Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 11 ottobre 2023

Tre “dubia” sulla Laudate Deum

Nella nostra traduzione da Infovaticana.com le perplessità sulla Laudate Deum, che vede  il coinvolgimento del papa in ordine all'emergenza climatica piuttosto che sulla salus animarum e la svolta ideologicamente ecologista della Chiesa, contro la sua stessa ragion d'essere. Precedenti qui - qui. Qui l'indice degli articoli dul clericalismo politicante di Begoglio.

I miei tre “dubia” sulla Laudate Deum

La recente esortazione Laudate Deum, presentata come seconda parte dell’enciclica ecologica Laudato si’, solleva, almeno nella mente di chi scrive, alcuni dubbi che spiegherò di seguito.

I dubia, come quelli recentemente sottoposti al Papa da cinque cardinali [qui] su questioni riguardanti il Sinodo della sinodalità, sono una procedura formale, prevista ma eccezionale, con cui si chiedono chiarimenti su un testo pontificio. I loro protagonisti sono di solito i prelati, ma lo stesso Papa Francesco ha espresso in svariate occasioni, e soprattutto coll'attuale Sinodo, il desiderio che i laici trasmettano le loro preoccupazioni e i loro suggerimenti, il che mi ha spinto a esporre i presenti “dubia”.

Primum dubium. Perfino se la teoria del cambiamento climatico causato dall'uomo si rivelasse non solo vera, ma addirittura una catastrofe di portata apocalittica per l’intero pianeta, è di competenza del Santo Padre? La missione specifica del successore di Pietro, secondo la Scrittura e la Tradizione, è “confermare i fratelli nella fede” come custode del Deposito della Rivelazione. Il cambiamento climatico e le sue conseguenze fanno forse parte della Rivelazione?
Ancora una volta, partiamo dall’ipotesi (più che discutibile, come vedremo successivamente) che l’attività umana stia effettivamente contribuendo a un drammatico cambiamento del clima planetario. Quale autorità ha il capo della Chiesa cattolica per tenere una lezione in merito, sollecitando l’adozione di alcune misure di cui non è esperto? Anche il cattolico più fedele, se accetta le premesse di questa teoria, presterà naturalmente più attenzione ai messaggi dei ricercatori più accreditati e delle autorità scientifiche.
Infatti, una cosa è insistere dalla Cattedra di Pietro sull’obbligo di tutti gli uomini, non solo dei cristiani, di prendersi cura del Creato - un aspetto della teologia morale al quale, in ogni caso, né il Vangelo né i Padri hanno dedicato particolare attenzione -, e un’altra è abbracciare una specifica ipotesi scientifica che non ha alcun rapporto con la fede.
E questo porta direttamente alla seconda domanda:

Secundum dubium. Nella prima domanda siamo partiti dal presupposto, ex hypothesi, che ci sia certezza sulla realtà della teoria del cambiamento climatico causato dall'uomo.

È saggio per il Santo Padre compromettere, come minimo, il prestigio della Sede petrina abbracciando autorevolmente un’ipotesi scientifica che potrebbe rivelarsi sbagliata in tutto o in parte? Ha senso dare un’apparenza di avallo quasi dogmatico alle conoscenze scientifiche, per quanto chiare possano apparire agli occhi umani?

