Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 10 ottobre 2023

Il vescovo di Hong Kong (neo-cardinale) non vuole che i cinesi si convertano al cattolicesimo

Nella nostra traduzione da InfoCatólica. Un prelato gesuita in sintonia col papa in ordine al grave fraintendimento sul cosiddetto proselitismo; ma non convertire al Signore chi non Lo conosce non corrisponde al Suo mandato, che invece è funzione della Chiesa e di tutti i cristiani. Il neocardinale lo ha peraltro espresso con parole convenzionali che creano solo confusione

Il vescovo di Hong Kong non vuole 
che i cinesi si convertano al cattolicesimo

In un'intervista rilasciata a Roma alla CNA il 28 settembre, il vescovo di Hong Kong, creato cardinale nel recente concistoro, ha parlato della sua visione dell'evangelizzazione nella Cina continentale:
"Penso che sia importante per noi esplicitare la distinzione fatta da Papa Francesco. La vera evangelizzazione è aiutare le persone a comprendere l'amore di Dio, senza l'intenzione di farle diventare cattoliche; il che non dovrebbe essere l'obiettivo, perché sarebbe un approccio molto restrittivo". Il cardinale appena eletto ha sottolineato che l'evangelizzazione dovrebbe aiutare le persone "a capire che il nostro Dio significa amore, benevolenza e una vita migliore", affermando: "L'evangelizzazione dovrebbe essere davvero una conoscenza di Dio, che è amore".
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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6 commenti:

Anonimo ha detto...


Un farceur de plus, dans une "Église conciliaire" qui en compte déjà tant !

Anonimo ha detto...

E' la naturale conseguenza della libertà religiosa, le cui basi furono poste col CVII.
Perché convertire al cattolicesimo se tutte le religioni sono degne di considerazione e poste sullo stesso piano, se secondo questi "illuminati" cattolici new Age il buon Dio ha voluto tante religioni diverse.
Siamo ai frutti perversi di un albero cattivo.

Gz

Anonimo ha detto...

I gesuiti hanno, quasi sempre, fatto a modo loro. Purtroppo è molto difficile con singoli o con un gruppo dar fiducia che non venga inevitabilmente tradita. Non so quale sia questo meccanismo che porta a tradire la fiducia che viene data. Forse la superbia, il sentirsi superiore al dante fiducia. Anche Pio XII, pur riprendedoli, aveva dato loro fiducia, ma a loro di quella fiducia non è importato né tanto, né poco. Se mai usciremo da questo incubo, bisognerà parlar a muso duro con questo disordine ecclesiale.

Anonimo ha detto...

Che essere battezzati sia "restrittivo" è vero, soprattutto per l'azione del diavolo, il cardinale evidentemente lavora per lui. Poveri cinesi, prima il comunismo, ora il modernismo ebete. Preghiamo per loro.

Ottima iniziativa ha detto...

Ieri sera abbiamo fatto delle “prove” un po’ diverse dal solito: non abbiamo cantato ma abbiamo dedicato la serata alla nostra formazione liturgico-musicale.

Dopo una brevissima e necessariamente superficiale analisi storica del canto sacro, abbiamo letto assieme quello che dicono i documenti del Magistero della Chiesa sulla musica sacra e liturgica.

Questo per capire fino in fondo quella che è la nostra funzione e il senso del nostro lavoro e anche di alcune nostre scelte.

Seguiranno altre serate così, perché è il magistero stesso che richiede che i cantori (ma magari anche chi non lo è!) siano formati non solo nell’esecuzione musicale

Anonimo ha detto...

L'incarnazione di Cristo e' il centro della storia. Non dividiamo forse la misura del tempo in prima di Cristo e dopo Cristo ?
Se Cristo non viene considerato Dio uomo tutta la fede dei cristiani e' vana.