Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 2 giugno 2019

La politicizzazione della Chiesa europea

Nella nostra traduzione da FirstThings31 maggio 2019, un articolo attraverso cui arriva da oltreoceano una boccata di ossigeno per un mondo cattolico in confusione, dove i richiami alla Verità e alla dottrina vengono ignorati o disprezzati con un sorprendente "senso dell'umorismo", mentre le autorità della Chiesa assumono posizioni politicizzate più vicine alle tecnocrazie sovranazionali che agli autentici valori cristiani e ai reali interessi dei cittadini. L'autore, Thomas D. Williams, è uno scrittore e un professore di filosofia americano che vive a Roma. Ha scritto quindici libri, tra cui The World as It Could Be: Catholic Social Thought for a New Generation [“Come potrebbe essere il mondo: Il pensiero sociale cattolico per una nuova generazione”] (Crossroad, 2011). 

Numerose figure ecclesiastiche hanno espresso il loro raccapriccio di fronte ai risultati delle elezioni per il parlamento europeo della scorsa settimana. Le loro reazioni mettono a nudo la pericolosa alleanza della Chiesa europea con determinate posizioni politiche.
La reazione si è concentrata sulla vittoria schiacciante di Matteo Salvini in Italia, in cui la Lega ha mietuto più del 34% dei voti superando persino le previsioni più ottimiste. Ciò significa che in termini assoluti l’euroscettica Lega sarà il terzo partito per numero di seggi nel nuovo parlamento. Il fatto che uomini di Chiesa europei abbiano condannato la vittoria di Salvini considerandola una netta sconfitta per la Chiesa stessa induce a pensare che essi si siano invischiati troppo nella politica, fino al punto di identificare il bene della Chiesa con posizioni politiche contingenti e questionabili. Quest’alleanza potrebbe compromettere il messaggio evangelizzatore della Chiesa e far sì che quest’ultima si alieni molti credenti cattolici che sostengono in buona fede posizioni politiche contrarie.

È sufficiente menzionare tre esempi: l’editoriale di Andrea Monda contro il sovranismo  su L’Osservatore Romano; il pianto greco del presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), l’Arcivescovo Jean-Claude Hollerich [qui]; l’editoriale del Padre Antonio Spadaro sul settimanale Famiglia Cristiana.

Il 27 maggio, il giornale semi-ufficiale del Vaticano L’Osservatore Romano ha pubblicato in prima pagina [qui] un editoriale di Andrea Monda (nominato di persona caporedattore del periodico lo scorso dicembre da Papa Francesco), il quale ha criticato il movimento sovranista, che ha ottenuto un enorme successo nelle elezioni di domenica scorsa, affermando che esso sarebbe nemico dell’Europa e che la significativa vittoria della Lega in Italia sarebbe particolarmente preoccupante.
“Sovrano, come indica la parola stessa, è una persona che non vuole nessuno al di sopra di sé, che vuole essere libero da ogni altra presenza che egli considera un limite soffocante alla sua libertà”, ha scritto Monda. “È da questo senso di libertà travisato che sorgono i problemi dell’Europa, come i risultati delle elezioni hanno messo in luce”.
“In realtà, sovranismo ed Europa sono due idee diametralmente opposte. L’Europa è un’unione di stati, un essere-con”, ha aggiunto. Per lui, il voto di domenica a favore della sovranità sarebbe “di reazione”: non un voto per qualcosa, ma “contro” qualcosa, dettato dalla paura.

La definizione di Monda della sovranità nazionale come qualcosa di negativo nella sua essenza e del movimento sovranista come qualcosa di diametralmente opposto all’Europa rappresenta una determinata prospettiva politica, e non può pretendere di rappresentare la posizione della Chiesa cattolica. Inoltre, anche se tutti gli Stati europei dovessero cedere la loro sovranità nazionale all’Unione Europea, la stessa Unione Europea diventerebbe in questo modo sovrana, e la critica alla sovranità di Monda dovrebbe applicarsi anche ad essa.

