Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 12 settembre 2022

Europride, a Belgrado migliaia di oppositori in strada

Viva il popolo serbo! Da noi indifferenza o, peggio, connivenza, tranne la reazione orante di qualche sparuto gruppo tradizionale.

Belgrado 11 settembre - Migliaia di persone hanno manifestato contro lo svolgimento nella capitale serba dell' Europride, il raduno paneuropeo della comunità Lgbtq+, il cui inizio è previsto per domani. Lo hanno osservato giornalisti dell'AFP.
La tensione è aumentata nelle ultime settimane in Serbia, dove gli organizzatori di Europride sono decisi a organizzare un corteo sabato prossimo al culmine di una settimana di eventi e festeggiamenti al via da domani, nonostante le autorità abbiano ventilato di volerne vietare lo svolgimento.
I manifestanti, tra cui molti religiosi della Chiesa ortodossa serba, hanno marciato attraverso il centro di Belgrado su iniziativa di gruppi tradizionalisti di estrema destra e religiosi. Al corteo hanno esposto icone, bandiere religiose e croci.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha annunciato a fine agosto che la parata sarebbe stata "rinviata o annullata", ha dichiarato ieri che la polizia annuncerà 96 ore prima dell'evento, vale a dire martedì, la decisione, qualunque essa sia. L'orientamento sembra comunque quello di non consentire il principale corteo dell'Europride. Vucic ha menzionato ragioni di "sicurezza", legate a un nuovo aumento delle tensioni in Kosovo ma anche ai problemi legati all'energia. (Fonte). 

Parlano alcune immagini (cliccare per ingrandire).

20 commenti:

Purtroppo ha detto...

E' questa l'onta gravissima nostra: l'indifferenza.

Anonimo ha detto...

Siamo sfiduciati,privi di forza,spiritualmente avviliti,demoralizzati, scoraggiati.

Dire sempre la verità ha detto...

In Italia migliaia di oppositori in strada all'Europride ce li scordiamo. Bisogna poi onorare la verità fino in fondo, senza paura: i Serbi sono Cristiani Ortodossi e non cattolici. Il cattolicesimo ha fallito completamente. L'ho già detto e lo ripeto. Per quanto dispiaccia, è così. Onore alla Serbia!

Chi vuol intendere ,intenda. ha detto...

Siamo regrediti, ripiegati su noi stessi, diventati incapaci di pensare, di meditare,di pregare veramente . Da cinquanta e passa anni,improvvisiamo. Dio, l'Eterno Padre,non ha improvvisato quello che ha fatto per l'uomo; Egli e' stato Provvido,Saggio,e tutto era/e' meno che "improvvisatore".

mic ha detto...

Anonimo 11:41
non tutti, non del tutto!
Purtroppo non c'è più la coralità...

Anonimo ha detto...

Forse fu sul libro 'La vita dell'arciprete Avvakum' scritta da lui stesso, Adelphi, che lessi la critica di intellettualizzazione nel Cattolicesimo Tridentino.

Altri biasimano il sentimentalismo misticheggiante del Cattolicesimo.

Altri ancora il suo materialismo.

Noi notiamo il suo erotismo, che forse è la somma di tutti i suoi peccati storici!!!

Forse!

Catholicus ha detto...

Il Cristianesimo per ora regge solo in Oriente, in Occidente è una debacle, vomplice e colpevole la Chiesa conciliare o, meglio, il clero ribelle e rivoluzionario che se ne è impossessato fin dal 1958, tramite Roncalli, Montini ed il diabolico CV II; dopo di loro è stata tutta strada in discesa, una deriva pazzesca, una folle corsa verso l' abisso, verso Portae Inferi, che ora sembra stia per arrivare a compimento. Ma Dio vede e provvede, e non mancherà di intervenire, di correre on aiuto del "piccolo resto"...

Pio ha detto...

Non si può dire che il cattolicesimo ha fallito, per la semplice ragione che NON può fallire.
Diverso è sostenere che la grande maggioranza dei cattolici è narcotizzata, diciamo pure in stato di "liquidazione controllata".
È il ben-avere occidentale, la sua opulenza materiale e il suo accecamento spirituale che conducono alla indifferenza di fronte alla decadenza dei costumi e dell'etica e a una religione all'acqua fresca a cui il Vaticano fa l'occhiolino.
Il Cattolico tradizionalista, integralista, IL CATTOLICO VERO è colui che vigila e non può fallire.

Anonimo ha detto...

Guardate su Wikipedia la mappa di dove sono riconosciuti o comunque ammessi i 'matrimoni' omofili. Sono tutti e solo paesi postcattolici e post protestanti. E' il sintomo di una putrefazione in atto. Transitoria?

Anonimo ha detto...

Non c'è niente da fare. Popoli forgiati dalle difficoltà, incluse le guerre (sdoganate da dottori della Chiesa), sono migliori dei flaccidi, decandenti e viziosi cresciuti nelle comodità.
Voglio essere serbo.

