Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 14 aprile 2021

C'è ancora un cardinale in Africa

Card. Ouédraogo denuncia
la cultura della morte e del matrimonio omosessuale

«Pur adottando i valori positivi della modernità, come soggetti attivi del futuro del mondo, le famiglie cristiane africane dovrebbero ribellarsi all’imperialismo di alcune lobby e associazioni che sostengono e vogliono imporre il matrimonio tra persone dello stesso sesso, dissolutezza, ecc. ». Sono parole del cardinale Philippe Ouédraogo, arcivescovo di Ouagadougou in Burkina Faso, pronunciate durante la veglia di Pasqua nella notte tra il 3 e il 4 aprile.

«A Pasqua, se la luce ha brillato sulle tenebre, anche la Chiesa dovrebbe dare il suo contributo, per fermare la dittatura del pensiero unico e dell’informazione manipolata, che inganna e compromette la vita di intere generazioni, promuovendo “la cultura della morte”: aborto, eutanasia, metodi contraccettivi e contro la natalità», ha proseguito il porporato che è anche presidente del simposio delle conferenze episcopali d’Africa e Madagascar.

In Africa il tasso di natalità resta il più alto di tutti i continenti: 4,5 figli per donna nel 2017, secondo i dati dell’Agenzia francese per lo sviluppo. Contro ogni malthusianesimo, più o meno diretto, il cardinale afferma di aver osservato la diffusione di idee e politiche che tendono a ridurre l’alto tasso di natalità sinistramente sospettato di essere alla base della povertà. Per il cardinale Ouédraogo queste idee sono all’origine  «della propagazione di metodi contraccettivi, della loro insidiosa imposizione su donne e ragazze per evitare gravidanze in vista del raggiungimento del “dividendo demografico”, per chissà quale felicità».

Ribadendo la proposta del matrimonio cristiano il porporato ha ricordato anche la contrarietà alla poligamia e all’adulterio. «Il matrimonio cristiano è monogamo, cioè un solo uomo, una sola donna, come la coppia del prototipo biblico iniziale “Adamo ed Eva ”(cfr Gen 1). Questo esclude ogni tentativo di poligamia e anche qualsiasi adulterio».

Infine, il cardinale africano ha concluso ricordando che la «testimonianza che spetta a tutti i cristiani di questa società è la ricerca delle realtà soprannaturali e non quelle della terra, che sono effimere». - Fonte

12 commenti:

Anonimo ha detto...

For twenty centuries more, if the world last so long, Peter will live in his successors and will speak, when need arises, though them, till at the end the last Pope hands back to his Master the heavy burden of those keys that the first Pope received on the shore of the Lake of Galilee.

- Adrian Fortescue, The Early Papacy to the Synod of Chalcedon in 451, Ignatius, San Francisco 2008, p. 102

Anonimo ha detto...

La Chiesa post-concilio cerca, ancor prima di bergoglio, di infettare col maligno ecumenismo l'Unica Divina Verità, mescolandola con la menzogna delle false religioni umane e col secolarismo, mentre la diabolica menzogna non accetterà mai di purificarsi nella VERITA' rinnegando se stessa!

Anonimo ha detto...

L'Africa torni agli Africani, un continente da amare, curare e guidare attraverso l'ingegno ed il lavoro delle nuove generazioni, sotto la protezione di Dio, Uno e Trino. Si tenga lontana l'Africa dagli uomini corrotti di qualsiasi colore e lingua siano, dai predatori dei suoi uomini, delle sue donne, delle sue ricchezze minerali, vegetali, animali.

Anonimo ha detto...

– Sollecitiamo le case farmaceutiche e chi – in genere – si dedica alla sperimentazione e alla ricerca a trovare mezzi alternativi e a cessare lo sfruttamento di “materiale biologico” di origine illecita. Se tale sistema fosse destinato a persistere indisturbato – come sembra – i cittadini prolife potrebbero essere costretti a ricorrere a tutti i mezzi concretamente leciti finalizzati a mettere in crisi il sistema, inclusa un’obiezione di coscienza massiva e sistematica contro qualsiasi prodotto collegato a cellule provenienti da bambini abortiti.

https://www.marcotosatti.com/2021/04/14/pro-vita-e-famiglia-tutti-i-vaccini-anti-covid-in-ue-collegati-a-feti-abortiti/

1)Definire una vita in grembo "materiale biologico"mi fa accapponare la pelle , trovo che sia l'esatta copia di coloro che la definiscono "grumo di cellule".

