Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 11 febbraio 2013

Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio

Aggiornamento. un nostro lettore commenta:
Qualsiasi cosa vogliate pensare, tenete sempre ben presenti questi punti.
  1. il primo giorno di pontificato, nel suo primissimo drammatico intervento pubblico, papa Benedetto XVI chiese preghiera affinché non arretrasse di fronte ai «lupi».
  2. una decisione del genere papa Benedetto XVI non l'ha certo presa a cuor leggero o solo per effettiva stanchezza. Se questa mossa è per il bene della Chiesa (e lui ha proprio detto questo!) potete star certi che ci sono altri aspetti che sui titoli dei giornali non sono emersi (né emergeranno mai).
  3. papa Benedetto resta Papa anche dopo le dimissioni (la prerogativa dell'infallibilità in materia di fede e di morale non "scade" certo per l'aver dato giuridicamente le "dimissioni"): il suo ministero, benché all'ombra di un nuovo Papa e lontano dai riflettori e dai sacri palazzi, durerà finché vive.
  4. le "dimissioni" creano un precedente giuridico a cui si appelleranno senza dubbio tutti i nemici della Chiesa: di ogni Papa sgradito (cioè di tutti i pontefici futuri) troveranno modo per parlare di dimissioni ogni giorno. Benedetto XVI è senza dubbio consapevole di questo altissimo prezzo, il che significa che c'è un pericolo grosso e imminente che ha inteso respingere a costo di pagare un simile prezzo.
Insisto a ripetere: non fidiamoci troppo dei giornali - nemmeno quelli specializzati in faccende di Chiesa. E non sottovalutiamo l'instancabile e accanito operare dei lupi (per esempio: ricordate un anno fa? si "prevedeva" la "morte" del Papa...).

11:46 BENEDETTO XVI ANNUNCIA: LASCIO IL PONTIFICATO
Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Ha chiesto anche che si indica un conclave per l'elezione del successore.
La decisione sarebbe stata maturata per "mancanza di forze". Il Papa ha spiegato infatti di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.
Nessun segnale lasciava trasparire questa abdicazione. Non ci sono parole, solo sconcerto, trepidazione e preghiera.

Drammatica immagine del Pallio
di Benedetto XVI depositato
sulla tomba di Celestino V
Si parla, come unico precedente, di quello di Celestino V, ma così fecero prima di lui Benedetto IX nel 1045 e Gregorio VI l'anno dopo.. Tuttavia c'è una differenza: Benedetto XVI non fece per viltate il gran rifiuto come Celestino V, il quale sembrava invece coerente con la sua vocazione da eremita, ma rinuncia dopo anni di Pontificato densi di eventi e di prove, sentendo di non reggere il peso del suo grave compito. Anche se è una rinuncia che potrebbe nascondere delle pressioni...

Emblematica la profetica immagine a lato, del pallio deposto sulla tomba di Celestino V, nella cornice delle rovine  di Collemaggio. E però mi sembra significativo che abbia manifestato la sua decisione in un contesto di beatificazione di Martiri per la Fede... E oggi non è l'anniversario delle apparizioni di Lourdes? Che nesso può esserci?

Questa la dichiarazione riportata da Magister:

Carissimi Fratelli,

vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa.

Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.

Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice.

Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

Dal Vaticano, 10 febbraio 2013
BENEDICTUS PP XVI

95 commenti:

lister ha detto...

Si è "dimesso"? ma che era, un impiegato??? Ma non era il Vicario di Cristo in Terra? Il suo Pontificato e questa ingloriosa fine dimostrano quanto poco Spirito Santo sia disceso su di lui...

Luisa ha detto...


Qui le parole del Santo Padre:

http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/11/benedetto_xvi_annuncia_la_sua_rinuncia_al_ministero_petrino/it1-663814

Sono sconvolta.

giovanna ha detto...

Grande grande tristezza. E tuttavia, a caldo, una ulteriore conferma, per me, dell'amore infinito che papa Benedetto ha e ha sempre mostrato per la sua Chiesa. Lo rimpiangerò a lungo. Il Signore lo benedica e lo ricolmi ancora e sempre della Sua tenerezza.

Luisa ha detto...

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350430

RIC ha detto...

Grande sino all'ultimo! Che Iddio lo protegga e che protegga noi per un futuro che si annuncia pieno di incognite

Bernardino ha detto...

Il Concilio Vat.II aveva messo in condizione qualsiasi Papa a non poter piu' governare la Chiesa a causa della collegialita'. Due entita' non possono governare specialmente se molto spesso si trovano in contrasto.
Non mettiamo in mezzo l'eta', perche' basta guardare alla situazione di G.P.II, eppure ha governato la Sua Chiesa fino alla morte.
Cosa accadra' ora e' nelle mani di Dio Trinitario.
In questo momento dobbiamo moltiplicare le preghiere al Signore, affinche' apra le menti dei responsabili per mezzo dello Spirito Santo.
Non dimentichiamo sopratutto la famosa frase "pregate affinche' non indietreggi mai davanti ai lupi".
Gli ultimi tempi stavano succedendo nella Chiesa cosa incomprensibili - ora il papa si dimette. Riflettiamo bene, nella storia della Chiesa conosciamo pochissimo di dimissioni di Papi per questioni di governo per eta'.
Attenzione non si tratta di grandi questioni di salute come G.P.II.
Bernardino.

Anonimo ha detto...

Dio mio! Sono sconvolto!!!. E' la notizia più devastante che abbia mai sentito in tutta la mia vita!!!. Come ha potuto dimettersi?. Ma si rende conto della gravità del suo gesto?. Santissima Vergine di Lourdes, abbi pietà di noi!.

Matteo ha detto...

Un Papa può fare il Papa anche sdraiato su un letto di ospedale, a patto che senta intorno a sé che tutti gli sono vicini e non lo vogliono azzannare nel momento della debolezza.
Evidentemente sente i lupi che lo attanagliano, e preferisce passare la guida a qualcun altro.
Tutto il mondo cattolico DEVE rimanere sconcertato di fronte a ciò, perché questo precedente (perché quanto avvenuto in passato ha minore valenza) sarà l'occasione per forzare qualunque altro Papa scomodo a fare le valigie. Se si è dimesso lui, che onestamente dava l'impressione di essere quello più ortodosso e irreprensibile.
E chi verrà dopo di lui non è detto che ne sia capace più di lui sdraiato su un letto.

Scusate la finezza: SIAMO NELLA CACCA.

Rafminimi ha detto...

Voui vedere che il Cardnale Pappalardo aveva ragione?
Ricodate i fatti?
Circa un paio di anni fa, il Cardinale Pappalardo, nel corso di un suo viaggio, non segreto, ma riservato in Cina,(forse per scopi di dilpomazia parallalea con il regime cinese e/o con la Chiesa Patriottica)incontrò degli uomini d'affari palermitani. Parlando a braccio con loro raccontò, più o meno, che Benedetto XVI è molto malato. I medici gli davano una speranza di vita non molto superiore ai due anni (ci saremmo quasi). Pertanto stava, già allora da tempo, organizzando le cose in modo da essere lui stesso colui che avrebbe predisposto il Concalve, allo scopo di favorire il più possibile l'elezione del Cardinale Scola. Parò liberamente di ciò, perchè si fidava della PAROLA "D'ONORE" dei Palermitani. Però, si dimenticò di dove stava. Ovvero che, in Cina, i servizi segreti monitorano continuamente ogni singolo respiro di ogni stranierio di riguardo. Figurarsi degli affaristi siculi, per non parlare del Cardinale. Forse pensava che, espriemndosi in vernacolo, i cinesi non avrebbero capito. Il regime cinese ha saputo tutto (magari non subito, ma dopo il tempo necessario di trovare un traduttore in grado d'interpretare il palermintano stretto). I Capi cinesi, per vedere di nascosto l'effetto che fa, hanno chiuso tutti e due gli occhi su fughe di notizie. Quando divennero pubbliche, il Cardinale ammise il viaggio, l'incontro con gli affaristi, ma negò il resto.

Anonimo ha detto...

Notizia "tragica"? Notizia che "sconvolge"? E che diamine! E' una notizia non usuale, indubbiamente, ma nulla di più. Preghiamo piuttosto per il successore. Nel Sacro Collegio, purtroppo, non son poi molti i nomi in cui sperare.

