Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 7 settembre 2019

Crisi della Chiesa - La questione dominante, circa l’apostatico ed eretico ‘Instrumentum laboris per l’Amazzonia

Torniamo ai nostri temi più sviscerati e, segnatamente, al famigerato Sinodo per l'Amazzonia, che ormai incombe, con una puntuta affermazione di Paolo Pasqualucci. Noterete che entra in ballo anche la questione dello scisma, ma in modo da chiarire subito che gli scismatici, virtualmente già in atto, non siamo noi che critichiamo il Papa dal punto di vista della sana dottrina, ma il Papa e con lui tutti quelli che, con lui, sottoscrivono eresie e apostasie. Gli interventi degli autori citati sono consultabili da questo indice. Faccio notare due elementi che appartengono alla Chiesa perenne: 1) il linguaggio, sobrio essenziale definitorio, senza fronzoli e arzigogoli: parole pesate, scolpite; 2) la forma, lo schema tipico del decreto nell'ordinamento giuridico: preambolo - considerazioni - conclusione. 

Crisi della Chiesa -  La questione dominante, circa l’apostatico
ed eretico ‘Instrumentum laboris per l’Amazzonia

La questione dominante è la seguente:
“Se, vescovi, cardinali, il Papa, tutti legittimi sacerdoti di Gesù Cristo Nostro Signore, sottoscrivono formalmente un Documento magisteriale intitolato Instrumentum laboris per l’Amazzonia, contenente evidenti e r e s i e e una chiara  a p o s t a s i a dalla religione cattolica, perché si propone, violando senza remore il Primo Comandamento, di     m e s c o l a r e    la fede nella Santissima Monotriade con la fede nella divinità androgina padre-madre del paganesimo amerindio, culto panteistico e idolatrico delle forze della natura, immorale in tanti suoi aspetti; la cui f o n t e  è vista ovviamente non nel Dio Uno e Trino ma nel popolo indio non convertito, con i suoi usi e costumi e il suo territorio, innalzati l’uno e l’ altro a “luoghi teologici” ossia a realtà “sacre” perché immaginati esser testimonianza vivente della presenza del Dio padre-madre nella natura; mostrando, in tal modo, il suddetto perverso Documento, di voler  s o s t i t u i r e   il cristianesimo con un’ a l t r a  religione, un   i b r i d o  pagano-cristiano, nel quale del cristianesimo resterebbe solo un involucro, tant’è vero che il medesimo Documento propone ulteriori eresie o errori prossimi all’eresia, con l’augurarsi l’ordinazione al sacerdozio di uomini sposati, intaccando così l’obbligo del celibato ecclesiastico, e addirittura l’ordinazione di donne, sempre dichiarata dai Papi impossibile perché al di fuori del potere della Chiesa; nonché, rifiutando anche qui l’insegnamento bimillenario della Chiesa, l’introduzione di laici di ambo i sessi nel governo della Chiesa, intaccandone il carattere sacramentale-gerarchico; il cambiamento della materia dell’Eucaristia, che autorizzerebbe un cambiamento della sostanza del Sacramento, rispetto a all’azione di Cristo nostro Signore come determinata nell’Ultima Cena, invalidandolo;
tutto ciò considerato;
e tenendo nel doveroso conto le condanne inappellabili, pur nella diversità dei toni, di siffatto Documento apparse nei media ad opera delle Eminenze  cardinali Brandmüller, Müller, Burke, Pell; dei vescovi Mons. Schneider, Eleganti, Azcona, Viganò; di mons. Bux; [vedi]
si impone a tutti i fedeli la seguente questione, di capitale importanza : se tutti i sacerdoti di Cristo (vescovi, cardinali e il Papa) firmatari di un Documento del genere, non diventino per il fatto stesso di averlo approvato   e r e t i c i , separandosi  quindi  d i   f a t t o  dall’unica e vera Chiesa di Cristo che è la Chiesa Cattolica, e dando vita in tal modo ad  uno  s c i s m a   i n   s e n s o   v i r t u a l e.   
Paolo  Pasqualucci, Filosofo  cattolico, 6 settembre 2019

11 commenti:

Anonimo ha detto...

“L’Amazzonia, almeno quella brasiliana, ormai non è cattolica”, visto che conta con “una maggioranza pentecostale” che, in certi luoghi, “raggiunge l’80%”.

La ragione? Ebbene, i missionari cattolici non battezzano più né evangelizzano, perché prediligono il “dialogo interculturale”. Gli evangelici invece lo fanno e con fervore. Mentre i pastori protestanti visitano le comunità con la Bibbia in mano, i missionari cattolici parlano agli indios di “deforestazione”, “riscaldamento climatico” ed “ecologia integrale”.

irina ha detto...

