Il Sabato Santo è "l'Ora della Madre": poiché - dicono antichi autori - in quel giorno tutta la Chiesa si raccolse nel suo cuore di Madre, e con la Chiesa in Lei si raccolsero e fiorirono le speranze e le attese del mondo. Dunque anche quelle del nostro oggi di ogni domani.
Colei che ha ricevuto il dono di fidarsi fino in fondo del disegno di Dio e ne ha conosciuto nel suo intimo la potenza e la gloria ci insegni a credere anche nelle notti della fede, a celebrare la gloria dell’Altissimo nell’esperienza dell’abbandono, a proclamare il primato di Dio e ad amarlo e adorarlo anche nei suoi silenzi e nelle nostre apparenti sconfitte. Intercedi per noi, o Madre, perché sia autentica rafforzata e alimentata la nostra Fede!
Il Sabato Santo è il Sabato di Maria. Ella lo vive nel dolore illuminato da una fede purissima. Ed è lei che sorregge i discepoli dispersi e anche delusi e disorientati.
In lei e con lei sono le nostre attese e le nostre speranze, il nostro commino nella fatica e nella gioia, nel dolore e nella fiducia, nelle domande su chi siamo e dove stiamo andando insieme alla nostra Chiesa che amiamo.
Insieme a Maria, l'attesa è silenziosa e dolente, ma piena di Speranza. Quel sacro silenzio che accompagna e avvolge i momenti più gravi e intensi come questo tempo sospeso ma comunque santificato dall'Azione di Dio, il Dio nascosto e silenzioso, che ci si rivela nel suo agire e nel nostro agire-con-lui. Un tempo che segue e prelude il Fatto più dirompente della Storia: la Croce e la Risurrezione, che prepara l'Ottavo giorno, quello della Creazione Nuova, il giorno eterno del Signore.
È questo il silenzio, l'attesa, la speranza e la gioia di cui siamo testimoni.
Un invito al silenzio e alla preghiera
Preghiamo tutti anche per la nostra Santa Chiesa perché in Cristo Signore morto e risorto sia unita e possa guarire le sue lacerazioni.
Perché come il corpo di Cristo sfigurato porta su di sé i segni dei nostri peccati, così la Chiesa corpo mistico di Cristo porta le lacerazioni prodotte dal peccato.
Ma in Cristo Risorto quel corpo mistico vince le ferite e le lacerazioni e diventa ogni volta luminosa espressione della luce di Cristo, che illumina il mondo.
Perché come il corpo di Cristo sfigurato porta su di sé i segni dei nostri peccati, così la Chiesa corpo mistico di Cristo porta le lacerazioni prodotte dal peccato.
Ma in Cristo Risorto quel corpo mistico vince le ferite e le lacerazioni e diventa ogni volta luminosa espressione della luce di Cristo, che illumina il mondo.
La stessa Passione del Signore, soprattutto nel testo giovanneo, prefigura la gloria della Resurrezione: è una vera ascesa al trono.
Tutti i misteri "si tengono" alla luce della regalità di Cristo.
E il Demonio, figlio della divisione, è rimasto impigliato all'amo della Croce.
Regnavit a ligno Deus!
Tutti i misteri "si tengono" alla luce della regalità di Cristo.
E il Demonio, figlio della divisione, è rimasto impigliato all'amo della Croce.
Regnavit a ligno Deus!
Il segreto del silenzio
Nel silenzio di Maria Santissima è racchiusa la potenza, la sapienza, la grazia, la gloria di Dio, Uno e Trino. Sembra chiaro ormai che solo un essere umano senza macchia originale ed attuale ha potuto essere scelto come Madre del Figlio. E solo il Figlio, in quanto uomo e Dio, ha potuto vivere la vita che ha vissuto. Sia chiaro, nessun prevalere della natura divina su quella umana, né tanto meno il contrario. Entrambi, Madre e Figlio, rappresentano il massimo della fortezza, della Fede, sopportano lo strazio, il raccapriccio, l'ingiustizia, il martirio con una dignità tutta umana e ad un tempo santissima. Solo il Re dei re e la Regina delle regine hanno potuto passare attraverso l'inferno con tale dignità, mentre nel dolore e nei dolori di entrambi splende la grandezza della Fede e la fortezza, che nel loro caso è somma di tutte le virtù teologali e cardinali. In Loro assolutamente non vediamo i vinti, no. In Loro vi è il massimo esempio della umanità redenta.
