"Una Chiesa più povera di dottrina non è più pastorale, è solo più ignorante, e quindi più soggetta alle pressioni del potente di turno" (Card. Carlo Caffarra, 16 giugno 2016)Dibattito fra mons. Caffarra e mons. Zuppi, sul cardinal Biffi
Bologna, duello fra arcivescovi
Chi è interessato ad ascoltare l'intero intervento del Card. Caffarra, può cliccare qui
«Una chiesa più povera di dottrina non è più pastorale ma solo più ignorante». Sono parole scandite con sorridente vigore da Carlo Caffarra, cardinale emerito di Bologna, e scatenano uno scroscio di applausi spontanei molto significativi. Siamo nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio di Bologna, per la presentazione di Ubi Fides Ibi Libertas [Ed.Cantagalli 2106] libro commemorativo nel primo anniversario della scomparsa del cardinale Giacomo Biffi.
Sono presenti, assieme per la prima volta, l'attuale arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi e, appunto, l'arcivescovo emerito, Cardinal Caffarra, che ha potuto lasciare la guida della diocesi soltanto l'ottobre scorso, due anni dopo aver raggiunto l'età pensionabile.
Il moderatore, il giornalista Paolo Francia, aveva introdotto l'evento come una disfida fra il principe della Chiesa, qual è il cardinal Caffarra, e «il principe laico di Bologna», Fabio Roversi Monaco, rettore del nono centenario dell'Alma Mater e padre del museo della città, Genus Bononiae. Ma gli applausi all'etichetta di «ignorante» assestata da Caffarra alla «Chiesa più povera di dottrina» segnalano piuttosto l'inizio di un derby fra i due leader della diocesi, cordiali e distesi entrambi ma così diversi da rappresentare il carattere delle due diverse Bologne che convivono da settant'anni in un'unica città.
«Si assiste a una progressiva delegittimazione della cultura», sale sul ring l'emerito. «In nome di un impegno supposto più pastorale. Ma una Chiesa più povera di dottrina non è più pastorale, è solo più ignorante, e quindi più soggetta alle pressioni del potente di turno». È chiara a tutti, e sottolineata dal battimani, la sfida alla Chiesa di Bergoglio, di cui mons. Zuppi è chiaramente figlio.
Ma non basta. Nell'epoca degli altolà all'evangelizzazione, a rischio proselitismo, e regnante papa Francesco, che è arrivato di recente a paragonare la propagazione dell'islam con la spada, predicata da Maometto, con il comando missionario di Gesù, Caffarra ricorda anche che «l'impegno precipuo di Giacomo Biffi era di annunciare a tutti, compresi i musulmani, lo splendore della verità». Per concludere infine focalizza l'importanza della tradizione, come definita da T.S. Eliot: «È il momento presente del passato».
Dal suo angolo, anche il padrone di casa Zuppi scende in campo sul terreno della tradizione, invitando a guardarsi dalla tentazione alla «conservazione», sia individuale sia collettiva. Anche le sue sono accuse indirette: «La tradizione non è solo fissità», «La tradizione non deve pensare solo per stereotipi» dice, e soprattutto: «La tradizione non è paura delle differenze». In conclusione un'apertura: «Si eredita qualcosa che è stato seminato da altri, è questo il vero senso della tradizione».
[...]
La leale contesa non si chiude qui, perché l'11 luglio alla messa per l'anniversario della morte di Giacomo Biffi, l'arcivescovo in carica ha offerto all'emerito (cioè Caffarra) di tenere lui l'omelia, e l'emerito ha accettato.
[Fonte: Italia oggi]
15 commenti:
Ancora sulle scioccanti parole di Jorge Bergoglio davanti ai sacerdoti romani, l`eco che hanno suscitato, malgrado i rattoppi della Sala stampa, hanno fatto il giro del mondo e dei media che le hanno prontamente riprese con grande dilettazione.