Il presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea (COMECE) ha elogiato le vittorie dei partiti verdi alle elezioni di domenica deplorando l’ascesa di populisti nazionalisti come Salvini. Lunedì, l’Arcivescovo del Lussemburgo Jean-Claude Hollerich ha dichiarato alla stampa che il successo dei partiti ecologisti è un segno “positivo”, perché mostra la sollecitudine nei confronti dei temi dell’ambiente e della creazione, ed ha poi aggiunto una curiosa asserzione secondo la quale “come Chiesa” la vittoria dei partiti verdi “ci fa felici”.
“Come ci si aspettava, i partiti populisti si sono rafforzati, ma non è una tendenza presente in tutti i paesi”, ha affermato, facendo notare che la schiacciante vittoria populista in Italia non si è ripetuta in paesi come la Spagna, la Danimarca, l’Austria e l’Olanda.
“La presenza di un gruppo più forte di partiti sovranisti e populisti costituirà sicuramente un ostacolo, ma non una difficoltà insormontabile”, egli ha dichiarato, “poiché queste forze politiche non rappresentano una minoranza sufficientemente forte per bloccare il parlamento europeo”. Alla domanda se il risultato generale delle elezioni sia stato positivo o negativo, l’arcivescovo ha affermato che “non è stato completamente negativo”, anche se ciò è “forse più difficile da vedere per i cattolici in Italia”.
Hollerich ha poi criticato il Ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini per aver cercato di accaparrarsi il voto dei cattolici facendo appello al loro sentimento religioso, insinuando persino che i cattolici italiani sono facilmente ingannabili e non particolarmente intelligenti. “Penso che in Italia, come anche in molte altre nazioni, i cattolici non siano stati presi molto sul serio”, ha detto. “La loro opinione non è mai contata: per questo se qualcuno afferra – per esempio – un rosario o qualcosa del genere, la gente dice: ‘Ah, finalmente c’è un politico a cui importiamo’.”
“Potrei anche sventolare una bandiera comunista senza che ciò significhi che io lo sia”, ha aggiunto, insinuando che Salvini non sarebbe un vero cattolico, nonostante dichiari di esserlo.

Terzo indizio: il padre gesuita Antonio Spadaro, caporedattore de La Civiltà Cattolica ha rantolato contro i risultati delle elezioni in un articolo a tutta pagina su Famiglia Cristiana. “Nello stomaco del nostro paese c’è un rospo, una malattia morale, che sta infettando anche la nostra Chiesa” [qui], ha osservato Spadaro, poiché si sa che un numero significativo di persone che si identificano come cattoliche hanno votato per Salvini.
“Se l’usurpazione a scopi politici di simboli religiosi di fratellanza è divenuta accettabile; se un cristiano accetta l’imposizione di pene contro quanti salvano persone che affogano in mare; se il nazionalismo contraddice l’intima essenza dell’universalità che è caratteristica del cattolicesimo […], ciò significa che la coscienza cristiana è stata sabotata e geneticamente modificata”, ha dichiarato Spadaro. La sua denuncia delle scelte dell’elettorato italiano dimostra che egli avrebbe preferito la vittoria di un altro partito, ma quale? Perché prendere di mira proprio la Lega che è per la famiglia e contro l’aborto, invece di prendersela, per esempio, col Partito Democratico (PD), che è favorevole al matrimonio gay e all’aborto?

Questi tre esempi sono solo la punta dell’iceberg, gli ultimi segni di un processo tramite il quale i portavoce di spicco della Chiesa in Europa sembrano star diventando sempre più apertamente politicizzati e intolleranti nei confronti di quanti sfidano il programma globalista. È certamente legittimo che i giornalisti si ispirino ad alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica per cercare giustificazioni ai loro obiettivi, poiché la Chiesa proclama l’unità essenziale della razza umana e la fratellanza universale dell’umanità basata sulla comune figliolanza di Dio. Ma anche i difensori della sovranità nazionale possono ispirarsi al principio cattolico della sussidiarietà per giustificare il loro desiderio di limitare il potere delle organizzazioni sovranazionali a funzioni che rientrino precisamente solo nel contesto sovranazionale. Possono inoltre fare appello alla virtù cattolica del patriottismo come difesa della cultura, della storia e dei valori della nazione.

