà, si diressero verso quest’alma città, perché la loro attività apostolica fosse avvalorata dall’autorità dei romani pontefici. E mentre essi fanno il loro ingresso in Roma, il Nostro predecessore Adriano III di felice memoria «va loro incontro con grande testimonianza di onori, accompagnato dal clero e dal popolo»(2) e, dopo aver approvato e lodato il loro operato, non solo li eleva all’episcopato, ma vuole egli stesso consacrarli con la solenne maestà dei sacri riti.

Per quanto riguarda i vostri antenati, i Romani Pontefici, ogni volta che le circostanze lo permisero, cercarono di stringere o consolidare con essi vincoli di amicizia. Così nell’anno 977 il Nostro predecessore Benedetto VII di felice memoria inviò suoi legati al principe Jaropolk, fratello del celebre Vladimiro; e allo stesso gran principe Vladimiro, sotto i cui auspici rifulsero per la prima volta fra la vostra gente il nome e la civiltà cristiani, furono inviate legazioni da parte dei Nostri predecessori Giovanni XV nel 991 e Silvestro II nel 999; il che fu cortesemente contraccambiato dallo stesso Vladimiro, il quale a sua volta mandò ambasciatori ai medesimi Romani Pontefici. Ed è degno di nota che nel tempo in cui questo principe portò questi popoli alla religione di Gesù Cristo, la cristianità orientale e quella occidentale erano unite sotto l’autorità del Romano Pontefice, quale supremo capo di tutta la Chiesa. Anzi, non pochi anni dopo, cioè nel 1075, il vostro principe Isjaslav inviò il proprio figlio Jaropolk al Sommo Pontefice Gregorio VII; e questo Nostro predecessore di immortale memoria così scrisse a questo principe e alla sua augusta consorte: «Il vostro figlio, mentre visitava le sacre soglie degli apostoli, venne da Noi, e poiché voleva ottenere quel regno per mano Nostra come un dono di san Pietro, avendo fatto professione di fedeltà allo stesso principe degli apostoli, lo richiese con devote suppliche, assicurando senza alcun dubbio che la sua richiesta sarebbe stata da voi ratificata e confermata, qualora avesse avuto il favore e la protezione dell’autorità apostolica. Siccome questi voti e queste richieste sembravano legittime, sia per il vostro consenso e sia per la devozione del richiedente, noi infine le abbiamo accolte, e gli abbiamo consegnato da parte di san Pietro il governo del vostro regno, con questa intenzione e con questo ardente desiderio, che il beato Pietro con la sua intercessione presso Dio custodisca voi, il vostro regno e tutte le vostre cose, e vi faccia possedere quel medesimo regno in tutta pace e anche con onore e gloria fino al termine della vostra vita. …».(3) Così pure è da notare e da tenere in somma considerazione che Isidoro, metropolita di Kiev, nel concilio ecumenico di Firenze, sottoscrisse il decreto con cui veniva solennemente sancita l’unione della Chiesa orientale e occidentale sotto l’autorità del Romano Pontefice, e questo per tutta la sua provincia ecclesiastica, cioè per l’intero regno della Russia; e a tale sanzione di unità egli, per quanto lo riguardò, rimase fedele fino al termine della sua vita terrena.