Abbiamo già riportato diverse reazioni, oggi Béatrice ha tradotto dall`inglese la riflessione di Phil Lawler che intitola il suo articolo:
"The damage done (again) by the Pope's statements on marriage"
Lawler, commentando l`incontro di Bergoglio con la Diocesi di Roma, fa osservare che le osservazioni di Bergoglio erano coerenti con il tono da lui usato, un tono che incoraggia l`uditorio a rimettere in questione l`autorità dell`insegnamento della Chiesa .
E aggiunge un particolare: fra le correzioni fatte da Lombardi anche una frase detta da Bergoglio sul tono della boutade (...) è sparita dal testo ufficiale e dai commenti:
"Non andate a parlare di me al cardinal Müller"
Non penso sbagliarmi se dico che quelle parole hanno suscitato la voluta ilarità dei presenti.
Riferendosi al modo impulsivo di parlare di Jorge Bergoglio che, per sua stessa ammissione, così spesso parla senza riflettere dapprima a quel che dirà, Lawler fa un`osservazione che, per molto lucida e realista sia è abbastanza terrificante trattandosi del papa, di colui che deve confermare nella fede il gregge a lui affidato.
Lawler sottolinea il problema posto da quelle esternazioni papali impulsive, da quei pensieri senza sorveglianza che mostrano così raramente l`impronta dell`insegnamento cattolico profondo.
http://benoit-et-moi.fr/2016/actualite/nouvelles-et-inquietantes-perles-bergogliennes.html
http://www.catholicculture.org/commentary/otn.cfm?id=1159
Ed è proprio l'ignoranza degli uomini di Chiesa che provoca le fratture, le eresie, gli scismi e il disamore dei fedeli che cercano poi altrove. Il modernismo stesso fatto di tante suggestioni e fatto di niente è una raccolta indifferenziata della cultura del mondo. Modernisti tanto colti, sì in un ambito della cultura cattolica, eresiarchi culturali mi vien da dire, che non hanno avuto e/o mantenuto una lex orandi
cattolica e se l'hanno avuta e mantenuta non l'hanno fatta propria capendone il senso più profondo.Il confronto con il mondo inteso, non solo come contemporaneità ma anche come spazialità culturale(mi riferisco in particolare a tutte le tecniche che vengono dall'Oriente) è necessario per capire meglio ed apprezzare meglio il Cattolicesimo, non per lasciare il modo di pregare cattolico e assumerne un altro o nessuno,sostituendolo con un lavoro genericamente intellettuale.
http://www.tempi.it/chiesa-di-bruxelles-vuole-privarsi-dei-frutti-magnifici-della-fraternita-dei-santi-apostoli#.V2efO5OLR3m
A volte gli Amici della Tradizione Cattolica - Forlì - sono troppo irriverenti e me ne dispiaccio , ma stavolta trovo appropriato il titolo che hanno dato a questo servizio :
Un "papa" bolla e l'altro sbolla...
https://www.facebook.com/AmiciDellaTradizioneCattolicaForli/photos/a.550077405019735.87433105.544137242280418/1278200645540737/?type=3&theater
Qui l'intero intervento del card. Caffarra
https://m.youtube.com/watch?v=WPwHPYTNYTQ
Gesu', il Dio/uomo , nella parabola dell'adultera puo' far mai lo "scemo , il " finto tonto "?
Questo e' piu' che scoronare il Figlio di Dio ! Privandolo della divinita' ( i miei pensieri non sono i vostri pensieri ) ci viene mostrato come un uomo comune pero' " furbo ".
Senza parteggiare per nessuno , questo e' cio' che la Santa Chiesa riecheggia :
http://www.antoniosocci.com/ce-un-abisso-parte-papa-cattolico-benedetto-xvi-mostra-gesu-perdona-peccatore-condanna-peccato-dalla-parte-opposta-ce-vescovo-vestito-bianco-bergoglio/
CHI E' per noi Gesu' Cristo ?
Parlando di Gesu' non si possono intavolare 4 chiacchiere disimpegnate .
