«Ogni albero che non porta buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco». Riconoscere di non essere abilitati a emettere sentenze in foro esterno sulla gerarchia infedele non equivale ad escludere ogni possibilità di giudizio in foro interno, purché sia formulato con retta coscienza e fondato su sufficiente cognizione di causa, e sul piano della dottrina e su quello dei fatti. Benché il potere di legare e di sciogliere, propriamente parlando, appartenga ai soli Apostoli e ai loro successori, tutti i membri della Chiesa detengono il diritto e il dovere di considerare alla stregua di un pagano e di un pubblicano chi sia stato inutilmente redarguito più volte e in forme via via più impegnative (cf. Mt 18, 15ss). In tal modo si applica spiritualmente la scomunica nei riguardi di quanti, a qualunque livello gerarchico, peccano gravemente e ostinatamente contro la fede, la santità del culto e la giusta direzione morale. Ciò comporta la decisione di rompere i rapporti, disertare le chiese gestite da reprobi, negare loro ogni sostegno economico e rifiutare l’obbedienza a ordini contrari alla legge.
Tale condotta, oltre a costituire una forma di autodifesa del tutto legittima, rappresenta altresì un estremo appello alla resipiscenza e, quindi, un ultimo tentativo di salvataggio nei confronti di chi erra. Il pensiero della sorte tremenda che l’aspetta incita alla compassione, più che alla rabbia. In fin dei conti, la valutazione espressa dal Corpo Mistico nell’atto di respingere un elemento estraneo e nocivo è un salutare avvertimento del giudizio divino, il quale si compirà in modo pieno e definitivo alla fine del mondo, ma già nel corso della storia è provvidenzialmente anticipato, sebbene in modo parziale e provvisorio, da determinati eventi e circostanze. Le vicende bibliche ed ecclesiastiche sono testimonianze incontrovertibili dei castighi che Dio infligge, quando la misura è colma, non solo al popolo, ma pure ai capi. Gli alberi che non producono frutti buoni possono essere abbattuti e bruciati anche prima del Giudizio universale, a monito per gli altri e a soddisfazione della giustizia celeste, che è libera di agire quando vuole e come vuole.
Poiché la prescienza divina, nel fissare lo svolgimento del disegno di salvezza, ha tenuto conto fin dall’eternità delle nostre preghiere e offerte, possiamo esser certi che esse contribuiscono realmente ad affrettare l’intervento del Cielo. Anche in questo modo, in un certo senso, esercitiamo il potere di legare, in quanto cooperiamo all’attuazione del giudizio di Dio, il quale, finché siamo in questa vita, mira a provocare la conversione anche per mezzo dei castighi. Ci sono però casi in cui la pertinacia del malvagio – come insegna sant’Alfonso Maria de’ Liguori – giunge a provocare la pazienza del Signore fino a richiedere la punizione più grave, cioè l’abbandono del peccatore a se stesso con la cessazione di ogni richiamo. È il catechismo stesso, del resto, a stabilire che l’ostinazione nel male è uno dei peccati contro lo Spirito Santo, non remissibili fintanto che non ci sia ravvedimento (cosa quasi impossibile per chi abbia rifiutato tutte le correzioni). Chiedendo a Dio di rimuovere gli empi dai loro posti e privandoli di ogni appoggio, anche noi possiamo dunque legare.
L’attualità delle ultime settimane è di conforto a tale richiesta. Abbiamo già costatato che la lotta del deep State americano al presidente Trump si è ribaltata a favore del secondo, il quale ha messo in scacco gli avversari portando alla luce il complotto, ordito con la complicità della sinistra italiana, mirante a destituirlo con la falsa accusa di interferenze russe nella sua elezione. Il contrattacco sta però facendo emergere fino a che punto corrisponda al vero la tesi che la stampa di regime aveva finora bollato come volgare complottismo: il partito progressista statunitense è un’accolta di pedo-satanisti che, nei loro rituali, utilizzano migliaia di bambini rapiti, stuprati, torturati e uccisi, nonché consumati nei loro “pasti sacri”. L’orrore della realtà supera la fantasia più morbosa, ma corrisponde del resto alle pratiche della massoneria di rito egizio, superiore a quella di rito scozzese, destinata alla semplice manovalanza, dalla quale la prima seleziona i propri membri.
