Il 3 ottobre 2017, in un'intervista rilasciata al Vaticanista Edward Pentin del National Catholic Register, il cardinale Raymond Burke ha detto la sua nomina come membro del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica del 30 settembre non richiede un lavoro sul tempo pieno, ma saltuario a seconda delle circostanze.
Ha detto che la nomina non cambierebbe né ritarderebbe la correzione fraterna indirizzata a Papa Francesco sull'esortazione apostolica Amoris Lætitia. Su questo punto, lo storico Roberto de Mattei rispondeva a coloro che erano stupiti che i due autori superstiti dei Dubia, i cardinali Walter Brandmüller e Raymond Burke, non avessero firmato la Correzione filiale: «significa ignorare, ha scritto, come sottolineato da Rorate Coeli, che la correctio filialis di sessantadue firmatari è puramente teologica, mentre quella dei cardinali, quando apparirà, avrà autorità e un ambito molto diverso, sul piano canonico». Alcuni osservatori romani hanno motivo di ritenere che la presentazione della «Correzione fraterna» sia imminente.
24 commenti:
Speriamo e preghiamo veramente che sia imminente.
Sono peggiore di San Tommaso. Se non vedo non credo. Qui ogni settimana si apre un fronte nuovo che fa parte di una strategia demolitoria precisissima e metodica. Ogni questione e stortura dopo una settimana esce dall'attenzione per il sopraggiungere di qualcosa di peggiore. Ovvio che noi poveri mortali non possiamo pretendere alcunché dal Cardinale, ma oramai parla di sta correzione da un anno, è l'ora di muoversi, perché adesso la prassi si sta consolidando, e quando si consolida poi è difficile tornare indietro. Immaginate una coppia di divorziati risposati a cui un sacerdote ha iniziato a dare la comunione, che si fa? Si dice loro ops, ho sbagliato, avevo interpretato male un testo scritto coi piedi? Muoversi per favore. Conosco casi da vicino in cui si ambisce a questa apertura falsamente misericordiosa e le persone stanno soffrendo per una falsa ed erronea speranza. E vi posso garantire che in ambienti parrocchiali già si dice "la separazione adesso non è più un trauma, anche il Papa ha detto che potrete fare la comunione, non vi preoccupate, niente inferno per voi". Sic, sentito rispondere questo ad un mio amico in crisi matrimoniale.
Se anche una sola famiglia si dovesse sfasciare sulla spinta di un vergognoso lasciacondotto per il futuro, saremmo di fronte ad un danno enorme. A quel punto chi poi sarà chiamato a gustare la vera Misericordia di Dio di fronte al Giudizio? Perché un Giudizio ci sarà per quei pastori rei di aver indotto a tutto ciò....
cioà 20 GIORNI FA ha detto che la correzione è imminente? caspita...cosa sta aspettando?
teresa
Aspettiamo con ansia la correzione dei Cardinali sul piano canonico allora.
E... preghiamo...
Quando uscì la correctio filialis i soliti malintenzionati dissero falsamente che si trattava di una correzione formale, mentre in realtà non lo era, non voleva esserlo e non avrebbe neppure potuto esserlo, in quanto non formulata da persone non aventi le prerogative necessarie.
Allora si bacchettava questa falsa e pretestuosa vulgata distinguendo attentamente tra i termini "filiale" e "formale".
Ora qui si parla di correzione "fraterna".
Domanda:
"fraterna" sarà sinonimo di "formale"?
Grazie a chi può aiutarmi a chiarire.
Purtroppo ho l'impressione che tale correzione sarà "la montagna che partorisce il topolino". A maggior ragione se sarà fraterna e non formale. Cosa farà papa Francesco? Nulla, come non ha fatto nulla con la correzione filiale. Da furbo, sarà attendista, ed aspetterà, forse, lo scisma ufficiale, sapendo che il card. Burke non lo farebbe mai, lo scisma, perché lo ha già detto.
Pensk che il termine "fraterna" sesigna rispetto e non esclude che sia "formale", con tutta l'autorovolezza dell'ufficio di chi la formula e la canonicità del caso.
Viviamo tra voci che si rincorrono e i tentennamenti dei cardinali, intanto i mesi passano, i danni sono fatti e niente si muove. Non riconosco più la Chiesa, quella in cui ho sempre sentito di essere a casa, non la riconosco nel papa che non mi sembra tale, ma neppure nel tergiversare di chi parla da tempo di correzione ma non la proclama a voce alta e in modo formale.
Non riesco a capire il motivo di questi tempi così lunghi. Ormai è chiaro che nessuno risponderà mai ai dubia, le risposte in realtà ci sono state e vanno tutte in una direzione tragica. Tantissimi fedeli ci considerano persone agitate che non sanno vivere la loro fede con la fiducia del cristiano, senza capire che abbiamo tutti la responsabilità di quello che sta avvenendo e non possiamo, in coscienza, tacere.
Non credo, Marcello, che ci sia qualcuno che realisticamente possa aspettarsi una effettiva auto-correzione di Francesco in riferimento alla "correzione fraterna". Essa serve, piuttosto, a riaffermare ufficialmente e autorevolmente la Verità perché, nella buia temperie in cui siamo, aumentino gli orecchi che la intendono e i cuori che l'accolgono e la vivono.
E qui rispondo anche a Marius.
Penso che il termine "fraterna" designa semplicemente rispetto e non esclude che il documento sia "formale", con tutta l'autorevolezza dell'ufficio di chi la formula e la canonicità del caso.
