Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 9 maggio 2012

Nessun problema dottrinale secondo il segretario del pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi

Appena colto su Riposte Catholique by Blog Summorum pontificum.

Lunedì 7 maggio, Mons. Juan Ignacio Arrieta, segretario del pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, era di passaggio a Lovanio. Colui che per analogia [rispetto all'ordinamento belga -ndT] potrebbe esser chiamato « presidente del Consiglio di Stato » della Chiesa, ha parlato degli aspetti canonici dell'accoglienza degli anglicani convertiti e della penosa questione Vangheluwe, dal nome tristemente celebre dell'anziano vescovo di Bruges. Ma Mons. Arrieta – ed è ciò che ci interessa su questo blog – ha anche accennato alla riconciliazione in corso con la Fraternità Sacerdotale San Pio X, dichiarando in particolare, secondo il quotidiano La Libre Belgique :
« Penso che i problemi dottrinali si sono potuti chiarire, anche se non è facile metterlo nero su bianco. Il vero problema, il solo, secondo me, è la separazione, la distanza umana che risale al 1988 ».
Discorsi incoraggianti e soprattutto una indicazione importante, venendo da un personaggio che conosce personalmente la pratica, dal momento che è stato incaricato di risolvere i problemi canonici della reintegrazione della FSSPX.

Manifestamente, non sussiste più alcun maggiore ostacolo alla completa riconciliazione tra Roma e Menzingen. Appropinquat hora.

Ricordiamoci che Mons. Juan Ignacio Arrieta, membro dell’Opus Dei, dal 2008 segretario del pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, nel febbraio scorso si trovava presso il seminario della Fraternità Sacerdotale San Pietro (Wigrazbad) per il conferimento degli Ordini Minori.  [...]

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Il vero problema, il solo, secondo me, è la separazione, la distanza umana che risale al 1988

E' nel Signore, che si colmerà ogni tipo di distanza.

Anonimo ha detto...

E' così. Intensifichiamo la preghiera per tutti coloro che sono trattenuti... affinché presto siano liberati da ogni laccio.

hpoirot ha detto...

Cioé ?? 50 anni di eresie conciliari, il problema del NO, una dozzine di "J'accuse le Concile" (non l'intepretazione del ma proprio LE CONCILE) con cui Mons.Lefebvre si é esposto chiaramente... ridotti a un problema di distanza umana come fosse un'insignificante incompatibilità di caratteri.

A conferma di queste immaginarie farneticazioni abbiamo nientedimeno che
* un "Penso che"
* un "anche se non è facile"
* un "secondo me"

E' una bufala, si vede da lontano. Non é che il Tornielli é passato (anche) da qui?

Anonimo ha detto...

Bufala o non bufala, io all'appropinquat ora ci credo.
E non ho niente a che spartire con Tornielli.

Da te accetto tutto, tranne che mi accosti a Tornielli ;)

Luisa ha detto...

E perchè sarebbe una bufala?
Non essere d`accordo con quello che dice Arrieta è una cosa, ma considerarlo una bufala perchè non si è d`accordo non è condivisibile. Hercule, tu che leggi il francese leggi tutta l`intervista e vedrai che la frase sulla Fraternità è solo l`ultima parte di una più lunga intervista, anche sapendo che i giornalisti non rendono sempre conto con esattezza dei termini usati dall`intervistato, mi sembra che il messaggio che Arrieta ha voluto far passare è positivo, che poi i messaggi positivi e fiduciosi in un accordo finale non ti facciano fare dei doppi salti mortali di gioia, credo di averlo capito, ma suvvia non vediamo bufale là dove c`è solo un disaccordo e forse la resistenza a ogni segnale positivo, resistenza che può anche farsi rifiuto.

Dante Pastorelli ha detto...

E' il parere di quel vescovo e non capisco perché ci sia tanto ridire. Ha detto che le distanze dottrinali si sono appianate. Vero, falso? Lo dice lui, forse sarà vero, in un dialogo calmo e senza astio. La distanza umana resta: e per forza. 50 anni di lontananza lasciano il segno, coi falliti tentativi di riconciliazione, le ferite s'incancrenuiscono, la sfiducia non ingiustificata.
Magari il problema fosse solo di rapporti personali.

Dante Pastorelli ha detto...

Mic Tornielli sarebbe un bel nome...

Anonimo ha detto...

Come forse dimostrano certe reazioni, e come argomentano le pacate considerazioni di Dante Pastorelli, il problema che si annida nella "distanza personale", cagionata da un distanziamento durato decenni, ha un nome: sfiducia, o meglio... residua tendenza alla sfiducia.

Per il resto, il segretario del pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi non è uno qualsiasi. Conosce tutto perché ha l'incarico di studiare e coordinare le norme per l'erezione canonica. Ragionevolmente, se lui la mette in quei termini, si può esser certi che i problemi dottrinali sono risolti (la "non facile" formulazione in pagina tocca ora alla CDF). Certo ne restano altri, la cui soluzione, tuttavia, a questo punto, non potrà non darsi.