E se nel frattempo e in seguito, a motivo di un cumulo di circostanze avverse, da una parte e dall’altra le comunicazioni divennero più difficili, e per conseguenza più difficile l’unione degli animi – quantunque fino al 1448 non si abbia alcun documento pubblico che dichiari la vostra chiesa separata dalla Sede Apostolica – ciò tuttavia in linea generale non è da attribuirsi al popolo slavo, né certamente ai Nostri predecessori, i quali sempre circondarono di un amore paterno queste popolazioni, e quando fu loro possibile ebbero cura di sostenerle e di aiutarle in ogni maniera. Tralasciamo non pochi altri documenti storici dai quali appare la benevolenza dei Nostri predecessori verso la vostra nazione, ma non possiamo non accennare brevemente a ciò che fecero i sommi pontefici Benedetto XV e Pio XI, quando, dopo il primo conflitto europeo, specialmente nelle regioni meridionali della vostra patria, ingenti moltitudini di uomini, di donne, di innocenti fanciulli e fanciulle vennero colpite da una terribile carestia e da un’estrema miseria. Essi infatti, spinti da paterno affetto verso i vostri connazionali, inviarono a queste popolazioni viveri, indumenti e molto denaro raccolto dall’intera famiglia dei cattolici, per venire incontro a tutti quegli affamati e infelici, e poter alleviare in qualche modo le loro calamità. E i Nostri predecessori provvidero, secondo le proprie possibilità, non solamente alle necessità materiali, ma anche a quelle spirituali; infatti, non paghi d’innalzare suppliche a Dio, padre delle misericordie e fonte di ogni consolazione (cf. 2 Cor 1,3), vollero altresì che fossero indette pubbliche preghiere per la vostra condizione religiosa così sconvolta e turbata dai negatori e nemici di Dio, decisi a sradicare dagli animi la fede e la nozione stessa della Divinità. Così il sommo pontefice Pio XI nel 1930 stabilì che nel giorno della festività di san Giuseppe, patrono della chiesa universale, «fossero innalzate comuni preghiere a Dio . . . nella Basilica Vaticana, per le infelici condizioni della religione in Russia»;(4) ed egli stesso volle esservi presente, circondato da una foltissima e pia moltitudine di popolo. Inoltre nella solenne allocuzione concistoriale esortò tutti con queste parole: «Bisogna pregare Cristo . . . redentore del genere umano, affinché venga restituita la pace e la libertà di professare la fede agli infelici figli della Russia . . . e vogliamo che secondo questa intenzione, cioè per la Russia, vengano recitate quelle preghiere che il Nostro predecessore Leone XIII di felice memoria ha imposto ai sacerdoti di dire insieme al popolo dopo la santa messa; i vescovi e il clero regolare e secolare con ogni cura cerchino d’inculcare quanto sopra ai loro fedeli o a chiunque assista alla santa messa, e spesso ciò richiamino alla loro memoria».(5)

Noi volentieri confermiamo e rinnoviamo questa esortazione e questo comando, dal momento che la situazione religiosa al presente presso di voi non è certamente migliore, e poiché verso queste popolazioni Ci sentiamo animati dal medesimo vivissimo affetto e dalle stesse premure. Quando scoppiò l’ultimo tremendo e lungo conflitto, abbiamo fatto tutto ciò che era nelle Nostre possibilità, con la parola, con le esortazioni e con l’azione, affinché i dissidi fossero sanati mediante un’equa e giusta pace, e affinché i popoli tutti, senza differenza di stirpe, si unissero amichevolmente e fraternamente, e insieme collaborassero per raggiungere una maggiore prosperità. Mai, anche in quel tempo, uscì dalla Nostra bocca una parola che potesse sembrare ingiusta o aspra ad una parte dei belligeranti. Certamente abbiamo riprovato, come si doveva, qualsiasi iniquità e qualsiasi violazione di diritto; ma ciò facemmo in maniera da evitare con ogni diligenza tutto ciò che poteva divenire, sebbene ingiustamente, causa di maggiori afflizioni per i popoli oppressi. E quando da qualche parte si faceva pressione perché Noi in qualche modo, a voce o per iscritto, approvassimo la guerra intrapresa contro la Russia nel 1941, mai acconsentimmo di fare ciò, come apertamente ci esprimemmo il 25 febbraio 1946, nel discorso tenuto dinanzi al sacro collegio e a tutte le rappresentanze diplomatiche presso la Santa Sede.(6)