Spiace che la Loro vita, la Loro storia spesso si sia cristallizzata in figurine senza vita, incorniciate da stucchi tardo romantici. I Loro sentimenti invece erano/ sono grandi, forti, con orizzonti vasti di terra e Cielo e Cielo e terra in eterna osmosi.
Noi abbiamo perduto tutto questo, tra noi nulla resta della Loro Fede, della Loro tempra, della Verità in cui vissero, di cui vissero, nella quale ci avevano chiamati e non si stancano di chiamarci a vivere e della quale vivere. La forza della Verità è la forza che noi abbiamo completamente perduto. Questo è il motivo per il quale siamo precipitati nella schiavitù della animalità, dalla quale non riusciamo più ad uscire. Ma proprio il Signore Risorto infrange tutti i sepolcri dei redenti dal suo Sangue prezioso e affida a noi la preghiera e l'offerta - il supplemento di Calvario per la redenzione dei molti, anzi troppi - ancora in pesanti catene.
26 commenti:
Sabato Santo
ABBIAMO BISOGNO DEL SILENZIO DI DIO
“Dio è morto e noi lo abbiamo ucciso: ci siamo propriamente accorti che questa frase è presa quasi alla lettera dalla tradizione cristiana e che noi spesso nelle nostre viae crucis abbiamo ripetuto qualcosa di simile senza accorgerci della gravità tremenda di quanto dicevamo? Noi lo abbiamo ucciso, rinchiudendolo nel guscio stantio dei pensieri abitudinari, esiliandolo in una forma di pietà senza contenuto di realtà e perduta nel giro di frasi fatte o di preziosità archeologiche; noi lo abbiamo ucciso attraverso l’ambiguità della nostra vita che ha steso un velo di oscurità anche su di lui: infatti che cosa avrebbe potuto rendere più problematico in questo mondo Dio se non la problematicità della fede e dell’amore dei suoi credenti?
L’oscurità divina di questo giorno, di questo secolo che diventa in misura sempre maggiore un Sabato santo, parla alla nostra coscienza. Anche noi abbiamo a che fare con essa. Ma nonostante tutto essa ha in sé qualcosa di consolante. La morte di Dio in Gesù Cristo è nello stesso tempo espressione della sua radicale solidarietà con noi. Il mistero più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più chiaro di una speranza che non ha confini. E ancora una cosa: solo attraverso il fallimento del Venerdì santo, solo attraverso il silenzio di morte del Sabato santo, i discepoli poterono essere portati alla comprensione di ciò che era veramente Gesù e di ciò che il suo messaggio stava a significare in realtà.
Dio doveva morire per essi perché potesse realmente vivere in essi. L’immagine che si erano formata di Dio, nella quale avevano tentato di costringerlo, doveva essere distrutta perché essi attraverso le macerie della casa diroccata potessero vedere il cielo, lui stesso, che rimane sempre l’infinitamente più grande.
Noi abbiamo bisogno del silenzio di Dio per sperimentare nuovamente l’abisso della sua grandezza e l’abisso del nostro nulla che verrebbe a spalancarsi se non ci fosse lui.
(J. Ratzinger, da “Tre meditazioni sul Sabato Santo”)
Il silenzio del nuovo mondo
Apparentemente il sabato della Settimana Santa sembra il giorno del “silenzio”. Anche le Chiese sono spoglie o deserte. Fervono i preparativi per la veglia della Risurrezione. Sono queste le convenzioni umane dirette a creare atmosfera di gioia e di rinnovamento.
Ma per chi ha seguito questo cammino quaresimale Sulle tue orme, Gesù di Nazareth anche questo giorno deve essere vissuto nella contemplazione amorosa del grande mistero della redenzione.
