Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 23 settembre 2022

Bergoglio reitera gli strali contro i tradizionalisti "nostalgici"

Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes, sui Responsa e Desiderio desideravi.
Lo scorso 17 settembre, nell'Udienza ai giovani cresimandi partecipanti al Pellegrinaggio delle Diocesi di Alessandria e di Spoleto (qui) Bergoglio ha dato un'altra stoccata, l'ennesima, ai fedeli tradizionali: 
"Da allora, è cambiato lo stile del governo della Chiesa e sarebbe un errore anacronistico valutare certe opere di San Pio V con la mentalità di oggi. Così pure dobbiamo fare attenzione a non ridurlo a un ricordo nostalgico, a una memoria imbalsamata, ma coglierne l’insegnamento e la testimonianza. [...] San Pio V si è occupato di riformare la Liturgia della Chiesa, e dopo quattro secoli il Concilio Vaticano II ha attuato un’ulteriore riforma per meglio aderire alle esigenze del mondo di oggi. In questi anni si è molto parlato di Liturgia, soprattutto delle sue forme esteriori ".  
Il discorso è lungo e complesso e l'abbiamo approfondito a iosa. I decenni che hanno segnato l'applicazione del cambiamento di stile, sotto la veste del famoso aggiornamento di Giovanni XXIII che sotto Francesco ha rivelato il suo vero volto di rivoluzione, vedono pesantemente intaccata anche la sostanza. La Liturgia, culmine e fonte della Fede, non ne è rimasta estranea.
E ora anche davanti ai cresimandi di Alessandria, ai quali dovrebbe parlare di Cristo Signore, il Papa spara a zero sulla liturgia antica che essi non conoscono se non attraverso il  suo discorso distorto e strumentale che riaccende la lotta liturgica di vecchi ideologizzati che stanno distruggendo la Chiesa.
Un passaggio significativo: 
"San Pio V si è occupato di riformare la Liturgia della Chiesa, e dopo quattro secoli il Concilio Vaticano II ha attuato un’ulteriore riforma per meglio aderire alle esigenze del mondo di oggi. In questi anni si è molto parlato di Liturgia, soprattutto delle sue forme esteriori. Ma l’impegno maggiore va posto affinché la celebrazione eucaristica diventi effettivamente la fonte della vita della comunità." San Pio V: "e avendo inoltre consultato gli scritti di antichi e provati autori, che ci hanno lasciato memorie sul sacro ordinamento dei medesimi riti, hanno infine restituito il Messale stesso nella sua antica forma secondo la norma e il rito dei santi Padri." 
Come può Bergoglio fare a quei ragazzi un simile paragone tra la 'riforma' di san Pio V e la riforma della nuova messa?  Alcune delle applicazioni spurie sono riscontrabili qui.
Nella Bolla Quo Primum Tempore del 1570, san Pio V non ha riformato nulla, non ha fatto altro che restituire l'antica forma al messale, mentre la nuova messa del 1969, essa sì è una riforma, posto che non è altro che una costruzione ex novo, con alcuni pezzi dell'edificio antico (come riconobbe Ratzinger), in cui si fa un miscuglio modernista di cattolicesimo, protestantesimo (cena in luogo del Sacrificio) e cabala (la berakah ebraica al posto dell'offertorio qui). Dove la "norma e il rito dei santi Padri" non è altro che archeologismo liturgico già condannato da Pio XII nella Mediator Dei. Inoltre la celebrazione eucaristica, prima che fonte della vita della comunità è il culto dovuto al Padre così come ce lo ha consegnato il Figlio, che ne è l'unico sacerdote, dal quale discende la funzione del sacerdozio ordinato, guida della comunità.
Questioni tutte già ampiamente sviluppate nei molti articoli di cui all'indice segnalato in apertura.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci si poteva aspettare niente di diverso da colui che ha approvato l'eretica "Amoris laetitia" e che è a favore delle unioni civili per i sodomiti e a favore della SACRILEGA Comunione ai politici abortisti.
Invece di lanciare patetici strali contro una Messa che NON HA IL POTERE DI ABROGARE perché non condanna le nuove "benedizioni" della chiesa belga?
La "teologia" bergogliana è tutta qui: "inseguiamo il mondo e vincoliamo i fedeli a ciò che il mondo propone".
Quindi colui che viene ritenuto il vicario di Cristo si comporta da vicario del principe di questo mondo: nessuna meravigli se aprirà anche alla contraccezione e alla fecondazione assistita.
Nessuna meraviglia se ha sperticatamente elogiato la Bonino per ben due volte.
Nessuna meraviglia se non si è mai opposto all'eutanasia dei bambini approvata in Belgio sotto il suo "pontificato" (i "ponti" costruiti da lui dove conducono)?
Nessuna meraviglia se non avrà nulla da ridire se in Spagna verrà sdoganata la pedofilia (dai 12 anni in su).

