Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 8 agosto 2013

Francescani dell'Immacolata, ecco l'asso nella manica (secondo Tornielli e chi per lui) del commissariamento

Permetteremo loro ancora di giocare
 questo asso ingannatore?
Carissimi, mi ripugna fortemente guazzare in questo fango; ma non posso sottrarmi dall'ingrato compito di bere questo veleno per cercare di neutralizzarne la forte carica eversiva di ogni equilibrio intraecclesiale sia pur faticosamente raggiunto (tale era ed è tuttora il Summorum Pontificum, se non lo vanificheranno). Strano dover parlare di equilibri nella Chiesa post-conciliare, che ha fatto della comunione lo stendardo della sua nuova ecclesiologia. Come se la "comunione" - che o è in Cristo Signore o non è nulla - non sia da sempre la linfa Soprannaturale che ha mantenuto integra La Catholica nei due millenni che ci hanno preceduti e ce ne ha consegnato le ricchezze indicibili, delle quali tuttora ci nutriamo e viviamo.

Mi riferisco all'ultimo articolo di Tornielli su Vatican Insider che getta nuova luce insieme a pesanti ombre sulla vicenda dei Francescani dell'Immacolata e che non esita a coinvolgere l'intera fin troppo frastagliata galassia legata alla Tradizione. E tuttavia nel contempo, come ormai purtroppo siamo abituati a subire, si fa portavoce di quelle "rane dalla bocca larga" presenti nella Curia e nella Chiesa tutta, ancora tutte al loro posto e per nulla neutralizzate, anzi più potenti che mai col nuovo pontificato, che almeno è questo che ci ha mostrato finora. E qui mi fermo per non cadere nello sconforto. Anche perché tutto è nelle mani del Signore che con tutto quel che accade ci parla e ci interpella a prender parte per la verità che abbiamo ricevuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

Questa lunga premessa per arrivare alla conclusione, espressa nei termini essenziali che la rendono ancor più drammatica e preoccupante, che sintetizzo di seguito servendomi anche dell'intervento di nostro lettore. Lo sconcerto risiede nel fatto che si riconduce l'intero discorso, evidentemente per neutralizzarla, alla campagna di stampa tradizionalista e dunque alle origini di una decisione che la Santa Sede ha preso dopo una capillare raccolta di informazioni.

Il succo di tutto sarebbe che, per ritornare all'originario carisma dell'Ordine dei FI - fondato esclusivamente sul concilio - si esautora il fondatore, che nel 2007 aveva introdotto la celebrazione del VO consentitagli dal Summorum. Indubbiamente è  una mossa molto logica - ma di una logica mafiosa - perché si impongono a tutti le posizioni conciliariste che portano a sentire cum Ecclesia (!) promosse da una minoranza dissidente alla quale si dà molto spazio riagganciandola anche alla presa di distanza da posizioni riguardanti giudizi sul pontificato ascrivibili a quei siti e blog sommariamente liquidati come impegnati a far passare la tesi dei frati «perseguitati» dai «nemici» della messa antica e dai loro sponsor vaticani. Sarebbero queste le posizioni che porterebbero per contro, a dire dell'articolista ed evidentemente di chi lo ispira, a non sentire cum Ecclesia (!) .
Ovviamente nessuno di noi deve né vuole entrare in possibili altre ragioni del commissariamento. Ma queste riguarderanno chi di dovere e non giustificano il provvedimento sulla Messa.
Nell'articolo si porta poi in modo capzioso, a giustificare l'intervento a gamba tesa sui frati, un riferimento ad una frase che Benedetto XVI avrebbe rivolto a frati a suore FI con riferimento a questo sentire cum Ecclesia mentre prima si insiste col rivelare che la visita iniziò sotto il precedente pontificato affermando, secondo l'estensore dell'articolo, che fu il Papa ora emerito che la volle. Dato già smentito dal portavoce dei FI. 
Dunque, se fu Benedetto XVI a volere ed imporre la visita perché aveva subodorato che i frati non sentivano cum Ecclesia, è ovvio che il provvedimento odierno non può essere in contrapposizione con il Motu proprio SP, così come secondo la stessa logica capziosa, non potrà esserlo nessun futuro provvedimento in linea con quello preso nei confronti dei frati FI e che potrà rivolto ad altri fedeli cattolici. Che essi siano amanti della Tradizione è ovvio: un cattolico non può non esserlo essendo questa Rivelazione, Parola di Dio! 
Ecco la logica perversa di tutta questa brutta storia. 

E che dire della conclusione di Tornielli, che rovescia le carte in tavola servendosi biecamente della Tradizione e dunque di chi la ama e la difende non come -ismo? Essa è sì intrecciata alla vicenda, ma non vuole né strumentalizzarla né esserne strumentalizzata. E nemmeno intende lasciarla cadere e insisterà nel presentarla nei suoi termini autentici e non pretestuosi per giustificare un provvedimento dall'onda lunga potenzialmente devastante per qualcosa che non è un optional. Infatti la Liturgia, ben lungi da formalismi o estetismi di alcun genere, è la funzione primaria della Chiesa - sia come ius divinum al culto autentico che come opera teandrica del Figlio e dunque santificatrice dei credenti  - così come ci è stata consegnata nell'Ultima Cena, fecondante ogni Evangelizzazione. E che dire anche che in questo provvedimento siano state totalmente ignorate le esigenze dei fedeli legate alla pastorale dei FI, come ricordato dal Comunicato del Coordinamento nazionale Summorum, seguito dall'assordante silenzio, almeno finora, sia dei vescovi che delle Autorità ecclesiali cui è rispettosamente e fiduciosamente rivolto? E senza chiamare in causa in alcun modo il pari diritto di chi sceglie di partecipare al NO.

Così chiude Tornielli, lanciando lo strale  definitivo al mondo tradizionalista, che ho sottolineato col grassetto. Cos'è un avvertimento? 
E si comprende bene come la decisione della Santa Sede non sia stata presa a cuor leggero, ma sia stata preceduta da una capillare raccolta di informazioni. Sul sito ufficiale dei frati si legge che il fondatore padre «Stefano M. Manelli, con tutto l'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata unito a lui, obbedisce al Santo Padre e confida che da questa obbedienza ne vengano grazie più grandi». Nelle prossime settimane il commissario verificherà se a prevalere sarà questa dichiarazione o le spinte provenienti dal mondo tradizionalista, che stanno suggerendo ai frati di «resistere» e di continuare a celebrare «in coscienza» secondo il rito antico senza chiedere autorizzazioni, puntando sul fatto che il decreto vaticano ha posto la clausola senza specificare quali siano «le autorità competenti» a rilasciarle.

115 commenti:

Luisa ha detto...

Decisamente i post si succedono a grande velocità a causa dell`attualità, avevo commentato l`articolo di Tornielli dopo il link riportato da don Camillo, penso che sia più logico rimetterlo qui.

Che cosa c`era da aspettarsi da Tornielli che ormai non cela più la sua poca simpatia per i tradizionalisti?
Il suo articolo potrebbe essere contraddetto ad ogni paragrafo, vale la pena farlo?
Sì, perchè quel vaticanista, forte anche della sua personale amicizia con Papa Bergoglio, è influente e dispone di vaste tribune.
Possiamo già renderci conto, nel caso incontrasse il Papa, di quel che gli direbbe, una accozzaglia di informazioni inesatte, parziali e faziose.

Quel vaticanista, e altri con lui, prende di mira i cattolici che hanno manifestato non solo il loro sostegno ai FI, ma anche il loro dolore di essere privati della Messa Antica.
Ma che gliene importa a Tornielli di quei fedeli?
Non hanno che da andare alla Messa riformata!

Tornielli menziona una
"campagna di stampa tradizionalista".
Capito?
Se dei cattolici tradizionali si esprimono la loro diventa una campagna di stampa!
Ma per favore, ma un pò di serietà e onestà, no?
Ma che stampa?
Di quale stampa disporrebbero i cattolici tradizionali?
Per fortuna hanno siti e blog, in Italia e altrove!
E solo quelli!
Ma anche questo dà fastidio, Tornielli e compagni li monitorano, non per, con spirito oggettivo e imparziale, leggere i loro argomenti e eventualmente riflettere, no, lo fanno unicamente per poi far cadere la loro scure censoria!

Tornielli ascolta e avalla solo le opinioni dei cinque(!!) frati ribelli all`origine della presa del decreto e continua a dire che la decisione della Santa Sede è stata presa " dopo una capillare raccolta di informazioni", è come se Padre Apollonio non avesse parlato, ma è andato ad intervistarlo perchè? Per smentirlo in seguito?
Parla di "regolamentazione dell'uso della messa antica", ma vuole prendere in giro chi?
Gli ignoranti?
Chi non sa leggere?
Forse chi dal 12 agosto è PRIVATO della Santa Messa Antica?

Subdolo il mettere insieme , in modo esplicito, le reazioni critiche al decreto vaticano e quelle che sono rivolte a Papa Bergoglio, un`altra picca velenosa e avvelenata contro quel "mondo tradizionalista", quegli "ambienti tradizionalisti" per i quali decisamente Tornielli ha poca stima e poco rispetto.

RIC ha detto...

Evidentemente la campagna della "stampa tradizionalista" non solo preoccupa ma probabilmente e' risultata del tutto inattesa e sorprendente. E questo, ovviamente, e' un gran bene a dimostrazione che,nonostante tutte le difficolta', i tempi in cui si poteva fare quel che si voleva senza che nulla (o quasi) trapelasse sono finiti. Ai tempi della riforma conciliare il NO venne imposto nonostante le perplessita', i mugugni, le proteste, il disorientamento dei piu'. Oggi tentativi di imporsi come in passato, ignorando le esigenze dei fedeli, devono quanto meno fare i conti con l' informazione che circola in tempo reale.
Aggiungerei poi un altro elemento che, a mio avviso, Tornielli e company non hanno ancora compreso: i peana nei confronti del nuovo Papa si fermano alle frontiere degli Stati Uniti. Ove i cattolici tradizionalisti, i teo-con, i neo- con (chiamateli come volete) oltre ad essere numerosi ed in costante crescita sono anche molto forti. Non sorprende, dunque, che dall'altra sponda dell'oceano non siano arrivati gridolini di isterico entusiasmo durante le "radiose" giornate di Rio, seguite con poco interesse e con una certa irritazione per il pauperismo che impregna discorsi e stile di Francesco. Ora, grazie ad Internet, la vicenda del poveri FI e' giunta anche negli USA e non credo che cio' rendera' felici i cattolici di cui sopra. E' questo un elemento da tenere in considazione poiche' da anni i grandi gruppi cattolici americani sono fra i principali sostenitori economici del Vaticano. Quo usque tandem continuanno a foraggiare il nuovo Vaticano di Bergoglio cosi' come hanno fatto con grande generosita' (a dire il vero non sempre disinteressata...) con GPII e con Benedetto??

Anonimo ha detto...

salve mi chiamo fabio
volevo domandarvi perchè i fedeli o gli ordini religiosi che vogliono la messa in latino devono esser ostacolati e non siano lasciati in pace di celebrare con il vecchio messale ?

Louis Martin ha detto...

E' inutile girarci intorno, ormai è evidente l'incrudelire delle autorità contro la Tradizione. Io ne avevo notizia informale già a pochi giorni dall'inizio del nuovo pontificato, ma direi che ora di informale non c'è più nulla (a parte le messe a Lampedusa e a Copacabana ...).
C'è un evidente salto in quantità e in qualità.
Anche fuori dagli ambienti tradizionalisti ci sono segnali che danno da pensare. Ad esempio: come mai tanto clamore per al morte di don Gallo e quasi nulla per il cardinal Tonini? E' stata solo una mia impressione o è stato così? Forse Tonini poteva evocare la fede di sua nonna con la sua sola figura e dunque guastare l'opera d'arte post-post-conciliare in corso di realizzazione? E' solo una domanda ...

