Nella nostra traduzione da Catholic Culture il più recente articolo dello scrittore e giornalista Phil Lawler (già incontrato qui - qui - qui) che illustra la tendenza di conio progressista, in ambito ecclesiale, di attribuire la responsabilità di un ipotetico scisma agli ambienti conservatori americani mentre - ne abbiamo avuto attestati anche recenti [qui] - i rischi più macroscopici provengono dagli ambienti progressisti tedeschi, senza parlare dei venti sinodali agitati dai vertici. Quello di Lawler è un discorso che non fa una piega. Ma ci rendiamo conto che si sta ragionando in termini di categorie politiche che, anche se utili a inquadrare lo sviluppo della situazione, non si addicono a La Catholica perché fanno perdere di vista la realtà del corpo mistico e anche il dogma dell'indefettibilità? E che le conclusioni da trarre, soprattutto da chi di dovere, sono proprio a partire dal dogma? (M.G.)
Perché si parla tanto di scisma? Chi ha iniziato questo eccezionale dibattito e cui prodest?
Ross Douthat del New York Times ammette di aver usato il termine “scisma” già molto tempo fa, come una possibilità teorica, che ora (giustamente) ritiene remota. Ma ora papa Francesco parla tranquillamente della prospettiva di scisma, e dice addirittura che non lo spaventa – il che, come ho già detto [qui], fa paura di per sé.
Come siamo arrivati a questo punto, e così rapidamente? Come siamo arrivati a un punto in cui il più prestigioso giornale laico della nazione solleva l’idea che i cattolici americani potrebbero separarsi dalla Chiesa universale, e il Pontefice considera una possibilità del genere seriamente ipotizzabile?
I critici americani del Papa hanno forse minacciato una rottura con Roma? Mai! Al contrario, i critici più importanti di questo pontificato insistono sul fatto che si faccia del nostro meglio per preservare l’unità della Chiesa universale, per mantenere i nostri forti legami con “tutti coloro che detengono e insegnano la fede cattolica che ci viene dagli apostoli”. Il cardinale Raymond Burke, spesso citato come leader di una fazione ribelle, ha infatti ripetutamente e fermamente professato la sua fedeltà al Romano Pontefice. Uno non può provocare uno scisma difendendo la dottrina consolidata della Chiesa.
(Si può, peraltro, provocare uno scisma tenendo una Conferenza Episcopale nazionale, cercando di cambiare gli insegnamenti della Chiesa universale e ignorando le ammonizioni della Santa Sede che invitano ad abbandonare questo progetto di divisione: il che come stanno proprio ora è in atto da parte dei responsabili della Conferenza episcopale tedesca. Eppure, quando il New York Times parla di scisma, dice che la minaccia viene da “alcuni conservatori, specialmente negli Stati Uniti”, piuttosto che dai turbolenti “progressisti” in Germania [qui]).
Quindi chiedo ancora una volta: come sia nato questo dibattito sulla presunta minaccia di uno scisma americano. E, se si seguono i dibattiti nel mondo cattolico su internet, se ne conosce la risposta. L’argomento è stato sollevato – e promosso, e ripetuto, e propagandato come minaccia imminente – dai difensori online del Papa più attivi e aggressivi.
Il che fa sorgere un’altra domanda: Perché queste persone – che hanno così entusiasticamente sostenuto le mosse del Papa per modificare gli insegnamenti della Chiesa su temi come il matrimonio e l’Eucaristia – sono così ansiose di parlare della rottura con il Papa? E di nuovo penso di conoscere la risposta.
Perché il presidente Lincoln manovrò la Confederazione nel bombardamento del Forte Sumter? Poiché vedeva che la guerra era imminente, e voleva che il Sud sparasse i primi colpi. Allo stesso modo, i cattolici più “progressisti” riconoscono di non poter progettare i cambiamenti radicali che vogliono senza affrettare una spaccatura nella Chiesa. E dunque vorrebbero che i cattolici ortodossi rompessero e si allontanassero per primi, lasciandoli così liberi di mettere in atto la loro agenda rivoluzionaria.