Anonimo ha detto...

Dobbiamo prendere atto che la chiesa cviiista si è schierata con il mondo, evidentemente con un patto scellerato che risale a chissà chi, a chissà quando. Dalla Chiesa hanno estratto il Corpo e si sono infilati nel guscio, mascherandosi da corpi. Come lumaca bollita.

Anonimo ha detto...

Dobbiamo prendere atto che la chiesa cviiista si è schierata con il mondo, evidentemente con un patto scellerato che risale a chissà chi, a chissà quando. Dalla Chiesa hanno estratto il Corpo e si sono infilati nel guscio, mascherandosi da corpi. Come lumaca bollita.

Anonimo ha detto...

Levavi oculos meos ad montem unde veniet auxilium mihi

23 settembre San Pio da Pietrelcina ha detto...

Frasi di SAN PIO DA PIETRELCINA

Noi siamo facili a chiedere, ma non a ringraziare.

Se lo stare in piedi dipendesse da noi, non vi resteremmo un solo istante.

Chi non medita è come colui che non si specchia mai.

Il “perché” ha rovinato il mondo.

Noi desideriamo alcune volte di essere buoni angeli e trascuriamo di essere buoni uomini.

Il miglior conforto è quello che viene dalla preghiera.

Se il demonio fa strepito è ottimo segno. Ciò che atterrisce è la sua pace.

La carità è il metro con il quale il Signore ci giudicherà tutti.

Se vorrete trovarmi, andate davanti a Gesù sacramentato. Li mi troverete!

Siamo devoti alla Madonna e saremo sempre salvi da ogni pericolo.

Anonimo ha detto...


"Il discorso è lungo e complesso e l'abbiamo approfondito a iosa…"

Vous avez encore la patience d'"approfondir" les sottises pachamamesques ! Bon courage ! Et grand bien vous fasse !

Angheran70 ha detto...

«Torniamo al gusto del pane - Per una Chiesa eucaristica e sinodale»

"Verrà realizzata una forma di pane da 12 kg che sarà posta sull’altare"

Il congresso enogastronomico di Matera?

A Matera è tutto pronto per l'arrivo del Papa: «Francesco scriverà una data storica»"


Poi dici che viene giù tutto..Signore , Pietà

Vas spirituale, donaci l'ardore necessario per riaccendere l'amore in coloro che hanno dimenticato il Suo Amore. ha detto...

Lettera / Comunione sulla lingua. Diritto negato, anche a Lanciano

Al fondo del santuario, l’altare maggiore presenta l’ostensorio con il Corpo e il Sangue di Cristo dello straordinario miracolo, osservabile perfettamente anche dal retro, ma sul posto non si trovano che dei cubi di legno, a mo’ di sgabelli, senza alcuna possibilità di inginocchiarsi se non sul pavimento. E dire che di spazio ce n’è in abbondanza!
Sconsigliata e disincentivata l’adorazione, se non proibita. Rispetto per la Presenza Reale? In via di rottamazione. E tutto ciò nella diocesi retta da uno dei teologi più ascoltati e celebrati, persino nel luogo stesso di uno straordinario miracolo eucaristico.
Aurelio Brenna

https://www.aldomariavalli.it/2022/09/23/lettera-comunione-sulla-lingua-diritto-negato-anche-a-lanciano/

Anonimo ha detto...

