Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 20 ottobre 2023

La famiglia come fondamento metafisico e apertura alla trascendenza

Una interessante recensione da La Testata di Silvio Brachetta.
La famiglia come fondamento metafisico e apertura alla trascendenza
Silvio Brachetta

Sul mistero del sesso
Ebreo convertitosi al cristianesimo, filosofo e saggista tra i più seguiti in Francia, Fabrice Hadjadj ha inserito in questa sua opera due sue conferenze, di cui quella che tanto colpì, per acume, i convenuti al Grenelle de la famille (Forum della famiglia, 8 marzo 2014), ne dà il titolo.

Questa collezione di scritti si presenta come uno tra i più fortunati tentativi di supportare il fondamento metafisico della famiglia, al netto di tutte quelle caratteristiche accidentali, che potrebbero essere cercate e trovate anche altrove. E cosa, nella famiglia, è accidentale? Generalmente – dice Hadjadj – si pensa alla famiglia in tre modi: la famiglia è il «luogo primario dell’amore», il «luogo della prima educazione» e il «luogo di rispetto delle libertà». Tutto questo è vero. Nella famiglia, di solito, è presente l’amore, si educano i figli e si rispettano le libertà, a meno che i genitori non agiscano dispoticamente. Ma sono veramente questi gli elementi sostanziali della famiglia?

Non proprio – scrive il filosofo – poiché anche in un orfanatrofio eccellente troviamo dei bravi educatori o delle persone in grado di dare amore e rispettose della libertà dei bambini. È dunque evidente che non sta in questi elementi, o non solo in essi, la «perfezione della famiglia» ma, tutt’al più, l’«eccellenza dell’orfanatrofio». La sostanza, invece, ha a che fare certamente con l’universale, ma in modo specifico con ciò che è costitutivo e unico, in una determinata realtà. E cos’è unico e non sostituibile nella famiglia? Evidentemente quello che manca all’orfanatrofio: il sesso, ad esempio. Semplicemente, banalmente, realisticamente, il sesso. Curiosa quest’epoca in cui il banale buon senso va ribadito.

Tutta la società, a pensarci bene, si tiene sul sesso. Padre, madre, figli, fratelli, suoceri, parenti. Nomi di relazione, certamente, ma che derivano da un presupposto sessuale, maschile e femminile. Ma usciamo pure dalla famiglia: Hadjadj scrive che Aristotele paragona le tre forme di regime politico – regalità, aristocrazia, repubblica – ai «tre tipi di differenza che derivano dalla sessualità» – sessuale, generazionale, fraterna. Ed è vero, perché «la regalità si riferisce alla relazione del padre con i suoi figli; l’aristocrazia alla relazione dell’uomo con la donna; la repubblica alla relazione tra i fratelli». Il sesso, dunque, è primario nella famiglia e plasma la società. Non le fonda, però, poiché la famiglia, in particolare, è già un fondamento e non si può fondare un fondamento.

Il Lego al posto del Logos
Eppure un pensiero meschino, ideologico e volutamente artificioso sta travolgendo tutto. L’autore si riferisce al noto potere (non solo politico) dei nostri giorni, insolente e usurpativo, di cui molti conoscono almeno gli effetti. È noto anche il progetto: rovesciare le strutture sociali, sovvertire la realtà, per mezzo dell’autofinanziamento a colpi di prelievi forzosi in danaro e di una vasta e martellante opera di rieducazione collettiva degli adulti (tramite i media) e dei ragazzi (tramite la scuola). Hadjadj ha parole molto dure su questa «neo-gnosi materialista» moderna, che ha sostituito la nascita con la produzione, l’arte con la tecnica e – dal trascendente all’immanente – il Logos con il «Lego», o con il «Meccano».

Eppure tutto l’Occidente si regge sul «nascere» e sul «far nascere», anche in senso socratico. È Socrate infatti che, presentato da Platone, si è opposto a una dialettica di tipo polemico, introducendo la dialettica «maieutica», l’arte dell’ostetrica, della levatrice, che permette non solo di trarre alla luce un bimbo, ma pure di far partorire la verità, nel dialogo tra due persone. Oggi tuttavia un certo tecnologismo impiccione, il quale è «lo stadio supremo sia del liberalismo sia del socialismo», ha introdotto il «rifiuto della nascita», tradendo così la stessa materia, che avrebbe dovuto programmaticamente preferire allo spirito. La materia di Socrate, Platone e Aristotele era infatti “hyle”, materia vivente, abitata dalla linfa vitale, come il legno verde. L’artigiano rispettava la materia, la trattava con precauzione, quasi in modo cerimonioso, secondo antiche procedure non frenetiche.

Oggi invece la materia – osserva Hadjadj – si esaurisce in un semplice agglomerato di particelle da smontare e rimontare a piacere, come nel Meccano, appunto. E «alla domanda: che cos’è una donna?» i fans del Meccano rispondono: «XX, e non cantano più il fondoschiena di Afrodite, né i seni di Maria». Non si salva cioè nemmeno il paganesimo. Tutto è «Bit, Atomi, Neuroni e Geni». Null’altro. L’innamorato del Lego, il «democratico contrattualista» al potere (ricordiamolo), ci mostra «le quinte del teatro, la regia, il ponteggio delle luci» e s’immagina, «con ciò, di darci la spiegazione di Giulietta e Romeo».

