Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 8 maggio 2012

Santa Sede-FSSPX. Anche il Superiore dell'Asia si unisce all'attesa orante.

Maria Imperatrice della Cina
Il Superiore dell'Asia - e anche quello del Benelux - si aggiungono al Superiore del Distretto degli Stati Uniti.

Il Superiore della Fraternità San Pio X per il distretto di Asia, p. Daniel Couture, si unisce il richiamo del superiore del distretto degli Stati Uniti per una speciale novena, a partire da oggi:


Cari Padri e fedeli,

Vorrei fare mia la recente lettera di p. Rostand ai sacerdoti e ai fedeli degli Stati Uniti di fare una novena allo Spirito Santo il prossimo 8-16 maggio, prima della festa dell'Ascensione. Ecco la lettera di Padre Rostand.
 Con la mia benedizione in questo mese di maggio, il più bello.
 Fr. D. Couture
 Superiore del Distretto

Leggere la sua interessantissima intervista sulla Chiesa in Asia: Prima parte - Seconda parte
_____________________________
[Fonte: Asia, Fraternità San Pio X ]

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Il silenzio italiano è assordante.

Anonimo ha detto...

E' vero. Ma spero che, sia pur mugugnando, obbediscano. Il resto lo farà il Signore.

Ad orientem ha detto...

Chissà perché su MiL non sono state sottolineate le voci positive e si è dato più spazio a Williamson e Tornielli, che cita messainlatino proprio per le dure parole di Laguerie, che non solo non fa una bella figura lui, ma se ne servono perché la situazione creata dall'ED poteva diventare - ma non lo sarà - la pietra d'inciampo per gli accordi...

Icabod ha detto...

Con quanta semplicità e umiltà padre Couture riprende e rafforza l'invito ispirato del suo confratello!

Marco ha detto...

Mic, obbedire a cosa, precisamente? Continuo a non capire, con tutto il rispetto. Grazie

Anonimo ha detto...

Il silenzio italiano...

Non mi sembra. leggete l'articolo di don Petrucci sul sito della Fraternità in Italia a riguardo dell'IBS.

Piuttosto mi sorprende il silenzio, ormai da tempo, del superiore francese, l'abbè Caqueray...
Voi sapete qualcosa di questo silenzio?

hpoirot ha detto...

In questo clima (a dire il vero un po' surreale) da vigilia di Natale tutti mi sembrano convinti che di certo domani arrivano i regali.

Poirot mette in guardia e continaua a pensare che abbiamo più di 50% di chances di trovare sotto l'albero... le cadeau empoisonné.

Anche Cappuccetto Rosso era contento di andare dalla nonna...

Anonimo ha detto...

E' molto bello e da ammirare il respiro universale e missionario che traspare dalle parole dei Superiori dei luoghi più distanti.

Questo è il carisma della Fraternità Sacerdotale San Pio X!

Anonimo ha detto...

Quando uno non ha più le aderenze che aveva prima, quando uno chiede informazioni ai propri "padrini" spodestati e gli rispondono "nessuna novità", quando uno vede che tutto quello che di buono in passato ha scritto viene dimenticato, quando uno vede che tutta la propria linea editoriale cade insieme alla propria credibilità, quando uno vede che nei blog sanno di più di quanto sa lui, allora non gli rimane che fa notizia con gli sfoghi dei commentatori anonimi.

Molto professionale, non c'è che dire.

Dante Pastorelli ha detto...

Purtroppo di anonimi ce ne son troppi anche qui.
Caro Marco, ubbidire a chi? Forse il verbo non è il più perfetto. Diciamo pure allinearsi alle posizioni di mons. Fellay con purezza d'intenzti ed accogliere l'invito del Papa ad un tanto atteso abbraccio paterno-filiale.
Gl'italiani tacciono?
A parte un caso, peraltro a seguito di un incontro fortuito, ch'è degli intransigenti, io nulla ho chiesto ai sacerdoti italiani S.Pio X che ho conosciuto e con qualcuno dei quali ho mantenuto amichevoli rapporti. Ovvi motivi di discrezione. Don Camillo che sembra saperne molto di più di me, e non mi stupisce, aveva scritto d'aver ascoltato pareri favorevoli.
Quanto a don Laguerie, non capisco perché avrebbe fatto una figuraccia.

Anonimo ha detto...

Trovo terribile che dicano ancora cose del genere.... "abbiamo spiegato ai sacerdoti che è meglio celebrare la Messa tradizionale in lingua volgare che dire la nuova Messa in latino. Non è innanzitutto una questione di linguaggio, ma è una questione di fede"
Spero che il rientro nel recinto della grande chiesa porti ad espungere unilateralità del genere!
Saluti
Flavio

Anonimo ha detto...

l'abbè Caqueray...