Permettetemi quindi di concludere con un sentito appello ai miei compagni cattolici, e soprattutto ai miei amici più impetuosi su internet. Non cadete in trappola. Noi non pensiamo ad uno scisma. Stiamo pensando – e lavorando e pregando per la preservazione dell’unità cattolica, un’unità che ci mantiene in piena comunione non solo con il Vescovo di Roma e con i nostri fratelli cattolici di tutto il mondo di oggi, ma anche con tutti i fedeli cattolici delle generazioni precedenti. È la nostra Chiesa: la Chiesa degli apostoli e dei santi e dei martiri e di noi poveri peccatori. Noi non ce ne andremo. Certo che no; non ce ne andremo!
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
23 commenti:
Una Pastorale che si stacca dal Magistero alla fine distruggerà se stessa con la grave colpa di aver minato l'identità di molti cristiani.
Significativa e interessante intervista di Don Davide Pagliarani. Mic se lo ritieni opportuno potresti riprenderla sul blog?
https://fsspx.it/it/una-chiesa-che-funziona-al-contrario-50677
Grazie. L'avevo già programmata. La leggerete domani. Meglio suddividere gli articoli altrimenti, se la cronaca e gli argomenti incalzano, non riusciamo a darci il tempo di un minimo di riflessione.
A volte capita che ne inserisco all'ultimo momento; ma è quando si tratta di argomenti di problematica attualità.
Ritenendomi in pectore sedevacantista, per il semplice motivo che non posso scegliere fior da fiore tra ogni singola parola di papa x e/o papa y quando ancora non conosco bene nè la Dottrina, nè la Tradizione, nè la metà della metà della Sacra Scrittura, quindi avendo io delle priorità incalzanti di conoscenza e nonostante ciò, per grazia di Dio, pur nella mia formazione cattolica elementare ed incompleta, avendo un senso discreto della contraddizione, ritengo gran parte dei sacerdoti contemporanei, dal culmine ai piedi, abusivi nella Chiesa; quindi semplicemente mi è ormai indifferente il loro dire e/o disdire. Qui sto, nel fermo convincimento che siamo nella truffa e dei truffatori mi occupo solo nella misura in cui naturalmente vengo a conoscenza delle loro ulteriori bestialità, per far loro, come posso, 'tana libera tutti' i fratelli e sorelle in Gesù Cristo, Signore nostro.
Un impedimento ad affrontare la situazione attuale è costituito dal fatto che
il pensiero teologico-canonistico non ha mai approfondito la questione del
"nisi deprehendatur a fide devius". Cioè: "il papa non può essere giudicato da nessuno,
a meno che non sia sorpreso deviante dalla fede", a meno che non provi di essere un
eretico (Graziano).
Per secoli il principio qui affermato, conforme al sensus fidei, ha fatto parte del
Corpus iuris canonici, del diritto canonico riconosciuto come corpo o complesso di
norme dalla Chiesa. Qualcuno ne ha dimostrato un supposto carattere spurio? Se sì,
quando e come? Il detto di Graziano sarebbe stato un falso? E' dimostrato?
Ma nel Codice di diritto canonico del 1917 il principio è scomparso.
Dobbiamo considerarlo abrogato implicitamente?
No, se si tratta di un principio generale dell'intero ordinamento canonico, la cui base
teologica appare evidente (per comando divino, il papa deve "confermare nella fede i fratelli", non indurli in errore).
Accettare l'idea della abrogazione implicita di questa norma fondamentale che è il principio messo per iscritto da Graziano ma già rilevabile in alcuni Papi, non significa forse privare la Chiesa di un'arma in grado di difenderla dalla presenza di un papa manifestamente eretico?
Ammettere che " un papa non può essere giudicato da nessuno anche se si allontana dalla fede, cioè se insegna eresie", è contrario al sensus fidei oltre che alla recta ratio.
T.
