Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 10 settembre 2019

I Vescovi portoghesi si mobilitano contro il gender nelle scuole.

Non tutto è scontato. Resistere si può. E si deve. Basta volerlo; ma occorrono anche le guide adeguate.

Contro la circolare che “ufficializza la implementazione dell’ideologia gender nelle scuole”: raccolte di firme, lettere a ministri, diffusione di documenti del Magistero e della CEP.
I vescovi portoghesi si uniscono alle preoccupazioni di alcuni settori della società civile sull’introduzione nelle scuole dell’insegnamento dell’ideologia di genere. Un provvedimento in questo senso è stato approvato il 16 agosto dal Consiglio dei Ministri.
Si tratta del decreto n. 7247/2019 dei Ministeri dell’Istruzione e per l’uguaglianza e la cittadinanza, che “stabilisce le misure amministrative” per l’attuazione delle disposizioni di una legge varata nel 2018. Contro la misura è stata lanciata una petizione che ha sinora raccolto più di 32 mila firme.

Uno strumento di “indottrinamento”
La Conferenza episcopale portoghese (Cep), da parte sua, ha rilanciato on-line un suo documento pastorale sull’argomento pubblicato nel 2013. Nel testo, intitolato “La visione cristiana della sessualità. A proposito dell’ideologia di genere”, la Chiesa di Lisbona mette in guardia sui tentativi di introdurre l’insegnamento della teoria di genere nelle scuole, definito uno strumento di “indottrinamento” e un tentativo di fare passare le tesi di questa ideologia “come un dato scientifico condiviso ed indiscutibile”. Un’ideologia che vuole determinare una “rivoluzione antropologica”, mettendo in secondo piano l’identità sessuale “come condizione naturale e biologica”. Infatti, “invece di sesso (fondamentale per identificare una persona), si parla di genere (costruzione culturale e psicologica di un’identità); invece di uguaglianza tra uomini e donne, si parla di uguaglianza di genere, mentre la famiglia è sostituita da le famiglie”.

Rispettare il diritto dei genitori di scegliere l’educazione dei loro figli
Tuttavia, avverte il documento, questa “pretesa di rinunciare ai dati biologici per identificare le differenze tra uomini e donne è illusoria”. I vescovi portoghesi ribadiscono quindi il diritto dei genitori ad avere voce in capitolo su questo punto: “Di fronte all’uso del sistema educativo per affermare e diffondere questa ideologia, è bene ricordare il primato dei diritti genitori sull’orientamento da dare all’educazione dei loro figli”. -  by Totus Tuus

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe da riprendere e approfondire
https://www.ilsussidiario.net/news/letture-ne-teologia-politica-ne-destra-religiosa-ma-diritto-di-esistere/1924288/

Catholicus.2 ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2019/09/10/in-amazzonia-i-diaconi-sposati-gia-dicono-messa-e-il-papa-lo-sa/amp/

Anonimo ha detto...

A: "noi ci occupiamo di pastorale non di dottrina!"

B: "Ed è questo il guaio!...e i guai che combinate....
“Quelli che s’innamoran di pratica sanza scienzia son come ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada”, diceva Leonardo da Vinci

Anonimo ha detto...

Come mai tanta IMPOSIZIONE a indottrinare i ragazzi a scuola con questa roba invece di attenersi unicamente alla istruzione scolastica che fa acqua da tutte le parti e non interessa più neanche ai genitori, che come pecore pensano solo a discutere sulle cene, sui regali, sulle uscite durante l'anno, ecc... Ma della qualità dell'istruzione, dei suoi contenuti... Niente. I ragazzi sono in mano allo stato e hanno trasformato le scuole in centri di formazione forzata ideologica.

http://www.iltimone.org/news-timone/regno-unito-gender-dobbligo/http://www.iltimone.org/news-timone/regno-unito-gender-dobbligo/

Anonimo ha detto...

I vescovi portoghesi vanno commissariati immediatamente…….

Anonimo ha detto...