L'Abbé de Cacqueray, prego!!!

Non ne sappiamo nulla e non ci stupisce, perché questo è il momento di serrare le fila o di dissociarsi. Ma osiamo sperare che non ci siano dissociazioni eclatanti.
Preghiamo e attendiamo.

Anonimo ha detto...

"abbiamo spiegato ai sacerdoti che è meglio celebrare la Messa tradizionale in lingua volgare che dire la nuova Messa in latino. Non è innanzitutto una questione di linguaggio, ma è una questione di fede"

E' una frase che non penso sia mai ascoltabile da parte di qualunque tradizionalista, che appartenga o meno alla Fraternità...

Citare la fonte, please...

E comunque potrebbe trattarsi benissimo di una bellissima reductio ad absurdum ;)

Dante Pastorelli ha detto...

Eppure da qualche parte molto tempo fa lessi che mons. Lefebvre diceva ai missionari: la Messa prima di tutto, anche in lingua locale, il latino poi.
Non sono un biografo del vescovo, ma certe frasi mi sono rimaste scolpite e se le ho lette è nei giornali o nei libri della Fraternità.

Marco ha detto...

"Ma osiamo sperare che non ci siano dissociazioni eclatanti".

Non mi pare che si possa sorvolare sul fatto che 3 vescovi su quattro siano contrari all'accordo; con essi, la maggior parte dei sacerdoti e dei fedeli. Non è molto utile citare sempre quei 5 o 6 "autorevoli" che sembra siano per l'accordo. Conosco bene tutti i sacerdoti di Albano: a parte uno, sono tutti contrari. E credo, con assoluta certezza, che sia contrario anche l'attuale Superiore di Seminario argentino. Solo che chi è contrario non parla, o non se ne parla, o parla in privato.

Amicus ha detto...

L'Anonimo delle 14.14 si riferiva a quanto diceva l'abbé Couture nella prima parte dell'articolo 'linkato', verso la fine:
"...la mancanza della conoscenza del latino è un ostacolo. Una volta ho insegnato ad alcuni preti a celebrare la Messa tradizionale in cinese. Erano sacerdoti cinesi che non conoscevano il latino. Ho fatto questo seguendo il consiglio di Monsignor Lefebvre che ci ha insegnato: “Non stiamo combattendo in primo luogo per il latino; stiamo combattendo per la fede”. E abbiamo spiegato ai sacerdoti che è meglio celebrare la Messa tradizionale in lingua volgare che dire la nuova Messa in latino. Non è innanzitutto una questione di linguaggio, ma è una questione di fede. E sono state celebrate un paio di Messe così."
Mons. Lefebvre aveva perfettamente ragione, così come l'abbé Couture: non stiamo combattendo in primo luogo per il latino, stiamo combattendo per la Fede Cattolica. Il rito di Paolo VI\Bugnini oggettivamente porta ad una progressiva protestantizzazione di chi lo celebra e di chi vi assiste, e la situazione odierna nella Chiesa sta dimostrarlo con tragica concretezza. Invece di scandalizzarsi senza motivo, consiglio al suddetto anonimo - che da quanto scrive penso non lo conosca - la lettura del classico 'Breve esame critico del Novus Ordo Missae' con la lettera dei cardinali Ottaviani e Bacci a Paolo VI, ad esempio al seguente link: http://www.unavox.it/doc14.htm

Anonimo ha detto...

Mons. Lefebvre aveva perfettamente ragione, così come l'abbé Couture: non stiamo combattendo in primo luogo per il latino, stiamo combattendo per la Fede Cattolica.

Mi era sfuggita la frase e, conoscendo il contesto, cioè l'Asia, di certo desta meno meraviglia.

Grazie per la precisazione.

Anonimo ha detto...

Non mi pare che si possa sorvolare sul fatto che 3 vescovi su quattro siano contrari all'accordo;

Vedremo cosa succederà in dirittura d'arrivo e continuiamo a sperare e a pregare, perché non c'è da gioire di una Fraternità indebolita.

Anonimo ha detto...