Il racconto dell’evangelista Matteo ci immette nella luce del nuovo giorno.
Dopo la morte di Gesù Matteo scrive: «Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E, uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era il Figlio di Dio!”».
Rimaniamo sempre stupiti e meravigliati per le notizie riferite da Matteo. Ci mancano altre prove ma non possiamo negare a cuor leggero il racconto del-l’Evangelista. Siamo, invece, invitati a riflettere sull’evento della morte redentrice che non avvolse soltanto i presenti o coloro che avrebbero creduto in Gesù ma penetrò vitalmente nella storia dell’umanità coinvolgendo anche tutti quegli uomini nati e vissuti prima del momento storico della morte di Gesù.
La sua morte ha redento per sempre l’umanità di ogni tempo e di ogni luogo che L'accoglie. Il giorno del sabato è il giorno degli antenati della nostra storia, il giorno in cui l’umanità scomparsa ha sentito accanto a sé la salvezza che è Gesù. Egli discese nel regno dei morti e prese con sé Adamo ed Eva per farli ritornare nel “giardino” nuovo dove l’avrebbe poi visto Maria di Magdala, peccatrice salvata.
Ait illis Pilatus: habetis custodiam; ite, custodite sicut scitis. Illi autem abeuntes, munierunt sepulcrum, signantes lapidem, cum custodibus.
- Mt XXVII, 65-66
Giorgia Meloni striglia l'Europa: "Milioni di cristiani perseguitati nel mondo ignorati dalla Ue"
02 aprile 2021
"Oltre 340 milioni di cristiani sono stati oggetto di persecuzione nel mondo, si tratta del più grande genocidio in atto e FdI non si è mai stancata di accendere i riflettori su questa tragedia". Giorgia Meloni, in un video messaggio, striglia l'Europa: "A tutti loro va la nostra solidarietà e vicinanza, ma anche il nostro impegno. Serve una forte azione politica da affiancare alla solidarietà". E attacca ancora la leader di Fratelli d'Italia: "E' semplicemente inaccettabile che l'Ue che continua a professarsi come la paladina dei diritti di qualsiasi minoranza non si occupi poi prioritariamente di difendere questa comunità".
Sabato Santo ore 12:00
Celebrazione de "L'ora della Madre"
Commemorazione dei dolori di Maria Santissima
https://www.radiobuonconsiglio.it/orari-delle-celebrazioni/
Santuario Madonna dei Boschi
https://www.youtube.com/watch?v=TDBc3M4xEe8
Il Sabato Santo è "l'Ora della Madre": poiché - dicono antichi autori - in quel giorno tutta la Chiesa si raccolse nel suo cuore di Madre, e con la Chiesa si raccolsero e fiorirono in lei le speranze e le attese del mondo.
Nel silenzio di Maria Santissima è racchiusa la potenza, la sapienza,la grazia, la gloria di Dio, Uno e Trino. Mi sembra chiaro ormai che solo un essere umano senza macchia originale ed attuale ha potuto essere scelto come Madre del Figlio. E solo il Figlio, in quanto uomo e Dio, ha potuto vivere la vita che ha vissuto. Sia chiaro, non vedo assolutamente un prevalere della natura divina su quella umana, né tanto meno il contrario. Entrambi, Madre e Figlio, li vedo come il massimo della fortezza, della Fede, sopportano lo strazio, il raccapriccio, l'ingiustizia, il martirio con una dignità tutta umana e ad un tempo santissima. Solo il Re dei re e la Regina delle regine hanno potuto passare attraverso l'inferno con tale dignità, nel dolore e nei dolori di entrambi splende la grandezza della Fede e la fortezza, che nel loro caso è somma di tutte le virtù teologali e cardinali. In Loro assolutamente non vedo i vinti, no. In Loro vi è il massimo esempio della umanità redenta. Mi spiace che la Loro vita, la Loro storia spesso si sia cristallizzata in figurine senza vita, incorniciate da stucchi tardo romantici. I Loro sentimenti invece erano/ sono grandi, forti con orizzonti vasti di terra e Cielo e Cielo e terra in eterna osmosi. Noi abbiamo perduto tutto questo, tra noi nulla resta della Loro Fede, della Loro tempra, della Verità in cui vissero, di cui vissero, nella quale ci avevano chiamati e non si stancano di chiamarci a vivere e della quale vivere. La forza della Verità è la forza che noi abbiamo completamente perduto. Questo è il motivo per il quale siamo precipitati nella schiavitù della animalità, dalla quale non riusciamo più ad uscire.