Fuore Tema, ma non troppo.

sul suo blog Sandro Magister riporta le dichiarazioni di un sacerdote vicino al Papa,
secondo il quale in Amazzonia, data la cristi di preti, già uno o alcuni diaconi sposati
avrebbero celebrato la Messa, con l'autorizzazione del vescovo. Magister fa notare che la
notizia dovrebbe esser confermata. Il Papa, informato, avrebbe detto: "Andate avanti!".
Se fosse vera la notizia, ed è assai probabile che lo sia, ci si deve chiedere:
una Messa celebrata da un "diacono", sposato o meno, è valida?
Secondo me, no.
Il citato sacerdote afferma che tra poco "la Chiesa dei preti finirà, non ci saranno più preti". Allora: ordiniamo persone sposate e facciamo sposare i preti.
A parte ogni altra considerazione, crede il suddetto che si risolverà così il problema delle vocazioni, violando l'insegnamento plurisecolare della Chiesa? Un giovane prete che pensa a sposarsi, vuol dire che non ha una vera vocazione, non ha la fede.

Le vocazioni torneranno solo quando la Chiesa gerarchica tornerà alla vera fede, dopo aver fatto piazza pulita del pastorale Vaticano II e delle sue infami "riforme", la vera causa della perdita delle vocazioni, maschili e femminili.
Ma vaglielo a far capire....Glielo farà capire il Signore, ma allora sarà (forse) troppo tardi.
O.

Anonimo ha detto...

Andate avanti!Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

Anonimo ha detto...

Glielo farà capire il Signore, ma allora sarà (forse) troppo tardi.

Infatti , gli dira' : Non e' questo che ti avevo comandato !

Weltanschauungh Italia ha detto...

Si parla molto di censure, specie in questi giorni, facciamo un esempio pratico per capirci.
Se casomai foste dell'idea che uomo e donna siano complementari biologicamente,
possedendo una morfologia genitale propria (recettiva per la donna, penetrativa per l’uomo), che grazie a questa diversità sia possibile procreare nuove forme di vita e che la loro complementarietà, su tutti i livelli, sia indispensabile per crescere un figlio....bè sappiate che siete degli eversivi.

Siamo nell'epoca in cui qualsiasi idea non in linea con il mondialismo viene messa a tacere ad ogni costo con la scusante dell'odio.
Voi non potete essere preoccupati per i vostri figli, non potete esprimere alcuna perplessitá su nulla. Dicono sia discriminazione.
Ma discriminazione verso chi?
Secondo i famosi standard, verso le minoranze.
Ma nessuno sta parlando di sessualitá privata o sta giudicando persone in base al proprio orientamento, ci mancherebbe altro.
Si esprimomo semplicemente idee inerenti all' essere umano e alla societá in cui si vorrebbe vivere, si puó contestarle e non essere d'accordo, ma è lecito averle?
No.
Le idee sul mondo in cui si vorrebbe vivere sono lecite solo se coincidono con la loro.
Fino a pochi anni fa tutto questo sarebbe sembrato una barzelletta, invece oggi è la grottesca realtá.

Guardatevi attorno e prima di parlare di societá democratica dove vige la libertá di espressione fatevi un esame di coscienza.

mic ha detto...

Ecco a che punto siamo
https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/09/06/news/albano_laziale_bufera_sulla_scuola_cattolica_antigay_qui_formiamo_veri_uomini_-235373374/

mic ha detto...

