Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 13 aprile 2014

Buona Domenica delle Palme!


10 commenti:

una sola fede ha detto...

Ti chiedo mic se posso traslare qua (thread consono) ciò che postato di là, cioè ciò che afferma il Catechismo Maggiore a proposito della Domenica delle Palme e della Settimana Santa.


46. DI QUAL MISTERO SI FA MEMORIA NELLA DOMENICA DELLE PALME?
Nella domenica delle Palme si fa memoria dell'entrata trionfante che Gesù Cristo fece in Gerusalemme sei giorni avanti la sua passione.

47. PER QUAL CAUSA GESU’ CRISTO VOLLE ENTRARE TRIONFANTE IN GERUSALEMME AVANTI LA SUA PASSIONE?
Gesù Cristo avanti la sua passione volle entrare trionfante in Gerusalemme, come era stato predetto:
-per animare i suoi discepoli dando loro in tal maniera una chiara prova che andava a patire spontaneamente;
-per insegnarci che colla sua morte egli trionferebbe del demonio, del mondo e della carne, e che ci aprirebbe l'entrata in cielo.

52. PERCHE’ LA DOMENICA DELLA SETTIMANA SANTA SI DICE DELLE PALME?
La domenica della settimana santa si dice delle Palme a cagione della processione che si fa in questo giorno, in cui si porta in mano da’ fedeli un ramo d’olivo o di palma.

53. PERCHE’ NELLA DOMENICA DELLE PALME SI FA PROCESSIONE PORTANDO RAMI D’OLIVO O PALME?
Nella domenica delle Palme si fa la processione portando rami di olivo o palme per ricordare l’entrata trionfante di Gesù Cristo in Gerusalemme, incontrato dalle turbe con rami di palma in mano.

54. PERCHE’ NEL RITORNO DELLA PROCESSIONE DELLE PALME SI BATTE TRE VOLTE ALLA PORTA DELLA CHIESA PRIMA CHE SI APRA?
Nel ritorno della processione delle Palme si batte tre volte alla porta della Chiesa, prima che si apra, per significare che il paradiso era chiuso pel peccato di Adamo, e che Gesù Cristo ce ne ha meritato l’ingresso colla sua morte.

55. CHI FURONO QUELLI CHE ANDARONO INCONTRO A GESU’ CRISTO ALLORCHE’ ENTRO’ TRIONFANTE IN GERUSALEMME?
Allorché Gesù Cristo entrò trionfante in Gerusalemme, gli andò incontro il popolo semplice ed i fanciulli, non già i grandi della città; così disponendo Iddio per farci conoscere che la superbia rese questi indegni di aver parte nel trionfo di nostro Signore, che ama la semplicità di cuore, l'umiltà e l'innocenza.

45. PERCHE’ L’ULTIMA SETTIMANA DI QUARESIMA SI DICE SANTA?
L'ultima settimana di Quaresima si dice santa, perché in essa si celebra la memoria dei più grandi misteri operati da Gesù Cristo per la nostra redenzione.

51. CHE COSA DOBBIAMO NOI FARE PER PASSARE LA SETTIMANA SANTA SECONDO LA MENTE DELLA CHIESA?
Per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare tre cose:

unire al digiuno un maggior raccoglimento interno, e un maggior fervore di orazione;

meditare di continuo con ispirito di compunzione i patimenti di Gesù Cristo;

assistere se si può, ai divini uffici con questo medesimo spirito.

Anonimo ha detto...

LETTERA APOSTOLICA

Santa Ildegarda di Bingen, Monaca Professa dell’ordine di San Benedetto,
è proclamata Dottore della Chiesa universale

BENEDETTO PP. XVI
A PERPETUA MEMORIA
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_letters/documents/hf_ben-xvi_apl_20121007_ildegarda-bingen_it.html

http://www.corrispondenzaromana.it/la-profezia-sulla-chiesa-di-ildegarda-di-bingen/

Ildegarda, dal link ha detto...