Luciana Cuppo ha detto...

Condivido l'ultima frase di Matteo alle 12:42, anche se, finezza per finezza, preferirei chiamarla "concime naturale." E senza una buona dose di tale concime non crescono i fiori. Per di piu' - i Papi passano, ma la Chiesa resta fino alla fine dei secoli.

RIC ha detto...

Padre Lombardi comunica che Papa Benedetto resterà a vivere in Vaticano dopo l'elezione del nuovo Papa: speriamo che serva a controllare il successore chiunque egli sia

Anonimo ha detto...

Qualche tempo erano dati per papabili i membri del "tRIO FANTASTICUS" Bertone, Bagnasco, RAVASI.

Anonimo ha detto...

Caro RIC, se non ha controllato i suoi vescovi, come potrebbe controllare il suo successore? Oltretutto se davvero gli mancano le forze...

Inoltre credo che resterà in Vaticano solo fino al termine del Conclave.

Anonimo ha detto...

Hanno vinto i falchi, semplicemente... come Kiko e i suoi soldati.

Domenicano ha detto...

Oremus pro Pontifice nostro!

Signori, a me pare che la situazione sia molto grave. Non vedo una personalità di spicco, ortodossa, che possa esser eletta.

giuseppe ha detto...

"...nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito..."

Queste parole dell'amatissimo Papa Benedetto spiegano molto. Egli è stato capace di realizzare e avviare grandissimi cambiamenti di rilievo sicuramente storico, non ha mai indietreggiato. Vuole che la Sua opera sia proseguita col VIGORE richiesto dai tempi e dalle circostanze, per questo affida la Chiesa al Suo Signore.
Uniamoci alla preghiera del Papa.
Grandi cose farà l'Onnipotente.

Anonimo ha detto...

IL PASTORE è PERCOSSO
IL GREGGE è DISPERSO.

come accadde subito prima della Passione di NSGC.

Si va avanti verso il chiaro compimento delle Scritture e di tutte le profezie antiche e moderne riguardanti il crollo della Chiesa, di cui molte parlano di "un papa in fuga da Roma", cioè dalla Santa Sede.
Cfr. la visione data dalla Madonna ai pastorelli di FATIMA.

Anonimo ha detto...

Non versate lacrime di coccodrillo, non avete fatto altro che attaccarlo, basta leggere gli ultimi thread. Ora sarete contenti....

Osservatore ha detto...

Faccio velocemente capolino "per causa di forza maggiore"
Sono allibito anche io.
Il codice di diritto canonico prevede la rinuncia, ma non mi sembra che il Papa sia in una situazione psico-fisica tale da giustificarla.
Il suo gesto indebolisce sicuramente il "Papato" (presso le altre confessioni cristiane e presso i non crisiani).
E condizionerà di sicuro i suoi successori.
Non credo che stesse meditando questo gesto da così tanto tempo.
Perchè, altrimenti, avrebbe consacrato vescovo il suo segretario, nominandolo prefetto della casa pontificia? Non se losarebbe tenuto con se? Perchè non ha messo alcuni arcivescovi in condizione di entrare in conclave? Penso a Moraglia, a Müller, ecc.
Tutto strano: mi sembra un gesto quasi improvviso, le cui motivazioni devono essere gravissime.
E se arriverà un Papa con un'altra sensibilità (soprattutto liturgica) credo che il "lavoro" di Benedetto XVI andrà in fumo....



Domenicano ha detto...

E' singolare che nell'anno della Fede, quando ci si apprestava a festeggiare 50 anni di Concilio, il Papa si dimetta. Non solo, ma un vero e proprio inverno è calato: anche i segni dei tempi sono da leggersi.

Anonimo ha detto...

Sono sconvolta, con questa notizia mi sembra di sentire la terra muovere sotto i miei piedi! Il Papa ci lascia nell'anno della fede nel quale si attendeva la sua guida più che mai, penso ai giovani. Una notizia bomba molto strana. E mentre Lui si 'ritira' il viso di kiko 'emerge' invadendo il terreno sulla copertina di famiglia Scristiana. Signore, abbi pietà di noi, non ci abbandonare, salva la Tua Chiesa!

RIC ha detto...

Forse Mic hai ragione però mi sembra difficile che, con Benedetto XVI vivo, il Conclave possa scegliere un successore che ne sconfessi la linea. Almeno lo spero....

Anonimo ha detto...

Se hanno vinto sara' una vittoria di Pirro. Non praevalebunt..... Dopo un tempo di sofferenza arrivera' il tempo di Maria

Anonimo ha detto...

Non versate lacrime di coccodrillo, non avete fatto altro che attaccarlo, basta leggere gli ultimi thread. Ora sarete contenti....

Vergognati! Non lo abbiamo affatto attaccato. Abbiamo semplicemente ripreso e commentato da credenti cattolici alcune importanti affermazioni; il che non inficia nulla del nostro rispetto e anche affetto per il Papa, la sua persona e la sua funzione. Di luci ci ha lasciato soprattutto il Summorum e tentativi (incompiuti) di qualche restaurazione e spero tanto che non dovremo rimpiangerlo.

Mi sembra significativo che abbia manifestato la sua decisione in un contesto di beatificazione di Martiri per la Fede...

MT ha detto...

Cara Mic, mi pare che queste parole della Sacra Scrittura che citavi in un post precedente stiano purtroppo a pennello anche qui:
«Non pensare di salvare solo te stessa fra tutti, per il fatto che ti trovi nella reggia. Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?». Cfr. Libro di Ester capitolo IV

Anonimo ha detto...

Il momento è grave, inutile nasconderselo. Ma il Signore non abbandonerà la sua Chiesa. A meno che quella visibile non sia tale che siamo proprio nei tempi ultimi...
Francamente non so cosa pensare. Stiamo saldi, soprattutto nella preghiera e vedremo

Ghergon ha detto...

L'altro giorno abbiamo parlato delle responsabilità di Pietro.
Mi viene in mente di Siri, che si disse venne eletto Papa, ma che davanti ad un pericolo di inaudita violenza a minaccia di milioni di anime, lasciò l'incarico, senza riflettere però che voltando le spalle allo Spirito Santo che incaricava, non certo a caso, si permetteva sciaguratamente al diavolo di demolire la Chiesa con estrema tranquillità...
Lo dico solo per esempio perchè non so se questa storia sia vera.
Se fosse vera, mi auguro di no, fu una cosa imperdonabile per chi fu coinvolto.
Ma non può essere vera.
La notizia di oggi invece è mostruosa. Sconcertante, 265 Papi, un solo precedente, Celestino V, Dante lo mise all'inferno se non erro. Prima della Pasqua, prima di decisive elezioni che vorrebbero mutare i destini del mondo intero...prima il CVII, ora un Papa in parte restauratore, che però rimette l'incarico sul più bello...
Fratelli stiamo vivendo qualcosa di più grande di noi, di oscuro e sovrastante, stiamo vivendo tempi unici preghiamo! Preghiamo che la Madonna non abbia lasciato libero il braccio del Figlio di agire in questa società di perduti e di ignoranti...Deus non irridetur, confidiamo nella Sua Misericordia, che ci dia un altro Papa degno...

Matteo ha detto...

C'è una frase di Ezio Mauro che riassume tutto il succo:
"La Modernità irrompe in Vaticano".

Sarà, noi è tanto che diciamo che "Il Modernismo irrompe in Vaticano".

Adesso è più che mai urgentissimo avviare il Conclave. Altro che 28 Febbraio. ve lo immaginate il TOTOPAPA per un mese? Almeno quando muore un Papa, c'è il rispetto per il defunto e si evita di scrivere sciocchezze.

Mai si è visto un Conclave influenzato da 3 settimane di carta stampata, dai movimenti che useranno tutta la loro forza di sponsorizzazione, e addirittura dalle parole del Papa dimissionario, che non faranno che dettare la linea al seguente.

Che pasticcio. Dove sta lo Spirito in tutto ciò?

Anonimo ha detto...

Ma ci pensate che il 28 febbraio alle ore 20, nel momento che il Santo Padre cessa di essere Pontefice, decadranno tutti i capi Dicastero, compresi Muller, Paglia, Bertone, il neocat Filoni, Canizares...e compagnia.