Quando si tratta di difendere la causa della religione, della verità, della giustizia e della civiltà cristiana, certamente non possiamo tacere; a questo però sono sempre rivolti i Nostri pensieri e le Nostre intenzioni, che cioè non con la violenza delle armi, ma con la maestà del diritto tutti i popoli siano governati; e ciascuno di essi, in possesso della dovuta libertà civile e religiosa entro i confini della propria patria, sia condotto verso la concordia, la pace e quella vita laboriosa, per cui i singoli cittadini possano procurarsi le cose necessarie al vitto, all’abitazione, al sostentamento e al governo della propria famiglia. Le Nostre parole e le Nostre esortazioni riguardarono e riguardano tutte le nazioni, e quindi anche voi, che sempre siete presenti al Nostro cuore, e le cui necessità e calamità desideriamo alleviare secondo le Nostre forze. Coloro che amano non la menzogna ma la verità sanno che durante tutto il corso del recente durissimo conflitto Ci siamo dimostrati imparziali verso tutti i belligeranti, e di ciò abbiamo spesso dato prova con le parole e con le azioni; e abbiamo compreso nella Nostra ardentissima carità tutte le nazioni, anche quelle i cui governanti si professavano nemici di questa Sede Apostolica, e quelle pure in cui i negatori di Dio osteggiano fieramente tutto ciò che sa di cristiano e di divino, e cercano di cancellarlo dagli animi dei cittadini. Infatti, per mandato di Gesù Cristo, che affidò l’intero gregge del popolo cristiano a san Pietro, principe degli apostoli (cf. Gv 21, 15-17) – di cui siamo indegno successore – Noi amiamo con intenso amore tutti i popoli e desideriamo procurare la prosperità terrena e la salute eterna di ognuno. Tutti perciò, sia in guerra tra loro con le armi, sia in contesa per gravi dissidi, da Noi sono considerati come altrettanti figli carissimi; e niente altro desideriamo, niente altro chiediamo a Dio per loro con la preghiera, se non la loro mutua concordia, la giusta e vera pace, e una prosperità sempre maggiore. Anzi, se alcuni, perché ingannati dalle menzogne e dalle calunnie, professano aperta ostilità nei Nostri riguardi, Noi siamo animati verso costoro da una maggiore commiserazione e da un più ardente affetto.

Senza dubbio abbiamo condannato e respinto – come esige il dovere del Nostro ufficio – gli errori che i fautori del comunismo ateo insegnano e si sforzano di propagare con sommo danno e rovina dei cittadini; ma gli erranti, ben lungi dal respingerli, desideriamo che ritornino alla verità e siano ricondotti sul retto sentiero. Abbiamo anzi messe in luce e riprovate queste menzogne, che spesso si presentavano sotto false apparenze di verità, appunto perché nutriamo verso di voi affetto paterno e cerchiamo il vostro bene. Noi infatti abbiamo la ferma certezza che a voi da questi errori non possono derivare che ingentissimi danni, poiché non solo tolgono dalle vostre anime quella luce soprannaturale e quei supremi conforti che provengono dalla pietà e dal culto verso Dio, ma vi spogliano anche della dignità umana e della giusta libertà dovuta ai cittadini.

Sappiamo che molti di voi conservano la fede cristiana nell’intimo santuario della propria coscienza, che in nessuna maniera si lasciano indurre a favorire i nemici della religione, ma anzi desiderano ardentemente professare gli insegnamenti cristiani, unici e sicuri fondamenti del vivere civile, non solo privatamente, ma se fosse possibile, come conviene a persone libere, anche apertamente. E sappiamo ancora, con somma Nostra speranza e grandissimo conforto, che voi amate e onorate con ardentissimo affetto la vergine Maria Madre di Dio, e che venerate le sue sacre immagini. Ci è noto che nello stesso Clemlino venne costruito un tempio – oggi purtroppo sottratto al culto divino – dedicato a Maria santissima assunta in cielo; e questa è una testimonianza chiarissima dell’amore che i vostri antenati e voi portate verso la gran Madre di Dio. Orbene, Noi sappiamo che non può venir meno la speranza di salvezza là dove gli animi si volgono con sincerità e ardente pietà verso la santissima Madre di Dio. Infatti, quantunque gli uomini si sforzino, per quanto empi e potenti, di svellere dai cuori dei cittadini la santa religione e la virtù cristiana, quantunque satana stesso cerchi di promuovere con ogni mezzo questa sacrilega lotta secondo la sentenza dell’apostolo delle genti: «. . . non abbiamo da lottare contro la carne e il sangue, ma contro i prìncipi e le potestà, contro i dominanti di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti maligni …» (Ef 6, 12); tuttavia, se Maria interpone il suo valido patrocinio, le porte dell’inferno non potranno prevalere. Essa infatti è la Madre benignissima e potentissima di Dio e di tutti noi, e mai si è udito al mondo, che alcuno abbia fatto ricorso supplichevole a lei, e non abbia sperimentato la sua validissima intercessione. Continuate, dunque, come siete soliti, a venerarla con fervente pietà, ad amarla ardentemente e ad invocarla con queste parole, che a voi sono familiari: «A te soltanto è stato concesso, santissima e purissima Madre di Dio, di vederti sempre esaudita».(7)