Personalmente non mi aspetto nulla di buono da questo sinodo. Mi dispiace per le popolazione amazzoniche che per decenni non hanno ricevuto la Buona Novella. Bisognerebbe capire quali missionari sono andati in Amazzonia e chi li ha mandati, nomi, cognomi ed indirizzi. Basta con lo spettacolizzare gli errori di sacerdoti non credenti. Se uno non ha mai avuto la vocazione, chieda di poter tornare allo stato laicale e faccia l'indio. Bergoglio compreso. Pensino prima a se stessi, chi vogliono essere, cosa vogliono fare da grandi e soprattutto da morti.

Silente ha detto...

Non posso non concordare con le precise e puntuali considerazioni teologiche del professor Pasqualucci, decisive, chiare e conclusive. Ma potremmo anche aggiungere alcune considerazioni di natura più antropologica. E' in corso una falsificante "santificazione" dei popoli indi e, più in generale, selvaggi (aggettivo che a molti può non piacere, ma che rappresenta la realtà). E' un seguito di una antropologia "del buon selvaggio" tipico degli anni Trenta e successivi, ben rappresentato dall'antropologa Margaret Mead che deliberatamente alterò i risultati delle sue ricerche per sostenere le sue tesi "nativiste".
Si sottace il carattere feroce di questi popoli, dediti a sacrifici umani, agli infanticidi, al cannibalismo. Caratteristiche che li accomunano ai più "civili" Inca e Aztechi, dediti anch'essi a sacrifici umani, decine di migliaia ogni anno, fortunatamente debellati dai vituperati Conquistadores cattolici. La "spiritualità" india, tanto esaltata nei documenti papali, è una naturalistica, oscura evocazione stregonesca, infera, demoniaca. Non possiamo neppure definirla "pagana", perché la paganità greco-romana era numinosa e luminosa, anticipatrice della Cristianità: "Le cattedrali cattoliche sono costruite su cripte pagane" scrive Nicolás Gómez Dávila. Esaltare la "spiritualità" india, farne un exemplum per la Chiesa e la Cristianità non è solo un errore (o crimine, o eresia) teologico. E' anche un crimine intellettuale riconducibile alla categoria del tribalismo, del nativismo, della regressione culturale. Vedere un papa o un vescovo o un sacerdote adornato da ornamenti tribali non è solo ridicolo e insultante per la storia del Cattolicesimo e la dignità del Carisma sacerdotale, ma è anche simbolo e sintomo di una ignobile resa a un miserabile relativismo culturale, prima ancora che religioso, a una ideologia della cosiddetta "inculturazione" che è un insulto alle radici culturali classiche del Cattolicesimo. Così come lo è la gnostica ideologia ecologistica, che odia e vuole la rovina dell'uomo, creatura prediletta di Dio, per cui la terra è stata creata, affinché possa "soggiogarla e dominarla.
Una Chiesa che esalta stregoni, riti sciamanici e manifesta venerazione per Pacha Mama, l'oscura e terrificante "Dea Madre Terra", è una Chiesa che tradisce il suo sacro e immutabile mandato, una Chiesa che, ed è questo un insondabile Mysterium Iniquitatis, opera per dannare le anime anziché salvarle con la predicazione, la conversione e i Sacramenti.
Silente

Anonimo ha detto...

Dalla mia visuale lo scisma virtuale esiste di fatto dal Concilio vaticano II, che deve essere posto in discussione, con altri 2 quesiti che andrò a rilevare. Lo scisma fattuale esiste invece nel tradizionalismo lefebvriano ( comunque Dio usa a fin di bene pur le scelte errate, quando c'è la buona fede). Lo scisma infatti è rientrato con la revoca della scomunica? Trattando di latae sententiae è impossibile ( si è commesso il delitto per cui il legislatore ha comminato quella: è cambiata la posizione gallicana? No, è cambiato il parere di Ratzinger: poteva farlo? No. GPII agì rettamente in ciò).Scisma fattuale rientrato con la concessione di giurisdizione di Bergoglio? No, rimane impossibile causa la stessa motivazione del delitto, sanzionato non già da BXVI o FI ma dal Magistero certamente valido di 20 secoli. Quindi scisma fu e scisma resta, fino a prova contraria, mi si corregga se erro. Quindi entrambi i pontefici ab-usarono di ciò che non potevano usare. Abuso di potere in tali questioni nella Chiesa di Dio significa assenza di Spirito Santo, con ciò che ne consegue. Comunque lo scisma virtuale del Concilio giunge a divenire fattuale nell'era dei 2 papi, in minuscolo non a caso. Il doppio papato non esiste nel Magistero Ecclesiale, quindi di fatto si è superata una soglia ulteriore scismatica, alle tante eresie introdotte gradualmente, docenti i conciliari. Parlare di scisma virtuale col sinodo amazzonico diviene quindi riduttivo, essendo ciò un fatto constatabile pubblicamente a chiunque per la diversa sostanza, pagano gnostica col nome solo di apparente cristiano nonché possesso pericoloso dell'apparato burocratico amministrativo, legislativo, giudiziario, sacramentale e magisteriale. Si impone dunque una dichiarazione formale che lo denunci, onde salvare anime, e fornisca una guida su ciò che è da farsi, per chi voglia restare cattolico. Denunciare una religione come non cattolica, quando si definisce tale, è compito di chi è restato cattolico, fosse pure solo uno; significa peraltro denunciare un papa come pagano, ovvero come non Papa della vera unica Religione voluta da Dio . Gli imperatori pagani romani erano papi della religione, ancora Costantino si fa appellare come pontefice pagano, scegliendo poi l'arianesimo come religione. Nulla di nuovo sotto il sole, ma il Papa non può essere ontologicamente pagano, quindi va dichiarato papa pagano. Non è cattolico. Altro quesito che si porrà ai cattolici: potranno ancora partecipare ai culti? No, ed anche su questo va fornita assistenza.

