Leggo su MiL le "paure" di don Brendan Hoban, una delle voci più influenti del sinodo in Irlanda (recentemente rilanciato da Catholic Arena). Si commenta da sé.
«A proposito dei giovani preti, una delle difficoltà che abbiamo è il numero basso di vocazioni, un’altra difficoltà è che le vocazioni che stiamo avendo… sono come i preti della mia parrocchia degli anni ’40 e ’50: sono “tradizionali”, vogliono vestire in nero, vogliono indossare la tonaca, desiderano parlare del peccato alla gente, vogliono la messa in latino, indossare i paramenti e tutta questa specie di cose, come si faceva 40, 60, 70 anni fa. Perciò, non ripongo alcuna speranza nei giovani preti. Preferirei che non li avessimo se l’andazzo è questo, poiché le persone non sanno che farsene»
«A proposito dei giovani preti, una delle difficoltà che abbiamo è il numero basso di vocazioni, un’altra difficoltà è che le vocazioni che stiamo avendo… sono come i preti della mia parrocchia degli anni ’40 e ’50: sono “tradizionali”, vogliono vestire in nero, vogliono indossare la tonaca, desiderano parlare del peccato alla gente, vogliono la messa in latino, indossare i paramenti e tutta questa specie di cose, come si faceva 40, 60, 70 anni fa. Perciò, non ripongo alcuna speranza nei giovani preti. Preferirei che non li avessimo se l’andazzo è questo, poiché le persone non sanno che farsene»
14 commenti:
Diciamo che è un 'vescovo' per modo dire.
Tout est dit ! Saint Marcel Lefebvre, priez pour que ces prêtres traditionalistes, dans la FSSPX et hors de la FSSPX, se multiplient, en Irlande et partout, et nous débarrassent de ce clergé vendu au monde, traître à sa mission et complètement stérile…
In fondo, sembra volere il sacerdozio dei laici al luogo del sacerdozio ordinato.
Grazie a Dio questo don Hoban appartiene ad una generazione che sta passando.
È triste che questo vescovo non si renda conto di aver sbagliato strada.
La sua, come quella di tanti altri sacerdoti e vescovi modernisti, non è una vocazione ma un mestiere.
La talare "fa" il monaco.
Guido Villa
In Svizzera, a Effrikon, Diocesi di Coira, la signora Monika Schmid (nelle immagini, con il grembiulino verde pallido) "concelebra" una pseudo-messa pronunciando le parole della pseudo-consacrazione.
Le immagini vengono pubblicate dal portale ufficiale della "Chiesa cattolica" (virgolette d'obbligo) svizzera, kath.ch, con un tono di soddisfazione.
Non è una sorpresa che il vescovo emerito di Coira, mons. Vitus Huonder, sia andato a vivere i suoi ultimi anni in un pensionato della Fraternità San Pio X. Evidentemente vuole morire cattolico, cosa che fuori non è possibile.
Non illudetevi e non dite: "questo è un caso limite".
No, così hanno iniziato, proprio in quelle contrade, verso la fine degli anni sessanta con la Comunione sulla mano.
Sappiamo come è andata a finire.
Finirà così anche adesso. Aspettate i risultati del cosiddetto "Sinodo sulla sinodalità" e vedrete.
Molti di voi penseranno certo che esagero... Ho pietà di voi che non ci credete. La caduta dall'albero sarà molto più rovinosa.
L'unica soluzione è la Santa Messa tridentina, quello è l'unico posto dove troverete sempre l'Eucaristia. Perché quella È la Santa Messa.
Tra cinque anni - a esagerare -- questo spettacolo di Effrikon sarà godibile in tutte le parrocchie.
Io temo chi giudica le persone dai vestiti, preti compresi.
Almeno non si agghinda con ponpon, fiocchi e medaglie.
Costui non ragiona. Se sono queste menti eminenti del Sinodo siamo apposto.
Castellaz Giovanni
Questo vescovo sinodale irlandese dice a chiare lettere ciò che molti altri vescovi "più moderati" sottintendono.
Cercano operai Novus Ordo per la messe [vedi]: gli stessi che fanno una processione "per chiedere vocazioni" sono gli stessi che sopprimono le vocazioni con le caratteristiche indicate da monsignor Brendan.
LET'S GO BRENDAN!
Ah, rettifico, non è Vescovo o Monsignore, è solo Sinodale.
EquesFidus
Povero don Brendan che brutti anni sta vivendo, semprebcon la paura dei crociati .....alle porte.
A che cosa servirebbero una "chiesa" e dei preti che non parlano del peccato?
Il discorso di don Hoban è incompatibile con la fede cattolica: è un discorso da ateo o da deista o da persona che crede che tutti si salvino, indipendentemente da come vivono.
È dei preti traditori e scandalizzatori come lui che non c'è alcun bisogno!
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