Noi pure insieme con voi solleviamo ad essa la Nostra supplica, affinché la verità cristiana, decoro e sostegno della convivenza umana, si rafforzi e vigoreggi fra i popoli della Russia, e tutti gli inganni dei nemici della religione, tutti i loro errori e le loro perfide arti siano respinte da voi lontano; affinché i costumi pubblici e privati ritornino ad essere conformi alle norme evangeliche; affinché coloro specialmente che presso di voi si professano cattolici, benché privati dei loro pastori, resistano con fortezza impavida contro gli assalti dell’empietà fino alla morte; affinché quella giusta libertà che spetta alla persona umana, ai cittadini e ai cristiani, sia a tutti restituita, come è loro diritto, e in primo luogo sia restituita alla chiesa, che ha il divino mandato di ammaestrare tutti gli uomini nelle verità religiose e nelle virtù; e infine affinché la vera pace rifulga alla vostra dilettissima nazione e a tutta l’umanità, e questa pace fondata sulla giustizia e alimentata dalla carità diriga felicemente tutte le genti a quella comune prosperità dei cittadini e dei popoli che deriva dalla mutua concordia degli animi. Si compiaccia l’amorevolissima Madre nostra di guardare con occhi benigni anche a coloro che organizzano le schiere degli atei militanti e danno ogni impulso alle loro iniziative. Voglia essa illuminare con la luce che viene dall’alto le loro menti, e dirigere con la grazia divina i loro cuori alla salvezza.

Noi, pertanto, affinché più facilmente le Nostre e le vostre preghiere siano esaudite, e per darvi un singolare attestato della Nostra particolare benevolenza, come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore immacolato della vergine Madre di Dio, così ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore immacolato, nella sicura fiducia che col potentissimo patrocinio di Maria vergine quanto prima si avverino felicemente i voti, che Noi, che voi, che tutti i buoni formano per una vera pace, per una fraterna concordia e per la dovuta libertà a tutti e in primo luogo alla chiesa; in maniera che, mediante la preghiera che Noi innalziamo insieme con voi e con tutti i cristiani, il regno salvifico di Cristo, che è «regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace»,(8) in ogni parte della terra trionfi e si consolidi stabilmente. E con supplice invocazione preghiamo la medesima Madre clementissima, perché assista ciascuno di voi nelle presenti calamità e ottenga al suo divin Figlio per le vostre menti quella luce che proviene dal Cielo, e impetri per le anime vostre quella virtù e quella fortezza, per cui, sorretti dalla divina grazia, possiate vittoriosamente superare ogni empietà ed errore.

Dato a Roma, presso San Pietro, 7 luglio 1952, festa dei santi Cirillo e Metodio, anno XIV del Nostro pontificato.
______________________________________
(1) PIUS PP. XII, Epist. apost. Sacro vergente anno de universae Russorum gentis Immaculato Mariae Cordi consecratione, [Ad universos Russiae populos], 7 Iulii 1952: AAS 44(1952), pp. 505-511.
(2) LEO XIII, Epist. enc. Grande munus, 30 sept.1880: Acta Leonis XIII, II, p. 129; EE 3.
(3) GREGORII VII Registrum, 1, 2, n. 74: MGH Epist. select. II, I, p. 236.
(4) AAS 22(1930), p. 300.
(5) AAS 22(1930), p. 301.
(6) Cf. AAS 38(1946), p. 154.
(7) Acathistus Festi Patrocinii SS. Dei Genitricis: Kondak 3.
(8) Praef. in festo Iesu Christi Regis.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

La Fraternità Sacerdotale San Pio X ha appreso con gioia l’annuncio della consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, prevista per il 25 marzo.

Dopo una lunga attesa, costellata da ferventi crociate e dall’assidua recita del rosario, è felice di vedere presa in considerazione la richiesta della Madonna di Fatima, che domandava un atto solenne al Papa, in unione con tutti i vescovi.

La Fraternità San Pio X ripone più che mai la sua fiducia nella recita del rosario e nella pratica della penitenza. Essa prega a titolo particolare per la pace nel mondo, sempre più convinta che le nazioni troveranno la concordia solo tramite una vera conversione a Cristo Re, attraverso il Cuore Immacolato di Maria.