Prima di procedere oltre, vale la pena di chiarire cosa comporta la teoria del cambiamento climatico antropogenico oggi dominante sulla scena internazionale. Per non essere etichettati come negazionisti e gettati all'inferno, occorre credere con certezza a ciascuna delle seguenti affermazioni:
  1. Non basta affermare che il cambiamento climatico esiste, il che equivale a parlare di acqua bagnata o di fuoco acceso, perché la caratteristica del clima è il cambiamento. No: bisogna credere in un cambiamento significativo e permanente del clima su scala planetaria, evidenziato soprattutto da un aumento della temperatura media, attraverso un meccanismo che prevede l’aumento delle emissioni di alcuni gas, in particolare dell’anidride carbonica.
  2. Dobbiamo anche credere che questo cambiamento dei termini di riferimento sul clima siano dovuti all’attività umana, in particolare a quella industriale.
  3. È inoltre necessario credere che le conseguenze di questo cambiamento siano un male senza alcuna mescolanza di bene. Non è accettabile sostenere che il pianeta abbia vissuto periodi molto più caldi di quello attuale, anche in tempi storici, e che le conseguenze siano state in genere abbastanza positive, come nell’Optimum Medievale, o che la Terra sia uscita solo di recente (nel XIX secolo) da una Piccola Era Glaciale durata secoli, tanto che potrebbe considerarsi, impropriamente, che stia tornando “alla normalità”.
  4. Infine, si deve ritenere che il fenomeno sia reversibile. Quest’ultimo punto è uno dei più delicati, ma anche uno dei più cruciali. Da quando, negli anni ’80, è stato diffuso questo processo, siamo stati regolarmente avvertiti che mancavano ancora X anni prima che fosse irreversibile, ma ogni volta la data è arrivata, la catastrofe non si è materializzata e, come nelle sette millenaristiche, i profeti hanno nuovamente rimandato la data dell’apocalisse. Il motivo addotto dai negazionisti è che se mai venisse dichiarata l’irreversibilità, le misure draconiane che vogliono imporci non avrebbero ragione di esistere.
Ma nonostante il Papa sostenga che il consenso scientifico sia quasi assoluto, che i dissenzienti siano una irrisoria e, a suo dire, irrilevante minoranza, è chiaro che le cose non stanno così.

La scienza è una conoscenza che progredisce per mezzo di conferme fisiche. Se le previsioni effettuate sulla base di un’ipotesi non si realizzano, l’ipotesi è falsa, almeno in parte. E molte profezie non si sono avverate, tutte a dire il vero.

D’altra parte, recentemente è stata resa pubblica una dichiarazione firmata da più di mille scienziati che assicura che non siamo di fronte a un’emergenza climatica. Non si tratta di opinionisti o di dilettanti: si tratta di ricercatori di primo piano, e tra i firmatari ci sono anche due premi Nobel.

Possono sbagliarsi? Certo che possono sbagliarsi. Ma questo non può saperlo il Papa, che con questa esortazione rischia di compromettere il prestigio della Sede Apostolica.

Il reiterato messaggio papale che esortava alla vaccinazione contro il covid, dichiarata un “dovere morale” e definita un “atto d’amore”, non è per nulla lontano. Le intenzioni, persino la logica, di quel messaggio sono impeccabili, ma solo se il trattamento raccomandato funzionasse esattamente come universalmente e ripetutamente annunciato. Non è stato così. Gli stessi produttori hanno confessato che il “vaccino” non era destinato a fermare la trasmissione della malattia – di fatto, non lo faceva – negando così ciò che potrebbe teoricamente renderlo un “atto d’amore”. D’altra parte, è ancora troppo presto per analizzare tutti i dati emergenti sui suoi effetti collaterali in una minoranza di soggetti, che potrebbero renderlo indesiderabile per una campagna universale.

E infine:

Tertium dubium. La Chiesa sta oggettivamente attraversando un momento di crisi e di confusione. La crisi è perfettamente misurabile con i parametri utilizzati per qualsiasi realtà umana: numero di cattolici in calo, apostasie, vocazioni sacerdotali e religiose, pratica dei sacramenti, disaccordi dottrinali. Comunque si misuri, tutti i fattori indicano non solo una riduzione della Chiesa, ma la sua irrilevanza come “sale” delle società in cui i cristiani vivono.

Inoltre, i dogmi della nostra fede sono oggetto di continue e accese discussioni [...].

In questo contesto, ha senso che il Papa dedichi due documenti magisteriali alla “cura della casa (materiale) comune”, ignorando apparentemente l’angoscia di tante anime? Dopo tutto, il fine ultimo dell’intera struttura ecclesiale, la ragion d’essere di ogni suo elemento, è la salvezza delle anime. non la sopravvivenza del pianeta.
Carlos Esteban
_____________________
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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14 commenti:

Anonimo ha detto...

