Fin qui mi sono astenuta. L'estro incisivo di Veneziani mi sembra il modo migliore di parlarne tra i peana infiniti e stucchevoli delle tv nazionali e le pesanti stroncature sui social.
God save the King, Dio salvi il Re. Senza farci caso stiamo seguendo da giorni in mondovisione la rappresentazione civile e regale di cosa vuol dire Dio, patria e famiglia on the road, su strada. La morte della Regina Elisabetta, il lutto e l’ascesa di Re Carlo III, i solenni richiami alla religione, alla tradizione, all’amor patrio e alla famiglia, l’alternarsi di luoghi sacri e luoghi civili, tra i riti nella Cattedrale di Saint Paul e a Buckingam Palace, l’invocazione shakespeariana della schiere degli angeli che accompagnino il riposo della Regina, l’insistenza commossa sulla sua “devozione” e sulla “dedizione” e la promessa di proseguire nel suo solco di suo figlio Carlo, ora Capo della Chiesa Anglicana, l’inno cantato dal popolo che invoca la benedizione divina sul re, cosa sono se non espressioni coerenti e coreografiche di una visione del mondo imperniata su Dio, patria e famiglia e sulla continuità della tradizione? Certo, non solo quello, anche libertà, costituzione, progresso, rispetto dei popoli, ma quei valori alla fine trovano la loro più alta legittimazione in quei principi.
Cambiamo scena e torniamo da noi, in campagna elettorale. Le nostre allegre comari di Windsor che seguono commosse i riti britannici e l’avvicendarsi sul trono della Famiglia Reale, e restano ammirate a sentire la gente che intona Dio salvi il Re, e s’innamorano dei patriottismi altrui, sono le stesse che fino a ieri hanno insultato, vilipeso, irriso chiunque dica di volersi richiamare ai principi di Dio, patria e famiglia. Il “la” lo aveva dato la giovane direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, che in polemica con Monica Cirinnà che aveva defecato sui tre principi, ha invece rivendicato Dio, patria e famiglia come guida della sua vita. Apriti cielo. E’ ripartita la caccia contro i bigotti repressi guerrafondai e omofobi che si raccolgono intorno a Giorgia Meloni, sostenendo in coro che quello è uno slogan di chiara marca fascista. Tanti hanno gettato i loro escrementi su quei principi e sui loro sostenitori, stabilendo un legame diretto con il fascismo. In modo aperto o allusivo, si sono schierati in tanti: da Bergoglio alla solita Cirinnà, da Enrico Letta alla pornostar Valentina Nappi, dal priore Enzo Bianchi a Emma Bonino (in verità la critica più composta è stata della Bonino; la più scomposta e intollerante quella del monaco).
Per cominciare, Dio, patria e famiglia non è uno slogan, tantomeno uno slogan elettorale, non sporchiamolo gettandolo tra bollette del gas e scostamenti di bilancio. In secondo luogo, non l’ha inventato il fascismo; sarebbe facile ritrovare precedenti, da Mazzini in giù, ma non è nemmeno quello. Dio, patria e famiglia sono i principi basilari su cui è fondata la civiltà. Calandosi nella storia hanno espresso esempi meravigliosi e beceri, altissimi testimoni e martiri e infami persecutori e impostori in suo nome, ma quei principi (non slogan ma principi) sono alla base di ogni civiltà. Naturalmente vanno tradotti nelle forme e nei linguaggi del tempo, ma sono il filo d’Arianna per non smarrirsi nella notte.
Nella loro traduzione politica sono il manifesto di ogni movimento che si ispiri alla Tradizione, che abbia a cuore la civiltà e che nella lotta politica si definisca conservatore. Certo, si può essere conservatori senza essere credenti, conservatori pragmatici, perfino atlantisti. Ma il fondamento di una visione conservatrice passa da quei principi. Che poi non vuol dire attestarsi nella rigida difesa di un passato, una visione teocratica, patriarcale e sciovinista. Ma essere consapevoli che ogni comunità sorge intorno a una visione spirituale, aperta al sacro, al rito e al divino; a un legame sociale e territoriale condiviso, che costituisce l’essenza dell’amor patrio; e a un legame originario con la famiglia, padri, madri, figli, fratelli. Poi nella vita degli uomini ci sono mille contraddizioni e chi dice di credere in quei principi magari su strada poi li tradisce. Ma bisogna fare i conti con l’imperfezione umana e i tradimenti della storia e della vita.