Peculiarità dell’amore, dell’autorità e della libertà, che scaturiscono dalla famiglia

Non solo la differenza sessuale è nel fondamento familiare. Secondo il filosofo bisogna aggiungere la «differenza delle generazioni» e «la differenza tra queste due differenze [sessuale e generazionale, ndr]». Cosa intende dire? Che la differenza sessuale è tipica della relazione uomo-donna, mentre la differenza genitori-figli concerne la paternità e la maternità. Non finisce qui: nuove nascite introducono nuovi soggetti e, quindi, i parenti. L’«alleanza coniugale» diventa quindi «tribale e allarga da subito lo spazio familiare a quello della società». In tutto questo non c’è più una logica di calcolo tecnicista, ma una logica di «desiderio», di «dono», non soggetto a contratti, né a decisioni previste.

Per questo Hadjadj pone alcune specificità nella famiglia, che la rendono una realtà unica nel suo genere. L’amore familiare – sostiene – è un «amore senza preferenza», al contrario di un «club elettivo o selettivo». Il legame educativo familiare, poi, è un’«autorità senza competenza», poiché la «paternità ci cade addosso» e prevede di accogliere il figlio come un mistero. Nella famiglia, infine, «si esercita una libertà senza indipendenza»: vi è sempre un certo lasco tra una libertà di mera decisione e una verità «di consenso a ciò che è dato». Ovvero una libertà che non può non tenere conto dei rapporti di dipendenza e di sussistenza reciproca.

La famiglia, nella sua essenza, è inoltre un «focolare irradiante», nel senso di un punto focale, da cui si sviluppa una prospettiva. E dunque l’uomo, figlio degli antenati e generatore della posterità, non può «dissociare il logico e il genealogico». La famiglia poi è non solo il luogo dell’«esistenza», ma pure quello della «resistenza» al «politicamente corretto, alla programmazione» scientista, ponendosi come «contrappunto all’artificio».

Siamo allora, nel caso della famiglia, in presenza dello «zoccolo carnale dell’apertura alla trascendenza», a Dio, senza di cui ci si potrebbe chiedere perché mai si dovrebbe continuare ad «alimentare il cimitero». Ed è così che «la sessualità spinge la ragione a volgersi verso quello che c’è di più trascendente», se non altro perché «ciò che c’è di più fisico in noi esige una risposta metafisica».
 
Libro recensito:
Fabrice Hadjadj, “Ma che cos’è una Famiglia?”, Edizioni Ares, Città di Castello (PG) 2015, pp. 184, euro 16,00

42 commenti:

Anonimo ha detto...

La lucidità fiduciosa dei suoi contemporanei non era che una pericolosa illusione. Nel Medioevo la gente era molto più vicina alla verità. A quel tempo almeno si sapeva che le forze oscure sono sempre all'opera. Le chiamavano addirittura per nome: Satana, Lucifero, Belial. Gli uomini moderni erano storditi dalla ragione. Una banda di intellettuali aveva portato l'umanità sull'orlo dell'abisso.
Ebbene non c'era via d'uscita. Chi poteva offrirla? Per quanto folli detenevano il potere. Quei pazzi erano equipaggiati di armi, bombe atomiche, università, quotidiani, riviste. Si psicoanalizzavano a vicenda. Giustificavano ogni crudeltà, ogni incubo, ogni forma satanica di arte. Avevano nomi per qualunque cosa: il massacro di sei milioni di ebrei, la liquidazione di milioni di persone in Russia. Appena davano un nome al mostro, quello cessava di essere mostruoso. Per loro era sufficiente.

( Isaac B. Singer, Ombre sullo Hudson, Adelphi, Milano 2021, p. 335. Nobel per la letteratura, scrittore yiddish d'origine polacca)

Anonimo ha detto...

La forsennata politica omosessualista e transessualista dei poteri forti occidentali, che sdogana la sodomia, la pederastia e la peggiore immoralità sociale, considerandola del tutto "naturale" e facendosi forte di talune erronee credenze (come ad esempio quella della Grecia classica, ritenuta, a torto, incline verso l'omosessualità, quando invece la società dell'antica Grecia non era affatto tollerante verso l'omosessualità, ma, pur sapendone l'esistenza, la considerava una devianza rispetto al normale contesto familiare e sociale). Fu l'aristocrazia britannica nei secoli 17/19 a imporre una certa visione edulcorata della sodomia nella Grecia classica, onde fare passare il concetto di naturale inclinazione omosessuale al pari di quella etero.
E ora ci troviamo di fronte, mercé una collusione interessata di parti della Chiesa Cattolica e Anglicana/Luterana, a tentativi sempre più pressanti da parte delle istituzioni civili di imposizione di una mentalità sessuale deviata che cozza contro ogni buon senso (il senso comune) e provoca la rottura dell'ordine familiare.