.... Lascia scritto, infatti, la «Sibilla del Reno», come veniva chiamata già in vita: «Nell’anno 1170 dopo la nascita di Cristo ero per un lungo tempo malata a letto. Allora, fisicamente e mentalmente sveglia, vidi una donna di una bellezza tale che la mente umana non è in grado di comprendere. La sua figura si ergeva dalla terra fino al cielo. Il suo volto brillava di uno splendore sublime. Il suo occhio era rivolto al cielo. Era vestita di una veste luminosa e raggiante di seta bianca e di un mantello guarnito di pietre preziose. Ai piedi calzava scarpe di onice. Ma il suo volto era cosparso di polvere, il suo vestito, dal lato destro, era strappato. Anche il mantello aveva perso la sua bellezza singolare e le sue scarpe erano insudiciate dal di sopra. Con voce alta e lamentosa, la donna gridò verso il cielo: “Ascolta, o cielo: il mio volto è imbrattato! Affliggiti, o terra: il mio vestito è strappato! Trema, o abisso: le mie scarpe sono insudiciate!” E proseguì: “Ero nascosta nel cuore del Padre, finché il Figlio dell’uomo, concepito e partorito nella verginità, sparse il suo sangue. Con questo sangue, quale sua dote, mi ha preso come sua sposa. Le stimmate del mio sposo rimangono fresche e aperte, finché sono aperte le ferite dei peccati degli uomini. Proprio questo restare aperte delle ferite di Cristo è la colpa dei sacerdoti. Essi stracciano la mia veste poiché sono trasgressori della Legge, del Vangelo e del loro dovere sacerdotale. Tolgono lo splendore al mio mantello, perché trascurano totalmente i precetti loro imposti. Insudiciano le mie scarpe, perché non camminano sulle vie dritte, cioè su quelle dure e severe della giustizia, e anche non danno un buon esempio ai loro sudditi. Tuttavia trovo in alcuni lo splendore della verità”. E sentii una voce dal cielo che diceva: “Questa immagine rappresenta la Chiesa. Per questo, o essere umano che vedi tutto ciò e che ascolti le parole di lamento, annuncialo ai sacerdoti che sono destinati alla guida e all’istruzione del popolo di Dio e ai quali, come agli apostoli, è stato detto: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’ (Mc. 16,15)”» (Lettera a Werner von Kirchheim e alla sua comunità sacerdotale).

rosa ha detto...

A Milano Rito ambrosiano , pvviamente, il Vangelo di oggi non parlava ne' dell' entrata festante in Gerusalemme, ne' della Passione, ma dei300 denari spesi da Maria, sorella di Lazzaro e Marta, e del commento di Giuda. E' uno dei brani del Vangelo che mi poacciono di piu', ma mi sono chiesta perche', oggi, questo brano. Qualcuno dei bloggers mi sa qualcosa ?
Rosa

Pietro C. ha detto...

http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/04/le-chiavi-della-conoscenza-religiosa.html

Un post un poco intenso ma quando ci vuole, ci vuole!

Anonimo ha detto...

La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso (cfr Es 33, 18; Sal 27 [26], 8-9; 63 [62], 2-3; Gv 14, 8; 1 Gv 3, 2).

Anonimo ha detto...

Che bella foto, che nostalgia! Se penso a come celebrava Ratzinger...e le sue bellissime omelie della settimana santa, oggi invece....
Neri

Anonimo ha detto...

Il dovere dei Papi, difendere il gregge dalla dittatura del mondo
http://www.antoniosocci.com/2014/04/chi-non-voleva-wojtyla-santo-grandezza-di-giovanni-paolo-ii-il-dovere-dei-papi-difendere-il-gregge-dalla-dittatura-del-mondo/

Anonimo ha detto...

Come illustrazione per questo post avete pubblicato una foto di Benedetto XVI per mancanza di un'immagine di Francesco in analogo atteggiamento da Domenica delle Palme o c'è qualche altro motivo?

mic ha detto...

Non c'è altro motivo che amore per la bellezza.