In sintesi, nessun programma politico e nessun partito può rivendicare il monopolio della fedeltà alla Chiesa pretendendo di essere l’unica perfetta incarnazione del pensiero sociale cattolico ed escludendo tutti gli altri. Il Concilio Vaticano Secondo ha fatto appello a questa legittima pluralità di posizioni politiche nella Gaudium et Spes. I Padri del Concilio hanno sottolineato che a volte “il punto di vista cattolico su una situazione contingente suggerirà, in determinate circostanze, soluzioni specifiche”, prima di concludere però che ciò non si verifica sempre.

“Tuttavia, succede abbastanza frequentemente, e in modo così legittimo che è possibile che fedeli dal diverso punto di vista su un certo tema, pur essendo tutti sinceri, siano in disaccordo tra di loro”, si legge nel testo. “Tuttavia, può succedere che – contrariamente alle intenzioni dei loro sostenitori – le soluzioni proposte da una fazione o da un’altra possano essere confuse da molte persone col messaggio del Vangelo”.

“È pertanto necessario ricordare che, nelle summenzionate situazioni, a nessuno è permesso di appropriarsi dell’autorità della Chiesa per sostenere la propria opinione”, dichiara il testo. Piuttosto, si dovrebbe “sempre cercare di illuminarsi gli uni gli altri tramite un dibattito onesto che preservi la carità reciproca, il reciproco accudirsi e il bene comune al di sopra di tutto”. Sembrerebbe che questo sano rispetto per le opinioni contrarie sul migliore indirizzo politico da prendere – insieme al riconoscimento del fatto che il Vangelo ammette la diversità di soluzioni politiche – sia proprio ciò che manca nel mondo ecclesiastico europeo del tempo presente.

Solo per fare un altro esempio tratto di nuovo dalla scena politica italiana, figure ecclesiastiche di spicco hanno demonizzato Salvini perché ha chiuso i porti italiani per cercare di porre fine all’immigrazione illegale, affibbiandogli ogni tipo di etichetta oscena e spingendosi al punto di definirlo “anticristo” e “satana”. Ma lo stesso Papa Francesco ha dichiarato più volte che i politici devono esercitare la virtù della prudenza decidendo il numero di immigranti che possono ragionevolmente accettare e integrare, il che implica che non esiste una quota di migranti da accogliere uguale per tutti. [Da questa affermazione, che appare come il solito tributo cerchiobottista proprio a molti conservatori conciliaristi, non emerge che Bergoglio parla dei migranti e dell'accoglienza indiscriminata continuamente come un disco rotto [vedi]. Solo ultimamente e forse anche per le ferme critiche ricevute ha formulato una ipotesi del genere; ma poi ha già ripreso a tuonare di muri e di ponti -ndT]

Molti sono arrivati alla conclusione avventata secondo la quale le politiche di Salvini, che si oppongono alle migrazioni di massa, sarebbero ispirate dal razzismo e dalla xenofobia, un giudizio che sembra tanto affrettato quanto non corroborato. Due eminenti membri africani della gerarchia cattolica – che è ben difficile considerare razzisti – si sono di fatto dimostrati d’accordo con Salvini denunciando il fatto che le migrazioni di massa sono particolarmente nocive per gli stessi migranti africani. [oltre al card. Sarah anche i vescovi africani]

Nel mese di aprile, il cardinale guineano Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e responsabile della liturgia del Vaticano, ha affermato che la Chiesa non dovrebbe incoraggiare le migrazioni. È sbagliato “utilizzare la Parola di Dio per promuovere le migrazioni”, ha dichiarato. È meglio “aiutare le persone a prosperare nella loro cultura che incoraggiarle a venire in Europa”. Il cardinale ha denunciato l’insistenza con cui la Chiesa incoraggia l’immigrazione verso l’Europa, ripetendo più volte che la maggior parte degli immigranti finiscono in Europa “senza lavoro e senza dignità”, assumendo la condizione di schiavi. “È questo quel che il Concilio vuole?”, ha chiesto, aggiungendo che gli uomini di Chiesa non dovrebbero difendere “la nuova forma di schiavitù che prende il nome di migrazione di massa”.

