Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 16 marzo 2022

Egitto: “Una chiesa per ogni moschea”

Nella terra dei Faraoni, le città di nuova costruzione dovranno includere nel progetto urbanistico e nei piani regolatori la costruzione di una chiesa, anche se questo luogo di culto cristiano sarà frequentato e utilizzato da un ristretto numero di battezzati.
È l'affermazione particolarmente forte del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, nel corso di un recente incontro con i membri del governo incaricati di questioni legate ai piani di urbanizzazione massiccia attuati dai vertici politici egiziani, il 2 marzo 2022.
"Dove c'è una moschea, deve esserci anche una chiesa", ha detto il presidente. "Se la chiesa da costruire sarà frequentata anche solo da 100 persone, deve essere costruita. Nessuno dovrebbe incontrarsi in un appartamento e presentare quell'ambiente privato come una chiesa."

Solzhenitsyn, l’Ucraina e la Russia

Di seguito un articolo tratto da: Rossiyskaya Gazeta, interessante perché indica una delle cause della guerra russo-ucraina (iniziata nel 2014). Precedenti sull'autore: Aleksandr Solženicyn, Vivere senza menzogna [qui] ; Sorpresa, il maestro di Putin è Solženicyn [qui]

Solzhenitsyn, l’Ucraina e la Russia

Un interessante articolo che indica una delle cause della guerra russo-ucraina (iniziata nel 2014), oltre all’espansionismo della NATO. Infatti si assiste ancora all’implosione di stati creati artificialmente, con popolazioni eterogenee per religione e cultura. Solzhenitsyn, autore delle citazioni raccolte nell’articolo, aveva analizzato la questione e previsto le conseguenze. Raccomandiamo alle preghiere dei lettori tutti coloro che sono coinvolti nel conflitto, in particolare i membri della Chiesa greco-cattolica ucraina, da sempre osteggiati dagli scismatici moscoviti.

“Con l’Ucraina le cose andranno in modo doloroso”. Firmato Solzhenitsyn. Una profezia che si sta avverando

Più di mezzo secolo fa l’autore di Arcipelago Gulag aveva intuito il possibile peggioramento dei rapporti. E annunciava: “Le cose andranno in maniera molto dolorosa”.

martedì 15 marzo 2022

Consacrazione della Russia e dell'Ucraina

Il papa risponderà alla richiesta molto sentita sia dai fedeli, sia dalla Conferenza episcopale ucraina [qui] che lo aveva sollecitato esplicitamente a consacrare la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Avverrà il 25 marzo. 

Traditionis Custodes: i fedeli denunciano il caos liturgico

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique, la tenace resistenza dei fedeli francesi. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa
I fedeli della Messa tradizionale si sono ritrovati il 5 marzo davanti alla nunziatura apostolica a Parigi, 14 bis avenue du president Wilson.
Gli organizzatori comunicano:
« Abbiamo commentato fatti recenti: la “concessione” alla Fraternità San Pietro, con decreto pontificio (che, stranamente, non è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Santa Sede), di poter utilizzare, nelle “chiese proprie” i libri liturgici tridentini [qui]. Sembra, senza esserne del tutto certi, che tale concessione sia valida anche per gli altri istituti Ecclesia Dei. Purtroppo non si applica ai sacerdoti diocesani, che sono sempre soggetti al pieno rigore della Traditionis custodes e dei Responsa della Congregazione per il Culto Divino.
Siamo oggi nella situazione paradossale che i matrimoni e battesimi tradizionali non possono essere celebrati dai sacerdoti diocesani (a meno che non vadano oltre i divieti), mentre eventualmente, se il vescovo locale è favorevole o chiude gli occhi, possono essere celebrati dai sacerdoti delle comunità Ecclesia Dei e invece, sempre e di diritto, possono essere celebrati dai sacerdoti della FSSPX.

I russi sono sintonizzati con il messaggio di Fatima?

La guerra in Ucraina ha catapultato il Messaggio di Fatima al centro delle discussioni.
I misteriosi riferimenti della Madre di Dio del 1917 alla Russia e ai suoi errori fanno da sfondo al bilancio di morte e distruzione in Ucraina: "Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate".