Anonimo ha detto...

Caro RIC,
con questi fattori di "equilibri altri", che sono in campo, che giustamente fai rilevare, noi abbiamo ben poco a che fare, perché stiamo difendendo il diritto di sacerdoti e fedeli alla Santa Messa (in definitiva la salus animarum, che dovrebbe essere la prima preoccupazione dei cosiddetti pastori).
Però è interessante prendere atto di questi fattori e avere uno sguardo più allargato sulla realtà ecclesiale.
In ogni caso, anche leggendo alcuni blog francesi non c'è traccia dei peana di cui ci vanno sommergendo qui.

Anonimo ha detto...

Certo, poi, l'informazione la riflessione e la condivisione consentite dagli strumenti che stiamo usando, sparigliano un po' il gioco, soprattutto smascherano quello sporco.
Che il Signore ci aiuti!

rosa ha detto...

RIC ha toccato un tasto che ritengo importante meritevole di apporfondimento. Le accuse, i fastidi, la rabbia mal celata per i tradizionalisti nascondono anche il problema del denaro. "Follow the money" per dirla all'americana. Quanti fedeli han cominciato a preferire di dare oboli, elemosine, aiuti economici, 5 x 1000, a gruppi "tradizionalisti", anche in "comunione" con Roma, invece che al parroco, alla diocesi, locale ? le casse piangono, e bisogna quindi correre ai ripari.
A me questa "caccia all'untore" ricorda le scene dei "Tudors" che mostrano come Enrico VIII e soprattutto poi i suoi figli Eduardo ed Elisabetta imposero con la forza la Riforma in Inghilterra, nonostante le resistenze, anche molto forti, del popolo inglese (sopattutto del "popolino"), che vedeva in ciò l'affermazione dell'assolutismo monarchico. I Tudors ed i loro "amici" si arrichirono molitssimo con i beni ecclesistici, e la Riforma cominciò proprio con le modifiche alla S.Messa. Anni fa assistei ad un Service angklicano in Westminster, e mi stupii di quanto assomigliasse alla "nostra" Messa /NO).Me misera! Ignoravo allora ciò che so adesso
anche grazie a MIC.
Vogliono la Messa riformata? Abbiano il coraggio di abolire dogmi e bolle papali pregresse ("Quo primum") in modo UFFICIALE e DOGMATICO, e non se ne parli più. Ma basta giocare a carte coperte. Ce ne sono già troppi in politica ed economia di giochi occulti e sporchi, che almeno risparmino la nostra Fede !
Rosa

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti Rosa, i dogmi e le bolle vanno tutte riviste. Per ora è importante eliminare questi residui consevatori e devozionisti. Circa la paura per i cattolici tradizionalisti USA dimentichi, caro RIC, che Bergoglio è sudamericano e per loro poter colpire i gringos, per di più conservatori, sarà un gran piacere.

Anonimo ha detto...

RIC ha toccato un tasto che ritengo importante meritevole di apporfondimento. Le accuse, i fastidi, la rabbia mal celata per i tradizionalisti nascondono anche il problema del denaro. "Follow the money" per dirla all'americana.

OK. Nella realtà è quello che succede... Ma qui stiamo parlando di equilibri politici o di comunione ecclesiale nell'Unico Signore?
Possibile che la Chiesa non riesca ad uscire da queste pastoie?
Cos'è che le manca, oggi in particolare?

Da quel che dice Rosa, direi proprio la vera Santa Messa!

Marco P. ha detto...

Dall'articolastro di vaticaninsider:
"...ambienti tradizionalisti o comunque critici verso l'attuale pontificato, caratterizzate da una tesi di fondo: Francesco starebbe facendo retromarcia rispetto al Motu proprio di Benedetto XVI che nel 2007 liberalizzò l'uso del messale preconciliare".
La S. Messa Apostolica fu quella celebrata durante il Vaticano II, quindi è fuorviante e falso dire che la cosiddetta messa antica è preconciliare. Oltre al resto è pure fuorviante chiamarla messa antica, infatti antico fa rima con museo, quindi si instilla nella mente del lettore che non ha dimestichezza con tutta la materia, il concetto che chi vuole questa S. Messa sia un fissato con tradizioni umane, pizzi, incenso e altri accidenti, mentre questi sono solo a servizio del Mistero.

"...A pubblicare il testo del decreto di commissariamento con l'annessa clausola riguardante la messa antica.."
Più che clausola, come ampiamente dimostrato qui e altrove, colpire la S. Messa Apostolica è, per gli artefici di questo piano, lo snodo centrale, il traguardo da raggiungere (e in questo caso raggiunto) e la partenza da cui non più voltarsi indietro. Parlare di clausola è quindi, ad essere generosi, fuorviante.

".... professor Roberto De Mattei, vicino al mondo tradizionalista, autore di una storia del Vaticano II nella quale l'ultimo Concilio viene presentato come un evento di rottura rispetto alla tradizione precedente...".
Il prof. De Mattei non ha scritto una storia del concilio, ma ha riportato e ampiamente documentato quanto accadde prima, durante e immediatamente dopo l'assise conciliare (oltre al resto il suo libro ha pure vinto un prestigioso premio), quindi la storia del Vaticano II, se non totale, comunque per gli aspetti toccati completa. "Una storia" è generico e induce a pensare che si tratti di interpretazioni personali dell'estensore della stessa.

"...Il commissariamento viene definito da Gnocchi e Palmaro provvedimento «draconiano», che mirerebbe a distruggere la forza dei frati intenzionati a riscoprire e conservare «la messa di sempre» (espressione ormai codificata, usata per sinonimo di messa preconciliare, che sottintende due tacite conseguenze: la prima è che il messale del 1962 corrisponda alla messa celebrata per due millenni, la seconda è che la liturgia post-conciliare non sia più legata alla tradizione)."
Ritorna qui la pretesa che la S. Messa Apostolica sia preconciliare, ma si rincara la dose, insinuando abilmente che in realtà questa non sia la S.Messa celebrata per due millenni (ciò che invece corrisponde a verità, ovviamente non con il messale del 1962 ma con le precedenti edizioni).
Sugli aspetti a-tradizionali della Messa riformata sarebbe interessante sapere cosa pensa l'articolista del Breve Esame Critico dei cardinali Bacci ed Ottaviani.

"...Ma più di un dubbio rimane, di fronte all'evidente tentativo di trasformare i problemi e le tensioni interne all'Istituto circa la fedeltà al carisma originario in una pubblica battaglia sulla messa antica e sul Motu proprio «tradito». Lasciando magari intendere che il provvedimento della Santa Sede sia stato preso a cuor leggero o sulla base di informazioni «false», come lo stesso padre Apollonio ha dichiarato."
Chi ha tradotto i problemi e le tensioni di 5 frati rispetto al resto della congregazione di cui fanno parte nel problema della S. Messa Apostolica non sono certo stati gli altri centinaia di frati e suore, ma è il provvedimento vaticano ed i suoi estensori: ciò che è evidente è la misura presa, ossia la proibizione della S. Messa Apostolica, eventualmente concessa sub judice.

bernardino ha detto...

Mic., Le manca il vero Sacerdozio ed ora anche i fedeli.

Marco P ha detto...

(continua dal precedente)

"...Vale la pena di ricordare che i Francescani dell'Immacolata, un Istituto con una forte impronta mariana e missionaria, nato negli anni Settanta, che si rifà al Poverello d'Assisi e in particolare a San Massimiliano Kolbe, non sono nati in area tradizionalista..."
Quindi S. Francesco e S. Massimiliano, e prima di loro la S.ma Vergine non sarebbero schierati con la Tradizione ?

"...Nei tre anni successivi però l'uso del messale preconciliare era stato suggerito e talvolta in qualche modo imposto. In un'intervista del 2010 su un blog francese lo stesso padre Apollonio ammetteva che il vecchio rito «è la forma della nostra messa conventuale raccomandato dal nostro fondatore». E veniva promosso anche il rituale antico per le ordinazioni sacerdotali. Senza norme scritte, né decisioni assunte dal Capitolo generale, l'uso «preferito» della liturgia antica è stato fortemente raccomandato nei conventi dei Francescani dell'Immacolata, e in alcuni Paesi sono stati acquistati breviari bilingui latino-inglese così da favorire l'introduzione della preghiera secondo l'uso antico."
Qui prima si dice che la Liturgia Apostolica era imposta, poi che era raccomandata, fino a terminare questa intemerata con un ridicolo acquisto di breviari bilingue: questo sarebbe un atto gravissimo, quindi, meritorio di tanta severità ? (Ma poi, non si è sempre detto che il problema della S. Messa Apostolica è che non si capisce il latino? quindi se si adottano misure che vogliono risolvere questo problema, non è un bene, ammesso che questo sia un reale problema?).

"...n una lettera del padre Geiger, si afferma che all'interno dell'Istituto, da parte di alcuni suoi autorevoli esponenti, veniva fatta passare l'idea che la «nuova messa» fosse per i cattolici ordinari, "
Ma non è il MPSP a dire che il NO è la forma "ordinaria"? Quindi sia dato a chi è ordinario ciò che è ordinario !

"... I dissidenti rispetto alla linea imposta negli ultimi anni, contestano che la messa antica e il tradizionalismo debbano diventare l'unica formazione ricevuta dai giovani seminaristi, e che le «opinioni» dei tradizionalisti debbano diventare «normative» nell'Istituto in nome della lealtà al fondatore, quando invece non andrebbero imposte alla coscienza di nessuno. Tanto più - sostengono i frati sopra menzionati - che non c'è stata consultazione né un mandato del Capitolo generale a questo proposito. Inoltre, il tradizionalismo «non ha nessun rapporto con il nostro carisma» e «non è obbligatorio secondo la nostra legislazione»."
Va invece bene imporre il conciliarismo alle coscienze di tutti: frati, suore e fedeli ?
E questa imposizione conciliare è stata forse decretata dal Capitolo generale ?
Ed il carisma dei FI non è forse quello di recuperare la vera spiritualità francescana, quindi qualche cosa di totalmente ancorato alla Tradizione (a meno che per spiritualità francescana non si intenda quella adulterata moderna che vorrebbe S. Francesco iscritto al wwf, nudista e pure musulmano).

Marco P ha detto...

(continua, 2)

"...A tutto questo si aggiungono anche altri problemi, legati alla conduzione dell'Istituto, al ruolo crescente del ramo femminile, più compatto nell'aderire all'indicazione per la messa antica..."
Quindi le donne sono un problema? o è la loro adesione alla Liturgia Apostolica (e ritorniamo al punto centrale!!!).

"...la maggioranza dei membri dell'Istituto consultati si è espressa in favore o di un Capitolo generale straordinario o di un commissariamento, confermando dunque l'esistenza delle tensioni, non certo riconducibili soltanto a un gruppuscolo di dissidenti che sarebbe riuscito a falsificare la realtà."
Non si capisce, prima di dice che la maggioranza delle suore erano favorevoli alla Liturgia Apostolica, che la ribellione è stata di 5 frati (si sa che le rivoluzioni le fanno sempre le minoranze, aiutate in ciò dalle maggioranze SILENZIOSE) e che in tanti frati erano d'accordo nel considerare la S. Messa Apostolica superiore a quella riformata, poi salta fuori che il quizzone del commissario dà esiti contrari... boh ?