Il cardinale nigeriano John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, ha sottolineato che l’emigrazione di massa dal suo paese è un segno evidente del fallimento dei leader politici locali. Il cardinale ha affermato di aver provato vergogna quando ha visitato l’Italia e ha visto il gran numero di prostitute nigeriane che si trovano sulle strade di Roma e di altre città come risultato dell’emigrazione di massa. “Vi dico in modo chiaro e tondo che mi vergogno. Mi vergogno”, ha dichiarato alla BBC. “Passo per le strade di Roma, di Milano e di Napoli e vi vedo le mie figlie in vendita”.
“Mi vergogno e a volte mi fermo e saluto persino alcune di loro – e non si può nemmeno intavolare una conversazione con loro perché sono state portate via dai loro villaggi prive di istruzione. Tutto ciò che hanno imparato sulle strade italiane è quel che hanno bisogno di sapere per il loro commercio. Mi vergogno”.

Secondo un reportage, circa l’80% delle donne nigeriane che sono approdate in Italia sono diventate prostitute, di solito costrette con la forza. Attualmente, la metà delle prostitute presenti in Italia è nigeriana. Molte giovani donne nigeriane sono sedotte dalla promessa di poter viaggiare in Italia per cercare un lavoro onesto per scoprire poi che tutto ciò che ci si aspetta da loro è di vendersi per la strada. Ciò significa che ogni donna nigeriana che sale su una nave delle ONG e approda in territorio italiano ha l’80% di probabilità di prostituirsi, di vendersi come schiava sessuale.

I cattolici italiani possono essere d’accordo o meno coi programmi di Salvini. Possono votare per un partito o per un altro. È così che funziona la democrazia, e in linea di massima la Chiesa cattolica difende quest’idea.

Ciò che non va è che importanti figure ecclesiastiche si alleino con cause politiche come se rappresentassero la posizione ufficiale della Chiesa stessa. Questo sì che è un “rospo” nello stomaco, e la prova di ciò è il fatto che i cattolici europei soffrono di indigestione. (Thomas D. Williams)
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

25 commenti:

irina ha detto...

Personalmente mi vergogno anch'io ma, di questa chiesa e dei traditori che sono in essa.

Aloisius ha detto...

Condivido l'articolo.
Dunque portando alla logica conseguenza il ragionamento del mite, misericordioso e dialogante Spadaro, nelle vesti di un novello Dr. Mengele, il rospo infetto va eliminato dal corpo e abbattuto, in modo da arrivare alla guarigione ed evitare ulteriori infezioni.
Anche se rappresentano oltre il 40% degli italiani vanno schiacciati come infetti ed espulsi dal corpo della Chiesa.

Spadaro ha quindi assunto le vesti del 'poliziotto cattivo', mentre Bergoglio di quello 'buono', che come bandiera al vento, elargisce un contentino contraddittorio quando vede la mala parata, per fare vedere che lui è giusto e obiettivo.

Che schifo.

Aloisius ha detto...

E non si rende conto, Spadaro, che i 'cattolici geneticamente modificati' sono i gesuiti del terzo millennio come lui, senza piu' fede e vendutisi per trenta denari al Nemico.

Quella esternazione di Spadaro trasuda tutta la rabbia nel constatare che piu' del 40% di italiani, la.maggior parte dei quali cattolici, non riconosce la voce di questi falsi pastori perché in aperto contrasto con quella del Signore.
Preferiscono l'umile affidamento di Salvini alla Madonna e ai Santi protettori - cosa che dovrebbero fare i preti - alla loro politica da quattro soldi e priva della luce della fede.