Grazie, Maria, per questa meditazione profonda e vibrante, oggi per me necessaria. Massimo
Necessaria anche per me, per noi tutti, caro Massimo!
Grazie caro Anonimo 12:07. Ci voleva! Ho ripreso questi pensieri come conclusione, con una piccola chiosa...
Grazie, bellissimo. Purezza e forza senza tempo, se non l'eternità. Santa e lieta Pasqua a tutti Voi e ai Vostri cari.
Grazie per la bella meditazione.
Il silenzio della Madre di Gesù è sì silenzioso, ma non smarrito e tanto meno disperato.
Lei attende quello che Gesù ha detto... con la morte nel cuore, con negli occhi l'efferatezza riservata al suo Gesù, memore di ciò che le fu detto dall'angelo il giorno dell'Annunciazione, poi da Simeone alla Presentazione e da Gesù altre volte, la più famosa a Cana: vive "l'ora".
Nel sabato santo Maria tace, eppure dice molte cose. La sua volontà è conforme e consenziente a quella del Figlio che -tradito e venduto- non è stato "arrestato", ma si è consegnato. Infatti San Giovanni ce ne dà ben due prove (Gv 18,6 e 18,11), per attestare che Gesù avrebbe potuto fare altro, ma fece la volontà del Padre. Così è di Maria. L'umile ancella del Signore, ancora colma di Spirito Santo anche nel momento della croce del Figlio, continua a far battere il suo cuore immacolato anche dopo che quello umano di Gesù ha cessato di farlo, dalle tre del pomeriggio del venerdì santo.
Nelle ore in cui non batte -umanamente- il cuore di Gesù, l'umanità vive del battito del cuore di Maria corredentrice, un cuore eucaristico tanto che alcuni mistici affermano che fu lei la prima a ricevere l'Eucaristia la sera del giovedì santo (e sarà la prima a vedere il Cristo risorto). Lei, l'Immacolata Concezione stabilita da Dio per portare in grembo Gesù in comunione di vita, vive il suo Fiat sotto la croce e le varrà l'Assunzione in cielo anche nel corpo incorrotto, a riprova che la morte è vinta in questo mistero.
Nel silenzio di oggi si può sentire dal vangelo che la Madonna non sarebbe stata tra le donne che si presenteranno al sepolcro il primo giorno dopo il sabato, comperati gli aromi per imbalsamare la salma (Mc 16,1). Lei lo sa che non c'è nessuna salma da imbalsamare!
Gli aromi e unguenti da preparare sono per onorare Gesù vivo, come nella cena di Betania, non per consegnarlo alla sepoltura. Le stesse donne che erano con lei sotto la croce si preoccupano di questo lavoro (Lc 24,56), ma lei, la Madonna, non ci andrà.
Pensiamo anche alla contabilità di questo lavoro: Giuda si scandalizzò per lo "spreco" di una libbra di costoso olio profumato. Nicodemo (Gv 18,39) porta al sepolcro cento libbre (più di trenta chili!) di una mistura di mirra ed aloe per le prime operazioni funebri dopo la deposizione! Dobbiamo a lui e a quella cura e pietà la vista dell'immagine sindonica!
Guardando a tutto questo il silenzio di Maria ci raggiunge non con il dubbio di chi si senta "raggirato" dal Signore, ma di colei che ora più che mai è "dentro" quella Volontà.
Allora il sabato santo è un tempo di grazia, per dirle ancora grazie: per Gesù.