Gz

Anonimo ha detto...


Bisognerebbe regalare una copia di questo libro a Giorgia Meloni, che ha appena annunciato pubblicamente di aver posto fine alla sua decennale relazione con il suo compagno, padre della sua figlia di 7 anni.
Si è così dissolta una famiglia che in realtà non c'era.

Anonimo ha detto...

Figli del loro tempo, incapaci di riconoscere la banalità del male. Forse nessuno ha insegnato loro a riconoscere il bene e seguirlo e riconoscere il male e fuggirlo. Ora il primo ministro scoprirà quant è facile allevare la figlia da emancipata.

Anonimo ha detto...


Da quello che si è letto su ilGiornale la rottura appare abbastanza singolare peril modo nel quale è avvenuta.
Commenti fatti in pubblico, con colleghi e colleghe, "fuori onda" mandati invece a tradimento in onda (una prassi scorrettissima, da sanzionare, ma tantè) la causa della reazione violenta della Meloni, che licenzia il suo "compagno" alla stregua di un cameriere.
I commenti non erano significativi, erano fatti in tono scherzoso, in pubblico, non offendevano nessuno, a ben vedere.
L'impressione adesso è che il rapporto tra i due fosse logoro, che la Meloni abbia colto la palla al balzo per troncare.
In modo forzato, bisogna dire.
E la figlia? Sarà contenta? Ai figli in queste circostanze nessuno pensa mai. A causa della rottura, la figlia resta quindi nata fuori di un matrimonio legittimo. Si poteva sempre sperare che Meloni si sarebbe messa in regola, in un futuro. Utopia, è chiaro. Ma i figli delle coppie di fatto, quale cognome portano?
La Meloni ha dimostrato di essere anche lei femminista la sua parte, cioè donna che per prima cosa ci tiene alla sua libertà. La famiglia e i figli vengono sempre dopo, sono un optional.

Anonimo ha detto...

San Paolo loda il celibato. Ringrazio il Signore di codesta grande grazia.

Anonimo ha detto...


San Paolo loda il celibato

Ma solo relativamene a lui, come scelta di pochi. Se tutti fossero celibi il genere umano sparirebbe dalla faccia della terra.
Nello stesso tempo san Paolo fa capire, nei suoi insegnamenti, che la famiglia è la condizione normale ed ottmale per l'uomo e per la donna.
Nei fatti, i celibi e le nubili vivono oprressi dal desiderio, dai peccati di desiderio e non solo di desiderio.
L'insegnamento cristiano tradizionale rivaluta la verginità e il celibato, altrimenti disprezzati nell'antichità, ma nello stesso tempo esalta la famiglia secondo natura, ovvio. "Crescete e moltiplicatevi".
Il celibato non è la soluzione.
La soluzione è il ritorno alla famiglia, alla vera famiglia cattolica di una volta, al matrimonio come sacramento, unione che dura tutta una vita, nel bene e nel male.
Con questa strampalata rottura della relazione di fatto con il suo partner, Meloni avrà avuto, sembra, l'approvazione degli "emancipati", di sicuro non quella dei tanti (nonostante tutto) cattolici o "conservatori" che l'hanno appoggiata sinora.
All'improvviso è comparso in lei il lato più odioso del femminismo: l'assoluta preminenza dell'io smisurato della donna che si considera autolegislatrice in tutto ciò che vuol fare. INsomma, la superbia di chi vuole in tutto esser legge a se stesso.

Anonimo ha detto...

Grande profitto trarrebbero i tradizionalisti, per smarcarsi da tale deviazione, nel leggere di tale autore il suo "La Fede dei demoni".

Saluti, D.

Anonimo ha detto...

La soluzione è il ritorno a predicare i 10 Comandamenti.

Anonimo ha detto...

Guardi, può pensarla come vuole. Innanzitutto le preciso che io non sono mai stato oppresso da desiderii di sorta, e poi che io sono contentissimo di non essermi mai sposato. E quanto lei non lo immagina nemmeno. Non solo secondo me, ma secondo diversi sacerdoti (tradizionali e non) il Signore mi ha onorato con una grande grazia. Dunque, niente 'pensiero unico' al riguardo!

Anonimo ha detto...

Forse neanche G M sapeva del lato oscuro di sé, di questa sopita, ma presente volontà di rivincita verso la vita. Ricordo che Berlusconi le disse di fare la mamma, quando si seppe che era in dolce attesa. Alcuni pensarono che fosse un modo di allontanarla dalla politica, ma Berlusconi aveva cinque figli e di questi cinque si è sempre occupato da buon padre come ha saputo e potuto. Speriamo che questo compagno di GM abbia almeno riconosciuto la loro figlia! Che pazzia.. e perché non si sarebbero sposati? Accecati entrambi dal potere! E le spese le farà la piccola di sette anni.

Domine MISERERE. ha detto...