Nella festa di San Giuseppe
Patrono della Chiesa universale

Anonimo ha detto...

La scelta, oggi, di questa Lettera del Pontefice Pio XII è sapienza.

Testo della consacrazione di oggi ha detto...

Atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Testo della consacrazione di oggi ha detto...

...segue
Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.

Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.

Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.

Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.

Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.

Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.

Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.

Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.

Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.

Perplesso ha detto...

Come conciliare il tutto con la Preghiera di Gesù, che prega il Padre per i Suoi, e non per il 'mondo', che oggi non lo conosce a causa sia del rifiuto delle ideologie che del deficit di evangelizzazione ?

Sia fatta la Tua Volonta'. ha detto...

Personalmente confido di fare così :
Alle ore 17 di Venerdì 25 Marzo mi propongo di recitare le tre corone del Rosario secondo le intenzioni del Cuore Immacolato di Maria ;

Alle ore 18:00 S.Rosario insieme ai FFII del Santuario Madonna dei Boschi
https://www.youtube.com/channel/UCf62Xx8KUBEW0ZS6YWmlRsg

Alle ore 19:30 insieme ai Triarii per una "miscela di preghiera ancor piu' robusta";
TRIARII TV - VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2022 - 0RE 19:30
https://www.youtube.com/watch?v=f4iH8c-Nsgw
SANTO ROSARIO IN ONORE DELL’ANNUNCIAZIONE DELLA B.V. MARIA E DELL’INCARNAZIONE DEL VERBO

tralcio ha detto...

Oggi il detentore del ministerium papale finalmente consacrerà la Russia (e quella sua parte nel frattempo diventata Ucraina) al Cuore Immacolato di Maria.
Essendo in unione con tutti i vescovi del mondo, lo sarà anche con chi detiene il munus papale.
La "strana Chiesa" con "due papi" di cui parla Katharina Emmerick finalmente ottempererà alla lettera alla richiesta fatta dalla Madonna a Fatima.

Questo è un bene, che dovrà vedere i cuori uniti in preghiera.
Un bene per i devoti di Maria che stanno sparandosi attualmente, sui quali verseremo la promessa del trionfo del Cuore Immacolato, anche se la loro comune confessione religiosa ortodossa non riconosce ancora l'Immacolata Concezione.

Stiamo all'essenziale dell'atto, secondo le intenzioni della Madonna, come chiesto a Fatima, con quella promessa come obiettivo.
Per il resto il testo che sarà letto spazia sui versanti della cronaca, preoccupata (giustamente) dei pericoli per la pace.

Invece il beneficio che ne deriverà per l'umanità sarà maggiore.
Si, è un po' tardi... Ma mai troppo tardi.
L'Occidente ex cristiano ha fatto un diritto dell'aborto e nel mondo si stimano circa settanta milioni di aborti ogni anno!
L'Occidente ex cristiano ha smembrato la famiglia e oggi diffonde confusione addirittura sull'essere maschio o femmina...
Anche in Vaticano c'è grande confusione sulla vita e la famiglia.
Non dimentichiamo il Card. Caffarra.
https://itresentieri.it/caffarra-suor-lucia-di-fatima-mi-scrisse-che-la-lotta-decisiva-avverra-sulla-famiglia/

Sì: oggi preghiamo per la pace militare, perchè le armi tacciano.
Ma consacriamo la Russia perchè agisca come il Cielo ha stabilito.
Perchè trionfi il Cuore Immacolato di Maria, non solo su chi tira le bombe, ma su chi corrompe le menti, propaga il vizio, usa l'aborto e altre diritti per spegnere la vita... per chi traffica sugli embrioni, per chi produce armi batteriologiche e pensa che il mondo "fraterno" e "privo di nazionalismi" sarebbe migliore perchè pensato da un'élite con stranissime idee di controllo sociale e ambientalismo transumano.

Oggi preghiamo per la pace, che è ciò che muove soprattutto l'ottica e la visuale del ministerium, ma soprattutto per la Verità, nell'ottica del munus. Così trionferà il Cuore immacolato di Maria.

