Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 23 novembre 2018

Lettera di Suor Lucia di Fatima ad un sacerdote

"Caro padre: Pax Christi!

Ho notato nella sua lettera che è molto preoccupato per il disorientamento del tempo presente. È nella verità quanto lei lamenta che tanti si lascino dominare dall’onda diabolica che schiavizza il mondo e si incontrano tanti ciechi che non vedono l’errore.
Ma il principale errore è che questi abbandonarono la preghiera, allontanandosi da Dio e senza Dio tutto gli viene meno, perché “senza di me non potete fare nulla” Gv 15,5.

Ora, ciò che soprattutto raccomando è che ci si avvicini al Tabernacolo e si faccia orazione. Li si incontrerà la luce e la forza per nutrirsi e donarsi agli altri. Donarsi con umiltà, con soavità e, nello stesso tempo, con fermezza. Perché coloro che esercitano una responsabilità hanno il dovere di tenere la verità nella dovuta considerazione, con serenità, con giustizia e con carità. Per questo, hanno bisogno ogni giorno di più pregare, di stare vicino a Dio, di trattare con Dio di tutti i problemi, prima di affrontarli con le creature. Continui per questa strada e vedrà che vicino al Tabernacolo troverà più sapienza, più luce, più forza, più grazia e più virtù che giammai potrà incontrare nei libri, negli studi, ne presso creatura alcuna. Non giudichi mai perduto il tempo che passa nell’orazione e vedrà come Dio le comunicherà la luce, la forza e la grazia di cui ha bisogno, e anche quello che Dio le chiede. È questo che importa: fare la volontà di Dio, rimanere dove Egli ci vuole e fare ciò che Egli ci chiede. Ma sempre con spirito di umiltà, convinti che da soli non siamo niente, e che dece essere Dio a lavorare in noi e servirsi di noi per tutto quello che Lui domanda.

Per questo abbiamo tutti bisogno di intensificare molto la nostra vita di interiore unione con Dio e tutto ciò si consegue per mezzo della preghie­ra. Che a noi manchi il tempo per tutto, meno che per la preghiera, e vedrà come in meno tempo si farà molto!
Tutti noi, ma specialmente chi ha una responsabilità, senza la pre­ghiera, o che abitualmente sacrifica la preghiera per le cose materiali è come una penna d'oca di cui ci si serve per sbattere l'albume delle uova, elevando castelli di schiuma che, senza zucchero per sostenerli, in seguito si disgregano e disfanno trasformandosi in acqua putrida. Per questo Gesù Cristo disse: "Voi siete il sale della terra, ma se questo perde la forza, a nient'altro più serve se non per essere gettato via".
E, siccome questa forza sola da Dio la possiamo rice­vere, abbiamo bisogno di avvicinarci a Lui, perché ce la comunichi e questa vicinanza si realizza solo per mezzo della preghiera, che è il luogo in cui l'anima si incontra direttamente con Dio.

Raccomandi questo a tutti i suoi fratelli e lo sperimen­teranno. E poi mi dica se mi sono ingannata. Sono ben certa di quale sia il principale male del mondo attuale e la causa del regresso nelle anime consacrate. Ci allonta­niamo da Dio, e senza Dio inciampiamo e cadiamo. II demonio è astuto per sapere qual è il punto debole e attraverso il quale ha da attaccarci. Se non stiamo atten­ti e non ci premuriamo con la forza di Dio, soccombia­mo, perché i tempi sono molto cattivi e noi siamo molto deboli. Solo la forza di Dio ci può sostenere.
Veda se può portare avanti tutto con calma, confidan­do sempre in Dio e Lui farà tutto quello che noi non pos­siamo fare e supplirà alla nostra insufficienza.
Suor Lucia, s.c.c.
A Mons Pasquale Mainolfi, autore del libro: Fatima cronaca e profezia.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

In che anno fu scritta questa lettera?

Anonimo ha detto...

Tratto dall'intervista al Card. Muller pubblicata da Stilum Curiae.

LifeSite: nel corso del recente incontro di Baltimora, il Cardinale Blase Cupich ha affermato che bisogna “distinguere” tra atti consensuali tra adulti e l’abuso dei minori, sottintendendo così che i rapporti omosessuali dei preti con altri aduli non sarebbero un problema importante. Cosa risponde a questo tipo di impostazione?

Müller: si può distinguere tutto – anche considerare se stessi dei grandi intellettuali – ma non un peccato grave che esclude la persona dal Regno di Dio, almeno non può distinguerlo un vescovo che è vincolato al dovere di difendere la verità del Vangelo e non di esibire lo spirito dei tempi. Sembra essere giunto il tempo “in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Tim 4:3f).