Poi tutto dipenderà dal nuovo eletto.

Matteo ha detto...

@Mic
cara Mic, che magra consolazione. Gli ultimi Papi sono sempre stati i delfini dei predecessori, da oltre un secolo.

Sì decadranno, ma ahimè uno di questi che hai citato, con altissime probabilità, sarà il successore.

E la scelta mi pare proprio difficile.

Anonimo ha detto...

Se è per questo anche il card. Burke......

Ghergon ha detto...

Mic, che pasticcio...oltretutto mi vien da pensare che Fellay ha perso il treno, aveva un occasione d'oro...io spero di cuore che arrivi un Papa che rifaccia delle aperture, perchè è grigia la cosa...

Massimo Valentini ha detto...

La rinuncia al pontificato di papa Benedetto XVI è il quarto caso di abdicazione dal trono di Pietro, e segue di 719 anni quella di Celestino V che fu papa per pochi mesi alla stessa età dell'attuale pontefice nel 1296. La notizia, di grande impatto emozionale, ha messo in moto una miriade di congetture sulle cause di tale decisione. Molti considerano oscuri motivi, altri ipotizzano la conseguenza di trame cospiratorie. Non credo di andar lontano dal vero nel credere che il Papa, con un gesto di lungimirante saggezza abbia voluto indicare ai suoi successori una nuova via a disposizione della Provvidenza. Spinto forse dal ricordo ancora recente della lunga e dolorosa parabola fisica del suo predecessore, le cui conseguenze, nel governo della Chiesa, conosce meglio di tutti.
Oggi tanti uomini politici mostrano un indecoroso attaccamento alla poltrona, e la scelta di scendere dal Trono Pontificio è una lezione di stile, un atto di umiltà, di realismo e di coraggio. Virtù che non si trovano dietro l'angolo al di qua del Tevere.

Renzo T. ha detto...

Perché tanto parlare in un momento in cui l'Anticristo opera con grande dispiegamento di forze?
In questo momento bisogna solo pregare il Signore che si degni di donare alla Sua Chiesa un Pastore forte nella fede, certo della speranza, e colmo di carità e che possa governare la barca della Chiesa terrena che è alla deriva nella più grande tempesta degli ultimi secoli.

Luisa ha detto...


"Tutto strano: mi sembra un gesto quasi improvviso, le cui motivazioni devono essere gravissime."

Condivido queste parole di Osservatore.
Siamo nell`Anno della Fede, ci era stata annunciata una sua Enciclica sulla Fede, perchè ora?
Speravo tanto in questo anno nelle sue parole chiarificatrici su quel che il CVII ha voluto e non ha voluto, non le avrò.
Ci aspettano delle settimane orribili di totopapa, immaginiamo senza difficoltà le pressioni, le promesse, i doni...e tutte le forze che scenderanno in campo, le lobby, i gruppi di pressione, i movimenti, fra i quali uno che ha un dossier fondamentale che Papa Benedetto ha aperto ma che non potrà chiudere.
Che tristezza!
E che inquietudine, anche senza voler pensare alle profezie.

Anonimo ha detto...

Tutto strano: mi sembra un gesto quasi improvviso, le cui motivazioni devono essere gravissime.
E se arriverà un Papa con un'altra sensibilità (soprattutto liturgica) credo che il "lavoro" di Benedetto XVI andrà in fumo....


Tutti timori che ognuno di noi condivide, anche perché la Curia (e oltre) è satura di forze nemiche della Tradizione, nella quale sono la Radici sane della Chiesa.

Attendiamo pregando.

Anonimo ha detto...

In questo momento bisogna solo pregare il Signore che si degni di donare alla Sua Chiesa un Pastore forte nella fede, certo della speranza, e colmo di carità e che possa governare la barca della Chiesa terrena che è alla deriva nella più grande tempesta degli ultimi secoli.

Sono perfettamente d'accordo.
Il nostro 'parlare', che è soprattutto condividere, non sostituisce di certo la preghiera, che comunque bisognerà incrementare.

Anonimo ha detto...

Mic, che pasticcio...oltretutto mi vien da pensare che Fellay ha perso il treno, aveva un occasione d'oro...io spero di cuore che arrivi un Papa che rifaccia delle aperture, perchè è grigia la cosa...

Brancoliamo letteralmente nel buio. Per com'è la situazione non possiamo dire cosa sia stato provvidenziale o meno. E' tutto da vedere...

Anonimo ha detto...

Anche io, come voi, provo grande stupore e non poca amarezza. Ma considero anche che piuttosto di avere un papa vegetante ed eterodiretto, che magari ti canonizza in un battito di ciglia un Escrivà perché dietro ci ha chi lo circumvehisce (così dissero alcuni) e che affida il suo pensiero e la sua parola a un Navarro Vals qualsiasi (poi buon collaboratore di "Repubblica"), be', allora è meglio un papa dimissionario.

by Tripudio ha detto...

Qualsiasi cosa vogliate pensare, tenete sempre ben presenti questi punti.

1) il primo giorno di pontificato, nel suo primissimo drammatico intervento pubblico, papa Benedetto XVI chiese preghiera affinché non arretrasse di fronte ai «lupi».

2) una decisione del genere papa Benedetto XVI non l'ha certo presa a cuor leggero o solo per effettiva stanchezza. Se questa mossa è per il bene della Chiesa (e lui ha proprio detto questo!) potete star certi che ci sono altri aspetti che sui titoli dei giornali non sono emersi (né emergeranno mai).

3) papa Benedetto resta Papa anche dopo le dimissioni (la prerogativa dell'infallibilità in materia di fede e di morale non "scade" certo per l'aver dato giuridicamente le "dimissioni"): il suo ministero, benché all'ombra di un nuovo Papa e lontano dai riflettori e dai sacri palazzi, durerà finché vive.

4) le "dimissioni" creano un precedente giuridico a cui si appelleranno senza dubbio tutti i nemici della Chiesa: di ogni Papa sgradito (cioè di tutti i pontefici futuri) troveranno modo per parlare di dimissioni ogni giorno. Benedetto XVI è senza dubbio consapevole di questo altissimo prezzo, il che significa che c'è un pericolo grosso e imminente che ha inteso respingere a costo di pagare un simile prezzo.


Insisto a ripetere: non fidiamoci troppo dei giornali - nemmeno quelli specializzati in faccende di Chiesa.

E non sottovalutiamo l'instancabile e accanito operare dei lupi (per esempio: ricordate un anno fa? si "prevedeva" la "morte" del Papa...).

Livio Sterlicchio ha detto...

@ Massimo Valentini
Qui non si tratta di Potere Temporale, riferito a "uomini politici", ma di Potere Spirituale.
La Poltrona è niente di meno che il Trono di Pietro:"una Croce", come lo definì Giovanni XXIII. E' "lungimirante saggezza" abbandonare la Croce?
E' "lezione di stile" rinunciare alla Missione di Vicario di Cristo in Terra? Gesù Cristo abbandonò, forse, la Sua Croce?

Ma in fin dei conti, forse è meglio così...

don Camillo ha detto...

Dalla Croce non si scende.

Anonimo ha detto...

Dalla Croce non si scende.