Superando gli anatemi, due obiezioni mi sono apparse più ragionevoli. Una è che singolarmente Dio, patria e famiglia possono pure starci ma insieme si crea un’inquietante armatura. E se fosse vero esattamente il contrario? Tutte le società intorno a un solo valore diventano fanatiche: se Dio è tutto in terra, le società si fanno integraliste, clericali e teocratiche; se la Patria è tutto, si degenera nell’etno-nazionalismo fino al dispotismo militare; se la Famiglia viene sopra ogni cosa degrada in familismo egoistico e mafioso. Invece, i tre principi insieme si temperano a vicenda, sono proiezioni e protezioni della vita personale e sociale, in cui ognuno ripara dall’eccedenza dell’altro. Senza di loro prevalgono l’Egoismo, il Profitto, gli Istinti.
L’altra obiezione è che sono legami soffocanti della libertà individuale. In realtà abbiamo bisogno di legami e di libertà e non possiamo rinunciare agli uni nel nome dell’altra né viceversa. I legami non sono poi catene, schiavitù: già Aristotele spiegava che gli schiavi non hanno legami ma sono spostabili, fluttuanti, intercambiabili, si possono utilizzare dappertutto e in diversi modi, ridotti a utensili, a cose. L’uomo libero invece ha legami e obblighi; noblesse oblige, si diceva, il rango comporta più obblighi. I legami sono il segno di una vita ricca di rapporti umani, di diritti e doveri reciproci, di affetti, premure e fedeltà. I legami accrescono la vita, sono inclusivi. La loro negazione è male, schiavitù, totale dipendenza.
L’unica vera obiezione è la loro difficile traduzione nel nostro presente, il rischio di restare solo retorica o finzione, accontentandosi di surrogati. Ma i rischi non sono un buon motivo per revocare o cancellare principi fondatori, e tantomeno per deriderli e calpestarli. Rispetto anche da chi non vi si riconosce. Dio salvi la patria, la famiglia e la decenza.
40 commenti:
Carlo...Camilla...Meghan...Harry...difficoltà della famiglia made in uk, Dio e Patria ai confini per tener lontane le tempeste per un po' ancora, affinché la Regina possa salpare in santa pace.
Magnifique analyse !
Adesso arriva il taglio obbligatorio dell'energia elettrica. Le analisi contano ben poco. La realtà è che il great reset procede a meraviglia e che il parto del nuovo ordine mondiale seguirà all'annientamento della Russia. A quanto pare, Dio riserva anche questa volta la vittoria alla parte sbagliata.
Anni fa Carlo disse che avrebbe voluto essere un tampax, forse voce dal sen fuggita, sicuramente il povero Carlo si era fermato alla location del tampax, senza pensare alla funzione del tampax, che è quella di assorbire alla fonte il sangue della donna carico di cellule morte in modo che non goccioli fuori alla luce del sole. Ora vien fatto di chiedersi se il desiderio di Carlo sia stato esaudito, da potenze a lui note, vuoi per la location vuoi per la funzione.
Anni fa Carlo disse che avrebbe voluto essere un tampax, forse voce dal sen fuggita, sicuramente il povero Carlo si era fermato alla location del tampax, senza pensare alla funzione del tampax, che è quella di assorbire alla fonte il sangue della donna carico di cellule morte in modo che non goccioli fuori alla luce del sole. Ora vien fatto di chiedersi se il desiderio di Carlo sia stato esaudito, da potenze a lui note, vuoi per la location vuoi per la funzione.
Non so, tu non hai mai detto una stupidata in vita tua?
Forse non ti è chiaro cosa voglia dire avere sempre la stampa che ti respira sul collo appena ti muovi.
Bello fare i duri e puri nascosti dietro l’anonimato di un blog su internet.
Purtroppo la triade Dio, patria, famiglia, nel dopoguerra e' stata vista come un relitto del periodo fascista e quindi i benpensanti hanno fatto tutto il possibile affinche' venisse dimenticata.
Solo che come afferma Veneziani la triade viene da piu' lontano e Mussolini si e' limitato a copiarla.
Veneziani afferma che ci si puo' rifare a Mazzini. Solo che il Mazzini che ci viene presentato nei libri di storia forse e" solo un' immagine sbiadita del Mazzini autentico.
Personalmente ho trovato che l'ultimo zar di Russia, Nicola II, credeva in queste tre parole. Non dimentichiamoci che la coppia imperiale Russa era legata alla monarchia inglese, essendo entrambi nipoti della regina Vittoria. E non dimentichiamoci che la regina Elena, la moglie di Vittorio Emanuele III, era figlia del sovrano del Montenegro, ed era stata educata a san Pietroburgo al collegio smolny , dove venivano educate le giovani nobili russe. E frequentava la corte imperiale russa.