Il fatto stesso, manifestatamente e più volte reiterato, che Bergoglio insegni e creda una fede che non è la fede cattolica, dimostra palesemente che, pur essendo papa del Cattolicesimo, si riferisce ad una chiesa personalistica diversa dal Cattolicesimo. Ciò che è non corrisponde a ciò che fa se non in brevi momenti. Non poter giudicare i suoi atti esterni devianti se non eretici (quelli interni li vede solo Dio) significa ammazzare il Cattolicesimo proprio attraverso colui che dovrebbe proteggerlo e salvaguardarlo, ossia il papa.
Molti commentatori se ne sono già resi conto: quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi, con una tracotanza inaudita, a vario titolo e a vari livelli, è (ma non si dice) contro Cristo: è anti-Lui. E’ con Lui, Gesù, che ce l’ha il nemico e tutti quelli che più o meno consapevolmente gli stanno tenendo bordone.
Gesù, Verbo incarnato, è la sola possibilità, in una creazione disgregata, frammentata e corrotta dal peccato, di “ricapitolare” ogni cosa nell’ordine perfetto di Dio, descritto dal prologo del vangelo di San Govanni: "in principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità… Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia".
La carità è il compimento, nella grazia, del percorso che riunifica la creatura al Creatore, nella volontà di Dio, che è di amare. Il sapiente è colui che riconosce la priorità di “instaurare omnia in Christo” e sapiente, nel giusto senso della parola, “è colui che fa la volontà di Dio, buttando in un canto la propria volontà” (Imitazione di Cristo).
Ogni singola pecora è importante per il Buon Pastore perché il compimento della carità è l’unione, il raccogliersi in quell’Uno e in quel Tutto che il ribelle vorrebbe frammentare e disperdere. E mentre infatti l’umile fa di sé stesso il recipiente di questa grazia, i superbi vengono inesorabilmente “dispersi nei pensieri del loro cuore”. Gesù, vero uomo e vero Dio, si pone come il solo capace di tenere insieme tutto, Cielo e terra, natura e soprannatura. Ecco perché il divisore lo odia e lo contrasta con tutte le armi della sua antica ribellione, vagando con gli altri spiriti maligni, a perdizione delle anime. Il cuore della Verità è Cristo “teantropo”.
La radice dello scisma e la superbia dell’uomo antropocentrico che vuole farsi Dio, istigato dal ribelle spirituale scacciato dal novero degli angeli, pur avendo quella stessa natura. Perciò l’uomo, l’umanità, ogni “umanesimo” può trovare la via vera (umile) e pacificante, verso la pienezza, verso il senso, verso la conoscenza di sé, verso il fine per il quale esiste, solo in Cristo. Viceversa esisteranno solo delle caricature o peggio ancora dei mostri, fino a scadere nella disumanità, quasi imbestialendo, al lordo di ogni “sapere” prometeicamente inteso e degli idoli della “ragione” e dei “lumi”, inesorabilmente smascherati da secoli di disastri storici, trattandosi di talento corrotto dal peccato e bisognoso di essere salvato. E a salvare è solo Cristo.
Ogni questione umana della storia, tra bene e male, misericordia e giustizia, verità e falsità, vita e morte, conoscenza e ignoranza, passa dall’assenso o dal rifiuto della volontà di Dio e dal vivere o rigettare il timor di Dio. Dallo stare al nostro posto o dal metterci in un posto che non ci compete.
Gesù tiene insieme tutto e l’uomo tende al Tutto, nell’Uno. San Tommaso aveva idee chiare.
... segue
... (concludo)
Ecco perché lo scisma è male. Ancor più in una Chiesa, sposa del Cristo.
Chi ne parla come di "non problema", “inevitabile” o persino “soluzione”, dimostra e svela lo stesso approccio, errato, che ha stabilito lecito divorziare, riducendo a contratto in scadenza il mistero del matrimonio, figura del rapporto tra Cristo e la Chiesa. Chiamando "amore" il divorzio (e l'adulterio) allo stesso modo di chi non divorzia e si rende adultero. E senza piangere le calde lacrime della peccatrice pentita che bagna i piedi di Gesù e poi glieli profuma d'amore per Lui e non per se stessa: perdonata perché molto ama!