"Appare dunque del tutto incongruo presentare la decisione di Papa Francesco come una sconfessione del Motu proprio del predecessore, come già «Vatican Insider» faceva notare"
Questa affermanzione è buttata lì in modo apodittico e gratuito e non è dimostrata, come invece la logica tende a dimostrare il contrario. Inoltre ci si fa scudo della parola "Papa".

"... o le spinte provenienti da esponenti del mondo tradizionalista, che stanno suggerendo ai frati di «resistere» e di continuare a celebrare «in coscienza» secondo il rito antico senza chiedere autorizzazioni, puntando sul fatto che il decreto vaticano ha posto la clausola senza specificare quali siano «le autorità competenti» a rilasciarle."
Questo suona come un avvertimento.

rosa ha detto...

bergoglio e' stato eletto grazie ai cardinali americani, dolan e mahony . loro volevano soprattutto pulizia nelle finanze vaticane, appunto perche' gli americani al money ci tengono e ci pensano sempre. e a buona parte dell' establishmen americano, che NON e' cattolico, se non in piccola parte, fa comodo in questo momento essere "nice" con la chiesa cattolica che aiuta a far passare la riforma sull' immigrazione, che sta a cuore tanti per varii motivi. ma un conto e' l' establishment, un conto l' americano medio, specie del mid west. e a lui dei progressisti e degli hispanici- anche se do origine piemontese - non gliene puo' frgar di meno !
per l' altro anonimo- tutti coraggiosi e responsabili delle proprie idde, ' sti progressisti, che non firmano mai con il proprio nome o almeno uno pseudonimo, io non sarei cosi, tranchant. la Verita' e la tRealta' vincono sempre !
La Verita' e' una, l' errore e' molteplice, e la Realta' e' logica e costruita sul principio di non contaddizione.
del resto gli effetti delle novita' tipo NO sono sotto gli occhi di tutti...
Rosa

Anonimo ha detto...

Marco la tua analisi è puntale e centrata.

Tornielli le maschere non se le era mai messe, perché questo è il suo stile di sempre.

Mi chiedo chi c'è dietro e cosa hanno in mente. E come poter almeno ancora tentare di fermarli, oltre che con la preghiera.

Luisa ha detto...

Personalmente stimavo Tornielli per come rapportava l`attualità e il Magistero di Papa Benedetto, lo faceva con correttezza e capacità di sintesi senza tradire il pensiero del Papa, non mi sfuggiva però la sua poca simpatia per quello che lui stesso sovente chiamava "mondo tradizionalista", tante le sue picche e freccette, non dimentico il suo stupendo regalo di Natale ai cattolici tradizionali con un post incendiario dove fece capolino il termine di tradiprotestanti, non sarei onesta però se non dicessi che qua e là ogni tanto dava informazioni sulle Messe Tridentine, ma da quando è stato eletto Bergoglio, non ci sono più limiti o freni, quelli che sembrano essere i suoi veri pensieri e sentimenti sono palesati, basta pensare con quale mancanza di sensibilità, di tatto e di rispetto, ha qualificato le persone che esprimevano il loro dolore per la rinuncia di Papa Benedetto, ha offeso e fatto del male a molte persone, non ho ancora letto una sua parola di scusa, ancor più che quelle sue parole di scherno sono riprese su certi blog italiani, il suo, come quello di Accattoli.

RIC ha detto...

Ma qui stiamo parlando di equilibri politici o di comunione ecclesiale nell'Unico Signore?

La risposta, cara Mic, e' ovviamente implicita nella tua domanda. Ma il problema, mi sembra, non e' tanto quello dell'obbiettivo al quale tutti ( o almeno la gran parte) dei lettori di questo blog tendono, ma piuttosto degli strumenti attraverso il quale raggiungerlo. Oggi stiamo combattendo contro un mix di apostasia, menefreghismo, superficialita', aridita', violenza ideologica. Come affrontarli? La preghiera in primo luogo, ci mancherebbe altro. Ma poi? Dubito che coloro che hanno ridotto la Santa Messa ad una sorta di happening dove tutto puo' succedere e dove il sacerdote piu' che un celebrante e' divenuto un entertainer, siano sensibili a discorsi teologici, a questioni liturgiche, ai principi che hanno plasmata secoli di fede, insomma a tutto cio' che per noi e' l'essenza della NOSTRA religione. Anche perche' se lo fossero, non saremmo giunti a questo punto. E' per questi motivi che , credo, vadano combattuti oltre che, torno a dire, con la preghiera, anche con strumenti piu' terra terra. E purtroppo mammona e' uno di quelli verso i quali c'e' particolare sensibilita'.....e' tutto molto triste, ma temo sia cosi'

rosa ha detto...

e a proposito di money, oggi motu proprio...sulla teologia ?la dottrina?la pastorale?la liturgia? NOOOO: trasparenza nelle finanze, manovre antiriciclaggio, ecc.ecc. ma e' un paoa, pardon , un vescovo, o un amministratore delegato?
Rosa

Marco P. ha detto...

Cara mic,
cosa ci stia dietro e cosa abbiano in mente gli orditori di queste manovre non lo so, ma i fatti ed il presente sono sufficienti per giudicare. Del resto anche Gesù disse ipocriti di coloro che non volevano giudicare il tempo della Sua prima venuta pur invece giudicando altre e meno importanti realtà quali l'aspetto del cielo e della terra (Lc 12, 56).

Noi li possiamo fermare affidandoci totalmente e liberamente al Signore nostro Creatore, Redentore, Salvatore, pronti a tutti per la Gloria del Suo Nome, questa è la parte giusta già vittoriosa. Non dimentichiamo che il Signore ama i poveri, i deboli e gli oppressi perché è per loro mezzo che può risaltare in pienezza tutta la Sua Gloria e risplendere sui secoli la Sua vittoria.
Queste occasioni di persecuzione sono provvidenziali perché ci danno l'occasione per giudicare e scegliere per il Bene, ricordiamoci (Ps.144, 20): Custodit Dominus omnes diligentes se, et omnes peccatores disperdet.

Dobbiamo essere allora spietati ed instancabili nell'indicare l'errore e nell'esaltare la Verità che come un maglio si abbatta su chi osa volerla offuscare, dobbiamo lasciar a loro la falsa e pelosa misericordia, non possiamo avere peli sulla lingua, pronti ad ogni sacrificio, saldi nella Fede, ardenti di vera Carità, sicuri nella Speranza: questa la via maestra.

Marco P. ha detto...

Comunque sono d'accordo anche con RIC, bisogna toccarli sui punti sensibili, ed il portafoglio è sicuramente uno di questi !!!
Così come sono sensibili alle critiche, ed infatti si è notata la levata di scudi suscitata dagli ottimi articoli a favore della Tradizione da parte di De Mattei, Gnocchi-Palmaro, etc.
Quindi, attaccare!

Anonimo ha detto...

Dobbiamo essere allora spietati ed instancabili nell'indicare l'errore e nell'esaltare la Verità che come un maglio si abbatta su chi osa volerla offuscare, dobbiamo lasciar a loro la falsa e pelosa misericordia, non possiamo avere peli sulla lingua, pronti ad ogni sacrificio, saldi nella Fede, ardenti di vera Carità, sicuri nella Speranza: questa la via maestra.

Che il Signore ci illumini ci aiuti a ci accompagni. E la nostra Madre ci sia Mater et Magistra. Del resto La Catholica La venera oltre che come Corredentrice fin che era sulla terra anche come Mediatrice di tutte le grazie ora e sempre.

M.R. ha detto...

ormai siamo oltre i limiti dell'assurdo. Questo è quanto scrive Tornielli su twitter:

"Posso sapere su quali basi io avrei pregiudizi nei confronti dei tradizionalisti?"

murmex ha detto...

grazie Marco P.Avevo deciso di non andare più sul blog di Tornielli,stanca di insulti e irrisioni.Lei mi incoraggia,tempo permettendo,a continuare,insieme a pochi altri ugualmente derisi,a introdurre una nota dissonante nel coro dei novatori,e,in primis,deposto lo scoraggiamento,ad af fidarmi totalmente a Dio, che ,quando lo vorrà,restaurerà la sua Chiesa sfigurata

Anonimo ha detto...

"Posso sapere su quali basi io avrei pregiudizi nei confronti dei tradizionalisti?"

Glielo mostreremo domani con la sintesi dell'intervento di Marco e quel che verrà da sviluppare con essenziale efficacia.

Luisa ha detto...

Le reazioni dei cattolici che stanno testimoniando il loro sostegno ai FI, senza temere di dire quanto iniquo sia quel decreto che viene a colpire la Santa Messa di sempre, che con il semplice buon senso fanno osservare che da quel che è detto anche da...Tornielli niente giustificava la sua soppressione, stanno dando MOLTO fastidio!
Tornielli, Rodari, Gennari, e altri, si stanno dando la mano per screditarli, non temono la malafede e la disonestà intellettuale, e siccome grande è il potere-capacità di diffusione dei blog e siti cattolici tradizionali nel mondo, sono obbligati di forzare la dose.
Prima i cattolici tradizionali erano condannati al silenzio, nessun media al loro servizio, porte chiuse per loro, oggi i media sono ancora e sempre ostili ma internet ha cambiato la "donne", oggi possiamo reagire rapidamente alle menzogne, ad articoli teleguidati, possiamo dare una controinformazione e permettere a chi vuole informarsi di aver accesso ad altre fonti che quella del pensiero unico dominante , del religiosamente corretto.
Questo non possono togliercelo, ma il livore che stanno mostrando è molto rivelatore di un clima che non promette nulla di buono.

Anonimo ha detto...

Quindi, attaccare!

Di sicuro non taceremo.

E, secondo me, non so che ne pensate, credo sarebbe significativo organizzare qualcosa anche di visibile, tipo turni di "sentinelle vigilanti" davanti alla Congregazione per gli istituti di Vita Consacrata - Palazzo della Congregazioni, in piazza Pio XII, 3

Siamo in agosto e adesso è difficile forse raccordarsi. Ma se intanto cominciassimo a lanciare l'idea?

Anonimo ha detto...

Questo non possono togliercelo, ma il livore che stanno mostrando è molto rivelatore di un clima che non promette nulla di buono.

Purtroppo è realistico pensarlo, perché stanno lanciando un vero e proprio bombardamento a tappeto.

Ma cercheremo di rispondere come possiamo.

Intanto abbiamo molto da 'offrire', nel Signore...

Il resto si vedrà.

Marco Marchesini ha detto...

Quindi ora è tutto più chiaro. Il problema per il Vaticano è la posizione di critica al concilio che alcuni buoni Frati stavano cominciando ad intraprendere.
Ormai gli uomini della chiesa attuale approvano e permettono volontariamente tutti gli abusi di qualunque tipo contro la Tradizione. Solo non c'è spazio per la critica al concilio visto come un nuovo inizio in armonia con il sentire dell'uomo contemporaneo.
In questo caso ritornano tutti gli strumenti repressivi di cui la Chiesa dispone di diritto per la difesa della Fede e che purtroppo ora vengono usati per distruggerla.

E' la fine dell'idea di Papa Benedetto XVI dell'ermeneutica della continuità, della bontà intrinseca NO messo sullo stesso piano del VO.

Anonimo ha detto...

Il twit di Tornielli è parte di una discussione tra Rorate e Vaticanista

Anonimo ha detto...