Oggigiorno siamo al tentativo di far accettare come cose normali delle evidentissime, ovvie, lapalissiane anormalita'
Luciana Littizzetto ha detto che "è normale avere due mamme"!!!!
Solo una persona molto cattiva o una scema può dire una cosa simile
Questa affermazione è simbolica dell'ultraipocrita, folle, sconcertante tempo attuale in cui si cerca di spacciare come ovviamente vere e giuste le cose più ovviamente false e malvagie
Si è arrivati a questo
La realtà viene negata totalmente, con una disonesta' diabolica, per far accettare dalla società i desideri più perversi.
C'e' un muro difronte a te, tutti lo vedono, anche tu lo vedi e ciò nonostante tu dici che non c'e'!!! o sei un gran falsone o hai gravi problemi mentali!!
(Sull'aborto è la stessa cosa: si fa finta che nel grembo materno non ci sia un altro essere umano vivo che sta crescendo, cioè si nega l'evidenza, per far prevalere i propri desideri )
“Per liquidare i popoli si comincia privandoli della loro memoria. Distruggendo i loro libri, la cultura, la storia. E qualcuno scrive altri libri, vi dà altra cultura, inventa altra storia, dopo questo, la gente comincia a dimenticare lentamente quello che sono e quelli che furono.E il mondo che ti circonda dimentica ancora piu` rapidamente”.
Milan Kundera
Concordo con quello che scrive riguardo all'Imperatore Nicola II, alla Famiglia Imperiale Russa, che la Russia venera come Santi (in famiglia li veneriamo come tali dal tempo della canonizzazione effettuata a Jordanville dalla Chiesa Russa Ortodossa in Esilio) e alla Regina Elena. Su Nicola II le segnalo il sito di Paul Gilbert, utile a tutti gli appassionati di Storia (si chiama Nicholas II). P. Gilbert ha edito o riedito opere in lingua inglese introvabili sulla Russia Imperiale (si possono acquistare su Amazon).
Grsxie. Segnalo anche il sito AlexanderPalace , molto simile.
@ A. h. 09.31
Littizzetto non è scema e neanche cattiva, è strapagata per dire e fare certe cose, come il suo degno compare, anche lui strapagatissimo, non accendete la tv, se lo facciamo tutti, forse cambiano un po' di cose.......
Seguo sempre con grande piacere ed interesse gli articoli di Veneziani, persona di grande intelligenza, cultura e acume.
Anche questa analisi offre spunti preziosi ma, tuttavia, da cattolico, non condivido tutto acriticamente.
Ci sono dei passaggi che non credo si possano accettare senza se e senza ma.
Non credo sia necessario sottlinearli.
La battuta sul tampax è una caduta di stile, ma non è tanto grave. Non tutti praticano l'amor cortese. Più grave è il fatto che Carlo e Camilla erano entrambi adulteri in quanto sposati. Adesso Carlo è vedovo, ma sempre adultero perché si è unito a una donna adultera. Aggravante massima: è capo della chiesa d'Inghilterra.
13 settembre 2022 18:08
Bravissimo! Grazie per l'ampliamento sacrosanto. Ad onor del vero, bravo!
13 settembre 2022 18:08
Bravissimo! Grazie per l'ampliamento sacrosanto. Ad onor del vero, bravo!
@ Anonimi 9:31 e 13:27 ; soldi, successo, potere, piaceri perversi non se li potranno portare nell'al di là, questi esseri innominabili, solo le loro colpe li seguiranno, quando saranno dinanzi a Cristo Giudice (e Lui, nessun potere infernale lo potrà comprare, come fanno su questa terra con tutte le istituzioni, i nuovi padroni del mondo...), e per scontarle avranno l'intera eternità, Laggiù, dove e pianto e stridor di denti; sdi accorgeranno allora che era meglio esser perseguitati in questa vita ed aver accesso al Paradiso, piuttosto che godersela per alcuni decenni e poi bruciare all'inferno per l'eternità; può sembrare un linguaggio duro, ma è la cruda realtà, per un vero credente (mica per Bergoglio e soci, per i quali all'inferno ci vanno solo i cattolici tradizionalisti, titti gli altri non saranno mai giudicati né condannati, pecchino pure a go go, quindi, seguano pure le loro false religioni, e che non gli passi nemmeno per l'anticamera del cervello di convertirsi all'unica, vera religione, o se già in essa, di poentirsi dei loro peccati, emendarsi, ravvedersi e cambiare vita, questo no, mai Bergoglio non lo tollererebbe mai !). se la godano quindi adesso, in questa vita, finché possono, finché il ""Massimo Fattor" li lascia qui, ma se possono (e prego per loro, con questa intenzioner) che si pentano e si ravvedano in tempo, anche in zona Cessarini (cioè in articulo mortis), dopo sarà troppo tardi.