Facile a dirsi!
Non sappiamo cosa c'è dietro... Non per indulgere necessariamente nel complottismo, ma perché la situazione è oggettivamente ingarbugliata e complessa. Ricordiamo cos'ha scritto ai vescovi nel marzo del 2012:

"[...] Ma ora domando: Era ed è veramente sbagliato andare anche in questo caso incontro al fratello che "ha qualche cosa contro di te" (cfr Mt 5, 23s) e cercare la riconciliazione? Non deve forse anche la società civile tentare di prevenire le radicalizzazioni e di reintegrare i loro eventuali aderenti – per quanto possibile – nelle grandi forze che plasmano la vita sociale, per evitarne la segregazione con tutte le sue conseguenze? Può essere totalmente errato l’impegnarsi per lo scioglimento di irrigidimenti e di restringimenti, così da far spazio a ciò che vi è di positivo e di ricuperabile per l’insieme? Io stesso ho visto, negli anni dopo il 1988, come mediante il ritorno di comunità prima separate da Roma sia cambiato il loro clima interno; come il ritorno nella grande ed ampia Chiesa comune abbia fatto superare posizioni unilaterali e sciolto irrigidimenti così che poi ne sono emerse forze positive per l’insieme. Può lasciarci totalmente indifferenti una comunità nella quale si trovano 491 sacerdoti, 215 seminaristi, 6 seminari, 88 scuole, 2 Istituti universitari, 117 frati, 164 suore e migliaia di fedeli? Dobbiamo davvero tranquillamente lasciarli andare alla deriva lontani dalla Chiesa? Penso ad esempio ai 491 sacerdoti. Non possiamo conoscere l’intreccio delle loro motivazioni. Penso tuttavia che non si sarebbero decisi per il sacerdozio se, accanto a diversi elementi distorti e malati, non ci fosse stato l’amore per Cristo e la volontà di annunciare Lui e con Lui il Dio vivente. Possiamo noi semplicemente escluderli, come rappresentanti di un gruppo marginale radicale, dalla ricerca della riconciliazione e dell’unità? Che ne sarà poi?
[...]
Cari Confratelli, nei giorni in cui mi è venuto in mente di scrivere questa lettera, è capitato per caso che nel Seminario Romano ho dovuto interpretare e commentare il brano di Gal 5, 13 – 15. Ho notato con sorpresa l’immediatezza con cui queste frasi ci parlano del momento attuale: "Che la libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!" Sono stato sempre incline a considerare questa frase come una delle esagerazioni retoriche che a volte si trovano in san Paolo. Sotto certi aspetti può essere anche così. Ma purtroppo questo "mordere e divorare" esiste anche oggi nella Chiesa come espressione di una libertà mal interpretata. È forse motivo di sorpresa che anche noi non siamo migliori dei Galati? Che almeno siamo minacciati dalle stesse tentazioni? Che dobbiamo imparare sempre di nuovo l’uso giusto della libertà? E che sempre di nuovo dobbiamo imparare la priorità suprema: l’amore? [...]

Di J ha detto...

Il Viaggio in Cina non fu del Cardinale Pappalardo di venerata memoria ma del Cardinale Paolo Romeo che disse che il papa era in pericolo: poi in quanto alla destinazione finale sarà il Monastero di clausura che si trova sul colle Vaticano dentro le mura, il 28/02 2013 alle ore 20:00 si dichiarerà la sede vacante Il pontefice dimissionario verrà trasferito nella residenza di Castelgandolfo fino al giorno dell'elezione del suo successore dopo di che lui giurerà la sua sottomissione al successore e si ritirerà nella residenza che stanno allestendo per Lui fino al giorno della sua morte .
TRISTE QUESTO GIORNO IL PADRE SI è DIMESSO DALLA PATERNITà che CRISTO GLI HA DATO

Domenicano ha detto...

Piccola riflessione ad alta voce.

1) il Calendario per le visite ad Limina da parte dei vescovi italiani finisce dopo aprile.

2) era stata annunciata una nuova enciclica per la fede

3) rimangono "scoperte" alcune sedi cardinalizie storiche

4) rimane aperto il tavolo delle trattative con SPX

5) rimane aperta la questione di Wir sind Kirche e appello alla disubbidienza

6) rimane da celebrare la Pasqua e gli importanti eventi collegati al Concilio

7) rimane la questione della traduzione della 3° edizione del Messale in varie lingue, fra cui l'italiano

etc.

CONCLUSIONE: Qui gatta ci cova. Non si lasciano cose importantissime a metà, si portano a fine. L'impressione è quella di un veloce fuggi-fuggi. Sembra l'assedio di Costantinopoli.

Anonimo ha detto...

gatta? direi LUPONI ci covano.
Varie ipotesi...

o è stato indotto...

o ha scelto di farsi da parte per non dover rispondere davanti a Dio di scelte che gli avrebbero imposto ma che lui non avrebbe voluto...

o prevedendo prossima la fine (RICORDATE UN ANNO FA? IL PAPA MORIRA')...onde evitare il peggio si è fatto da parte per orientare al meglio il prossimo conclave

o ha capito che la sua salute è in bilico (rischi di ischemie...ictus...) e allora cosa sarebbe stato della chiesa con un papa infermo senza una curia forte? e anche quì...il male minore...e potrebbe orientare la scelta del prossimo papa

...il prezzo si è alto e il papa lo sa, per questo c'è da pensare bene e non fermarsi ai titoli ad effetto dei giornali.
I cardinali progressisti e il mondo "cattolico" di sinistra già fiuta finalmente la porta aperta...
Intanto Ravasi avrà un ottimo palcoscenico predicando gli esercizi alla curia.

Iddio ci aiuti!!!


Anonimo ha detto...

Romeo ne aveva profetizzato la morte entro un anno lo scorso anno, oggi si dimette ...per i massoni la vittoria è la stessa. Vorrei tanto sapere quale candida manina l'ha spinto a firmare quel foglio.

FDF ha detto...

In ogni caso, al di là di ogni speculazione, è facile parlare quando non si sa nulla di ciò che accade nei luoghi più silenziosi della Santa Sede, di quali pressioni vengano esercitate sul Pontefice. Se ha scelto così, lo avrà fatto in coscienza davanti a Dio. La Santa Chiesa è portata da Cristo, come Benedetto ci ha ricordato: "Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo". E su questo, non c'è da discutere, quali che siano i motivi.

Anonimo ha detto...

"Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo". E su questo, non c'è da discutere, quali che siano i motivi.

Su questo non possiamo che essere d'accordo. E nostra compagna di questo tempo buio è la preghiera e anche la fiducia nel Signore.

Annarita ha detto...

Credo si stia preparando un grande castigo, per questa società che sacrifica gli innocenti (bambini) sull'altare dei diritti, che si beffa della legge di Dio, che si vanta delle proprie nefandezze e delle proprie perversioni, non può essere benedetta da Dio.
L'uomo è stato più volte avvertito dalla Madonna, ma gli stessi Papi non hanno voluto obbedire, la fede si è andata perdendo, l'eresia è entrata in Vaticano, il sacrilegio nelle chiese, l'apostasia tra i ministri di Dio. E ballando e schitarrando ci si incamina verso il dirupo. Ma verranno tempi migliori, perchè quando l'uomo si riprenderà dalla sbornia e vedrà di non essere così onnipotente come credeva, allora si rivolgerà ancora a chi è il solo che tutto può. Che Gesù e Maria ci tengano nel loro Cuore sacratissimo, perchè possiamo essere perseveranti nel bene fino alla fine.

Daniele ha detto...

Vorrei scrivere un post sul mio blog, ma sono confuso ed evito di dire cose banali o false.

Dopo il primo scetticismo e il successivo smarrimento, ho trascorso la giornata in profonda serenità. Mi sto aggrappando alla fede, a quelle promesse di Cristo che le porte degli inferi non prevarranno.

E' lo Spirito Santo che guida la Chiesa. Certo, questo non ci sottrae dalle persecuzioni e dalle sconfitte. Ma ci assicura che non perderemo la guerra.

Di fronte al plauso dei media, dei capi di stato, dei politici italiani (probabilmente amareggiati di essersi visti scippare il palcoscenico mediatico prima delle elezioni) io osservo distaccato gli eventi.

Non nascondo un pò di preoccupazione. Temo che i prossimi eventi non saranno dei migliori e temo su chi verrà scelto come prossimo Pontefice.

La guerra c'è e solo gli eretici buonismi possono nasconderla.

Preghiamo, confessiamoci e rimaniamo saldi nella fede.

Al resto ci penserà chi di dovere.

Anonimo ha detto...

Se neanche più il papa è per sempre cosa è per sempre?
Qualsiasi marito può dire allora "DOPO AVER ESAMINATO …" non amo più mia moglie.

Luigia ha detto...

E' una notizia che fa molto male. Conforta solo pensare alla festa di oggi e all'intercessione di Maria.

Gianni B. ha detto...

La situazione sembra apocalittica, ma ringraziamo per quello che è stato e preghiamo per quello che verrà.

Marco Marchesini ha detto...

Mi fanno paura queste dimissioni.

Temo che in ambienti vaticani si sono messi d'accordo per costringere il Papa alle dimissioni e poi farne eleggere uno vicino a posizioni moderniste. Magari hanno già pronto il nome del prossimo Pontefice.