In Cristo stanno le eccellenze e “anti-Lui” l’eccellenza si disgrega, si frammenta e si divide. Al Divisore piace spostare il centro da Colui che è l’Uno, il Tutto e tutto tiene insieme a un supermercato di alternative frammentate nelle quali i sensi, le voglie e le idee del tempo, le tecniche, le circostanze giustificano l’atomizzazione: il “pandemonio” dell’uomo idolo di sé stesso, centro surrogato e abusivo della toponomastica della città alternativa a quella di Dio.
Se nella città santa la luce (Cristo) è piena e non acceca, nella Civitas Terrena la luce artificiale e psichedelica ottunde fino “all'amore di sé portato fino al disprezzo di Dio genera la città terrena; l'amore di Dio portato fino al disprezzo di sé genera la città celeste. Quella aspira alla gloria degli uomini, questa mette al di sopra di tutto la gloria di Dio. [...] I cittadini della città terrena son dominati da una stolta cupidigia di predominio che li induce a soggiogare gli altri; i cittadini della città celeste si offrono l'uno all'altro in servizio con spirito di carità e rispettano docilmente i doveri della disciplina sociale» (La città di Dio, 14, 28), lasciandosi soggiogare dalle tentazioni del Maligno, principe di questo mondo, invidioso dell’uomo e ben contento di perderlo con lui, distaccando l’uomo dalla grazia e dallo Spirito, rendendolo da “pneumatoforo” (come la Vergine Maria) a spiritualmente cadavere, disumanizzato, diffondendo esperienze infernali all’intorno, lasciando che sia Cristo a vivere in noi.
Chi parla di scisma odia la Chiesa e chi la rompe lavora per “l’anti”. Chi testimonia l’indispensabilità di Cristo e -implicitamente- l’orientamento che l’uomo e l’umanesimo devono trovare in Gesù, vero uomo e vero Dio, sancisce l’indisponibilità della persona umana agli spezzatini con cui chi la considera carne da macello vorrebbe appropriarsene.
Adorare e servire Cristo è la sola garanzia di lottare a beneficio dell’uomo. Non gli “umanisti”, vecchi o nuovi, potranno ottenere all’umanità questa grazia, ma la carità, umile e vera, di chi è fedele alla fede che Gesù verificherà se ancora si troverà in terra o meno, al Suo ritorno, che potrebbe anche essere più imminente di quanto possa pensare “l’anti” che Cristo lo vorrebbe proprio espungere dal politically correct del nuovo mondo, che è poi sempre quello, inguaribilmente gnosticheggiante, portato a confondere le acque e purtroopo aiutato da chi invece di vivere con fede il memoriale, si avviano persino a dimenticare d’essersene dimenticati.
"Chi parla di scisma odia la Chiesa ..."
Ma lo scisma è una realtà sotto i nostri occhi, evidente come il sole. Quando un papa predica una chiesa che non è il Cattolicesimo, cos'è se non scismatico (o eretico)?, cosa propone se non di seguirlo in uno scisma o di fometare tale scisma, di crearlo?
Una piccola digressione non so se effettivamente il clero tedesco voglia ancora una volta strappare il legame che lo unisce a Roma, ma si danno parecchio da fare, adesso gli Evangelici sono partiti all'attacco del Messico, dopo aver conquistato il Brasile con la stessa tattica, comprare i fedeli investendo un mare di soldi, d'altra parte 6,5 mld. di € riscossi l'anno scorso con la kirchenstauer vanno pur spesi, intanto hanno acquistato altre navi per destinarle al recupero dei migranti da rifilare a noi, tanto Steinmeier ha già fatto capire che il 25% della quota di ripartizione spettante alla Germania è riferito solo ai richiedenti asilo politico quindi il 10% e anche meno, del totale degli illegali clandestini arrivati e poi prima bisogna istituire una apposita commissione giudicante per la serie cornuti e mazziati, sbarcano? Ve li ciucciate tutti voi a 42€ al giorno e sì perché ormai si dichiarano tutti minori non accompagnati, i minorati mentali siamo noi italioti che ancora crediamo e votiamo per costoro.