Nella società britannica attuale non sembra che la maggioranza viva all'insegna del trittico "Dio, Patria e famiglia", se guardiamo al diffondersi dell'agnosticismo e dell'ateismo, a cosa è diventato l'anglicanesimo (la caricatura di se stesso), al numero sempre alto di aborti, al diffondersi del transgenderismo, invano combattuto da alcune personalità, delle unioni di fatto nettamente prevalenti sui matrimoni, dell'omosessualismo etc. Forse gli inglesi hanno ancora un forte patriottismo, di tipo insulare, ma in quanto a Dio e alla famiglia mi sembra che, come ideali e pratica, siano piuttosto in ribasso.
L'edonismo di massa che ci affligge è cominciato agli inizi degli anni Sessanta in America con la "pillola", in GB con la "swinging London" dei Beatles e compagnia.
Circa la famosa triade di cui sopra, sarebbe più corretto dire che il fascismo l'ha rivitalizzata ponendo fine all'anticlericalismo retaggio negativo del Risorgimento. Risorta a nuova vita con il riconoscimento del matrimonio religioso, la Conciliazione e le sue molteplici conseguenze positive per la Chiesa e la società, la politica del regime a favore della famiglia, etc. La riforma Gentile della scuola nel 1923 mise l'insegnamento religioso nelle scuole e il crocifisso nelle aule. L'insegnamento solo alle elementari poi esteso al resto dell'ordinamento scolastico. Nei locali pubblici, e nelle organizzazioni del regime c'erano in genere i ritratti di Gesù, del Re e del Duce.
Non per nulla l'antifascismo militante accusò velenosamente il fascismo di aver riportato l'Italia indietro nel tempo, sproloquiando di "clerico-fascismo" e di ritorno all'oscurantismo medievale.
Certo, Dio era recuperato come religione nazionale, parte integrante della storia e della grandezza d'Italia che il regime voleva restaurare. L'impostazione iniziale era politica assai più che religiosa. Tuttavia, per i tempi, era il massimo. Con la religione cattolica, il fascismo andò in controtendenza rispetto agli altri regimi totalitari ma anche rispetto alle democrazie, p.e. alla massonica e ferocemente anticlericale Terza Repubblica.
La triade "Dio, Patria e famiglia" non è fascista e a ben vedere appartiene da sempre al senso comune: che società può essere mai quella che nega la famiglia naturale opponendole quella falsa e sordida dei contronatura, che non vuole avere il sentimento della Patria, che non vuole credere in Dio?
Un'orda di barbari, sarebbe una società del genere, decomposizione di ogni autentico sentire civico e morale.
Grazie per l’accurato resoconto.
Io aspetto il giorno meraviglioso in cui quelli come te saranno ripagati con la loro stessa moneta e giudicati con lo stesso metro col quale giudicano.
Bestemmie, eresie, mancata santificazione delle feste, aborti, divorzi, omicidi, il male chiamato bene e viceversa hanno portato al disastro che stiamo vivendo da due anni. Infatti eliminare Dio non migliora la vita dell’uomo ma la peggiora rendendola disumana e apre la strada alle più spietate dittature. Un uomo fragile, privo di forza spirituale e di riferimenti trascendenti è facile preda del potente di turno.
Antonio Rossix
"Nella società britannica attuale non sembra che la maggioranza viva all'insegna del trittico "Dio, Patria e famiglia"..."
Infatti è rimasto, per la maggior parte delle persone, solo il cerimoniale. La nobiltà stessa, questo vale più o meno per tutta l'Europa, si è prima imborghesita poi proletarizzata, non nelle virtù che entrambi i gruppi hanno affinato con il sudore della loro fronte, ma con i vizi che poggiano su arricchimenti pirateschi o sul'abbrutimento a cui, chi si sente vinto, solitamente si abbandona. Comunque la famiglia reale inglese offre, a chi vuol vedere, uno spaccato molto poco edificante, fatte salve le eccezioni naturalmente quasi sempre nascoste. Dio salvi il re, da se stesso, dai cortigiani, lo converta per i meriti dei grandi cattolici inglesi del passato e del presente!
"Nella società britannica attuale non sembra che la maggioranza viva all'insegna del trittico "Dio, Patria e famiglia"..."