Basti considerare che i morti in mare sono drasticamente diminuiti e loro, i falsi pastori guidati dal falso papa (per me è tale), continuano a blaterare che bisogna salvarli dalla morte in mare, qualificando praticamente come assassini, e rospi infetti, coloro che vogliono risolvere il problema alla radice, per il vero bene degli africani.

Gas ha detto...

Solo attraverso il sovranismo in Europa si possono ri-affermare certi valori cristiani ma francamente non vedo i paesi europei mettere in discussione tematiche tipo l'aborto come in America e onestamente penso che anche quanto avviene in America non sia purtroppo strutturale ma si ribalti alla fine del secondo mandato Trump. Quindi per i temi etici penso che se la Chiesa non rinsavisce difendendoli fortemenate, avremo tra qualche anno pasdaran che di converso approveranno in politica le peggio cose. Per quanto riguarda la sovranità monetaria: condivido l'idea ma non vedo gli italiani maturi al punto da non portarci a far la fine dell'Argentina!

mic ha detto...

Lo spauracchio dell'Argentina non ha senso in riferimento all'Italia.

Anonimo ha detto...

agenda bergogliana, di bene in meglio....

avete letto i contenuti del prossimo Sinodo sull'Amazzonia a ottobre ?
https://www.corrispondenzaromana.it/sinodo-sullamazzonia-una-chiesa-che-espelle-gesu-cristo/

fabrizio giudici ha detto...

penso che anche quanto avviene in America non sia purtroppo strutturale ma si ribalti alla fine del secondo mandato Trump.

1. Auguriamoci che Trump abbia un secondo mandato;
2. Premesso il punto precedente, in cinque anni possono succedere tante cose. Il possibile ribaltamento della Roe ws Wade, sperabile, alla portata, ma non affatto certo, potrebbe avere conseguenze inimmaginabili, e in primis sto pensando a quelle metafisiche.

Anonimo ha detto...

Paolo Montagnese per mic ore 11.15
Sono d' accordo: non ha senso il paragone con l'Argentina. Faremo la fine del Venezuela: stesse alleanze ( Cina ) e stesso statalismo sfrenato.

mic ha detto...

Ma rispetto al Venezuela, non c'è nulla di scontato...

mic ha detto...

avete letto i contenuti del prossimo Sinodo sull'Amazzonia a ottobre ?

Avevamo lanciato l'allarme da un bel po' : una delle nostre traduzioni che ci danno una marcia in più...

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/03/la-proposta-in-occasione-del-sinodo-per.html

Japhet ha detto...

Da leggere e da riprendere
https://www.marcotosatti.com/2019/06/01/il-bavaglio-dellagcom-sulla-liberta-di-espressione-e-opinione-ma-rvc-ha-unidea-paradossalmente-buona/

Gas ha detto...

Citavo l'Argentina perché é andata spesso incontro al default per la gestione non oculata delle proprie finanze. Altra cosa é se ottenuta l'indipendenza economica, dessimo le chiavi del paese ad un tedesco...riuscivano persino a far funzionare il comunismo nella Germania dell'Est!

Gas ha detto...

"avete letto i contenuti del prossimo Sinodo sull'Amazzonia a ottobre ?" ma come si é fatto per secoli in tali posti....solo ora sorge il problema? Ora non vorrei essere sacrilego ma se il problema é la temperatura, mettano in produzione tabernacoli a temperatura controllata.

Anonimo ha detto...

Povero Spadaro delira!
E con lui tutto l'ordine dei bugiardi, gesuiti e gerarchie figli del padre della menzogna. loro si che hanno tentato il tentano invano di modificare geneticamente il cattolicesimo!
L'Italia non è più Cristiana? Sì Certo ma non perché ha votato Salvini!!!
Non è Cristiana perché la stragrande maggioranza di coloro che tali si dicono non vive più da popolo di Dio, non frequenta più i sacramenti, non santifica la domenica e vive in peccato mortale se ancora ci crediamo...
Ma loro poco importa!

mic ha detto...