Grazie per essere Regina degli angeli e dei santi che fanno corona al Mistero che ci abita!
Grazie per farci tuoi figli, per volere di Gesù, da educare al tuo umile silenzio.
Forte più di mille proclami, sconvolge banditori e propagandisti d'ogni regime della storia.
notte fonda, tutto è pace, mi sveglia e mi dice: “Ancora non hai capito?”. Che cosa non ho capito, le mani sul viso… E così ho capito. Il vaccino, il vaccino è il marchio della Bestia. Attraverso il vaccino, tutti, tutti i vaccinati, partecipano al rito infernale dell’utilizzo dei bambini abortiti. Questo il fine ultimo e vero della psico-pandemia, dei lockdown, delle prigionie, del terrore sparso sulle televisioni. I Draghi, le Merkel, i Macron, le Kamala Harris guidano un balletto macabro di cifre esoteriche. Tanti vaccinati, tanti adepti… E gli ignari, poveretti, ipnotizzati “ciechi condotti da altri ciechi” diventano complici del delitto contro natura, contro la vita. La vita sacrificata alla morte. E come mandrie di pecore all’Olocausto si battono per ottenere prima il marchio. Il Signore lo permette, come ha permesso la strage dei primogeniti d’Egitto, che pagavano le colpe idolatre dei loro padri. Siamo noi, tutti noi, che, permettendo l’abominio dell’aborto (la vita non può essere uccisa perché non è nostra ma Sua!), siamo in peccato mortale. E, vaccinandoci, precipitiamo nella Geenna…
https://www.marcotosatti.com/2021/04/03/benedetta-de-vito-lora-delle-tenebre-e-il-marchio-della-bestia/
Mi viene in mente un'immagine forse un po' ardita e spero non corrispondente alla realtà... La prima vaccinazione serve all'impianto di una sorta di sistema operativo sui meccanismi del DNA. Quelle successive potrebbero equivalere all'inserimento di vari programmi e periodici aggiornamenti...
Transumanesimo e uomo digitale?
Horribile visu e anche dictu!
Non esagereri con le interpretazioni in chiave di "transumanesimo" e "Grand Reset". Che ci sia qualcuno che ci pensa, è probabile. I discorsi alla Klaus SChwab sono inquietanti, una sorta di utopia in chiave maltusiana e di potere ai tecnici della finanza globale, per rimettere in sesto il pianeta.
Ma non estenderei questo quadro sic et simpliciter ai governi. Restando a quelli europei, sembrano sempre più in preda al panico. Motivo principale: la politica dei lockdowns e della vaccinazione di massa per il momento non risolve il problema: lo zoccolo duro dell'epidemia sembra poco intaccato mentre l'economia continua a non riprendersi, causa le chiusure. E nemmeno la scuola. La paralisi continua, assieme alla stampa di carta moneta.
C'è anche una mancata percezione degli errori iniziali, soprattutto quello di aver puntato tutto sulle chiusure, aspettando il vaccino. Senza crearsi una linea politica alternativa, rappresentata dalle cure a domicilio, all'insorgere dei primi sintomi, in modo da dare al vaccino il tempo di svilupparsi con calma. Mancano iniziative coraggiose, come quella di autorizzare ufficialmente su larga scala la cura a casa del covid.
Un'azione pessima ha svolto e continua a svoltere l'OMS, un'organizzazione collusa con alcune potenze mondiali e con le grandi imprese farmaceutiche e certi grandi "benefattori".
Vengono al pettine tanti errori, tra gli altri, quello di aver lasciato crescere in maniera abnorme la ricchezza di singoli imprenditori, padroni ormai del mercato mondiale dei Media.