Spero di sbagliarmi, ma non vorrei vedere a rischio il motu proprio sulla Santa Messa e la fine definitiva dei colloqui tra la FSSPX e la Santa Sede.


Daniele ha detto...

Di congetture se ne fanno molte, alcune anche legittime.

Questo evento fa pensare a come il Papa non sia stato in grado di governare la Chiesa. Per scelta, incapacità o forze altrui maggiori non lo so, ma è quello che si evince da questo gesto.

Che sia stato costretto mi sembra strano; che cosa (ancora) gli potevano fare? Ucciderlo? Non penso avrebbe temuto un tale martirio. Forse davvero Benedetto XVI confida nella Provvidenza nel prossimo conclave. I tempi, umanamente, a mio avviso, mi sembrano maturi per eventi tristi per la Chiesa. Vedo difficile un Pontefice che voglia andare contro la modernità e riprendere le redini della fede cattolica.

Mi viene da ripensare, alla luce di questa denunciata ingovernabilità, a tutti quei provvedimenti palesemente contrari alla volontà di Benedetto XVI (vedi la mancata proclamazione del santo curato d'Ars a patrono dei sacerdoti, alle varie approvazioni di un noto movimento ecclesiale, eccetera)

Non si profilano tempi buoni, il gesto di Benedetto XVI è grave e serio.

Non so se è un bene e si rivelerà prolifico o se è un capitolare di fronte ai lupi.

Scegliamo da che parte stare. Se dalla parte di Dio, di Cristo, della Madonna e della Chiesa cattolica o dalla parte dei nemici, anche se con la porpora in testa.

Fatta questa scelta viene tutto il resto. Se esultare per l'abdicazione di Benedetto XVI o prepararsi a lottare, con le armi della fede cattolica, anche (ancora più di oggi) contro preti, vescovi e cardinali (sperando non addirittura papi).

Ghergon ha detto...

Uguale...

« Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità di questa plebe, al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. »


Viviamo tempi straordinari e straordinaria deve essere la risposta: preghiera, penitenza, riparazione. Perchè anche le meritate punizioni hanno una fine.
Oremus. Torquemas

giuseppe ha detto...

Non molto tempo fa si leggeva che l'Enciclica sulla Fede era pronta, sarà dunque pubblicata prima del 28 febbraio? Altrimenti mi sembra inconcepibile che un'Enciclica annunciata e già nota possa esser revocata... o forse fatta propria dal Successore... quante stranezze.
Anche l'interregno da qui al 28 febbraio ore 20:00. Ci devono essere cose importanti per questi giorni, ma si può immaginare un conclave che si mette al lavoro Papa regnante?

In ogni caso si tratta di un colossale "reset", dal quale non potranno non venire grandi cose. Il Papa ha fatto propria la Passio Ecclesiae, si unisce all'umiliazione della Croce.
Mane nobiscum, Domine!

don Camillo ha detto...

«Non pensare di salvare solo te stessa fra tutti, per il fatto che ti trovi nella reggia. Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?». Cfr. Libro di Ester capitolo IV.

giovanna ha detto...

Trovo impietoso oltre che ingiusto applicare quelle parole del libro di Ester alla decisione del Papa. Una decisione terribile e dolorosa presa, trovata davanti a Dio, al Suo cospetto,in coscienza: possibile che questo risulti così irrilevante? Possibile che sia così difficile rispettarla quella coscienza, e fidarsene per una volta? Il bene della Chiesa è nelle mani del Signore, il quale opera e provvede anche attraverso vie che non conosciamo.

Jacobus ha detto...

E' una grossa botta al Papato. Un precedente che non tiene conto del Soprannaturale, a meno che non ci siano ragioni che non sono espresse.
E' normale che ci sia anche delusione in molti fedeli, insieme alla comprensione più umana che cristiana per una decisione in fondo molto razionale.

Anonimo ha detto...

Forse Benedetto XVI è un sottile stratega, perché questa sua mossa favorisce una continuità, una sorta di passaggio di testimone e 'rompe' le possibili trame neo-moderniste che avrebbero avuto più successo, in qualche modo rivoluzionario, nel caso di una sua diversa uscita di scena.

E' vero che, come hanno sottolineato Tripudio e anche Jacobus poco fa ha creato un precedente che sminuisce il Papato, perché potrebbe anche essere invocato inopinatamente nei confronti di un papa futuro. Ma forse è un rischio calcolato e nella situazione attuale dovrebbe valerne la pena... Chissà? Non è una valutazione facile a farsi.

Anonimo ha detto...

Trovo impietoso oltre che ingiusto applicare quelle parole del libro di Ester alla decisione del Papa. Una decisione terribile e dolorosa presa, trovata davanti a Dio, al Suo cospetto,in coscienza: possibile che questo risulti così irrilevante? Possibile che sia così difficile rispettarla quella coscienza, e fidarsene per una volta? Il bene della Chiesa è nelle mani del Signore, il quale opera e provvede anche attraverso vie che non conosciamo.

Condivido questo pensiero di Giovanna, che va al di là di ogni nostra ricerca di ragioni che può diventare impietosa.

Freedom ha detto...


Un chiostro in Vaticano? Suona più come carcere per me.

Anonimo ha detto...

3) papa Benedetto resta Papa anche dopo le dimissioni (la prerogativa dell'infallibilità in materia di fede e di morale non "scade" certo per l'aver dato giuridicamente le "dimissioni"): il suo ministero, benché all'ombra di un nuovo Papa e lontano dai riflettori e dai sacri palazzi, durerà finché vive.
--------------
ma che significa questo ?

allora avremo due papi ?
allora si avvera la visione della B. Emmerich:
"...vidi il rapporto tra due papi...."; e può essere una cosa buona per la Chiesa una simile confusione al vertice ?
il buio si addensa sul futuro....
ma per il momento non possiamo avere certezze, navighiamo a vista, affidati alla Madre Celeste, che ci difende da tutti gli assalti di satana, soprattutto dalle tentazioni contro la Fede e la Speranza, che in questa buia ora della storia saranno frequenti e durissime per tutti, dal Papa fino all'ultimo cattolico sulla faccia della terra, ognuno in proporzione alle sue forze e responsabilità, sarà provato come "oro col fuoco"...
E a chi dice "bravo stratega il papa", chiedo: ancora dobbiamo lodare le strategie ? ma un papa non dovrebbe solo fare la volontà di Nostro Signore e parlare il sì sì no no ?
le strategie non sono roba che appartiene al mondo politico, che è MACHIAVELLICO per natura e finalità (mantenere il potere) ?

Anonimo ha detto...

E a chi dice "bravo stratega il papa", chiedo: ancora dobbiamo lodare le strategie ? ma un papa non dovrebbe solo fare la volontà di Nostro Signore e parlare il sì sì no no ?
le strategie non sono roba che appartiene al mondo politico, che è MACHIAVELLICO per natura e finalità (mantenere il potere) ?


Me lo sono detto da sola subito dopo averlo scritto... Comunque è una situazione inedita (non paragonabile con gli altri esempi della storia) perché non conosciamo i tipi di pressione che possono esserci al di là della decisione.

don Camillo ha detto...

Ogni stato ha le sue responsabilità, Celelestino V entrò in una Curia che non conosceva e che non poteva controllare, questo invece la conosceva al punto da averla costituita.

Che dirà ora il padre di famiglia che é "stanco" e senza lavoro? Che dirà la suora missionaria che é "stanca" dopo 30 anni di Africa. Che dirà il parroco che é "stanco" di vivere all'agghiaccio perché la sua parrocchia é talmente povera da non consentirgli di pagare le bollette? Che potrà dire il figlio che é stanco di vedere sua madre che va a vendere il suo corpo per pagare l'affitto?

Tutti loro avranno un bel rifugio in un monastero 5 stelle con lettone e orticello da zappare?

Io non sono degno di giudicare nessuno, chiedo solo al Signore di essere fedele nel mio stato fino alla morte, chi l'ho giudica è e sarà la Parola di Dio.... "Quo vadis Domine".... un altro Cristo verrà crocifisso la posto suo.

Ghergon ha detto...