Per Paolo Montagnese
Non intendevo chiuderla lì. Semplicemente, mancandomi il tempo e l'energia per scendere in dettagli in un argomento per il quale dovrei documentarmi, l'ho messa sul generico anche perché spero che non debbano necessatiamente realizzarsi le ipotesi più catastrofiche, nonostante non siamo messi bene.

Stephen Neville ha detto...

Ai vari predicatori di sventura che evocano scenari argentini o venezuelani: ci piacerebbe sapere cosa ne pensano degli argomenti presentati da questo articolo – che parla di altre cose – o se vogliono cambiare discorso. Grazie.

Valeria Fusetti ha detto...

L' articolo contiene un' analisi corretta del rapporto politica/ chiesa, sino a che non prende in considerazione il papa. E qui ha un' amnesia imbarazzante. Per cui sembrerebbe che mentre i Monda e Hollerick, passando per l' ineffabile Spadaro, farnetichino tutti assieme appassionatamente, lo facciano contro quello che dichiara il Grande Manovratore. Il che non è vero, come tutti sanno. Sia chi è d' accordo con l' immigrazione selvaggia che abbiamo subito per anni, sia chi non lo è, conosce benissimo la posizione politica del papa, a cui piega creativamente l'interpretazione del Vangelo. Verrebbe da chiedersi perché il prof. Williams, intellettuale di così chiara fama, si sia abbassato ad una piaggeria di tale portata. Direi che abitando a Roma, e magari avendo sotto mano il " polso della situazione", ed essendo una persona molto prudente, si sia detto che era meglio non esporsi troppo. Come ha giustamente rilevato chi ha tradotto il testo. Se fosse stato un qualche personaggio manzoniano avrebbe potuto fare questo ragionamento: " Se mordo i bravi di don Rodrigo , e dico che don Rodrigo Lucia non l' ha mai nemmeno guardata, probabilmente me la cavo in bellezza. Anzi ho pure difeso don Rodrigo, suggerendogli nel contempo di lasciare in pace la fanciulla ! Se invece mordo sia i bravi che don Rodrigo vado a finire come il mio stimato collega John Rist." E d' altra parte non sembra profilarsi all' orizzonte nessun cardinal Borromeo né ora né durante né dopo il Sinodo sull'Amazzonia, che sicuramente farebbe impallidire di orrore anche Ario.

Valeria Fusetti ha detto...

Dimenticavo: al posto del card . Bellarmino ora abbiamo davanti a noi, che "giganteggia" sul Sinodo dell' Amazzonia, quel "genio teologico" nutrito da satana che si chiama Leonardo Boff, ex cristiano, ex francescano, ed attualmente grande eretico in servizio permanente effettivo. Che il Signore e Maria Santissima, che San Michele, San Raffaele, San Gabriele e tutte le milizie celesti soccorrano la Chiesa santa ed immacolata assediata da satana e dai suoi succubi.In cordibus Jesus et Mariae.

Anonimo ha detto...


