Il Rosario un'arma potente contro il male, in grado di cambiare la storia ed è stato scelto il 7 ottobre 2017 perché è la festa della Madonna del Rosario istituita dopo la vittoria di Lepanto. Che esempio stupendo di Nazione ancora cristiana che ci viene dalla Polonia! Ci uniremo spiritualmente.
Si attende fino a un milione di persone alla recita del Rosario che avrà luogo lungo il confine polacco il 7 ottobre, festa di Nostra Signora del Rosario e anniversario della battaglia di Lepanto.
I vescovi della Polonia hanno esortato i cattolici a unirsi all’evento “Rosario al confine” per celebrare il centenario delle apparizioni di Fatima e pregare per la salvezza del Paese, ha riferito il Catholic Herald.
“Crediamo che se il Rosario venisse recitato da un milione di polacchi lungo il confine del Paese potrebbe non solo cambiare il corso degli eventi, ma anche aprire il cuore dei nostri compatrioti alla grazia di Dio”, affermano gli organizzatori sul loro sito web.
“Cent’anni fa Maria ha affidato a tre bambini portoghesi un messaggio di salvezza: pentitevi, offrite riparazioni per i peccati contro il mio Cuore Immacolato e recitate il Rosario”, aggiungono i vescovi.
La battaglia di Lepanto segnò la vittoria della flotta cristiana sull’Impero ottomano.
Padre Steve Grunow, di Word on Fire del vescovo Robert Barron, descrive le origini della festa così:
Il 7 ottobre 1571, una flotta composta dalle forze di Napoli, Sardegna, Venezia, papato, Genova, Savoia e Cavalieri Ospitalieri combatté un’aspra battaglia contro la flotta dell’Impero ottomano. La battaglia ebbe luogo nel golfo di Patrasso, nella Grecia occidentale.
Pur se in inferiorità schiacciante a livello numerico rispetto alle forze ottomane, la cosiddetta “Lega Santa” aveva una forza superiore e vinse. Questa vittoria avrebbe limitato gravemente i tentativi da parte dell’Impero ottomano di controllare il Mediterraneo, provocando un notevole spostamento del centro dei rapporti internazionali da Oriente a Occidente. In qualche misura, senza esagerare, il mondo che conosciamo oggi deriva da quella vittoria. Questo evento è noto nella storia come “battaglia di Lepanto”.
Papa Pio V, il cui tesoro finanziò parte di questo sforzo militare, ordinò che le chiese di Roma rimanessero aperte per la preghiera giorno e notte, incoraggiando i fedeli a chiedere l’intercessione della Beata Vergine Maria attraverso la recita del Rosario. Quando il Papa venne raggiunto dalla notizia della vittoria della Lega Santa, aggiunse un nuovo giorno festivo al calendario liturgico romano. Il 7 ottobre sarebbe stato da allora la festa di Nostra Signora della Vittoria. Il successore di Papa Pio, Gregorio XIII, modificò il nome in festa del Santo Rosario.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti] - Fonte
23 commenti:
Il Rosario per celebrare la vittoria di Lepanto e l'aiuto nelle battaglie che ci attendono
Quanto mai attuale oggi, quella battaglia, data la grande e poderosa offensiva cui siamo sottoposti da parte dell'islam, da tutto l'islam. Ricordarla, per far innanzitutto notare la contrapposizione tra il Papato di allora e quello odierno: san Pio V organizzava Leghe Sante, e non era facile vincere le ostilità fra gli Stati cristiani, mentre il Papato attuale, in nome del falso verbo ecumenista, ha completamente tradito la sua missione, quella che consiste anche nel proteggere gli Stati cristiani dagli infedeli, incitando pure alla lotta armata, se necessario.
Qualche piccola precisazione sui dati della battaglia. Napoli e Sardegna erano al tempo domini spagnoli; la Lega Santa viene così riportata dagli storici: Papato, Venezia, Spagna, Genova (al servizio della Spagna), Malta, Ducato di Savoia, Granducato di Toscana (assai attivo nella lotta contro turchi e barbareschi con i livornesi Cavalieri di S. Stefano). 207 galee, 6 galeazze veneziane, 30 legni ausiliari = 84.420 uomini e 1.815 cannoni. Flotta turca: 222 galee, 60 fuste (legni minori). In artiglieria i turchi erano nettamente inferiori: solo 750 cannoni. Il 7 ottobre 1571 era domenica, la battaglia si svolse nel Golfo di Patrasso, in Grecia.