Ma dove due Papi? Ma perchè non ci si informa un attimo prima di scrivere?Il Papa non ha dato le dimissioni, perchè queste non sono contemplate, ma ha rinunciato al suo ufficio e questa è la possibilità. La rinuncia è spiegata nel codice di diritto canonico ai punti 331-332...e mi sembra che ci sia anche una bolla di Celestino V che spiega meglio le cose....

Mic ha scritto bene, è stato anche il mio primo pensiero, ma è ancora troppo tutto incredibile per venirne a capo...al Conclave vedremo, dobbiamo pregare tantissimo per la salute di Papa Ratzinger, che Dio lo preservi nella Sua volontà...

Anonimo ha detto...

Conslusione dello psichiatra Andreoli:

... Tanto che ha portato avanti impegni e viaggi fino a poche settimane fa, ed ha appena scritto un libro che e' in testa alle classifiche". Insomma, commenta l'esperto, "non credo che l'ipotesi di una sindrome depressiva possa considerarsi attendibile e ritengo, invece, si possa fare piuttosto l'ipotesi di conflitti crescenti all'interno del Vaticano, come dimostrano anche i più recenti fatti di cronaca. Un clima di pesanti opposizioni che deve aver presumibilmente reso estremamente gravoso il compito del pontefice di gestire il governo della Chiesa". Anche le vicende legate al cosiddetto 'Vatican leaks', con la fuga di notizie e documenti riservati all'esterno ed il 'tradimento' da parte del maggiordomo a lui vicino da anni, "devono aver avuto un peso. Ci sarebbero cioè gli elementi - afferma Andreoli - per poter ipotizzare che la scelta del Papa sia più legata ai 'segreti della Chiesa' che ai 'segreti della mente' di un uomo anziano''. E dunque, "davanti ad una conflittualita' crescente - chiarisce - è come se il pontefice avesse 'ceduto le armi', prendendo le distanze da un ambiente a lui non più consono: quella di 'lasciare' è una decisione drammatica, è una presa di consapevolezza lucida di una situazione che ormai gli impedisce di portare avanti il proprio mandato". Le ragioni di questo atto finale sono quindi "altre, ed appare alquanto ingenuo - è la conclusione di Andreoli - dare credito alla sola ipotesi della stanchezza e dell'età avanzata".

http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.it/2013/02/andreoli-ipotesi-ambiente-ormai-ostile.html

G. ha detto...

ho una sensazione strana. Guardando i media ho visto tutti ad esaltare questo atto, tutti ad applaudire, ma nessuno coglie la gravità del gesto. Mi sento desolato e perduto, e mi viene da gridare angosciato, quo vadis?!

Anonimo ha detto...

Romano dice,

Dobbiamo ricordare che San Celestino V ha dimesso, quindi dimettere il Pontificato Supremo può essere un atto di virtù e di umiltà.

Io credo che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto un grandissimo atto di umiltà, per cui il Signore dei signori, Nostro Altissimo Dio, Gesù Cristo, gli perdonerà di molti peccati suoi...

Il trionfo del Cuore Immacolato è vicino...

Il quale che sara eletto è stato scelto dal Signore, è non sara colui che l'esperti pensano...

Condurrà la Sposa Immacolata del Signore un altro passo verso le Nozze del Angello al fine del mondo...

et Divina Voluntas praevalebit super omnes inimicos suos...

Marco Marchesini ha detto...

Scusate, ma dopo la rinuncia il 28 Febbraio Papa Benedetto XVI cesserà di essere tale, ovvero non sarà più Vescovo di Roma e non avrà più i diritti e le prerogative connesse all'ufficio di Papa. Non potrà mai esercitare l'infallibilità papale, non sarà mai capo visibile della Chiesa.
Non condivido il punto 4, il suo ministero terminerà completamente e sarà la Sede Vacante fino all'elezione di un nuovo Papa.

Non si possono avere due Papi, questo è un assurdo.

Luciana Cuppo ha detto...

Nel thread "Cattolici e luterani..." Andrea scrisse l'11 febbraio alle 9:26: "Ho argomentato Mi aspetto risposte."
Ecco la mia; e la metto qui perche' e' anche la mia reazione all'abdicazione (non dimissioni, per carita'!) di papa Benedetto XVI:

Ho segnalato su Roratecaeli la disponibilita' in rete della Prefazione (in inglese) di Roger Scruton al nuovo libro di Enrico Maria Radaelli (www.aureadomus.it) e la traduzione in inglese dell'intervento di Brunero Gherardini sul libro stesso ('Why I agree with the book of Enrico Maria Radaelli', www.centreleonardboyle.com/Radaelli.html). Altri avevano gia' segnalato il libro stesso e ne avevano auspicato una traduzione in inglese.

Il nostro compito e' di far conoscere quanto dicono teologi e pensatori fedeli alla Fede. Quanto allo stabilire se il CVII sia eretico o meno, cio' non spetta a noi, ma al Papa; noi possiamo (e dobbiamo) esprimere le nostre opinioni in proposito, ma esse non sono definitorie ne' vincolanti.

"Gherardini ed altri centomila" non si sono mai arrogati il diritto di dire "queste sono eresie", perche' tale diritto compete al Papa. Hanno detto invece che ci sono errori ed hanno supplicato il Papa di promuovere una revisione accurata, preliminare al Syllabus degli errori auspicato da mons. Schneider.

La differenza fra "errore" ed "eresia" e' che il primo puo' essere dovuto ad ignoranza, debolezza o costrizione, la seconda invece e' voluta ed e' una colpa contro il primo comandamento. La differenza fra il gruppo A ("Gherardini e centomila altri") ed il gruppo B di critici del CVII sta nell'orgoglio di chi decide che il CVII e' eretico e che Roma farebbe bene a capirlo e chi, pur vedendo gli errori al pari del suddetto gruppo B, ne riserva il giudizio al Papa; perche' un conto e' vedere l'errore, un altro dire che chi lo commette e' eretico, cioe' colpevole, ribelle e di conseguenza scomunicato. Il giudizio non spetta a noi; e se questo e' bizantinismo, ne e' colpevole pure Colui che ci disse "Non giudicate e non sarete giudicati."

Osservatore ha detto...

@ MIc
Cara Mic: il tempo stempera le emozioni.
Non ti ho scritto (all'indirizzo e-mail che mi avevi indicato), ma rieccomi qui.
Avrai visto, immagino, il monumentale 3d che Enrico (è ricomparso pure lui) di MIL ha appena caricato.
E' il momento che le forze sane ed equilibrate, legate alla Tradizione (e tu sei sicuramente fra queste), facciano un buon lavoro, anche di collaborazione se possibile.
Puoi magari caricare quel 3d anche qui?

Osservatore ha detto...

Qualche domanda.
Qualcuno sa come mai la comunità di suore di clausura ha abbandonato il Vaticano (almeno 3 ordini monastici sonmo stati presenti - a rotazione - dal 1993 (o 1994)?
Forse si sapeva gà che l'edificio avrebbe potuto ospitare il Papa emerito?

Si dice che Pio XII abbia affermato che se il Terzo Raich lo avesse rapito era da considerarsi (da quel momento) dimissionario: "rapiranno il cardinale Pacelli e non il Papa".
Ma Benedetto XVI rimarrà Papa emerito, o sbaglio?
Contiunerà a vestire da Papa e a chiamarsi Benedetto XVI?

Andrea ha detto...