Avremmo tutti preferito credere che si trattasse di mera contropropaganda, se le inchieste non si fossero estese all’Europa: Italia, Germania, Francia, Olanda, Inghilterra… Tutti ricorderanno, di non molti anni fa, il caso del Belgio. È una rete mondiale di decine di migliaia di persone: sono tutt’altro che casi psichiatrici, bensì uomini e donne in posizioni di influenza e potere spesso molto alte, perfino al livello di case reali. Solo così si spiega ciò che don Fortunato Di Noto denuncia da decenni: i milioni di segnalazioni fatte dalla sua associazione alle forze dell’ordine quasi mai hanno avuto un seguito giudiziario e sono del tutto ignorate dai mezzi di comunicazione. Questo è il potere che ci governa – e che vuole sottometterci completamente con la finta pandemia, la quale, nei loro piani, rappresenta l’arma perfetta per ottenere una sudditanza incondizionata, succube del controllo totale che intendono realizzare mediante la rete 5G, la nanotecnologia applicata alla biologia, vaccini capaci di modificare il genoma umano e di eliminare i soggetti più deboli… e chissà quali altri ritrovati diabolici, partoriti da menti asservite al principe delle tenebre.
In ira flammae devoretur qui salvatur, et qui pessimant plebem tuam inveniant perditionem. Contere caput principum inimicorum, dicentium: Non est alius praeter nos (Chi cerca scampo sia divorato dall’ira di fuoco e quanti rovinano il tuo popolo vadano in perdizione. Schiaccia la testa dei principi nemici, che dicono: Non c’è altri oltre a noi; Sir 36, 11-12). La parola sacra, nell’Ufficio Divino, ci fornisce svariati esempi di preghiera efficace, ispirata dallo Spirito Santo. Nel senso letterale, questo passo si riferisce al regime pagano dei Seleucidi, che all’inizio del II secolo a.C. aveva cominciato ad opprimere Israele; la sua attualizzazione, oggi, si applica bene alle forze occulte che manovrano i burattini della politica e, purtroppo, anche larga parte della gerarchia “cattolica” (almeno di nome). Il cristiano può domandare un castigo correttivo (che è ancora espressione di misericordia), ma pure reclamare, in assenza di ogni segno di resipiscenza, l’applicazione della giustizia vendicativa. Questa richiesta presuppone ovviamente che nessuno debba esigere altrettanto nei confronti di chi prega e che la coscienza di quest’ultimo, per quanto possibile, sia in pace davanti a Dio.
L’efficacia della preghiera comporta l’accordo degli oranti, ma non uno derivante da una semplice concordanza umana circa l’oggetto o il fine della domanda, bensì quello che nasce dal convergere insieme in Gesù (synēgménoi eis tò emòn ónoma, Mt 18, 20). In altre parole, occorre che i cristiani siano profondamente uniti nel pregare, non però su basi socio-psicologiche, ma per un fattore di natura spirituale: la comune inserzione in Lui. Si tratta di qualcosa che, sul piano sacramentale, si è realizzato nel Battesimo ed è continuamente rafforzato dall’Eucaristia degnamente ricevuta, ma che deve compiersi altrettanto sul piano esistenziale. Dopo decenni di diffusione e rafforzamento dei surrogati formativi proposti dai movimenti, è quanto mai arduo discernere la pista giusta, che ad un tempo porti rimedio ai danni fatti, risponda alle sfide attuali e sia in continuità con la Tradizione, ma ne costituisca altresì uno sviluppo. A questo fine chiedo instantemente le vostre preghiere, che già mi sostengono in modo decisivo.
Il vuoto creato dalla crisi di movimenti e associazioni, improvvisamente scomparsi dalla scena in seguito alla “pandemia”, è illusoriamente riempito dall’inflazione di pretesi messaggi e rivelazioni che impazzano sulla Rete. Al pari dei cattivi teologi e maestri di spirito, anche gli autoproclamatisi veggenti appartengono alla risma dei falsi profeti da cui ci mette in guardia il Signore (cf. Mt 7, 15). Essi sono vampiri che succhiano il sangue dell’anima in termini di tempo, energie e disponibilità a fare qualsiasi cosa che non sia leggerli. Il frutto della loro attività, del tutto illegittima, è la paralisi della vita interiore: chi si intossica del loro veleno si sente ridotto all’impotenza, sopraffatto com’è da visioni catastrofiche che mal si conciliano con la fede nella Provvidenza e la speranza teologale. Per questo non posso reprimere il sospetto che, dietro un dispiegamento di forze non riconducibile all’iniziativa individuale (siti, viaggi, incontri in ogni parte del mondo…), operino gli stessi signori che intendono sottometterci e, a tal fine, riprogrammarci la mente anche con quel mezzo. Per chi voglia spiritualmente lanciare scomuniche, in conclusione, il lavoro non manca.
Exaltare super caelos, Deus, et super omnem terram gloria tua, ut liberentur dilecti tui (Innalzati sopra i cieli, o Dio, e la tua gloria sia su tutta la terra, perché siano liberati i tuoi diletti; Sal 107, 6-7).
Viganò: Intervista esclusiva. Il Papa e i sodomiti nella Chiesa
17 commenti:
Socci scrive: "ll professor Marco Gervasoni, sul 'Giornale', ha definito questo progetto di legge 'un’aberrazione' sia per la cultura cattolica (come hanno lamentato i vescovi), sia per la cultura conservatrice ('perché tende a imporre un modello di società individualistica e disgregata, dove la tradizione è cancellata e persino combattuta'), sia per la cultura liberale che – scrive Gervasoni – 'dovrebbe inorridire… un liberale la deve combattere proprio perché essa censura le opinioni’”.
Eppure i giornalisti liberal-democratici dei “giornaloni” (Corriere, ecc.) stanno in silenzio. Perché?
Perche? Ma è ovvio, sono controllati dai cd poteri forti, che tengono in pugno il nostro governo, la nostra ex Chiesa Cattolica, le TV, le università e il cinema, e chi più ne ha più ne metta. Tutti accoliti di Lucifero, tutti suoi fedeli esecutori, e tutti destinati a seguirlo nel suo mondo di tenebre.
anonimo 8,28. Io non ho udio nulla e nessuno neppure agli amboni, ed èancor peggio dei mass media venduti da anni al complice silenzio assenso.
“La nostra vittoria contro le tentazioni non consiste nel non sentirle, ma nel non acconsentirvi.”
San Francesco di Sales
Per don Elia la presente "pandemia" è solo "finta".
Come fa ad affermarlo con tanta sicumera?
Ci esorta giustamente a praticare le virtù cristiane
a cominciare dall'umiltà e dall'obbedienza. Lui
stesso però si lascia andare a questi giudizi
apodittici, imprudenti.
E insiste sempre sul fatto che non possiamo giudicare
i cattivi pastori in foro esterno cioè in pubblico
per i loro errori. Che vuol dire "giudicare"? Nessuno
pretende di emettere dei giudizi formali su di essi, denunciare
i loro errori quando ci sono è tuttavia perfettamente lecito
anche al sinoglo credente, se i competenti tacciono. E
comunque sarà pur lecito aderire alle richieste di chiarimenti
e alle denunce di mons. Viganò o mons. Schneider. Un'adesione
che don Elia non ha mai incoraggiato, a quanto pare.
Cita quasi sempre fonti veterotestamentarie ma per incitare
alla desistenza in pubblico, non ha la parresia dei Profeti,
che spesso cita.
non ha la parresia dei Profeti, che spesso cita.
non è che non ha la parresìa, la esercita con grande prudenza
La pandemia non è "finta" nel senso che non ci sia.
Però è artefatta, per come viene presentata e gestita.
C'è una narrativa che la riguarda che oltrepassa (e bypassa) il dato clinico.
Malattia dalle strane e incerte origini, presente ben prima di quando è stata intercettata.
Malattia per certi versi programmata/evocata da più di un soggetto già qualche anno prima.
Malattia curata inizialmente male e poi, in Italia, con ostacoli alle cure efficaci.
I morti che ci sono non sono contati, ma quotidianamente sbandierati.
I morti non sono stati sepolti, ma cremati, senza autopsia.
Gli errori commessi, sono gestiti in modo sospetto quanto ad equanimità con gli indagati.
Malattia che pare destinata a fare la fortuna del mitico vaccino.
Malattia che sta permettendo svolte antidemocratiche impensabili pochi mesi or sono.
Malattia propedeutica ad esperimenti sociali e addirittura pastorali, unilaterali.
Per essere solo una malattia, ci sono troppe cose che esulando dalla semplice medicina.
Non è finta, c'è. Ma sanno molto di finzione il come e il perché.
O è così difficile da vedere? Vi sembra tutto così lineare?
GIULIO TARRO: “SUL CORONAVIRUS GIORNALI E TV DANNO I NUMERI AL LOTTO. I DATI VERI SONO ALTRI” 18 GIU 2020
https://fondazionenenni.blog/2020/06/18/giulio-tarro-sul-coronavirus-giornali-e-tv-danno-i-numeri-al-lotto-i-dati-veri-sono-altri/
D:Ha fatto bene secondo lei il ministro Speranza a sottoscrivere l’accordo per la distribuzione di milioni di dosi del vaccino per il Sars CoV2?
R:No. È stato un inutile sperpero di soldi pubblici. Il vaccino deve essere fatto preventivamente, non in conseguenza. Non servirà. Abbiamo già delle cure adatte ed efficaci. Sarebbe bene utilizzarle e in modo più diffuso.
GIULIO TARRO: “La pandemia in Italia è finita. Il vaccino contro il Sars CoV2? Inutile e sviluppa anticorpi che durano pochissimo”
23 LUG 2020
D:Però dai bollettini che ci vengono ogni giorno comunicati le cose parrebbero stare diversamente.
R:Sfido io! Se una persona ricoverata in ospedale, ad esempio, per infarto miocardico e risultata positiva al tampone per rilevare la presenza di Sars CoV2, dovesse morire, questo decesso non viene classificato come avvenuto per infarto, bensì lo si ascrive fra i deceduti di Covid-19. Un’assurdità che solo in Italia si pratica. Negli altri paesi no.
https://fondazionenenni.blog/2020/07/23/giulio-tarro-la-pandemia-in-italia-e-finita-il-vaccino-contro-il-sars-cov2-inutile-e-sviluppa-anticorpi-che-durano-pochissimo/
D:A proposito degli altri paesi, la diffusione del virus pare essere fuori controllo in molte nazioni del mondo e le autorità governative italiane ci invitano a prestare il massimo dell’attenzione.
R:L’attenzione dovrebbero prestarla proprio le autorità governative. Non gli italiani che, a mio avviso, dovrebbero tornare a una vita normale, senza più panico ingiustificato e buttando via queste inutili mascherine.
Giulio Filippo Tarro, Medico Ricercatore
https://www.facebook.com/pg/giuliofilippotarro/posts/
Notizia di seconda mano, da fonti oneste, riportata come posso:
Un medico, donna alla soglia della terza età, va in ospedale per trapianto di midollo, l'operazione riesce con successo, riportata in camera dopo pochi giorni muore. La compagna di stanza era affetta da polmonite......
O stiamo diventando pazzi o assassini o pazzi assassini o assassini pazzi.
Gervasoni, evidentemente, ha una visione idealizzata del liberalismo.
Un suo grande sostenitore, Karl Popper, riteneva che fosse necessario reprimere gli intolleranti.
Il punto é questo: chi decide chi é intollerante?
Chi decide chi deve reprimere chi?
Quindi il cosiddetto liberalismo ha dei tratti decisamente illiberali.
Oltretutto quello attuale è un neoliberalismo, ovvero il pensiero liberale nel suo sviluppo, evoluzione e radicalizzazione,nel quale è sostanzialmente confluito il pensiero comunista.
Cosa aspettarsi...
Antonio
Credo che il problema non sia quello di emettere dei giudizi sulla situazione. Se tratta di costatare quello che accade nella questione dei fatti. Purtroppo ci sono una maggioranza di lupi nella gerarchia. Ribadire la dottrina tradizionale serve a quelli che sono in grado di riconoscergli ma e piccoli? Sono in grado di riconoscere i lupi?
Sandro Magister non è un piccolo, ma è stato scandalizzato dagli interventi di mons. Viganó. L'atteggiamento di Magister me ha ricordato il testo "Scandalo farisaico" dell'allora P. Rifan di Campos, dove ha parlato:
"Lo scandalo farisaico, insegna il catechismo, accade quando una parola o un'azione, irreprensibile in sé, provoca stupore e scandalo in alcune persone di parte, che chiudono gli occhi su altri fatti davvero scandalosi.
Il nome deriva dalla procedura simile dei farisei, di cui Gesù disse che "filtrarono una zanzara e inghiottirono un cammello" (Mt 23, 24). Hanno commesso i più grandi crimini e ingiustizie e sono stati scandalizzati, ad esempio, quando Gesù, per fare il bene, non ha osservato, come voleva, la legge del Sabbath".
Sarebbe un scandalo per i piccoli sapere che i suoi pastori se sono diventati dei lupi? Si, sarà, ma quale è peggio continuare sotto la guida dei lupi o essere liberti dalla verità?
In ciò che dice rispetto alle rivelazioni privati e ai veggenti, questo è un'effetto in più del rifiuto dell'autorità compiere la sua missione. Così come l'eresie e gli eretici sono liberi all'interno della Chiesa i falsi veggenti se trovano liberi al suo interno. Allora che cosa fare? Nostro Signore ha detto che senza di Lei niente possiamo fare. La gerarchia non fa niente, non è nemmeno capace di riconoscere i problemi!!! Non manca alla propria gerarchia pregare?
Noi non abbiamo forza intrinseca perché non crediamo più in niente e in nessuno, siamo divisi a prescindere, quindi siamo già spacciati prima di cominciare. Solo una guida, tacitamente ritenuta tale dai più, potrebbe trasformare questa strana, svagata, incredula armata Brancaleone per caso, in un invincibile esercito, con i suoi eroi, i suoi strateghi, i suoi cantori, la sua epopea capace di infiammare le menti e i cuori per generazioni e generazioni avvenire. Questa guida può solo esserci donata dal Signore, le moltitudini la riconosceranno, capiranno senza spiegazione alcuna che la guida a loro donata è schierata dalla parte della Verità, così la seguiranno stanche, sfinite, disgustate, pentite, umiliate dalla propria superba follia, chiederanno perdono con tutto il cuore. Poi tutto cambierà, restando uguale a sempre.
https://www.youtube.com/watch?v=eWDpfYPs53w
Dal portare la morte di Gesù in noi al giudizio di Dio.
Gesù... Solo con te, perdendo un po' di me, "per colpa" tua: grazie!
La logica e l'esperienza del martire, ma abitato da Gesù, in grazia di Dio.
Vivi, in pienezza, in Dio e non morti e nel vuoti mentre apparentemente al top per il mondo.
Per amore, quello vero e non per interesse (la mamma dei figli di Zebedeo).
Il posto c'è, ma non ci si può stare senza quel cuore.
Accettando i frammenti di morte che Lui ci consegna di sé.
Un pezzetto alla volta.
Sia lodato Gesù Cristo.
" Riconoscere di non essere abilitati a emettere sentenze in foro esterno sulla gerarchia infedele"
Ma questi si credono al di sopra del comuni mortali?
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo ( Matteo 23 , 9)
DENUNCIA DI UN MEDICO: "C'è un esercito di persone rese clinicamente psicotiche dai media"
https://gloria.tv/post/ufCFEcAcYcGJ3zqmB9FqNYBeA
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