La superiorità numerica turca non era "schiacciante". Le battaglie tra galee (navi a remi e vela) si svolgevano con scontri frontali e arrembaggio, nave contro nave. Ma qui il cannone giocò per la prima volta un ruolo decisivo. Le "galeazze" veneziane erano alte, lente e pesanti, ma con circa 40 grossi cannoni, venti per lato, contro gli appena 5 in dotazione alle galee normali. Rimorchiate davanti alla flotta cristiana, quando i turchi mossero all'attacco schierati in una lunga linea di fila, il fuoco a lunga gittata per quei tempi delle galeazze (1 km), scompaginò le loro file, rompendo lo schieramento e danneggiando seriamente molte galee, che cominciarono a imbarcare acqua.
Accanto a quest'azione delle causae secundae, costruite dall'uomo, ci fu però anche un evento, interpretato dagli equipaggi come segno celeste, con la mediazione della Regina delle Vittorie: il vento, finora impetuoso in poppa ai turchi, mutò di colpo direzione. Così i turchi dovettero cominciare a dar faticosamente di remo, sotto il tiro implacabile delle galeazze.
Fu una delle battaglie navali più sanguinose della storia: circa 40.000 i morti fra i maomettani, compresi gli annegati; 7,656 fra i cristiani, che ebbero 7.784 feriti, tra i quali Miguel de Cervantes. I prigionieri turchi cica 8.000; oltre 10.000 i cristiani liberati dai banchi di voga delle galere turche. La flotta turca fu quasi interamente distrutta. I veneziani combatterono con furore, avevano appena saputo della fine atroce di Marcantonio Bragadin, spellato vivo nell'agosto precedente a Famagosta dai turchi, cui aveva duramente conteso la conquista di Cipro.
Sì, preghiamo Nostra Signora delle Vittorie, che ha schiacciato il capo a tutte le eresie, perché ci propizi in futuro altre vittorie come quella di Lepanto, contro i traditori della fede e le schiere dell'Anticristo che incalzano da ogni lato.
H.
Se pregano il Rosario, Galantino li definisce "inespressivi".
Se pregano la Madonna, il Papa li definisce "rigidi" o addirittura "nevrotici" visto che pregheranno lungo il confine. Per non parlare che si riuniscono per la battaglia di Lepanto che tutto fu tranne che "accoglienza"-"ascolto"-"uscita".
Se pregano la Madonna di Fatima, l'arcivescovo di Bologna li definisce "profeti di sventura", come ebbe a dire introducendo il discorso del Papa al clero e alle religiose durante l'ultima visita.
Io li definisco: cattolici, miei fratelli e sorelle, gran bella gente!
grazie
Preghero' anch'io - pur per l'Italia, "la seconda patria di ogni Polacco" - parafrasando lo scrittore Henryk Sienkiewicz.
Mi permetto di segnalarvi questo, da pag. 418 del Diario di Santa Faustina Kowalska:
Una volta che pregavo per la Polonia, udii queste parole:
«Amo la Polonia in modo particolare e, se ubbidirà al Mio
volere, l’innalzerò in potenza e santità. Da essa uscirà la
scintilla che preparerà il mondo alla Mia ultima venuta».
Sabato sera iniziamo il percorso annuale del nostro gruppo di preghiera, alle 18 la Santa Messa e dopo cena alle 20:30 era già stata decisa la recita del Santo Rosario, che faremo in comunione con questa intenzione, ma in modo particolare per l'Italia.
Sarà interessante vedere come si combineranno il Rosario lungo il Confine, Lepanto e le "intenzioni" del Papa...
Miles
le "intenzioni" del Papa...
Abbiamo più volte ricordato che "le intenzioni del papa" non sono riferite ad un singolo pontefice, ma riguardano in generale:
1) Esaltazione della Chiesa Cattolica;
2) Propagazione della Fede;
3) Estirpazione dell’eresia;
4) Conversione dei peccatori;
5) Concordia tra le nazioni cristiane.
Cara Mic, mi pare che l'attuale linea a cui seguono e precedono le intenzioni sia:
1) La Chiesa Cattolica è peggiore delle altre religioni alle quali deve chiedere scusa e comunque è tanto vera quanto le altre.
2) Il proselitismo/invito alla conversione è una solenne sciocchezza.
3) Lutero aveva ragione ed è stato una benedizione.
4) Non ci sono peccatori se non quelli indicati dal Pensiero Unico come evasori fiscali, orridi oppositori dell'immigrazionismo e simili.
5) Il problema non si pone poichè non ci sono Nazioni cristiane.
Miles
Ok Miles,
Ma mi pare ovvio che noi ci allineano alle intenzioni universali non a quelle spurie.
Ci allineiamo....
Ci alieniamo... o ci alienano.
Cara mic, una ironia, non lo prenda a male.
