Chi è chi è che sparge odio a piene mani?
Questi sciagurati sinistrorsi si rendono conto che con questi messaggi possono scatenare ritorsioni di gente fuori di testa?
Fabbricare nella pseudo-arte e trasformare in realtà una realtà che non esiste, per poi indignarsi e far indignare. Una specialità della casa. Ma Salvini, invece di rispondere sui social, dovrebbe denunciare!
Maria Giovanna Maglie picchia durissimo su Twitter: "Esposta a Napoli come scultura, ecco Salvini che spara ai migranti. Voi che dite? Convocare d'urgenza la supercommissione appena istituita dal Parlamento e presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre? Se non ora quando?".
Fabbricare nella pseudo-arte e trasformare in realtà una realtà che non esiste, per poi indignarsi e far indignare. Una specialità della casa. Ma Salvini, invece di rispondere sui social, dovrebbe denunciare!
Maria Giovanna Maglie picchia durissimo su Twitter: "Esposta a Napoli come scultura, ecco Salvini che spara ai migranti. Voi che dite? Convocare d'urgenza la supercommissione appena istituita dal Parlamento e presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre? Se non ora quando?".
Intanto chapeau a Liliana Segre: “Sono esausta. Troppa esposizione, troppo odio, troppe polemiche, troppa popolarità, troppo tutto. Alla mia età mi trovo a condurre un’esistenza che non avrei mai immaginato”.
La senatrice ha poi espresso solidarietà a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche loro bersagliati dall’odio: “Colgo l’occasione per esprimere loro solidarietà. Sarò un’illusa, ma continuo ad auspicare che tutti si uniscano in un impegno bipartisan per prevenire le epidemie dell’odio. Io ho sperimentato i danni che possono produrre”. Come dice Veneziani: "Gli schiaffoni fanno più male quando arrivano da una persona che credevi di poter utilizzare a tuo favore. E che invece, qualora ce ne fosse stato bisogno, si dimostra libera da pregiudizi, e capace di parlare non per partito preso o a nome di un partito".
17 commenti:
Ma contro queste cose le SARDINE non dicono niente?
Vorrei segnalare un articolo riepilogativo di Disputationes Theologicae a proposito della "sinodalità collegiale" con tutte le nuove bizzarre norme (microfoni che si spengono automaticamente in quattro minuti, segreto "proprio delle logge" nonostante il "chi si scusa si accusa" bergogliesco, ecc.), l'immodificabilità assoluta dell'Instrumentum Laboris, il gag-order (divieto di parlare nelle interviste degli argomenti trattati e dei nomi dei propugnatori), una vera e propria autocrazia.
Accaduto negli anni sessanta, a fine giugno, in un ospedale. Le giornate sono piene di sole e il cielo è azzurro. Accogliamo in reparto un vecchietto simpatico, ma estenuante brontolone, che deve essere operato di ernia. Eseguito l’intervento, nei primi giorni, ben fasciato, lo si accompagna nei primi passi attorno al letto, poi fino alla finestra della camerata. Nell’affacciarsi, tutte le volte si lamenta che gli hanno rovinato la sua Milano: “perfino d’estate c’è sempre nebbia e smog!” Gli si fa presente che la giornata è limpida ma è inutile: sempre brontolii, accuse e acredine. Dimesso (con qualche immancabile lamentela), lo vediamo rientrare poco prima di Natale per essere operato di cataratte! La nebbia e lo smog dunque c’erano, sì, ma nei suoi occhi!... Morale: mi sorge il dubbio che la violenza esternata in una scultura vomitevole che solo un rozzo incompetente può chiamare “arte” possa essere in realtà espressione dell’animo stesso di un autore (se ne sa il nome?) un po’ schizofrenico. Nessuno s’offenda: è solo una mia impressione…
Comunicazione di servizio al blog.
Anche siti cattolici in lingua spagnola hanno ricevuto avvisi/ammonimenti da FB per il contenuto inappropriato dei loro articoli, cito The Wanderer, La ciguena de la torre, Catapulta ed altri.......la lista si allunga,siate prudenti.
http://m.ilgiornale.it/news/politica/chiesa-gamba-tesa-su-salvini-arriva-manifesto-anti-1789310.html
A due mesi dalle regionali in Emilia Romagna, la Chiesa scende in campo contro Salvini. In arrivo il manifesto anti sovranista dal titolo Odierai il prossimo tuo
Qualcuno sa cos'è il programma vaticano di "adeguamento liturgico delle cattedrali"?, un bando di concorso dal quale sono uscite 6 diocesi assegnatarie di questo strano adeguamento; ma cosa si nasconderà dietro questa fumosa ed ambigua dicitura? da quanto ho letto sembra che l'intento sia di adeguare le cattedrali-modello (quelle scelte) allo spirito del CV II ed alle direttive di papa Francesco. Dopo le cattedrali dormitorio, pizzeria-ristorante, sale per balletti discinti, case del popolo PD, della propaganda Lgbt, del sincretismo religioso, cosa verrà fuori adesso?