Anonimo ha detto...

Vero! In più aggiungerei che siamo troppo benestanti. Ci vorrebbero un pò di difficoltà come quelle che hanno vissuto i serbi per farci drizzare la schiena. Spero vivamente che i mesi (o anni), si povertà che abbiamo davanti a noi durino il più possibile e siano una miccia per molti.

12 settembre Nome di Maria ha detto...

O quisquis te intelligis in huius saeculi profluvio
magis inter procellas et tempestates fluctuare,
quam per terram ambulare
ne avertas oculos a fulgore huius sideris,
si non vis obrui procellis
Si insurgant venti tentationum,
si incurras scopulos tribulationum,
respice stellam, voca Mariam
Si iactaris superbiae undis
si ambitionis, si detractionis, si aemulationis
respice stellam, voca Mariam
Si iracundia, aut avaritia
aut carnis illecebra naviculam concusserint mentis,
respice stellam, voca Mariam
Si criminum immanitate turbatus,
conscientiae foeditate confusus,
iudicii horrore perterritus,
barathro incipias absorberi tristitiae
desperationis abysso
cogita Mariam
In periculis, in angustiis, in rebus dubiis
Mariam cogita, Mariam invoca.
Ipsam sequens non devias,
Ipsam rogans non desperas,
Ipsam cogitans, non erras
Ipsa tenente, non corruis,
Ipsa protegente, non metuis,
Ipsa duce, non fatigaris,
Ipsa propitia, pervenis.

Se insorgeranno i venti delle tentazioni
se incorrerai negli scogli delle tribulazioni
Guarda la stella invoca Maria
Se sarai sbattuto dalle onde della superbia,
E dell'ambizione, della detrazione, della rivalità aspra
Guarda la stella, invoca Maria
Tu che capisci come in questo scorrere del tempo
siamo come naufraghi sbattuti tra tempeste e marosi piuttosto che gente che cammina sulla terra solida, non distogliere lo sguardo da questa stella, se non vuoi essere travolto dalle tempeste
Se l'iracondia, o l'avarizia,
o il desiderio disordinato avranno sconquassato la navicella della tua mente,
Guarda la stella, invoca Maria
Se turbato dalla grandezza dei tuoi delitti
confuso dalla coscienza del tuo grande errore
atterrito dal terrore del giudizio divino
Incomincerai ad essere inghiottito nel baratro della tristezza
E nell'abisso della disperazione
Pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angustie, nelle cose dubbie
Pensa a Maria, invoca Maria.
Seguendo Lei, non sbagli strada
Pregando Lei, non sarai disperato
Pensando Lei, non cadi in errore
Se Lei ti tiene, non cadrai
Se Lei ti protegge, non avrai paura
Se Lei ti guida, non ti stancherai
Se Lei ti è propizia, giungerai alla meta

(SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE)

Anonimo ha detto...

ATTACCO EVIDENTE, FRONTALE E PERVASIVO

“L’attacco è frontale, e investe le radici stesse non tanto – o soltanto – della fede, ma della società”.

Gli esempi sono quelli di cui tanto si discute: “Penso alla questione del gender, della sacralità della vita.

Di fronte a questi attacchi è come se il mondo cattolico non dico che guardi da un’altra parte ma peggio: rischia di non accorgersi affatto della pervasività di questo attacco, non vedendo cose che normalmente si vedono a occhio nudo”

Monsignor Luigi Negri

Anonimo ha detto...

Finalmente l'invadenza Lgbtq incontra ostacoli, persino a New York.

https://www.tempi.it/lgbt-yeshiva-university/

Anonimo ha detto...

"Noi ebrei non scappiamo dalla destra, ma dall'islamizzazione". La lettera di uno scrittore scampato alla Shoah racconta perché la Svezia va a destra (no, non per quello che pensa Enrico Letta). "La sinagoga è una fortezza, non usciamo con la kippà, molti di noi emigrano". Una giornalista svedese racconta: "Le sparatorie sono diventate una parte normale della vita svedese e il sistema non può farcela. La polizia afferma che ora ci sono almeno 60 quartieri di immigrati sui quali hanno scarso controllo. 300 agenti sono rimasti feriti quando in primavera sono scoppiati massicci disordini in queste aree e il capo della polizia svedese ha avvertito di una ‘brutalità che non abbiamo mai visto prima’. Poi c'è la cosiddetta ‘oppressione dell'onore’, un barbaro sistema ombra che ora fa parte della vita svedese. Uno studio parla di 240.000 bambini e giovani che vivono secondo ‘norme familiari legate all'onore’. Eppure, fino a pochi anni fa, era tabù affermare l'ovvio: che la Svezia ha accolto più migranti di quanti ne sarebbe stata in grado di integrare". E ora anche l'ex leader dei Verdi svedesi si chiede: "Non è che diventeremo un califfato?"

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https://meotti.substack.com/p/noi-ebrei-non-scappiamo-dalla-destra

Anonimo ha detto...