Inoltre mi sembra ragionevole che il card. Burke abbia dichiarato esplicitamente di non voler proclamare alcuno scisma. Egli rappresenta l'insegnamento costante della Catholica. Non ha bisogno di dichiarare nessuno scisma chi è e resta fedele a Cristo e alla sua Chiesa non ribaltata.
Il Cardinale Burke guiderà un pellegrinaggio a Fatima dall' 1 al 5 novembre. Accompagnamolo con la nostra fervida preghiera affinché la Beata Vergine Maria lo assista nell'ufficio che sta per compiere a beneficio della Chiesa.
.. neppure nel tergiversare di chi parla da tempo di correzione ma non la proclama a voce alta e in modo formale.
Non riesco a capire il motivo di questi tempi così lunghi.
Non è detto che non sia già stata inoltrata e che venga resa nota trascorso un congruo periodo... Lo speriamo anche se non possiamo saperlo con certezza.
Ma non docrebbe essere pubblica?
La situazione esige che sia pubblica. Ma lo diventerà, come già detto, dopo che sarà stata presentata al Papa.
"...il papa non può dire: “Io sono la Chiesa”, come il re di Francia Luigi XIV che disse: “L’état c’est moi”, “lo Stato sono io”. Anche il papa è un membro della Chiesa; anche se ne è il capo visibile, ne è un membro, ed è il primo a dover rispettare le dottrine trasmesse fino al suo papato. Il suo obbligo è quello di essere un amministratore fedele, non un inventore di novità. Questo è l’officio suo e di tutti i vescovi: amministratori fedeli, come disse Nostro Signore nel Vangelo: “Chi è l’amministratore fedele?” (Lc 12,41). I vescovi, il Papa e, in modo subordinato, i sacerdoti.
Se in un certo momento, disgraziatamente, rappresentanti della gerarchia contraddicono ciò che la Chiesa ha sempre affermato e applicato in modo costante, noi, come sacerdoti, vescovi o laici, dobbiamo dire con rispetto e riverenza: “Eminenza o Eccellenza, questa cosa che Lei sta dicendo o facendo contraddice la voce della Chiesa di sempre”."
(mons. Schneider in Argentina)
Purtroppo anche l'eventuale correzione non metterà fine a questi abusi e queste false speranze alimentate da preti indegni, ma almeno potrebbe costituire un forte segnale di opposizione e l'inizio di una reale resistenza alla deriva...
2017 : Ha piu' menzioni e festeggiamenti
Lutero anziche' la Madre di Dio .
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lutero-m-ller-replica-galantino-riforma-fu-contro-spirito-1455935.html
Checco se la sta già facendo sotto dalla paura! Un eretico moderato contro un eretico imponente riconosciuto oltretutto papa dall'eretico moderato= vince senza dubbio l'imponente, così come fra due demoni il più debole soggiace a quello più forte!
La domanda è: che fare in alternativa? Che Burke sia solo un conservatore conciliare lo sanno tutti, eppure persino i sedeprivazionisti di Cassiciacum riconoscono che solo una monizione canonica potrebbe smuovere le acque. La FSSPX per quanto dottrinalmente più attrezzata non ha il potere di fare nulla. Anche chi disprezza Burke sotto sotto vuole che passi ai fatti. Certo è che se lascia passare altro tempo rischia di screditarsi per sempre. E se dopo AL vengono altre novità non ci sarà più nulla da salvare...
"... che fare in alternativa? ..."
L'alternativa è il nostro impegno: commentare, pregare, migliorare il nostro quotidiano, di più non possiamo. Questa situazione è diabolica, occorre santità, la nostra. Il Signore chiede il possibile alle nostre poche forze, l'extra Lui solo mette in condizione di compierlo. A dirla tutta, dobbiamo esercitarci nel piccolo. Lotto strenuamente, per non lasciarmi prendere nè dall'ira, nè dal 'tutto è inutile, sempre'; nessuno lo sa, nessuno lo vede ma, NSGC sa e vede. Tutto questo miscuglio di sentimenti Lui lo userà, forse come concime. Va bene. Sia fatta la Sua volontà.
Tutto giusto ma questo non basta. I laici devono fare i laici e i cardinali devono fare i cardinali
Che fare in alternativa?
Oltre a quanto giustamente ci richiama Don Elia, ossia alla vera conversione personale, ci sarebbe almeno un'altra cosa che a mio avviso sarebbe fondamentale, ma per esperienza posso dire che è MOLTO MOLTO MOLTO difficile trovare persone realmente SUPER PARTES..., anche in ambiente "tradizionalista"...
Brava Irina!
Questa è la verità, la linea da seguire, sottoscrivo.
E aggiungo il " siate lieti" di Gesù.
Nel momento attuale è più difficile, ma basta chiedere a Colui per il quale nulla è impossibile, con serena fiducia anche nelle piu' grandi sofferenze.
Questa è un'altra grandissima e importante Grazia da chiedere.
Amici miei la santificazione e la lietezza personali, quando anche fossero possibili, non bastano. Rischiamo di sposare un visione irenista e intimista che non si cura più delle milioni di anime che si perdono!
@Anonimo del 25 ottobre 2017 15:38
Non sono richiami ad un irenismo disimpegnato da caduta dell'impero romano, ma la consapevolezza che, proprio perché i tempi sono particolarmente oscuri, chi vuole aiutare veramente le altre anime, deve innanzitutto essere in grado di fare risplendere particolarmente la propria... Una consapevolezza della lontananza da tale condizione che vale in primis per me...
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