" Noi non ce ne andremo, certo che no; Non ce ne andremo !" Così finisce l' articolo. Credo che sia un bel finale muscoloso, ma mi chiedo : e allora andremo ad una Messa sciamanica con al posto dell' Eucarestia una pagnotta di manioca spezzata da chierichette tatuate da capo ai piedi ? E in estate senza molto altro ? È finalmente anche ai laici verrà dato il calice, ma anziché di vino pieno di succo di pejote ? Mentre durante l' omelia del pastore-prete-sciamano, ispirato da una bella bevuta rituale di ayahuasca, evoca un po' di demoni per meglio entrare in comunione con il cosmo, mentre la moglie del sunnominato piroetta, anche lei in estasi, invocando la Madre Terra. Cosa sempre utile e da non dimenticare. Ovviamente, una o due volte all' anno si perfezionano, questi meravigliosi rituali, con qualche sacrificio umano... perché no ? In fondo nel Mondo di Sciamani' tutto fa parte del dio Cosmo, e come mi disse poche settimane fa una persona che, ho scoperto poi, è stata folgorata sulla Via di Genac ( Francia), che differenza c'è tra me e una cocinella ? L' importante è l' equilibrio tra gli esseri umani ed il cosmo, per cui ogni sacrificio è accettabile... Ecco, può sembrare, il mio, un grottesco scherzo, una paradossale provocazione, ma non lo è. Basta andare a fare un giro dal 25 al 28 giugno, appunto a Genac (dopo il sinodo amazzonico diventerà, sicuramente, luogo di pellegrinaggio ed aggiornamento),per rendersi conto che la fase di "sperimentazione" è assai avanzata... Io penso, al contrario, che non starò in questo, se mi passate i termini, orrendo, schifoso, blasfemo, casino. Quello che sta arrivando a maturazione è la sostituzione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana con il regno di belial, e non voglio averci niente a che fare. (Cfr "Lo sciamanesimo promosso dai documenti pre sinodali" Corrispondenza Romana 11 settembre). E comunque : chi è che ha GIÀ scelto lo scisma e lo sta portando avanti, con diabolica determinazione, da molti,molti anni ? Molti, non cinque o sei. Molti di più.
"non ce ne andremo" nel senso che non proclameremo nessuno scisma perché ci sentiamo nella vera Chiesa e seguiremo i nostri sacerdoti sperando che molti altri aprano gli occhi.
Il problema è che (per lo meno finora) chi di dovere non riesce a trovare una soluzione inedita ad una situazione inedita. Occorre coraggio discernimento e autorità...
Scisma è non riconoscere l'autorità del Papa in quanto tale, ossia Vicario di Cristo.
Eresia é invece professare un errore.
Le cose sono ben distinte.
Io riconosco che Cristo ha dato l'incarico a Pietro di custodire il gregge, pecore ed agnelli, e quindi lo riconosco nella pienezza del suo potere, anche di governo. Perché é rivelato, perché é razionale, perché me lo insegna la Chiesa. Ma non lo seguo negli errori, perché uso la ragione.
Detto questo, guardate, è necessario lasciare ogni vanità perché solo così lasciamo agire il Signore e ne riconosciamo l'unicità. Non dimentichiamo che Lui é un Dio geloso e non ammette che vi siano altri al Suo posto. Smettiamola col pensare che Lui sia per noi, noi siamo per Lui noi siamo nulla, Lui é tutto, Lui é.
Solo abbandonandoglisi totalmente, lasciandoci bruciare totalmente, tutto il nostro essere, tutto, niente di noi escluso, dal fuoco della preghiera, dell'amore puro che é quello che porta amante ed amato a confondersi in unità pur essendo distinti, vedremo che Lui non ci appartiene, che tutto é per lui, in vista di lui, a sua immagine, noi non siamo che schizzi di nulla che solo lasciandosi attrarre da questo fuoco possiamo vivere, lo vedremo chiaro, perché non saremo noi a vedere ma é Lui che vede sé stesso amandosi in un infinito e inesauribile vortice di purezza e bellezza salendo la scala della beatitudine che é senza fine, perché anche questa é Lui, che é infinito, e noi parteciperemo di questo, piangendo e adorando, gioiendo e pregando, vivendo.