SECONDO Santa Tersa d'Avila, ogni SETTE Giovani, c'è una vocazione. Uno su sette è chiamato alla vita religiosa (e/o sacerdotale). Uno. Gli altri sei sono chiamati al matrimonio.
I libri di morale degli anni '30, dicevano, circa i celibi/le nubili non preti/monaci/suore, che ci sono sempre stati, ma dovrebbero essere "mosche bianche". A volte necessari come aiuto alla famiglia di orogine (e/o quelle di fratelli, sorelle, cugini sposati), ma in perioolo per se stessi e per gli altri. Facili a cadere preda di problematiche morali (e non solo, a volte, specie i machi, non sempre campioni di igiene) .

Anonimo ha detto...

NEl suo libro "Io sono Giorgia", scrive che lei era dispostissima a sposarsi. Era lui che non si sentiva pronto .

Anonimo ha detto...

Comunque la figlia la hanno subito riconosciuta e porta il cognome del padre .

Anonimo ha detto...


-- Non sono mai stato oppresso da desideri di sorta...
Beato lei, verrebbe da dire, sempre che lei stia dicendo la verità.
Una grande grazia, non aver mai avuto desideri di sorta? O una grande disgrazia? Non ha detto qualcuno: "Beato colui che è tentato?" Infatti, solo chi è messo alla prova e lotta contro se stesso nel modo giusto può sperare di entrare nel Regno dei Cieli.
Anche Nostro Signore fu tentato.

-- La rottura della Meloni. Il Giornale riportava oggi le dichiarazioni del direttore del programma "Striscia la notizia" ( un programma tipico del nostro tempo, da abolire in una società decente). Spiegava perché avesse mandato in onda il "fuori onda" che ha danneggiato il partner della Meloni, innescando la reazione letale di quest'ultima. Spiegazioni confuse, in base a quello che pubblicava il Giornale. Tra di esse, la dichiarazione che, non so se in un fuori fonda l'ex partner, avrebbe voluto sposare la Georgia nazionale.
Dichiarazione scandalosa, sembra di capire, per il direttore di Striscia la notizia. Bisognavaa quindi sabotare la relazione?

A proposito di questi "fuori onda". Vengono carpiti a personaggi che lavorano nel giornalismo televisivo, negli studi, magari mentre chiaccherano con i colleghi (e le colleghe), in scioltezza. Una forma di spionaggio permanente, a quanto pare.
Certo che il giornalismo è caduto in basso, e da tanto tempo, e non se ne vede il fondo.
Sul Times di Londra, come su Reuters, la rottura del rapporto imposta dalla Meloni è stata subito ripresa con evidenza. Il Times parla di commenti "sleazy" del malcapitato, nei confronti di una collega. Ma "sleazy" vuol dire sporco in senso greve, moralmente pessimo, ben al di là della gaffe. Tuttavia, da quello che si è letto su ilGiornale i commenti del suddetto erano solo battute scherzose tra colleghi nei confronti di una collega (tipo: come ti sta bene questo vestito, peccato non esserci conosciuti prima e simili, fatti probabimente con intento scherzoso).
Al di là del caso Meloni (alla quale forse quest'episodio non porterà bene) appare evidente che bisogna stare attenti a come si parla con le donne. Esiste un regime di terrore mediatico e persino giudiziario anche in questo campo: quello che una volta era un semplice complimento innocente, fatto magari per scherzo, è diventato un reato di "sessismo", colpa gravissima agli occhi della ginecocrazia lesbico-libertina che ci governa, noi in Occidente, e contro il quale non si trova la forza di ribellarsi, maschi senza attributi, uomini da niente.
Il bello è che in generale i costumi di tutte queste donne che impongono questo esasperato e persecutorio perbenismo femminista sono vissuti all'insegna della "trasgressione" a 360 gradi.
Parlare qui di ipocrisia sarebbe ancora dir niente.
ap

Anonimo ha detto...

“Siamo entrati in un limbo spirituale. Le nostre istituzioni educative non sono più portatrici di alta cultura e la vita pubblica è stata deliberatamente idiota. Ma qua e là, al riparo dal rumore e dal bagliore dei media, le vecchie forze spirituali sono all'opera. La cultura popolare contiene sacche di dolcezza e melodia. Architetti, scrittori e compositori producono opere che non sono kitsch. La preghiera e la penitenza sono state interrotte, ma non dimenticate. A chi lo desidera, la vita etica può ancora essere recuperata. La nostra è una cultura catacombale, una fama tenuta viva da monaci imperterriti. E ciò che i monaci d'Europa hanno ottenuto in un'epoca oscura, potrebbero farlo di nuovo”.
Sir Roger Scruton

Anonimo ha detto...