Sabbato Sancto ~ Duplex I. classis
Ad Matutinum (lettura patristica)
Dal Trattato di sant'Agostino Vescovo sui Salmi
Sul Salmo 63 verso 7
«L'uomo penetrerà nel fondo del cuore, e Dio sarà esaltato» (Ps. 63,7) Essi dissero Chi ci vedrà? Gl'indagatori si logorarono nella ricerca dei loro pravi disegni. Cristo, come uomo, si mise alla portata delle loro perverse intenzioni, e come uomo soffrì che s' impossessassero di lui. Difatti non l'avrebbero catturato, se non fosse stato uomo, né visto se non fosse stato uomo, né percosso se non fosse stato uomo, né crocifisso e messo a morte, se non fosse stato uomo. Come uomo dunque si espose a tutte queste sofferenze che nulla avrebbero potuto su di lui, se non fosse stato uomo. Ma s'egli non fosse stato uomo, l'uomo non sarebbe stato liberato. Quest'uomo ha penetrato nel fondo del cuore, cioè i secreti del loro cuore, offrendo agli sguardi umani l'umanità senza far vedere la divinità; celando la natura divina onde è uguale al Padre, e lasciando vedere la natura di servo onde è inferiore al Padre.
"C'è anche una mancata percezione degli errori iniziali, soprattutto quello di aver puntato tutto sulle chiusure, aspettando il vaccino."
Sicuro che siano errori?
“Nel giorno del grande silenzio, come è il Sabato Santo, vorrei abbandonarmi ai ricordi. Ricorderò innanzitutto il centurione romano, uomo di diversa mentalità, ignaro della legge e dei profeti, uomo concreto e attento, che alla fine del terribile dramma del golgota, ebbe ad esclamare: "veramente quest'uomo è figlio di Dio". Quel centurione capì che Dio è amore. Capì che Gesù Cristo, l'uomo dagli indicibili dolori, era Dio. Solo l'amore può renderci sacrificio vivente, santo e gradito a Dio. Ricorderò i discepoli che si affrettarono a chiedere a Pilato il corpo di Gesù. Quel corpo non poteva rimanere preda degli avvoltoi. Non si deve abbandonare Dio nelle mani degli avvoltoi, di quanti non lo amano, di quanti non credono in lui, di quanti lo condannano e lo rinnegano. C'è un sepolcro nel quale deve essere riposto. È il tabernacolo del cuore dell'uomo che può e deve accogliere il grande martire offertosi come prezzo del nostro riscatto. Ricorderò la Madre. Quella donna forte, la piena di grazia, la sempre vergine, trafitta dalla lancia, socia di Cristo, suo figlio, che al termine della giornata compì il resto della sua missione: abbracciò quel figlio generato, abbracciò i figli redenti da quel sangue, andò a vivere nelle case dei nuovi figli. Non si deve coprire tutto con la pietra tombale, perché la pietra deve essere tolta e gli uomini devono risuscitare con il "morto per amore". Sarà l'amore, quello forte come quello di Dio, quello totale come quello di Gesù, quello infinito come quello dello Spirito Santo, quello umile come quello di Maria, la forza che deve trasformare tutti per giungere alla "conformità" con l'uomo Dio, unica nostra scala ascensionale, e alla "conformità" con le tre divine persone.
A te chiedo aiuto, madre del Verbo incarnato, Madre dell'Agnello immolato, Madre del Risorto”
(brano tratto dal libretto Quaresima - il cammino di conformità a Cristo Gesù - di don Nicola Giordano)
"Sicuro che siano errori?"
Pensare che i governanti laici siano tutti in malafede perché agenti su commissione di qualche sovranazionale centro (occulto) di potere, ritenere insomma che nessuno abbia dei principi o ideali (magari sballati) nei quali credere e sia invece sempre al servizio di qualcuno, secondo me è del tutto sbagliato.
Si tratta di una visione manichea che non tiene conto della complessità della realtà e tende a semplificare, riducendo tutto a poche formule di facile diffusione.
Ci sono gli ideali, i miti in cui si crede, i compromessi che un politico è costretto a stipulare, o desidera comunque stipulare, sotto la spinta di forze spesso più grandi di lui; ci sono infini gli errori, derivanti da pregiudizio ideologico, ignoranza dei veri problemi, dilettantismo, pressapochismo...