Infatti è rimasto, per la maggior parte delle persone, solo il cerimoniale. La nobiltà stessa, questo vale più o meno per tutta l'Europa, si è prima imborghesita poi proletarizzata, non nelle virtù che entrambi i gruppi hanno affinato con il sudore della loro fronte, ma con i vizi che poggiano su arricchimenti pirateschi o sul'abbrutimento a cui, chi si sente vinto, solitamente si abbandona. Comunque la famiglia reale inglese offre, a chi vuol vedere, uno spaccato molto poco edificante, fatte salve le eccezioni naturalmente quasi sempre nascoste. Dio salvi il re, da se stesso, dai cortigiani, lo converta per i meriti dei grandi cattolici inglesi del passato e del presente!
Rossix è sempre l’amico di Asterix.
Piacerebbe passare la tua vita al setaccio per vedere poi la tua condizione com’è. Comodo giudicare gli altri seduto in poltrona, vero?
@Anonimo 21:5 1:" http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2404_Catholicus_Dio_Patria_Famiglia.html il tradimento dei valori alla base della civiltà cristiana : primi respinsabili i prelati massoni al comando in Vaticano da 60 anni!
La famiglia imperiale russa che la Russia venera come santi...
La tragica fine della famiglia imperiale russa (un'esecuzione segreta in stile gangsteristico organizzata da Lenin personalmente tenendo all'oscuro quasi tutta la dirigenza bolscevica), lo sdegno grandissimo verso gli esecutori e mandanti, la pietas che tale orrenda fine suscita nei confronti delle vittime, tutto questo non deve tuttavia oscurare il giudizio storico sui limiti e gli errori commessi in campo politico e militare dallo Zar, comandante supremo, in gran parte sotto l'influenza della zarina.
Ma ancor prima della guerra, poiché per anni non riusciva ad ottenere l'erede maschio (che poi fu il povero zarevic Alessio, anche lui massacrato dai bolscevici), la zarina riempì la Corte di guaritori e santoni che propiziassero in qualche modo il lieto evento, creando un ambiente da "corte dei miracoli" che contribuì non poco a screditare l'istituto monarchico anche presso i suoi sostenitori. Ad un certo punto in quella Corte comandava il tenebroso Rasputin, poi ucciso (nel 1916) da una congiura di aristocratici.
Inoltre, durante la guerra, la zarina, tedesca di nascita, si oppose sempre con successo ad ogni concessione di tipo parlamentare. Nicola II era intelligente, capiva i problemi ma sembra fosse un debole, costituzionalmente incapace di imporsi.
La duma (assemblea) di tipo parlamentare veniva convocata a piacere dallo zar. Prevaleva il partito dei c.d. Cadetti, filomonarchico, i cui esponenti, dal 1916, cioè da quando la guerra cominciò ad andar male, scongiuravano lo zar di concedere una costituzione anche conservatrice o comunque di convocare in pianta stabile la duma in modo da coinvolgere le forze politiche moderate nella conduzione della guerra, il cui esito negativo, aggravato dal caos logistico ed economico, sarebbe ricaduto altrimenti sulle spalle della monarchia, favorendo l'avanzata delle forze rivoluzionarie, sempre più minacciose grazie allo sfacelo incombente. Nicola disse sì poi no, esitò, la zarina si oppose ferocemente ad ogni diminuzione dell'autocrazia. Fu un errore fatale.
Nicola si indusse infine alle concessioni richieste quando era troppo tardi, nei giorni immediatamente precedenti la rivoluzione di febbraio (marzo 17), sommovimento che lo costrinse ad abdicare.
Perché ricordare queste cose? Perché non bisogna cadere nell'errore di riproporre modelli di governo del passato tacendo completamente dei loro gravi limiti e difetti, quando ci sono stati. E degli errori e colpe dei reggitori, quando storicamente accertate.
Anche gli imperi e le monarchie decadono, per consunzione interna, prima di tutto. Allo stesso modo delle democrazie o di qualsiasi altra forma di governo.
Dal passato monarchico e imperiale possiamo certamente trarre validi esempi per il futuro, anche sul piano dei valori, ma sempre usando il
raziocinio e la corretta conoscenza storica.
H
Dopo i no green pass, i no vax, i no war (o pro-Putin, fate voi), i no sanzioni, adesso vogliono sferrare l'attacco ai no POS (cominciano, infatti, a lanciare attività commerciali dove non sarà più possibile pagare in contanti. Intanto hanno creato un'altra categoria di "sporchi, brutti e cattivi")
Il professore Galimberti propone di abolire a scuola la presentazione e la lettura dei " Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, perché secondo lui questo romanzo avrebbe lo scopo di insegnare ad affidarsi SOLO alla Provvidenza Divina.
