Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 6 agosto 2013

Intervista con il procuratore dei Francescani dell'Immacolata, commissariati dalla Santa Sede

Riporto da Vatican Insider di oggi. Mi pare si cominci a parlare con maggiore chiarezza e speriamo che chi di dovere ne tenga conto. Tra l'altro, viene sottolineata la reazione di siti e blog tradizionalisti. Che la reazione ferma e senza sconti né tentennamenti sia servita e possa continuare ad essere utile al ripristino della giustizia? Oppure c'è da temere altro? Come da segnalazione riportata nell'articolo che seguirà... 

Intervista con il procuratore dei Francescani dell'Immacolata, commissariati dalla Santa Sede: «Non è vero che il nostro fondatore ha imposto a tutti il messale preconciliare»

Il commissariamento dei Francescani dell'Immacolata e la disposizione che subordina l'uso del messale antico all'autorizzazione del superiore continua a far discutere. Siti e blog tradizionalisti contestano duramente il provvedimento. La Santa Sede, attraverso le parole del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha precisato che la decisione non sconfessa affatto il Motu proprio di Benedetto XVI ma è legata esclusivamente alle tensioni esistenti all'interno dell'Istituto. «Vatican Insider» ha chiesto al Procuratore generale dei Francescani dell'Immacolata, padre Alessandro Apollonio, di rispondere ad alcune domande sulle ragioni del commissariamento.

Perché è stata decisa dalle autorità vaticane una visita apostolica al vostro Istituto?

« Perché è stata chiesta da un gruppo minoritario di frati, i quali non condividevano più lo stile di governo del Padre fondatore e Ministro generale, né la sua volontà di promuovere il Vetus Ordo all’interno dell’Istituto, accanto al Novus Ordo, secondo quanto stabilisce il Motu proprio Summorum Pontificum e l’Istruzione Universae Ecclesiae ».

Quanto è stata rilevante la questione dell'uso del messale antico nelle ragioni che hanno provocato la visita apostolica?

« Ha avuto una notevole rilevanza perché il suddetto gruppo di confratelli accusava il Padre fondatore di aver imposto il Vetus Ordo a tutto l’Istituto. L’accusa non è assolutamente vera, ma è stata creduta, e a nulla sono valsi i nostri tentativi di dimostrare la sua falsità. Ora, tale falsità si è diffusa a macchia d’olio, tanto che è ripetuta da vari giornali e agenzie d’informazione, con grave danno per la buona fama del Padre fondatore e dell’Istituto ».

Siti e blog tradizionalisti hanno reagito alla notizia del commissariamento, e della decisione di far precedere una richiesta di autorizzazione all'uso del messale antico, come una «sconfessione» del Motu proprio di Benedetto XVI. Condivide questa interpretazione? Come commenta la decisione a questo riguardo?

« Padre Lombardi ha chiarito bene che i provvedimenti nei nostri confronti non sconfessano il Motu Proprio. Tuttavia, siamo in attesa dell’interpretazione autentica di queste disposizioni liturgiche della Santa Sede nei nostri riguardi. Non è chiaro, infatti, per esempio, chi siano “le autorità competenti” a rilasciare le suddette autorizzazioni: il Commissario, la Congregazione dei religiosi, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei, l’ordinario del luogo, l’uno o l’altro, o tutti in solido?
Speriamo che si tratti di una disposizione disciplinare temporanea, e che al più presto ci sarà data l’autorizzazione a celebrare anche secondo il Vetus Ordo, come sempre abbiamo fatto, senza le attuali restrizioni che ci privano, salvo migliore giudizio, del diritto universale concesso dal Motu proprio Summorum Pontificum e dall’Istruzione Universae Ecclesiae ».

Membri del vostro Istituto hanno avuto un qualche ruolo nel diffondere l'interpretazione di cui sopra?

« No ».

Nelle precisazioni ai nostri articoli avete sempre ribadito che l'uso del messale antico non era esclusivo e che tutto è stato deciso secondo i termini stabiliti dal Motu proprio. È vero o no che la commissione Ecclesia Dei prima della visita apostolica aveva invitato i Francescani dell'Immacolata alla prudenza circa le modalità dell'estensione dell'uso del messale antico?

«Sì, abbiamo cercato di agire con la massima prudenza e discrezione, nel rispetto del nostro diritto particolare, il quale attribuisce al Capitolo Generale in sessione “la suprema autorità nell’Istituto” (Costituzioni, § 81). È stato proprio l’ultimo Capitolo generale, celebrato nel 2008, a stabilire che il Consiglio generale (ossia padre Stefano M. Manelli con i suoi cinque consiglieri) redigesse un protocollo applicativo per quanto riguarda l’introduzione del vetus ordo nelle nostre comunità. Cosa che è stata fatta con la lettera del 21 novembre del 2011. La Pontificia Commissione Ecclesia Dei ha giudicato prudenzialmente questa lettera conforme alla mens del Santo Padre Benedetto XVI, ma questo giudizio ufficiale non è stato tenuto in nessun conto nell’evolversi della nostra vicenda. La cosa ci sembra inspiegabile, e ci addolora molto. Affidiamo la nostra causa alla Celeste Avvocata, Regina dell’ordine Serafico».