Non lasciamoci confondere o distrarre da mille ragioni e facciamoci parte attiva, di cuore, perdonando come insegna Nostro Signore Gesù, il Re della pace, non come la dà il mondo: oggi l'unica ragione riguarda questo trionfo e passa da un atto unilaterale, ecclesiale, misteriosamente concesso dal Cielo a una Chiesa che in terra sta pagando interamente le conseguenze del Terzo Segreto, ignorato e purtroppo verificatosi, ma non abbastanza per impedire il Trionfo.

Bernardo Guerrini ha detto...

alle ore 12 ho recitato il Santo Rosario per le intenzioni della Santa Chiesa e chiesto alla Madonna di esaudirci.. il Rosario è secondo le intenzioni della richiesta della Madonna di Fatima ai Pastorelli.. la Madonna ha fatto una richiesta precisa.. ed io ho esaudito con le mie preghiere la Sua richiesta..

Anonimo ha detto...

Da quella "consacrazione" deriveranno grandi castighi. Spegnete la televisione, se avete la disgrazia di possederne una.
Non vi vergognate di sostenere un impostore che offende di continuo Maria Santissima?

Anonimo ha detto...

Ave Maria, piena di grazia, il Signore e' con Te...
..ed esultarono e gioirono i Cieli e raggelarono e tremarono gli abissi.

mic ha detto...

Per quanto mi riguarda, non posso che mettere tutto nelle mani del Signore e della Sua e nostra Madre e dirò il Rosario per conto mio non ad orario preciso...

Anonimo ha detto...

FSSPX
S.E. mons. Alfonso de Galarreta si unirà in preghiera, davanti al SS.mo Sacramento esposto, all’atto di consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria.

mic ha detto...

Nello scorrere le invocazioni leggo:
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.

Amici miei, forse sbaglio, ma "terra del cielo", mi colpisce e mi stride: mi fa pensare alla persona divino-umana di Cristo Signore, cioè all'unione ipostatica... Sarà anche il solito pressappochismo di conio conciliare, ma non ci sto!

Anonimo ha detto...

In unione di preghiera con Don Elìa, per le intenzioni del Cuore Immacolato di Maria. Amen!

Anonimo ha detto...

Anche mons. Fellay ha partecipato alla consacrazione

Anonimo ha detto...

https://www.radiospada.org/2022/03/terra-celeste-il-pastrocchio-vaticano-e-le-smanie-tradizionaliste-breve-storia-di-un-doppio-autogol/

Anonimo ha detto...

https://www.radiospada.org/2022/03/e-se-la-consacrazione-funzionasse-unanalisi-e-unipotesi/

Anonimo ha detto...

Giallo ? ...il papa ha letto un altro testo con diverse frasi cambiate !!
Riascolteremo e controlleremo ....m.l.

Anonimo ha detto...

Ma no! Sciocchezze!
Hanno recitato la commedia della "consacrazione" perché sono sicuri della sconfitta della Russia e del trionfo del nuovo ordine mondiale.

mic ha detto...

Secondo il link da Radio Spada ho preso un abbaglio...

Anonimo ha detto...

Radio Spada, da un po' di tempo, pubblica articoli normalisti e sembra divertirsi a "bastonare" i tradizionalisti: sembrerebbe che ritengano di saperne più di tutti gli altri.
Ai tempi di San Pier Damiani non era stata portata Pachamama in Vaticano.
Uno stessa frase può essere opportuna in un contesto e non esserlo in un altro contesto: ma forse certe sottigliezze sfuggono a chi vuole fare polemica fine a se stessa.

mic ha detto...

...ma, secondo il mio sentire, l'ambiguità permane...

Anonimo ha detto...

Putin ha dichiarato, la sera del 25 marzo 2022, che il 9 maggio le operazioni militari si concluderanno!!!

"...il Santo Padre mi consacrerà la Russia..." ha detto...

Nelle intenzioni della Madonna di Fatima, la CONSACRAZIONE (non altro) della RUSSIA (non di altro) annunciata nel 1917 e richiesta nel 1929 avrebbe avuto lo scopo di evitare la Seconda Guerra Mondiale e le persecuzioni alla Chiesa. Fu detto a Suor Lucia nel 1936 che era già tardi.

La consacrazione fu compiuta nel 1952 (cioè "tardi") da Pio XII, da solo, così come profetizzato nel Secondo Segreto. L'iniziativa di ieri esula del tutto dal messaggio di Fatima e si richiama ad altri bisogni.