Trovati intatti Crocifisso e Santissimo Sacramento
https://www.youtube.com/watch?v=Nbhn11Pwl9Y

Cooperatores Veritatis
Camerun: “Quello che è successo è abominevole”, racconta il Vescovo di Mamfé, Mons. Aloysius Fondong, visitando la chiesa bruciata durante l'attacco dove sono state rapite 9 persone. MA C'E SEMPRE UN MIRACOLO.... Questo video del Santissimo Sacramento e il Crocefisso intatto, mostra come l'amore di Dio trionfa su tutto! PREGHIAMO E RIPARIAMO...
ACS Italia-Aiuto alla Chiesa che Soffre - https://acs-italia.org

mic ha detto...

Caro amico 09:14

Credevo fosse ben chiaro che per conto nostro abbiamo approfondito abbastanza e da tempo. Se continuiamo a farlo con costanza e pazienza da queste pagine è per chi ci legge solo ora e per quanti non hanno ancora avuto occasione di orientarsi nella terribile confusione che impera!

Anonimo ha detto...


Papa Francesco continua a falsare i fatti, a proposito del Messale Romano di san Pio V.

Quel papa non ha riformato assolutamente niente.

"Ebbene, non esiste in senso stretto una Messa Tridentina per il fatto che non è mai stato promulgato un nuovo Ordo Missae in seguito al Concilio di Trento. Il Messale che san Pio V fece approntare non fu in realtà nient'altro che il Messale della Curia, in uso a Roma da molti secoli e che i Francescani avevano già introdotto in gran parte dell'Occidente: un Messale tuttavia che non era mai stato imposto universalmente in modo unilaterale. Le modifiche apportate da san Pio V al Messaale della Curia si rivelano talmente modeste da poter essere scorte soltanto dallo specialista.
[...] Fino a Paolo VI i Papi non hanno mai apportato alcun cambiamento all'Ordo Missae, mentre dal Concilio di Trento in poi hanno cominciato a introdurre in maggior misura, per nuove festività, anche nuovi Propri. Da tali novità però la Messa "Tridentina" non è mai stata abrogata (esattamente come le aggiunte al Codice Civile, p.e., non abrogano qusto come tale).
Noi parliamo dunque piuttosto di Ritus Romanus e lo contrapponiamo al Ritus modernus. Come abbiamo mostrato il Rito Romano risale, in parte considerevole, almeno al IV secolo. Il Canone della Messa, salvo piccole modifiche attuate sotto san Gregorio Magno (590-604), già sotto Gelasio I (492-496) risultava nella forma che ha conservato fino ai nostri giorni. L'unico punto su cui tutti i papi, dal sec. V in poi, hanno sempre insistito è stata l'estensione alla Chiesa universale di questo Canone Romano, sempre ribadendo che esso risale all'Apostolo Pietro. Nella composizione di altre parti dell'Ordo Missae, così come nella scelta dei Propri delle Messe, essi hanno rispettato le usanze le usanze delle Chiese locali..." (Klaus Gamber, La riforma della liturgia romana. Cenni storici. Problematica, Suppl, al n. 53-54 di Una Voce, giugno-dic. 1980, pp. 19-20).
Un equivoco su cui speculano i neomodernisti deriva dal termine "Messa di rito tridentino", usato per tanto tempo. Un errore, chiarisce mons. Gamber, dal momento che, come ha dimostrato, non esiste un "rito tridentino". Il rito codificato su ordine del Concilio di Trento era il rito romano antico in uso da secoli da parte della Curia ed esteso in gran parte della Cattolicità dai francescani. Nel renderlo obbligatorio, san Pio V lasciò in vita i riti che dimostrassero anche solo 200 anni di antichità, come p.e. l'ambrosiano (Gamber, ivi, pp. 20-22). I neomodernisti barano anche nel rappresentare innocue introduzioni di nuovi Propri per la festa di qualche Santo come riforma del rito.
Questi i fatti. Papa Francesco li rappresenta in modo distorto, cercando di insinuare l'idea che san Pio V ha riformato il rito del tempo, come se avesse stabilito un precedente tale da giustificare la riforma di Paolo VI. Sono falsità dalle quali abbiamo il dovere di difenderci e continueremo a farlo sin che ne avremo la forza, a Dio piacendo.
PP

Anonimo ha detto...