I Francescani dell'Immacolata replicano a Tornielli

http://www.immacolata.com/index.php/en/35-apostolato/fi-news/234-precisazioni-circa-l-articolo-di-a-tornielli-su-vatican-insider-dell-8-agosto-2013

Anonimo ha detto...

Non tacciono neppure loro. E le loro dichiarazioni smentiscono illazioni pretestuose e false che li riguardano direttamente.
Il fatto che richiamino la continuità, a proposito del concilio, fa pensare alla posizione equilibrata ma profonda e ferma di p. Lanzetta e altri, in linea con mons. Schneider, che ha dimostrato possibile una lettura in continuità del concilio, non da proclamare soltanto ma dichiarabile con autofità con un nuovo Sillabo. Da come siamo messi oggi sembra tuttavia un sogno...
Poi resta da precisare ciò che riguarda la tradizione e la Santa messa.

Anonimo ha detto...

per Marco Marchesini,
la tua valutazione purtroppo è giusta.
Tuttavia la critica del concilio che conosciamo non mi risulta rinnegata da quei frati... No so tuttavia in che misura sia diffusa.
Sta di fatto che ribadiscono la continuità e non credo la riferiscano all'unico soggetto Chiesa...

don Camillo ha detto...

Dopo la risposta, grazie a Dio tempestiva, dei frati si vede ennesima figuraccia di Tornielli! Ma il cialtrone che farà? chiederà scusa per le illazioni?

Luisa ha detto...

C`è anche il mondo parallelo di twitter e facebook, Rorate Caeli fa sapere che Tornielli, dopo il loro l`intervento su twitter, ha soppresso un passaggio in cui diceva che erano vicini ai FI!
Questo succede quando la realtà è rivisitata con lenti deformanti fatte di pregiudizi, quando si vuole e tutti i costi screditare chi non si piega alla vulgata dominante, quando si va a cercare quel che si vuole trovare e, dopo averlo trovato, lo si fa poi passare come LA realtà,
sapendo che la tribuna a disposizione darà ampio eco alle parole e alla loro versione, cinque frati all`origine, complimenti per il bel lavoro!

don Camillo ha detto...

E' inutile girarci intorno, ormai è evidente l'incrudelire delle autorità contro la Tradizione. Io ne avevo notizia informale già a pochi giorni dall'inizio del nuovo pontificato, ma direi che ora di informale non c'è più nulla (a parte le messe a Lampedusa e a Copacabana ...).
C'è un evidente salto in quantità e in qualità.


Louis Martin, io non sono dello tuo stesso avviso. Non credo che Francesco sia stato ben informato al riguardo e l'esempio l'abbiano sotto gli occhi, Tornielli parla con l'arroganza di chi crede di sapere quando in realtà non sa e non vuole sapere, segue cioè il fiuto dei soldi o del "potere" come qualcuno qui ha detto. Al Papa è stata quindi passata una versione non conforme alla realtà, e piano piano si incominciano a comprendere i mandanti e le mani armate della vicenda...

Ma io continuo ad avere fiducia in questo Papa, primo perchè è un religioso e quindi certe dinamiche interne le capisce meglio di João Braz de Aviz: prete diocesano, secondo perchè ha capito che dei quadri dirigenti vaticani non ci si può fidare e quindi sono certo che presto interverrà e questa volta di persona per risolvere questo pasticciaccio.

Consiglio poi di leggere questo articolo fresco fresco di Magister, che è molto interessante.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350573


Da ultimo consiglio ai Frati sì di risponde a tono, ma tutto questa prostrazione al Concilio vi rende grotteschi! Dopo tutto il lavoro che avete fatto con Gherardini! Insomma ancora non c'è il reato di opinione.

Marco Marchesini ha detto...

Purtroppo dopo il commissariamento spariranno le critiche al concilio in nome dell'obbedienza.
Tenteranno con scarsi risultati di conciliare Tradizione e testi del concilio, mentre la più alta autorità compie gesti in aperta discontinuità infischiandosene dei loro tentativi conciliatori.
Della serie: trovate il modo di accettare il concilio, basta che lo accettiate in toto.

Per la Santa Messa se riconoscono la bontà del nuovo rito non hanno ragione per opporsi e continuare a celebrare il Rito Tradizionale senza autorizzazione.
Per chiarire con un esempio. Se l'autorità mi proibisce di compiere un bene maggiore e di fare un bene minore, io devo scegliere il bene minore. Così facendo ottengo molti più meriti. Se il superiore mi proibisce di fare una grande penitenza e mi permette di fare una piccola penitenza, in questo caso ottengo molti più meriti con quest'ultima,
che con la prima.
Se leggi il discorso di Padre Manelli va in queso senso.

All fine per obbedienza lentamente la Santa Messa tradizionale scomparirà dai Frati Francescani e perderanno molte vocazioni.
Sappiamo benissimo quanto l'autorità sarà benevola a concedere autorizzazioni!

L'unica scelta alternativa a perdere la Santa Messa Tradizionele a questo punto è affermare chiaramente e pubblicamente di rifiutare l'imposizione del NO perché intrinsecamente cattivo, non perché è un bene minore.

Chi avesse il coraggio di fare questo passo, andrà incontro a gravi conseguenze che i "teneri" e "misericordiosi" uomini di chiesa non infliggono neanche per i responsabili dei peggiori abusi.

Marco Marchesini ha detto...

Questo è stato anche un modo per intimidire gli altri istituti che conservano il Rito Tradizionale, anche come rito esclusivo. Le critiche al concilio e al NO non saranno più ammesse a livello organizzato.
Dire pure la Messa come vi pare, basta che non critichiate il concilio ed il NO. Altrimenti arriva la mannaia "tenera" e "la medicina della misericordia" del commissariamento
Lo scenario, il "sentire cum ecclesia" ormai è questo. Gli abusi dottrinali e liturgici non sono un problema per loro, sono sbavature, variazioni sul tema.

Sinceramente non penso che un Papa come l'attuale Vescovo di Roma sia poco informato, sia succube, sia prigioniero. Penso che sia complice e convinto su questa linea, spero, in buona fede. Quando vuole sa usare (male) il suo potere.

Anonimo ha detto...

Concordo con Marco. Visuale più realistica in base a quanto visto e ascoltato fino ad oggi e a ció che si profila in prospettiva.
Tra l'altro il parallelo di Magister con la "segreteriola" di Pio X e la coincidenza del decisionimo puó valere sul piano organizzativo. Sono i contenuti e certe avvisaglie a suscitare i nostri timori. Lo stesso decisionismo, almeno finora come dice Marco, non è servito ad altro che ad usare (male) il suo potere, già in parte lasciato ai vescovi (vedi questioni cosiddette politiche che impegnano anche fede e morale) e ben presto alla sinodalità legiferante divenuta operativa.
Spero di essere smentita, ma è ciò che si va profilando.

Luisa ha detto...

Credo che Tornielli le informazioni non abbia nemmeno bisogno di andarle a cercare, gliele depongono ai suoi piedi e lui non ha che da raccoglierle e diffonderle, certi informatori, quelli che vengono dalle fonti che contano ( spesso autorevolmente anonime), che sono in sintonia con il suo pensiero, sanno che con lui hanno un medium con ampie e vaste tribune, gli altri non son certa che scelgano il buon messaggero, abbiamo visto come, dopo aver dato la parola a Padre Appollonio, Tornielli nel suo ultimo articolo ( a parte le inesattezze) ha infiltrato il dubbio su quel che ha dichiarato, premurandosi di precisare che è ormai ex-procuratore generale ( insomma la precisione è importante...).

Non penso che Papa Bergoglio sia male informato, forse per lui il problema di frati un pò originali che amano la Messa di sempre, che danno importanza alla certezza della sicurezza dottrinale e disciplinare ( vi ricordate le sue parole sulle nuove comunità religiose ?), non è prioritario, e siccome non sembra essere un grande amatore della Liturgia in generale e ancor meno di quella nella forma straordinaria, penso abbia fatto fiducia a chi lo ha imformato e, siccome ancora, da che parte stanno e che idee=ideologie abbiano coloro che lo hanno informato lo sappiamo, è possibile che abbia dato il suo consenso senza approfondire e interessarsi da vicino.

Caricato su TV2000 ha detto che Tornielli è un amico personale di Bergoglio, che il Papa rivolgendosi a lui gli dà del "tu", Papa Bergoglio usa molto facilmente il suo telefonino, se per ipotesi avesse telefonato anche al suo amico Tornielli per avere informazioni, o Tornielli lo avesse fatto, sappiamo in che senso è stato informato il Papa.
Il solo modo per papa Bergoglio di essere VERAMENTE informato era quello di ASCOLTARE il Superiore dei FI e coloro che non facevano parte dei pochi ma attivi frati ribelli, e con gli amici ai posti che contano, lo ha fatto?
Non lo penso.

Anonimo ha detto...

Semplice: hanno capito che i frati dell'Immacolata cominciavano ad aprire gli occhi e a capire le cose come stanno...e cercano di chiuderglieli subito senza eccessiva delicatezza.

Anonimo ha detto...

Insomma questo papa ha la sua "segretariola" i suoi amici anche laici esterni che diventano i suoi "consigliori", parla a suon di pregiudizi soprattutto della tradizione, per il resto la visione periferica prevale su quella universale, incarna in pieno l'ideologia dominante che potrà proseguire indisturbata la sua azione distruttiva di quel po' di cattolico che c'è rimasto liquidato sommariamente come "eresia lefebvrista".
Anche sulla FSSPX si addensano nubi minacciose, mentre chi si è "allineato" risulterà sempre più silenziato sul concilio (FI docent).
Ci sono tutti gli elementi per pensare che siamo arrivati a un punto di non ritorno, per ora.
Le nostre voci isolate a cosa possono servire?
Non abbiamo né chi vi ascolta né chi ci rappresenta.
Questa visione realisticamente cruda non scoraggia il nostro impegno ma lo riconosce poco incisivo sugli aspetti che contano.
Andiamo avanti e vedremo.

PingPong ha detto...

Per assurdo in mezzo a tutto quel veleno che scola dal dente avvelenato di Tornielli, che ha fatto un voltafaccia pauroso e tipico dei giornalisti senza onestà intellettuale, c'è qualcosa di interessante, i nomi dei 5 indignados che calpestando il loro carisma hanno portato discordia (probabilmente per ambizione come risulta dall'articolo).
Antonio Santoro, Michele Iorio, Pierdamiano Fehlner, Massimiliano Zangheratti, Angelo Geiger.
Chi sono costoro?

Anonimo ha detto...

"È privo di fondamento dare dei numeri o delle cifre circa la percentuale di frati che avrebbe o meno chiesto il Commissariamento. Questo perché quei dati non risultano essere stati divulgati daIl'Autorità che ha condotto l'indagine"
Così recita la precisazione dei frati, non firmata: http://www.immacolata.com/index.php/en/35-apostolato/fi-news/234-precisazioni-circa-l-articolo-di-a-tornielli-su-vatican-insider-dell-8-agosto-2013

Chi ha diffuso allora quei dati, veri o presunti?
La Congregazione? Il visitatore apostolico? Il commissario?
Amici dei puniti che lavorano in Congregazione? I puniti amici del visitatore apostolico? I puniti amici del commissario?
E i nomi dei cinque puniti?
chi?
Allora chi?
"Le chiacchiere fanno male alla Chiesa", caro Tornielli! Parola del papa Francesco!

Anonimo ha detto...

A mic 00.02:

Il papa ha i suoi consiglieri... Che non sono dei nostri.
Finora la realtà non ci ha dato forse atto...?

Unknown ha detto...