Ahimè a Napoli c'è di tutto non poteva mancare l'artista politicante improvvisato e ignorante
(DIS) EDUCAZIONE NELLA BELLA EMILIA ROMAGNA
lo sapete chi promuoveva il libricino "viva l'amore" per l'educazione "affettiva" dei ragazzini delle medie di tutta la nostra regione? la fadia bassmaji
https://voxnews.info/2019/07/17/bibbiano-lindagata-riprogrammava-i-bambini-al-gender-insieme-alla-sinistra/
leggere bene tutto, perchè a documentarsi si fa davvero fatica a immaginare che il sistema val d'enza fosse una mela marcia in un cesto di frutta odorosa. la veritá è che nella visione ideologica della regione con guida a sinistra, l'educazione dei figli è fondamentale.
morale: prendiamo l'abitudine a leggere con attenzione tutti i programmi di "civismo" "diritti" "affettivitá" che vengono proposti a scuola. purtroppo assieme a cose buone, si trovano argomenti con visioni distorte e indirizzate "come vogliono loro"
L’Arcivescovo di Milano S.E.R. Mons. Mario Delpini ha espresso di persona la sua solidarietà a Don Giorgio De Capitani, il prete condannato l’11 novembre 2019 per diffamazione dal Tribunale di Lecco a seguito di una querela del leader della Lega ed ex-ministro degli Interni Matteo Salvini.
L’ha detto all’ANSA lo stesso Don Giorgio che ha ricevuto la visita dell’Arcivescovo di Milano nella sua abitazione a La Valletta Brianza in provincia di Lecco.
Cesare Sacchetti:
Don Biancalani in chiesa fa cantare ai fedeli Bella Ciao. È la chiesa di Bergoglio. In chiesa non si canta l'Ave Maria, ma le canzoni preferite dai centri sociali. A breve, al posto del Vangelo si leggerà il manifesto del partito comunista.
"a breve si leggerà nelle chiese il Manifesto del PC"
Sarebbe un testo superiore alle capacità e conoscenze del clero attuale. Dopotutto, vi sono condensate una filosofia della storia e una dialettica della rivoluzione che, proprio per il loro carattere utopistico e apocalittico dirompente ma inserito in un discoro che si presenta (in apparenza) con i crismi della razionalità, impongono delle riflessioni, richiedono l'esercizio di uno spirito critico e una certa cultura.
Tutte cose ormai aliene al clero attuale "allineato al nuovo corso", ormai da decenni.
E'assai più probabile che si debbano sentire estratti del Bergoglio-pensiero, cosa accaduta
con lo Instrumentum laboris per l'Amazzonia, in pratica un'esegesi e applicazione dei dicta bergogliani sulle materie in esame, sparsi in vari suoi documenti.
Domenica, dopo pranzo, mi sono addormentato davanti alla tv, su tg5, sentendo parlare di campagne di odio.
Ibfamiliari cambiano canale mentre dormo e mi sveglio con la Lamorgese (invitata dalla Annunziata, naturalmente) che parla tanto odio in giro e quindi pure lei va in giro per le scuole a predicare l'accoglienza per combattere l'odio... Un incubo.
Naturalmente chi diffonde odio è Salvini, che ha detto 'zecca' alla santa Rakete, ma anche Fusaro, che ha accusato il "pensiero" delle Sardine di essere "cogito interrotto" (grande!!).
Questi pericolosi razzisti meritano quindi ogni tipo di insulto e violenza, perché "se la sono cercata", come dicono Mentana e la Gruber e tutti i prepotenti sinistri.
La loro violenza è di gran lunga peggiore, ma vogliono passare da vittime, classico.
Un giornalistello del Fatto Quotidiano scrive che non bisogna piu' citare Sciascia "a sproposito"
E certo! Perché ha detto che esiste il 'cretino di sinistra' e che non c'è peggior specie di fascista di chi da del fascista a chi fascista non è.
Dice la verità autocritica e quindi è un traditore fascista (Fusaro), oppure un incompreso (Sciascia).
Per la Segre tacciono, ma covano sicuramente un rancore antisemita rovente (vestito da critica coraggiosa), perché ha osato essere obiettiva e dire la verità.