Ma così non è: i " Promessi Sposi" insegnano ad essere attivi nel lottare contro ingiustizie, soprusi, cattiverie , prepotenze, manipolazioni ed inganni , avendo Dio come difensore invisibile degli umili, dei puri di cuore, della gente semplice che non confida nella forza e nei poteri politici presenti in ogni secolo della storia secondo il detto popolare " Aiutati che Dio ti aiuta". CG
"Il professore..."
Esiste un limite nella intelligenza umana che non va superato, quello della consapevolezza di essere 'Creatura', se questa consapevolezza non è mai stata acquisita o acquisita si è persa, si è offuscata, si è distorta,l'intelligenza umana rischia di diventare e spesso diventa grave problema psichiatrico, che minaccia non solo la salute propria, ma anche quella del prossimo.
Nel mondo anglofono serpeggia un problema, le dita gonfie delle mani del novello re. Girano nel mondo anglofono, in particolare in UK, su giornali così così, specchio dell'anima popolare, pettegolezzi, stati d'animo, intuizioni più o meno confuse, problemi, domande della gente comune in affanno per capire, per sapere come stanno le cose veramente. Non credo assolutamente che il popolo non si dia già le sue risposte, ma cerca la conferma scritta. Così fu per la morte di Diana Spencer in un incidente automobilistico la cui dinamica fu il solito racconto in itinere con dettagli che entravano ed uscivano di scena, chiarendo e confondendo. La gente partecipò con tutto il cuore a questa violenta dipartita straziante non chiarissima nella dinamica, tanto che è difficile capire, ancora oggi, se questa partecipazione popolare abbia avuto oltre la causa principale della morte di una persona amata ammirata compatita, anche la violenza e/o la poca chiarezza dei fatti, che forse inconsapevolmente la gente voleva alleviare, chiarire. Non si sa. Né si può dire. Si ipotizza. La morte della Regina Elisabetta II ha raccolto il popolo intero del UK e del mondo intero. La regina prima ammalata, poi saluta gli inglesi dal balcone, poi riceve Liz Truss in salotto, in piedi appoggiata ad un bastone, prima o poi cade e i medici decidono che è meglio non trasportarla in ospedale, motivo sconosciuto, infine la Regina muore e sulle mani del cadavere si trovano dei lividi. La reale tempistica di questi fatti conosciuti non si conosce. Si ha l'impressione che fino all'ultimissimo la Regina abbia tenuto saldo lo scettro del comando. Eutanasia? Non si sa. Indotta? Mah!? E il figlio Edoardo, che sembra quello con una vita normale? Perché la Regina ha voluto con sé solo Carlo ed Anna? Non si sa. In queste vicende molte sono le domande che il popolo si pone e alla quali cerca risposta e alla quali, in attesa delle risposte ufficiali, risponde da sé. Comunque i giornali hanno detto chiaro che il gonfiore delle dita del re novello dipende dalla circolazione del sangue.
Fake news e factcheckers: ecco come perseguitano chi pensa altrimenti
La lotta alle fake news diventa oggi un nuovo efficace metodo per ostracizzare e colpire col manganello algoritmico tutti coloro i quali abbiano ancora il coraggio di pensare altrimenti rispetto ai moduli del pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto. La lotta contro le fake news, infatti, ha per obiettivo ultimo quello di colpire le interpretazioni disallineate rispetto alla narrazione dominante di completamento dei rapporti di forza dominanti: tali interpretazioni sempre più verranno considerate e sanzionate come bufale, mediante uno schema di pensiero per cui chi ad esempio critichi la globalizzazione viene equiparato - mediante la reductio ad absurdum - alla folle tesi di chi sostiene che la terra è piatta. In sostanza saranno ammesse solo le interpretazioni consone con il potere: e a fare da guardiani dell'ortodossia sono i cosiddetti factchekers, ossia coloro i quali hanno l'ingrato compito di fare i cecchini dell'ordine simbolico dominante.
Tra questi c'è il team di Mentana.
La sindaca di Rozzano si fa fotografare senza alcuna verecondia con Fedez, definendolo "un artista", manco fosse Chopin. Lo ringrazia pubblicamente per avere donato dei soldi alla sua cittadina.
Il sindaco di Cinisello Balsamo ha dedicato una piazza a Sfera Ebbasta - anch'egli "artista", ovviamente - in quanto cinisellese di successo. Complimenti ai due sindaci che NON sono di centrosinistra. Taccio il partito per carità di patria.
Soldi, Sesso, Successo: la Trimurti nichilista alla quale tutti, a partire dal ceto politico di centodestra, si prostrano indecentemente.
Che doni soldi o non li doni, la subcultura resta subcultura. Il ciarpame resta ciarpame. Il laido resta laido. La spazzatura resta spazzatura .Che abbia successo o non abbia successo, è la stessa cosa. Ma questo ceto politico senza estetica e senza etica non lo capisce, perchè ormai privo di orizzonte valoriale. Si prostra agli stessi idoli materiali ai quali si prostra la controparte sinistrorsa.