L'ultima di "papa" Francesco Bergoglio: NON DOBBIAMO CONVERTIRE GLI ALTRI AL CATTOLICESIMO! BASTA LA CULTURA DELL'INCONTRO!

http://www.gloria.tv/?media=484821

Ora ditemi voi se si può considerare ancora considerare tale personaggio come Papa della Chiesa Cattolica, e se si può ancora obbedire a Lui....

RIC ha detto...

Comunque velenosissimo il finale di Magister a proposito della gestione Bergoglio:



Centodieci anni dopo, anche papa Bergoglio è alle prese con una curia da rifare dalle fondamenta. E qualcosa di simile al suo santo predecessore ha forse voluto fare, quando lo scorso 18 luglio ha nominato tra gli otto esperti della neonata commissione per il riordino degli uffici economico-amministrativi della Santa Sede, con diritto d'accesso a tutte le carte più riservate, una addetta in pubbliche comunicazioni, la trentenne Francesca Immacolata Chaouqui.

Peccato però che nessuno aveva avvertito il papa che questa spigliata giovane italo-egiziana vanta sì le amicizie di vari cardinali di curia, ma ha anche un filo diretto con Gianluigi Nuzzi, il terminale dei documenti rubati a Benedetto XVI dal suo maggiordomo infedele, ed è informatrice assidua del sito dagospia.com, il ricettacolo più letto in Italia di maldicenze e veleni vaticani.

__________

RIC ha detto...

A proposito di quello che si diceva ieri sulla necessita' di tenersi buoni i cattolici americani:


http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-27066/

Anonimo ha detto...

Il papa ha i suoi consiglieri... Che non sono dei nostri.
Finora la realtà non ci ha dato forse atto...?


Ho usato di proposito il termine "consigliori", che è tratto dal linguaggio mafioso...

RIC ha detto...

Scusate per questa (spero) ultima annotazione: mentre i vescovi che si trovavano a Rio ballavano seguendo le indicazioni di un coreografo che posa per riviste gay, i vescovi statunitensi (presenti alla convention dei Cavalieri di Colombo) si presentano in questo modo

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/08/a-choired-taste.html

Interessante osservare chi e' colui che guida la cerimonia....

Anonimo ha detto...

Amici dei puniti che lavorano in Congregazione? I puniti amici del visitatore apostolico? I puniti amici del commissario?
E i nomi dei cinque puniti?
chi?
Allora chi?
"Le chiacchiere fanno male alla Chiesa", caro Tornielli! Parola del papa Francesco!


1. il comunicato del FI dichiara che NON sono stati puniti e che i dissidenti comunque non costituiscono la maggioranza.

2. le chiacchiere, secondo papa Francesco fanno male alla Chiesa quando non è lui o qualcuno dei suoi amici a farle...

Judica me ha detto...

Bastava che lo dicessero subito (ineffabile LombardiSJ incluso) : "La celebrazione pure privata/non solo conventuale del rito antico ha perso (quasi) ogni diritto di cittadinanza fra i FFI, poiché la visitazione ha appurato una, sino a prova contraria generalizzata, violazione attuale e/o potenziale di Universae Ecclesiae al n.19 ."

(Questo ovviamente secondo lorsignori.)


Perché non son stati chiari sin da subito? (Ah, beh, pensandoci meglio, in effetti il portavoce gesuita aveva accennato allo spirito del Summorum come di pacificazione e non ulteriore divisione, d'accordo.. Però, già che c'era...)

Luisa ha detto...

A proposito di chiacchiere, sembra che girino a Roma notizie sul visitatore apostolico scelto per i FI, se fossero vere ci sarebbe veramente da sedersi e aspettare che la tempesta passi, o scoppi in modi che nemmeno chi crede poter dirigere venti e maree può immaginare e prevedere, perchè contare sulla buona fede, l`onestà e l`oggettività di coloro che hanno il potere e il coltello nelle mani è solo un`utopica illusione!

Anonimo ha detto...

La Francesca Immacolata (di nome) nel super-consiglio dei super-auditors , mentre si prendono negli stessi giorni a vangate i Francescani dell'Immacolata.. Oltre ogni ironia della realtà.

Blasius ha detto...

"In seguito alla controversia giansenista
nell'ambito del cattolicesimo, le scuole di Port-
Royal furono accusate di eresia. Nel 1679 fu
proibito al convento di accettare novizi, la qual
cosa lo condannò all'estinzione. Il convento
stesso venne soppresso dalla bolla di papa
Clemente XI nel 1708 , i religiosi che vi
rimanevano furono espulsi a forza nel 1709 e
gli edifici furono rasi al suolo nel 1710 e il
luogo del monastero divenne proprietà del
convento di Port-Royal di Parigi."

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Port-Royal_des_Champs


(Ovvio che i FFI -e la loro branca femminile inclusa- non sono in odore di giansenismo. -Anche se con tutto il pelagianesimo tirato fuori alla rinfusa di tutti questi mesi, non mi stupisco più di niente..- Ma non so come, la vicenda dei FFI e la volontà delle Autorità -gesuiti inclusi anche stavolta, non c'è una bolla papale ancora, ma già un disingenuo 'ex auditu'..- di "radere al suolo" una certa fiorente realtà spirituale, mi ricorda in diversi aspetti la storia, con unhappy end, di Port Royal..)

Louis Martin ha detto...

Don Camillo,
è vero, la storia è piena di papi e di re male informati o consigliati.
Lei ripone molte speranze in questo papa, e non è mia intenzione togliergliele. Di più: se avrà ragione lei, sarò felice di essermi sbagliato.
Ma, cosa devo dirle, non ho rivelazioni private né conosco così dall'interno la Chiesa-istituzione per potermi fare un giudizio che vada oltre le apparenze, le notizie documentate, ciò che mi riferiscono persone degne di fiducia.
Ho le promesse di Cristo, e mi bastano, come credo bastino a lei e alle quali anzitutto imputo il suo ottimismo.
La congiuntura non mi pare favorevole, ma ciò non mi turba troppo a fondo, come, cristianamente, credo sia giusto che sia. La crisi finirà. Forse non vedremo noi questa fine, magari la vedranno i nostri figli o i nostri nipoti. Forse è già la grande apostasia. Proprio non saprei.
So solo che a Dio devo rendere conto per quanto esige a me, dal mio stato di vita, dalle concrete condizioni in cui mi pone (anche nella Chiesa), dalla sua legge che non passa. E non potrò giustificarmi additando le colpe o presunte colpe dei pastori. Pertanto, pur riponendo poche speranze in questo pontificato, cerco di correre prima che mi sorprendano le tenebre.

don Camillo ha detto...

L'ultimo lavoro di Blondet. Da leggere!

http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/2013/08/papa-francesco-e-la-dissonanza-cognitiva.html

Possibile? ha detto...

Ma possibile che, anche nonostante gli appelli del Prof. Pastorelli e altri, su MessaInLatino continuino a dar spago illimitatamente al Cireneo e simili? (Ma chi è che VERAMENTE decide, lì, sulla moderazione? -Capisco la scelta per la liberta di espressione, comunque.)

Anonimo ha detto...

Don Camillo,
Blondet non è un profeta e la sua stanchezza, umanamente comprensibile, si fa sentire.
L'ho sempre stimato e tra l'altro in genere è sempre ben documentato e fornisce le ragioni delle sue affermazioni; ma in questo non lo seguo e non sono d'accordo con lui.
Si fa sentire la mancanza di supporto teologico, che potrebbe essere compensata da una fede rocciosa che lui di certo ha, ma che in questo momento resta in sordina rispetto a problemi così seri e inediti come quelli che stiamo vivendo.

C'è molto altro da dire e argomentare, ma concludo con l'essenziale: nessuna rassegnata passività, dunque, nessun semplicistico abbandono, preghiera e azione finché ce n'è possibilità.

Anonimo ha detto...

Ho appena ricollocato nelle bozze una supplica di Stefano che pensavo sarebbe stata redatta in termini diversi e che è intrisa, invece, di rassegnata impotenza.
Mi spiace che abbia cancellato gli argomenti articolati con cui esprimevo, nelle more della pubblicazione, un parere diverso.

Bene, li riformulerò e ne riparleremo.

Nel frattempo credo che non siamo ancora alle catacombe e, se mai dovremo arrivarci, non sarà dopo aver lottato, non per fare rivendicazioni, ma per difendere ciò in cui crediamo con i mezzi che abbiamo a disposizione e con prudente saggezza, ma anche con la dovuta parresia.

Mi spiace perché avevo espresso pensieri chiari e precisi che dovrò ridarmi il tempo per riformulare.
Pazienza, lo farò e andiamo avanti.

Perdona Stefano, ti voglio bene; ma in questo atteggiamento non seguo neanche te e Caterina, che siete già nelle catacombe... Voglio bene anche a lei e la stimo quanto te.
Ma avremo presto occasione di chiarirci.
Intanto coraggio, avanti: preghiera ma insieme all'azione, che diventa anche informazione e il fornire le ragioni della nostra fede, finché si può...

viandante ha detto...

Astuto e ingannevole l'uso del termine sentire cum Ecclesia.
È dal Concilio e dai suoi documenti in poi che si é fatto strada un modo di pensare, di argomentare e vivere la fede che si basa sull'ambiguità dei termini proprio per promuovere qualcosa che si stacca dalla Tradizione, dalla vita millenaria della Chiesa e spesso anche dalla sua dottrina. E mai nessuno (in Vaticano e tra i grandi teologi) si era accorto che ciò non era in continuità con quanto affermato, sostenuto, vissuto e pregato per 1900 anni.
Ora invece coloro che riscoprono la vera dottrina pare non sappiano più sentire cum Ecclesia.
Ridicolo!
Unica nota positiva é che se si giunge a tanto é segno che qualcuno ha paura. E nonostante tutto é sicuro che dall'obbedienza a questi ingiusti ordini ne seguiranno grazie ancora maggiori. E questo indipendentemente dal fatto che vi potrebbero essere anche altre reazioni possibili.

Louis Martin ha detto...

"Unica nota positiva é che se si giunge a tanto é segno che qualcuno ha paura. E nonostante tutto é sicuro che dall'obbedienza a questi ingiusti ordini ne seguiranno grazie ancora maggiori. E questo indipendentemente dal fatto che vi potrebbero essere anche altre reazioni possibili"

Sottoscrivo al 100% l'atteggiamento di Mic e questa ultima notazione di Viandante.
Vi dico con certezza che la Provvidenza è all'opera. Chi ancora indugiava ha guadagnato coraggio davanti a certe cose scandalose. Se Bergoglio non ritirerà formalmente in SP, tra poco i vescovi e ED saranno subissati di richieste di Messe VO. Dio trae il bene dal male.
Preghiamo.

bernardino ha detto...

A Marco Marchesini del 9 agosto delle 00.04.
Caro Marco, ho postato un commento in linea con te, mercoledi 7 agosto nel post ""Quella sberla a Bergoglio (io lo chiamo come vuole lui) nella chiesa di Francesco. 49^ commento.
Gradirei una tua risposta al mio commento. Grazie.

bernardino ha detto...

A Rosa dell'8 agosto delle 20.28 - Hai pienamente ragione, e' una Spa con un A.D. ed un consiglio di amministrazione - solo questioni materiali ed assolutamente niente dottrina.
A tempo debito, N.S.Gesu' Cristo chiedera' il conto a tutti, anche all'A.D. ed al cons. di ammi.ne.
Noi presentiamoci pure come peccatori ma domandando al Padrone di casa perdono di vero cuore.