Ma io mi domando: se in così tanti sono contrari all'accordo, mica è obbligatorio farlo... Cioè a Roma non mi sembra che la Tradizione abbia riacquistato i suoi diritti... anzi... i vescovi modernisti sono ancora molto forti... la situazione nelle parrocchie non ne parliamo. Ed in questa situazione si va a firmare un accordo a cui mi sembra che sono più i contrari che i favorevoli... o comunque chi non è del tutto contrario è almeno diffidente... con il rischio di creare una SPACCATURA insanabile... è vittoria questa? Cioè se si andasse a Roma uniti... si potrebbe avere qualche speranza che la giusta battaglia abbia successo e che si possa ottenere qualcosa... ma così... se si va divisi non si fa niente... e allora mi chiedo, ma vale la pena di rientrare in queste condizioni... considerato che la situazione della Chiesa non mi sembra molto migliorata... e che tra l'altro non molto tempo fa leggevo una frase di monsignor Lefebvre che diceva "Finchè il Vaticano II e la nuova Messa restano la norma, un accordo con Roma è un suicidio", e allora mi chiedo quelli che hanno tutta questa fretta di concludere l'accordo con Roma, hanno almeno letto quello che diceva il fondatore della Fraternità?! Scusate se mi sono espressa in maniera forte... ma tutte queste spaccature non mi piacciono proprio... così ci si indebolisce, e forse è proprio questo l'obiettivo che hanno a Roma... In fondo se questo accordo si fa, spero almeno che si faccia uniti... ma in questa situazione sono più i problemi che sorgono che altro...

Marco Marchesini ha detto...

Marco,
io conosco la posizione di mons. Williamson che è contrario all'accordo, ma quando gli altri hanno detto pubblicamente di essere contrari?

Marco Marchesini

Marco ha detto...

Marco: se Mons. Tissier de Mallerais, dopo il libro su Ratzinger, dichiarasse di essere favorevole all'eventuale accordo, sarebbe un caso più unico che raro di sindrome bipolare. Ricordo anche che il vescovo in questione ha dichiarato pubblicamente di dubitare della validità delle ordinazioni del '68. Altre conferme sull'opposizione all'accordo da parte di Tissier e Mons. De Gallareta mi vengono da vari sacerdoti della SPX, tutti perentori nell'affermare ciò. Ricordiamo anche quello che scrisse di recente, su Ratzinger, don M. Gleize, uno dei rappresentanti della SPX nei colloqui con Roma. Con quale faccia ora si accorderebbero? Dato che credo nella loro integrità, non penso sia possibile. Non c'è bisogno di dichiarazioni pubbliche quando una cosa è evidente.

Dante Pastorelli ha detto...

Ma ricordo pure che mons. Lefebvre ebbe a dire: anch'io, quando e dove l'ho ritenuto necessario, ho introdotto le lingue locali.
Appunto, motivi di opportunità e necessità pastorale, che portano alla fede sulla quale poi si può innestare, come sempre il vescovo ha fatto anche il latino.

Dante Pastorelli ha detto...

Mettetevi d'accordo. Uno dice che tutti o quasi gl'italiani sono contra, don Camillo dice che son pro.
Io non lo so e aspetto di vedere le decisioni.

Marco ha detto...

Ad Albano, nessuno è pro, tranne, forse, uno, che non è italiano. In Argentina, il Superiore di Seminario non credo sia a favore. Secondo Voi può essere a favore, se solo qualche mese fa scriveva, in relazione ad Assisi n. 3: "Invitiamo tutti i fedeli ed amici ad unirsi a questa preghiera e a questo digiuno per tre intenzioni: 1) In riparazione alla celebrazione di un evento storico che più di ogni altro ha umiliato la Sposa di Cristo mettendola sullo stesso piano delle false religioni; 2) Affinché Cristo Nostro Signore tolga il velo dai cuori degli uomini di Chiesa facendo loro riconoscere che una sola Pace è possibile tra gli uomini, quella di Cristo nel Regno di Cristo. Pax Christi in Regno Christi; 3) Affinché Nostro Signore spenga i crescenti focolai di guerra nel mondo che sembrano essere la Sua risposta alla “pace” di Assisi"?

don Camillo ha detto...

Finchè questa vicenda non sarà chiara è assolutamente INUTILE, anzi dannoso fare congetture. "Il futuro, si sa, è il campo del diavolo, lui ci semina quel che per noi è più dannoso per la nostra anima: angosce, sfiducie, rabbia, il sentirsi traditi, rancori mormorazioni contro i superiori contro Dio, ect. ect.", io queste cose le so molto bene. Non diamo per scontato nulla e non stappiamo le bottiglie prima della definitiva conclusione, se ci sarà. Facciamo le cose normali e ordinarie, Dio provvederà.