Resta fitto il mistero sul Terzo Segreto, che si dipana da decenni sotto i nostri occhi.

Anonimo ha detto...


"La consacrazine fu compiuta nel 1952 da Pio XII"

Sarebbe avvenuta "tardi" come predetto in visione alla Veggente di Fatima. Ma quest'interpretazione non convince.
Intanto Pio XII non ha fatto la consacrazione rispettando alla lettera le disposizioni ben note.
Inoltre, nell'ispirazione affermante che la consacrazione sarebbe stata fatta "tardi", il Signore avrebbe anche detto che il papa avrebbe seguito il Re di Francia nella sventura. Il Re di Francia Luigi XVI, prigioniero al Tempio con la famiglia, fece fare la Consacrazione del Regno al Sacro Cuore di Gesù ma "tardi" ossia poco prima di essere ghigliottinato. L'atto era stato richiesto dall'Alto a Luigi XIV, che non ne fece niente, forse non ne fu nemmeno informato dal suo confessore, cui era stato comunicato da M. Maria Alacoque.

Ora, l'immagine del papa che consacra la Russia nel pieno della sventura sua e e del clero non si attanaglia affatto a Pio XII e alla sua consacrazione.
Per questo l'interpretazione proposta appare errata.

La consacrazione appena fatta da papa Francesco rispetta tuttte le richieste tuttavia inquadra la cosa nell'ambito di una consacrazione dell'intera umanità (prima l'umanità poi la Russia e l'Ucraina), prospettiva tipica della Chiesa "conciliare" e che introduce una nota ambigua, tanto per cambiare.
Speriamo che al Signore vada bene lo stesso. Del resto, lo si vedrà dagli sviluppi sul campo, giudicheremo l'albero dai suoi frutti.
T.

Anonimo ha detto...


La fine della guerra per il 9 maggio.

È la data nella quale a Mosca e in Russia per decenni si è celebrata la vittoria nella II gm contro la Germania nazista. Abolita dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la festività fu ripristinata da Putin.
Ma l'ha detto veramente Putin?
Per finire, questa guerra, dovrebbe trovare l'accordo della controparte, visto che i russi non sono in grado di prevalere sull'
avversario. Ma gli ucraini, imbaldanziti dai loro successi tattici al Nord e dall'appoggio della Nato, chiedono nuove armi (carri armati e caccia) per riconquistare l'Est del Paese. Che chiedano queste armi, ciò dimostrerebbe che i russi gli hanno distrutto l'aviazione (aerei, elicotteri) e un considerevole numero di carri armati e blindati. (Delle perdite ucraine in sostanza non si parla). Dimostra anche che Zelensky non pensa affatto alla pace, vuole riconquistare il territorio perduto, contando sull'appoggio Nato.
Tra Zelensky e Biden non si saprebbe dire chi appare più via di testa.
Biden starebbe riconsiderando la dottrina americana dell'impiego "preventivo" dell'arma nucleare, dicono, cioè in risposta ad attacchi non nucleari e non diretti contro gli USA. Ma dove sono quelli che dovrebbero mediare per trovare una soluzione politica alla guerra?
Questa guerra sciagurata si è incastrata in modo tale che trovare una soluzione politica appare impossibile.
Mantenendo i russi il possesso del territorio nell'Est dell'Ucraina, verranno mantenute le sanzioni, che metteranno in ginnocchio l'Europa e creeranno una grave crisi alimentare anche nell'Africa del Nord.
L'Europa si trova anche il problema dei profughi ucraini da sistemare mentre continua l'invasione dall'Africa.


Anonimo ha detto...


Questa Consacrazone di tutti i popoli della Russia, Pio XII l'ha fatta in comunione con tutti i vescovi dell'orbe cattolico?
Se non l'ha fatta in comunione, allora è mancato uno dei requisiti richiesti per la validità di detta Consacrazione.
Del resto, quali frutti ha dato questa Consacrazione del 1952?
IL comunismo è ancora ben vivo e vegeto in tutto il mondo, anche sotto mentite spoglie, e la Russia non si è convertita al cattolicesimo, che la Costituzione della Federazione russa (Stato laico) considera alla stregua di una setta.