Mi fu data una spiegazione di questi uomini non pronti, la loro madre forse, nel silenzio personale e sociale, fu tradita una o più volte. Queste sono cose che una moglie intuisce, capisce, sa senza che alcuno gliene parli mai. Il bambino maschio è in simbiosi con la madre che, vuoi o non vuoi, è furente e cerca vendetta,prima di poter arrivare ad una comprensione pacata delle umane miserie. Il bambino maschio, pur ignaro del tutto, inconsapelmente, si fa vendicatore della madre. È facile che questo bambino diventi un adulto non pronto alla fedeltà ed al matrimonio e nel peggiore dei casi uno sciupafemmine. Una interpretazione come un'altra. Forse. E forse ancora non è un caso che abbiano avuto una bambina. Se così fosse, Gianbruno farebbe bene prendersi un ampio lasso di tempo in solitudine e Giorgia anche. È necessario per loro capire che sono nel peggiore dei mondi possibili e che entrambi devono far insieme barriera per difendere e ben educare la loro bambina, superando tutte le diavolerie che li insidiano dentro e fuori di loro stessi.

Anonimo ha detto...

Aggiungiamo che mediamente intorno ai sette anni il matrimonio, l unione attraversa una crisi e così di seguito. Le crisi e le tentazioni sono lì per rinforzarci e non per mandarsi reciprocamente a vaffa. Inoltre i bambini a sette anni sono in completamento della seconda dentizione, la testa è completa, si sta completando, quel tanto per poter affrontare piano piano la disciplina che la scuola richiede. Quindi un bambino comincia ad avere memoria e consapevolezza. La memoria comincia a fissarsi in alcuni quadri fin dai tre anni, ma ai sette anni è più articolata. Quindi i bambini ricordano e capiscono e Dio solo sa cosa ricordano e cosa ricorderanno e cosa capiscono e cosa capiranno. Per questo e per tante altre ragioni è importante che abbiano una vita tranquilla, sana, amorevole che dia loro la possibilità di affrontare solo i problemi propri della loro età.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 19,45,non si tratta di pensiero unico. A parte la logica obiezione mossale da un altro lettore, basata per altro sulla Rivelazione, le ricordo che il CCC riconosce solo due vocazioni: il matrimonio e l'ordine sacro, non a caso entrambi fondati su due sacramenti.
Un eccezione è rappresentata da chi rimaneva vicino ai genitori. Si tratta, soprattutto oggi, di un eccezione, per l'appunto.

Anonimo ha detto...

Bisogna dire che esistono uomini e donne più di testa e la sessualità per loro non è così pressante. Ci sono stati uomini, per lo più studiosi, che non hanno fatto tanto caso agli amanti delle mogli e sono stati matrimoni duraturi e gli amanti sono passati senza lasciare traccia. Non siamo tutti uguali e non tutte le età della vita pongono le stesse problematiche ad ognuno. Non è né un merito né un demerito, magari un uomo dedito allo studio comprende e perdona la moglie più esuberante e senza figli. Esempi che ho tratto da diverse biografie che ho letto.

Anonimo ha detto...

La diversità con l oggi sta che uno o una si crede originale cominciando dal sesso, diciamo meglio che il sesso è diventato un passaggio democratico obbligato, anche politico, anzi oggi è diventato il politico per eccellenza e tutte le devianze sono equiparate a masters sociali. Certamente eccessi ci sono sempre stati, ma nessuna società li ha elevati al doveroso elogio pubblico e alla doverosa imitazione nazional popolare. Nessuna. Si eccede sempre. Invece il compito dell essere umano è arrivare a mettere in armonia tutte le potenze di cui dispone, questa armonia noi la chiamiamo santità. E il sesso è una di queste potenze, che va bilanciata con la nascita e cura dei bambini o con tutte le altre manifestazioni della volontà e del genio umano volti entrambi a fin di bene, cristianamente inteso.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 16:11,
La Chiesa Cattolica ha definito come dogma la superiorità del celibato sul matrimonio e non è pertanto lecito dubitarne.
Lei addirittura sembra discriminare chi sceglie di vivere in castità: io non discrimino chi sceglie il matrimonio ma non permetto che qualcuno, IN QUANTO SEDICENTE CATTOLICO, discrimini me che ho scelto la castità, anche perché ritenere la castitità una scelta di serie B non è cattolico!
San Paolo non parlava solo per sé stesso, Gesù, Maria, Giuseppe, San Giovanni il Battista (che non era sacerdote), San Giovanni Evangelista, San Tommaso d'Aquino e tantissimi altri Santi sono vissuti in castità: sarà almeno lecito cercare di imitarli o ci si deve sentire "cattolici di serie B"?
Comunque il dogma è chiaro e io mi attengo a quello.
Un'altra cosa: ho notato molta faziosità in chi attacca chi sceglie la castità:
Uno dice: "Nei fatti, i celibi e le nubili vivono oprressi dal desiderio, dai peccati di desiderio e non solo di desiderio.", che è fazioso come dire "Nei fatti le persone sposate vivono oppresse dal desiderio di adulterio e dai peccati di desiderio e non solo di desiderio".
Il foro interno lasciamolo giudicare a Dio e ogni situazione espone a peccati: il confronto va fatto fra chi vive FEDELMENTE entrambe le condizioni, senza inventarsi peccati e cadute che, fra l'altro, possono esistere in entrambe le condizioni.
Un altro commentatore (o era sempre lo stesso?) ha attaccato la "mancanza di desideri e di tentazioni" dimostrando di non avere capito che non tutte le tentazioni colpiscono tutti: ci sono differenze individuali e di certo nessuno sarà mai tenuto a confessare una "mancanza di tentazioni".
Ma in pratica, secondo alcuni, chi sceglie la castità dovrebbe sentirsi in colpa sia se ha tentazioni sia se non le ha: assurdo.
E comunque, se così fosse, lo stesso ragionamento si può estendere anche a chi si sposa.