In un commento vicinissimo al post di Mic, qualcuno auspicava, dopo il dovere della memoria, anche quello dello sconcerto. Forse questo commento è stato cancellato: era troppo orwelliano. Io dico solo questo:
1) Se ho capito bene, non ci sono allusioni (cfr. i "lupi" della prima uscita pubblica di BXVI) ad altre ragioni che non siano motivi di stanchezza fisica e prostrazione spirituale nel comunicato. Ciò non è assolutamente sufficiente a giustificare una così grave decisione. Certamente il papa ha avuto altri motivi, eppure non vi fa cenno. Si conferma dunque che, a differenza del precedente, il coraggio non è il suo forte ("vile", lo definì un conosciuto sacerdote in un colloquio privato con il sottoscritto). Che poi il coraggio di GPII dipendesse anche da una certa sua follia è un altro discorso.
2) Il rabbino capo di Israele si è detto amareggiato per l'abdicazione, dato che con Ratzinger si erano fatti ulteriori progressi sulla via del "dialogo" (ossia, sulla via della giudaizzazione totale di quel che resta del cattolicesimo). Non mi pare un buon segno, e ciò fa il paio con il p. 3.
3) Come scrive Colafemmina, si tratta di un gesto per nulla condivisibile. Non a caso, tutti i media lo lodano. Si è creato un precedente importante, cui si appellerranno Scalfari, Saviano e Mancuso ogni volta che piacerà loro. Questo vi dovrebbe far riflettere, al di là di ipocriti piagnistei di circostanza (peggio, se autentici). Oltretutto, questo sito (per ragioni che condivido) non è che possa avocare a sè, con una giravolta tanto repentina quanto palesemente capziosa, la difesa di un Pontefice che ha fatto ben poco, e quel che ha fatto (tra tutti, nomina di Muller alla CdF) è stato più che discutibile (cfr. p. 19 UE).
4) Con le argomentazioni non proprio razionali di Giovanna ("fidiamoci, una buona volta") non si va da nessuna parte: perchè non fidarsi, allora, di Bertone, Bagnasco, Don Gallo, Scola, etc.? La "strategia" è la stessa, cambiano solo le forme e le sfumature, dovute ai caratteri diversi. Tra l'altro, molti di questi figuri sono stati messi al comando da Ratzinger. Evitiamo, ve lo chiedo per favore, commenti svenevolmente devozionali, del tipo "povero papa", e concentriamoci sui poveri del mondo, che certo una enciclica come "CiV" non ha aiutato, scritta come è stata da Gotti Tedeschi, principe dei liberali ("la finanza non è un male": per lui e per pochissimi altri, sicuramente no. Ma vaglielo a dire ai 4/5 della popolazione mondiale).
5) L'IMBC attribuisce questa decisione all'applicazione della lettera (e dello spirito!) del Vaticano II, e come al solito, coglie nel segno. Questi sono argomenti, al di là dell'adesione o meno alla tesi "sedevacantista", i cui seguaci qui e in ogni dove sono dipinti come il baubau.
6) L'ipotesi della strategia è, oltre che indimostrabile, ridicola. Ratzinger non è uno stratega, e se anche avesse fatto uso, in questo caso, di strategie sottili, avrebbe mal compreso la sua augusta funzione: che non era quella di stratega, nè quella di professore, come si ostinano a sostenere persone dubbie come Ferrara e Socci ("il papa teologo": ma allora, S. Pio X era un pontefice rozzo?).
Ratzinger è un uomo del Concilio, della conciliabilità tra Rivoluzione francese e cattolicesimo, dell'Antisillabo, della collegialità, della nuova messa architettata da un massone, della "sana laicità" (bestemmia, sicuramente non intenzionale: chi nega a Dio l'autorità nell'ambito politico, implicitamente riconosce che egli non è sovrano su tutto il creato, oltre a negare la regalità sociale di Cristo, che doveva essere dogmatizzata al VII, ma poi arrivarono i novelli teologi). Ricordiamoci di tutto questo, e di molto altro, e soprattutto finiamola di frignare.

Anonimo ha detto...

Scusate, e se tra qualche giorni ci dicesse:"Ragazzi, HO SCHERZATO. ERA Tutto un blueff, per vedere come sarebbe stato accolta la notizia, se fosse stata vera"?
O,a maggior ragione, parlavo sul serio, ma ciò che ho visto mi ha convnto a cambiare idea?
Infine consiglio la FSSPX, adesso più che MAI TENETE DURO!
Altro che "accordi". Adesso bidogna far sapere, in via riservata che, se si sentirà prigioniero in Vaticano, i priorati sono pronti ad accoglierlo.

rafminimi ha detto...

Scritto 10 anni fa:

"Se dunque uno è in Cristo, è una nuova creazione"(2° Corinthi V,17)
13 giugno 2003 d. C. Sant'Antonio da Padova
lA PREOCCUPAZIONE DI MOLTI è CHE LA BELLISSIMA cerimonia del 24 maggio c.a.
resti un fatto isolato. Secondo altri, invece, è l'ulteriore tassello che si
infila in una strategia precisa, cominciata con l'enciclica del giovedì
santo. Il prossimo tassello sarà, sempre ...nello spirito dell'indulto (spirito
che io non condivido e non posso far mio senza esercitare restrizioni
mentali), a ciò che risulta da voci di corridoio, un cambiamento nel disegno
generale delle Messe autorizzate. Mi spiego. A rigore delle norme del 1984,
pur con tutte le precisazioni volte a farle applicare generosamente, la
"ratio" è che, d'ordinario, si debba trattare di celebrazioni a carattere
*NON* Parrocchiale. Ripeto, a detta di voci, il prossimo passo sarà
concedere non solo più facilmente le funzioni parrocchiali, ma, anzi
attivare una figura presente nell'attuale Codice di diritto canonico: la
parrocchia "personale". Non ne sono entusiasta, per diversi motivi, ma debbo
prendere atto che, se andrà in porto una tale scelta almeno non succederanno
episodi incresciosi come quello che ha avuto per vittima il povero ingegner
Manassero. Era una colonna portante del gruppo indultista torinese. La sua
prematura morte è stata una doppia disgrazia. Aveva chiesto di potersene
andare accompagnato da quella stessa Messa per cui tanto aveva lottato in
vita. Il permesso prima è stato concesso e poi ritirato e, coloro che
l'hanno ritirato, purtroppo, a rigore dei regolamenti 1984 avevano ragione.
Dicevo, non ne sono entusiasta perchè lo reputo un mezzo raggiro, magari
involontario, però è un altro segno che, come scrissi in un testo precedente
"La Tigre non è morta". Da Roma hanno dovuto prendere atto che la Messa
(impropriamente detta) Tridentina (in realtà solo Apostolica e basta)
conserva, dopo 34 anni da quell'infausta prima domenica d'avvento del 1969,
tutto il suo fascino. Ora , chiedo agli amici "obbedienti":
a) Il fatto che si è passato dal TERRORE degli anni montiniani alla nuova
politica di, quanto meno virtuale e potenziale, "coesistenza" (ma a Campos,
pur tutti i limiti e le negatività di quel caso si è ben oltre, li siamo
giunti al diritto di "opzione" sic &t simpliciter, già invocato proprio nel
"Breve Esame critico" dal Cardinale Ottaviani) come lo giudicate. Secondo
voi è un fatto positivo o no?!?
b) Nel caso la risposta data al precedente sia POSITIVO, cosa reputate che
sia servito per spingere coloro che, almeno materialmente, occupano il
Vaticano a tale cambio di strategia, se non altro a passare dalla
persecuzione esplicita al raggiro: la vostra acquiscente "obbedienza" o la
nostra (+o-)intransigente "disobbedienza?

DIO ci benedica
l'uomo che non fu mai

Andrea ha detto...

Luciana, con tutto il rispetto, a me non piace esser preso in giro.

Quanto allo stabilire se il CVII sia eretico o meno, cio' non spetta a noi, ma al Papa

Non solo non lo fa e non lo farà, ma è chiarissimo che egli neghi questa possibilità. Tutti i suoi pronunciamenti lo negano. La messa nuova, architettata da un massone, con l'offertorio praticamente annullato, un canone inventato, lo scambio dei numeri di telefono, l'epiclesi prima della narrazione dell'istituzione dell'eucaristia etc.: cosa le serve per aver dimostrata l'eresia? Che scenda Gesù dal cielo? Ma a Lei questo non interessa: Lei crede nel papa, anche se distrugge la fede.

La differenza fra "errore" ed "eresia" e' che il primo puo' essere dovuto ad ignoranza, debolezza o costrizione, la seconda invece e' voluta ed e' una colpa contro il primo comandamento.

Non mi dica che i Padri conciliari erano ignoranti o deboli o costretti. La sola idea ha scatenato immani risa tra i polli del mio vicinato. Ripeto che con me questi giochetti non attaccano.

La differenza fra il gruppo A ("Gherardini e centomila altri") ed il gruppo B di critici del CVII sta nell'orgoglio di chi decide che il CVII e' eretico

Certo: io sono un orgoglioso, voi tutti santi. Bravi. Argomento moraleggiante che non merita commenti, anche perchè mostra paradossalmente, anche se implicitamente, quell'orgoglio che attibuisce ad altri.

