Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 27 settembre 2019

Venerdì 27 settembre. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità [qui], complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra. Si profila all'orizzonte anche un problematico Instrumentum laboris [qui] per il Sinodo dell'Amazzonia del prossimo ottobre...
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nell'Occidente già cristiano e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte, specialmente in questi giorni, in cui vediamo prevalere le forze che promuovono un “nuovo umanesimo” senza Cristo, che dovrebbe rimpiazzare il “vecchio”, fondato sulle nostre radici cristiane.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga coloro che si espongono con parresìa.

Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
* * *
Riflessione settimanale
 Dal «Discorso sui pastori»
di Sant'Agostino, vescovo
​(Disc. 46, 20-21; CCL 41, 546-548)
Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno.
«Udite, pastori, la parola del Signore». Ma che cosa udite, o pastori? «Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge» (Ez 34, 9).
Udite e imparate, pecorelle di Dio. Ai pastori malvagi Dio chiede che rendano conto delle sue pecore e che rispondano della morte loro arrecata con le loro stesse mani.
Dice altrove infatti per bocca dello stesso profeta: «O figlio dell’uomo, io ti ho costituito quale sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all’empio: Empio, tu morrai, e tu non parli per distogliere l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l’empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità, tu invece sarai salvo» (Ez 33, 7-9).
Che significa ciò, o fratelli? Vedete quanto è pericoloso tacere? Muore quell’empio e giustamente subisce la morte. Muore per la sua iniquità e per il suo peccato. È ucciso infatti dalla sua negligenza. Egli avrebbe potuto ben trovare il Pastore vivente che dice: «Io vivo, dice il Signore». Ma non lo ha fatto, anche perché non ammonito da chi era stato costituito capo e sentinella proprio a questo fine. Perciò giustamente morirà, ma anche chi ha trascurato di ammonirlo sarà giustamente condannato.
Se invece, dice il Signore, avrai detto al malvagio, a cui io avevo minacciato la spada: «Morrai» e quegli avrà trascurato di evitare la spada incombente e la spada scenderà su di lui e l’ucciderà, egli morirà nel suo peccato, ma tu avrai liberato la tua anima.
Perciò è nostro compito non tacere, ma a voi, anche se tacessimo, spetta ascoltare dalle Scritture le parole del Pastore.
Vediamo dunque secondo quel che mi ero proposto, se mai egli liberi le pecore dai cattivi pastori per affidarle ai buoni pastori. Vedo infatti che libera le pecore dai cattivi pastori, quando dice: «Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi» (Ez 34, 10). Quando infatti dico: Pascolino il mio gregge, essi pascono se stessi e non il mio gregge. Lo toglierò loro perché non pascolino il mio gregge.
In che modo lo toglie loro, perché essi non pascolino più il suo gregge? Dicendo: Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno (cfr. Mt 23, 3). Come se dicesse: Proclamano la parola mia, ma fanno gli interessi loro. Quando non fate ciò che fanno i cattivi pastori, non sono essi che vi pascolano. Quando invece fate ciò che essi dicono, sono io che vi pascolo.

4 commenti:

Valeria Fusetti ha detto...

Qui Sant' Agostino si riferisce ai " cattivi pastori" come a coloro che predicano bene ma razzolano male, come dice il proverbio. Oggi invece i cattivi pastori predicano come razzolano. Per cui si evince che nel fare ciò che dicono non è il Santo Pastore che ci pascola. Isaia 45:15-26 è la Parola di Dio per oggi, una Parola che conforta, chiarisce e sostiene.Buona e santa giornata a tutti coloro che cercano sinceramente il Signore.

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Abbassare le tasse e la disoccupazione? Aiutare le imprese? Dare sostegno alle famiglie? Ma no, la priorità del governo Pd-M5S è lo Ius Soli. Fratelli d'Italia è pronto a fare le barricate contro la follia della cittadinanza per automatismo proposta dal governo più anti-italiano della storia.

Anonimo ha detto...

Valeria Fusetti CONDIVIDO PIENAMENTE LA SUA RIFLESSIONE: non sono neanche Pastori perché non si può più fare come dicono a meno di divenire pagani dopo essere divenuti protestanti. Per cui ci resta solo l'Unico Sommo Sacerdote, Pontefice in eterno, Gesù Cristo ed il Suo Vangelo, senza Pastori pagani o cani muti di biblica memoria.

Anonimo ha detto...

"...preghiera pubblica, il 5 ottobre, alle ore 14.30, in largo Giovanni XXIII a Roma..."

Una lettrice aveva chiesto quali canti preparare ma, non ha avuto risposta.
Preghiera pubblica, quindi non sarà una processione?
Se non sarà una processione, si starà fermi occupando il suolo pubblico?
Il permesso di questa occupazione è stato richiesto? Giusto per non essere sgombrati.
Uno sparuto gruppo di oranti, davanti piazza San Pietro uno o due ani fa, mentre orava fu sgombrato. Si vuol ripetere? La volemo fa' sgombrata 'st'orazione?