Cosa può uscire di buono da questi politicanti?
Martino Mora
Non ho letto i libri di Klaus Schwab, né di alcun altro autore che abbia fatto un quadro del Grande azzeramento, quindi non so se nei piani e nella loro tempistica si fa riferimento a possibili ostacoli che si sarebbero potuti incontrare e come si sarebbero risolti, esempi tipo la Grecia, o una guerra ad una grande potenza tipo la Russia o qualcuno da eliminare nel caso fosse stato di intralcio, cioè esempi pratici di problemi possibili da risolvere al momento. Questo tipo di esempi ci sono in questi libri? Naturalmente esempi generici, senza indicazioni precise, ho citato due paesi perché sono già il nostro presente conosciuto, esempi teorici, di studio, come si fanno in questi circoli che prevedono, immaginano, pianificano un futuro possibile, un futuro migliore al passo dei tempi.
Una buona notizia
Nella cupa situazione in cui ci troviamo ci sono a volte delle buone notizie. Una di queste è per me la decisione della stampa cosiddetta del mainstream di non recensire i miei libri e di non nominare in alcun modo il mio nome. Che il mio nome compaia su quelle pagine che nei due ultimi anni hanno mostrato il loro servilismo sarebbe per me causa di disagio e non posso che essere grato ai giornalisti per la loro decisione. Il contegno dei media in questi due anni resterà infatti come una delle pagine più vergognose nella storia del nostro paese. Quando un giorno gli storici indagheranno su quanto è avvenuto, i media figureranno in prima linea fra i complici di crimini politici di cui solo allora si potrà forse misurare pienamente l’entità. Apparirà allora senza possibili scusanti la responsabilità dei giornalisti che, com’era avvenuto nel ventennio fascista, sapevano e tuttavia hanno obbedito senza porsi problemi agli ordini dei loro direttori. Perché hanno taciuto? Perché hanno obbedito?
12 settembre 2022
Giorgio Agamben
Ora il liceo classico è stato diviso in più rami oltre quello che conosciamo: giornalismo e lingue. Da quello che ho sentito dire il corso di giornalismo è più corposo come programma, evidentemente per 'intortare' meglio il lettore di domani.
Il quarto potere non nasce dal basso, nasce da un ceto intellettuale al servizio di una corrente in grado di retribuire il suo lavoro, quindi un magnate e/o lo stato. Il quarto potere alza le vele al vento al sorgere del liberismo che compra prima delle merci gli uomini.
Da quello che capisco sempre i sovrani hanno avuto consiglieri, veri e propri precettori di somma fiducia a volte fino ad età avanzata, quindi il sovrano non è solo. Neanche la Regina Elisabetta II lo sarà stata, tra l'altro lei stessa ha più volte sottolineato l'importanza che ha avuto per lei il Principe consorte. Ciò non toglie che correnti diverse di pensiero siano state e siano tuttora presenti entro la stessa famiglia reale e nell'ambiente di corte. Basta guardare qualsiasi paese occidentale e/o occidentalizzato per vedere quanto ognuno sia diviso in se stesso e quanto questa divisione vada approfondendosi accorciandosi la distanza con il 2030. I piani stabiliti da questa agenda non trovano un consenso omogeneo in nessun paese, le opposizioni cominciano ad alzare la voce ed il tempo stringe, bisogna spianare la strada al successo di questa agenda, si preme l'acceleratore sull'invio di armi all'Ua. Boris Johnson viene sfiduciato, perché? Entra in scena Liz Truss, della quale si può leggere la scheda su Wikipedia e capire. Il principe Carlo è più al passo dei tempi,certamente meno conservatore di Elisabetta II, che come è stato riconosciuto non è che abbia fatto diga al nuovo che avanza, ma vuoi o non vuoi ha ricevuto un'educazione che forse lei stessa non ha dato ai suoi figli. Per strano che possa sembrare l'educazione, la nostra formazione, la portiamo fino sul letto di morte, fino all'ultimo respiro. Capisco che per l'attuazione di questa agenda è bene avere dalla propria parte il più alto numero di Capi di Stato e di Governo possibile, certamente il re Carlo III in questo è una garanzia, come è una garanzia il duo Mattarella Draghi, l'agenda va liscia liscia con loro. Con Biden poi si va a rotta di collo. Quindi la strada sembra spianarsi di giorno in giorno davanti alla agenda 2030. I popoli però mormorano.