Per la questione italiana, non è un mistero che frequento Albano, così come altri preti frequentatori questo spazio. Non sono il solo, e buona parte celebrano "anche" il rito nuovo, e in merito a questo, siccome che mi sono confessato anche dai sacerdoti della Fraternità (sarà forse anche io scomunicato e scismatico?!?!) posso dire con certezza che l'assoluzione non mi è stata mai nega.

Sulla Messa nuova sì abbiamo idee diverse anche tra di noi diocesani, io personalmente non ho mai negato le mie difficoltà nell'accettare il MP, e la definizione "mai abrogata"!

Ma ne parlo qui ampiamente http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/p/il-novus-ordo-e-stato-imposto.html

Per concludere: c'è da concludere?

Preghiamo che è meglio!

Anonimo ha detto...

Secondo Voi può essere a favore, se solo qualche mese fa scriveva, in relazione ad Assisi n. 3:

Caro Marco, neppure mons. Fellay e neppure noi siamo stati né siamo a favore di Assisi 1-2-3, ma questo non impedisce di innescare una 'pastorale' tradizionale come Cristo comanda, a prescindere dagli errori dai quali realisticamente non possiamo pretendere che nessuno torni indietro ex abrupto!

Ma è nella "Roma eterna", nel senso che ogni cattolico sa ben intendere che questo può accadere: una Roma eterna che non può prescindere dal Papa e dalla Chiesa visibile, perché il suo Mistero di Salvezza non può essere lasciato sotto il moggio e da una pastorale malsana (che fa danni concreti) si può uscire solo con una pastorale sana che lascia fluire la Grazia.

E' il momento di guardare avanti, con fiducia e determinazione.

Areki ha detto...

Oggi 8 Maggio la bellissima Supplica alla Madonna di Pompei (nella versione originale non annacquata) e poi il ricordo di San Michele Arcangelo....
La cosa più importante è affidarsi a DIO! Pregare, offrire, soffrire e tacere.
Concordo con don Camillo quando dice che "il futuro è il campo del Diavolo"..... in questa faccenda è di grande importanza mantenere la pace e la calma. La Chiesa è stata fondata da Gesù Cristo ed è guidata dallo Spirito Santo: loro sanno bene cosa fare.....

In epoche confuse della Chiesa si sono trovati anche dei santi che con retta coscenza militavano in campi contrapposti, o poi hanno cambiato posizioni, quindi cerchiamo di far lavorare il Signore e evitiamo ogni passionalità e giudizi temerari.....

Anonimo ha detto...

leggevo una frase di monsignor Lefebvre che diceva "Finchè il Vaticano II e la nuova Messa restano la norma, un accordo con Roma è un suicidio"

Non si può impostare una scelta e prendere una decisione su una frase di Mons. Lefebvre, che va letta nel suo contesto.

E' lo spirito di Mons. Lefebvre quello che deve essere portato avanti, possibilmente purificato dalla disobbedienza, per quanto motivata e 'necessitata' fosse in quel momento.

Anch'io credo che innanzitutto occorre obbedire A Cristo; ma penso che con la consapevolezza di oggi si possa continuare ad obbedirgli dall'interno, al fronte e non ai margini

Dante Pastorelli ha detto...

Rileggetevi le lettere di mons. Lefebvre a Giov. P. II subito dopo la sua elezione. Si premurava a dire che mai aveva messo in dubbio la validità della Messa nuova che considerava in qualche puntio ambigua e sempre si sarebbe sentito legato al Vicario di Cristo. E chiedeva con queste credenziali la sopravvivenza della Fraternità nella Chiesa.

Anonimo ha detto...

Oggi "Feria .." .
Rilassatevi (nel senso di mettersi l'animo in pace)

hpoirot ha detto...

Perché non si torna domani tutti al VO? Perché tanti sacerdoti temono di SCANDALIZZARE e cerare CONFUSIONE tra i fedeli.

Ma come puo' la Messa che ha sorretto e alimentato il Corpo Mistico di Cristo per 1962 anni essere motivo di scandalo?

Uomini di poca FEDE che durante una messa Novus Ordo si SACRIFICANO la purezza e la qualita' del culto che va reso a Dio all'altare dei motivi pastorali ...

Anonimo ha detto...

io conosco la posizione di mons. Williamson che è contrario all'accordo, ma quando gli altri hanno detto pubblicamente di essere contrari?

Infatti. Non è vero che ci sono solo alcuni superiori di distretto favorevoli all'accordo Roma - FSSPX.

Per quello che so io nessuno è contrario pregiudizialmente. Ovviamente dipende da quali sono le condizioni.

D'altronde è normale che non si moltiplichino altre iniziative oltre alla preghiera ed alla novena, alle quali ci uniamo tutti, in attesa fiduciosa e orante!