Se la Chiesa avesse curato i Monasteri dell Ora et Labora dove la scienza si studiava nel lavoro osservando i fenomeni e le loro reciproche connessioni naturali vitali, della Vita, ora sarebbe maestra del suo tempo. Invece si mise al passo scientifico dell allora suo tempo, perseguendo lo studio dei meccanismi del creato e della Creatura, bypassando la Vita. La scienza mondana nei secoli ha capito, intuito, il suo errore, ma non voleva ammetterlo pubblicamente, così ha coperto tutto con la parolina olistico. Ora noi ci troviamo di fronte a due ignoranze a quella della chiesa che non ha coltivato la sua Tradizione dimenticandola e a quella del mondo che si oppone a tutto ciò che non è meccanico, ma è vitale e sa di Vita che sa tanto di spirito. Forse anche Santo, sia mai!

Anonimo ha detto...

FORZA ALIAS
Ho sempre pensato che, al di là delle apparenze, certi liberali siano peggiori dei vecchi comunisti. E molto più subdoli.
Ne ho avuto conferma ieri, quando in Regione Lombardia, il forzista Giulio Gallera ha dichiarato il suo voto contrario, in quanto “liberale”, alla mozione di Fratelli d’Italia contro le “carriere alias” nelle scuole, cioè di fatto contro il dilagante indottrinamento gender .
Gallera, ex assessore alla Sanità responsabile di conclamati disastri (e che fu silurato da Fontana per manifesta incapacità) si è portato dietro altri berlusconiani, di fatto sabotando l’unico tentativo finora apprezzabile, da parte del centrodestra, di arginare almeno a livello regionale l’indottrinanento degli studenti al pensiero unico.
Grazie a Forza Italia l’indottrinamento nelle scuole continuerà indisturbato.
Che dire? Purtroppo il berlusconismo manifesta quello che in fondo è sempre stato, non solo mediaticamente. Un’ opposizione politica per mero interesse alla sinistra, con la quale solidarizza culturalmente. La sinistra fucsia e il berlusconismo condividono lo stesso nichilismo di fondo, lo stesso materialismo senza speranza, lo stesso edonismo senza freni, lo stesso americanismo mimetico, lo stesso economicismo gretto, lo stesso individualismo radicale.
Un po' più statalista la sinistra fucsia, un po' più liberista il berlusconismo, ma sono due facce della stessa medaglia.
Ringraziamo quindi liberal-berlusconiani alla Gallera e la loro devota sudditanza al pensiero unico omo-transessualista, che ci aprono gli occhi sul fatto che il nichilismo anticristiano ed antiumano non sta, purtroppo, solo a sinistra.
Concludendo: l’unica volta che la destra fa qualcosa minimante di destra contro la più sinistra ideologizzazione della scuola pubblica, contro cui anch’io mi batto in prima linea, e di cui la “carriera alias “ è manifesta espressione, arriva Forza Italia e fa saltare tutto.
Forza Italia, dico. Anzi, Forza Alias.
Senza speranza.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

"È saggio per il Santo Padre compromettere, come minimo, il prestigio della Sede petrina abbracciando autorevolmente un’ipotesi scientifica che potrebbe rivelarsi sbagliata in tutto o in parte?".... e allora l'appoggio incondizionato alla "vaccinazione di massa" (vaccinarsi è un atto d'amore") dove lo mettiamo ?

Anonimo ha detto...

Volendo si potrebbe riempire un libro con le bestialità udite e viste.

Catholicus.2 ha detto...

“Verranno giorni, diceva Solov'év, e anzi sono
già venuti, diciamo noi, che il cristianesimo sarà ridotto a pura azione umanitaria, nei vari campi dell'assistenza, della solidarietà, del
filantropismo, della cultura.
Il messaggio evangelico identificato nell'impegno al dialogo tra i popoli e le religioni, nella ricerca del
benessere e del progresso, nell'esortazione a rispettare la natura. Ma se il cristiano, per
amore di apertura al mondo e di buon vicinato con tutti, quasi senza avvedersene, stempera sostanzialmente il Fatto salvifico nella esaltazione e nel conseguimento di questi
traguardi secondari, allora egli si preclude la connessione personale con il Figlio di Dio,
crocifisso e risorto, consuma a poco a poco il peccato di apostasia e si ritrova, alla fine, dalla parte dell'Anticristo.”