Anonimo ha detto...

Spesso uomini di grande spessore intellettuale possono essere impotenti, perché tutta la loro volontà è occupata quasi solo nella testa, a questi uomini spesso capita di sposare delle bambolone svampite e la loro unione va a gonfie vele, perché la bambolona ha trovato il sale che la sua testa non ha e la sua felicità è tale che dimentica perfino di avere un sesso, lui è contento di avere in casa una bella ammiratrice, incantata dal suo acume e tutta dedita a lui. I casi della vita sono infiniti, fuori norma, ma non morbosi, né patologici.

Anonimo ha detto...


# Cristo ha perdonato l'adultera colta in fallo però a condizione che non peccasse più.
Il tradimento nel matrimonio è cosa brutta assai, chiunque lo faccia.
Che mariti dediti allo studio non si curassero dei tradimenti delle loro mogli ciò significa che non ne avevano un'alta stima. O che comunque, la situazione di vita era tale da rendere esistenzialmente improba una rottura, per il marito, che avrebbe dovuto ricominciare da capo, magari essendo già avanti negli anni. E gli studi, allora?

Il tradimento, scoperto o intuito anni dopo, quando è troppo tardi per rimediare, ti porta via il passato che hai condiviso con quella donna che ora capisci esser stata infedele. Non ti resta più nulla. Un vuoto totale, visto che essa mentiva, aveva sempre mentito.
Lo stesso, se il tradimento lo fa l'uomo.
Per l'uomo in più c'è il disonore, che non c'è per la donna. Ci sono tante commedie che mettono alla berlina il cornuto, nessuna che metta alla berlina la donna tradita. La differenza c'è. La moglie che tradisce è quella che più di tutti disprezza il marito, è il volto femminile della perfidia.
Uccidere per vendicare il proprio onore è eccessivo, sproporzionato e un peccato mortale.
Resta il far finta di niente anche senza perdonare.
Per perdonare nel vero senso del termine, anche solo nel proprio animo, occorre la Grazia, l'aiuto divino.
Ma qui parliamo di sentimenti che non esistono più dal momento che in pratica non esiste più il matrimonio. Prevalgono le unioni di fatto, nelle quali non credo si giuri eterna fedeltà, altrimenti l'unione non sarebbe di fatto, per sua natura sciolta da ogni superiore vincolo, da una norma che trascende i due, come nel matrimonio in chiesa.

Anonimo ha detto...

E saranno altre gravi preoccupazioni e un dolore costante che necessita anni per lenirsi, mentre ha sulle spalle la responsabilità del governo di una nazione, la sua. È una situazione seria, grave. Preghiamo!

Anonimo ha detto...

Diventa sempre più chiaro che si voleva colpire GM, la sua famiglia, il suo ambiente, il suo lavoro e la sua Patria. Bisognava avvisarla che stava entrando nell Inferno. Ma nessuno di noi crede ancora seriamente nell Inferno. E nessuno, seriamente, l ha avvisata.

Anonimo ha detto...

Non volevo scrivere un compendio del Catechismo di San Pio X, volevo solo, in breve, mostrare alcune situazioni del mondo intellettuale, ma potrei anche citare, sullo stesso tema, romanzi di entrambi i tipi presi dal mondo nordico europeo. So benissimo che da noi certe situazioni finivano ed ancora finiscono nel sangue, al nord sembra essere diverso anche tra artigiani e manovali.
Le auguro buona giornata.

Anonimo ha detto...


# Al profeta della Castità.

Lei ha cambiato le carte in tavola. Infatti si presentava co
me uno che non aveva desideri, che non li aveva mai avuti, che aveva avuto questa grande grazia di non avere desideri. La castità non c'entrava per nulla. Lei si presentava come uno che aveva avuto questa grande grazia, di non aver desideri, carnali o altro, di poter controllare se stesso in un modo non concesso ai comuni mortali.
Per cui, rinunciare alla donna, al matrimonio etc non costituiva per lei problema. La cosa appare straordinaria e non si sa sino a che punto credibile.
Si dice che san Tommaso avesse avuto la grazia di non avere tentazioni carnali. Sicuramente subiva le altre, a cominciare da quelle dell'orgoglio, della superbia del dotto etc.
Essere casti nel comportamento è una cosa, non avere desideri ossia tentatizioni un'altra, che sembra impossibile all'essere umano.
La castità come scelta di vita è del tutto commendevole, ci mancherebbe. Non va comunque confusa con la purezza delle intenzioni ossia con la castità dei pensieri e dei desideri.
In ogni caso, il suo discorso appare adesso confuso, confonde castità con assenza delle tentazioni.
La castità è tanto più gradita a Dio, credo, quanto più trionfa delle tentazioni, così come il Signore ha trionfato delle stesse.

