Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 2 settembre 2022

Washington, Arlington. Pellegrinaggio Summorum Pontificum pro-Messa tradizionale

Oltre che registrarlo come cronaca di rilievo, possiamo unirci spiritualmente recitando il Santo Rosario con le stesse intenzioni. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e successivi.

Annuncio importante lanciato da Peter Kwasniewski: 
Un evento importante è stato programmato nella capitale degli Stati Uniti per sabato 17 settembre 2022, alle ore 9.00. Il Pellegrinaggio Nazionale Summorum Pontificum per il restauro della Messa Tradizionale in latino inizierà presso la Cattedrale di San Thomas More, Arlingto n, VA, e terminerà alla Cattedrale di San Matteo Apostolo, Washington, DC, una distanza di circa 5 miglia (durata prevista 2 ore). 
La data è stata scelta sia perché sabato 17 settembre 2022 è il sabato più vicino al 15° anniversario dall'entrata in vigore del Summorum Pontificum, il motu proprio di Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato la Messa Tradizionale in latino per ogni Cetus Cattolico di rito tradizionale, e perché le restrizioni nelle due diocesi entrano in vigore a settembre (l'8 per Arlington, il 21 per DC). In risposta alle crudeli e ingiuste restrizioni imposte alla celebrazione dell'usus antiquior nell'arcidiocesi di Washington e nella diocesi di Arlington, nonché in molti altri luoghi del mondo, andremo in pellegrinaggio in un atto pubblico di dolore per la distruzione del patrimonio liturgico occidentale, e a sostegno del suo pieno ed immediato restauro.
Il sito è https://www.tlmpilgrimage.com/ e c'è anche un evento Facebook e una pagina Twitter. Rendiamolo un enorme pellegrinaggio con quante più centinaia o anche migliaia di fedeli possibili: è un'occasione perfetta per dimostrare che esistiamo e non arretreremo a prescindere da tali decreti antipastorali.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Mic
riferisco una notizia che mi pare molto importante in questo clima di confusione e incertezza.
Pare che Mons. Viganò si sia pronunciato a favore di BXVI unico vero papa riconosciuto da Gesù Cristo come suo Vicario legittimo.
E' una lettera rivolta ai confratelli VESCOVI perchè non avallino col silenzio complice più le falsità del falso papa Bergoglio.
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"Considerate che il vostro silenzio di fronte al LUPO TRAVESTITO DI BIANCO PONTEFICE sottrae alla gloria del Cielo le anime a voi affidate dal Supremo Pastore Gesù Cristo che con papa Benedetto XVI forma ancora oggi l’unico vero Capo della Sua Chiesa".
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https://www.marcotosatti.com/2022/09/01/vigano-messaggio-a-vescovi-non-siate-complici-di-chi-giustifica-ladulterio/

Anonimo ha detto...

MIc non pubblichi la notizia precedente, perchè risulta che il testo di mons. Viganò è stato alterato da alcuni interventi estranei.

Contestazione su derive del sinodo in Belgio ha detto...

BELGIO
Contestazione di centinaia di giovani sulle conclusioni del Sinodo.

In una lettera indirizzata al Nunzio apostolico in Belgio, ai vescovi e a tutti i fratelli cristiani pubblicata mercoledì 31 agosto, circa 200 cattolici in Belgio contestano alcune affermazioni presenti nella sintesi nazionale belga prodotta nell'ambito del “Sinodo sulla sinodalità ”.
“Da tutte le parti giungono appelli per aprire il ministero ordinato alle donne e alle persone sposate”
Questa sentenza compare a conclusione della sintesi nazionale belga, pubblicata il 6 luglio sulla base di contributi che hanno coinvolto da 2.000 a 4.000 persone. Per i giovani cattolici belgi c'è
“una discrepanza tra alcune affermazioni presenti nella sintesi e la realtà”. “Ci è sembrato che, su più punti, alcune conclusioni del processo sinodale belga testimoniassero innanzitutto una mancanza di comprensione del mistero della Chiesa e del suo insegnamento”.
“Il problema che stiamo vivendo non è il clericalismo, ma la fuga di alcuni pastori e l'assenza di fari, perché un cristiano non può discernere da solo”.
“San Giovanni Paolo II ha parlato della questione e ha spiegato che la Chiesa non aveva il potere di ordinare le donne, che non l'avrebbe mai fatto, e che questa realtà si applicava a tutti i cattolici in ogni momento, sottolineano. Mettere in discussione queste affermazioni è mettere in discussione il magistero della Chiesa, che ci sembra estremamente pericoloso in un mondo dove già ci mancano delle linee guida chiare”.
Ricordano che il celibato dei sacerdoti è «un tesoro della Chiesa, perché è una delle prove dell'esistenza stessa di Dio», poiché «il sacerdote che si priva dell'amore di una donna si pone tutto nell'amore di Dio ".

Anonimo ha detto...

....Ricordano che il celibato dei sacerdoti è «un tesoro della Chiesa, perché è una delle prove dell'esistenza stessa di Dio», poiché «il sacerdote che si priva dell'amore di una donna si pone tutto nell'amore di Dio ".........

E' una verità che va estesa anche alle donne :"Il sacerdote (maschio o femmina) che si priva dell'amore coninugale si pone tutto nell'amore di Dio."
Dio non fa differenza tra maschi e femmine. Ed ha dato a Pietro ed ai suoi successori il potere di aprire e chiudere ....cioè di decidere anche in merito, ed a suo tempo..
In questo mondo ogni medaglia d'oro ha sempre avuto due facce . c'è una faccia che appare e sembra comandi tutto ma dall'altra parte c'è un altra faccia che la completa necessariamente.
Se da un lato c'è Adamo dall'altro c'è Eva.

Tradidi quod et accepi ha detto...

Oggi la chiesa ricorda S.Pio X, che padre Pio da Pietrelcina chiamava "il più grande uomo seduto sul trono di Pietro".
Il suo pontificato duro dal 1903 al 1914 quando morì di crepacuore pensando alle sorti belliche dell'Europa.
In questi 11 anni fu memorabile la lotta al MODERNISMO la nuova eresia che cercava di addentrarsi nella chiesa, scrisse a tal proposito la "lamentabili", la "pascendi dominici gregis", e il famoso giuramento antimodernista che fino a 50 anni fa era obbligatorio per tutti coloro che assumevano cariche ecclesiastiche.
La sua tenerezza e dolcezza lo fece amare dalla povera gente, concesse ai bambini a ricevere la santa eucaristia a 7 anni, tanto da essere chiamato anche il "PAPA DELL'EUCARESTIA".
Il suo motto fu "INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO" affinché la società sotto la guida del suo vicario tornasse e si formasse nel suo insegnamento.
Il suo cuore amorevole di padre non tollerò lo scoppio della prima guerra mondiale, nei giorni antecedenti la sua morte soleva dire spesso "Verrà il guerrone" ed anche "Uomini non fate la guerra", chiedendo al signore "da pacem in diebus nostris" morrà il 20 agosto 1914.