Così come vanno le cose sembra che il prendere una linea cattolica significa stare fuori, come alieni.
Un saluto, in conmunione di preghiera
Segnalo il sito polacco rozaniecdogranic.pl , sul quale si possono visualizzare anche 13 luoghi in Italia dove verra' recitato oggi pomeriggio (ore 17,30 italiane, se non erro)il santo Rosario, in sintonia con la Polonia, essendo a digiuno ed in grazia di Dio. E' un'occasione che quando si ripetera'? E quando in Italia?
Caro Anonimo 21:52
Oltre e concordare pienamente con lei, aggiungo che coloro che usano i termini “inespressivi, rigidi, nevrotici, profeti di sventura” verso fedeli cattolici amanti della preghiera non li ritengo cattolici, cristiani, miei fratelli in Cristo, ma bensì seguaci e servitori del Nemico di Dio e dell’umanità : a tutte le offese c’è un limite, ancor di più quelle che coinvolgono Nostro Signore, la Sua (e nostra) SS.ma Madre e la Verità tutta intera !! dal clero modernista liberaci, o Madre !!!
Ricordiamo di unirci in preghiera nell'anniversario di Lepanto.
Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit!
Nonostante la manifestazione abbia coinvolto una folla oceanica ben superiore al milione di persone, nessun TG ne ha dato conto. Naturalmente....
Anonimo h. 9.53
"Nonostante la manifestazione abbia coinvolto una folla oceanica ben superiore al milione di persone, nessun TG ne ha dato conto. Naturalmente...."
Infatti, solo il Foglio tra i quotidiani nazionali, se non sbaglio.
Questo e' l'aspetto più inquietante, il silenzio, in perfetto stile Bergoglio.
Il bravo Socci hs invece scritto
http://lanuovabq.it/it/chi-ha-paura-di-lepanto-e-della-polonia
NEANCHE "AVVENIRE" !!! IL GIORNALE BERGOGLIANO DELLA CEI NON HA UNA SOLA RIGA SUL ROSARIO DI UN MILIONE DI PERSONE IN POLONIA!... HA INVECE LE VIGNETTE DEL COMPAGNO STAINO E L'APERTURA DI PRIMA PAGINA SULLO "IUS SOLA". QUANTA RABBIA DEVONO MASTICARE A SANTA MARTA PER LA POLONIA....
(Antonio Socci)
Guido Villa: "La differenza tra la Polonia e l'Italia? Che in Polonia l'episcopato approva e supporta un'iniziativa di preghiera del santo rosario a difesa della Patria dall'invasione straniera, quello italiano approva e supporta un rimedio umano, il (falso) digiuno, perché la Patria venga invasa più facilmente.
La Chiesa in Polonia è governata da Cristo, in Italia da qualcun altro".
La notizia è pubblicata ora ADDIRITTURA sul Corriere della Sera, sotto forma di servizio fotografico (persin bello). Ora voglio vedere Avvenire come se la caverà...
http://lanuovabq.it/it/sullesempio-della-polonia-un-grande-rosario-anche-in-italia
Il “New York Times” ne ha subito scritto, essendo un fatto eccezionale. Ma sui giornali italiani io oggi non sono riuscito a trovare nemmeno una riga sull’avvenimento di ieri in Polonia (unica eccezione “Libero” dove è uscito questo mio articolo). Un silenzio collettivo che di fatto è una censura. Ma la cosa più scandalosa è la censura totale che dell’evento hanno fatto il giornale dei vescovi “Avvenire” e tutti i media vaticani e para-vaticani. Segno che Bergoglio è furioso con questa Polonia che manda più di un milione di suoi figli alle frontiere a pregare il Rosario in memoria della vittoria cristiana di Lepanto contro l’invasione musulmana e in memoria del centenario del messaggio della Madonna a Fatima. Non resta che meditare il Vangelo di oggi dove Gesù ammonisce duramente i vignaioli infedeli che si appropriano della vigna di Dio. Durissimo avvertimento agli ecclesiastici (P.S. Confrontate il finale della parabola di Gesù di oggi con quello che gli attribuisce Bergoglio nell’Angelus: l’esatto contrario).
(Antonio Socci)
http://www.antoniosocci.com/polonia-dio-patria-famiglia-la-sovranita-monetaria-portato-al-miracolo-economico-israele-un-altro-miracolo-esempio-popolo-ama-la-prop/
Ed ecco un bel delirio sul Corriere:
http://www.corriere.it/opinioni/17_ottobre_11/wojtyla-fraternita-8a44cb4a-adcf-11e7-aeaa-c10a797c4526.shtml
Posta un commento