Modesto Consiglio ha detto...

Gesù, Maria, Giuseppe, San Giovanni il Battista , San Giovanni Evangelista, San Tommaso d'Aquino e tantissimi altri Santi sono vissuti in castità.
XColoro che cita sono esempi di Verginità CONSACRATA.
Modesta Proposta : Si faccia MONACO DI CASA, come lo era Santa Caterina da Siena. Stili, magari con l'aiuto del confessore, una sorta di "regola", più o meno ispirata a ciò che già adesso è il suo stile di vita. Così CONSACRerà il suo celibato. In concreto per Lei cambierà ben poco, ma, di fronte a Dio le sue azioni e le sue scelte acquisteranno un valore aggiunto non piccolo. Otterà maggiori grazie, per Lei e per il mondo intero. NON SCHERZO.

Anonimo ha detto...

Ho la certezza che, pur in modo oscuro, GM ha capito molto più di quanto circola nella stampa più venduta. Bene ha fatto a starsene a casa con sua figlia..

Anonimo ha detto...

Un piccolo commento su Giorgia Meloni. A mio parere avrebbe fatto meglio a perdonare il compagno. Per motivi morali. Ma anche per non darla vinta ai nemici.
A suo tempo la signora Clinton perdonò il marito, forse solo per strategia polituca, e fu apprezzata. Tra la signora Clinton e Giorgia Meloni c'è un gap generazionale, che fa sì che il perdono non sembriuna mossa vincente....ma forse lo è.

Anonimo ha detto...


Sul caso Meloni

-- I commenti al massimo di cattivo gusto dell'ex compagno di Meloni sono ben altra cosa di quello che ha combinato Clinton nel suo studio alla Casa Bianca con la ben nota "stagista". Che però (non l'ho mai capito) perché non gli ha mollato una sberla e non è uscita dalla stanza, invece di cedere alle sue oscene proposte?
--- Sembra difficile accettare l'idea che i famosi commenti siano stati la causa della rottura. Piuttosto, il pretesto, preso al volo dalla donna probabilmente stufa del compagno e desiderosa di rompere. Un pretesto, inoltre, che sembra rientrare anche in un calcolo politico, visto che tutto il politicamente corretto applaude all'azione di Giorgia, presentandola come un'eroina delle donne vittime dei commenti "sessisti".
--- La vicenda tuttavia resta sconcertante, anche per i modi e i tempi. Crolla l'immagine di una coppia con bambina che sino all'altro giorno sembrava affiatata e felice. Quindi: non erano regolarmente sposati però il legame era solido. Allora, si può formare anche una famiglia di fatto. Invece no, questa "famiglia" si è rivelata una famiglia di cartone, una finzione, saltata via al primo refolo di vento.
--- Si ridimensione l'immagine di Meloni che difende i valori tradizionali. Meloni sembra essere un animale solo politico, con il suo io in primo piano, secondo copione.
--- Si sente ancora dire che le donne nelle professioni, nelle dirigenze e soprattutto in politica hanno apportato un grande contributo, facendo molto meglio degli uomini...È solo retorica femminista, pensiero unico mediaimposto. Adesso in Italia abbiamo che il capo dell'opposizione in quanto donna del nostro tempo è una lesbica dichiarata e convivente mentre il capo del governo è una madre singola che più "singola" non potrebbe essere.
Su, alègher, che le magnifiche sorti e progressive avanzano splendidamente verso radiosi orizzonti!
ap

Anonimo ha detto...

Hanno colpito gli appunti di Giuseppi Conte:
«Invito la destra a evitare di elaborare modelli culturali che poi si vogliono imporre a tutti i cittadini, modelli culturali impregnati di forte ideologia costruita su modelli astratti, da “famiglia del Mulino Bianco”, che poi si rivelano, quando proposti con la forza di ideologia, con arroganza e prepotenza, poco rispettosi delle scelte di vita personale che poi loro stessi non riescono a tradurre in pratica, data la complessità della vita».

Anonimo ha detto...


# Meloni avrebbe dovuto "perdonare il compagno"..

Ma di cosa? Non l'aveva tradita, non l'aveva offesa. Gli avevano carpito a tradimento un "fuori onda", probabilmente scherzoso, con battute non volgari su una collega. Da quello che ha pubblicato il Giornale le battute non apparivano volgari, anche se si cerca di farle passare per tali.
L'ex compagno non aveva niente di cui farsi perdonare da Meloni.
Nella circostanza. Se poi il rapporto tra i due era in crisi, era forse quella la maniera corretta di chiuderlo, da parte di Meloni, trasformandolo in un fatto politico possibilmente a suo favore?
Non lo era. L'uscita cinica della Meloni è stata uno shock per tutti quelli che, pur non illudendosi su di lei, l'hanno votata nella speranza che agisse anche sul piano etico, della famiglia, della natalità, della pornografia da abbattere etc.
Su questo piano, il suo governo ha finora fatto poco. Prevalentemente sussidi economici. Ma di certo l'istituto aberrante della madre-singola mantenuta a spese della collettività (un istituto che contribuisce alla presente denatalità) non sarà certo il governo diretto da Meloni a metterlo in discussione.
ap

Anonimo ha detto...