Pertanto, non serve proiettare sulla situazione le proprie personali esitazioni o fissazioni. Anch'io, che non ho mai avuto nulla a che fare con la FSSPX, se mi basassi sulle mie limitate conoscenze e opinioni, potrei fare lunghe sommatorie di "dubbi" e di "problemi"; ma so che scriverei cose pretestuose e probabilmente false.

La presunzione - e chiedo scusa - mi porta solo a dire che lo stato dell'arte è molto al di là di ciò che immaginiamo. Quel che stanno studiando è la soluzione migliore per dare a questa compagine ecclesiale, piantata nel cuore della Chiesa e in stretto legame con la Sede Apostolica, lo strumento più adeguato a dispiegare il carisma suo proprio e nient'altro, cioè per servire pienamente.

Perché questo si realizzi c'é una sola cosa da riconquistare "umanamente" e molto semplicemente: la FIDUCIA NEL PAPA, dalla quale discendono tutti gli altri corollari.

Anonimo ha detto...

qui tornelli legge e rosica, "non succede, ma se succede" voglio proprio vede' cosa dirà dopo tutto il suo sporco lavoro propagandistico.

hpoirot ha detto...

ma scusate ... solo pochi mesi fa Mons.Fellay diceva "L'unica cosa su cui siamo d'accordo é che non siamo d'accordo su niente"
e ora non ci sarebbe più nessun problema dottrinale
E dove sono finiti? Volatilizzati?
Disparus(come direbbe hercule)?
Sono stati risolti? Come?

Non capisco ed é per questo che parlo di "bufala". Perché sarebbe la sola uscita per una via logica. A meno che una delle due parti non abbia abdicato 100% in favore dell'altra...

Anonimo ha detto...

solo pochi mesi fa Mons.Fellay diceva "L'unica cosa su cui siamo d'accordo é che non siamo d'accordo su niente"
e ora non ci sarebbe più nessun problema dottrinale
E dove sono finiti? Volatilizzati?


I problemi dottrinali non sono più in campo perché penso che Roma ha ammesso che si può continuare a discuterne, non perché non ci siano più... Nel frattempo, un conto è discuterne dal di dentro attuando una 'pastorale' sana che faccia da antidoto ai tanti inquinamenti, un conto e continuare a discuterne dal di fuori; il che significa continuare a rimanere sul piano accademico e non avere alcuna efficacia 'pastorale', appunto.

Se ci hanno rovinato con la cosiddetta pastorale, è con lo stesso mezzo che si può innescare un nuovo corso (che è poi tornare a quello autentico scegliendo il rinnovamento sano e non quello sovversivo).

Del resto si tratta degli stessi problemi dottrinali che poniamo anche noi, non solo la Fraternità...

Pensare di rientrare a condizione di una cambiamento di una Roma sempre più deviata e deviante è irrealistico e deresponsabilizzante del lavoro da fare in trincea.

Anonimo ha detto...

qui tornelli legge e rosica, "non succede, ma se succede" voglio proprio vede' cosa dirà dopo tutto il suo sporco lavoro propagandistico.

Credo che oggi la questione si trovi ad un punto in cui non basta la propaganda per far saltare l'accordo.

Ma bisogna continuare a pregare...

Anonimo ha detto...

Perché questo si realizzi c'é una sola cosa da riconquistare "umanamente" e molto semplicemente: la FIDUCIA NEL PAPA, dalla quale discendono tutti gli altri corollari.

Mons. Fellay non ha mai nascosto che tutte le sue aspettative erano concentrate sul Papa. Evidentemente il muro della sfiducia era già stato superato. E sono convinta che molto abbiano giocato al riguardo i contatti personali, bypassando tutte le sponde curiali avverse ormai note.

Grazie Anonimo per la serena riflessione.

hpoirot ha detto...

scusate ancora ma quando Arrieta dice "i problemi dottrinali si sono potuti chiarire" usa il passato! Allora per me i problemi non ci sono più. Poirot est (pour) l'objectivité, mes amis...

Invece "non ci sarabbero più perché Roma ha ammesso che si può discuterne, non perché non ci sono più"

E' italiano o conciliese? Saro' anche troppo cartesiano ma non é per niente una logica alla poirot.

Qui ho un momento di solitudine ...nostalgia da SISINONO.

Anonimo ha detto...

Poirot,
non puoi accusarmi ci conciliese. Non è il caso di mettersi a fare l'analisi logica di una dichiarazione resa frettolosamente alla stampa.
Quel di cui sono convinta te l'ho detto e del resto abbiamo molti elementi che ci conducono alla mia conclusione.
Ho fatto delle valutazioni. Se non sei d'accordo, amen.

Solo che vedo che non riesci a uscire dalla polemica e a partire dall'oggi, col cuore oltre l'ostacolo e non da solo ma con l'aiuto della Grazia senza la quale non possiamo far nulla di buono per il Regno...

Questo non è conciliese: è realismo.