Il resto, tutto il resto é vanità, e scomparirà, non lasciando neppure il ricordo di sé,
Noi non ce andremo alla maniera di Gesù Cristo, staremo con Maria esclusi dagli scismatici che con ciò si separano da soli, anzi si sono separati da soli da parecchio ormai, ed ora vogliono separarsi pur e in rivoli ulteriori: Marx contro Bergoglio, non perché la pensino diversamente ma perché i primi sono oltre il vaticano che ancora spera di trattenere nel proprio porto scismatico i cattolici fedeli a Cristo, perché a Satana interessano quelli, mica gliene frega dei Marx vari che vogliono le nozze omosex dei preti, quelli sono già suoi, ed allora il buon suo servo vaticano cerca di trattenerglieli, coscientemente e lucidamente, nella rete dei pagani moderati, iniziando dai diaconi indigeni ed indigene, dai riti magici pagani e dai pontefici senza Ordine alcuno, come i preti vari. Ma se staremo sotto le ali di questi apostati saremo pagani quanto loro. Falsi cristiani, falsi perché complici di Caifa ed Anna, dopo la Crocifissione.
Restiamo ai fatti : c'è uno scisma virtuale da parte dei Novatori
Come ricordava in un articolo De Mattei qualche giorno fa, nella storia della Chiesa ci sono stati diversi sinodi o concili dichiarati poi scismatici, se non formalmente quanto al loro significato, perché professanti numerose eresie.
In Italia abbiamo avuto quello giansenista di Pistoia, alla fine del Settecento.
Adesso, stando così le cose, avremo quello neo-pagano sull'Amazzonia, che vuole render ufficiale un modello di nuova Chiesa, con le sacerdotesse, l'abolizione del celibato ecclesiastico, l'introduzione dei laici nel governo della Chiesa, la sostanziale sostituzione di un Dio Padre-Madre (teologia india + femminismo) alla S.ma Trinità (non è infatti possibile che possano coesistere e anche la loro coesistenza sarebbe pura demenza).
Questo Sinodo si annuncia come "scismatico", nel senso che si porrà fuori della Chiesa per il solo fatto di manifestare tutte le eresie sopra elencate (e anche altre). Tutte queste eresie o errori prossimi all'eresia mostrano l'intenzione di far nascere una nuova Chiesa al posto di quella cattolica e questa nuova Chiesa non può che essere scismatica, nel senso di oggettivamente "altra" e quindi separata, scissa dalla Catholica.
Non è possibile considerare cattolico un sinodo con un ordine del giorno del genere.
IL fatto nuovo è la presenza del Papa dalla parte degli erranti.
Il punto che deve esser chiaro è il seguente: scismatici non sono quelli che criticano lo Instrumentum laboris in base alla dottrina ortodossa, scismatici sono quelli che vogliono imporre tale Instrumentum. Si intende: scismatici in senso ancora virtuale. E tuttavia tale virtuale porsi fuori della Chiesa (creando una Chiesa "altra", neopagana, anche nell'etica) ha la sua importanza, per i suoi riflessi nei confronti dell'autorità legittima, che verrebbe a delegittimarsi moralmente se seguisse il dettato di tale Sinodo.
Siamo fuori dalla schema classico dello scisma: non riconosco l'autorità del Papa e mi faccio una Chiesa parallela. Abbiamo invece: mi faccio una nuova Chiesa (neopagana) con il sostegno dell'autorità del Papa. E' l'autorità del Papa a volere la nuova Chiesa, è essa stessa a mostrarsi scismatica, in questa sua aspirazione ad una Chiesa "altra".
T.