45 commenti:

Luisa ha detto...

Cara mic, stiamo navigando a vista, tanto male è stato fatto in modo consapevole e da chi è all`origine delle accuse e da chi le ha raccolte come se fossero verità rifiutando di ascoltare chi metteva sotto i loro occhi la realtà che contraddiceva le accuse.
Sì, tanto male è stato fatto, dal 12 agosto, in modo ingiusto, e i frati e i fedeli saranno privati della Santa Messa Antica.
È un`ombra, brutta, scura e spessa, che dovrebbe pesare su certe coscienze.

Luisa ha detto...

E, come dicevo nel post precedente, se la voce della coscienza sta bussando presso coloro che hanno dato voce ai contestatari offrendo loro una tribuna per le loro menzogne, contribuendo a diffondere delle calunnie, non possiamo che riconoscere il tentativo di riparare il male fatto.

hpoirot ha detto...

Ecco, le due messe sono sullo stesso piano. Il concilio ha vinto anche dai F.I.

Resta solo l'opera di Mons.Lefebvre contro le mostruosità del Bugnini...

Anonimo ha detto...

Carissimo hpoirot,
sappiamo che non sono sullo stesso piano; ma lo iato generale c'è e non possiamo ignorarlo. Credo che esasperare le situazioni non giovi a nulla e a nessuno. Al momento è necessario uscire dal tunnel e ripristinare il diritto al Rito antico. Il resto, proprio attraverso questo, lo farà il Signore.

hpoirot ha detto...

sappiamo che non sono sullo stesso piano??? chi é il soggetto della frase? chi saprebbe? quando il 90% dei conservatori pensa e dice invece che sono sullo stesso piano e taccia di eresia chi non é d'accordo?

dal discorso del parde FI si evince che la S.Messa non é più il baluardo contro gli errori il riparo dell eresia (come la definirono santi e papi del passato) ma una cosa da "promuovere insieme" alle sbandate del massone Bugnini...

mic qui ti sbagli. vedremo dove ci portate, ne riparliamo tra un anno...

Anonimo ha detto...

vicenda simile a quella della fraternita san pietr di qualche anno fa: una banda di pochi individui impone il commissariamento. nella san pietro i congiurati, dopo poco tempo se ne andarono via con gran gioia di tutti. ma la san pietro aveva come diritto suo proprio quello della messa VO. speriamo accada anche stavolta che i congiurati si levino da mezzo ai piedi. ma ho timori comunque che la"normalizzazione" lasci tracce e ferite. preghiamo

hpoirot ha detto...

Notare poi la PERLA di contraddizione del padre F.I.

Padre Lombardi ha chiarito bene che i provvedimenti nei nostri confronti non sconfessano il Motu Proprio...

ma Padre Lombardi ha anche chiarito bene (tra 1000 altre vaccate) che nessuno si sognerebbe mai di vietare l'insegnamento di Theilhard de Chardin nei seminari di oggi!

Questo lo ha dimenticato padre Apollonio?? O é già ammalato di quella conservatorite-selettiva che fa scegliere alla gente solo le parti vaticane che 'piacciono' e dimenticare ad vitam aeternam tutte quelle che rivelano la loro incoerenza??

Mic, un consiglio da amico: lascia perdere i F.I.

Anonimo ha detto...

Ogni giorno che passa, mi convinco sempre di più che il piano di distruzione della chiesa sia arrivato alla quasi totale realizzazione.
La Santa Messa nutre le nostre anime rendendo gloria a Dio, nelle messe NO tutto è incentrato nell'uomo(vedi il cerchio che idealmente si crea tra fedeli e celebrante, il tabernacolo viene escluso, mentre nel VO, tutto si orienta a Dio, il tabernacolo presiede.)
Nelle celebrazioni presiedute dal "vescovo di Roma", questi non ritiene di doversi inginocchiare davanti a Dio, mentre lo fa in altre occasioni,più ecumeniche...
Vista la recente modalità della distribuzione del Corpo di Cristo, contenuto in anonimi bicchierini di plastica, dove certamente erano assenti tutte le norme di rispetto dovute al caso, distribuzione,che andrebbe bene per un insignificante sacchetto di noccioline e non certo per il Corpo di N.S.Cristo, possiamo dedurre che chi compie questi gesti dissacratori, NON CREDE NELLA PRESENZA REALE!!!!!
In questo clima NON PIU' CATTOLICO, i francescani dell'immacolata "danno scandalo", ai traditori della Fede. Sono un costante richiamo all'infedeltà dei nuovi cristiani adulti, quindi vanno eliminati in qualunque modo.
Tutti questi traditori dovranno render conto al tribunale di Dio di tutto il male compiuto verso Dio e verso i loro fratelli.
Sono vicina agli umili e santi frati , che l'Immacolata li protegga.

luigi ha detto...

ma cosa volete che dica il povero e pio francescano chiamato a rispondere in una vicenda complessa in cui ogni parola potrebbe essere usata contro l'istituto?
chi vuol restare nella "chiesa" deve essere equilibrista, purtroppo, nella "chiesa" circo...
Ma quando si capirà che la Chiesa è ben altra cosa...?
40 anni fa nessuno ebbe il coraggio di mons. Lefebre, tutti si fidavano dell'Autorità.
Oggi, invece, nonostante si veda il disastro, se ne ha timore...
E così, con lo strumento dell'autorità - non a caso chiamato "colpo maestro di satana" - anche i pochi coraggiosi vengono richiamati all'ordine ed allineati. E si pone fine ad ogni messa in discussione del super concilio. "indietro non si torna" disse Bergoglio. "a chi fa bene parlar male del concilio?", ripetono a Roma. Hanno capito che la messa tridentina spinge in quella direzione, è portatrice della CHIESA e della FEDE della CHIESA.
Tra qualche anno ci risentiremo

Anonimo ha detto...

Ma quando si capirà che la Chiesa è ben altra cosa...?
40 anni fa nessuno ebbe il coraggio di mons. Lefebre, tutti si fidavano dell'Autorità.
Oggi, invece, nonostante si veda il disastro, se ne ha timore...


Lo si è ben capito, purtroppo.

Il problema è che in QUESTA chiesa ci sono tante anime che vengono sviate e noi abbiamo solo un'arma: la Santa Messa che il Signore ci ha consegnato.
E' per questa che dobbiamo lottare, perché è solo da qui che realisticamente possiamo ripartire.
L'hanno capito, dici? La aboliranno davvero?

Ebbene, in questo caso, altro che necessità...

Luigi ha detto...

certo che l'aboliranno cara mic....ma pochi, solo chi celebra ama ed è convinto della santità e dell'esattezza dottrinale...etc...del cd vetus ordo (la vera messa!), se ne accorgeranno in quanto sarà fatto in maniera talmente sottile nascosta ed indolore che solo Iddio, o meglio, solo satanasso sa. Non sono fantasie.

tutto è già scritto ha detto...

infatti quando a suor Lucia chiedevano del segreto... rispondeva di leggere il vangelo e l'Apocalisse... E anche i papi a Fatima hanno sempre menzionato quel capitolo 12 dell'apocalisse nelle loro omelie ( la lotta tra la Donna e il drago)...

Ma cosa vogliamo di più? Il Cielo è stato fin troppo chiaro, tanto ci vuole salvi!

Leggere il commento all'apocalisse del beato Bartolomeo Holzhauser


http://pascendidominicigregis.blogspot.de/2013/08/lantipapa-che-lacerera-la-chiesa.html

don Camillo ha detto...

Tornielli, prima appicca l'incendio sotto la vigliacca firma "La Redazione" (perchè tutti in quel covo pendono dalle sue penne) infangando e lasciando macchie indelebili e poi fa il promotore di giustizia, quando oramai tutti hanno in mente la sua versione faziosa... complimenti, belle cose!

Circa i FI, sì hpoirot, in linea di massima hai ragione, ma è anche vero che i frati hanno il merito di aver amplificato intramuros posizioni ortodosse (Gherardini) che non lasciano molto margine ai teologi modernisti che fanno da padroni nelle Università.

Risultato: che le nuove generazioni di seminaristi che conosco e che seguo, si, sì studiano quel "genio" di Theilhard de Chardin, ma nel cassetto tengono i libri di Gherardini, pubblicati dai frati. Ed è questo il vero motivo!

Per la Messa e la liturgia, mah, per la Messa almeno ad extra sono stati sempre molto prudenti forse al limite della viltà, ma si sa chi sono certi vescovi diocesani, per il breviario han fatto un po' di pasticci e accomodamenti al limite del grottesco, questo va detto.

Ma hanno certamente il merito di aver denunciato apertamente che "il re è nudo", rompendo la cortina di ipocrisia che è calata in questi ultimi 70 anni.

minstrel ha detto...

Capisco di dire un'eresia per voi, ma vorrei replicare a hpoirot che per il Magistero le due messe sono sullo stesso piano da un punto di vista di validità (MEDESIMO, UGUALE, il suo SENTIMENTO nei confronti di una NON VALE!) e da un punto di vista fattuale è preferibile il NO poiché è considerata la forma ORDINARIA!

Questo è il presupposto per discutere in ambito cattolico. Altri presupposti vi renderebbero alieni al contesto che tentate di studiare, analizzare e quindi criticare propositivamente.

PS: mi sembra assurdo comunque scrivere un commento di puro "senso comune" come quello che ho appena redatto, ma tant'è...

Anonimo ha detto...

In un altro post da Accattoli più recente, c'è in effetti la segnalazione :

" lycopodium scrive,
7 agosto 2013 @ 0:07

“Sentire cum ecclesia”, altro capitolo:

http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/tradizionalisti-traditionalists-tradicionalistas-27026/ "


Ma... : nel senso che Padre Apollonio -pure lui!- non sentirebbe "cum Ecclesia", e quindi farebbe meglio almeno a starsene zitto e buono e non controbattere/precisare alcunché?

L'unico "sentire cum Ecclesia" ammissibile a questo punto è quello di stare completamente silenti -come una pianta- innanzi al tandem Braz-Volpi?


(Ok, ma allora che fecero le "superiore americane", quando vennero visitate? Ricordate che stravolgimento iniziale alla Congregazione dei Religiosi, solo perché la Visita era percepita 'troppo dura e intollerante' dal mainstream 'politico' della "vita consacrata" -fomentato oltretutto da uno strepito mediatico come pochi, appelli e grida di dolore delle superiore abilmente aplificati dall'NCR e da Vaticaninsider stesso?
Peraltro alla fine, negli ultimi mesi di Benedetto, ci fu una certa inversione di tendenza, e una volta rimosso il conciliante Tobin, era già in predicato per la segreteria, non il Superiorissimo francescano Carballo, bensì un Vescovo statunitense di sensibilità puttosto tradizionale.. Ma oramai sappiamo che è successo dall'11 febbraio in poi..)

MAX T ha detto...

Sono d'accordo con don Camillo. I FI non sono un ordine "tradizionalista", non va dimenticato che sono nati con il Concilio e "grazie" al Concilio. Hanno sempre celebrato la Messa nuova ed hanno iniziato a celebrare il VO solo dal Motu Proprio. MA - nella Chiesa attuale - quanti hanno applicato il motu proprio come i FI? Quando celebrano per conto loro molti frati preferiscono il VO ed hanno fatto passi da gigante nell'interpretazione del Concilio [vedasi il convegno da loro tenuto] e della crisi attuale. Certo dal punto di vista teorico sono d'accordo Poirot, ma dato che non siamo esseri disicarnati e che la Chiesa è questa bisogna vedere che i progressi in senso tradizionale ci sono stati. Possiamo quindi scegliere di guardare soltanto a quello che manca e dire mons. Lefebvre era più bravo, noi siamo più bravi, oppure dire: fin'ora avete fatto un bel lavoro, bravi continuate su questa strada, coraggio. Se un sacerdote che ha sempre celebrato il NO inizia a celebrare il VO ritenendoli sullo stesso piano, è da biasimare perchè li ritiene sullo stesso piano o è da incoraggiare perché continui a celebrare il VO e pian pianino arrivi alla totalità della tradizione? E' questo che mi da fastidio di molti tradizionalisti. Non capiscono che bisogna "sporcarsi le mani" e cercare di portare alla tradizione i fedeli e i sacerdoti (e sono molti) che loro malgrado sono vittime della situazione attuale della Chiesa. Questo non si fa criticandoli per tutte le loro mancanze e dicendo che tutto quello che hanno fatto è semplicemente sbagliato. Lo si fa lavorandoci pian pianino con fatica e pazienza. Spiegando di volta in volta. Anche perché c'è un pregiudizio negativo ed un'ignoranza abissale in materia quindi ad essere troppo velenosi non si ottiene nulla. A "lasciar perdere i frati" non si ottiene nulla. non sono perfetti? pazienza. Si fa quel che si può. Questo non vuol dire "accomodare la dottrina". Il SP non è perfetto perché mette sullo stesso piano i due riti? vero. MA io posso scegliere se criticarlo e basta per questa ragione o riconoscere che è un passo nella giusta direzione ed è incommensurabilmente meglio dell'indulto. E questo mi pare è quello che ha detto anche Falley. Si guardino anche a quanto bene hanno fatto i convegni teologici e i libri pubblicati da casa Mariana. I FI hanno una radio e trasmetto dal lun al ven la s. messa tridentina. Quali altre radio cattoliche lo fanno? lA SPX ha solo lo streaming la domenica (che non va mai). E' meglio poco con possibilità di miglioramento o è meglio niente? questa è al scelta. Altrimenti facciamo come i sedevacantisti che stanno nel loro orticello-chiesa e basta. Il resto dell'umanità è perduta, la fine del mondo è vicina e chissenefrega.

Luisa ha detto...

"e da un punto di vista fattuale è preferibile il NO poiché è considerata la forma ORDINARIA!"

No, il NO non è preferibile, cioè da preferire, una scelta migliore, la preferenza essendo una libera scelta, in coscienza posso scegliere liberamente l`una o l`altra, non è perchè il NO è la forma "ordinaria" che è, in pratica, da preferire alla forma chiamata straordinaria, sono due forme che hanno la stessa dignità.
La mia sensibilità, anche se non amo questo termine per la Liturgia, mi porta verso il Rito Antico, per la mia sensibilità la forma ordinaria non è affatto preferibile, e non lo è per un numemro sempre più importante di fedel cattolici.
Dicendolo non mi sento "alieno"!

Anonimo ha detto...

Agganciandomi al discorso dell'anonimo 11:11
dico solo due parole, che sono di Mons. Fellay, ma che - combinazione - sono sempre risuonate nel mio cuore fin da quando sono diventata consapevole dell'entità e della natura dei problemi che stiamo vivendo:

REALISMO e fiducia nel SOPRANNATURALE

Anonimo ha detto...

L'accusa non salva nessuno. L'unico messaggio che 'passa' e convince è la testimonianza della Verità.

E necessario chiamare gli errori col loro nome; ma ci sono, oggi, priorità assolute: la Messa così come ce l'ha consegnata il Signore è il fondamento di tutto.

Dobbiamo viverla difenderla e promuoverla, ma senza anatemizzare nessuno. Non è il nostro compito.

Certo, testimoniando portiamo anche la dottrina che la liturgia sottende. Il Signore ci farà vedere come.
Non lasciamoci sopraffare emotivamente dagli eventi negativi che incombono. Restiamo saldi e forti in Lui e andiamo avanti, così come potremo.

Anonimo ha detto...

Minstrel,
non pubblico il tuo messaggio.
Sono stufa di parlare al vento.
Ti ho già detto cosa penso di QUELLA fonte...
Se te ne nutri come tuo unico cibo, sei liberissimo, ma non cercare di somministrarlo a chi lo ha già rifiutato dandone anche le motivazioni.

Anonimo ha detto...

Perché non ci si concentra sul fatto che Padre Lombardi, portavoce vaticano, ha affermato che il provvedimento della Congregazione “riguarda la vita e il governo della Congregazione nel suo insieme e non solo questioni liturgiche”? Cominciamo a chiederci: quali sono e quanti sono questi altri aspetti della vita dell’Istituto che non riguardano la liturgia? La cattiva applicazione del Motu Proprio è forse il problema minore mentre gli altri aspetti, quelli non liturgici, sono sicuramente più gravi. P. Apollonio e i manelliani concentrano tutta la discussione sulla liturgia perché vogliono impedire che la discussione ricada sugli altri aspetti, quelli non liturgici, più gravi. Si tratta di una tattica furbesca per evitare che si conoscano i veri panni sporchi dell’Istituto, ma il commissariamento non raggiungerà il suo scopo se non metterà in luce e farà pulizia dentro questi panni sporchi.

Anonimo ha detto...

Se è vero quello che lei dice, con evidente malanimo, perché mai hanno colpito la liturgia?

Non è una contraddizione?

Qualche "panno sporco" c'è dappertutto. E con certi "infiltrati" non ci sarebbe nemmeno da meravigliarsi... Ma che c'entrava abolire QUELLA celebrazione?

Annarita ha detto...

Concordo in pieno con Hpoirot, nel senso che credo nella coerenza e nel fatto che Gesù disse: o con me o contro di me. Cioè c'è oggi la grande esigenza di segliere con chi stare, perchè non siamo in un momento normale, dove il male sta fuori dalle porte della Chiesa e dunque basta stare con il capo della Chiesa per essere al sicuro. Ci siamo trovati che il Capo della Chiesa, cioè meglio dire il vicario del capo della Chiesa, oggi si comporta in modo tale che non si è più certi di nulla. Dunque nel disorientamento che ci colpisce, come dobbiamo comportarci, a chi obbedire? Abbiamo delle certezze, che sono il Magistero infallibile della Chiesa, abbiamo tutti i Papi prima del Concilio che pur con diversi caratteri trasmettevano sempre la stessa dottrina la stessa Fede, non inventavano, trasmettevano.
Dunque concordo nell'affermare che non si può dire che le due Messe siano la stessa cosa, sarebbe ingannarsi ed ingannare, dunque quando si è capito dove e come si onora Dio, si seglie come ha fatto Mons. Lefebvre a costo di esere martirizzati. Però c'è anche da stare cauti, perchè non tutti hanno gli stessi lumi allo stesso tempo, cioè certi comprendono per grazia di Dio subito dove bisogna andare, altri ci arrivano più lentamente, Dio ha i suoi tempi, diversi per ognuno. Io quello che ho potuto constatare, nel mio piccolo è che i FI fanno ciò che possono, e dove sono loro ho notato un bel cambiamento tra i fedeli: gente che ha ricominciato a dire quotidianamente il rosario, gente che prende l'Ostia in ginocchio ed in bocca, gente che va all'adorazione quotidiana. Vedo dei cambiamenti positivi. Certo noi vorremo che tutti subito fossero folgorati come sulla via di Damasco, ma ognuno ha i suoi tempi. Pertanto meglio non giudicare frettolosamente, perchè ci sono sacerdoti diocesani o dei F.I che lottano per amore di Gesù e Maria, contro un mondo cattolico in sfacelo, non tutti hanno il coraggio di Mons. Lefebvre e forse non tutti sono chiamati a seguire la via che seguì Mons. Lefebvre, alcuni forse sono chiamati a lavorare con pazienza dentro questa Chiesa traballante. Non so, le vie del Signore solo Lui stesso le conosce. Sta di fatto che ringrazio Dio di averci dato Mons. Lefebvre, altrimenti non so dove saremo, ma rimango cauta nel giudicare chi non ha il coraggio di Mons. Lefebvre e dei suoi sacerdoti e fedeli, forse ancora non hanno compreso il rischio delle anime, forse non hanno compreso cosa sia l'obbedienza e a chi vada per prima, forse, so però che amano Gesù e soffrono, so che si abbandonano a Lui in preghiera e sacrificio. Dunque forza e coraggio, preghiamo che il Buon Dio tenga sempre la sua mano su tutti noi, perchè è facile cadere.
Non chiudiamoci, andiamo incontro a chi con fatica cerca di ricostruire il sensus fidelium, se noi abbiamo la fortuna di avere delle certezze, se crediamo di aver scorto la via giusta da percorrere, aiutiamo chi ancora fatica. Se si hanno delle grazie bisogna farne tesoro e trasmetterle. Chiudersi e dall'alto giudicare, serve a poco nella causa del Buon Dio.

Anonimo ha detto...

Cara Annarita, non ho mai detto che le due messe sono la stessa cosa e in molti scritti ne ho dimostrato anche il perché.
Si dà tuttavia il caso che non partiamo da oggi, ma si è creato uno iato generazionale che non possiamo liquidare condannando ma recuperando... Mi riferisco ovviamente alle anime e non ai responsabili ai quali sta cadendo ogni maschera.
Del resto conosco tanti sacerdoti assolutamente cattolici che celebrano degnamente solo il NO e tanti fedeli che pur non avendo accesso purtroppo al rito antico hanno conservato la fede, così cone riconosco però che ci sono molti esempi del contrario (anzi, troppi).
In una situazione del genere, da semplice fedele senza responsabilità pastorali, cerco di mantenere, come detto altrove, sia realismo che fiducia nel Soprannaturale e so per Chi ho preso parte.
Ripartiamo da qui, tenendo conto di quel che è stato detto nel messaggio che precede, delle 11:11

Personalmente non posso né voglio ignorare il si si no no evangelico ma non credo di esserne in contraddizione se certi irrigidimenti mi fanno problema. È un dato che devo ben chiarire anche a me stessa con l'aiuto del Signore e del mio confessore.

Anonimo ha detto...

In fondo è quel che dici tu quandp affermi che non bisogna chiudersi e giudicare, ma trasmettere e con coraggio.

Anonimo ha detto...

Ricordo anche il suggerimento di Louis Martin di aiutare in ogni modo i sacerdoti. È da loro che può ripartire la vera restaurazione non più riforma mascherata da restaurazione ed oggi senza nemmeno più maschere...

minstrel ha detto...

Liberissima mic, il blog è tuo. Semplicemente fornivo la fonte del mio parlare in questo thread, fonte che non mi pare così totalmente estranea dall'essere autorevole.

ma tant'è, buon cammino a tutti.

Anonimo ha detto...

Se il commissarimento dell'Ordine fosse dovuto solo alla Messa in latino non ci sarebbe stata la nomina di un commissario della Santa Sede come è avvenuto ma la competenza sarebbe stata dell'Ecclesia Dei e quindi sarebbe stato nominato solo un suo membro per chiarire la questione . Lo scopo è allora di rimette a posto la vita religiosa dell'Ordine.

Anonimo ha detto...

Se il commissariamento dell'ordine non è dovuto alla Messa gregoriana, qual è la ragione che avrebbe indotto ad abolirla?

Anonimo ha detto...

Qualunque sia la ragione del commissariamento, che senso ha abolire le celebrazioni, che non risultano imposte. E se, per pura ipotesi, fossero state imposte, bastava renderle esplicitamente facoltative... o no?

Marco P. ha detto...

Il punto non è la Messa in latino o in italiano. Il punto è che la S. Messa Apostolica è oggettivamente il perno della vera Fede, la Virtù da cui promanano le altre e senza la quale non si può piacere a Dio.
Proibire la S. Messa Apostolica significa (e non dico se coscientemente o meno), abbattere questo perno.
Li boni frati hanno avuto l'ardire di usare la ragione (dono del Creatore) per giungere, aiutati e spinti dalla Grazia (la S. Messa Apostolica) ad aprire gli occhi su tante cose, a partire da critiche argomentate e logiche al Vaticano II e alla situazione ecclesiale odierna.
Ciò è inteso come "non sentire cum Ecclesia?"
Usare la ragione è non sentire cum Ecclesia ? Affidarsi alla Grazia è non sentire cum Ecclesia ?
Una minoranza di frati che invoca la visita inquisitoria perché quanto ha stabilità il Capitolo del proprio ordine è sentire cum Ecclesia ?

Un rischio troppo elevato quello di un ordine giovane ed in espansione, nel quale sta fiorendo e crescendo la consapevolezza che per ridare fiato e vigore alla Chiesa Cattolica bisogna affidarsi al Cielo e a Maria vincitrice di tutte le eresie e non al flash-mob o ai palloni messi a fianco del tabernacolo.
Meglio forzarli, questi frati presuntuosi, verso posizioni di rottura, ma la domanda è:
rottura nei confronti di cosa, della Verità o dell'errore?

hpoirot ha detto...

"chi vuol restare nella "chiesa" deve essere equilibrista"

Chi resta per fare (giocoforza) l'equilibrista fa molto più danno che bene. Occorre fare l'esatto contrario: rifiutare ogni equilibrismo e parlare sisinono.

Cosi' i F.I hanno un solo compito oggi: prendere carta e penna e pubblicare una nota ufficiale in cui dichiarano che tra una messa solenne NO detta "bene" e una messa VO presa a caso esiste un'ABISSO teologico incommenbsurabile.

Quando avranno fatto cio' (per il solo motivo che é la verità) potranno essere considerati amici della Tradizione.

PS @minstrel. per lei le due messe sono sullo stesso piano, per me invece sono talmente diverse da non poter essere ammesse entrambe nella Chiesa. Ma mi piace la sua posizione perché é onesta in quanto solo due posizioni sono possibile: la mia e la sua (il che squalifica i FI e la banda dei conservatori-equilibristi)


Anonimo ha detto...

Caro hpoirot, quello che tu chiami equilibrismo non è altro che equilibrio in una temperie difficile e procellosa.
Considera che ognuno vive la "passio Ecclesiae" a suo modo e nella sua situazione.

Le messe non sono sullo stesso piano. Ma poiché la riforma della riforma é saltata quando si poteva e adesso è impensabile, no resta che promuovere la nostra Messa, senza accuse ma accompagnando il cambiamento.
Perché è irrealistico pensare ad un ribaltamento della situazione tuonando anatemi.
Ciò non ci esime dal testimoniare la verità ma senza irrigidimenti né contrapposizioni, quando non c'è malafede negli interlocutori.

Anonimo ha detto...

Aggiungo che sono convinta che la famosa riforma della riforma non avrebbe mai raggiunto risultati pari al tesoro che custodiamo. Tuttavia, oggi come oggi, non me la sentirei di abbandonare il campo senza continuare ad agire da qui sia quanto a situazione che dal fronte...

Anonimo ha detto...

...almeno finché sarà possibile e voglio sperare che lo sia.

hpoirot ha detto...

Cara Mic, che le messe non sono sullo stesso piano ce lo diciamo tra di noi che lo sappiamo, ma qual'é la posizione ufficiale dei F.I?

Dall'intervista é chiaro che la loro prima preoccupazione é di assicurare la platea che non c'é nessuna preferenza per una messa in particolare, cio' perché appunto non vedono (almeno ufficialmente) nessuna differenza.

Allora sono diverse (lo sappiamo, lo sanno tutti, é cosi' evidente, non vel neanche la pena di parlarne...) ma poi vai a sapere perché si ritrovano immancabilmente sullo stesso piano e sempre per il questo vivere.

Succede nella SPietro, nei FI ... e questo lo chiamo equilibrismo!

hpoirot ha detto...

E' irrealistico pensare ad un ribaltamento della situazione tuonando anatemi...

L'ultima volta che abbiamo seguito questa linea 'realista' ci siamo fatti portare a spasso da Ratzinger per due anni, per non andare da nessuna parte.

Quello che vedo di concreto e realista é che la sola persona che non ha mai fatto equilibrismi (S.E. Mons Lefebvre) é il solo ad aver fatto qualcosa di tangibile per la salvaguardia della Tradizione.

hpoirot ha detto...

Cara mic, come sai tra la SPX e la Chiesa 'amica' alla papa Benedetto ci sono ben 9 instituzioni, tutte in 'piena comunione', tutte più a destra di Ratzinger.

Campos, Cristo Re , S.Pietro, Communauté S.Martin, FI, ecc... (ora non ricordo le altre)

Il mio realismo guarda al passato (il tuo é volto al futuro) e constata che nessuna di questa ha mai preso posizione su niente in 50 anni. Hanno visto passare dagli Assisi alla flashmob episcopale, passando per tutti gli orrori possibili immaginabili senza mai dire beh.

Questa politica (che ci spacciano per santa umiltà da Petralcina, e che é invece spesso pusillanimità) NON PAGA, perché se pagasse lo avremmo visto in 50 anni. Ecco perché sono al limite dello schifato nel vedere che quando i FI prendono finalmente la penna é per affrettarsi a chiarire che (da veneratori incondizionati di san MotuProprio) non hanno niente da ridire sulla messa del Bugnini...

Ma (W Vocogno) la Chiesa ha bisogno di gente che resti a bocca aperta, amareggiata nel sapere che una sola messa NO é detta in qualche parte del mondo.

Da parte mia ho completa fiducia nell'abito teologico di M.Lefebvre: se ha estromesso il NO dai suoi seminari non é per caso...

hpoirot ha detto...

Mic ricorda. Realismo = 9 istituzioni amiche che non si irrigidiscono mai danno 50 anni di status-quo nella crisi.

Cementificati nella crisi...

Anonimo ha detto...

In effetti quelle istituzioni hanno una pastorale inesistente o circoscritta. Inoltre la differenza con i FI è che nell'Ordine si distinguono teologi seri che hanno formulato critiche - peraltro estremamente rispettose e seriamente documentate - all'idolo-concilio. Il problema si sta rivelando in tutta chiarezza in questo nodo apparentemente insolubile.
Del resto è il punto focale nel quale si sono arenate le trattative della FSSPX, anche nella persona di Benedetto XVI, che ne è stato protagonista e applicatore.
E non possiamo farci illusioni, vista la piega che stanno prendendo le cose col nuovo papa.

Annarita ha detto...

Mic, io nel mio post precedente riflettevo su ciò che diceva Hpoirot, non criticavo te. Dicevo che Hpoirot ha pienamente ragione, ma dicevo pure che purtroppo non tutti hanno gli stessi lumi, non tutti comprendono il pericolo che ci sovrasta e la mannaia dell'obbedienza fa tremare molti, forse perchè non si è ancora compreso che siamo in un periodo speciale, quello descritto dalla Madonna alla Salette (Roma perderà la Fede) o a Fatima, o anche in altre profezie come quelle della beata Hemmerich. Dunque siamo in un periodo speciale e le scelte da farsi sono dettate dalla gravità ed urgenza dei fatti, perciò sono scelte speciali non normali. Molti sono convinti che si debba obbedire sempre, anche quando l'ordine non è lecito e può essere dannoso per la salvezza delle anime. Il mondo cattolico è confuso, non sa come comportarsi, è normale che quando i pastori deviano, le pecorelle si smarriscono. Obbedienza, questa è la nuova arma usata per condurre i cattolici a disobbedire poi a Dio e alla sua Chiesa, che non è nata con i modernisti e nemmeno con il CVII e che oggi non può contraddire 1962 anni di tradizione, di trasmissione ininterrota delle verità di Fede.
Il Papa non può vietare la Messa, perchè nella Messa Gesù nutre le anime con il suo corpo, sangue,divinità. Come fa un Papa a proibire un bene così grande? Si può punire qualcuno proibendogli di fare il bene, di offrire a Dio il sacrificio della croce? Il mondo si regge su questo sacrificio.
Si dirà, si ma la messa nuova si può dire. Quella voluta da Bugnini noto massone e da 6 protestanti? A si, questa si può dire? Ma Dio cosa pensa di ciò? E' contento? E' onorato?, Messo al primo posto? adorato? Servito? Cosa penserebbero di ciò tutti i Papi fino a Pio XII? Cosa pensa la Chiesa Purgante e quella Trionfante di tutto ciò? Chi oggi non pensa cum Ecclesia? Ricordiamoci che c'è un popolo di santi in Purgatorio e in Paradiso che fa parte anch'esso della Chiesa e che non credo siano concordi con le nuove teologie e le moderne (direi moderniste) direttive.

livio ha detto...

E' sconcertante che Don Gallo (pace all'anima sua) venga santificato anche quando cantava bella ciao dopo la santa messa,al posto di un Salve Regina e i F.I. vengano trattati come dei delinquenti con la grave accusa di "celebrare la santa messa" con il vecchio rito (cosa autorizzata dal motu proprio). Forse io sono abituato ai sacerdoti che camminano con il rosario tra le mani e la curia romana è più abituata a quelli che invece portano il sigaro, ma muovere dei dubbi sulla persona di P. Stefano e del suo istituto e alquanto sconcertante chi li conosce sa di che persone stiamo parlando comunque viva la Chiesa e viva il Santo Padre Francesco e speriamo che con l'aiuto di Maria Santissima la situazione si chiarisca prima possibile pace e bene Livio Fortuna.

Unknown ha detto...

Ho letto solo ora una marea di commenti tutti a parer mio fuori luogo.
il Padre Manelli è una persona di santa vita; segue la Chiesa di Cristo; obbedisce al Papa e a tutti Vescovi nominati dalla Santa Madre Chiesa; è seguace del Poverello di Assisi cercando di seguire la sua regola "sine glossa".
Nel caso specifico il Padre Manelli non ha difficoltà di celebrare la SS. Messa in latino o in italiano, perché la transustanziazione avviene lo stesso...Cristo scende e diventa Carne e Sangue se la Messa viene detta in italiano, latino, inglese francese spagnolo e in qualsiasi altra lingua.
L'Ordine dei F.I. non è del Padre Manelli....l'Ordine è di Cristo e se vuole annullarlo o portarlo agli altari lo fa e lo farà...
Il Padre Manelli ha dichiarato alla Santa Chiesa e al Papa obbedienza...Fiat Voluntas Tua... non ha problemi a rinunciare alla Messa in latino...
Pittosto dico a tutti voi, perché invece di giudicare e condannare non pregate tutti insieme per questo ordine che realizzi la Volontà di Dio in ogni suo ambito?

Louis Martin ha detto...


"Il Padre Manelli ha dichiarato alla Santa Chiesa e al Papa obbedienza...Fiat Voluntas Tua.."

Bell'esempio di concezione carismatica. La volontà di Dio coinciderebbe con la volontà del Papa, al punto che gli si applica il Padre Nostro! Neppure il CV I si spinge a tanto.
Forse è questo signore che dovrebbe imparare a pregare ...

Anonimo ha detto...

L'intervento di Murgia non ha senso perché p. Manelli risulta già esautorato, quindi non può più decidere nulla per la Messa...