A proposito della Meloni, stavo riflettendo sul fatto che oggi e' pressoché impossibile trovare uno statista casto come Antonio de Oliveira Salazar.
Primo perché non ci sono statisti in giro; secondo perché la castità e' vilipesa ovunque.

Gz

Anonimo ha detto...

https://www.pro-memoria.info/wp/wp-content/uploads/Ci-vuole-piu-CO2-_Alessandro-Rico-Panorama-43-anno-LXI-%E2%80%93-18-10-2023.pdf

Anonimo ha detto...


Il Times di Londra presenta Giambruno come un individuo spregevole, colto in fallo mentre proponeva ad una collega un incontro a tre.
In realtà si trattava di battute scherzose, che, ovvio, si possono sempre interpretare alla maniera del Times ossia falsificando i fatti.
La medesima collega, si è letto, intervistata da La Repubblica ha detto che si trattava di battute, che Giambruno amava scherzare magari sopra le righe, che lei non si sentiva affatto offesa, che insomma non era il caso di costruire l'immagine del mostro, trattandosi di un collega con il quale tutto il gruppo aveva un buon rapporto da anni etc. Non c'era stata nessuna proposta di rapporto a tre o roba del genere.
All'estero presentano una versione che non corrisponde ai fatti.
A difendere Giambruno c'è finora solo un articolo di Feltri su ilGiornale di oggi.
Ma uno deve chiedersi: forse che in un paese civile deve esistere una trasmissione come 'Striscia la notizia', che rifila audio carpiti ad ignare vittime, messe in tal modo alla berlina?
Quanto in basso deve ancora cadere il giornalismo e non solo in Italia?

Anonimo ha detto...

Times, Sun, ed altri trash daily papers dovrebbero stare zitti quanto a scemate e notizie false anche su temi scottanti ben più seri, Striscia la notizia è un format di sputtanescion fin dalla nascita, pesca solo nel torbido e nel trash news (notizie spazzatura), quanto alla vexata quaestio, GM è capo di governo, piaccia o meno, e non può permettersi di avere accanto un individuo che viene messo alla gogna anche per la sua smodata mania di apparire, si licet, il marito di Margaret Thatcher non appariva mai in pubblico, questione di consapevolezza del proprio ruolo, e speriamo la finiscano con queste idiozie, stiamo per finire come la Grecia 10 anni fa e chisssenefrega di Giambruno.......

Circa le provvidenze per le ragazze-madri ha detto...

Si tratta di un istituto del Ventennio. Farlo conoscere meglio ed incrementarlo può
essere una buona idea. CIò ENTREBBE a pieno tittolo in una strategia anti-aborto.

Una curiosità circa Salazar. ha detto...

Si è consumato un oceano di inchiostro circa questo fatto che, in vita sua, non avesse "conosciuto donna". Vuoi per esaltarlo (alcuni); vuoi per deriderlo (molti di più).
Pertanto mi ha sorpreso vedere nella foto ufficiale post- morteme una donna in gramaglie accanto a lui. Sapete chi era?
Una parente?
La governante?

Anonimo ha detto...

In questo caso pubblico e privato non sono stati tenuti separati. Bisogna dire però che oggi si porta in piazza di tutto. Forse per stornare l attenzione del popolo dal pubblico fare e disfare di chi governa i nostri governanti.

Anonimo ha detto...

"E chi se ne frega di Giambruno.."

Giusto. Ma sino ad un certo punto. Resta il fatto che si ha l'impressione che sia stato vigliaccamente messo alla gogna. Per colpire Meloni, sicuramente. Però grazie alla reazione rapidissima di quest'ultima il colpo non è andato a segno. Almeno così sembra.
La cosa grave è l'esistenza di trasmissioni come "Striscia la notizia". Dovrebbero essere abolite.
Il marito della Thatcher non compariva mai in pubblico. Meloni comunque non è la Thatcher e i tempi sono cambiati in peggio. Certo ha sbagliato il Giambruno a continuare a voler comparire in pubblico con l'amica pardon la partner a capo del Governo.
Ma è stata una "esecuzione" e nei confronti di un personaggio di secondo piano, le cui effettive "colpe" non si saprebbe quali siano.
Le femministe ce l'avevano con Giambruno perché in un altro suo commento, non so se in onda o fuori onda, aveva criticato alla sua maniera ironica e provocatoria il modo di vivere di tante giovani donne di oggi, che sembra fatto apposta per provocare la violenza sessuale cioè gli istinti peggiori degli uomini.
Comunque adesso Giambruno ha il vantaggio di non dover più accudire alla figlia mentre la compagna girava il mondo negli incontri politici ad alto livello.