La lezione che si ricava dalla vittoria di Salvini

Sbagliato non è tanto che la Gerarchia attuale si allei "con determinate posizioni politiche come se rappresentassero la posizione della Chiesa", quanto il fatto che le posizioni politiche con le quali la Gerarchia attuale si allea, sono quelle dei nemici del cristianesimo e di tutti i suoi valori fondamentali.
E' una gerarchia capovolta, che, tranne i casi individuali, predica in sostanza il peccato e lo diffonde. Si indigna dell'uso dei simboli cristiani fatto da un politico, che sostiene certi valori cristiani tradizionali. Il fatto è che, avendo perso evidentemente la fede e non da oggi, tale Gerarchia non ama questi simboli, che non usa nemmeno essa volentieri. Come non ama dirsi "cattolica", preferendo l'aggettivo "cristiana", ambiguo poiché "cristiani" sono anche eretici e scismatici.
La reazione esagitata dei vescovi al grande successo di Salvini deriva anche, forse, dall'ampiezza davvero inaspettata del successo. Nel 2013 la Lega sfiorava il 5% ed appariva un partito in declino. Salvini le ha impresso una svolta inaspettata, patriottica e nazionale (non nazionalista, sia chiaro). Se ben mi ricordo alle Politiche ultime era arrivata a circa il 18%. Salvini ha dimostrato, al Governo, di essere uno che fa quello che dice e che non ha paura. INsomma, una personalità forte nel modo giusto. Ora, si pensava che sarebbe stato premiato dagli elettori superando il 20%, arrivando forse al 25%. Ma addirittura al 34%!
Invece di offendere Salvini e criticarlo aspramente ogni giorno o quasi, i sopracciò curiali farebbero bene a riflettere su questo fatto: Nella sua famosa invocazione con il Rosario in mano, Salvini ha concluso dicendo che si affidava alla S.ma Vergine sicura che essa l'avrebbe fatto vincere (cito a memoria). Capito? Si rimetteva a Lei sicuro della vittoria che questo rimettersi gli avrebbe procurato. E la vittoria è venuta e che vittoria! Il Signore non ha detto che tutto ciò che si richiede con fede ed è gradito a Dio, ci viene dato? Ebbene, la richiesta di vittoria dell'uomo peccatore Salvini ma sincero credente e impegnato a fondo e di persona per la salvezza dell'Italia, è stata ritenuta buona dal Cielo e premiata con gli interessi.
Prendano nota, le loro monsignorie e ci meditino su con la dovuta attenzione.
Policratico

Anonimo ha detto...

Bergoglio:"pregate per l'UE." Un tempo, i pontefici invitavano a pregare per la pace nel mondo o per la salvezza della propria anima. Oggi Bergoglio invita a pregare per salvare la dittatura dell'UE franco-tedesca. Si scrive Bergoglio. Si legge Soros.
https://t.co/N0I5wO0vSU
Cesare Sacchetti

Anonimo ha detto...

Bergoglio chiede scusa ai Rom.
La realtà:
Roma: coppia rom12 figli, casa luce gas gratis+ 3000€ - mese.
Torino coppia italiana 2 figli, no casa no reddito figli tolti.

Anonimo ha detto...

Incurante dell' ennesima, cocente, sconfitta elettorale (o forse proprio per questo), con rabbiosa ostinazione, papa Bergoglio prosegue la sua campagna elettorale, come leader politico della sinistra mondiale. Infatti continua a ripetere le sue invettive in perfetta sintonia con tale parte politica. I siti di tutti i giornali ieri titolavano: «Il Papa in Romania: "Non cedere alle seduzioni di una cultura dell' odio"».

Espressione volutamente vaga, tipica di chi lancia il sasso nascondendo la mano, però sapendo che - trattandosi di una parola d' ordine della sinistra - verrà poi interpretata come accusa contro chi si oppone a un' emigrazione di massa e incontrollata (contro i Salvini, i Trump eccetera). Ecco infatti cos' ha detto: c' è «un senso dilagante di paura che, spesso fomentato ad arte, porta ad atteggiamenti di chiusura e di odio. Abbiamo bisogno di aiutarci a non cedere alle seduzioni di una "cultura dell' odio"». In realtà la frittata è facilmente rovesciata da chi è fatto bersaglio di tali accuse, perché in queste settimane si è visto tracimare odio ideologico soprattutto negli ambienti clericali.