Scisma è non riconoscere il Papa, dicono alcuni commenti? e com'è riconoscerlo eretico?non è scisma? Scisma o comunione? comunione con l'eresia? E quando il papa non solo è eretico ma anche pagano? Il papa è pagano ma è sempre papa? Noi magari lo citiamo nella messa ma non lo obbediamo? Ma non è scismatico fare così? Nei fatti se non nelle parole, ovvero non pensare ed agire, ma pensare e dire il falso?Abbiamo un pagano che ci insegna ad andare dai pagani ed a comportarci da pagani (tradendo Gesù Cristo) e lo riteniamo vicario di Gesù Cristo perché sennò facciamo scisma? Ma lo scisma non lo fa chi si separa da Cristo nei fatti, sia chi si vuole? La Religione non è Divina e quindi esiste solo se è in foro interno oltre che esterno, altrimenti si è membra morte? Quindi non dev'essere nelle parole e nei fatti e nei pensieri, tutto uguale e coerente?
Le risposte ad Anonimo 22:14 sono nei post precedenti.
A mic delle 18, 43 e a T.delle 21,59 GRAZIE. Anche agli altri ovvio, ma questi due interventi hanno dato un po' di quiete al dolore che provo da quando ho letto quel maledetto documento.Non che quando ne ho letti altri dal CVII ad oggi non sia rimasta costernata... Ma questo è veramente l' apoteosi del cosiddetto " spirito di Assisi" ! È come se ogni parola fosse un altro chiodo per nostro Signore.So bene che non è una sofferenza solo mia...ma quando penso a quale blasfemia sono arrivate molte Messe, e a cosa potranno arrivare con queste farneticazioni come base...basta, mi fermo qui.
L’inizio del processo di «scisma progressista tedesco» ha una data potenziale: il 23 settembre
L’assemblea plenaria si svolgerà a Fulda dal 23 al 26 settembre e “si occuperà dei documenti”. Il 13 settembre, sempre a Fulda, si è aperto un incontro tra dieci rappresentanti dell’ultraprogressista Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) e dieci vescovi, per portare avanti il lavoro di preparazione al sinodo.
In agosto, i vescovi tedeschi avevano votato in maggioranza schicciante (21 a 3) per continuare il percorso.
Ieri mattina il cardinale Marx (testa d’ariete del progressismo germanico, nominato arcivescovo e creato cardinale da Benedetto XVI) ha incontrato Francesco. Resta tutto abbastanza riservato.
Insomma: le diplomazie sono al lavoro per tentare di scongiurare il cammino “vincolante” del Sinodo tedesco che viaggerà in parallelo rispetto a quello amazzonico.
Riguardo a questo Marx qui, perché non buttare alle ortiche la tonaca, aprire un bordello 'prestigioso' nel centro di Berlino dove lui, i suoi compagni e le sue compagne potrebbero guadagnarsi wustel e birra quotidiana a profusione e finalmente svolgere la loro vera professione? Liberazione per loro e liberazione per i cattolici.
@ Valeria 00:09 : Cara Valeria, il peggio però non sarà ciò a cui potranno arrivare certe messe (ormai più spettacolo da baraccone o comizio politico che rito sacro), ma ciò che potrà avvenire nella vita "civile" della società se passerà questa novità : https://gloria.tv/article/gUuuBuZujxsg1Q37mFtrY12A8. Se veramente siamo di fronte al falso profeta e prossimi all'ingresso sulla scena dell'Anticristo, allora saremmo in pieno girone infernale, non più in territorio neutro. L'imposizione del marchio della bestia, reso possibile dalla tecnologia e dal regime di persuasione occulta attuato dai "buonisti" sinistrorsi e bergogliani (entrambi massoni satanisti), attuerebbe un regime al cui confronto il nazismo evocato con riferimento agli odiati sovranisti sarebbe roba da educande. Speriamo che gli italiani ed i cattolici aprano gli occhi e si ribellino in massa a questi dittatori camuffati.
I modernisti hanno una gran fretta.
Non dimentichiamo che nel conclave del 2005 Bergoglio ricevette molte preferenze e Ratzinger prevalse di poco, se non sbaglio.