Esempio: perché tutti o quasi i governi occidentali non fanno nulla per eliminare la pornografia dalla rete? Quella c.d. "legale", intendo, ospitata da Google. Perché sono venduti, comprati dai pornografi? Perché ricevono ordini da una cupola globalista che vuole distruggere l'Occidente con la pornografia? INsomma, perché "venduti" in un modo o nell'altro? Risposta: ci saranno probabilmente casi di corruzione ma, escludendo le tesi "complottiste" perché non dimostrabili, resta il fatto che le attuali dirigenze occidentali sono prigioniere di una concezione ideologica e falsa della libertà individuale, che si vuole assoluta (dall'uso del proprio corpo alla scelta dei propri passatempi, anche "erotici" per così dire) e tale da proibire qualsiasi intervento coercitivo.
Questo errato concetto è diventato un vero e proprio dogma.
A fondamento del mancato intervento contro la pornografia (come in altri settori) vi è indubbiamento questa concezione demenziale della libertà individuale.
I Postcomunisti appaiono servi dei diktat dell'UE e dell'ONU che ci impongono di aprire indiscriminatamente le frontiere. Ma è indubbio che questi diktat vanno a fagiolo alla loro idelogia, che è sempre quella marxista di base rimessa a nuovo e adattata al "progressismo" politicamente corretto: e per i marxisti le nazioni, i popoli come entità nazionali con una storia da mantenere e un'identità spirituale ma anche etnica da salvare, vanno dissolti, le loro tradizioni cancellate, in nome di una supposta giustizia sociale ugualitaria che si deve attuare nei confronti di tutta l'umanità, senza distinzioni. La Patria, già come idea deve esser abbattuta, visto che secondo Marx "i proletari non hanno patria". Lui, di sicuro non ce l'aveva, si sentiva tedesco (e per questo superiore agli altri) ma solo dal punto di vista culturale.
Il principio del superamento-annientamento della Patria è rimasto, a fondamento degli errori che poi i Postcomunisti al governo commettono a danno dell'Italia o di qualsiasi Paese ove siano al governo. Anche senza diktat dall'esterno o ordini da Mosca, i (post)comunisti farebbero comunque la stessa politica.
Non trovo opportuno caricare la legittima diffidenza verso il vaccino di ipotesi apocalittiche. L'eventuale rifiuto del vaccino o meglio la contestazione della sua obbligatorietà, siano fondati sulla scienza e sul diritto.
Nel mio piccolo bazzico l'ambiente da qualche decennio.
Non mi scandalizzo per gli inevitabili compromessi necessari al mestiere.
In un sistema iper normato si è sempre con un piede fuori da questo o quel perimetro.
Ciò detto e invitando a non fare del facile moralismo o dell'improbabile purismo etico, resta il fatto che un po' (tanto) di scienza, quando si è in tema scientifico, c'è e deve esserci.
Così ci si misura su alcuni dati di fatto, che non temono smentite:
*il mitico tampone PCR che determina il conteggio dei positivi è aspecifico
*nel suo uso non è stabilito un CT univoco: con CT è >35 si vedono frammenti di virus
*quindi numerosi "positivi" lo sono "debolmente", solo per eccesso di amplificazione
*dei positivi ufficialmente stimati, il 95% è asintomatico
*non c'è ancora una prova certa che un asintomatico sia effettivamente contagioso
*una minima parte dei sintomatici, se curati adeguatamente, sviluppa forme gravi
*in ospedale ci va chi ha basse difese immunitarie, vit. D scarsa e non si è curato subito
*anche nei casi più gravi è comunque possibile intervenire
*la mortalità reale da virus è bassa anche conteggiando i dati di mortalità ufficiali
*la mortalità reale è inferiore a quella conteggiata attribuendo al covid decessi per altro
*il vaccino che viene imposto in realtà non è -tecnicamente- un vaccino come lo si conosce