La Madonna ha anche parlato della conversione finale della Russia dopo la consacrazione della nazione al suo Cuore Immacolato. Molti hanno giustamente affermato che gli errori della Russia erano quelli del comunismo. La Russia li ha effettivamente diffusi in tutto il mondo dal 1917 in poi.

Una conversione controversa
A partire dal crollo dell'Unione Sovietica del 1991, tuttavia, tra i cattolici occidentali cominciò a circolare un'opinione errata, secondo cui questa era la conversione della Russia prevista dalla Madonna. La narrazione della conversione si è rafforzata sotto Vladimir Putin.

Quando l’anima russa salvava l’Occidente - Marcello Veneziani

Nel cuore di Roma, al tempo dell’Unione Sovietica, una scrittrice raffinata, delusa dal Concilio Vaticano II e dalla fine della messa in latino, bussava alle porte del Russicum per seguire la messa celebrata in rito bizantino-russo. Era la Quaresima del 1966 quando Vittoria Guerrini, più nota nel mondo delle lettere col nome di Cristina Campo, prese a frequentare la Chiesa di Sant’Abate all’Esquilino, attigua al Collegio Russicum, oggi chiamato Pontificio Istituto Orientale. Un crocifisso ortodosso in ottone smaltato, donatole al Russicum, campeggiava sul suo letto. Vittoria-Cristina non aveva quarant’anni e racconta in una lettera a un suo amico le affollate messe pasquali ortodosse, con sei preti officianti tra canti e nuvole d’incenso. L’amico in questione, il professor John Lindsay Opie, che insegnò tra l’altro Arte bizantina e Icone russe, era reduce dalla Chiesa anglicana convertito alla Chiesa ortodossa (un cammino che balenò nell’irrequieto Bruce Chatwin). A lui Cristina rivolge tredici lettere ora pubblicate in appendice a un ricco volume di saggi dedicati a lei, Cristina Campo, la disciplina della gioia (a cura di Maria Pertile e Giovanna Scarca, ed. Pazzini). Il prossimo anno sarà il centenario della sua nascita. Come leggere questo suo passaggio al rito bizantino? La ricerca di una viva spiritualità rispetto al degrado occidentale, in quella stessa Russia in cui trionfava il materialismo ateo sovietico. L’ambiguo fascino di Santa Madre Russia, l’inattuale come via di realizzazione spirituale nella forma più alta dell’attenzione.

lunedì 14 marzo 2022

L'impero del Male

Ecco quanto ci stanno costruendo intorno, mentre noi, con un copione già noto, restiamo voci dissenzienti da silenziare o delegittimare. 
Riprendo di seguito una analisi di Pierluigi Fagan che è un sorriso amaro che annuncia l'Apocalisse, col nome di "The New American Century". La più antica delle utopie: la costruzione di Babilonia. Niente di più anticristico. La cui prima pietra - da quel che ci propinano ossessivamente ogni giorno praticamente senza contradditorio - sembrerebbe nell'ormai programmato desiderato propiziato terzo conflitto mondiale. L'Ultimo. E ci stanno preparando tutti "psicologicamente": ossia portandoci alla rinuncia della ragione, riducendoci alle sole emozioni, che come niente altro sono orientabili. Chi sta conducendo i giochi avrà già predisposto tutte le sue precauzioni. La massa informe e dominata subirà tutte le conseguenze. Leggere e, poi, pregare.
Importante,  come premessa, un'affermazione del prof. Canfora, una delle voci più scomode, oggi:
"Gorbaciov auspicò la Casa comune europea. E fu respinto. Aggiungiamo anche che dopo la disintegrazione dell’Unione Sovietica, nacque la Comunità degli Stati Indipendenti, di cui facevano parte l’Ucraina, i Paesi baltici, l’Asia centrale russa, la Georgia. La Comunità degli Stati Indipendenti è un concetto. Comunità vuol dire qualche cosa. Se tu dopo un colpo di Stato, quello del 2014, cominci a chiedere di entrare nella Nato, stai disattendendo un impegno preso non molti anni prima. Ci vuole una Conferenza per la sicurezza europea. Una via di uscita. Se esistesse l’Unione Europea, che purtroppo non esiste, la soluzione sarebbe quella di prendere una iniziativa per una Conferenza per la sicurezza in Europa. Di cui gli Stati Uniti non fanno parte. Invece l’Europa è ingabbiata dentro la Nato il cui vertice politico e militare sta negli Stati Uniti. Il comandante generale della Nato per statuto deve essere un generale americano. Il segretario generale della Nato per entrare in carica, anche se si chiama Stoltenberg ed è norvegese, deve avere il placet del governo degli Stati Uniti. Imbavagliati così, balbetteremo sempre".
Di Pierluigi Fagan ieri ho pubblicato: Bennet a Zelensky: "Se fossi in te penserei alla vita della mia gente e accetterei l'offerta". [qui]

L'impero del Male
(Cose che manco lontanamente l'URSS aveva immaginato...)

Sembrerebbe che lo schema delle “primavere di popolo” con cui gli americani hanno cercato di pilotare eventi politici nel mondo arabo, poi Ucraina ai tempi di piazza Maidan, Hong Kong, abbia oggi messo nel mirino un obiettivo davvero impegnativo: l’Europa. Codice colore: giallo e blu.

Nel breve di una giornata all’inizio del conflitto russo-ucraino, tedeschi, francesi, italiani sono passati da un certo sconcerto di contro-piede per quanto stava facendo la Russia, stato di sconcerto che però non prevedeva affatto di rinunciare ai propri interessi, all’allineamento unanime sanzionatorio. Non discuto la logica sanzionatoria, quello che mi ha colpito è la velocità e totalità dell’improvvisa polarizzazione. Può darsi io sia viziato dalla logica realista che si basa su analisi degli interessi razionalmente perseguiti e non capisca come l’enormità di ciò che hanno fatto i russi possa sollevare animi e coscienze. Può darsi. Però da quanto a mia conoscenza è difficile spiegare come il ministro Franco esca dall’Ecofin dicendo che non se ne parlava proprio di escludere la Russia dal SWIFT o Scholz diceva che certo non si poteva toccare il Nord Stream 2 e poche ore dopo la Russia veniva esclusa dallo SWIFT e il Nord Stream diventava “un pezzo di metallo in fondo al mare” come trionfante celebrava la Nuland.

domenica 13 marzo 2022

Dominica II in Quadragesima, Reminiscere

Per meglio conoscere l'Anno Liturgico e le sue gemme spirituali, oggi Dominica II in Quadragesima - Reminiscere. Vedi anche: Mattia Rossi (e il Gregoriano). La Seconda domenica di Quaresima [qui]
Seconda Domenica di Quaresima
Intróitus
Ps. 24, 6-3 et 22 - Reminíscere miseratiónum tuárum, Dómine, et misericórdiæ tuæ, quæ a século sunt: ne unquam dominéntur nobis inimíci nostri: líbera nos, Deus Israël, ex ómnibus angústiis nostris. Ps. 24, 1-2 - Ad te, Dómine, levávi ánimam meam, Deus meus, in te confído, non erubéscam. Glória Patri… Ps. 24, 6-3 et 22 - Reminíscere miseratiónum tuárum …
Introito
Sal. 24, 6-3 e 22 - Ricòrdati, o Signore, della tua compassione e della tua misericordia, che è eterna: mai trionfino su di noi i nostri nemici: liberaci, o Dio di Israele, da tutte le nostre tribolazioni.
Sal. 24, 1-2 - A te, o Signore, ho levato l’anima mia, in Te confido, o mio Dio, ch’io non resti confuso. Gloria al Padre… Sal. 24, 6-3 e 22 - Ricordati, o Signore, della tua compassione …

La Trasfigurazione
La santa Chiesa ci propone oggi a meditare un soggetto di alta portata per il tempo in cui siamo. In questa seconda Domenica della santa Quaresima applica a noi la lezione che un giorno il Signore diede ai suoi tre Apostoli. Ma dobbiamo sforzarvi d'essere più attenti dei tre discepoli del Vangelo, che il Maestro si degnò preferire agli altri per onorarli d'un simile favore.

Accondiscendenza di Gesù.
Gesù stava per passare della Galilea nella Giudea per recarsi a Gerusalemme, dove si doveva trovare alla festa di Pasqua. Era l'ultima Pasqua, che doveva incominciare con l'immolazione dell'agnello figurativo e terminare col Sacrificio dell'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Gesù non doveva più essere sconosciuto ai suoi discepoli: le sue opere avevano reso testimonianza di lui, anche davanti agli occhi degli stranieri; la sua parola così fortemente dotata di autorità, la sua attraente bontà, la pazienza nel tollerare la grossolanità degli uomini che s'era scelti a suoi compagni: tutto doveva aver contribuito ad affezionarli a lui fino alla morte. Avevano sentito Pietro, uno di loro, dichiarare per ispirazione divina ch'egli era il Cristo, Figlio del Dio vivente (Mt 16,16); nondimeno, la prova che stavano per subire doveva essere così terribile alla loro debolezza, che Gesù, prima d'assoggettarveli, volle loro accordare un ultimo mezzo, per premunirli contro la tentazione.

Il funzionario, il cappellano e i guappi di cartone

Altre pennellate azzeccate di Marcello Veneziani. Non serve a granché; ma almeno a riconoscerlo tra noi e con chi non è sintonizzato sul pensiero unico che ci sta soffocando materialmente e spiritualmente.

Il funzionario, il cappellano e i guappi di cartone

Non bastava la pandemia, è arrivata la guerra a cancellare del tutto ogni rilevanza alla politica italiana, e ogni sovranità al governo. Un funzionario solerte a Palazzo Chigi, ligio esecutore dei diktat euro-atlantici; un Cappellano militare al Quirinale che benedice le armi senza truppe dell’Italia in guerra obliqua contro la Russia; e poi i guappi di cartone alla guida di quel che resta della politica italiana. Primo fra tutti, nel passaggio dalla mascherina all’elmetto, il soldatino di piombo Enrico SciaboLetta; ma seguono a ruota tutti quanti.

Non è una novità, direte, l’Italia è sempre stata una colonia a sovranità limitata, ogni tentativo di discostarsi l’ha pagato caro. Ma un tempo qualcuno ci provava a far politica diversamente: le opposizioni, bene o male, non si rispecchiavano in questo quadro di subordinazione, e al governo c’erano figure, assai controverse, che cercavano di non appiattirsi sui diktat americani: Moro, Andreotti, Craxi. Oggi non c’è traccia di dissenso, di diversa apertura, di visione strategica differente.

Emorragia di seminaristi verso gli Istituti tradizionali

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa.

Ordinazioni presso l'ICRSS
Il sito di La Croix pubblica questo dibattito di Jean Bernard, editorialista di La Nef, a seguito del decreto del Papa a favore della FSSP. L'autore crede che
la politica del Vaticano potrebbe portare a un risultato esattamente opposto a quello sperato, ossia un rafforzamento delle comunità tradizionaliste e un concomitante indebolimento delle diocesi.
Sarebbe una brutta notizia, dice:
Questa è, da un lato, una cattiva notizia per le stesse diocesi, perché l'applicazione combinata di questi due testi rischia di portare ad un'emorragia di seminaristi e fedeli verso le case di formazione e i luoghi di culto degli istituti tradizionali. Quando si parla di seminaristi, infatti, non è un segreto che molti di loro presentino un profilo classico e che, come ha recentemente sottolineato monsignor Roche, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, una volta ordinati, inizino quasi subito a celebrare la Messa Tridentina. Tuttavia, se molti giovani hanno continuato, fino ad oggi, ad entrare nei seminari diocesani con la certezza che avrebbero potuto, una volta ordinati, celebrare in entrambe le forme, la scomparsa virtuale di questa possibilità (l'autorizzazione dovrà ora essere richiesta a... Roma) incoraggerà un certo numero di essi ad entrare negli istituti tradizionalisti. Un fenomeno parallelo potrebbe verificarsi anche con i fedeli […].