Quindi lo hanno fatto "dimettere" perché non gli andava di aspettare la sua morte e volevano anticipare la rivoluzione (così molti non si sentono più in colpa per i loro scambi di effusioni omosex)
Ma non gli basta.
Ora criticano il papa, che è il loro leader, perché 'non accelera le riforme' come dicono i loro amici laicisti atei, tipo Augias
E siccome sono prepotenti, iniziano a forzargli la mano 'verso sinistra', perché vogliono che vada dai due Marx, il cardinale.modernosta e il filosofo comunista.
Noi intanto sopporteremo pazienti sul monte del magistero perenne, unico rifugio.
Soffriamo e soffriremo ad assistere a questi oltraggi alla Chiesa di Cristo, frutto degli errori contenuti nel Concilio, consapevoli della nostra debolezza.
Ma il Signore è il nostro Pastore e non manchiamo di nulla.
Piuttosto c'è un lato positivo, si inizia a timidamente a parlare del CVII, a scalfire l'intoccabile tabù.
Anche se ancora non si riesce del tutto a individuarlo come causa principale degli abusi da loro criticati: v. Padre Fanzaga riportato da Radio Spada (https://www.radiospada.org/2019/09/padre-l-fanzaga-siamo-ad-apostasia-di-massa-dopo-il-concilio-il-modernismo-cerca-di-travolgere-la-chiesa-ma/).
Credo che la Fraternità di San Pio X e di San Pietro vedranno aumentare le presenze e le donazioni.
IL GRANDE BLUFF...
Stiamo assistendo alla più miserabile e pietosa di tutte le pantomime ecclesiali. Ora vogliono farci credere che i vescovi tedeschi sono contro il 'papa' e che addirittura gli disubbidiscono.
Questo poteva essere credibile sotto il pontificato di Benedetto XVI o di Giovanni Paolo II, certamente non sotto quello di Bergoglio. Invero, la realtà è un'altra; i vescovi tedeschi non disubbidiscono affatto a Bergoglio, poiché lo hanno pre-eletto a San Gallo e poi definitivamente eletto nel conclave del 13 marzo 2013 proprio per mutare alla radice l'essenza stessa della Chiesa.
D'altronde, se ricordate, nel primo Angelus dell'argentino Falsoglio, dopo esser appena stato eletto in conclave 'usurpatore del trono di Pietro', 'falso profeta' e 'precursore dell'anticristo', egli ha ampiamente elogiato il collega conterraneo di Martin Lutero, il Cardinale tedesco Walter Kasper definendolo addirittura «buon teologo», affermazione che ha fatto tremare tutto il colonnato del Bernini e rivoltare nella tomba l'Aquinate.
La verità è un'altra; agli apostati di Germania serviva un Papa che non fosse il Papa e che soprattutto non facesse il Papa per potere finalmente realizzare i loro loschi progetti 'apostatici' e, così, lo hanno intronizzato in Vaticano dopo la rottamazione di Benedetto XVI al quale era, ahimè, scaduto il tagliando.
Adesso che i vescovi luterani della «chiesa cattolica» di Germania hanno, di fatto, tolto di mezzo il Katéchon possono andare spediti verso l'edificazione definitiva della «falsa chiesa» di cui parlò a suo tempo il venerabile Fulton Sheen, profeta del suo tempo per la fine dei tempi.
Sappiate anche che nel dispiegarsi lento ed inesorabile del progetto luciferino di alterazione del Dogma tutto agli apostati sarà accordato; ogni chierico ed ogni laico, fra i battezzati, darà il suo personale contributo più o meno consapevole alla destrutturazione ecclesiale. Tutti i battezzati lieti e festanti andranno scodinzolando come i cagnolini verso l'apostasia; da questo giogo diabolico si smarcheranno soltanto gli «eletti» che rimarranno gli unici e soli inascoltati che terranno accesa la luce della fede nella notte che viene in attesa dell'agognato 'Trionfo del Cuore immacolato di Maria'...!!!
(Daniele Badalamenti)
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