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Per chi mastica inglese o avesse ancora dei dubbi......
www.onepeterfive.com/bishop-lynch-and-the-dismantling-of-summorum-pontificum/
Dopo aver tradotto in francese l`articolo di Rorate Caeli
" Perchè meritiamo Francesco"
Béatrice riprende quel che disse di Bergoglio, subito dopo la sua elezione, un giornalista argentino, Marcelo González del Panorama Católico Internacional, grande conoscitore della Chiesa argentina e di Jorge Bergoglio :
-"Di tutti i candidati impensabili Jorge Mario Bergoglio è forse il peggiore .
Non perchè professa apertamente delle dottrine contro la fede e la morale ma perchè, osservando il suo lavoro come arcivescovo di Buenos Aires, la fede e la morale sembrano essere state per lui senza importanza".
http://benoit-et-moi.fr/2016/actualite/pourquoi-nous-meritons-franois.html
http://www.maurizioblondet.it/nato-guerrafondaia-steinmeier-si-sveglia-tardi/
Segnalo l'ultimo, gustoso post di Opportune Importune.
www.mondayvatican.com/vatican/pope-francis-institutional-church-or-church-of-the-charity.
Bergoglio è' cattolico? Lo è mai stato? Da quando non lo è più, se prima forse lo era?
Spot di Porte Aperte Italia, associazione protestante fondamentalista ed inter-denominazionale (cioè che non è espressione/emanazione di una singola "chiesa", ma che raccoglie rappresentati di diverse chiese) che aiuta i
cristiani perseguitati e che continua a "proselitare" (sia pure, ripeto, verso una forma generica di Cristianesimo e non verso una precisa chiesa) tra islamici, ebrei ed abitanti di paesi ancora a regime comunista (ma anche tra i comunisti che vivono tra noi) :
Una Bibbia ai musulmani:
https://www.youtube.com/watch?v=tbobT_lGGu4
I 5 paesi che perseguitano di più i cristiani. 4 su 5 sono musulmani.
https://www.youtube.com/watch?v=mn8mM8D874M
della *stessa sostanza* del Padre;
ATTENZIONE! Questa espressione normalmente usata nelle Messe N.O. sa di semi-arianesimo. Peggio ancora in Francia, dove il termine "substance" è desueto e si è tradotto "Della medesima NATURA". E' più corretto, come riportano i vecchi MESSALINI e come, paradossalmente, dicono molti protestanti "CONSUSTANZIALE al PADRE".
Una mia composita interpretazione delle dimissioni di BXVI, dopo una lunga vita spesa a convertirsi dai peccati modernistici, avendo fraternizzato con i modernisti e con tanti nuovi amici cattolici sul serio, divenne Papa, Dio sa come. A quel punto sia i vecchi amici sia quelli seri cominciarono,ognuno a fin di bene loro o della Fede, ad incalzarlo.Chi lo tirava di qua, chi di là. E tutti con i loro megafoni fuori porta. Lui, sfiancatosi, si dimise per metterli davanti alle loro contraddizioni.Rimase dentro il Vaticano per dovere,per responsabilità, conoscendo bene le iene ivi pascolanti.Gli bastò pochissimo per capire i baratri che si stavano aprendo. La veste bianca non la tolse e si tenne tutto quello che poteva ricordare e significare la sua posizione precedente che pian piano divenne attuale. Man mano che il tempo passava, senza contraddire nessuno e senza far proclami,riconquistava il terreno abbandonato ai lupi, come da precedente intesa con loro, mentre mandava un sorriso di intesa fedele agli amici cattolici.L'attuale VdR è segno, misura,specchio di una parte delle forze in campo.
Che bella questa Casa di Dio !
Sarebbe piu' bella se avessero il coraggio di togliere la tavola al centro per tornare a celebrare sull'altare .
Quel ( peraltro bel Crocifisso ) posto all'angolo sinistro sembra quasi un di piu' , un qualcosa che ha la stessa valenza della pianta floreale , un qualcuno che non c'entra niente con quello che dovra'manifestarsi su quel tavolo : il miracolo della transustanziazione ( per chi ancora ci crede )
http://www.basilicaantoniana.it/
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