Pubblico, così come la ricevo, la segnalazione di un lettore, completamente impotente, ma almeno informare aiuta a mettere in guardia. Grande la responsabilità di chi dovrebbe essere educatore e diventa deformatore...

sono Salvatore Carloni e le scrivo urgentemente perchè presso il cinema salesiano di via Publio Valerio a Roma è in programmazione
per il 12 e il 13 settembre il film Rocketman che è stato definito Morally Offensive dalla Catholic News Service, che emette
valutazioni pastorali dei film per conto della Conferenza Episcopale Cattolica degli USA, perchè (riporto più in basso il link alla scheda ufficiale di valutazione):
"The film contains a romanticized view of homosexual relationships, strong sexual content, including semi-graphic aberrant activity,
partially glimpsed full nudity and decadent sensuality, drug use, a scene of urination and much rough and crude language."
Può leggere la locandina con la programmazione di settembre 2019 in questo cinema salesiano sul loro sito ufficiale:
http://donboscocineteatro.centroculturalesalesiano.it/programmazione/cinema/
Trova la scheda della Catholic News Service che ha definito morally offensive questo film sul sito ufficiale:
https://www.catholicnews.com/services/englishnews/2019/rocketman.cfm
Ma a proposito della scena di sesso gay presente in questo film Rocketman legga questo intero articolo sul magazine Cosmopolitan:
https://www.cosmopolitan.com/uk/entertainment/a27266381/richard-madden-rocketman-sex-scene/

Che Maria Ausiliatrice dei cristiani la protegga sempre,
S. C.

Anonimo ha detto...

Il card. Bassetti scende in campo sul "suicidio assistito"; ma come si spiega
che la Chiesa ha aperto alle forze politiche che promuovono quella mentalità, quel "nuovo umanesimo", scala mobile al suicidio assistito e ad altro ancora: eutanasia, gender, utero in affitto, adozioni coppie omosessuali, legge contro l'omofobia?

Rr ha detto...

Mic,
Rocketman è il film su Elton John. Qull’Elton John che, prima di scoprire la sua omosessualità, cioè, detto realisticamente, prima di capire che in certi ambienti ad essere tali si fan più soldi, era stato sposato ad una donna.
Quell’ Elton John, di cui è notorio viva in una relazione aperta col suo “marito” (essendo lui “la donna”). Quell’ Elton John che si è comprato due figli maschi (!), il primo dei quali, pare, pianse per giorni e giorni, finché non fecero arrivare d’oltre Atlantico, in aereo, il latte della mamma. 
Quell’ Elton John che ha dovuto sospendere a più riprese il suo ultimo tour per gravi patologie intestinali (che sorpresa !).
Quindi, non c’è bisogno che i Salesiani, se sono un minimo informati, leggano cosa scrive il Catholic News Service del film per sapere che è sostanzialmente pornografico, e non va proiettato in una loro sala. Persino a Cannes ne rimasero scioccati (ad uomini e donne normali, seppur di mondo, rapporti sessuali espliciti tra uomini fanno, ovviamente, schifo).
Capisco che taluni Salesiani sono probabilmente com Elton, e vogliano procacciarsi carne fresca con la propaganda omosessualista, ma 
a tutto deve esserci un limite.
Spero che qualche ragazzo di Casa Pound o Forza Nuova picchetti il cinema. Pacificamente si intende.

R.V.C. ha detto...

Ora in Vaticano e alla Cei si dichiara di voler bloccare la Lex Eutanasia?
Pur essendo totalmente coerente con la posizione malthusiano-ambientalista di questa Chiesa? Sarebbe una contraddizione no?

Si simula la protesta solo per contentare quattro vecchi tradizionalisti e far finta di essere ancora difensori della vita?

Quando nel sinodo amazzonico l’unica vita che sembra preoccuparli è quella delle piante?

Se realmente volessero bloccare questa legge la diplomazia vaticana si muoverebbe in assoluto silenzio mediatico, limitandosi a spiegare ad ogni segretario di partito di governo come verrà “trattato” alle future elezioni dal mondo cattolico che vota.

Poi ci sono altri motivi per giustificare il mio “processo alle intenzioni”.

Primo – Il Papa ha affermato che non conosce –principi non negoziabili –.

Secondo – Il Papa ha affermato che va evitato l’accanimento terapeutico, che non equivale a eutanasia.(Quale?) .

Terzo – La legge 219 sul fine vita è già eutanasia, e chi la difende a spada tratta è il Presidente dei Giuristi cattolici Francesco d’Agostino, cocco del card. Bassetti.

Uffah !!