L'Europa condanna l'Ungheria come "minaccia ai "valori" europei" perché il suo popolo ha democraticamente eletto un partito reazionario.
Contestano che richieda alle donne di ascoltare il battito cardiaco del feto prima di abortire.
In Inghilterra ti arrestano (pure con placcaggio) se contesti in pubblico i membri della casa reale.
In Italia ti manganellano se contesti vaccini e green pass e non cantare Bella Ciao è come non mangiare il maiale in Spagna nel 1500.
In America facebook spia le chat private e consegna le discussioni pro-Trump ai servizi segreti (che quindi attuano un doppio standard sui cittadini a seconda della loro fede politica).
In Canada se contesti il regime di Turdeau ti bloccano il conto corrente, la patente, le assicurazioni e rischi che ti vengano sottratti figli e animali domestici.
In Irlanda se "sbagli" pronome di un malato di mente che crede d'essere Napoleone perdi il posto di lavoro.
Presto, in tutta Europa avremo droni a controllare coi termoscan la temperatura delle case e le emissioni dalle canne fumarie.
In Ucraina l'esercito libera una città e magicamente spariscono i filo-russi e compaiono le fosse comuni (ovviamente fatte dai russi).
No, ma aspè, com'era sta storia di quanto è bella la democrazia e di quanto sono brutti i regimi non a
I popoli mormorano, però accettano passivamente tutto, dalle restrizioni ai vaccini che tali non sono e firmano pure il consenso e lo sdoganamento dei colpevoli in caso di effetti collaterali anche gravi, certo loro vanno avanti, tanto a sfracellarsi ci andiamo noi Beta, gli Alfa non hanno e mai avranno questi problemi, per capire il giochino non serve leggere Schwab, basta leggere A. Huxley e Benson che scrivevano giusto un secolo fa, e tutto diventa più chiaro del sole.
Quello che gli iperatlantisti non capiscono, o fanno finta di non capire, è che la Russia si gioca in Ucraina la sua reputazione e il suo ruolo di superpotenza contrapposta al blocco occidentale. La controffensiva ucraina, alimentata dalle armi di Washington e Bruxelles, rischia di accelerare bruscamente la fine della partita. Lo stesso Putin riceve enormi pressioni dall'interno per innalzare il livello dello scontro e mettere in campo la spaventosa mole di uomini, risorse e mezzi di cui dispone l'armata russa.
Da mesi si sta giocando col fuoco. Gli occidentali, rimbambiti e ridotti a bambini urlanti, credono che la guerra sia un videogioco e la distruzione solo un filtro di Instagram. A furia di giocare ai soldatini da salotto, rischiano di svegliarsi nel peggiore degli incubi.
L'Italia, in tutto questo, avrebbe dovuto agire come mediatrice. Ma qualcuno ha bisogno di qualche migliaio di imprese morte per sedersi al tavolo dei potenti. O meglio, per far loro da cameriere.
Cit. Matteo Brandi
Facciamo un po'di chiarezza, la tanto sbandierata reconquista ucraina interessa, secondo dati di esperti bellici non di regime, consiste di pochi km. quadrati, si dice un territorio grande come la Val d'Aosta, i Russi sono scappati velocemente, vero, ma per salvare vite umane, nella fattispecie i giovanissimi soldati, le perdite ucraine sono state spaventose, un vero massacro, i bombardamenti russi sono mirati a distruggere tutti i centri vitali dell'UA, praticamente polverizzati ponti, viadotti centrali termo elettriche, elettriche e ferrovie, a questo si deve aggiungere che i Russi finora hanno solo giocato a gatto e topo, VP non può perdere, né la faccia né la guerra, perlomeno non i territori occupati, e l'esercito si sta ricompattando con truppe vere, di professionisti, ceceni in primis, che non vedono l'ora, e finora aviazione e flotta sono rimaste inattive......non sono filorusso a tutti i costi, ma per aprire negoziati VP deve avere il coltello dalla parte del manico, pensare ad alternative a lui per il governo della Russia è pura follia. Preghiamo si arrivi ad una soluzione, mi preme osservare che se VP è un criminale di guerra, allora è in buona compagnia, VZ e JB, sono ottimi partners, anche se l'ultimo del terzetto non ci rimette caterve di morti, civili e militari.
CI SERVONO FIGLI E LA SINISTRA VUOLE PIU' ABORTI
(da laverità)
"Persino il Jacques Delors Institute, di cui è presidente Letta, traccia un quadro inquietante sull'inverno demografico europeo. Eppure la sinistra frigna perché ci sono poche interruzioni di gravidanza e fa trincee attorno alla 194 (che nessuno vuole abolire)".
Posta un commento