"Non giudicate e non sarete giudicati."
Degna conclusione di una crassa geremiade: citazione fuori contesto, disapplicazione del comando (v. sopra). La usano spesso i Don Gallo, e si vede con quali risultati.

bernardino ha detto...

Sono pienamente d'accordo con quanto ha detto Annarita, quelli sono i miei pensieri, e credo che non devo aggiungere altro.

Anonimo ha detto...

La differenza fra "errore" ed "eresia" e' che il primo puo' essere dovuto ad ignoranza, debolezza o costrizione, la seconda invece e' voluta ed e' una colpa contro il primo comandamento. La differenza fra il gruppo A ("Gherardini e centomila altri") ed il gruppo B di critici del CVII sta nell'orgoglio di chi decide che il CVII e' eretico e che Roma farebbe bene a capirlo e chi, pur vedendo gli errori al pari del suddetto gruppo B, ne riserva il giudizio al Papa; perche' un conto e' vedere l'errore, un altro dire che chi lo commette e' eretico, cioe' colpevole, ribelle e di conseguenza scomunicato. Il giudizio non spetta a noi; e se questo e' bizantinismo, ne e' colpevole pure Colui che ci disse "Non giudicate e non sarete giudicati."

Ancora grazie, Luciana.

E' esattamente questo il motivo - oltre al fatto evidente che non spetta a noi - per cui ho sostenuto, anche ultimamente nel thread precedente, che non possiamo definire "eretico" il Concilio, ma soltanto denunciarne, motivando adeguatamente, i punti controversi.

Anche perché oltretutto definire il concilio "eretico" ne fa impropriamente un "unicum", così come ne fanno i laudatores che lo rendono un super-dogma. Il Concilio non è un mito né un evento, anche se ne hanno fatto lo spartiacque di "rifondazione" di una chiesa "altra" ( o di una federazione di diverse chiese-altre). Esso non è altro che la somma dei suoi documenti, dei quali va separato il grano dal loglio. Noi non facciamo altro che innalzare il nostro grido di allarme; ma solo un Papa, come già sostenuto da Gherardini Schneider et alii, potrà ripareggiare la verità.

Rafminimi ha detto...

LI AVETE SENTITI, Questa mattina i vari Melloni & Company?
Il pontificato di Bdenedetto XVI, definito come "tempo perso, sulla strada dell'adeguamento della Chiesa alla modernità".
Visto che stanno dando spazio solo a costoro, non vi sembra che "Gatta ( o Luponi) ci cova"?

Anonimo ha detto...

Umano, troppo umano!

E' orribile pensare che un papa resti tale finchè ha la forza per condurre la Barca di Pietro. Purtroppo concordo con le parole dell'ultimo segretario di Papa GPII: "Dalla Croce non si scende".

L'abdicazione del Papa ha ricevuto gli elogi di Massimo Cacciari...

Pensare che Lehamnn, Kasper e Daneels saranno all'interno della Capella Sistina quando scenderà lo Spirito Santo sul nuovo Pietro mi fa un pò impressione.

Potendo essere spesso in Austria e Germania (Paese in cui non vi è una sola Diocesi che abbia nominato un esorcista) vi posso assicurare che, purtroppo, di cattolico a quelle latitudini rimane ben poco (il preteso conservatore(?) cardinale Schonbrunn ne è l'esempio più eclatante.

L'azione di Benedetto XVI in questi Paesi (ma non solo) aveva fatto tanto del bene, ora, ho paura, si cadrà, di nuovo, nel catto-protestantesimo.

Comunicato dell'IMBC ha detto...

http://www.sodalitium.biz/index.php?ind=news&op=news_show_single&ide=205

Anonimo ha detto...

Quanto allo stabilire se il CVII sia eretico o meno, cio' non spetta a noi, ma al Papa

Non solo non lo fa e non lo farà, ma è chiarissimo che egli neghi questa possibilità. Tutti i suoi pronunciamenti lo negano. La messa nuova, architettata da un massone, con l'offertorio praticamente annullato, un canone inventato, lo scambio dei numeri di telefono, l'epiclesi prima della narrazione dell'istituzione dell'eucaristia etc.: cosa le serve per aver dimostrata l'eresia? Che scenda Gesù dal cielo? Ma a Lei questo non interessa: Lei crede nel papa, anche se distrugge la fede.


Che QUESTO Papa non avrebbe mai distinto il grano dal loglio nei documenti conciliari e nelle applicazioni posteriori ormai era fin troppo chiaro; ma che solo un Papa possa farlo è altrettanto chiaro.

Quel che Andrea non vuol capire, nonostante sia stato detto e ripetuto, e che noi attribuiamo al Papa il rispetto che gli è dovuto per la sua funzione e non abbiamo alcuna veste per lanciare anatemi, pur non astenendoci dalle denunce che la nostra coscienza illuminata dalla Fede ci sospinge a fare. Noi non siamo gli accusatori di nessuno, siamo solo le sentinelle che non smettono di lanciare l'allarme.

Anonimo ha detto...

Certo: io sono un orgoglioso, voi tutti santi. Bravi. Argomento moraleggiante che non merita commenti, anche perchè mostra paradossalmente, anche se implicitamente, quell'orgoglio che attibuisce ad altri.

Andrea, mi sembra che lei sia troppo facilmente provocatore e in fondo non fa altro che ribadire fino all'estenuazione i suoi convincimenti senza tener conto di quanto si sostiene.

"Non giudicate e non sarete giudicati."
Degna conclusione di una crassa geremiade: citazione fuori contesto, disapplicazione del comando (v. sopra). La usano spesso i Don Gallo, e si vede con quali risultati.


Non ha capito che non spetta a noi giudicare le persone e sparare a zero su di loro; ma che è nostro impegno confutare le idee svianti per difendere e diffondere la nostra fede.

Del resto un messaggio accusatorio non viene recepito da nessuno; un messaggio equilibrato e denso di argomenti può toccare molti. La verità non va gettata in faccia da unici possessori, va solo 'mostrata' con chiarezza e passione, da umili servitori.

Anonimo ha detto...

A MArco MArchesini 07:58


si...se il pontefice è stato veramente e pienamente libero nella rinuncia e se il successore sarà in linea con l'ortodossia cattolica.
Metti che il novello papa cominciasse a fare capricci espliciti (al di là di quelli che già conosciamo...già messi in scena dal papi post conciliari) apertamente e in palese rottura con la vera Chiesa...cosa succederà? Chi sarà il vero papa?
E qui, dietrologie a parte gottone elupone ci cova

Anonimo ha detto...

Il Papa che verra' sara' quello voluto dallo Spirito Santo, serenita'!

Anonimo ha detto...

Dice Osservatore:
E' il momento che le forze sane ed equilibrate, legate alla Tradizione (e tu sei sicuramente fra queste), facciano un buon lavoro, anche di collaborazione se possibile.
Puoi magari caricare quel 3d anche qui?


E' sempre stato il momento e ora lo è più che mai.
Quanto all'articolo di Enrico preferisco non creare 'doppioni' perché già in questa discussione, come pure su MiL, sono emersi molti punti e spunti interessanti...

Sarà bene trovare modi e momenti per armonizzare e integrare le risorse

Anonimo ha detto...

Il papa che verrà sarà quello che Dio vorrà o che Dio...permetterà.

Anonimo ha detto...

nonimo ha detto...
Il papa che verrà sarà quello che Dio vorrà o che Dio...permetterà.

12 febbraio 2013 12:15
O CHE Dio "sopporterà" per punirci.

Anonimo ha detto...

quindi...altro che serenità!
Ditelo ai pacifisti.

carla ha detto...

barbara
ho paura che ci sia lo zampino di qualche politico importante - massone sicuramente - che ne dite -
teniamo gli occhi aperti - il cambiamento è iniziato - dobbiamo ritornare a Dio, quello vero e non politicizzato dalla chiesa, preghiamo e chiediamo aiuto al nostro spirito Santo che è dentro di Noi.

Anonimo ha detto...

Beh, Carla,
questo riferimento al "nostro spirito (minuscolo) Santo che è dentro di Noi" (maiuscolo) e per di più senza la mediazione della Chiesa, mi lascia mooolto perplessa!

Certo abbiamo ben di che discernere, ma con l'aiuto del Signore ci riusciremo!