Cardinale Giacomo Biffi

Catholicus ha detto...

“Laudate sì” e “Laudate Dem” : sono solo depistaggi massonici per destabilizzare la Chiesa Cattolica, distogliendola dal suo compito fondamentale, fondativo, diretto “ad maiorem Dei gloriam et salus animarum”. La gloria di Dio e la salvezza delle anime sono infatti scomparse dalla predicazione e dalla pastorale ecclesiastica degli ultimi 10 anni, ma anche degli ultimi 60 anni, a voler vedere bene.
Quanto alla cura del creato, alla madre terra, a Gea, il pianeta che vive (tormentone alla Mario Tozzi o alla Piero Angela, entrambi alieni da ogni riferimento spirituale, divino) e altre scempiaggini simili, il cristiano, il battezzato sa bene che la natura, il creato “soffre le doglie del parto, in attesa della rivelazione dei figli di Dio” (Rm 8,19), essendo anch’essa rimasta vittima del peccato originale compiuto dai nostri progenitori. Il cristianoa sa anche che il Signore farà nuove tutte le cose, cieli nuovi e terra nuova : “come i nuovi cieli e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre” (Isaia 66,22), “noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.” (2Pietro, 3,13) e “Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più” (Apocalisse 21,1). Quindi non è il caso di assillarsi per il creato, come se fosse il fine ultimo dell’esistenza, come se dovesse durare in eterno, c'è ben altro cui pensare, a cui destinare i nostri sforzi, la nostra stessa esistenza, e questo vale in primis per il clero, per i chierici di ogni ordine e grado, Papa in primo luogo..."a bon entendeur, salut!", pace e bene

Anonimo ha detto...

Noi non ci assilliamo per il creato, noi sottolineamo che quando l uomo riconosce ed ama Dio, Uno e Trino, rispetta ed ama il Suo creato e le Sue Creature.

Catholicus ha detto...

Caro amico h 8:13, "noi non ci assilliamo" è un plurale majestatis o si riferisce ad un gruppo di persone in particolare? in queta seconda ipotesi sarebbe meglio specificare, poiché se il "noi" si riferisse al clero bergogliano, vaticansecondista, sarebbe proprio fuori strada. I chierici attuali, di ogni ordine e grado non dimostrano (almeno in forto esterno) di conservasre e trasmettere la fede cattolica bimillenaria, il mandato di NSGC, la volontà del Padre e il consiglio del Santo Paraclito, tutt'altro, sono proni e obbedienti al mantra diffuso e imposto dal club di satanisti globalisti, apertamente anticristici e in particolare anticattolici. Ad essi in primis era rivolto il mio appello a cambiare cervello, a rivestirsi dello spirito di Giovanna d'Arco e iniziare a difendere il Regno di Cristo, così come Giovanna difese il suolo di Francia ed il Delfino. Pace e bene mio caro amico, ma cerchi di spiegarsi meglio...

Anonimo ha detto...

Il noi era riferito proprio a noi che cerchiamo di essere tradizionalisti, cioè Cattolici. Siccome ho letto, qui e altrove, dell attesa di nuovi Cieli e nuova terra, ho ritenuto necessario sottolineare che, nel mentre, è cosa buona e giusta occuparsi del creato e delle Creature.

Anonimo ha detto...