Anonimo ha detto...

C’è da registrare infine l’affrettato ritorno dalle vacanze del neo-comissario padre Fidenzio Volpi. Alle origini del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata c’è una “visita apostolica” di mons. Vito Angelo Todisco, che, sulla base di un surreale “questionario”, che meriterebbe di essere analizzato per la tendenziosità delle sue domande e, soprattutto della “sintesi” che ne è derivata, ha aperto la strada al provvedimento della Congregazione dei Religiosi. Si tratterà di vedere se anche mons. Volpi sia mosso, come mons. Todisco, da una radicale prevenzione contro i Frati. Il suo atteggiamento nei confronti della inabrogabile Messa tradizionale sarà una cartina di tornasole. C’è da augurarsi infine che la situazione non sia aggravata da un’analoga “visita apostolica” persecutoria, nei confronti delle benemerite Suore Francescane dell’Immacolata. Quel che appare inevitabile, comunque, quando le acque si saranno calmate, è una definitiva separazione tra l’ala più “tradizionale”, legata a padre Stefano Maria Manelli e padre Alessandro Apollonio, e quella più “progressista”, capeggiata dai padri Angelo Geiger, Angelo Gaeta, Alfonso Bruno, ai quali si è aggiunta la “zona grigia” di coloro che scelgono sempre di stare dalla parte del vincitore. Ma chi vince, alla fine, è sempre la Verità.

http://www.corrispondenzaromana.it/con-3515-lettere-in-7-giorni-si-e-chiusa-con-grande-successo-la-campagna-in-sostegno-della-messa-tradizionale-e-dei-francescani-dellimmacolata/

anonimo ha detto...

Se verranno commissariati un po' tutti, per eliminare la S.Messa Apostolica, non resta che la FSSPX:
Quindi e' ancora una volta giusto che i membri della Fraternita' non abbiano firmato alcunche' con la S.Sede e si siano lasciati le mani libere. Poi ognuno puo' pensare quello che vuole. Ma probabilmente se vogliamo ascoltare la S.Messa (almeno di precetto) dobbiamo rivolgerci alla Fraternita'.

don Camillo ha detto...

Blondet non è un profeta e la sua stanchezza, umanamente comprensibile, si fa sentire.
L'ho sempre stimato e tra l'altro in genere è sempre ben documentato e fornisce le ragioni delle sue affermazioni; ma in questo non lo seguo e non sono d'accordo con lui.
Si fa sentire la mancanza di supporto teologico, che potrebbe essere compensata da una fede rocciosa che lui di certo ha, ma che in questo momento resta in sordina rispetto a problemi così seri e inediti come quelli che stiamo vivendo.


Mic, moggio moggio Blondet ha di nuovo centrato il problama della Crisi della Chiesa, è questo non è il Concilio ma la causa scatenante, la colpa di tutto risiede anzi è della guida cattiva, del Papa per intenderci.

Non è vero che Blondet non sappia di teologia, il problema non sta forse che lui come me ancora speriamo in Francesco come in un prossimo cambiamento di rotta o raddrizzamento della guida-cattiva in guida-buona?

Anonimo ha detto...

Non è vero che Blondet non sappia di teologia, il problema non sta forse che lui come me ancora speriamo in Francesco come in un prossimo cambiamento di rotta o raddrizzamento della guida-cattiva in guida-buona?

Non so se Blondet sa o non sa di teologia. Mi riferivo all'articolo.

Certo, la speranza è sempre l'ultima a morire e la nostra preghiera perché avvenga quel che dici non deve mancare; ma attenzione al confine tra speranza e illusione.

Alfredo ha detto...

Scusate, seguo sempre con piacere e interesse il blog, ma non ho mai commentato.
E' giunta la notizia che il commissario Volpi, tornato dalle vacanze, ha imposto sin da oggi, con una lettera giunta soltanto ieri (prima era irreperibile, bah...), il divieto per i Frati di celebrare la Messa tridentina. Se il buongiorno si vede dal mattino...
Tra l'altro, pare abbia scritto che spetterà ai confratelli FI sacerdoti ricordare ai laici che protestano, che anche loro devono sottomettersi al volere del Papa.
A questo punto mi domando: che fare?

don Camillo ha detto...

Certo, la speranza è sempre l'ultima a morire e la nostra preghiera perché avvenga quel che dici non deve mancare; ma attenzione al confine tra speranza e illusione.

Io sono certo che interverrà un segno dal Cielo e Francesco lo coglierà!

bernardino ha detto...

A Mic. - Gentile Maria, puoi farmi sapere se on Vallauri, oltre a Sant'Anna, celebra o sabati o domeniche pomeriggio nella cappellina o in basilica che noi frequentiamo?
Aspetto una tua risposta anche via e-mail.
Grazie infinite.
bernardino.
speriamo di incontrarci in settembre.

Louis Martin ha detto...

Don Camillo,
come le ho già detto, sarò felice di essermi eventualmente sbagliato.
Ma se il segno dal cielo non giungesse, come si regolerà lei?

minstrel ha detto...

Due notazioni:
1 - non serve aver letto Iréné Marrou per sapere che lo statuto scientifico della storia è comunque dipendente (in tutto o in parte dipende dalla corrente filosofica che si abbraccia) dalla interpretazione IDEOLOGICA dello storico.
Quella di De Mattei è UNA storia del CVII.
2 - chi stabilisce se una realtà sente "cum ecclesia" oppure no? Naturalmente l'"ecclesia" stessa. Il problema ora è stabilire cosa si intenda per ecclesia in casi come questo. Se è l'intera curia vaticana che ne ha l'autorità, sotto ratifica papale, il resto avanza tutto. O meglio: ci sta voler approfondire per capire meglio le ragioni, ma non può esserci in cuore uno spirito di "ribellione" senza cadere nell'illogica protestante di chi pensa di saperne di più dell'autorità.
Va benissimo che vigiliate, intendiamoci! Solo attenzione a quelli che arrivano fino a dire che "non ci resta che la san pio X" perché significa distruggere tutti i passi compiuti da Lanzetta e altri per comprendere la continuità magisteriale ed eventualmente aiutare tutti (TUTTI!) a migliorare la Chiesa terrena nel suo percorso!

Cinghiale ha detto...

Non ho capito, c'è stata un'altra lettera del P. Volpi? Qualcuno ne ha una copia?

don Camillo ha detto...

Alfredo, le Messe verranno comunque celebrate in modo nuovo certo, ma pur sempre in modo degno. Se volete assistere alla Tridentina o andate alla SPX oppure alla SP oppure incominciate a rompere le scatole al vostro parroco, che forse non aspetta altro che incominciare.

Seraafino ha detto...

@per Don Camillo:
Reverendo:lo sa lei, quale è l'unico motivo per il quale"Zio Ciccio" Bergoglio è preferibile a BXVI?
Perchè è meglio avere a che fare con un NEMICO dichiarato, che non con un falso imparziale.

Anonimo ha detto...

caro Don Camillo, verissimo che verranno celebrate in modo degno, ma se l'obiettivo è questo, allora abroghiamo il Summorum Pontificum!!!
E poi, con i vescovi e i sacerdoti che abbiamo, non capisco proprio questo ottimismo! Come fai a dire che ci sono preti che non aspettano altro che iniziare??? bah...
Aggiungo che in una regione come le Marche scomparirà la Messa tridentina (rimarranno solo celebrazioni saltuarie). Torno a ripetere: che fare?

Anonimo ha detto...

Ho appena ricollocato nelle bozze una supplica di Stefano che pensavo sarebbe stata redatta in termini diversi e che è intrisa, invece, di rassegnata impotenza.
Mi spiace che abbia cancellato gli argomenti articolati con cui esprimevo, nelle more della pubblicazione, un parere diverso.


Vorrei pregarti, Mic, da semplice lettrice di questo blog, di ripubblicare quell'articolo, precisando se vuoi che ne disapprovi il tono rassegnato o non so cos'altro. Lascia che si sviluppi la discussione, se vorrete prestarvi attenzione, e possano così emergere meglio le vostre rispettive posizioni, che già mi sembrano molto severe. Però, Mic, direi che non c’è proprio nulla di chiaro in questa vicenda dei FFI con tutte le turbolenze mediatiche che ne sono seguite. A soffrirne alla fine, oltre che gli stessi frati, è proprio il mondo della tradizione che difendete, è proprio la verità piena che sta a cuore a tutti. A soffrirne alla fine è il bene della Chiesa, che è il bene poi di ogni singolo credente. E quindi, Mic, non voglio, e come potrei?, in alcun modo mitigare il severo rigore del tuo impegno, solo fermati un attimo giusto per capire…

Grazie comunque e ne approfitto per un affettuoso saluto
giovanna

Alfredo ha detto...

Verissimo Don Camillo, i FFI celebreranno il Novus Ordo degnissimamente (per quanto glielo permetteranno?). Ma se ci dobbiamo accontentare di questo, allora che senso ha battersi per l'applicazione del Summorum Pontificum?
Considera tra l'altro che da oggi, in una regione come le Marche, scomparirà la Messa tridentina (vi saranno solo celebrazioni saltuarie qua e là). E con i vescovi e i preti che abbiamo, stai tranquillo che nessuno si adopererà per ripristinarla stabilmente. Non capisco quindi tutto questo ottimismo...
Torno a ripetere: che fare?

Anonimo ha detto...

Torno a ripetere: che fare?

Intanto verificare se la comunicazione che ci è stata data alle 13:25 è esatta e in che termini si pone.

Sulla base di questo avremo elementi concreti per valutare il da farsi sia in rapporto a questa situazione che per la possibile onda lunga che rischia di provocare...

Mi permetto di esprimere qualche dubbio sull'invito ai fedeli di sottomettersi al volere del papa. Anche perché non è concepibile, nel 2013 (ma non solo, di fatto è un inedito) sottomettersi al volere di un papa che non ne fornisce le ragioni dottrinali, sviluppandole, oltre che pastorali...

Un conto è quanto è stato detto ai FI, un conto quel che NON è stato risposto a noi, che con le vicende dell'ordine non c'entriamo nulla ma dobbiamo subire la perdita del Santo Sacrificio (il che non è una bazzecola come ritengono a torto i modernisti che imperano).

E non accettiamo comunicazioni per interposta persona.

C'è stato un comunicato stampa, e dunque ufficiale. Altrettanto ufficialmente vescovi e autorità competenti sono tenute a rispondere, se esiste un "popolo di Dio" al quale apparteniamo e del quale loro dovrebbero essere i pastori.

RIC ha detto...

Per Alfredo

Non potreste prendere contatto con la SPX a Rimini x vedere se un loro sacerdote puo' venire la domenica a celebrare una messa nelle Marche? In fondo si tratta di una distanza di non moltissimi chilometri.
E poi, magari, la comparsa della SPX nelle Marche potrebbe far rinsavire qualche testa dura, di quelle che intendono privarvi della Messa di Sempre.

don Camillo ha detto...

Ma se ci dobbiamo accontentare di questo, allora che senso ha battersi per l'applicazione del Summorum Pontificum?
Considera tra l'altro che da oggi, in una regione come le Marche, scomparirà la Messa tridentina (vi saranno solo celebrazioni saltuarie qua e là). E con i vescovi e i preti che abbiamo, stai tranquillo che nessuno si adopererà per ripristinarla stabilmente. Non capisco quindi tutto questo ottimismo...
Torno a ripetere: che fare?