Inoltre - storicamente - l' odio è sempre stato il connotato tipico della sinistra. E qui c' è un problema di luogo e di tempo. Bergoglio ieri ha fatto una gaffe andando a pontificare sull' odio (ovvero contro chi si oppone all' emigrazione di massa), laddove per decenni ha imperversato l' odio vero: il crudele e sanguinario odio del regime comunista. Eppure è lo stesso viaggio in Romania che avrebbe dovuto far riflettere Bergoglio perché lo pone di fronte agli orrori di quell' ideologia dell' odio. Basti dire che, oggi a Blaj, il papa assisterà alla beatificazione di sette vescovi greco-cattolici martirizzati dal comunismo «in odio alla fede» tra 1950 e 1970. Ma Bergoglio non si sofferma mai sui macelli del comunismo, che è stato il più colossale, sanguinario e satanico tentativo di sradicamento del cristianesimo dalle anime dei popoli tramite la macellazione dei cristiani. Anzi, di fronte all' orrore planetario che questa ideologia dell' odio ha prodotto per tutto il Novecento (e che perdura tuttora) Bergoglio è arrivato ad affermare che la «cultura dell' odio» contro cui si scaglia lui, sarebbe quasi più pericolosa del comunismo: «Una cultura individualista che, forse non più ideologica come ai tempi della persecuzione ateista, è tuttavia più suadente e non meno materialista».

SCIENZIATI DELLA TORTURA
Parole pronunciate in un Paese, la Romania, che fin dal 1945, quando l' Urss ha imposto il comunismo a questo Paese, ha visto scatenarsi il terrore rosso con il suo terribile Gulag. «Secondo i dati forniti dall' Istituto di Investigazione dei Crimini del Comunismo in Romania» ha spiegato Violeta Popescu «durante il regime comunista, nel Paese esistevano 44 carceri e 72 campi di lavoro forzato in cui sono passati oltre 3 milioni di romeni, 800.000 dei quali sono morti» (nota bene: la Romania non arriva a 20 milioni di abitanti).
......
Antonio Socci

Da Fb ha detto...

Caro Bergoglio, noi italiani non perseguitiamo i rom ma sono i rom che perseguitano noi quando rubano nelle nostre case e nelle nostre tasche in metropolitana, quando violentano e in alcuni casi uccidono pur di portare a compimento una depredazione. Noi italiani non abbiamo ne la voglia ne il tempo di perseguitare nessuno perché dobbiamo lavorare per pagare le tasse che servono anche a mantenere i rom che ci depredano. Fatte forse solo alcune eccezioni, i rom non si piegano a nessuna regola, si accoppiano continuamente e già in tenera età, mettono al mondo numerosi figli che non mandano a scuola ma li sfruttano per accattonaggio e qualche volta anche per prostituzione. Caro Bergoglio, lei abusa della sua veste e imbroglia la gente con la scusa di mettere in atto il Vangelo. Gli ultimi non sono i rom ma è la vecchietta uccisa mentre viene strattonata per rubarle la pensione a casa sua, sono tutte le vittime di furti e rapine, sono i cittadini che hanno perso il lavoro e non sanno come andare avanti, sono i disabili ai quali sono state ridotte le cure, sono Pamela e Desirèe e le loro famiglie per cui non hai speso una parola di cordoglio. Vittime siamo tutti noi che veniamo oltraggiati da questa cultura buonista che vuole premiare ed eleggere agli onori degli altari ladri, assassini e malfattori.. Ornella Usai

Epiphanio ha detto...

Il pensiero di Bergoglio riflette il pensiero suddolo del comunismo che si è riversato in America Latina. Se loro sono poveri è per colpa nostra che abbiamo soldi, se loro non hanno casa è colpa nostra che ne abbiamo. Noi dobbiamo dare loro ciò che abbiamo sotratto. Come diceva Mic on un altro post, non ci sono argomenti per neutralizzare le parole dette. Forse si dovrà ricorrere alla frustra, come diceva S. Agostino per quelli che non intendevano ragioni?

Dignita' vo' cercando ch'e' sì cara ha detto...

Noi italiani non abbiamo ne la voglia ne il tempo di perseguitare nessuno perché dobbiamo lavorare per pagare le tasse di quelli che non le pagano e anche l'erogazione della elettricita' in un palazzo occupato .... tanto per fare un esempio.