E' palese che Bergoglio, così freddo e distaccato (per usare un eufemismo) verso la contemplazione e tutto quanto la riguardi, sia invece molto attento a tutto ciò che concerne la terra, l'immanente. Egli potrebbe essere scambiato per il leader di un partito politico, non ha quasi nulla che ispiri Trascendenza.
E potrebbe apparire strano, ma non lo e', che in quest'epoca in cui si riscopre, e giustamente, la tradizione e la "naturalità" nel campo ad es. dell'agricoltura (si pensi al fenomeno slow food) e dell'enogastronomia, si combatta invece strenuamente contro la Tradizione religiosa, l'unica veramente indispensabile alla salvezza eterna.
Si vuole un ritorno alla natura e poi si violenta la natura umana col fenomeno del transumanesimo.
Ciò che manca veramente e' la Fede, la capacità e volontà di andare oltre il visibile e tangibile, soprattutto nella società; e l'istituzione religiosa e' lo specchio di una società largamente atea o agnostica, che ha visto scemare la Fede parallelamente al crescere della sensazione di potenza data dallo sviluppo tecnologico negli ultimi due secoli.
L'essere umano non si rende conto di non essere mai stato così fragile e impotente come ora, in balìa delle onde tumultuose della nostra civiltà schizofrenica. E il risveglio sarà tremendo, per chi non sa guardare "oltre" l'orizzonte terreno.

Gz

Catholicus ha detto...

Grazie dela precisazione e dell' invito alla cura del creato; in effetti mi è sempre piaciuto il Cantico delle creature, di San Francesco, cosa ben diversa dai massonici libelli bergogliani. Il film di Zeffirelli su San Francesco, per cui stravedono i fiorentini, invece non mi piacque molto, si notava lo stile un po' hippy, new age....

Che la S.Vergine l'aiuti! ha detto...

san Bonaventura (in La vita di Cristo) :

"Se vuoi sopportare con pazienta le avversità e le miserie di questa vita, sii uomo
di preghiera. Se vuoi conseguire virtù e forze per vincere le tentazioni del nemico,
sii uomo di preghiera. Se vuoi mortificare la tua volontà con tutte le sue passioni e
i suoi desideri, sii uomo di preghiera. Se vuoi conoscere le astuzie di Satana e
difenderti dai suoi inganni, sii uomo di preghiera. Se vuoi vivere lietamente e
procedere dolcemente per la strada della penitenza e dell'affanno, sii uomo di
preghiera. Se vuoi allontanare dalla tua anima le mosche importune di vani
pensieri e sollecitudini, sii uomo di preghiera. Se vuoi sostentare la tua anima con
la pienezza della devozione e tenerla sempre piena di buoni pensieri e desideri, sii
uomo di preghiera. Se vuoi rafforzare e rinsaldare il tuo cuore sulla strada di Dio,
sii uomo di preghiera. Infine, se vuoi sradicare dalla tua anima tutti i vizi e
piantare al loro posto la virtù, sii uomo di preghiera, poiché nella preghiera si
riceve l'unzione e la grazia dello Spirito Santo, che insegna ogni cosa. Inoltre, se
vuoi salire alle altezze della contemplazione e godere dei dolci abbracci, dello
sposo, impegnati nella preghiera, perché questa è la strada per cui l'anima sale
alla contemplazione e al piacere delle cose celesti. Vedi dunque quanto grandi
siano le virtù e il potere della preghiera? A comprovare tutto ciò (a parte la
testimonianza delle Sacre Scritture) basta per ora la prova dell'aver visto e sentito
ogni giorno molte persone semplici, che hanno raggiunto tutte le cose che abbiamo
detto e altre ancora più grandi, mediante l'esercizio della preghiera".

Fin qui le parole di san Bonaventura.

Anonimo ha detto...

Molti anni fa sentii dire che se dodici uomini, sulla terra, avessero pregato con Fede la seconda guerra mondiale non ci sarebbe stata. Evidentemente non ci furono allora né poi. Altri dicono che, nei fatti, la seconda guerra mondiale non è mai finita. Altri ancora sostengono che l economia mondiale si regge sulle guerre, la prostituzione, la droga. Nei momenti di bassa mi dico che forse l inferno è questo!?

Anonimo ha detto...

Più passa il tempo, più si vede dietro le quinte, più certe figure ecclesiastiche e non diventano inquietanti.