Anonimo ha detto...


Scisma "fattuale" quello di mons. Lefebvre? No


No, perché non ha istituito una gerarchia parallela, una "Chiesa" parallela, negando
l'autorità del Papa in quanto capo della Chiesa visibile.
Quando ha ordinato i 4 vescovi ad Econe, nel 1988, ha dichiarato di agire in stato di necessità, perché era anziano, malato e il Papa (dopo mesi di trattative estenuanti) non si decideva ad indicare come suo successore un sacerdote tra quelli indicati dallo stesso mons. Lefebvre, cioè fedele alla Tradizione della Chiesa. Il "profilo" dei vari candidati suggeriti non andava mai bene. Inoltre, mons. Lefebvre non ha conferito alcun potere di giurisdizione ai 4 vescovi, solamente il potere d'ordine; non ha creato diocesi. Non ha mostrato l'animus dello scismatico. Mons. Lefebvre ha disobbedito al Papa regnante che gli ingiungeva di aspettare ancora a fare la consacrazione del suo successore, spinto dalla necessità di mantenere la sopravvivenza del suo Seminario e dalle ambiguità di Roma. Ma la sua disobbedienza non ha la caratteristica dello scisma in senso formale, anche se GPII ha voluto definirla "atto scismatico".
Al presente, si può parlare solo di scisma in senso virtuale, applicando un concetto che credo sia stato affermato da s. Agostino, cioè che l'eretico convinto diviene oggettivamente scismatico, perché si separa dalla vera Chiesa, di fatto. Ora qui, l'eretico professa addirittura una nuova religione, l'ibrido indio-cristianesimo: possiamo pertanto parlare di scisma virtuale (morale) nel quale l'eretico si è posto da solo.
Di più non credo si possa dire, al momento. Questa nozione di "scisma virtuale" deve sicuramente approfondirsi. Ebbene, proprio a questo potrebbe servire una discussione ragionata. Un fatto è certo: un Papa che domani approvasse lo Instrumentum così com'è dal punto di vista morale non potrebbe più considerarsi Papa. Se poi non lo possa anche dal punto di vista canonico, tanto meglio. Questa ipotesi al momento non sono in grado di svilupparla, spero che qualcun altro, più competente, la affronti.
PP

Anonimo ha detto...

Certe apprezzabili conclusioni, esortazioni, condanne andavano bene un tempo. Ormai è finita. Tempo abbondantemente scaduto.

Silente ha detto...

Scrive Pasqualucci: "Un fatto è certo: un Papa che domani approvasse lo Instrumentum così com'è dal punto di vista morale non potrebbe più considerarsi Papa". Opinione autorevole e soprattutto interessante, molto interessante….
Silente

Catholicus ha detto...

Scusi, Mic, mi potrebbe indicare in quale occasione Bergoglio abbia affermato che la Madonna non è nata santa, ma lo è diventata nel corso della Sua vita. Mi sembra di aver letto che abbia affermato "nessuno nasce santo", o mi sbaglio?. Grazie

Anonimo ha detto...

A catholicus che chiede quando Bergoglio parla di Maria non santa
https://ilbenevincera.wordpress.com/2019/01/07/bergoglio-straparla-limmacolata-non-e-nata-santa-e-tutti-tacciono/
Rimanda al sito vaticano.
Chiesa e postconcilio ne ha parlato qui.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/12/la-vergine-maria-e-nata-santa-in-quanto.html
discorso del 21 dicembre 2018

Catholicus ha detto...

Grazie caro Anonimo 12:04, dopo vari tentativi ci ero arrivato anch'io (ache se non sono molto esperto ci PC e internet), fa tanto piacere la solidarietà tra compagni di fede. Buona solennità della Natività di Maria Santissima.

Anonimo ha detto...

Ripreso e tradotto qui:
http://tomablizanac.blogspot.com/2019/09/potpisi-da-si-heretik.html