Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 22 maggio 2017

Pieno sostegno dell'Unione Apostolica “Fides et ratio” alla Processione di riparazione a Dio, Autore della legge morale naturale

Pieno sostegno dell'Unione Apostolica “Fides et ratio” alla Processione di riparazione a Dio, Autore della legge morale naturale. Per l'evento di propaganda omosessualista di Reggio Emilia.

Mons. Antonio Livi riconosce come assolutamente valide e volentieri sostiene pubblicamente le ragioni di chi ha organizzato la processione di riparazione a Dio, autore della legge morale naturale, per l’evento politico-istituzionale di propaganda omosessualista di Reggio Emilia.
Il pieno sostegno dell’Unione Apostolica “Fides et ratio” per la difesa scientifica della verità cattolica non si può esprimere con una partecipazione ufficiale dei suoi dirigenti, perché il suo compito istituzionale è solo di formazione dottrinale e riguarda i principi fondamentali della retta ragione umana, i dogmi della fede cattolica e i principi “non negoziabili” della dottrina sociale della Chiesa. Ciò non toglie che il direttore del blog e tanti membri – laici ed ecclesiastici – dell’Unione saranno certamente presenti alla manifestazione, che è al contempo civile (non politica però) e religiosa.
Mons. Antonio Livi, come sacerdote in cura d’anime, incoraggia e benedice i fedeli che hanno deciso generosamente e coraggiosamente di partecipare, incuranti dell’ostilità di quanti sostengono la “dittatura del relativismo” e non ammettono la libertà – che pure è garantita dalla Costituzione italiana - di manifestazione del proprio pensiero, quindi nemmeno la libertà di difendere i valori morali naturali e di professare la propria fede religiosa.
La manifestazione di domani ha un senso religioso autentico, in quanto vuole essere una preghiera comunitaria di giusta e doverosa riparazione a Dio. Perché Dio, essendo l’autore della legge morale naturale, viene gravemente offeso e pubblicamente ingiuriato con qualsiasi comportamento pubblico e qualsiasi legge dello Stato che contraddica direttamente i suoi Comandamenti. Le unioni omosessuali, che una legge anticostituzionale (perché la Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica tutela la famiglia fondata sul matrimonio naturale) ha introdotto anche in Italia, sono contro il diritto naturale, il che rende moralmente non vincolante la legge positiva che le riconosce e le istituzionalizza.
Le motivazioni giuste e ragionevoli della manifestazione pubblica contro il GayPride di Reggio Emilia sono da anni contenute nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nelle encicliche dei papi del Novecento sui problemi della famiglia e della società civile (si veda soprattutto l’esortazione apostolica di san Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 22 novembre 1981). Non si tratta quindi di una posizione politica di parte, né di una atteggiamento fondamentalista di cattolici tradizionalisti, ma dell’unico comportamento logico di un cattolico che abbia scienza e coscienza. Perché un cattolico sa che la tendenza omosessuale non è di per sé colpevole, ma il comportamento può esserlo, essendo gli atti omosessuali “intrinsecamente disordinati”, cioè contrari all’ordine morale voluto da Dio creatore e da Cristo redentore. Di conseguenza, pur rispettano le persone omosessuali, un cattolico non è affatto tenuto a rispettare la pubblica esibizione dei comportamenti omosessuali, e tanto meno ad approvare la loro trasformazione in un diritto riconosciuto e protetto dallo Stato.

2 commenti:

Dare applicazione a quanto prescritto ? ha detto...

Questa notizia ci ristora al pari di quest'altra notizia e dei relativi commenti :

VESCOVO : TUTTI I SACERDOTI DEVONO INDOSSARE LA TONACA

Il vescovo Aristide Gonsallo (50) di Porto-Novo, Benin, nell’Africa occidentale, ha decretato il 9 maggio che tutti i suoi sacerdoti devono indossare la tonaca come loro "sola tonaca normale" e come segno pubblico di appartenere a Dio.

La tonaca è obbligatoria durante l'amministrazione dei sacramenti, in particolare la Messa e qualsiasi altra liturgia, durante le riunioni ufficiali di chierici, quando un prete visita il vescovo, ogni volta che viene affrontato a causa del suo ministero e ogni volta che la sua identità come prete potrebbe essere messo in discussione.

https://gloria.tv/article/Riq8c1iaaB412MHf2SuK87qzo

Anonimo ha detto...

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/La-reliquia-di-San-Nicola-a-Mosca-9035708e-45ad-47ab-9fce-16523da15417.html#foto-1


https://www.facebook.com/micheleemiliano/posts/10156767322273084