Apprendiamo da Radio Spada:
Il fronte “cattolico” anti-Processione è in rotta completa. Dopo le tre correzioni pubbliche degli errori di don Goccini [qui - qui - qui] (che ha definito “presuntuosa” l’iniziativa) e dopo le innumerevoli adesioni al comitato, è la volta del Card. Burke che, in occasione della Marcia per la Vita in corso oggi a Roma, ha manifestato la sua benedizione al Comitato «Beata Giovanna Scopelli».
Un membro del Comitato ha Lui spiegato la situazione chiedendo un incoraggiamento. Il Cardinale non ha fatto mancare la sua benedizione anche in forma ufficialmente scritta.
Vedi altri precedenti : qui - qui - qui - qui
Il fronte “cattolico” anti-Processione è in rotta completa. Dopo le tre correzioni pubbliche degli errori di don Goccini [qui - qui - qui] (che ha definito “presuntuosa” l’iniziativa) e dopo le innumerevoli adesioni al comitato, è la volta del Card. Burke che, in occasione della Marcia per la Vita in corso oggi a Roma, ha manifestato la sua benedizione al Comitato «Beata Giovanna Scopelli».
Un membro del Comitato ha Lui spiegato la situazione chiedendo un incoraggiamento. Il Cardinale non ha fatto mancare la sua benedizione anche in forma ufficialmente scritta.
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10 commenti:
http://www.marcotosatti.com/2017/05/20/roma-in-migliaia-alla-marcia-per-la-vita-una-galleria-fotografica-di-un-evento-straordinario/
Che bello vedere tante talari !
Da quello che ho visto, mi sembra che la manifestazione sia riuscita in pieno, grazie a Dio.
Sul Televideo Mediaset neppure una riga, in compenso c'era la notizia delle manifestazioni in Romania contro il no ai matrimoni gay.
Massimo
C'è stata qualche traccia di appoggio o vicinanza da parte del Papa e dei suoi ?
Miles
"Che bello vedere tante talari !"
E tanti frati vestiti da frate, e tante suore vestite da suora... Ero lì in mezzo e per un attimo mi sembrava di esser tornato bambino: quando neanche sapevo ci fossero preti in maglione e blue-jeans, eccetera.
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Fabrizio Giudici
Sig. Giudici,
Visto che era li, ci racconti.
La manifestazione "pro migranti" di Milano.
Sono andato a vedere. Le migliaia e migliaia di cittadini milanesi, di cui si favoleggia, a sfilare non c'erano. Lungo il percorso, ad assistere ad una sorta di corteo folcloristico e propagandistico, c'erano tantissimi spettatori, certo più numerosi dei manifestanti, prevalentemente gente a passeggio nel pomeriggio del sabato.. Ma a sfilare non 80.000 (ma dove ?) forse 25.000, al 90 % stranieri. Una sfilata folcloristica, con gruppi in costume che ballavano e cantavano, con cartelli di promozione turistica, del tipo "Visit Sri Lanka"... e simili. Fotografatissime le giovani e statuarie ballerine sudamericane, con copertura tessile ridotta al minimo sindacale. E quelle danzanti epidermidi hanno del tutto oscurato le cupe e velate musulmane, coperte da capo a piedi, con i loro incomprensibili cartelli in arabo, alla faccia della comunicazione interculturale e dell'integrazione. Centri sociali,cooperative, associazioni, e gruppi politici opportunamente integrati e rimpolpati da numerosi soggetti di pelle scura, innalzavano il cartello " Nessuno è illegale". Tante bandiere rosse, un po' di falci e martelli, bandiere arcobaleno e tante bandiere nazionali dei gruppi e delle rappresentanze di comunità straniere, provenienti da varie città d'Italia e non solo da Milano e relativo Hinterland. Una trentina di portabandiera dell'A.N.P.I., fra i quali improbabili "partigiani africani" con abiti tradizionali, hanno esibito la loro mesta e stanca presenza. Qualche accenno di bella ciao, scaturito qua e là si spegneva nel disinteresse e nel rimbombo di tamburi e ritmi afro-caraibici. Più della metà degli sfilanti veniva da fuori Milano. Forte l'espressione dell'orgoglio nazionale e identitario dei gruppi stranieri d'ogni continente, sottolineato dalle bandiere nazionali e dall'abbigliamento, talvolta d'ispirazione militaresca, con banda musicale marciante in file perfette. Curiosamente in una manifestazione per l'integrazione e l'accoglienza dei migranti s'è visto tanto orgoglio identitario e nazionalistico esibito e poco o nulla l'altro aspetto, quello dell'integrazione,o della fusione interetnica, e dell'accoglienza . Gli italiani c'erano, ma non apparivano, superati da un esotismo spesso caotico e separato per provenienze.Fra tante identità, marcatamente distinte,evidenti e separate, un'identità italiana risultava evanescente o non pervenuta. Non vorrei esagerare, ma l'impressione è questa : a Milano l'Italia non c'era. Forse nemmeno Milano.
Vittorio Zedda
Grazie, Vittorio Zedda per le sue impressioni sulla manifestazione di Milano.
Bah, io più che fusione interculturalrazziale, ci vedo una fusione di cervelli e basta.....ciao bella ciao poi........que triste!
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