BELGRADO ADESSO.
Città in stato d'assedio e scontri. L'ideologia genderista non passa all'est e non fa che scavare un solco profondo tra due parti del mondo.
L'Occidente vuole stuprare l'anima dei popoli slavo-ortodossi e di tutto il mondo che non accetta le sue ideologie. Non lamentiamoci se tali atti scateneranno l'inferno.

Anonimo ha detto...

"Il piano del Grande Reset rappresenta il culmine del liberalismo come ideologia che libera l'individuo da ogni forma di identità collettiva. È iniziato con il desiderio di liberarsi dalla Chiesa (cattolica), dalle tradizionali successioni dinastiche, dopo le nazioni e gli Stati, dopo il genere (la famosa politica di genere) e infine dall'umanità, perché essere umano è anche un'identità collettiva a. Da qui l'ultima fase: la transizione verso il transumanesimo, la fusione di esseri umani con macchine, la migrazione totale verso il ciberspazio e il trasferimento del controllo verso reti neurali e intelligenza artificiale. Stiamo vivendo ora la fase finale del liberalismo che è diventato mondializzato. È il globalismo e un mondo unipolare. Ma questo è iniziato con l'inizio della Nuova Era, con il capitalismo e il rifiuto della società tradizionale. Il Grande Reset è la fine di un lungo viaggio verso l'autodistruzione dell'umanità". - Alessandro Dugin

Da Fb ha detto...

IL PROF CHE FA PROPAGANDA LGBT IN PRIMA MEDIA ...MA HA SBAGLIATO ALUNNI (E SOPRATTUTTO GENITORI)!

È successo in questi giorni al figlio di un mio amico e mi sento di raccontarlo.
Un prof entra in una PRIMA MEDIA (praticamente dei pulcini) e comincia a parlare di gender e simili (ma che c'entra?).
Tra le chicche inflitte agli alunni:
- in Russia se sei omosessuale ti arrestano (l'ha fatta molto fuori dal vaso ...non sapeva che la moglie del mio amico e madre del bambino è figlia di un carrista sovietico!);
- non devono essere i genitori a DECIDERE il sesso DEI PROPRI FIGLI!!!!!!!!!!!!!!!

Il mio amico mi ha chiamato: era un pò nervoso e forse intenzionato a farsi giustizia in maniera sommaria. Lo comprendo ma ...è vero anche che dobbiamo essere evangelicamente "furbi come serpenti".
LO AIUTERÒ A SCRIVERE UNA LETTERA ALLA PRESIDE: è la cosa che mette più paura agli insegnanti! In questo schifo di scuola, dove i docenti sono ormai dei commessi, bisogna imparare ad usare quest'arma.

Ecco: cronache di RESISTENZA CONTRO LE TENEBRE, nella nostra piccola trincea quotidiana.

Anonimo ha detto...

Altre immagini da BELGRADO.
USA, UE e lobby occidentali volevano mettere la bandierina arcobaleno sulla Serbia. Il popolo reagisce.
P.s.
Dai partecipanti al pride - protetti da centinaia di guardie- partono cori a favore del Kosovo e dell'Ucraina: una vera provocazione fine a se stessa.

Anonimo ha detto...

L' EUROPRIDE OMOSESSUALISTA IN SERBIA CAUSA SCONTRI ISTITUZIONALI E LA PREMIER (LESBICA) FINISCE SOTTO ACCUSA
***
La premier serba Ana Brnabić, scavalcando il presidente Aleksandar Vučić e contraddicendo il ministro della Difesa, ha autorizzato all'ultimo momento l'EuroPride di Belgrado, dopo che nelle settimane scorse era stato sospeso.
La sconsiderata scelta della premier ha causato un bilancio drammatico: decine di feriti e molti arresti sono avvenuti per gli scontri tra manifestanti anti-Pride e Polizia.
Il centro di Belgrado, capitale della Serbia, è stato animato da scontri violentissimi e fiamme.
Ana Brnabić ha ceduto alla pressioni delle Ong, delle ambasciate e dei parlamentari stranieri, generando una spaccatura nel governo e gravi problemi di ordine pubblico. Forse questo è stato il suo ultimo atto politico alla guida della Serbia.
Prima donna lesbica dichiarata a ricevere un incarico governativo in Serbia, nel maggio 2017 il Gej strejt alijansa (Gay Straight Alliance) le ha conferito il premio Duga (letteralmente Arcobaleno). Nel 2017 la Brnabić è diventata la prima responsabile del governo di un Paese dei Balcani a partecipare a una manifestazione di orgoglio omosessuale quando ha partecipato al Gay Pride di Belgrado. A seguito dell'elezione di Aleksandar Vučić come presidente della Serbia il 31 maggio 2017, nel mese di giugno è stata da lui proposta al Parlamento per l'incarico di prima ministra. Il suo governo ha ottenuto la fiducia il 29 giugno 2017 da una maggioranza di 157 membri su 250 dell'Assemblea nazionale della Serbia.