Conclusione pallida e sfocata..

mic ha detto...

Se gli americani non fossero ignoranti e smemorati, fieramente ignoranti e volutamente smemorati, oggi ripenserebbero al loro poeta Ezra Pound come la più lucido profeta della crisi economica che stanno vivendo, e noi di riflesso. Quando l’economia si separa dalla realtà, la finanza dal popolo, il denaro diventa fine a se stesso e il sistema bancario da strumento si fa signore del mercato, allora una società cade nel baratro.

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/cosa-direbbe-pound-della-crisi-economica/

Anonimo ha detto...

"Pur adottand o i valori positivi della modernità".
Sarebbe interessante sapere quali sono..

Anonimo ha detto...

OT

Non se ne parla, more solito, ma pare che in Cile, dove la quasi totalità della popolazione è stata vaccinata, siano aumentati del 44% i casi di infezione e si è avuto un notevole incremento dei morti per covid, la domanda è perché in Cile dove il covid era quasi assente, mortalità quasi inesistente, dopo il vax scoppia un disastro, stesso dicasi in Israele, nuovi violenti focolai e morti in aumento, la Tass info. a reti unificate non emette suono, chissà perché......

C'è la Chiesa in Messico ha detto...

Informazioni cattoliche
L'arcidiocesi del Messico chiede di votare candidati pro vita, pro famiglia e difensori della libertà religiosa
"PUNTI ESSENZIALI PER PRENDERE UNA DECISIONE"
L'arcidiocesi del Messico chiede di votare candidati pro vita, pro famiglia e difensori della libertà religiosa
L'arcidiocesi Primada del Messico ha chiesto ai suoi fedeli di votare per i candidati che danno la priorità a "vita, famiglia e libertà religiosa" nelle prossime elezioni federali e locali del 6 giugno.

14/04/21 07:43
(InfoCatólica) Il settimanale Desde la Fe, di proprietà dell'arcidiocesi del Messico, redige un editoriale sulle imminenti elezioni rispondendo alla domanda per chi votare:

«L'elettore cattolico ha molte questioni che deve promuovere e tutelare: i punti di Vita, Famiglia e Libertà religiosa sono essenziali per prendere una decisione. Queste sono le prime prove che dobbiamo superare per prendere una decisione a favore di qualcuno; Se un candidato rifiuta di occuparsi di queste questioni o di posizionarsi su di esse, si crea un ragionevole dubbio, poiché si potrebbe pensare che quella persona non prenderà una decisione in merito né nell'esercizio delle sue funzioni, se lo sono. eletto ".
E aggiunge:

«In questi tempi non è possibile mantenere una posizione neutrale sul rispetto della vita, della famiglia e della libertà religiosa. Dobbiamo sostenere coloro che, con chiarezza, si sono posizionati per la difesa della Vita di ogni essere umano, per coloro che vedono la Famiglia come la soluzione ai problemi sociali e per coloro che difendono la Libertà Religiosa.
L'editoriale menziona altre questioni importanti come "sicurezza pubblica, istruzione, salute e rispetto delle istituzioni" come importanti e chiede "di cercare la verità e, se possibile, di informarci sui record pubblici della persona per la quale intendiamo votare . "oltre ad affermare che" la nostra decisione avrà conseguenze in futuro per un'intera comunità ".

Anonimo ha detto...

All'anonimo che ha scritto: L'Africa torni agli africani," rispondo:
"Giustissimo. E gli africani tornino in Africa. Se vogliono, facciano 4,5 figli per donna, ma poi li mantengano e non li rifilino a noi. Quando il Signore assegnò i compiti ad Adamo ed Eva dopo la caduta, disse a lui di lavorare per guadagnarsi il pane, e a lei di generare con dolore. Non disse:"Riproducetevi che poi ci pensa la Provvidenza, che sarei Io".
Dico questo, perché il cardinale presumo parli agli africani cattolici. Ai musulmani sappiamo bene che oredetti vengono dati in materia di riproduzione.
Gli europei torneranno a far figli, ma a tal fine non facciamo occupare ogni spazio da non europei.

Anonimo ha detto...

