Cornelio Fabro
Opere Complete – Volume 23
Esegesi tomistica
a cura di Gianluca Trombini e Marcelo Lattanzio
544 pp.
Volumi rilegati, con sovra-copertina
Formato 17x24
Per ordinare il volume scrivere a edivi.info@gmail.com.
Disponibile nelle librerie.
Opere Complete – Volume 23
Esegesi tomistica
a cura di Gianluca Trombini e Marcelo Lattanzio
€ 45,00
ISBN 978-88-89231-55-5544 pp.
Volumi rilegati, con sovra-copertina
Formato 17x24
Per ordinare il volume scrivere a edivi.info@gmail.com.
Disponibile nelle librerie.
Il libro
Il volume raccoglie 14 saggi scritti nell’arco di un trentennio; essi precedono ed integrano l’analisi fatta in La nozione metafisica di partecipazione. I saggi sono indirizzati ad indicare le linee maestre dell’itinerario che Fabro ha tentato di mostrare nelle opere sulla partecipazione per attuare quella radicalizzazione del tomismo che ne esprima l’istanza teoretica al suo livello autentico di pensiero essenziale.
L’autore
Cornelio Fabro (1911 – 1995). Filosofo e docente italiano. Autore di più di 38 volumi di filosofia, teologia e storia del pensiero. Traduttore delle opere di Kierkegaard, e di opere scelte di Hegel, Feuerbach, Marx, Engels. Svolse un’intensa attività docente in diverse università, sia pontificie che statali. La sua attività di studioso è nota in rapporto a due principali poli di interesse: Tommaso d’Aquino e Søren Kierkegaard. Tra le sue opere: La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tommaso (1939), Partecipazione e causalità (1960), Tomismo e pensiero moderno (1969) e traduzioni di diverse opere di Kierkegaard come Il Diario, Il concetto dell’angoscia, La malattia mortale, Esercizio del cristianesimo, ecc.
I curatori
Gianluca Trombini (Sezze (LT) – Italia, 1971). Sacerdote dell’Istituto del Verbo Incarnato. Laureato in Filosofia. Direttore del «Progetto Culturale Cornelio Fabro».Marcelo Lattanzio (San Nicolás – Argentina, 1957). Sacerdote dell’Istituto del Verbo Incarnato. Dottore in Teologia. Collaboratore del «Progetto Culturale Cornelio Fabro».
9 commenti:
GANG ISLAMICHE A CACCIA DI RAGAZZINE BIANCHE
Ennesima serie di stupri commessi da gruppi di musulmani in Gran Bretagna... ormai l'immigrazione senza controllo sta diffondendo il caos in Europa
Autore: Lorenza Formicola - Fonte: L'occidentale
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4897
Il silenzio dei media sulle violenze commesse dai "migranti" è vergognoso ma quelle sono le direttive e quella l`ideologia di chi "informa", ci diranno, prendendoci per i frondelli, che è per evitare l`islamofobia, per non alimetare l`intolleranza, ecc. ecc.
In Francia ci sono quartieri oramai sotto la legge islamica, i migranti si installano negli spazi pubblici, le donne sole non osano più uscire sole e, se vogliono evitare l`aggressività della "polizia" musulmana, che non è solo verbale, hanno interesse , anche se accompagnate, ad essere vestite in modo castissimo e a mai entrare in un bar o bere dell`alcool su una terrazza, ma non vedrete nulla di tutto ciò sui media "ufficiali", compreso su un giornale che non è di sinistra come Le Figaro, le donne hanno paura e tacciono, un giornalista della Tv (M6)per aver documentato questa realtà si è fatto linciare dall`"élite" islamofila.
Chi vuole informare su quel che vive trova porte chiuse, chi vuole informarsi deve andare su siti che non appartengono ai media di regime.
I paradossi della vita
L'invasore musulmano, con il suo comportamento aggressivo in pubblico, obbliga di fatto le donne occidentali a vestirsi in pubblico in modo modesto, decente; insomma a mostrare quel senso del pudore che sembrano aver allegramente perduto da tempo. Questa, una volta, si sarebbe chiamata nemesi. Il nemico ti obbliga a praticare quella virtù che tu disprezzi e metti sotto i piedi, anche per colpa della viltà degli uomini "occidentali", che ti hanno lasciato fare strame delle virtù femminili tradizionali, gioiosamente complici e sottomessi...
Z.
....Obbligata a stare sottomessa..
Il popolo di Capaccio Paestum,i fedeli e il clero alzano la voce per la presenza di Renzi nella Basilica Paleocristiana dove c’è la Madonna dell’Annunziata molto venerata.Un permesso speciale concesso eccezionalmente e in via straordinaria da monsignore Ciro Miniero, vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, che ha autorizzato Matteo Renzi, segretario del Pd, a tenere l’incontro-conferenza della tappa salernitana del treno ‘Destinazione Italia’ direttamente nella Basilica Paleocristiana Chiesa SS Annunziata di Paestum.
http://www.agropolinews.it/politica/capaccio-paestumil-vescovo-autorizzato-far-parlare-renzi-nella-basilica-paleocristianainfuriano-le-polemiche/
Certo non è lecito far entrare la politica (e soprattutto certa politica) in un luogo sacro, ma cosa ci si può aspettare da chi lascia entrare perfino musulmani ed eretici?
davanti al Tabernacolo
Scopo di una creatura è la sua perfezione e l’uomo ha la prerogativa di averne consapevolezza.
Ogni creatura esistente non ha in sé stessa la propria perfezione, dal momento che l’esistenza è una capacità che si riempie d’altro e se ciò che la ricolma è portatore di difetto, la natura non raggiunge il suo scopo.
L’esistenza non è “riuscita” se, uscita dal nulla per entrare nella realtà, si mantiene nell’indisponibilità a completarsi nell’unione all’Essere al quale e del quale può partecipare attuandosi (compiendosi ) pienamente.
La creatura può riconoscere la propria dipendenza creaturale oppure cercare di compiersi nell’indipendenza. Il compimento è precisamente la beatitudine, la nostra massima gioia. L’esistenza aperta e disposta a completarsi unendosi alla propria causa ultima è altro da un’esistenza come presenza che si ritenga causa a se stessa, rifiutando l’atto che la unisce all’essere (ad essa esterno) nella pienezza di grazia in quell’umiltà creaturale per la quale ogni altra creatura può dirla beata .
Nella teologia dell’oriente cristiano questo processo consiste nell’acquisizione dello Spirito santo e nella theosis (deificazione) che fa uscire dalle tenebre della vanità e dell’illusione per vedere la luce.
Solo nella purezza del cuore è possibile vedere Dio, la condizione in cui l’uomo stava a conversare con Dio alla brezza del mattino, nell’Eden perduto con il peccato originale.
Anche in una creatura alle prese con il proprio difetto, variamente ottenebrata e riempitasi di ulteriori atti di superba autodeterminazione e allontanamento da Dio, resta sempre un “centro increato”, l’imago Dei che contraddistingue la natura umana, pur opacizzata dalle sue imperfezioni e volontà difformi da quella di Dio.
La misericordia di Dio soccorre con la sua provvidenza la nostra condizione, così che chi se ne purifichi trovi immediato perdono e non "vendetta".
Questo “centro” è la memoria che resta dell’essere stati creati dal nulla.
L’incarnazione dell’Eterno Logos in Cristo non è soprattutto (o “solo”) un’eccezione alla logica come fatto fisico, ma è piuttosto la massima rivelazione di che cosa è l’uomo per Dio! Per lo stesso motivo la resurrezione è la realizzazione, oltre la morte, dell’entrata in paradiso, anima e corpo, delle anime beate.
segue...
...
L’assunzione di Maria ne è conferma, compiendo in lei lo scopo (la perfezione) di ogni creatura santa, ovvero di una creatura in stato di purezza perché senza peccato o purificata dall’imperfezione del peccato, liberatasi dagli idoli e dalle seduzioni del mondo e del suo principe legale, che è lo spirito eternamente ribellatosi a Dio, scollegato dall’Essere, bramoso di perdere l’uomo, con lui, nel nulla che l'uomo è indotto a pensare come orizzonte in alternativa all'Essere.
Per giungere all'unione mistica salvifica bisogna salire oltre la conoscenza filosofica del sapere intellettuale, per godere la visione nella luce della fede che supplisce all’ignoranza (inevitabile in questa vita) della pienezza di Dio.
L’orazione è la chiave di accesso al castello interiore in cui l’uomo deve introdursi.
L’intelletto, inteso come dono dello Spirito santo, non è perciò inteso come una facoltà della mente, bensì del cuore che fa memoria e, diversamente dalle prerogative mentali e razionali è espressione dell’immagine spirituale -naturalmente deiforme- dell’uomo che vive di fede, non deforme a motivo del peccato o superba autosufficienza nutrita di dubbio.
In questa luce si vede la luce e l’unione che si realizza ci fa una cosa sola con l’Essere. Non contempliamo più “qualcosa” che sta fuori, ma vediamo ciò che “fa noi”, perché è Dio a fare tutto, non l’uomo!
E’ un’unione sponsale in cui da due si diventa uno, anche se, diversamente da un’unione sponsale umana, tra i due c’è l'enorme differenza tra Creatore e creatura: per amore Dio si dona senza riserve e la creatura partecipa dell’Essere di Dio!
La theosis (la deificazione) dei padri orientali non è quindi da intendersi come opera della mente o dei nostri sforzi, quasi che l’uomo potesse “produrre Spirito santo” o “possedere Dio”, ridotto a nostra conquista.
Proviene tutto da Dio per l’anima che rinuncia alle pretese di indipendenza e alle velleità di conquista o di “diritto” su Dio.
Allora è possibile lasciarsi avvolgere dalla Sua luce trasfigurante che ci trasforma, perfezionandoci e attuandoci nel Suo Essere causa e fine, motivo di gioia.
Attenzione al terribile equivoco e rischio: è sufficiente sostituire questa partecipazione all’Essere con l’idea (un prodotto del pensiero umano) per non avere fede, perdere la luce, perdere la purezza e negare questa possibilità. Fossimo pure dentro un’esperienza religiosa, un’esistenza vestita di abiti religiosi, l’idea porterebbe a fare della conoscenza (o dell’amore per le creature) lo scopo della vita e produrrebbe lo sforzo di condurre la ricerca nella storia, verso un progresso con al centro la creatura nelle sue facoltà mentali e sensoriali, il che è inesorabilmente diverso dal prendere la croce e rinnegare se stessi, come è necessario per seguire Cristo.
"obbliga di fatto le donne occidentali a vestirsi in pubblico in modo modesto, decente; insomma a mostrare quel senso del pudore che sembrano aver allegramente perduto da tempo"
Le donne che si fanno aggredire, insultare, e subiscono violenze sessuali non sono solo donne in minigonna o con scollature vertiginose, sono aggredite per il solo fatto di essere donne, donne che escono e si muovono liberamente, sono insultate perchè non corrispondono alla statuto che il corano riserva alle donne, non tutti i musulmani hanno una lettura letterale e radicale del Corano, ma quei caids di quartiere che fanno regnare il terrore nelle loro zone sono musulmani cha applicano alla lettera il Corano, certe donne si sottomettono per paura e solo per paura non certo per un ritrovato senso del pudore...non trovano aiuto e ascolto presso le autorità allora alcune si adattano, e quel che è stravagante è che non trovano aiuto nemmeno presso le femministe che al contrario con un`incoerenza vertiginosa sostengono chi rivendica di poter portare il velo islamico!
L`islam potrà imporre la sua legge solo con una guerra civile, perchè malgrado la loro abiltà comunicativa, gli slogan e frasi magiche che impediscono ogni sana riflessione e critica, la loro demografia galoppante, la codardia e la complicità dei governi, la loro strategia di infiltrare tutti i posti di potere, malgrado tutto ciò chi avrà ricuperato il senno e il coraggio non si lascerà fare, ci sarà un confronto e non è sicuro che l`invasione musulmana ""pacifica"" alla quale assistiamo impotenti ne uscirà vittoriosa.
Posta un commento