LifeSite: nel suo lavoro di Prefetto della CDF, ha avuto modo di visionare numerosi casi di abusi da parte di religiosi. È vero che la maggioranza delle vittime in questi casi sono adolescenti maschi?

Müller: oltre l’80% delle vittime di questi reati sono adolescenti di sesso maschile.
Non si può concludere però che la maggioranza dei preti siano inclini alla fornicazione omosessuale, piuttosto che la maggioranza dei colpevoli hanno cercato, nel profondo disordine delle loro passioni, vittime di sesso maschile.

Perciò tutti, specie le anime sacerdotali, riflettiamo sulla conclusione di Suor Lucia:

Sono ben certa di quale sia il principale male del mondo attuale e la causa del regresso nelle anime consacrate. Ci allonta­niamo da Dio, e senza Dio inciampiamo e cadiamo.
II demonio è astuto per sapere qual è il punto debole e attraverso il quale ha da attaccarci.
Se non stiamo atten­ti e non ci premuriamo con la forza di Dio, soccombia­mo, perché i tempi sono molto cattivi e noi siamo molto deboli. Solo la forza di Dio ci può sostenere.

Romana Vulneratus Curia ha detto...

"Caro Tosatti, vorrei condividere una esperienza rattristante (e inquietante) con lei, ma soprattutto con i suoi lettori abituali, chiedendo loro se hanno percezione che la stessa esperienza non sia un caso isolato, ma anche da loro vissuto. Se ciò fosse l’intuito che questo pontificato miri alla divisione all’interno del mondo cattolico diverrebbe più forte. Mi vien riferito che un giovane e bravo sacerdote (credo brasiliano) cooptato qui in Italia nella mia città dove l’età media dei sacerdoti supera ormai i settanta, si sia prima progressivamente e poi radicalmente trasformato da qualche tempo. Detta percezione nasce dal fatto che da poco non si stanca di ripetere nelle sue omelie (peraltro molto buone) che . Ciò che stimola di più la preoccupazione sta nel fatto che quando lo dice guarda negli occhi proprio alcuni fedeli assidui, che prendono sempre la comunione in ginocchio ed in bocca, pertanto connotati com “tradizionalisti”, che si sentono conseguentemente colpevolizzati. Magari, suppongo io, perché hanno espresso (in confessionale?) qualche riserva critica sul Pontificato. Risultato è che costoro ne soffrono non poco e taluni non tornano, girovagando alla ricerca di chi nell’omelia parla solo di Dio. E ciò non accade frequentemente, come sappiamo. Ora, son cinque anni che si ascoltano (sempre più perplessi) le “veline della Cei “, ma con Bassetti cominciamo a rimpiangere persino Galantino. Il mio suggerimento agli amici che mi hanno raccontato questi avvenimenti resta lo stesso : andare a parlare a questi bravi sacerdoti, con quale esito ammetto non saprei, ma tentare non nuoce, no? Lei che ne pensa Tosatti?”
RVC

mic ha detto...

Continuano a piovere messaggi su una ipotetica sostituzione di suor Lucia. Risparmiatevi tempo e fatica perché non ho nessuna intenzione di impelagarmi in discussioni che non portano da nessuna parte in mancanza di fonti attendibili.

irina ha detto...

A me personalmente è bastato guardare, su internet, senza volere, per caso, qualche foto di Suor Lucia, prima e dopo, per avere una certezza al 99%. E forse anche il modo di scrivere, prima e dopo, 99%. Non mi sono infilata nella disputa perché la scaltrezza dei falsari è troppo per la mia poca conoscenza di tutta la questione. Ed infine il succo si conosce: siate santi...
E che in giro i santi scarseggino lo stanno ormai gridando le pietre.

Aloisius ha detto...

Che belle e sante parole quelle di Suor Lucia!
Nella loro semplicità e chiarezza trasmettono fede, speranza e carità senza bisogno di tante argomentazioni.
Grazie a Mic per averla pubblicata, in questi tempi sono un faro e un conforto, un bicchiere d'acqua nel deserto.
La forza delle anime umili, semplici, veramente sante, quelle addirittura scelte da Maria Santissima in persona, con quella bontà e tenerezza che trasuda da ogni espressione e parola, tanto che le vorresti abbracciare.
La più alta teologia in poche e umili parole.
Penso alle omelie logorroiche, senza capo ne' coda, dei preti modernisti, che lasciano il vuoto e talvolta anche il risentimento per la sfacciataggine con cui distorcono il Vangelo con le loro interpretazioni personali di stampo socio economico e con abusi liturgici
Basterebbe, con umiltà, che i sacerdoti si ispirassero a queste parole di Suor Lucia e di tante altre Sante e Santi, per lasciare qualcosa di buono nelle anime dei fedeli in tre minuti d'orologio.
Speriamo che dal Paradiso, in cui si trova, preghi e interceda per noi.