Un gruppo di fedeli dei frati che sono della mia parrocchia (zelantissimi la Messa Tridentina), anni fa spinti dal "battersi per l'applicazione del Summorum Pontificum" hanno scritto al parroco per avere una Messa Tridentina, il parroco intimorito dal Vescovo di settore rispose di no. E questi difronte alla prima difficoltà preferendo non combattere per l'applicazione del MP nella propria parrocchia, han preferito andare ogni domenica all'Annunziatina (chiesa dei frati vicino San Pietro). Ed io da allora continuo a dire Messa Tridentina "DA SOLO" nella mia catacomba, per mancanza di un gruppo stabile.

Ecco!

Che puoi fare? Nelle Marche non saprei come aiutarti, ma a Roma i fedeli sanno dove poter bussare, ma busseranno o tracanneranno le decisioni del Commissario?

Anonimo ha detto...

per Minstrel:

1 - non serve aver letto Iréné Marrou per sapere che lo statuto scientifico della storia è comunque dipendente (in tutto o in parte dipende dalla corrente filosofica che si abbraccia) dalla interpretazione IDEOLOGICA dello storico.
Quella di De Mattei è UNA storia del CVII.


E' vero ma quando uno storico mette in fila i fatti e i documenti, non c'è pre-comprensione che tenga. Una storia piena di documenti e riferimenti a testimoni oculari, come quella di De Mattei, quindi, non è UNA storia ma LA storia attendibile e documentata di quanto accaduto.

Alla seconda notazione credo di dover dedicare un articolo...

don Camillo ha detto...

@ Louis Martin
Ti riposto quel che scrissi, a questo punto in modo profetico, il 7 febbraio contro B16, 4 giorni prima la sua abdicazione! Questo vale ovviamente pure per Francesco.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/02/limbarazzante-silenzio-del-papa.html

don Camillo ha detto...

@Seraafino

Assolutamente d'accordo! E' quel che dissi da subito!

Louis Martin ha detto...

Don Camillo,
se intendo bene anche dal suo scritto, la sua speranza è in Dio e, in quanto cattolico romano, fino alla fine anche nel papa. Fino alla fine del pontificato di turno, ovviamente.
Se così è, mi trova d'accordo.
Solo il papa ha l'autorità per risolvere la crisi della Chiesa, come solo dei papi hanno potuto causarla nelle dimensioni che conosciamo.
A loro l'autorità, a loro la responsabilità.
Noi intanto facciamo la nostra parte.

Anonimo ha detto...

Vorrei pregarti, Mic, da semplice lettrice di questo blog, di ripubblicare quell'articolo, precisando se vuoi che ne disapprovi il tono rassegnato o non so cos'altro. Lascia che si sviluppi la discussione, se vorrete prestarvi attenzione, e possano così emergere meglio le vostre rispettive posizioni, che già mi sembrano molto severe.

L'avrei lasciato lì, se Stefano lo avesse pubblicato con le mie osservazioni, che erano per lui e servivano a confrontarci e a ricalibrare il discorso, ma alla fine potevano completarlo.

Appena riesco lo pubblicherò e ne riparleremo.

Anonimo ha detto...

A loro l'autorità, a loro la responsabilità.
Noi intanto facciamo la nostra parte.


Appunto!

Andrea Carradori ha detto...

Sono d'accordo con quanto ha scritto il Rev.do Don Camillo : " incominciate a rompere le scatole al vostro parroco, che forse non aspetta altro che incominciare". Ne trarrò un post per MiL. Effettivamente grazie alli bravi et boni frati FI pensavamo di aver dato attuazione al Motu Proprio. @ Alfredo dice una cosa giusta : forse per qualche settimana nelle Marche sparirà la celebrazione regolare della messa domenicale. Ma, caro Alfredo, chi è la nostra celeste Patrona ? La Madonna di Loreto, la Virgo lauretana. Ci penserà Lei ad aiutarci ! Però cerchiamo di essere realistici : " incominciate a rompere le scatole al vostro parroco, che forse non aspetta altro che incominciare. " Bravo don Camillo ! Perchè mai il venerato Papa BXVI ha pensato di incardinare il MP nella parrocchia piuttosto che nelle Curie ?
Grazie don Camillo : tante volte mi sono chiesto ( e anche nel mio piccolo l'ho anche attuato da tre anni ) che " incominciate a rompere le scatole al vostro parroco, che forse non aspetta altro che incominciare". Ave Maria !

Anonimo ha detto...

Caro Don Camillo,
credo che tutti (o quasi tutti) noi abbiamo cominciato col "rompere" al nostro parroco e siamo usciti con le ossa rotte, per poi approdare altrove, con l'aiuto di Dio...

A noi, alla fine della trafila burocratica: parroco, vescovo di settore, vescovo di Roma (non il vicario di Cristo, ci siamo sentiti rispondere da mons. Pozzo: "ma che cercate? Non avete la Parrocchia di Trinità dei Pellegrini?"
Peccato che fosse dall'altro lato di una metropoli come Roma!

Per una messa dei sabati della Madonna, dalla quale il nuovo parroco di Santa Croce in Gerusalemme ci aveva sfrattati, in Vicariato ci hanno gentilmente (o mafiosamente?) risposto: "smettetela di insistere altrimenti vi sarà tolta anche quella che avete" (S. Anna). Capito, come funziona? Ma so che lo sai meglio di me.

Si tratta di trovare un sacerdote e un altare (magari in prestito) e, almeno la messa intanto, è assicurata. Il resto, lo attendiamo fiduciosi.

don Camillo ha detto...

Mic, sì hai ragione, ne parlammo già a quattrocchi di questa storia anni fa, eravamo pochi e abbastanza spauriti. "Ci sono i frati dell'Immacolata" SONO RELIGIOSI c'eravamo detti "a loro chi mai potrà toccarli? Meglio di loro, che c'è? Messa Tridentina, Sana Dottrina e piena comunione!"

Ma vedi che cosa è successo, che disastro!

Mic, al sottoscritto la Messa Tridentina nessuno potrà toglierla, ma a voi fedeli?! Capisco tutte le difficoltà ma la propria parrocchia rimane sempre il punto di partenza e di arrivo per ogni cristiano, ecco perchè io non mollo! Sì certo si può trovare certamente altrove la propria sorgente ma solo se in tutta coscienza si è fatto di tutto, e dico di tutto (e non arrendersi alla prima difficiltà).

Io ho le spalle molto grosse, e la mia preparazione liturgia e teologica è molto serie e solida ma se ci fosse stato un altro sacerdote, sempre aperto alla Tradizione, al posto mio, abbandonato al suo destino, perchè è meglio "non avere grane con il Vescovo", cosa sarebbe successo di questa povera anima sacerdotale?!

Ti dico la verità davanti a Dio ho chiesto perdono per loro, perchè è stato un vero e proprio peccato di omissione! Un BENE non fatto, per Dio a Dio e al sacerdote! E queste cose Dio le vede!

don Camillo ha detto...

@Carradori

Mi spiace sentire che questo argomento così importante e delicato lo proporrai in quella cloaca di blog.

Dimmi tu se si può mai fare un approfondimento serio in quel baillme.

Ma la colpa è principalmente tua e di Roberto! E poi fate i piantarelli da babinetti offesi e lesi!

Andrea Carradori ha detto...

@ don Camillo accettiamo di buon grado i consigli !

Anonimo ha detto...

Sì certo si può trovare certamente altrove la propria sorgente ma solo se in tutta coscienza si è fatto di tutto, e dico di tutto (e non arrendersi alla prima difficiltà).

Sul fare di tutto e non arrendersi alla prima difficoltà ti dò pienamente ragione.
Ma ti ho rappresentato le difficoltà. E purtroppo sono TROPPO diffuse!
C'è un 'clima' antagonista (sic!) a partire dai sacerdoti (per non parlare dei vescovi) che impedisce persino l'informazione, prima ancora della promozione.

RIC ha detto...

Se ancora non segnalato vi consiglio questo toccante articolo di Alessandro Gnocchi sui FI



http://www.corrispondenzaromana.it/francescani-dellimmacolata-anchio-li-conosco/

don Camillo ha detto...

Con questa sciagura non so dirti come andrà a finire con i frati. Bisogna pensare di cambiare strategia.

Marco Marchesini ha detto...

A bernardino,
non penso che il commissariamento dei Frati Francescani sia l'inizio del commissariamento di tutti gli altri istituti. Basterà che gli altri istituti si limitino a celebrare la Santa Messa Tradizionale senza però pubblicamente criticare il NO e il concilio.
Questo è quello che vogliono da Roma: la Tradizione confinata nelle ultime riserve indiane con il bavaglio.
E' come se si imponesse ad un cacciatore di andare a caccia con un fucile bellissimo esteticamente, ma che spara a salve.. Scusate il paragone.
Questo è il primo passo. Il secondo passo sarà di cancellare la Tradizione a colpi di obbedienza.


Comunque preferisco parlare di uomini di Chiesa. La Chiesa, quella vera, è sempre anche ora in questa crisi Una, Santa, Cattolica, Apostolica.

Luisa ha detto...

Il termine "Tradizione" è stato "confiscato" dai conservatori conciliaristi, loro soli sanno che cosa è la Tradizione e per loro è chiaro che dopo il "Concilio"( inutile aggiungere Vaticano II, perchè per costoro quel Concilio È IL Concilio) c`è un`assoluta continuità con la Tradizione, non ammettono nemmeno ambiguità di linguaggio in certi documenti, il superdogma conciliare lo prendi per intero, è perfetto, più onesti di loro Küng e Suenens che hanno ammesso che il linguaggio usato nei documenti conciliari era una sorta di compromesso che avrebbe in seguito permesso libere e estese interpretazioni, come anche il card. Etchegaray che trova normale che ci fossero i documenti e poi lo spazio per la libera interpretazione.
Quei signori hanno anche reinventato, e si sono accapparati, il termine di "cattolici tradizionali", sono loro i cattolici tradizionali, autentici , veraci( sì, sì ), sono loro che hanno scoperto la Messa di sempre nel 2007, non la celebrano, spesso non la rispettano, ma poco importa.
Costoro non fanno più dell`amore per la Liturgia Antica e del legame con essa una condizione per essere cattolico tradizionale.
Il tutto evidentemente condito con insulti, offese, calunnie e un livore rabbioso contro quei cattolici che, nel loro cuore e nella loro mente, tradizionali lo sono veramente, contro quei cattolici senza l`impegno dei quali la Santa Messa di sempre sarebbe morta.
La strategia che sta svolgendosi sotto i nostri occhi è subdola, la vediamo, ma, a parte denunciarla, non possiamo fare altro.

bernardino ha detto...

A Marco Marchesini -
Scusa Marco, ma io cosa avevo detto?
Loro vogliono, desiderano, sperano con tutto il cuore che noi sparissimo, ci togliessimo di mezzo.
Per i novatores, noi siamo un intralcio, siamo quanto di peggio possano trovare sulla loro strada, vorrebbero la strada libera da ogni contrapposizione.
La loro speranza e' che nessuno osi piu' parlare al popolo (che ignora tutto) della Chiesa bimillenaria, che non si parli e non si pratichi piu' la Santa Messa Apostolica/tridentina/gregoriana.
Lo so' che la Chiesa e' sempre Una santa Cattolica ed Apostolica, ma in mano a chi sta? e che uso ne fa'?
Ti ringrazio per aver risposto, e spero di rincontrarci a commentare su questo blog, cercando di aiutare qualcuno a capire meglio quello che sta' succedendo da 50 anni.

Marco Marchesini ha detto...

Ho capito a chi ti riferisci cara Luisa. Sono molto pericolosi. I loro argomenti si riducono ad uno solo: obbedienza, obbedienza, obbedienza, ovviamente solo all'autorità vivente.