@ 15 aprile 2021 14:38

Giustissimo. Passando il tempo, comincio a pensare che tutta questa mischiata coatta entri nella stessa cornice della distruzione di ogni famiglia, di ogni popolo, di ogni stato, di ogni essere umano, oggi maschio e femmina insieme per legge. Insomma nella cornice della 'satanicità'.

Anonimo ha detto...


Le invasioni africane dell'Europa e dell'Italia. Scheda.

-- Le guerre puniche, tra Roma e Cartagine. Cartagine, grande potenza commerciale, repubblica governata da un'oligarchia mercantile semita, assoldava eserciti composti in gran parte di Berberi e Africani (libici, mauritani). I quadri erano spesso punici. Occupò tre quarti della Spagna, mezza Sicilia, tutta la Sardegna. Grandi navigatori e commercianti, i Fenici. Avevano però una religione che ammetteva i sacrifici dei bambini. Si scontrarono prima con la potenza greca, che voleva espandersi nel Mediterraneo Occidentale, bloccandola; poi con quella romana. Con Annibale impostarono una guerra totale contro Roma, cercando alleanze nel mondo greco e cercando di distruggere il sistema romano di alleanze in Italia. Ma furono sconfitti, dopo una guerra lunga e feroce. Roma si installò per circa sei secoli in Africa.
-- Durante il tardo impero romano le fonti menzionano una massiccia invasione africana della penisola iberica (Hispania). Esse sono laconiche, parlano solo di alcune battaglie con le quali gli invasori furono sterminati.
-- Con l'espansione dell'Islam, dal VII secolo della nostra era, riprende l'invasione dall'Africa del Nord, di nuovo risalendo le penisole, iberica e italiana. L'iberica fu quasi tutta conquistata dagli Arabi, in gran parte Berberi. Dalla parte non conquistata venne gradualmente la lunga Riconquista cristiana. In Italia gli arabi e gli africani che combattevano con loro occuparono la Sicilia, tolta ai Bizantini, ma non riuscirono a stabilirsi in Calabria nè in Puglia (Emirato di Bari, distrutto dopo poco tempo). Il tentativo di insediarsi nell''Appennino meridionale con il campo trincerato del Garigliano quale base per razzie di conquista progressiva della penisola fallì. I vari principati italiani riuscirono ad organizzarsi, auspice anche il Papa, e i predoni furono distrutti in una serie di combattimenti sanguinosi. Da ricordare anche la grande battaglia navale di Ostia (849) nella quale le flotte italiane distrussero una grande flotta musulmana che veniva a conquistare Roma.
-- Durante le guerre contro gli Spagnoli, a più riprese accorsero in Ispagna dall'Africa musulmani arabi, berberi, africani a rimpolpare le schere di Maometto.
-- Il NordAfrica mantenne per secoli sotto pressione i Paesi cristiani del Mediterraneo con la sistematica pirateria, che procurava schiavi cristiani e grandi guadagni ai pirati, prima Saraceni (arabo-africani) poi Barbareschi (turco-arabo-africani). A questa pirateria, che martoriò in specie le coste del Sud Italia, con gravi danni economici e umani, parteciparono anche i rinnegati cristiani, in genere rapiti da giovani, che si convertivano all'Islam per uscire dalla schiavitù. IL famoso Occhialì, Uluch-Ali (Ali il rognoso), uno dei migliori comandanti barbareschi, era un rinnegato calabrese, razziato dai pirati da ragazzo.
La pirateria finì quasi del tutto con la conquista francese dell'Algeria, iniziatasi nel 1830.
-- Durante la II gm il contributo africano all'invasione dell'Italia è stato quello dei berberi e arabi impiegati dai francesi (i "marocchini" di infame memoria, ottimi combattenti di montagna ma dediti alla razzia e allo stupro sistematico, soprattutto pederastico). Combatterono in Italia anche africani neri, con francesi e inglesi. Anch'essi si macchiarono di violenze gravi contro la popolazione, commesse peraltro da tutte le etnie che in quell'orribile periodo ci invasero.
-- Adesso siamo all'inedita invasione afro-musulmana incoraggiata in primis dal Papa.
Nessun sermone ha mai fermato un'invasione.
H.

Anonimo ha detto...

Il Cardinale Ouedraogo afferma elementari verità della dottrina cattolica; qualche anno fa le sue parole sarebbero sembrate assolutamente normali; oggi invece equivalgono alla testimonianza di un vero martire della fede. Chesterton lo aveva predetto: "Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate".