Il vescovo minaccia di disconoscere l'identità cattolica della scuola dei gesuiti se non rimuove le bandiere BLM e LGBT

Degenerazioni distruttive nell'ambito della scuola cattolica. Vedi qui precedenti su BLM et alia.

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Leggiamo su LifeSiteNews (nella nostra traduzione) la notizia che un portavoce della diocesi di Worcester ha dichiarato che se la scuola gesuita del Massachusetts persiste nell'esporre le bandiere del BLM e del "gay pride", rischia di "non essere più identificata come un'istituzione cattolica".

Il vescovo diocesano Robert McManus di Worcester ha spiegato che le due bandiere, che da oltre un anno sono es è intervenuto chiedendo alla scuola di rimuovere le bandiere di Black Lives Matter (BLM) e quelle arcobaleno dell'orgoglio omosessuale esposte fuori dal suo edificio, a rischio di perdere la qualifica di cattolica. In una comunicazione del 3 aprile, egli dichiara che non sono compatibili con i valori cattolici e con l'insegnamento della Chiesa cattolica.

Così si è espresso: “Come Vescovo di questa diocesi, devo insegnare che è imperativo che una scuola cattolica utilizzi immagini e simboli che riflettano i valori e i principi della scuola stessa in modo da far chiarezza con i giovani che si formano spiritualmente e moralmente per il futuro”. Ed ha aggiunto: “Mentre il nostro ruolo nella scuola non è convertire coloro chi non è cattolici, né è nostro ruolo negare la nostra identità cattolica”.

Il suo primo avviso verte sul fatto che la scuola supporta BLM e ne espone la bandiera, spiegando che: “mentre la Chiesa cattolica è unita alla nazione nell'insegnare che tutte le vite sono uguali davanti a Dio e alla legge e che tutte le vite richiedono il nostro rispetto indipendentemente da razza, genere o etnia, la bandiera con l'emblema Black Lives Matter a volte è stato cooptato da alcune fazioni che instillano anche un'ampia sfiducia nei confronti della polizia e di chi ha il compito di far rispettare le nostre leggi". "Non è questo che insegniamo nelle nostre scuole".

Oltre a sventolare la bandiera BLM, la Nativity School di Worcester sul suo sito web esibisce anche il suo sostegno al movimento neomarxista che presenta un link alle risorse Black Lives Matter. Fino ad aprile 2020, la Black Lives Matter Global Network Foundation aveva una sezione del proprio sito web che chiedeva la soppressione della "famiglia nucleare prescritta in Occidente", sostituita da "villaggi" che collettivamente si prendono cura l'uno dell'altro, in particolare dei nostri figli, in modo che madri, genitori e bambini si sentano a proprio agio". E affermava: “Noi promuoviamo una rete di affermazione dei queer. Quando ci riuniamo, lo facciamo con l'intenzione di liberarci dalla stretta morsa del pensiero eteronormativo, o meglio, dalla convinzione che tutti nel mondo siano eterosessuali (a meno che non rivelino diversamente)".

Dopo essersi richiamato al sostegno della scuola a BLM, il vescovo ha ricordato che l'insegnamento della Chiesa cattolica sul matrimonio è incompatibile anche con l'esibizione di una bandiera dell' "orgoglio" arcobaleno, scrivendo che "mentre [la Chiesa] insegna che ognuno è creato a immagine e somiglianza di Dio, le bandiere del gay pride sono spesso usate per contrastare il coerente insegnamento cattolico secondo cui il matrimonio sacramentale è tra un uomo e una donna”.

McManus ha continuato a chiedersi se la scuola, sostenendo i due gruppi, potesse ancora  designazione fregiarsi della  qualificazione di cattolica, interpellandola nei seguenti termini: “La scuola è impegnata a sostenere ideologie contrarie all'insegnamento cattolico? E se sì, è ancora una scuola cattolica?"