Non rispondono mai con argomenti solidi, neanche ci provano a dimostrare la continuità. Usano gli insulti e le solite declamazioni di continuità e obbedienza.
Ogni tanto citano la monumentale opera di Padre Basilio di Le Barroux sulla libertà religiosa. Alla fine però purtroppo non dimostra niente, anche se ci ha lodevolmente provato.

Il loro argomento è che i Papi del passato, appunto perché non viventi, devono essere interpretati dai viventi attuali. In questo modo si fa a pezzi l'oggettività e la chiarezza della dottrina cattolica. Persino per i testi più chiari, limpidi e cristallini del passato io dovrei andare a consultare l'autorità vivente!
E' assurdo un simile modo di pensare.
E' figlio del soggettivismo dei tempi moderni.

Per loro il Papa è come il capo di una setta che invece di insegnare e chiarire i dubbi è uno che proclama sempre verità sempre infallibili e di fronte al quale devo credere sulla fiducia e spegnere il cervello.
E' una deformazione del concetto di Magistero davvero paurosa.
Per loro il compito del teologo è quello di fare quadrare i conti anche di fronti ai gesti del Papa in aperta rottura con la Tradizione.

Al di fuori delle condizioni poste dal Concilio Vaticano Primo il Papa non è infallibile, può errare in Fede e Morale. Questo è il loro errore: per loro basti che il Papa automaticamente parli di Fede e Morale che tutto diventa infallibile, inerrante, ecc... Neanche si pongono il problema che un Papa in certi casi potrebbe contraddire un insegnamento infallibile di un altro Papa. Stanno esagerando la Promessa di NSGC.

Silente ha detto...

A margine (ma non troppo) del merito della scandalosa vicenda, ci sono alcuni aspetti che minori non sono, anche perché illuminanti: la Congregazione ha imposto ai FFI (certo un ordine non ricco) di pagare tutte le spese del "commissario" Volpi. Nota giustamente de Mattei: richiesta che ricorda il rimborso delle pallottole richiesto dai regimi comunisti ai parenti delle sue vittime. Ora, se è vero quanto denunciato da Alfredo delle 13:25, e purtroppo la notizia è più che credibile, a ciò si aggiunge la richiesta del "commissario" Volpi ai FFI: "Tra l'altro, pare abbia scritto che spetterà ai confratelli FI sacerdoti ricordare ai laici che protestano, che anche loro devono sottomettersi al volere del Papa". Atto più che arrogante, miserabile. Si impone alle vittime di spiegare al volgo ribelle che il Grande Inquisitore, loro persecutore, ha ragione, a prescindere e alla faccia del "ruolo dei laici", della "partecipazione", della "condivisione", del "dialogo". Tutto ciò non vale per i tradizionalisti. Siamo al ritorno dell' "auto da fé" (che pure aveva un profondo senso teologico e una sua ragione nell'economia della salvezza). Solo che ora sono i Giordano Bruno ad imporlo ai credenti per bene. Neppure nei migliori sogni di un Beria si era mai arrivato a tanto. Non soltanto le vittime si devono scavare la fossa, non soltanto devono pagare i comodi dei loro aguzzini, ma devono anche urlare agli attoniti astanti: "è giusto!, è giusto!" per evitare, non sia mai, che il volgo ignorante si ribelli alla depravazione che sta dilagando nella Chiesa.

Marco Marchesini ha detto...

Tanto poi voglio vederli quando finalmente un Papa vivente comincerà a correggere il concilio e la NO...
In fondo a loro non importa niente della Santa Messa Tradizionale e di tutte le battaglie. Tanto alla fine c'è il NO cattolico, Santo, che esprime al meglio la dottrina cattolica, celebrato in ogni Parrocchia, accessibile a tutti senza bisogno di autorizzazioni... Per loro la Santa Messa Tradizionale è solo un formalismo estetico adatto per le esigenze spirituali di qualche fedele e niente di più.

Louis Martin ha detto...

A proposito di omissioni ...

http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1007:l-omosessualita-fa-schifo-anche-ai-demoni&catid=53&Itemid=50

Luisa ha detto...



Conoscete questo video?

http://www.youtube.com/watch?v=FQf7kDBN1lI

Quando ho visto quel "crocefisso" in uno dei tanti negozi di via della Conciliazione, son restata stupefatta, ma che crocefisso è, mi son detta?
Anche quello hanno cambiato?
Ho ascoltato, un brevissimo istante, le spiegazioni entusiaste della commessa e ho comperato un crocefisso "classico", "vecchio stile", "tradizionale".

rafminimi@infinito.it ha detto...

E' proprio vero: la c.d. "Realtà" supera sempre le fantasie, anche le più strampalate.
http://www.youtube.com/watch?v=FQf7kDBN1lI

Anonimo ha detto...

Luisa, di quale croce nuova di tratta???

solo coincidenze? ha detto...

"Per mezzo della Croce di mio Figlio, siete stati salvati. Con la Sua Croce dovrete combattere il male, e la Sua Croce, quando è benedetta, vi proteggerà. Ma, se questa Croce cambia o sembra diversa, diventa uno scherno alla morte di mio Figlio per salvare i peccatori. Dovete conservare le Croci tradizionali perché presto spariranno".

http://messaggidagesucristo.wordpress.com/2013/08/09/29-luglio-2013-la-madre-della-salvezza-dovete-conservare-le-croci-tradizionali-perche-presto-spariranno/

[può anche non pubblicarlo!, basta che lo legga lei, creda o non creda!]

Alfredo ha detto...

Per Silente
Come forse saprete, i FI non hanno un fondo cassa e lo stipendio che prendono come parroci va direttamente alle missioni. Ciò significa che dovranno sottrarre denaro ai poveri, tanto amati dal nostro Papa, per pagare le spese del commissario e dei collaboratori che questo vorrà scegliersi e utilizzare. E questa sarebbe la Chiesa dell'opzione preferenziale per i poveri?
Non è cambiato niente rispetto al passato. L'Inquisizione ha la stessa forza di un tempo. Solo che oggi si scaglia contro chi vuole restare cattolico.
E cmq confermo l'ordine del commissario di cui ho parlato ieri. Non so perché la lettera non sia stata ancora data in pasto ai vari blog...

Silente ha detto...

Grazie, caro Alfredo, per la conferma. Ma non ne dubitavo. L'odio viscerale del vincente apparato progressista vaticano per la Tradizione, la Dottrina e la Liturgia di sempre, che è semplicemente odio luciferino per la Verità, produce questa caricatura di giacobinismo ecclesiastico. Caricatura, ma altrettanto tragica.

Silente ha detto...

...e, comunque, mi piacerebbe vederla, la "nota spese" del Grande Inquisitore Volpi...

Anonimo ha detto...

Nella lettura di Blondet, citato da don Camillo, mi ero fermata a metà strada.

Vi invito a leggere le parole di Padre Pio e riporto la conclusione:

"... E cosa volete; tutte le volte che, sforzandomi, riesco ad intuire anche un millesimo di quel che viveva nella Messa padre Pio, cesso di appassionarmi alle polemiche, anche giustissime, che travagliano questa Chiesa oscurata e in crisi. Mi pare che il fumo di Satana, per quanto invada e puzzi e sia denso, è dopotutto solo fumo. Senza che noi ce ne accorgiamo, svanirà e forse sta già svanendo. E forse proprio la persecuzione dei Francescani dell’Immacolata è un’alba, e non un tramonto. "

Claudio ha detto...

Vorrei risposte semplici e sincere alle seguenti domande: 1. è vero o non è vero che il papa dei modernisti Andrea Melloni (e numerosi altri che la pensano come lui) ha scritto più e più volte che il concilio Vaticano II è un punto di rottura con il passato? 2. E' vero o non è vero che Roberto de Mattei, aderente alla linea tradizionalista ed estensore di un libello pro Stefano Manelli, fondatore dei Frati dell'Immacolata, ha sostenuto la stessa tesi, ma formulandola come una accusa? (con ciò voglio implicitamente sostenere che sono uguali)3. E' vero o non è vero che la partecipazione alla messa in latino è ritenuta da molti tradizionalisti una forma spirituale più alta della messa "normale" in italiano, mettendo così in discussione la libertà degli aderenti ai frati dell'Immacolata, la dignità dei fedeli "normali" e persino lo stesso Mistero Eucaristico? 4. E' vero o non è vero che denigrare Andrea Tornielli rappresenta una maldicenza verso una persona che difendeva la tradizione della Chiesa quando dei tradizionalisti non si sentiva neppure parlare e comunque nessuno li ha mai visti testimoniare il vangelo nelle scuole quando si trattava di prendere le sprangate?

Anonimo ha detto...

Domanda n. 1.
... e allora?

Domanda n.2
non lo so e, se fosse (cosa che ritengo strana ed opinabile), cosa cambia rispetto a ciò che è accaduto con l'Ordine a proposito della celebrazione del VO: il diritto di sacerdoti e fedeli calpestati e un provvedimento di Benedetto XVI impropriamente modificato con un atto non motivato e di non pari livello??

Domanda n. 3
Le sue conclusioni sono pretestuose. Il fatto che il NO costituisca in qualche modo una diminutio, non ha mai dato luogo ad affermazioni simili, se non in casi purtroppo frequenti, di abusi liturgici di gravità inaudita, resi possibili da una creatività arbitraria che il rito permette e che nessuno corregge!

Domanda n.4
Qui non si denigra, si critica Tornielli per il suo accanimento, reiterato e spropositato, nei confronti della Tradizione.
Chi le dice vera, poi l'altra apodittica conclusione che nessuno difendesse la Tradizione in anni ruggenti?
Per quanto mi riguarda (e non sono la sola), sia in ambiente universitario che di lavoro che ecclesiale, la Tradizione (quella autentica, compreso il concilio letto in continuità, non quella solo conciliaristica) l'ho sempre difesa... con tutte le conseguenze che ciò ha sempre comportato.

Ergo, la sua filippica, non ha proprio alcun senso, se non l'espressione di una evidente faziosità.

claudio ha detto...

Cara Mic, se Lei ritiene che la Chiesa Cattolica attualmente raccolta in comunione col Papa sia la stessa del 1500 o anche del 1100, come mi pare di capire, io sono con Lei e passo sopra volentieri all'accusa di essere fazioso che è palesemente ingiusta. Infatti, per quanto mi riguarda, non ho proprio nulla contro chi vuole sentire la messa in latino. Io ci sono andato più volte e non ho trovato un maggior giovamento non avendo constatato alcuna differenza di sostanza rispetto alla messa in italiano. Ho invece molto contro chi agita pretese visioni "ultracattoliche" per dividere e spesso offendere. Infine: il fatto che io possa avere una sensibilità diversa dalla sua non significa automaticamente che io sia un nemico. Peraltro i francescani dell'Immacolata mi stanno pure simpatici.

Anonimo ha detto...

Claudio, non la ritengo un nemico, rispetto la sua sensibilità, ma credo di averle risposto assumendo lo stesso tono usato da lei (succede: è un meccanismo psicologico -determinato dal contesto e quindi anche dall'interlocutore- dal quale di solito riesco ad uscire, ma stavolta evidentemente non l'ho fatto).

Ammetterà che anche questo post è disseminato di 'fiorettate' inutili e gratuite, che evito di raccogliere, proprio per uscire dal meccanismo di cui sopra.

Claudio ha detto...

Grazie Mic. E a risentirci a presto. Per dimostrarti amicizia finisco in latino: ad maiora!