*la sperimentazione eseguita sui vaccini imposti è insufficiente
*sono minimizzati gli eventi avversi che per altri medicamenti sono giustamente enfatizzati
*oltre ad obbligare a ricevere il vaccino si deve firmare la liberatoria per chi lo produce
*dopo essere stati vaccinati si è ancora contagiabili e quindi -per la vulgata- contagiosi
*il virus è già mutato e muterà: come tutti i virus
*non è stata ancora caldeggiata e favorita la cura preventiva con vitamine e vita sana
*non sono state modificate linee guida indecorosamente inadeguate e insufficienti
*scientificamente è ricattato e ridotto al silenzio chi porta dati diversi dagli ufficiali
*non c'è dibattito, non c'è ricerca, non c'è verifica, non c'è cautela
*si terrorizza la gente con discorsi pseudoscientifici di fantomatiche ondate
*si dissimula non solo degli eventi avversi immediati, ma dell'ADE come rischio prossimo
*si evita di confrontare esperienze diverse sui lockdown valutandone la diffusione virale
*si è parlato di eroi per chi ha sostanzialmente sbagliato o negato (agli anziani) le cure
*si finge di parlare di scienza, si impone per legge e non si indaga (per ora) sui fatti
*alla fine la verità emergerà e non sarà pro-vax o no-vax: sarà quel che dicono i numeri
*dove ci sono stati più morti si è data la colpa all'inquinamento o ... all'Atalanta
*ecco, finchè chiameremo scientifico chi si comporta in questo modo, non impareremo nulla.
Standing ovation all'ultimo Anonimo!
Ch'aggio a fa? Ch'adda a fa?
k'AIFA: giudizi conformi, ma con falsi testimoni.
STRAGE DI STATO
LE VERITA' NASCOSTE DELLA COVID-19
BACCO PASQUALE, GIORGIANNI ANGELO; GRATTERI NICOLA (PREF.)
https://www.hoepli.it/libro/strage-di-stato-le-verita-nascoste-della-covid-19/9788899375720.html
Descrizione del libro
""Quis custodiet custodes?" Chi vigilerà sui guardiani della città? È la domanda che ci poniamo, di fronte alla vicenda terribile della Covid-19. Una storia in pieno svolgimento."
http://www.iostoconlavvocatopolacco.it/news/
COVID CONTROINFORMAZIONE SCIENTIFICA DOTT. PALU
Passiamo dalla realtà al sogno o dalla realtà all'incubo? Ne ha parlato stasera!
@ 4 aprile 2021 23:25
Grazie, per l'ottima segnalazione!
Il Primato Romano in dieci righe da "La vittoria sul paganesimo, la lotta alle eresie, l’ordine monastico"
«La sede di Pietro, all’uscire delle persecuzioni, rifulse di vivo splendore anche al di fuori e venne sempre più allargando il suo potere. Roma non era più residenza imperiale: i suoi vescovi in tutte le questioni dogmatiche davano prove di vigorosa fermezza; a tutti i perseguitati porgevano aiuto; e i più di essi erano uomini ragguardevoli, che illustravano la sede romana. Da ciò la pienezza della podestà inerente alla istituzione del Primato si veniva viemeglio spiegando, con sempre minori ostacoli; in tanto che gli stessi pagani, come Ammiano Marcellino, riconoscevano l’importanza dei beni e onori terreni, onde questa sede primaria della cristianità era stata favorita e dalla venerazione dei fedeli e dall’autorità dei suoi vescovi.Assai presto ad essa mirarono gli ambiziosi per occuparla, e gli imperatori si argomentarono fino da allora a procacciarsi ingerenza nelle sue elezioni. Ma col progressivo svolgersi della vita ecclesiastica in generale, sempre più anche si svolgeva il Primato. Nel IV secolo in particolare, la lotta dell’arianesimo porse occasione ai Pontefici d’intervenire così in Occidente come in Oriente, con la coscienza dell’alta loro supremazia: e tale esercizio effettivo del potere centrale nel governo della Chiesa fece spiccare sempre più chiaramente lo stesso Primato».
Card. Giuseppe Hergenröther, "La vittoria sul paganesimo, la lotta alle eresie, l’ordine monastico" => https://bit.ly/3rE6jKk
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