IMHO sono solo sonori ceffoni in piena faccia al f-autore del SP, purtroppo per lui (JMB) ancora vivente e disturbante a tal punto che l'odio contro la Messa in latino è divenuto ossessivo/compulsivo e, per favore, chiamatelo col suo vero titolo, Vescovo di Roma, è l'unico che ha lasciato per sé nell'annuario pontificio........

Anonimo ha detto...


Il faut lire, dans les "Mémoires" (Ed. du Cerf, 2014) du père Louis Bouyer (1913-2004), le chapitre XII, "Autour d'un concile", les pages concernant l'invention de la nouvelle liturgie destinée à remplacer le rite millénaire de l'Église.

Bouyer sait de quoi il parle, ayant été nommé par Paul VI membre du "Consilium pour la réforme des livres liturgiques" (dont il finira par démissionner).

Je ne cite qu'un exemple, entre beaucoup d'autres, des aberrations de cette réforme, p. 199 :

« On aura une idée des conditions déplorables dans lesquelles cette réforme à la sauvette fut expédiée, quand j'aurai dit comment se trouva ficelée la seconde prière eucharistique. Entre des fanatiques archéologisant à tort et à travers, qui auraient voulu bannir de la prière eucharistique le "Sanctus" et les intercessions, en prenant telle quelle l'eucharistie d'Hippolyte, et d'autres, qui se fichaient pas mal de sa prétendue "tradition apostolique", mais qui voulaient seulement ume messe bâclée, dom Botte et moi nous fûmes chargés de rapetasser son texte, de manière à y introduire ces éléments, certainement plus anciens, pour le lendemain !
« Par chance je découvris, dans un écrit sinon d'Hippolyte lui-même, assurément dans son style, une heureuse formule sur le Saint-Esprit qui pouvait faire une transition, du type "Vere Sanctus" vers la brève épiclèse. […] Mais je ne puis relire cette invraisembleble composition sans repenser à la terrasse du bistrot du Transtevere où nous dûme fignoler notre pensum, pour être en mesure de nous présenter avec lui à la Porte de Bronze à l'heure fixée par nos régents ! »

Tout ceci est absolument scandaleux, et il n'y a qu'un âne comme Bergoglio (sans doute le pape le plus ignorant et le plus nul de toute l'histoire de l'Église) pour estimer qu'une réforme produite dans ces conditions surpasse la liturgie millénaire de l'Église et doit être imposée A TOUT PRIX.

E.P. ha detto...

Capisco l'accanimento gesuitico (cioè peggio che ideologico) contro i cosiddetti "tradizionalisti", ma il Bergoglio non si rende conto che ogni sua invettiva è un assist a chi comincia a pendere verso la Tradizione?

La pletora di vescovoni modernisti tanto in auge tra la metà degli anni '80 e i primissimi anni '10 aveva ancora la scaltrezza di tacere quando non conveniva creare pericolosi martiri, e di fare qualche esternazione-contentino su temi non impegnativi (come la morale, all'epoca) quando conveniva passare per "modernisti moderati".

La furia bergogliona - piuttosto ben imitata dai vescovoni odierni -, sembra testimoniare più la crescente coscienza della sconfitta che l'arroganza di poter far dimenticare la Tradizione a furia di denigrarla e di proibirla. La religione vaticansecondista comincia a percepire di essere un relitto del passato, un rudere che non appassionerà nessun archeologo.

Anonimo ha detto...

Visione di Leone XIII (Papa dal 1878 al 1903) quando istituì la preghiera a San Michele Arcangelo

«Ecco la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, saturata di amarezza e abbeverata di veleno da nemici molto astuti; essi hanno posato le loro empie mani su tutto ciò che c’è di più sacro. Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso»

Anonimo ha detto...


Il nostro amico commentatore francese dovrebbe usare un linguaggio più moderato.
G.