Hanno alzato il tiro, hanno il terrore di perdere anche l'Emilia Romagna e tornano alle origini di sangue, sognano di sterminare di nuovo il nemico fascista nel triangolo della morte emiliano romagnolo, cercano di riesumarlo per ucciderlo di nuovo e autoglorificarsi per i crimini commessi.
Non hanno idee politiche, non parlano dei problemi veri, che non sanno affrontare.
Gli è rimasto solo l'odio per l'opposizione, accusata di odio, tanto il 'coniglio mannaro' Mattarella, come lo chiama Lamendola, vigila attento a difendere gli interessi europei anziché quelli italiani.
Solo che stavolta hanno come alleata la Chiesa, ridotta ad ancella politica, e questo lascia veramente sgomenti.
Il popolo sembra che sia in maggioranza disgustato da questo schifo, ma molti sono irretiti.
Affidiamoci alla Madonna
la sinistra ne ha tanti di rancorosi da mettere in campo: Vedi Saviano, Bruno Farina, Vauro, Fazio... non parliamo di gente dal mondo dello sport, della canzone... ora le sardine, cugini primi dei centri sociali... tutta gente perbene,... attraverso tutti questi personaggi conosciamo l'identità di chi sta alla radice. E ora hanno assoldato oerfino suore e preti sardine...
G.C.
Giuliano Guzzo:
La canonizzazione mediatica delle «sardine» - che hanno dimostrato che in Italia esistono degli odiatori di Salvini (ma dai, non ce ne eravamo accorti) - serve solo a distogliere l'attenzione da un governo messo male, un Pd messo peggio e un M5S alla camera ardente.
Sardine avariate nell'olio del pensiero unico e nella scatoletta arrugginita della sinistra.
Dovremmo chiamare la tv pubblica della RAI (ma le reti ptivate non sono da meno) "Istituto Luce" o privatizzarla. Su tutti i canali non facciamo che vedere rappresentanti del governo o tifosi sfegatati della politica anti-Salvini.
Il pluralismo non sanno nemmeno cosa sia. O, meglio, se ne fregano...
L’ipocrisia progressista della propaganda contro “l’odio”
Di recente, l’attenzione di politici e dei mass media è particolarmente focalizzata sulla presunta necessità di combattere l’odio. Il mantra quotidiano dell’amore universale viene inculcato con insistenza e prepotenza, divenendo in sostanza esso stesso una sorta di incitazione all’odio contro l’odio.
La lotta contro “l’odio”
La Commissione Segre è l’ennesimo tentativo di bandire qualsiasi tipo di atteggiamento ostile nei confronti di individui, idee, eventi e via dicendo. Ma vi erano già stati tentativi ben più invasivi, in tal senso: come non dimenticare la proposta di Gilberto Corbellini, dirigente del Cnr, di drogare con l’ossitocina gli italiani per renderli più tolleranti al fenomeno migratorio?
È evidente che la propaganda contro l’odio, condotta all’estremo, non può che sfociare in una variante ancora più pericolosa di odio, quella – per inciso – che indossa la maschera della tolleranza e dell’amore, e che vuole insinuarsi nelle fibre più intime e istintive della psicologia umana.
Punibile è la violenza, non l’odio
Punire l’odio è sensato tanto quanto lo è punire il senso di repulsione che proviamo verso certi tipi di alimenti, di persone che ci stanno particolarmente antipatiche, di colori che non ci piacciono, e così via. Il problema reale – ça va sans dire – non è quindi l’odio, ma l’insieme di tutti quei mezzi telematici che permettono di sfogarlo in maniera anonima, suscitando nell’odiatore di turno un senso di deresponsabilizzazione e di immunità penale che lo induce a reiterare la condotta.
E c’è bisogno di una Commissione Segre per questo? Non basterebbe applicare le sanzioni previste dal codice penale italiano in materia di cyberbullismo, cyberstalking e diffamazione tramite l’utilizzo di strumenti telematici? Per quale motivo creare una Commissione di cui non abbiamo assolutamente bisogno?
Forse l’utilizzo ideologico del linguaggio permette a una certa politica di inserire nella categoria “odio” ogni espressione di dissenso, in modo tale che le idee non conformi al loro concetto di “amore” siano paragonabili ad atti di violenza veri e propri?
Se così fosse, inutile specificarlo, la Commissione contro l’odio della Segre si rivelerebbe un’arma micidiale nelle mani degli haters più pericolosi in assoluto: quelli che odiano il popolo.
https://oltrelalinea.news/2019/12/20/lipocrisia-della-propaganda-contro-lodio/amp/
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